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Visualizza Versione Completa : La sanità nelle Marche.



el cuntadin
29-10-08, 23:11
Chi ha la sventura di frequentare un qualsiasi pronto soccorso marchigiano, lo trova sempre pieno zeppo di immigrati e di zingari che usufruiscono gratuitamennte di prestazioni sanitarie, spesso superflue e comunque ridondanti e molto costose per la nostra comunità. Poi si ha notizia che una nostra giovane donna incinta, dal cognome si evincono chiaramente le radici marchigiane, per ben due volte, non viene sottoposta a visita medica in una struttura sanitaria pubblica. Che la politica mediti di fronte a questi fatti, il rifiuto dello straniero da parte dei nostri concittadini, più nascere anche da questi fatti.


http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=D89C15F2CDC48A9882C590303C9FE 0AC

Donna incinta dolorante, le negano due volte la visita


FANO - Quando le procedure non considerano la sofferenza della paziente e l’aspetto tecnico di una prestazione sanitaria sembra eludere il suo risvolto umano. Ancora una protesta contro il Santa Croce di Fano che viene messo a confronto con l’ospedale San Salvatore di Pesaro del quale si apprezza la maggiore tempestività nel soddisfare le esigenze di una paziente.

Il caso è segnalato dal fanese Filippo Gambelli. “Sabato scorso ho accompagnato mia moglie al pronto soccorso dell’ospedale fanese - scrive in una lettera - perché avvertiva da un paio di giorni un dolore lancinante al braccio sinistro che non le permetteva di muoverlo e neanche di dormire la notte. Preciso che si trova al 5° mese di gravidanza con una minaccia di aborto subita al 4° mese. Al pronto soccorso le hanno comunicato che il caso non rientrava nelle loro competenze consigliandole senza visitarla di tenere il braccio immobilizzato e di raffrontarsi con un medico generico per valutare che tipo di farmaci assumere. Poiché il dolore aumentava, il lunedì successivo siamo andati con prescrizione “urgente” al reparto di ortopedia dello stesso ospedale sperando di essere visitati da un ortopedico. I dottori presenti nel reparto (che in quel momento non erano impegnati in sale operatorie) le hanno comunicato che il giorno di ambulatorio era il martedì ed il lunedì non potevano visitarla. Quindi anche in questa occasione non siamo riusciti a farla visitare.

“A questo punto abbiamo provato al pronto soccorso dell’ospedale di Pesaro, dove all’accettazione ci hanno comunicato che serviva una telefonata del medico curante e che solo allora avrebbero preso in carico il caso. Avvenuta tale telefonata le hanno subito effettuato un elettrocardiogramma poiché il dolore al braccio poteva essere causato anche da problemi al cuore. Scongiurata questa ipotesi hanno effettuato la visita ortopedica diagnosticando una grossa borsite alla spalla con conseguente periartrite, dimettendola con la sola cura di laserterapia poiché in stato di gravidanza non possono essere effettuate medicazioni o assunti farmaci. Vorrei solo fare alcune considerazioni - sottoline Filippo Gambelli -; premesse le difficoltà e la carenza di personale in cui viaggia la sanità pubblica, a volte basterebbe solo un po’ di “buon senso” da parte dei medici di ruolo che svolgono attività presso i reparti, soprattutto se di fronte si ha una paziente al 5° mese di gravidanza che chiede di essere visitata con le lacrime agli occhi per il dolore e soprattutto se tale dolore avrebbe potuto causare problemi cardiaci di ben altra entità”.

Putaou901
29-11-08, 21:21
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