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Visualizza Versione Completa : La vetrina del mese. [Settembre 2008]



TyrMask (POL)
11-09-08, 13:23
La vetrina del mese. [Settembre 2008] (http://controventopg.splinder.com/post/18353325/La+vetrina+del+mese.+%5BSettembr)

Diamo inizio, a partire da questo mese, ad una importante iniziativa con la quale intendiamo ribadire il valore che attribuiamo alla formazione culturale, ideologica ed esistenziale del militante nazionalrivoluzionario e dell' uomo differenziato. L'opera di selezione e di diffusione libraria è finalizzata alla coltura delle "idee senza parole", affinchè possano essere contemplate le qualità dell'uomo di vetta pure nell'oscurarsi dei cieli.

A cura di Mario Cecere, per ordinazioni: controventopg@libero.it

http://www.ladestra.info/public/wordpress/wp-content/uploads/2007/12/processobra.jpg (http://www.ladestra.info/public/wordpress/wp-content/uploads/2007/12/processobra.jpg)

Jaques Isorni, Il processo Brasillach, Prefazione di Maurice Bardéche, Edizioni di Ar, Padova, 2007, pp128, Euro 15

"La superbia dell' idea e la profonda discrezione dell' uomo, un uomo fatto funzione, fatto destino. Il decoro dell' obbedienza assoluta, che è un abbandonarsi certo prima ancora di comprenderne il motivo. La fede, la sicurezza del cuore e i buoni istinti. Il disprezzo della più svenevole di tutte le dèe: l'anti-dea per eccellenza (e potrebbe mai essere una dea?) ragione, morta suicida soggiacendo al principio di non-contraddizione che l'ha generata. La grande passione e il tumuilto e l'assenza di bene o di male. L'innocenza della voluttà e della voluttà di potenza. I fervori del sacrificio. La consanguineità di fuoco e cielo, il bianco nulla del morire secondo giustizia, la magnificenza della giustizia che uccide." Anna K. Valerio, Controluce

"PRESIDENTE. La corte condanna Brasillach Robert alla pena di morte; ne ordina la fucilazione; UNA VOCE DAL PUBBLICO. E' una
vergogna! BRASILLACH. E' un onore!"



Fiammetta Oselladori, Scilp. La prigione del vizio, Le librette di controra, Ar, Salerno, 2004, pp 149, Euro 9.50

Dalla quarta di copertina: "Una ricca e raffinata signora della repubblica calvinista svizzera, estenuata dalla fiacchezza degli amanti della sua classe, un giorno esclamò: 'Solo i criminali sanno fare l' amore'".



http://www.edizionidiar.com/images/alto_forche.jpg (http://www.edizionidiar.com/images/alto_forche.jpg)

Franco G. Freda, In alto le forche! il '68 e il nichilismo, a cura di Vincenzo Campagna, Edizioni di Ar, Padova, 2008, pp 52

"Questo libro è dedicato a quelli che hanno avuto il coraggio di sputare il rospo e di dire che il re era nudo, anzi, che rischiava di diventare meticcio e si sono fatti la galera. E' dedicato ai nostri figli che giocano ai pirati. E' dedicato a chi osa, a chi non si ricrede, ai paracarri, ai brutti ceffi, a tutti i miliziani con e senza guerra. E crepi chi non è come noi! Da Brest a Bucarest!




http://www.stefanofabei.it/mussoliniresistenza_200.jpg (http://www.stefanofabei.it/mussoliniresistenza_200.jpg)

Stefano Fabei, Mussolini e la resistenza palestinese, Mursia, 2005, pp 268, Euro 23.50

"Tra il 1936 e il 1938 l'Italia versò al Gran Mufti di Gerusalemme, leader della rivolta palestinese contro la Gran Bretagna e i sionisti, circa 138.000 sterline. Questo contributo fu deciso dal Duce non solo a sostegno del nazionalismo arabo e in funzione antinglese, ma anche in omaggio all' anticolonialismo del Mussolini socialista rivoluzionario e del primo fascismo."

"Settant'anni fa, nel più assoluto segreto, l'Italia fascista si adoperava validamente nel tentativo di dare una patria agli arabi della Palestina. Non si trattava solo di un appoggio politico, ma di un autentico sostegno materiale."

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TyrMask (POL)
01-10-08, 14:22
Le foyer du soldat in pillole. [Ottobre 2008] (http://controventopg.splinder.com/post/18575264/Le+foyer+du+soldat+in+pillole.)

