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Visualizza Versione Completa : Elezioni 2009: la svolta.



ilGladiatore (POL)
06-11-08, 11:45
Fa piacere che in questo forum umbro i più attivi siano persone che comunque non si riconoscono nella Sinistra e nelle giunte rosse sparse in tutto il territorio.

Per questo, spinto anche dai primi movimenti politici a livello di alleanza (e ci sono consiglieri che gia stanno facendo propaganda..), sarebbe opportuno che ognuno in questo forum, che CREDE che un'altra Umbria sia possibile, che CREDE che un'altra Perugia, Terni, Foligno, Gubbio, Gualdo, Castello ecc. sia possibile e che è necessario ammainare la bandiera rossa che da più di 60 anni infanga e corrompe il sistema sociale ed economico umbro di quella che una volta era "la dolce verde umbria", occorre unirsi tutti quanti e tirare le fila della situazione politica in ogni città, dei candiati, delle malefatte delle sinistre locali, per poter dare ognuno il proprio contributo alla vittoria finale delle elezioni locali 2009 prima e regionale nel 2010 poi.

A tal proposito, oltre che utilizzare questo post sul forum di politionline, ho creato anche un gruppo su facebook che si chiama " UMBRIA: UNITI PER LA DISFATTA DELLA SINISTRA: IL CAMBIAMENTO COMINCIA QUI!" a cui potete aderire tramite il link http://www.facebook.com/group.php?gid=33002313561 . Ed è un gruppo che sta riscontrando un discreto successo.

Dai Liberali, a FI, AN, fino a tutto l'universo che sta alla nostra destra, stiamo tutti sperando e contribuendo alla disfatta della Lorenzetti & Company.
Non dobbiamo guardare ciò che ci divide, ma ciò che ci unisce: un Umbria non più in mano alle giunte rosse. L'esempio di TODI ci fa ben sperare, perchè ha dimostrato che tutte le forze umbre anticomuniste, se unite, possono vincerre e creare una nuova era per la nostra Regione.

C@scista
06-11-08, 12:31
Tra un anno si vota per la Provincia dove come è noto c'è stato lo scandalo delle tangenti sugli appalti che ha coinvolto anche la giunta provinciale e soprattutto per il Comune di Perugia dove si esce dal decenniodel sindaco Locchi (non ricandidabile) certamente non positivo per diversi motivi (il buco in bilancio certificato dalla Corte dei Conti, la storiaccia delle multe ai semafori T-rex ecc). Tuttavia il centrosinistra perugino sembra destinato a vincere per mancanza di alternativa infatti l'opposizione anzi le opposizioni a Perugia nonostante la breve distanza dalle elezioni sono divisissime (come si vede del resto dalla lite continua sul candidato sindaco).

ilGladiatore (POL)
06-11-08, 13:02
PERUGIA
Su Perugia non ho dubbi che prima o poi tutte le forze in opposizione al centro-sinistra si ricompatteranno. Vuoi dalle grida di richiamo all'ordine che verranno da ROMA, vuoi dal fatto che un occasione così non la ritroveremo mai.

Le voci che ho sentito io sul centro-destra a PG sono invece molto ottimiste. Vuoi dai sondagggi commissionati da sinistra e destra, che hanno gli stessi risultati: Perugia se vota oggi va al centro-destra.

Per il candidato ripeto, si devono accordare certo: ma se entro Gennaio non si accordano ci penserà Roma. E forse non sarebbe un male.

Ma se la destra ha il raffreddore a Perugia la Sinistra ha la polmonite:oltre ai sondaggi che la danno per perdente, presenterà con ogni probabilità - salvo sorprese - il giovane emergente Boccali che ha gia avuto da discutere con il resto del partito per la dirigenza del neonato PD poi andato ad una donna.

Inoltre Boccali non sembra intenzione a fare il capretto sacrificale in caso sia evidente la possibile sconfitta a Perugia: in caso di sconfitta vorrebbe comunque assicurato il suo posto l'anno prossimo in Regione, questo è il prezzo da pagare per una candidatura che non va a sicura vittoria.

Inoltre Boccali avrà contro tutta quella parte di cittadini che hanno ricevuto le cartelle esattoriali delle zone PEEP: sono tutte firmate da lui in qualità di Assessore all'urbanistica. C'è stata una grande lotta politica tra i cittadini delle zone PEEP (che sono sull'ordine delle migliaia di famiglie) e l'assessore all'urbanistica. Inoltre la questione del pagamento della tassa sulle zone PEEP è ancora aperta presso i tribunali.

Sarà quindi gioco facile per la destra prendere voti in certe zone popolari dove la Sinistra pescava migliaia di voti, ricordando che il sig. Boccali è andato a chiedere dopo 20 anni alle famiglie delle case popolari migliaia di euro per un pagamento di una tassa che doveva in realtà essere pagata dalle ditte appaltatrici (che ad oggi sembrano essere misteriosamente scomparse).


