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JohnPollock
06-11-08, 19:37
La Bce taglia i tassi si mezzo punto
Ma le Borse crollano, Milano -4,68%

Il costo del denaro scende al 3,25%.
Trichet: non escludiamo altri ribassi
MILANO
All’indomani della vittoria elettorale di Barack Obama le banche centrali scendono di nuovo in campo a sostegno di un’economia ormai tecnicamente in recessione nel tentativo di evitare il tracollo dei mercati. Dopo l’intervento coordinato ai primi di ottobre, la Bce ha tagliato ancora i tassi di interesse di mezzo punto portandoli al 3,25%.

La Bce non esclude ulteriori tagli, a partire dal prossimo vertice di dicembre. Ma la mossa di oggi, ampiamente attesa dai mercati, non riesce a dare slancio alle borse, che restano in rosso. Taglio record dei tassi anche della Banca d’Inghilterra che riduce il costo del denaro di 150 punti base al 3%. La banca centrale svizzera taglia invece di 50 punti il margine di oscillazione del proprio tasso di riferimento portandolo all’1,5%-2,5%. Per il numero uno dell’Eurotower, Jean-Claude Trichet, migliorano le propspettive di inflazione nell’area euro ma restano «straordinariamente alte le incertezze» sul futuro dell’economia con un «significativo rallentamento della crescita». Trichet non parla di recessione, ma nemmeno la esclude rinviando un’analisi più approfondita a dicembre, quando disporrà di dati più certi.

L’allarme lanciato dagli organismi finanziari alimenta il nervosismo e la paura sui mercati. A picco le borse europee. La mossa della Fed non fa altro che affossare i mercati, che si aspettavano un taglio più aggressivo, anche alla luce della decisione della Banca d’Inghilterra di tagliare i tassi di un punto e mezzo, portandoli al 3%. L’abbassamento del costo del denaro non vince il timore della crisi economica e finanziaria. Anche Wall Street perde oltre il 3%. A Londra l’indice Ftse 100 arretra delo 5.70% a 4.272,41 punti. Milano perde il 4,68% a 16.715 punti, Francoforte cede del 6,84% a 4.813,57 punti e Parigi cala del 6,38% a 3.387 punti.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200811articoli/37961girata.asp

JohnPollock
06-11-08, 19:39
ECONOMIA



Tornano a prevalere i timori per l'economia. New York sempre peggio
I mercati del Vecchio continente peggiorano da fine mattina. Nell'ultima ora il ribasso diventa precipitoso

Borse, riprende il crollo
Europa giù a candela nel finale

Ripresa con il taglio dei tassi di alcune banche, nuova discesa dopo la scelta della Bce. Il Mibtel chiude a -4,68%

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/economia/borse-10/nov-6/ap_14317415_53010.jpg (http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/economia/borse-10/nov-6/ap_14317415_53010.jpg)


MILANO - Inizia in profondo rosso la giornata delle Borse. Tutti pesantemente negativi i principali listini asiatici, sulla scia del tonfo di Wall Street, che ha chiuso con un ribasso di oltre il 5%, sui dati relativi all'economia reale arrivati dagli Usa e sul rafforzamento dello yen sul dollaro. Dopo i rialzi dei giorni scorsi, Tokyo chiude in calo del 6,53%: l'indice Nikkei scende sotto quota 9.000 a 8.899,14 punti, 622,10 in meno rispetto alla chiusura di ieri.

Non va meglio sulle altre piazze dell'area Asia-Pacifico, dove le contrattazioni sono ancora in corso. Hong Kong cede il 7,5%, Seul il 7,56% e Shanghai il 2,6%, Singapore il 4,4 e Taiwan il 5,71.

In forte ribasso in apertura anche le Borse europee. Milano inizia con un -2,8, Parigi è quasi a -4, Londra -2,3. Dopo mezz'ora di contrattazioni le perdite di quasi tutti gli indici si attestano poco sopra o poco sotto i 3 punti percentuali. A Piazza Affari subito bersagliati dalle vendite Unicredit e Intesa Sanpaolo.

A fine mattina peggiora la situazione degli indici, con le perdite che si aggirano ormai intorno al 4,5%. Un po' meno peggio Milano, che scende del 3-3,5. Tuttavia le Borse risalgono dai minimi di seduta dopo la diffusione della notizia del taglio dell'1,50% dei tassi d'interesse operato dalla Banca d'Inghilterra. Contemporaneamente, tagli dei tassi d'interesse vengono operati dalla Banca Centrale svizzera (0,50%) e da quella della Repubblica Ceca (0,75%).

