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Visualizza Versione Completa : Porre un freno al Fiscal Drag



(Controcorrente (POL)
15-08-08, 22:58
Direi che per eliminare definitivamente il problema del fiscal drag sia necessaria una modifica radicale dell'IRPEF.
Suggerirei in particolare siffatto modello:

-Unica aliquota al 2%
-Unica deduzione (no tax area) di 15.000 € da legare all'inflazione.
-Numerose detrazioni per genitori, giovani etc.

Che ne pensate?

(Controcorrente (POL)
16-08-08, 02:51
L'aliquota unica al 2% mi pare ancora troppo alta, voi che dite?

Tambourine
17-08-08, 18:46
Direi che per eliminare definitivamente il problema del fiscal drag sia necessaria una modifica radicale dell'IRPEF.
Suggerirei in particolare siffatto modello:

-Unica aliquota al 2%
-Unica deduzione (no tax area) di 15.000 € da legare all'inflazione.
-Numerose detrazioni per genitori, giovani etc.

Che ne pensate?


L'aliquota unica al 2% mi pare ancora troppo alta, voi che dite?
Penso che sia da pazzi. Credo nella ridistribuzione del reddito, quindi l'aliquota unica non è per me auspicabile.

(Controcorrente (POL)
17-08-08, 19:51
Penso che sia da pazzi. Credo nella ridistribuzione del reddito, quindi l'aliquota unica non è per me auspicabile.I redditi possono essere anche redistribuiti, il punto focale è però se distribuisci ricchezza o povertà e onestamente propendo per la seconda. Peraltro come fa notare Hayek nella Società Libera la redistribuzione può anche essere effettuata con un'aliquota unica...non vedo ostacoli difatti.

Almeno la mia proposta eliminerebbe il fiscal drag che colpisce i ceti meno abbienti, cosa suggerisci invece tu per questo problema?

p.s.continuo a non capire perché estorcere denaro da chi produce ricchezza per "donarlo" a chi evidentemente ne produce in quantità inferiore.

Tambourine
17-08-08, 21:35
I redditi possono essere anche redistribuiti, il punto focale è però se distribuisci ricchezza o povertà e onestamente propendo per la seconda. Peraltro come fa notare Hayek nella Società Libera la redistribuzione può anche essere effettuata con un'aliquota unica...non vedo ostacoli difatti.

Almeno la mia proposta eliminerebbe il fiscal drag che colpisce i ceti meno abbienti, cosa suggerisci invece tu per questo problema?

p.s.continuo a non capire perché estorcere denaro da chi produce ricchezza per "donarlo" a chi evidentemente ne produce in quantità inferiore.
Evidentemente ritieni che un amministratore delegato fallimentare produce più ricchezza di un operaio Fiat. Io credo che non sia assolutamente così. La redistribuzione avviene con un'imposta progressiva, l'aliquota unica serve solo per far aumentare le diseguaglianze, al contrario io ritengo che l'emergenza si proprio l'aumento della diseguaglianza. Detto in parole povere, propongo una politica esattamente dicotomica alla tua: più aliquote. Approvo solo i seguenti punti:

-Unica deduzione (no tax area) di 15.000 € da legare all'inflazione.
-Numerose detrazioni per genitori, giovani etc.

(Controcorrente (POL)
17-08-08, 22:26
Evidentemente ritieni che un amministratore delegato fallimentare produce più ricchezza di un operaio Fiat. Io credo che non sia assolutamente così. La redistribuzione avviene con un'imposta progressiva, l'aliquota unica serve solo per far aumentare le diseguaglianze, al contrario io ritengo che l'emergenza si proprio l'aumento della diseguaglianza. Detto in parole povere, propongo una politica esattamente dicotomica alla tua: più aliquote. Approvo solo i seguenti punti:Marchionne sarebbe un amministratore fallimentare (se ti riferisci a Romiti ha avuto i suoi alti e bassi ma alla fine è stato cacciato)?
Ritengo abbastanza veritiera l'equazione:
-progressività=+diseguaglianze --> +progressività=-diseguaglianze

anche se talvota paesi con aliquote uniche relativamente basse (Slovacchia) hanno diseguaglianze abbastanza contenute (25 nell'indice gini, 2 soli punti in più dell'iper progressiva svezia) a differenza di paesi che con il taglio delle aliquote fiscali hanno avuto un incremento dell'indice gini dopo anni di stabilità (vedi stati uniti sotto reagan).

Il punto è che se vogliamo una società libera e aperta le disparità di reddito vanno accettate visto che ognuno è retribuito in proporzione a quanto produce (come diceva Bauer, e non mi pare che Sen abbia mai contestato quest'affermazione). Non so se tu hai qualche problema con la convenzione stipendio=produttività marginale.
Non credo che tu sia un sostenitore della teoria valore-lavoro né che tu sia uno sfraffiano, quindi in una visione soggettivistica il fatto che un manager incompetente sia retribuito 100 volte di più che un operaio deve essere accettato.

Peraltro io non credo che per le diseguaglianze l'equazione da considerare sia questa:
poveri sempre più poveri=ricchi più ricchi
ma
poveri sempre meno poveri=ricchi più ricchi

Diversamente l'economia sarebbe un gioco a somma zero e io non penso che tu sia di quest'opinione.
Negare questo fatto è negare la realtà dei fatti.


Infine la visione che propone più progressività può creare problemi con il fiscal drag, difatti l'IRPEF necessiterebbe una continua revisione degli scaglioni di reddito (visto che tra un po' di anni con l'inflazione galoppante guadagnare 100.000 € l'anno diventerebbe cosa normale anche per i più poveri e di conseguenza il ceto meno abbiente si potrebbe trovare anche con aliquote marginali massime del 40-45%)

Rochefoucauld
23-08-08, 03:28
Mi autocito (fa tanto sborone intellettuale nerd :D ).
In un articolo sugli effetti distorsivi della tassazione ho accennato agli effetti del fiscal drag in un sistema progressivo.

Il fiscal drag accomuna gli effetti negativi dell’inflazione con la progressività fiscale: ogni anno, accrescendo nominalmente il reddito, fa scattare scaglioni dall’aliquota più elevata per il principio della progressività. Aumenteranno quindi le imposte a fronte di una capacità contributiva reale immutata. Lo stato deve porvi rimedio modificando le aliquote o adeguando gli scaglioni all’inflazione programmata che sappiamo tutti essere inferiore a quella reale. Con la Flat Tax, anche questo problema sarebbe risolto.

Con una tassa piatta (nell'articolo non proponevo percentuali, ma un concetto) si limiterebbe - almeno - questo spostamento reale di ricchezza, basato sul trascinamento nominale provocato dall'inflazione! Cornuti e mazziati (inflazione + progressività) col fiscal drag!

Nella mia società utopica, fatte 100 le spese, si dovrebbero dividerle obbligatoriamente tra tutti i membri attivi di quella società in base alla capacità contributiva. Ovvero come si ripartiscono le spese in un condominio. Se poi qualcuno vuole dare qualcosa in più, ben venga.

Immanuel (POL)
26-08-08, 01:54
Eliminare la progessività fiscale. E' facile.