A Gubbio comè la situazione?

C@scista
06-11-08, 13:09
PERUGIA
A Gubbio comè la situazione?

Beh qui le elezioni ci saranno solo tra tre anni. Al momento come è noto la maggioranza è nelle mani di Rifondazione Comunista e del suo sindaco Goracci che insieme ai Verdi e ad una lista civica hanno una salda maggioranza nel Consiglio comunale mentre all'opposizione c'è l'Unione "veltroniana" insieme ai socialisti che da ormai dieci anni si ritrovano all'opposizione dopo essere stati detronizzati dalla sinistra radicale (in realtà piu' che altro sono stati detronizzati dal carisma personale del sindaco Goracci che si è presentato come rinnovatore e politico di rottura rispetto al ceto immobile del PD eugubino). Con ancora meno voti rispetto al PD si ritrova all'opposizione anche AN e forza Italia ciascuno con un solo consigliere (in totale ci sono 30 consiglieri nel nostro comune). Dico AN e Forza Italia e non PDL perchè come si sa a livello locale la fusione non è mai avvenuta e nel territorio la rivalità è fortissima (a Gubbio ancora di piu)

C@scista
06-11-08, 13:16
Su questo quadro politico ci sono però elementi di novità: Rifondazione alle ultime politiche è stata letteralmente fatta a pezzi anche a Gubbio: un partito che qui da noi alle comunali era arrivato a prendere circa il 20% e alle politiche almeno il 14% ha ottenuto solo il 4,9%. Non solo ma Goracci avendo svolto due mandati non puo' piu ripresentarsi la terza volta per cui senza di lui tutti sanno che persino alle comunali Rifondazione il 20% non lo raggiungerà mai piu e tornerà al 12%. Il Partito democratico lo sa e aspetta con impazienza il 2011 per tornare al potere sapendo che stavolta ha le carte migliori sia che rifondazione si ripresenti da sola sia che si rassegni ad allearsi con loro. Il loro unico problema è che nn hanno ancora un candidato sindaco poichè tutta la loro classe dirigente locale è stata bruciata dalle sconfitte e dalle umiliazioni politiche inflittegli da Goracci in questi due mandati da Sindaco.
Nel centrodestra i problemi sono ancora maggiori perchè le divisioni sono fortissime e assolutamente lontane da qualsiasi soluzione . Cionostante alle ultime politiche c'è stata un inversione di tendenza per i partititi di destra di centro e e di centrodestra e i loro voti sono aumentati la lista PDL ha preso il 30% la Destra il 3,4% e il CDu un 3,8%. Va inoltre aggiunto chea Gubbio i voti presi alle politiche dai partiti alternativi alle sinistra storicamente alle comunali sono sempre molto diversi da quelli presi alle politiche.

Tristano
06-11-08, 16:57
Dai Liberali, a FI, AN, fino a tutto l'universo che sta alla nostra destra, stiamo tutti sperando e contribuendo alla disfatta della Lorenzetti & Company.
Non dobbiamo guardare ciò che ci divide, ma ciò che ci unisce: un Umbria non più in mano alle giunte rosse. L'esempio di TODI ci fa ben sperare, perchè ha dimostrato che tutte le forze umbre anticomuniste, se unite, possono vincerre e creare una nuova era per la nostra Regione.

Mi piace, la grande ammucchiata per ottenere la poltrona.
Con queste prospettive preferisco tenermi le giunte rosse.

ilGladiatore (POL)
07-11-08, 10:42
x Tristano: purtroppo finché ci sono delle persone a destra che la pensano come te l'Umbria è destinata ad essere un feudo rosso. Io e tanti altri siamo disposti a rinunciare a certi nostri principi e interessi pur di fare gli interessi dell'Umbria perchè così STA MALE...tu sei disposto a rinunciare ai tuoi ?

x Coscista: questa divisione FI e AN è assolutamente stupida, inopportuna e suicida. Possibile che nessuno riesce a farli star buoni e a rimetterli in riga? Avevo avuto anche io notizie su Rifondazione in crisi a Gubbio, ci sono state molte polemiche soprattutto su certi argomenti precisi che ora non ricordo.

Comunque crederci sempre, mollare mai eheh

Nella vicina Gualdo invece??

