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Visualizza Versione Completa : Minori clandestini



el cuntadin
05-09-08, 23:03
Non abbiamo quattrini per i nostri vecchi, ma si trovano quattrini, e tanti, per i clandestini. Spero che glu elettori anconetani e marchigiani, si ricordino di questo, alle prox elezioni.

Rifugio vista mare per i baby clandestini
http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=16F59BD7509E9072AFF159CCA19A4 EE2

ANCONA - Una villetta sul mare a tre piani, con ampia terrazza panoramica. Quattro camere da letto comode e luminose con dieci posti letto. Un’area verde per le attività ludico-ricreative. Poi lavanderia, sala mensa, ufficio. C’è anche una stanza con il computer. Benvenuti al centro “L’Ancora”, che il Comune ha acquistato, ristrutturato e inaugurato a dicembre scorso. La struttura che accoglie in via Grotte minori stranieri non accompagnati è costata trecentomila euro (di cui oltre 66 mila arrivati dalla Regione e 108 mila dalla Fondazione Cariverona). Cifra analoga sborsa l’amministrazione all’anno alla Cooss Marche che si è aggiudicata l’appalto triennale per gestirla. E’ circa di cento euro al giorno il costo per ogni piccolo ospite, al quale non viene garantita solo la sussistenza. I minorenni possono alloggiare per due mesi, poi scatta il trasferimento ai centri di seconda accoglienza. L’obiettivo è anche inserirli nella società. “Questo centro risponde all’emergenza e consente ai giovani anche di formarsi”, aveva commentato Sturani.

el cuntadin
06-09-08, 21:26
Sottolineo i costi che l'accoglienza di questi stranieri, comporta per la ns comunità. Ora è la volta del Tribunale per i minori, quindi indagini di polizia giudiziaria, procedimenti, convocazioni ecc. ecc.. Intanto che le FFOO perdono tempo con questi qua, i delinquenti ganno i loro porci comodi. Mentre i ns vecchi vivono di caffelatte.

http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=6267A670699B8EC56705838364D7B F31

Bimbo scomparso, aperta un’inchiesta


ANCONA - Un bambino in fuga, una scia di dubbi alle sue spalle e un’indagine aperta dalla procura dei minori per capire come sia possibile che da una casa protetta uno degli ospiti più piccoli possa sparire da un momento all’altro, mentre i tre operatori presenti stanno preparando la cena. Ci sono state colpevoli omissioni nella sorveglianza? Il centro d’accoglienza non è abbastanza vigilato? Domande a cui dovranno rispondere gli accertamenti affidati dopo la segnalazione di scomparsa ai poliziotti della Divisione Anticrimine Ufficio minori, mentre le ricerche del bambino, probabilmente di nazionalità afghana, sono state estese anche all’estero, con la diffusione di una foto non ufficiale scattata durante i quattro giorni di permanenza nella comunità di accoglienza l’Ancora di Posatora.

Il piccolo era sbarcato dieci giorni fa in porto da un traghetto arrivato dalla Grecia. Lo accompagnava una donna, che diceva di essere una sua zia. Ma i poliziotti di frontiera hanno scoperto che il suo passaporto albanese era falso. La donna allora ha tentato l’ultima carta dichiarandosi rifugiata. “Sono afghana, chiedo asilo politico”. Visto che il rapporto di parentela con il piccolo non era dimostrato dai documenti, la sedicente zia e il bambino sono stati divisi. Lei è stata sistemata in un albergo in città, mentre il Tribunale dei minori ha affidato il piccolo ai Servizi sociali del Comune, che come avviene di norma in questi casi lo ha destinato alla casa d’accoglienza l’Ancora, la cui gestione è affidata a una cooperativa sociale con un appalto da 300 mila euro l’anno. Ma sabato sera, all’ora di cena, il bambino è come svanito, da un momento all’altro, approfittando evidentemente di un momento di distrazione dei tre operatori di turno. La scomparsa è avvenuta proprio nel giorno in cui la presunta zia aveva ottenuto l’autorizzazione a incontrarlo, con una prassi che i Servizi sociali accettano e la procura minorile molto meno, almeno finché non è provato il legame di parentela.

Gli addetti della casa d’accoglienza, dopo aver cercato il bambino, sperando fosse nei paraggi, hanno avvisato subito il 113. I poliziotti, sospettando che la zia fosse tornata a riprenderlo, si sono diretti immediatamente nell’albergo dov’era ospitata la donna, ma la sua stanza era vuota. E’ probabile dunque che i due si siano allontanati insieme, magari con l’aiuto di un complice che potrebbe aver prelevato il bambino. Di lui non esistono foto segnaletiche né impronte digitali, ma i poliziotti sono riusciti a procurarsi un’immagine con cui hanno corredato la segnalazione di scomparsa diramata su tutto il territorio nazionale e nei Paesi dell’area Schengen. Secondo il procuratore della Repubblica per i minorenni, Ugo Pastore, nonostante l’inchiesta sia scattata immediatamente sarà difficile poter ritrovare il bambino. L’inchiesta dovrà accertare se ci sono state omissioni nella vigilanza: se emergessero ipotesi a carico dei responsabili della struttura e degli operatori in servizio sabato sera la procura minorile passarebbe gli atti a quella ordinaria. Anche il Comune ha aperto un’inchiesta interna. “Quella casa d’accoglienza non è un carcere - aveva detto l’altro ieri il sindaco Sturani - ma valuteremo se ci sono state responsabilità”.


LORENZO SCONOCCHINI,