A cura di Mario Cecere, per ordinazioni: controventopg@libero.it

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Saint-Paulien, I leoni morti - la battaglia di Berlino, Ritter, Milano, 2007, euro 20

"I leoni morti appartengono anch'essi alla storia, pur se l'Autore definisce "romanzo" questa sua opera che venne così giudicata dal colonnello delle SS Otto Skorzeny nella rivista tedesca "Das Ritterkreutz", organo dei Cavalieri della Croce Tedesca:
"Posso affermare che gli ultimi combattimenti svoltisi intorno alla Cancelleria del Reich sono descritti da Saint-Paulien con rigorosa esattezza. Impegno tutti i miei camerati a leggere questo libro e posso solo rimpiangere che un'opera siffatta non sia stata scritta da un Tedesco."

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Rutilio Sermonti, Omaggio alla R.S.I. Controcorrente, Napoli, 2006, euro 10 "Il nostro onore sichiama fedeltà. Non ci sono ragionamenti, analisi, tentennamenti. Bisogna riscattare l' onore d'Italia. Nasce così la Repubblica Sociale Italiana. Un' epopea fantastica, che coinvolse in un paesaggio magico, le energie e la volontà della meglio gioventù d'Italia, quella che gioiosa e beffarda cantava le donne non ci vogliono più bene."

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Marino Perissinotto, Il Servizio Ausiliario Femminile della Decima Flottiglia MAS, Ermanno Albertelli Editore, Parma, 2003 euro 25La prima formazione militare femminile della storia italiana descritta attraverso immagini e documenti, con una intervista della Comandante, Fede Arnaud, ed il diario inedito della Vice Comandante, Luciana Cera.

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Romolo Demarin, Ettore Muti, un eroe dimenticato, Greco/Greco, Milano, 2005, euro 11"Muti era un fascista, un puro, un uomo pulito, schietto leale, semplice, non arrogante; era un uomo che detestava il sottobosco squallido che da sempre infesta la polica ma soprattutto era un uomo d'azione, un combattente nato, un uomo estremamente coraggioso..."

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Roberto Occhi, Siam fatti così! Storia della Legione Mobile "Ettore Muti", Ritter, Milano, 2002, euro 40"Viene dopo le finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali, avanti gli ultimi e i dimenticati, i malvisti e i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimano convenzionali. Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze rare, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all' utile e non imperniate sull' intrigo." BERTO RICCI

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http://controventopg.splinder.com/post/18575264/Le+foyer+du+soldat+in+pillole.

TyrMask (POL)
04-11-08, 22:36
Le foyer du soldat in pillole. [Novembre 2008]

A cura di Mario Cecere, per
ordinazioni: controventopg@libero.it


Ludwig Gumplowitcz, Il concetto
sociologico dello stato, Ar, Padova, 2007

"Nato a Cracovia nel 1838 e morto a
Graz nel 1909, il sociologo di orogini ebraiche Ludwig Gumplowitcz, è stato uno
dei maggiori rappresentanti della cosiddetta 'Konfliktsoziologie', ossia di
quella corrente sociologica che ha individuato nel conflitto uno dei principali
motori della vita sociale. Ragion per cui in un'epoca come l'odierna, che tenta
in qualsiasi modo di rimuovere il conflitto da ogni 'luogo' della politica e
della società in nome di un astratto ecumenismo irenistico, tornare a
Gumplowitzc rappresenta non uno sterile esercizio storico-documentario ma il
tentativo di sollecitare nuovamente una riflessione sulla centralità del
conflitto".


Cristina Di Giorgi, Note alternative, la musica emergente dei
giovani di destra, Edizioni Trecento, Roma, 2008

La musica alternativa è un
fenomeno complesso assai poco conosciuto al di fuori dell'ambiente della
giovane destra che nell'arco di oltre trent'anni ha tradotto in note le le
tensioni e aspirazioni della propria militanza politica. Le canzoni alternative
o rock identitario come sono state in seguito definite, originariamente
ristrette alla marginalità che contraddistingueva l'area della destra più o
meno 'radicale' o semplicente anti-conformista, sono oggi "un fondamentale
ponte di comunicazione tra i ragazzi di destra e il restante mondo giovanile".
Motivo per cui sempre più vitale si rende la ricerca sul linguaggio e in genere
si amplia la materia da cui traggono ispirazione e contenuti i giovani
cantautori metapolitici del terzo millennio. Cristina Di Giorgi, che conosce
dall' interno la realtà che descrive, fornisce al pubblico di destra e non una
preziosa testimonianza diretta tratta dagli stessi protagonisti.