<Zonalago>
07-11-08, 23:07
Per quanto riguarda la provincia non credo proprio che il centrosinistra rischi.
Questo perchè credo che per la grande maggioranza degli elettori di questa provincia un' alternativa al centrosinistra rappresentata da un partito come il Pdl , che sul simbolo reca persino il nome dell'odiato ai più Silvio Berlusconi non andrà oltre un 30% dei consensi.
L'unica proposta vincente sarebbe quella di creare liste civiche legate al territorio e non diretta emanazione di Berlusconi e del governo, coinvolgendo soprattutto la società civile .
Altrimenti il Pdl andrà a raccogliere il voto ideologico e anche se si alleerà con altre formazioni di centrodestra, dall'Udc alla Destra non avrà alcuna speranza di vittoria.

ilGladiatore (POL)
08-11-08, 11:06
Concordo con Zonalago: pero' questa strategia vale soprattutto per le citta' piccole: per le citta' come Perugia e' difficile fare liste civiche e farle spacciare per trasversali o apartitiche.

In citta' come Assisi, Norcia, Spoleto secondo me invece una lista civica formata anche da componenti della societa' civile sarebbe la cosa migliore.


Intanto aggiorno su Spoleto:
Il Candidato del Centrosinistra e', quasi di per certo, Cintioli, Consigliere Regionale. Un ottimo nome da spendere a Spoleto, sempre se la destra non fara' capire agli spoletini che il sig. Cintioli e' l'assessore che in passato ha consentito di creare i famosi ecomostri spoletini come quello delle mura medievali - dove e' stato creato un palazzaccio moderno a 1 metro e che e' un pungno sull'occhio da vedere accanto a tanta meraviglia medievale che e' il muro.

Sembra sia implicato anche nel casino della posterna spoletina.

Il centrodestra al momento non ha ancora un candidato, forse aspetta l'ufficializzazione di Cintioli. Sarebbe preferibile un candidato della societa' civile, ma in un territorio dove tutto e' impregnato dai DS (soprattutto gli imprenditori ) e' difficile trovarlo.

ilGladiatore (POL)
14-12-08, 12:58
Spaccatura nel PD a Spoleto:


da tuttoggi.info:

In città lo si diceva già da questa estate: “preparatevi, perchè a dicembre Brunini romperà tutto”. I più non ci hanno voluto credere ed invece, preciso come il miglior bollettino meteo, ecco che il sindaco Massimo Brunini ha dato fuoco alle polveri. Nessuno sa quanto sia lunga la miccia, ma è più che evidente la polveriera, ovvero il piddì, rischia di esplodere da un momento all’altro. L’ha combinata grossa, politicamente parlando, quando, convocato dal segretario provinciale Alberto Stramaccioni, ha detto a chiare note che con i due candidati in pectore, Daniele Benedetti e Giancarlo Cintioli, le possibilità di vincere le prossime elezioni amministrative sono pressochè pari a zero. E pensare che sono i due uomini di punta del partito, quelli che ha voluto nella sua squadra. Il primo promosso assessore ai servizi sociali a metà legislatura del Brunini I e vicesindaco nel Brunini II. Cintioli assessore alle grandi opere prima e consigliere regionale dopo. Ma nessuno dei due convince il sindaco che, indubbiamente, deve sapere in anteprima anche chi sarà l’avversario del centro destra per essere così preoccupato sulle sorti politico-amministrative della città. E fin qui può anche starci. Il problema però è che Brunini si è affannato anche a fare un terzo nome. Che non è quello di uno degli assessori che ha ‘cresciuto’ in questi 10 anni. E neanche quello di un dirigente del proprio partito. Per Brunini il candidato ideale è lo sconosciuto Elio Giannetti, medico e responsabile del movimento dei focolarini a Spoleto. Che il primo cittadino fosse vicino al movimento lo si sapeva (anche se con i principi dei focolarini e più in generale con quelli di Madre Chiesa sembra non esser proprio allineato), ma che arrivasse a tanto francamente no.

Il medico da parte sua si è affrettato a comunicare di non saperne nulla e, affinchè non si pensasse ad una sorta di caso Villari spoletano, ha detto a chiare note di non esser interessato ad alcuna candidatura e poltrona.

Il ‘caso’ però non è chiuso, perchè le ripercussioni sono a dir poco devastanti e dentro la segreteria cresce di minuto in minuto il malumore per questi comportamenti che “stanno facendo il gioco della destra”, come sostengono alcuni vertici locali del partito di Veltroni. Anche a Perugia hanno mal digerito la fuga di notizia del riservatissimo incontro fra Stramaccioni e Brunini ed è già cominciata la caccia alla 'gola profonda'.

Difficile comprendere le ragioni di Brunini che, politico di lungo corso qual’è, una sua strategia la deve pur avere, se si è spinto fino a dove si è spinto. Anche se la mossa appare un autogol. Perchè dopo 10 anni di governo autocratico non è pensabile e forse neanche giustificabile che un sindaco, chiunque esso sia e a qualunque casacca appartenga, esca dai confini della politica per individuare il proprio successore.