Una leggere ripresa vanificata dal nuovo ribasso che segue la decisione della Bce (http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/economia/bce/taglio-6-nov/taglio-6-nov.html) di ridurre il costo del denaro di mezzo punto. A Milano l'S&P/Mib cede l'1,96% (a 22.312 punti), mentre il Mibtel lascia il 2,02% (a 17.182). Parigi cede il 2,90% e Amsterdam è in flessione del 2,66%. Zurigo perde l'1,78%. Nel primo pomeriggio, poi, anche l'apertura di Wall Street è all'insegna del segno meno (Dj -0,43% nasdaq -1,17%).


Banche. Gran brutta giornata per le banche in tutta Europa: l'indice Stoxx Bank mostra un decremento del 4,55%. Non si salvano gli istituti italiani, che accusano il colpo, fra l'altro, di un taglio della valutazione di Morgan Stanley, mentre si aspetta con ansia ed incertezza il provvedimento del governo. Stando alle dichiarazioni del Premier ieri, il decreto potrebbe arrivare la prossima settimana, ma sembra ormai tacito che il piano venga stilato senza determinare intromissioni del pubblico nel capitale delle banche, prevedendo semmai la sottoscrizione di obbligazioni perpetue convertibili o azioni privilegiate. Intanto, Morgan Stanley ha tagliato i prezzi obiettivi di alcune banche, portando quello di MPS a 1,85 da 1,99 euro, quello di Banco Popolare a 14,4 da 15,6 euro, quello di Intesa Sanpaolo a 4,79 da 5,24 euro.

Wall Street ha aperto pochi centesimi sotto la parità, ma dopo mezz'ora il Dow Jones segna -1,26% e lo S&P500 -1,38, per poi peggiorare ulteriormente.

A meno di un'ora da fine seduta i ribassi si accentuano, con milano che è arrivata per la prima volta a sfiorare i 4 punto di perdita e veri mercati ben oltre questa soglia (Francoforte oltre il 5).

Nell'ultima fase delle contrattazioni il ribasso si fa precipitoso. Varie Borse europee superano il 6% di perdita, Francoforte il 7. Piazza Affari chiude a -4,68 con il Mibtel e -5,06 con l'S&P/Mib.

Nel frattempo Wall Street continua a peggiorare e mentre l'Europa chiude il Dow Jones perde il 3,20% e l'S&P il 3,48.
(6 novembre 2008)

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/economia/borse-10/nov-6/nov-6.html

JohnPollock
06-11-08, 19:46
La Bce taglia i tassi, Borse giù

L'Fmi avverte: 2009, recessione globale


La storica elezione di Barack Obama alla guida degli Stati Uniti non è bastata a dare vigore ai mercati finanziari. Anzi, proprio dal giorno successivo alle elezioni i listini hanno imboccato con decisione la via della discesa. Finita la campagna elettorale negli States i mercati sono tornati a concentrarsi sui problemi dell'economia. A pesare come un macigno è sempre la paura della recessione e la nuova tornata di dati statistico-economici confermano la portata devastante della crisi economica negli Usa.

Vanno giù tutti i listini europei e neppure il taglio dei tassi di mezzo punto percentuale da parte della Bce, che ha portato al 3,25% il tasso di riferimento in Europa, ha fatto invertire la rotta. A peggiorare la situazione sono arrivati gli aggiornamenti delle stime sull'economia nel 2009 elaborate dal Fondo monetario internazionale, che avverte: il prossimo anno ci sarà una recessione globale.

17.40 - Borse sempre in caduta
Soffrono ancora le Borse europee nonostante il taglio dei tassi di mezzo punto della Bce e l'annuncio di probabili nuovi ribassi a breve termine. A Milano lo S&P/Mib perde il 5,06% a 21.607 punti, il Mibtel il 4,68% a 16.715, l'All Stars il 2,73% a 9.390. A dare un ulteriore segnale di pessimismo ai mercati sono arrivate le stime dell'Fmi sull'economia mondiale: nel 2009 in recessione Usa, Eurolandia, Giappone.

16.58 - New York sempre peggio
Peggiora ancora la situazione di Borsa a New York. Il Dow Jones cede il 2,25% e va sotto i 9mila punti, il Nasdaq perde il 2,51%.

