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Visualizza Versione Completa : Rom a Falconara.



el cuntadin
28-08-08, 21:43
Ancora un atto di violenza che vede protagonisti i nomadi. Ancora una aggressioni a dei pacifici e laboriosi cittadini falconaresi, da parte di autentici delinquenti della comunità rom. E dire che la comunità falconaresi ha speso somme ingenti per aiutare questa teppaglia irriconoscente.
C'è chi considera questi delinquenti una risorsa, io li costringerei ai lavori forzati. A vita.

http.www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=0071FA31740D981D784701E8406B7 50F (http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=0071FA31740D981D784701E8406B7 50F)
Non volevano pagare le sigarette: si scatena il finimondo alla trattoria La Rocca
Baristi minacciati e aggrediti da due rom


FALCONARA - Il barista si rifiuta di dar loro le sigarette a scrocco. I due clienti al di là del bancone, due rom dall’apparente età di circa 30-35 anni, vanno su tutte le furie e lo minacciano. Poi escono dal locale e cinque minuti dopo, spalleggiati da altri compari, tornano sul posto per aggredire sia il barista che il cugino, accorso per difenderlo. E’ scoppiato il finimondo l’altra sera, attorno le 20, di fronte al bar-ristorante La Rocca che sorge all’inizio della Clementina poco dopo l’incrocio con la Statale Adriatica. Del caso se ne stanno occupando i carabinieri della Tenenza di Falconara, che hanno raccolto la denuncia delle vittime dell'aggressione. Si tratta di Andrea e Stefano Prenna, rispettivamente di 40 e 29 anni, figlio e nipote di Franco Prenna, proprietario della nota trattoria che prende il nome dall’antico castello di Rocca Priora che si trova sull’altro lato della Clementina. Andrea Prenna ha riportato diverse contusioni al corpo e alcune vistose ecchimosi al volto, Stefano si è invece procurato la frattura di una mano, per la quale i sanitari del pronto soccorso di Torrette hanno stimato una prognosi di venti giorni. Dimessi in tarda serata dopo essere stati medicati, per i due sfortunati esercenti non è stato necessario il ricovero in ospedale.

el cuntadin
28-08-08, 21:46
Da oltre quaranta anni è gestito dalla famiglia Prenna
Quel locale che sa di storia


FALCONARA - Ristorante, ma anche bar, tabacchi e negozio di alimentari praticamente aperto full-time, la “Rocca” è uno dei locali storici di Falconara. Situata a pochi passi dal castello di Rocca Priora, poco dopo il ponte sull’Esino all’imbocco della via Clementina, la trattoria alla buona degli anni ’60-70 che proponeva merende all’aperto a base di fave e pecorino, ma anche grigliate e fritto di pesce, con il passare del tempo si è trasformata in un punto di riferimento per tutti gli amanti della cucina semplice e casalinga. “La Rocca” o più semplicemente Prenna, dal nome del titolare, è molto frequentata sia a pranzo che a cena da chi è di passaggio nella zona, ma anche da quelli che vogliono mangiare del buon pesce a prezzi abbordabili. Qualche anno fa il ristorante si è allargato grazie alla realizzazione di una grande veranda esterna che ha ampliato gli spazi fino a quel momento ristretti a due locali alle spalle del bar. Il negozio di alimentari è molto frequentato nei giorni di festa e la sera proprio per questi orari più elastici rispetto ai normali punti vendita. Da Prenna l’ex sindaco Carletti si ritrovava di frequente con i suoi più stretti collaboratori e ancora oggi nel ristorante si ritrovano gruppi e partiti politici per quelle cene e quegli incontri che vogliono essere un po’ più riservati.
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=770A7E3A140BB669DCED16FE73B95 502

el cuntadin
26-11-08, 23:32
www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=AF4E1C326F87F7980C6A9DE1C668F BA7 (http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=AF4E1C326F87F7980C6A9DE1C668F BA7)
La gang di Spinelli sfruttava romene


ANCONA - L’inchiesta choc sul sottobosco della prostituzione nella zona a nord di Ancona ha una data precisa d’inizio, anche se l’obiettivo di partenza era diverso. Il 2 ottobre dell’anno scorso i carabinieri avevano arrestato nel campo nomadi di Falconara Luca Spinelli, 38 anni. Nascondeva un grosso quantitativo di cocaina (un chilo e 300 grammi) in un’intercapedine del suo bungalow, divisa in 19 involucri e pressata in un vasetto di sottaceti. Uscito Luca di scena (a febbraio è stato condannato a otto anni di carcere) gli investigatori della procura pensavano che a ereditarne il ruolo di punto di riferimento per lo spaccio sulla piazza di Falconara fosse il cugino Guido, coetaneo, coinvolto nelle due più importanti inchieste contro il traffico di stupefacenti in provincia di Ancona degli ultimi anni, l’Operazione Pajecu (condannato a 7 anni e 4 mesi nel 2006) e quella denominata Domus (21 anni di carcere inflitti giovedì scorso). Per questo le utenze telefoniche di Guido Spinelli - libero nonostante la prima condanna - vengono sottoposte a intercettazione a partire dall’autunno 2007. Di droga però, non si parla. Nemmeno accenni, neanche usando quel frasario in codice con cui di solito chi è del ramo tratta la compravendita di partite di stupefacente.

Il linguaggio che più ricorreva, invece, era quello di chi traffica con le lucciole, ragazze fatte venire dalla Romania e destinate alla prostituzione sul litorale tra Falconara e Marina di Montemarciano. Guido Spinelli, secondo quanto ricostruito dall’inchiesta del pm Rosario Lioniello e dei carabinieri del Reparto operativo, era il referente locale di un’organizzazione criminale romena che avviava giovani ragazze alla prostituzione in Italia. Aveva il compito di ritirare i soldi guadagnati dalle lucciole, di controllare che lavorassero assiduamente e di risolvere problemi con scuderie di altri protettori o con le forze dell’ordine. Ed è in questa veste che Guido Spinelli sarebbe venuto in contatto con l’ispettore Gioia, operativo nella squadra antiprostituzione della questura. In alcune telefonate intercettate dalla procura Spinelli si sarebbe vantato di conoscere Gioia, ma anche lamentato per le sue richieste di denaro. Come spunta il nome del poliziotto, le inchieste si separano e anche le ordinanze di custodia cautelare eseguite l’altro ieri sono diverse.

Guido Spinelli è accusato di essere promotore di un’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione. Con lui sono indagate altre tre persone: la sua convivente brasiliana, un certo Florin (un romeno con cui Spinelli sarebbe venuto in contatto già da quando gestiva un hotel lungo la Flaminia) e un’altra straniera che sarebbe già in carcere per altri motivi. Guido Spinelli, difeso dall’avvocato Silvia Pennucci, sarà sentito questa mattina in carcere per l’interrogatorio di garanzia.