Quella di “Giannetti” dunque è stata una provocazione bella e buona, rivolta tanto al partito locale come a quello provinciale. Con il fine, giurano in molti, di aumentare il proprio prezzo. Perchè Brunini di andar in pensione non ne vuol sapere. Dicono i bene informati che l’asse Bocci-Agostini sarebbe già d’accordo per una poltrona di assessore in provincia. Ma potrebbe non bastare. D’altra parte Brunini ha sempre strizzato l’occhio alla Regione, anche se negli ultimi anni i rapporti con Perugia si sono deteriorati al punto che la Governatrice Lorenzetti a Spoleto non ha pressochè messo più piede. E se lo ha fatto, il suo staff è stato sempre attento a non farla incontrare con il sindaco, anche stravolgendo le rigide regole del cerimoniale. Fatta eccezione per un paio di messe e altrettanti funerali dove...di necessità virtù.

Come risponderà l’apparato politico locale alla provocazione? Difficile dirlo, anche se la stessa segreteria e i consiglieri comunali del pd si giocheranno su questa vicenda una buona fetta di credibilità. Fra questi ultimi c’è chi non esclude che si possa andare anche ad un voto di sfiducia. Altri invece sono per attuare la strategia del “non ti curar di lui ma guarda e passa”: Di certo son sempre di meno quelli disposti a digerire le intemperanze di Brunini. Che di giorno in giorno sembra emulare sempre più i panni di Arnold Schwarzenegger. Quelli di governatore della California? No, quelli di Conan il distruttore.

ilGladiatore (POL)
15-12-08, 12:35
ULTERIORE SPACCATURA DEL PD: DIKTAT DI STRAMACCIONI "NIENTE PRIMARIE DI PARTITO!". E DA MARSCIANO PARTE LA RIVOLTA AL PROVINCIALE.


Good bye primarie!
'Un partito che decide l’assetto politico istituzionale dell’Umbria a tavolino fra pochi (vecchi) potenti è roba da medioevo della politica'

di Marina Antonini, fondatrice del partito democratico

Si era appena finito di scrivere sullo Statuto regionale del PD che "Il Pd dell'Umbria assume il metodo delle primarie per la scelta dei candidati a cariche istituzionali elettive come elemento fondamentale per la qualificazione della propria rappresentanza e della propria proposta politica e per una dinamica integrazione



tra democrazia interna alle istanze del partito e partecipazione diretta dei cittadini elettori"


quando ecco che il nuovo segretario provinciale Alberto Stramaccioni rilascia il suo diktat: niente primarie di partito! Solo Primarie di coalizione! Così nei Comuni sopra i 15 mila abitanti, il PD si presenterà con un solo candidato "forte". Alla faccia della democrazia e della partecipazione.


E se avete un po' di fantasia, è facile capire come lo sceglieranno: coi soliti accordi tra i soliti noti, date a Bocci quel che è di Bocci, a Brunini quel che è di Brunini, a Cintioli quel che è di Cintioli e amen.


E dopo aver scelto i candidati e distribuito i posti che contano nel solito vecchio modo, si cercherà di salvare la faccia con le primarie di coalizione, dove potremo scegliere quello che altri hanno scelto per noi.


E noi? Noi del popolo delle primarie che avremmo voluto finalmente indicare il nostro candidato, valutarne i programmi, fare domande e avere risposte?


Liquidati in quattro e quattr' otto.


Io sono furibonda. Mi sento presa in giro, tanta fatica per mettere insieme questo Pd, e mi arriva la solita "sola" dalla politica umbra, che di partecipazione e democrazia non ne vuole proprio sentire parlare.


E questo di fronte ad una "questione morale" sempre più inquietante, una sfiducia generalizzata nel paese verso la politica e l'allontanamento da quest'ultima di tanti cittadini, giovani e donne.


Mi si dice che siamo "immaturi" e che le primarie qui sarebbero una lotta fratricida, e che a fare la conta si distrugge il partito... Ma perché mai? La democrazia è una competizione civile fatta di confronto, e il confronto non è una clava, è un metodo moderno irrinunciabile. Forse le prime volte le primarie avranno qualche difetto, ma intanto si afferma un principio innovatore irrinunciabile.


Un partito che decide l'assetto politico istituzionale dell'Umbria a tavolino fra pochi (vecchi) potenti, questo si, è roba da medioevo della politica.