16.52 - Le Borse europee a picco
Gli indici delle Borse europee sono ormai al tracollo. Francoforte cede ora il 6,22%, ma vanno molto male tutti i listini. Londra cede il 5,2%, Stoccolma il 5,67%, Parigi il 5% e Madrid il 5,59%. In calo del 3,95% Zurigo. A Milano il Mibtel perde il 3,85% (a 16.861 punti) e l'SP/Mib il 4,05% (a 21.836).

16.44 - Telecom torna sotto l'euro
Telecom Italia torna sotto 1 euro in Borsa. Il titolo del gruppo telefonico cede il 3,88% a 0,99 euro subendo il generale peggioramento del listino azionario.

16.02 - Fmi: l'economia mondiale è rapidamente peggiorata negli ultimi tempi
L'economia mondiale è in una fase di grande difficoltà, tanto che per la prima volta da quando esiste l'Fmi, cioè dal dopoguerra, il Pil delle principali economie mondiali segnerà una flessione su base annuale. Le nuove stime del Fondo monetario internazionale sono state presentate a Washington dal nuovo capoeconomista, Olivier Blanchard. "Temo di essere nuovamente portatore di cattive notizie" ha detto Blanchard alludendo al taglio delle stime già operato a ottobre "ma la situazione è peggiorata rapidamente nelle ultime settimane inducendoci a una nuova revisione". L'economia è in frenata e il 2009 si preannuncia da recessione per le locomotive tradizionali, e cioè Stati Uniti (-0,7%), Eurozona (-0,5%) e Giappone (-0,2%).

16.00 - La Borsa di Milano resta pesante
Piazza Affari rimane sostanzialmente invariata in territorio negativo dopo l'apertura di Wall Street in calo. Il Mibtel segna una flessione del 2,57% a 17.086 punti, mentre lo S&P/Mib cede il 2,55% a 22.178 punti. Tra le banche Intesa Sanpaolo prova a risalire e riduce le perdite facendo segnare un -0,32% a 3,09 euro. Unicredit viaggia a -2% a 2,17 euro, così come Bpm (-2,01% a 4,8 euro), mentre Mps cede il 2,69% a 1,5 euro.

15.30 - Wall Street apre in lieve calo: -0,13%
Avvio in leggero calo per gli indici di Wall Steet, dopo il tonfo di ieri. Il Dow Jones arretra dello 0,13% a 9.127 punti e il Nasdaq scende dello 0,59% a 1.671,6 punti. Sul mercato prevale la prudenza, mentre arrivano nuovi segnali preoccupanti sul fronte macroeconomico: la produttività è scesa all'1,7% segnando il maggiore declino dal terzo trimestre del 2001. Tra i titoli, Cisco ha abbassato le stime di vendita.

15.00 - L'Fmi vede nero
Previsioni da brivido dall'Fmi per l'economia globale. "L'outlook dell'economia è eccezionalmente incerto" e le condizioni del sistema fiannziario potrebbero peggiorare ulteriormente, come si legge nel comunicato del Fondo monetario internazionale, che ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l'economia mondiale. Per l'Italia la contrazione dell'eonomica sarà dello 0,2% quest'anno e dello 0,6% l'anno prossimo contro le precedenti previsioni di -0,1% e -0,2%. In Eurolandia nel 2008 il Pil crescerà dell'1,2% (-0,1% rispetto alla stima precedente) e nel 2009 scenderà dello 0,5%. Male anche gli Usa, dove l'Fmi prevede una crescita dell'1,4% nel 2008 (-0,1% rispetto alla stima di ottobre) e una contrazione dello 0,7% nel 2009. "Le prospettive per la crescita mondiale si sono deteriorate nell'ultimo mese", dice il Fondo monetario nel suo aggiornamento straordinario del World Economic Outlook. "Serve un'azione globale per supportare i mercati finanziari e servono stimoli fiscali e monetari per aiutare a contenere il calo della crescita mondiale".

13.45 - La Bce taglia i tassi di interesse: al 3,25%
La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse, riducendoli dal 3,75% al 3,25%. La decisione era ampiamente prevista dai mercati, che per il momento rimangono in rosso al termine di una mattinata in cui le vendite hanno colpito un po' tutti i settori. Il precedente intervento sul costo del denaro risaliva all'8 ottobre, quando la riduzione era stata di mezzo punto. Nel giro di un mese dunque la discesa è stata dell'1%.

