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Stalinator
01-05-10, 21:50
L'ENI: NO a nuovi progetti in Iran nel timore delle sanzioni USA
Giovedì 29 Aprile 2010 17:37

ROMA – L’Eni non intende più proseguire nuovi contratti per lo sviluppo di un campo petrolifero iraniano nel timore di diventare oggetto delle sanzioni USA contro le imprese straniere che collaborano con Teheran nel settore energetico.

La più grande società energetica italiana controllata dallo Stato, nel 2001 ha firmato un contratto con il governo iraniano per sviluppare il giacimento petrolifero di Darkhovin. Nel suo rapporto annuale presentato alla US Securities and Exchange Commission (SEC, l’agenzia federale che vigila sulla borsa americana), l'Eni ha annunciato di non proseguire, al contrario degli impegni presi nel suddetto contratto, la terza fase del progetto a causa delle pressioni subite dal governo italiano e nel timore delle eventuali sanzioni statunitensi che potrebbero colpire la società. Lo riporta la Reuters. "Le nostre attività in Iran potrebbero subire l’embargo previsto dalla legislazione degli Stati Uniti", si legge nella nota ufficiale della società. ''Abbiamo completato la fase 2 dell'impianto di Darkhovin e siamo nella fase di consegna della gestione degli impianti che abbiamo realizzato ai nostri soci iraniani che completeremo nelle prossime settimane''. Oggi l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni (nella foto) ha anche detto che la società intende cedere le sue quote nel settore petrolifero. L'Italia è uno dei maggiori partner europei dell'Iran. L’Eni ha cominciato i suoi lavori in l'Iran dal 1957. Tuttavia, il governo di Silvio Berlusconi ha degli stretti legami con USA e Israele, i quali stanno spingendo per un nuovo round di sanzioni contro l'Iran in seno del Consiglio di sicurezza dell'ONU. L’asse Washington-Tel Aviv cerca di ridurre i rapporti commerciali tra Roma e la Repubblica islamica. Durante la sua recente visita a Gerusalemme, lo scorso febbraio, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha sottolineato che l'Italia è ferma nel bloccare nuovi investimenti su gas e petrolio con l'Iran. Nel 2009 la Camera dei rappresentanti degli Stati uniti ha approvato un progetto di legge che permette al presidente americano di varare nuove e maggiori sanzioni contro Teheran per fermare il suo programma nucleare. Il testo consente al presidente Barack Obama di impedire alle aziende di esportare benzina verso l’Iran per costringere Teheran a cedere sulle sue ambizioni nucleari. La misura estende la normativa attuale che punisce le aziende che investono oltre 20 milioni di dollari l’anno nel settore energetico iraniano.



L'ENI: NO a nuovi progetti in Iran nel timore delle sanzioni USA (http://italian.irib.ir/index.php/notizie/economia/12589-italia-eni-no-a-nuovi-progetti-in-iran-nel-timore-delle-sanzioni-usa)