Ma se così veramente sarà, ditemi, dopo un inganno del genere, perchè dovrei votarvi? Ma possibile che solo il Pd di Marsciano (16000 abitanti) abbia il fegato di ribellarsi ad un segretario provinciale che con lo Statuto ci ha incartato la mortadella?

fonte: spoletonline.com

Biordo
16-12-08, 02:57
Premesso che concordo con l'Antonini, ci rifaremo con le primarie del centro-destra, no?? La' i candidati sono veramente scelti dal popolo e mai imposti dalle logiche partitocratiche tipiche dei comunisti.

freakit
16-12-08, 17:26
A Terni sembra certo l'ok di Baldassare, presidente emerito della Corte Costituzionale, ex presidente Rai e professore alla LUISS, candidato in una lista civica appoggiata dal centro destra....
A sinistra ancora non si sà, l'ipotesi Micheli sembra sfumata e in ballo ci sono Di Girolamo, Rossi, Brega, e qualcun'altro che ogni tanto esce fuori. il perugino Melasecche, udc, si dovrebbe presentare da solo, così come Venturi, con una lista ambientalista anti-inceneritori.

Una cosa è certa, chiunque vinca, avrà un gran lavoro per riparare i danni del Raffaelli 2 (indagato per disastro ambientale).

Tra l'altro, sapete qualcosa circa le Regionali???

Biordo
17-12-08, 02:38
il perugino Melasecche, udc, si dovrebbe presentare da solo, così come Venturi, con una lista ambientalista anti-inceneritori.



un perugino che si candida a Terni mi mancava proprio!!:D:D

freakit
17-12-08, 15:14
Sarà la terza o quarta volta che si candida......
e te dirò... è molto più antiperugino lui che il barbone de raffaelli... che se tanto mi dà tanto... se presenta alla presidenza della REgione.....

ilGladiatore (POL)
17-12-08, 16:12
Raffaelli alla presidenza della Regione ??? Namo bene...


Comunque scusate ma se esiste una questione morale della sinistra in Abruzzo, Campania (e si sono aggiunte anche di recente Basilicata e Calabria con esponenti del PD indagati), come mai con tutti i "buffi" delle amministrazioni umbre e le indagini incorso per corruzione che vede un giro di appalti e favori tra amministrazioni, giudici e imprenditori qui in Umbria e a Perugia non riescono ancora a mettere neanche nel registro degli indagati un assessore? non dico il Sindaco o il Presidente della regione perchè sono troppo furbi...però penso che gli scandali avuti in Umbria (buco di bilancio, appalto a collestrata alla coop, infiltrazioni mafiose, giudici corrotti ecc.) non sono da meno rispetto ad altri avuti in altre regioni d'Italia.

C@scista
17-12-08, 17:29
Raffaelli alla presidenza della Regione ??? Namo bene...


Comunque scusate ma se esiste una questione morale della sinistra in Abruzzo, Campania (e si sono aggiunte anche di recente Basilicata e Calabria con esponenti del PD indagati), come mai con tutti i "buffi" delle amministrazioni umbre e le indagini incorso per corruzione che vede un giro di appalti e favori tra amministrazioni, giudici e imprenditori qui in Umbria e a Perugia non riescono ancora a mettere neanche nel registro degli indagati un assessore? non dico il Sindaco o il Presidente della regione perchè sono troppo furbi...però penso che gli scandali avuti in Umbria (buco di bilancio, appalto a collestrata alla coop, infiltrazioni mafiose, giudici corrotti ecc.) non sono da meno rispetto ad altri avuti in altre regioni d'Italia.

Sai bene che per quel che riguarda gli scandali relativi alla corruzione negli appalti della giunta provinciali sono stati indagati anche diversi assessori della Giunta Provinciale di Perugia

freakit
17-12-08, 18:20
.

freakit
17-12-08, 18:21
Raffaelli alla presidenza della Regione ??? Namo bene...


Comunque scusate ma se esiste una questione morale della sinistra in Abruzzo, Campania (e si sono aggiunte anche di recente Basilicata e Calabria con esponenti del PD indagati), come mai con tutti i "buffi" delle amministrazioni umbre e le indagini incorso per corruzione che vede un giro di appalti e favori tra amministrazioni, giudici e imprenditori qui in Umbria e a Perugia non riescono ancora a mettere neanche nel registro degli indagati un assessore? non dico il Sindaco o il Presidente della regione perchè sono troppo furbi...però penso che gli scandali avuti in Umbria (buco di bilancio, appalto a collestrata alla coop, infiltrazioni mafiose, giudici corrotti ecc.) non sono da meno rispetto ad altri avuti in altre regioni d'Italia.

per quanto riguarda il primo punto, è una mia sensazione, proprio perché è l'unico a Terni che non denuncia la situazione politica regionale (in tutti i sensi), mentre gli altri lo fanno a mezza bocca e pochi lo fanno apertamente. e guarda caso è stato eletto a capo dell'ANCI regionale..
per quanto riguarda il secondo punto, aldilà del fatto che raffaelli è indagato per disastro ambientale in merito alla vicenda dell'inceneritore, destra e sinistra sono troppo colluse per fare in modo che tutto lo schifo venga fuori.

