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Visualizza Versione Completa : Swap e derivati: esposto alla Corte dei Conti.



joseph floribus
08-09-08, 16:19
In data odierna Azione e Tradizione ha inoltrato un esposto alla procura Regionale della Corte dei Conti per accertare se possano essere ravvisate eventuali responsabilità amministrative e/o penali a carico dei pubblici dipendenti e/o amministratori del Comune di Modugno. viene riportato - a firma del giornalista Giuseppe Daponte - il resoconto del Consiglio Comunale di Modugno tenutosi giovedì 31 luglio. L’articolista, nel riportare le dichiarazioni rese dai revisori dei conti in forza all’amministrazione comunale modugnese, si sofferma sulla seguente esternazione: “(si sollecita) la verifica puntuale sul progressivo raggiungimento degli obiettivi programmati e sull’inesistenza di debiti fuori bilancio e di oneri latenti”. Più oltre, si fa osservare come tale messaggio “magmatico” possa essere riconducibile a swap, derivati e mutui anomali che, a detta del presidente del Consiglio Comunale, Vito del Zotti, il Comune di Modugno ha acceso per un ammontare di 35.000 euro.

Com'é noto, gli swap ed i derivati sono riconducibili alla categoria degli strumenti finanziari ad alto rischio che potrebbero determinare ripercussioni negative per le casse dell’ente come rilevato nella deliberazione n. 26/2008 della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per il Molise nell’adunanza del 21 aprile 2008.

Appare chiaro che, un corretto uso del pubblico denaro costituisce il cuore del principio di economicità e di efficienza ex art. 1 della legge 241/90 e la stessa deliberazione succitata non può fare a meno di osservare che “la responsabilità degli amministratori che fanno ricorso all'indebitamento (…) per finanziare spese diverse da quelle di investimento (art. 30, comma 15 della legge finanziaria 2003), o ancora la responsabilità erariale prevista dall’art. 3, legge finanziaria 2008, comma 56, costituiscono figure sintomatiche normative più che sufficienti per l'acclarazione di una responsabilità amministrativa finanziaria a carico dell'amministratore infedele; responsabilità che va enucleandosi in termini sempre più evidenti nell'ambito del controllo di tipo collaborativo tra la Corte dei Conti e gli Enti locali. D'altro canto anche sotto un profilo squisitamente di diritto comparato non esistono controlli che non abbiano a sfociare sempre e comunque nella individuazione della responsabilità finanziaria degli amministratori infedeli nell'osservanza delle norme a tutela della regolarità dei bilanci e quindi del corretto uso del pubblico danaro. In questo quadro è evidente allora che, attesa la pericolosità dei precitati contratti, gli Enti locali non possono cercare di traslare la loro responsabilità a carico delle banche contraenti le quali sono protese a realizzare il massimo profitto; tant' è che proprio la loro stessa avidità ha determinato, a livello internazionale, l'accumularsi di un volume cartaceo (contratti derivati e mutui sub prime) con uno scarso valore reale (…) Nondimeno, trattandosi di contratti estremamente aleatori, in caso di contenzioso, gli effetti monetari negativi per l’Ente finiscono con l’accrescere l’indebitamento, e tale indebitamento è certamente una grave irregolarità contabile che può essere fonte di responsabilità amministrativa finanziaria”.

In data 30 luglio 2008 con deliberazione n. 30, la stessa Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per il Molise precisava che siffatte tipologie contrattuali erano assimilabili a “giochi vietati alla pubblica amministrazione” data “la natura estremamente aleatoria dei derivati speculativi”. Nella medesima deliberazione si osservava che “la finalità istituzionale degli enti locali di tutelare gli interessi degli amministrati é incompatibile con contratti di natura estremamente aleatoria” e che, pertanto, “gli amministratori non possono stipulare questi contratti pena la loro diretta responsabilità”.

Gli swap et similia sono artifici finanziari che hanno messo in ginocchio le casse di importanti comuni italiani ed in Gran Bretagna, 20 anni orsono, si sono avuti dissesti finanziari di diversi comuni tanto da essere vietati per legge. Nella primavera di quest'anno una puntata di Report si é occupata della vicenda.



Per la segreteria politica
Azione e Tradizione
Gianvito Armenise
http://www.azioneetradizione.it/news.asp?id=486