13.32 - La Borsa recupera dai minimi dopo il taglio della Bank of England
La Borsa reagisce subito alla decisione della Bank of England di tagliare di 1,5 punti il tasso d'interesse e risale decisamente dai minimi toccati nella tarda mattinata. Il calo dell'indice, che è stato anche superiore al 3% durante le fasi precedenti, si riduce ora all'1%. La flessione di Piazza Affari è più contenuta rispetto a quella degli altri mercati azionari europei. Alle 13,30, il Mibtel cede l'1%; le vendite restano prevalenti su tutti i principali valori; hanno svoltato verso il segno positivo Prysmian (+0,1%), Mediobanca (+0,05%), Terna (+0,08%), Snam Rete Gas (+0,02%) e Fastweb (+0,86%), ancora sotto l'effetto dei conti trimestrali positivi. Appena limata la quotazione di Telecom Italia (-0,1%) e quella di Generali (-0,3%). Ancora in calo fra i bancari Unicredit (-2,68%) e Intesa Sanpaolo e, fra i titoli delle costruzioni, Impregilo (-4,2%).

13.07 - La Banca d'Inghilterra taglia i tassi
La BoE ha tagliato il tasso di riferimento di un punto e mezzo al 3% dal 4,50%. Il ribasso è maggiore di quanto atteso dal mercato.

12.16 - Piazza Affari peggiora insieme agli altri listini europei
Gli indici Milanesi ampliano le perdite a metà seduta, in linea con gli altri listini delle Borse europee. Il Mibtel cede il 3,27%. A Francoforte il Dax perde il 4,37%, a Londra il Ftse 100 il 3,91% e a Parigi il Cac 40 arretra del 4,2%. Tra i titoli i più bersagliati restano i bancari. Ma vanno malissimo anche quelli del comparto auto zavorrati dal profit warning lanciato dalla giapponese Toyota.

11.50 - Wall Street, futures negativi
Sono in calo i futures sugli indici della Borsa di New York, appesantiti dai timori per una frenata degli utili societari, dopo che Cisco e News Corp hanno previsto un peggioramento di profitti e ricavi.

11.20 - Pirelli Re, deludono i conti: -15%
Il titolo della società immobiliare del gruppo della Bicocca perde il 14,96% a 5,24 euro, dopo aver toccato un minimo a quota 5,19 euro. Annunciando alla vigilia, a mercati chiusi, i dati dei primi 9 mesi con una perdita di 12,9 milioni di euro l'amministratore delegato, Carlo Puri Negri, ha detto di non poter confermare gli obiettivi per l'esercizio in corso.


10.38 - Europa in deciso calo
Pesanti ribassi per i listini europei. Londra, Parigi e Francoforte perdono oltre il 3%, mentre le vendite colpiscono Deutsche Bank (-5,48%), Allianz (-5,59%), Fortis (-4,61%), Axa (-5%) e Bnp Paribas (-4,64%), assieme al Bbva (-3,95%) sulla piazza di Madrid e Ubs (-5,91%) a Zurigo. Sotto pressione le materie prime, dopo l'ennesimo calo registrato dalle quotazioni dei principali metalli. A Londra segnano il passo Eurasian Natural Resources (-7,1%), Antofagasta (-7,35%) e Vedanta (-6,44%), insieme a Bhp Billiton (-4,65%). Tra le poche eccezioni si segnala Volkswagen (+3,77%), il cui andamento risente da diverse sedute dei movimenti legati alle precedenti vendite allo scoperto, che hanno indotto l'azionista di riferimento Porsche ad aumentare la quota di capitale flottante.