<Zonalago>
18-12-08, 01:52
Pd e Pdl è ora che vengano spazzati via.

ilGladiatore (POL)
18-12-08, 15:55
Comunisti Italiani all'attacco del PD in Umbria: Gianpiero Calabresi, caprogruppo Comunisti Italiani a Spoleto, mette il dito nella piaga all'interno del PD e denuncia simili comportamenti da parte del PD umbro e spoletino in particolare



da spoletonline.com

Gli scandali di questi giorni, gli arresti di locali politici di spicco del Partito Democratico (Abruzzo, Campania ecc,) ci spingano a riflettere attentamente su quanta modernità c'è nella questione morale, come la poneva Enrico Berlinguer. Quando la politica si spinge all'affare, quando si spende ogni energia per scalare banche o società per azioni, quando i rappresentanti istituzionali, non vengono più eletti dal popolo, ma vengono eletti, così come dicono i magistrati di Napoli, da imprenditori locali, si pone, in tutta la sua drammatica attualità, una questione morale e di emergenza democratica. Certo, siamo fortemente convinti che anche Veltroni è rimasto vittima di un meccanismo ben collaudato e funzionante, certo lui da ultimo arrivato è responsabile ultimo di queste vicende, ma a continuare a lungo e sopportare in silenzio si diventa conniventi. Se non si interviene con immediatezza nel denunciare dove si annida "il marcio", se non si solleva con forza il problema della questione etica e non si combatte per l'affermazione di valori di correttezza e onorabilità nella gestione della cosa pubblica, se non si denuncia - come hanno fatto per anni tanti uomini e donne di Spoleto - sullo scandalo di Poreta e della Posterna, si diventa complici. Se non si difende e si rafforza la democrazia, se non si spinge sulla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, se non si difende l'autonomia dei partiti dai potentati economici e finanziari si diviene prima corresponsabili e poi complici di un sistema fondato sulla corruzione.

Calabresi
(*) Capogruppo dei Comunisti italiani di Spoleto in consiglio comunale

ilGladiatore (POL)
19-12-08, 11:32
ALTRA CRISI PD UMBRO: SI DIMETTONO DUE ASSESSORI DI PANICALE PER PROTESTARE CONTRO IL SINDACO.

da newgol.it
Panicale, 18 dicembre 2008 - Spaccatura nel Pd a Panicale. Tesissima la conferenza stampa che ieri pomeriggio si è tenuta presso il palazzo del Comune, organizzata dai dimissionari assessori Giorgio Fornaciari, al Bilancio, e Davide Stamponi, all'Urbanistica, dopo l'ufficializzazione della loro uscita dalla Giunta avvenuta ieri mattina.
Alla base della decisione dei due esponenti della Dl-Margherita sembra che ci siano dei vecchi contrasti tra i due e il sindaco Luciana Bianco, accusata di essere troppo accentratrice e sfociati in una violenta discussione durante l'ultima seduta dell'esecutivo, l'11 dicembre scorso, per l'organizzazione di un'iniziativa.
Oggetto della conferenza stampa, dalla quale di fatto è emersa una profonda divisione tra Ds e Margherita, la spiegazione delle motivazioni di questa scelta, ma la riunione - aveva già anticipato Fornaciari - è stata anche l'occasione per annunciare proposte concrete e provocatorie, oltre ad altri importanti sviluppi nella scena politica panicalese, come la volontà di candidare a sindaco per le prossime elezioni amministrative Maria Fida Moro, figlia dello statista democristiano e da molti anni assidua frequentatrice di Panicale.
«E' l'inizio di un cambiamento per il Trasimeno - ha esordito Fornaciari -. Il sindaco è la giunta sono ‘morti'. Negli ultimi cinque anni nulla è stato fatto e nessun beneficio è arrivato dal lavoro dell'esecutivo né per Panicale né per Tavernelle».
Stamponi ha spiegato che la decisione «Non è funzionale al raggiungimento di altri obiettivi amministrativi. Anzi - ha aggiunto - ciò mi sta creando non pochi problemi all'interno dello schieramento politico che fino ad oggi mi ha sostenuto e anche nei confronti di qualche concittadino che in alcuni casi non comprende e in altri non condivide la mia scelta. L'unica motivazione deriva da un doloroso processo di maturazione che quotidianamente ha accompagnato la mia esperienza amministrativa sin dai primi giorni dell'insediamento. Progressivamente l'atteggiamento poco collaborativo del sindaco nei miei confronti, ha paralizzato ogni possibilità di fattiva e serena collaborazione. Ne è prova lampante l'avermi completamente estromesso dalle fasi finali della formalizzazione del Prg; dalla partecipazione alla Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio...».
Stamponi ha dunque ripercorso le vicende che hanno portato i due amministratori a rimettere il mandato. Anni definiti di grigiore che, piano piano, hanno incupito l'atmosfera che dovrebbe accompagnare e permettere un sereno operato ad una giunta comunale. Nel lungo excursus di ciò che non è andato all'interno dell'amministrazione comunale panicalese, Stamponi ha ricordato la scissione del gruppo di maggioranza appena un giorno dopo l'insediamento dell'attuale consiglio con l'uscita prima del consigliere Vitali e poi del presidente Bocchetta e del consigliere Chiappini.
Stamponi ha ricordato le dimissioni, a sei mesi dall'insediamento, dell'assessore Pavoni e quelle più recenti dell'assessore Pontefice.
Insomma, secondo Fornaciari e Stamponi il sindaco anziché spingere altri a dimettersi, avrebbe dovuto «prendere coraggio e dimettersi lei stessa, ammettendo di aver fallito, sia dal punto di vista politico che amministrativo».
Infine, i due esponenti della Margherita hanno promesso che da domani lavoreranno su alcune proposte concrete per il bilancio 2009: la rinuncia totale alle indennità di sindaco e amministratori che dovranno essere destinate al sostegno di 500 famiglie bisognose; la destinazione di 100mila euro previste per le varie manifestazioni in aiuto delle imprese locali. Stamponi e Fornaciari dicono poi basta al sindaco a ‘tempo pieno' che significa un inutile spreco di denaro; propongono di incentrare le riunioni dell'esecutivo puntando su argomenti di qualità. Infine, hanno rivolto un augurio ai prossimi amministratori di Panicale affinché la nuova giunta e il nuovo consiglio «nascano nel segno del completo rinnovamento soprattutto anagrafico».
La riunione di ieri è stata anche l'occasione per anticipare importanti iniziative future, come la serata del 22 dicembre per la commemorazione di Aldo Moro e alla quale prenderà parte anche Maria Fida Moro; un appuntamento a gennaio con l'onorevole Vittorio Sgarbi e una futura iniziativa a Mongiovino con la presenza del cardinale Antonelli.