Georg
Simmel, Il conflitto della cultura moderna, Ar, Padova, 2001

"Mentre la
Grande Guerra si andava spegnendo, Georg Simmel dava alle stampe una conferenza
dedicata al conflitto inevitabile fra la "vita" e le forme della cultura. Il
contenuto di questa conferenza raffigura efficacemente la lacerazione che
contrassegna il moderno inteso come propaggine estrema della modernità. Alla
fine delle "grandi narrazioni" metafisiche, la cultura moderna è la
consapevolezza del carattere necessariamente aperto del conflitto tra fluire
dela vita e forme culturali, della relatività e della provvisorietà di ciascuna
forma culturale."


Luca Fantini, Gli ultimi fascisti: gli Arditi della Muti,
Selecta Editrice, Città di Castello, 2007

"Per amore di patria cade dunque il
29 aprile '45 l'ultimo fascista, Franco Colombo. Per amore di patria il
Comandante con coerenza va incontro all' assassinio per mano nemica. Amore di
patria fascisticamente concepito, cioè quale missione spirituale, quale
compimento universale che si incarna in un popolo, quale forza mistica capace
di abbattere la demoniaca tracotanza del materialismo e dell' edonismo che
avevano, allora come oggi, infettato l'umano". Questo libro di Luca Fantini che
segue "Essenza mistica del fascismo totalitario" del 2004 è l'omaggio rivolto
a una delle più esemplari incarnazioni di quella mistica fascista che risorge
in RSI dopo la caduta dell' otto di Settembre. Insieme alle Brigate Nere di
Alessandro Pavolini, la Legione Autonoma Ettore Muti comandata da Franco
Colombo farà rivivere l'essenza di quello spirito ardito e antiborghese dello
squadrismo delle origini che, solo in apparenza e isolatamente "plebeo", farà
in realtà risaltare valori -quando tutti i benpensanti e i "realisti" avranno
tradito da un pezzo- di limpidezza e forza, di onore, di cameratismo e di
fedeltà, sino all' estremo sacrificio di sè. La Legione Autonoma Ettore Muti,
che già nel nome volle rievocare una delle figure più maestose del Fascismo
radicale, Ettore Muti, da D'Annunzio soprannominato 'Gim', seppe essere fedele
all'alleato tedesco senza tollerare i tentativi di inquadramento e
irregimentazione di chicchesia. Si guadagno' l'ammirazione incondizionata di
Mussolini che la definì "la mia pupilla". Affrontò il nemico eroicamente e con
accanimento, ma sempre con lealtà, tanto da riuscire a strappare tanti
Italiani, anche gravemente compromessi, dalla deportazione nei campi di lavoro
germanici. Il Fascismo come redenzione: agli occhi del Comandante Colombo,
fascista della prima ora, per di più infamato e allontanato dal PNF durante il
Regime, Il Fascismo doveva essere un'ideale di Redenzione e mai un sistema
afflittivo. In base a questi assunti, in più occasioni Colombo, che pure patì
ingiustamente il carcere durante il Regime, mostrò la generosità e la nobiltà
d'animo dell' autentico uomo fascista: spalancando le porte dei riformatori
milanesi, consapevole della potenza di quel concetto e di quella prassi di
rivoluzione morale incarnato dal Fascismo che portò un gran numero di giovani
galeotti a seguire comunque il Capo della Muti e ad arruolarsi e morire nelle
fila della LAM, in atto di estrema fedeltà al Duce a all'Italia.
Tentando di
raggiungere il Duce nell'ultimo tragico atto del Fascismo repubblicano e
rivoluzionario, il Comandante fu riconosciuto ad un posto di blocco e subito
tratto in arresto dai partigiani.
Così morì l'ultimo squadrista: "E' sereno e
guardandoli negli occhi dice: Femm dumà prest. (Fate solamente presto!)"



Riccardo Bacchelli, Un amore in guerra, Le librette di controra, Salerno, 2007


Riccardo Bacchelli, 'arbiter elegantiae' della narrativa italiana, coniuga in
questo capolavoro letterario, e rende consanguinei, amore e guerra e rinnova
quella voce presocratica che dice dell'impermanenza di tutte le cose,della
necessaria opposizione e infine della resa al Destino. In figure d'inizio
novecento, come quella del protagonista De Nada schierata tra le trincee della
I Guerra Mondiale, già forgiate dalle tempeste d'acciaio dal Nichilismo: "Lo
scontento di De Nada cresceva tuttavia, ed egli ripeteva a sé stesso d'essere
un disutile, di professare ora rispetto per la virtu' militare dell'obbedienza,
solo per contraddizione, per posa, come per posa, per l'innanzi, aveva
criticato".



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