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Visualizza Versione Completa : Figlio della Libertà: Lysander Spooner



Domenico Letizia
29-04-10, 22:33
Tra i più conosciuti anarchici individualisti della tradizione americana, sconosciuto per i più alla tradizione europea, ricordiamo Lysander Spooner nato il 19 Gennaio 1808 e morto il 14 Marzo 1887.
Spooner è certamente una delle mentalità più forti che la tradizione libertaria possa ricordare, in prima persona a battersi per una società antistato è stato paladino delle libertà individuali: I vizi non sono crimini ripeteva nella sua america sempre più oppressiva e sempre meno libera.
Ammirato anche dalla tradizione liberale americana, Spooner ha fatto della sua vita una lotta al monopolio statale, fonda una compagnia postale indipendente da quella nazionale nel 1844, la compagnia postale statale, unica autorizzata, grazie ad una legge suscita malcontento diffuso, date le alte tariffe e Spooner decide, privatamente, di organizzare il proprio servizio antistatalista. L’iniziativa ottiene un ottimo successo commerciale ma la compagnia cade in una sistematica repressione da parte delle forze stataliste, i dipendenti dell’agenzia vengono arrestati e i vettori ricevono minacce di ritorsione qualora non interrompano di sostenere l’agenzia di Spooner, come facile immaginare alla fine la compagnia fallisce.
L’anarco-individualista Benjamin R. Tucker, amico personale di Spooner, nel ricordare la sua scomparsa pubblica un articolo che appare su “Liberty” del 28-05-1887, qui Tucker oltre che rimpiangere la morte dell’amico ne illustra il pensiero soffermandosi sulla questione dei monopoli e della sua lotta allo stato: “ … ciò cui Spooner tirava colpi era il monopolio, e questo permane ancora oggi, più stabile e radicato che mai, favorendo una quantità di danni cui la competizione potrebbe subito rimediare. La gente è stata dissuasa dal chiederne l’abolizione grazie alle ripetute riduzioni concesse come altrettanti bocconi….” Spooner è stato tra i precursori di uno sperimentalismo volontarista e libertario che la cultura originaria americana ha ben assorbito per poi dimenticare completamente, ha ragione Pietro Adamo nel ritenere che alla metà dell’Ottocento, Lysander Spooner, certamente pensava potesse essere allargato il “modello far west”, cioè una società di piccoli agricoltori, o di piccoli imprenditori, in grado di reggersi da soli -con la loro famiglia, la loro impresa-, proprio perché erano autonomi, liberi, sul territorio. Questo era, in fondo, un ideale che risaliva ai jeffersoniani del secolo precedente; era l’ideale, appunto, di una nazione di agricoltori indipendenti e autonomi che potevano benissimo costruirsi una società libera per loro conto, senza alcun bisogno di avere rapporti strutturati con l’esterno.
L’invito che posso fare è quello di ricercare e studiare il pensiero di Spooner in particolare la sua opera: La costituzione senza autorità. La critica di Spooner alla costituzione americana del 1787 discende tutta da un presupposto semplicemente pragmatico: secondo Spooner un contratto, per essere valido, deve essere stipulato da persone fisiche in rapporto tra loro, messo per iscritto, firmato dalle parti. Senza questa procedura un contratto non ha alcuna autorità e non produce alcun obbligo. Spooner riteneva che i governanti usassero la costituzione come null'altro che una raccolta di belle frasi che nessuno intende davvero realizzare.
Sarebbe davvero lodevole intitolare un circolo o un club libertario a questa figura dell’anarchismo individualista, sarebbe ancora più giusto intitolarlo nella città di Caserta, città ove la tassazione era
Fino a pochi mesi fa anche sui banchetti e il volantinaggio ( la battaglia contro questi diritti d’istruttoria contro il comune di Caserta è stata vinta grazie alla cittadinanza e ai Radicali di Caserta).

Domenico Letizia


Seme Anarchico “periodico di informazione anarchica”
Anno 31 n 19 Aprile 2010

Gian_Maria
30-04-10, 17:29
Spooner ha fatto della sua vita una lotta al monopolio statale,
E il monopolio dei capitalisti invece gli andava bene?


secondo Spooner un contratto, per essere valido, deve essere stipulato da persone fisiche in rapporto tra loro, messo per iscritto, firmato dalle parti. Senza questa procedura un contratto non ha alcuna autorità e non produce alcun obbligo.
Perché un contratto sia valido entrambi le parti devono anche trovarsi nella stessa posizione di forza, cosa che non avviene tra datore di lavoro (capitalista) e lavoratore dipendente, perché il primo è proprietario di mezzi di produzione, il secondo no. Ma questo gli “anarco-capitalisti/liberali” preferiscono ignorarlo.