freakit
19-12-08, 13:41
Enrico Micheli ha detto no anche al sindaco Raffaelli, ribadendo la sua indisponibilità a candidarsi per la guida di Palazzo Spada per le comunali del 2009.
Un no cortese, ma fermo fondato soprattutto su ragioni personali: un compito troppo gravoso, tra l'altro inconciliabile con la sua residenza a Roma (Micheli torna a Montefranco solo il finesettimana).
Raffaelli era sceso personalmente nella Capitale per convincere l'ex ministro di Prodi a compiere il passo auspicato dalla grande maggioranza del partito nonché dai vertici nazionali, Veltroni in testa: contrapporre una candidatura di livello nazionale, Micheli, a un'altra candidatura nazionale, quella in pectore di Antonio Baldassarre per il centrodestra.
Micheli ha detto no ma l'ufficialità ancora non c'è.
Nessuna dichiarazione e nessuna nota inviata ai giornali.
Prima di questo ci sarà ancora un passaggio coi vertici nazionali, probabilmente col responsabile degli enti locali Giuseppe Fioroni, forse con gli stessi Veltroni o Franceschini.
L'ultimo passaggio ci doveva essere questo finesettimana, ma è saltato a causa della sconfitta in Abruzzo e del terremoto giudiziario che sta investendo il Partito democratico.
La risposta definitiva dovrebbe uscire prima di Natale e, salvo sorprese improbabili, dovrebbe essere ancora negativa.
Se il no di Micheli diventasse definitivo, il Pd ripiomberebbe nel caos più completo per quanto riguarda le candidature apicali.
I vertici umbri del Pd starebbero lavorando per convincere Di Girolamo a tornare sui suoi passi e candidarsi in quanto giudicato il dirigente che riesce ad aggregare intorno a sé più consensi.
Un tandem che vedrebbe alla Provincia un ex Margherita, o Liviantoni o Polli.
Ma Paparelli andrebbe comunque alle primarie.
Se fosse Liviantoni e se quest'ultimo venisse eletto si dimetterebbe dalla giunta regionale lasciando un posto in giunta a Gianluca Rossi.
Uno schema che deve fare i conti con l'effettiva volontà degli interessati e con la difficoltà di spiegare all'opinione pubblica un balletto, prima sì poi no poi ancora sì, che oggettivamente indebolirebbe il candidato Di Girolamo.
Resta sotterranea l'ipotesi Cavicchioli, contro di lui il fatto che non è iscritto al Pd.
Sabato assemblea provinciale. Si prevede bollente.

ilGladiatore (POL)
22-12-08, 12:27
L' UDC Umbro, in certe città importanti (vedi Perugia)"tradisce" il patto con il PDL e si pone come alternativa a centrodestra e centrosinistra: l'unico obiettivo è quello di salire sul carro del vincitore.