09.33 - A Milano bancari sotto assedio
Si tinge completamente di rosso il listino di riferimento di Piazza Affari nella prima mezz'ora di scambi. Sotto pressione il comparto bancario, con Unicredit (-4,59% a 2,12 euro), Mps (-4,17% a 1,49 euro) e Intesa Sanpaolo (-3,55% a 2,99 euro). In calo anche Bpm (-3,86% a 4,79 euro), mentre appare decisamente più cauta Mediobanca (-0,82% a 9,09 euro), che registra un calo nettamente inferiore a quello dell'indice.
Relativamente al riparo dalle vendite anche Generali (-1,03% a 20,26 euro) e Telecom (-1,84% a 1,01 euro), che si mantiene sopra quota 1 euro, mentre i ribassi si concentrano su Impregilo (-6,01% a 2,08 euro), maglia nera del listino, Tenaris (-5,73% a 8,33 euro), e non risparmiano i titoli più difensivi come Saipem (-4,05% a 15,24 euro), Eni (-2,58% a 18,11 euro), Enel (-3,09% a 5,52 euro) e Italcementi (-2,52% a 8,85 euro). Difficoltà anche per Fiat (-3,02% a 6,27 euro), Luxottica (-4,81% a 15,9 euro), Mediaset (-3,54% a 4,49 euro) e Tiscali (-4,47% a 0,84 euro). Poche le eccezioni sul listino allargato, costituite da Erg (+4,41% a 10,85 euro) e Juventus (+4,03% a 0,82 euro).

09.10 - Apertura in deciso ribasso per Piazza Affari
Dopo la chiusura negativa di ieri, anche oggi la Borsa valori di Milano intona un'altra seduta in deciso ribasso. Tutti gli indici esordiscono preceduti dal segno meno, a partire dal Mibtel che ha fatto registrare un -2,83% a 17.040 punti. Più marcato il 'rosso' per l'SP/Mib a -2,99 a 22.077 punti. Negativo anche l'All Stars a -2,2% a 9.442 punti. Sotto pressione IntesaSanPaolo che lascia sul campo il 3,95% a 2,95 euro, tornando sotto la soglia psicologica dei 3 euro. Avvio difficile anche per Unicredit che lascia il 5,2% a 2,09 euro.

08.03 - Tokyo, chiusura pesante: -6,5%
Sulla scia negativa di Wall Street la Borsa di Tokyo ha lasciato sul terreno il 6,5%, con la peggior chiusura delle ultime due settimane. L'indice Nikkei si e' attestato a 8.889,14 punti. Sulle vendite ha pesato il rafforzamento dello yen che penalizza le esportazioni e i timori di recessione che hanno subito offuscato l'effetto-Obama. Il titolo della Toyota Motor ha perso il 10,4%.


http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/a...432279.shtml?2 (http://www.tgfin.mediaset.it/tgfin/articoli/articolo432279.shtml?2)

JohnPollock
11-11-08, 21:24
Borse a picco, Milano perde il 5,13%
A Wall Street crolla General Motors

Sui mercati l'incubo recessione:
in netto calo banche e energetici.

Intesa Sanpaolo affonda: -16,86%

MILANO
Seduta da dimenticare per Piazza Affari. L’indice Mibtel ha terminato le contrattazioni in calo del 5,13% a 16.197, lo S&P/Mib ha ceduto il 6,20% a 20.709 punti mentre l’All Stars è sceso del 2,28% a 9.291 punti.

Il nuovo scivolone dei bancari porta Milano a essere la peggiore borsa continentale. Sono le trimestrali a tener banco e Intesa Sanpaolo, che non pagherà alcun dividendo cash sul 2008 e si è espressa con più cautela sui conti di fine anno, ha ceduto il 16,86%. Alla vigilia dei conti Unicredit ha perso l’11%. Ancora pressione sull’auto: -5,99% Fiat. Male Eni (-5%) con il brent sotto 56 dollari al barile.

Chiudono in profondo rosso anche le principali borse europee, per il timore di una prolungata recessione a livello globale. I listini del Vecchio Continente risentono del cattivo andamento di Wall Street, che è in calo di quasi il 3%. Il numero uno di Merrill Lynch, John Thain sostiene che l’attuale crisi dell’economia somiglia alla Grande Depressione del 1929 e durerà a lungo. Intanto prosegue il crollo di General Motors, che perde oltre il 16%, nonostante la Casa Bianca faccia sapere di essere disponibile ad accogliere le proposte di aiuti al settore dell’auto da parte del Congresso. L’apertura arriva dopo il colloquio di ieri tra Bush e Obama. In vista anche nuove misure sui prestiti ipotecari, per arginare i pignoramenti di case.

In Europa malissimo bancari e petroliferi. A Parigi il Cac40 ha perso il 4,83%, a Francoforte il Dax il 5,25%, a Londra il Ftse100 il 3,57%, a Milano il Mibtel il 5,13%, a Zurigo lo Smi il 3,45%, a Madrid l’Ibex35 il 4,11%.11


ttp://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200811articoli/38083girata.asp