Vista infatti l'impossibilità di poter vincere da soli le elezioni cittadine, l'UDC perugino (come in altre realtà umbre) decide di correre da solo, per poi essere il bandolo della matassa a conteggi fatti. In questo modo l'UDC al 90% si garantisce posti e assessori in qualsiasi amministrazione, sia essa di centrodx che di centrosx.

Insomma ancora una volta i democristiani danno sfoggio della cosa che riescono a fare meglio: LA BANDERUOLA.

C@scista
22-12-08, 12:45
L' UDC Umbro, in certe città importanti (vedi Perugia)"tradisce" il patto con il PDL e si pone come alternativa a centrodestra e centrosinistra: l'unico obiettivo è quello di salire sul carro del vincitore.

Vista infatti l'impossibilità di poter vincere da soli le elezioni cittadine, l'UDC perugino (come in altre realtà umbre) decide di correre da solo, per poi essere il bandolo della matassa a conteggi fatti. In questo modo l'UDC al 90% si garantisce posti e assessori in qualsiasi amministrazione, sia essa di centrodx che di centrosx.

Insomma ancora una volta i democristiani danno sfoggio della cosa che riescono a fare meglio: LA BANDERUOLA.

Mah non è che si possa parlare davvero di tradimento (e lo dico io che i democristiani non li ho mai sopportati e ancora meno la cultura democristiana): il tradimento (dei loro elettori) al massimo ci sarebbe stato se avessero appoggiato al primo turno i candidati sindaco del partito democratico (a volte in passato in qualche città è successo e questo si è stato un vero voltafaccia). Il fatto che invece non appoggino al primo turno i candidati del PDL è al contrario comprensibile. gli unici candidati sindaco che il PDL ha finora presentato sono solo quelli provenienti da Forza Italia senza lasciare purtroppo nessuno spazio a candidati "civici" o provenienti da altri partiti

<Zonalago>
22-12-08, 16:59
L' UDC Umbro, in certe città importanti (vedi Perugia)"tradisce" il patto con il PDL e si pone come alternativa a centrodestra e centrosinistra: l'unico obiettivo è quello di salire sul carro del vincitore.

Vista infatti l'impossibilità di poter vincere da soli le elezioni cittadine, l'UDC perugino (come in altre realtà umbre) decide di correre da solo, per poi essere il bandolo della matassa a conteggi fatti. In questo modo l'UDC al 90% si garantisce posti e assessori in qualsiasi amministrazione, sia essa di centrodx che di centrosx.

Insomma ancora una volta i democristiani danno sfoggio della cosa che riescono a fare meglio: LA BANDERUOLA.

L'Udc ha tutto l'interesse a far pesare i suoi voti in un eventuale ballottaggio, in cui potrà giocare un ruolo molto importante.

ilGladiatore (POL)
23-12-08, 18:07
CENA DEL PD, NO DELLA MARGHERITA: gli ex democristiani a cena senza i diessini...

da spoletonline.com

Ma non era nato il Partito democratico? Almeno per quanto riguarda gli incontri conviviali, sembra ancora di no. Dopo la direzione provinciale del Pd di ieri pomeriggio, convocata a Perugia dal coordinatore Alberto Stramaccioni, in serata la componente margheritina del Partito democratico si è ritrovata a cena a Spoleto,



alla pizzeria La Ginestra. Circa 150 gli intervenuti da tutta la regione, fra amministratori, consiglieri e simpatizzanti, fra i quali più di un imprenditore. Le truppe della ex Democrazia e Libertà erano capeggiate dall'onorevole Giampiero Bocci, circondato dai suoi più stretti collaboratori quali il vicesindaco di Spoleto Daniele Benedetti e il capogruppo in consiglio comunale Franco Di Marco. Dei diesse nessuna traccia. Insomma, un amarcord culinario tutto scudocrociatesco, come se nulla fosse cambiato da un anno a questa parte. Unica differenza con il passato: i convitati, sistemati in una sala riservata del ristorante, hanno consumato la loro cena in piedi e non più seduti come era tradizione. Chissà, forse la convivenza con gli ex comunisti ha costretto i democristiani a mangiare non più tanto comodi come una volta... In ogni caso, la speranza è che almeno ci sia un panettone a Foggy Bottom oggi pomeriggio, dove per le 17 il coordinatore Dante Andrea Rossi ha convocato la direzione comunale del partito. La speranza è quella che, almeno per il dolce natalizio, diessini e margheritini riescano a mangiare insieme senza litigare