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Visualizza Versione Completa : Narghilè - šīša (pr. "sciscia") - nârgil persiano



Shardana Ruju
14-12-08, 01:27
Narghilè: a scanso di equivoci, qui si intende ovviamente riferirsi al narghilè preparato con il tipico tabacco aromatizzato impregnato di melassa.

http://it.wikipedia.org/wiki/Narghil%C3%A8

***

"Il Narghilè è una pipa di origine molto antica, tipica della cultura turca. Sia uomini che donne provavano, e provano ancora oggi, un grande piacere nel fumare la pipa ad acqua. Il Narghilè ha sviluppato una nuova cultura così che anche oggi può contare un gran numero di estimatori in tutto il mondo. Il Narghilè viene però dall’India, i primi esemplari erano molto primitivi e realizzati con i gusci delle noci di cocco. Ben presto divenne molto popolare prima in Iran e poi nel resto del mondo arabo ed anche in Turchia; proprio qui il Narghilè completò la sua evoluzione sia stilistica che formale, soprattutto negli ultimi 100 anni. A partire dal regno del sultano Murat IV (1623-1640) il Narghilè è diventato un irrinunciabile elemento nell’arredamento delle caffetterie turche, i fumatori, infatti, erano piacevolmente assuefatti dalle virtù di questo oggetto così semplice e bello. A quei tempi esisteva un rituale ben preciso per l’accensione e se un fumatore esperto vedeva usare una tecnica errata………………..

Il Narghilè è composto da 4 parti : GIZLIK ( il bocchino ), LULE ( parte superiore ), MARPUC ( tubo ), GOVDE ( bolla per l’acqua ). Gli artigiani che producevano i vari componenti venivano identificati con i nomi di quest’ultimi. Anche oggi le zone dove sono concentrati questi artigiani utilizzano il nome originale, per esempio : MARPUCCULAR. Lules venivano prodotte, generalmente, a TOPHANE e le govdes , invece, a BEJKOZ. Queste govdes erano spesso decorate con motivi floreali e realizzate in argento e cristallo, sempre materiali pregiati. Le AGIZLIKS erano fatte con……e si riteneva che fossero di qualità superiore poiché era idea radicata che evitassero la formazione di batteri al loro interno.

Non tutte le qualità di tabacco venivano utilizzate, quella particolarmente apprezzata era la scura, proveniente dall’Iran. Quest’ultimo tipo di tabacco era si di qualità, ma molto forte, tanto da dover essere lavato più volte. Pregiato anche il tipo di carbone impiegato per l’accensione del narghilè ricavato dal legno di quercia. I fumatori avevano anche i loro “divertimenti”. Era infatti abitudine, ma presso i fumatori più esperti, aggiungere vari tipi di frutta ( come l’uva e le ciliegie ) dentro il govde e divertirsi così con le loro evoluzioni nell’acqua; altri ancora aggiungevano succo di melograno oppure olio di rose nell’acqua per arricchirne il gusto. Altra consuetudine era quella di vietare l’accensione di una sigaretta con il carbone del Narghilè poiché ritenevano che avrebbe potuto disturbare il normale ritmo della bruciatura del tabacco. Il Narghilè divenne ben presto un oggetto tipico e caratteristico, tanto che le ricche turiste borghesi d’Europa nei loro viaggi in Oriente (XIX-XX sec.), non mancavano di aggiungere al proprio album di fotografie una in compagnia di un Narghilè magari accompagnate da una tazza di the, ben presto il rito the/narghilè divenne tradizionale, nonché simbolo di un’ottima accoglienza.

Ma anche per il Narghilè arrivò il declino, soprattutto nel XX sec., soppiantato dal sempre più largo mercato delle sigarette. Ma non tutto è perduto: ancor’oggi si può trovare un fumatore ben più soddisfatto di fumare con un buon Narghilè piuttosto che con una semplice ( e per certi aspetti poco fascinosa ) sigaretta."

http://www.narghile-info.it/hookah-history.html


http://www.ilpiave.it/IMGART/140306/narghilke.jpg

Paolo82
28-12-08, 14:05
Mancava in effetti una discussione sul Narghilè (o Nargil, o Arghilé, è lunga lo so ma semplifico con il termine più diffuso da noi).
Non sono appassioantissimo ma ne posseggo comunque uno, Egiziano, piuttosto artigianale ma che fa bene il suo dovere, con alcuni tabacchi aromatizzati ( mela, cioccolato, fragola) e tabacco semplice.
Più adatto a contesti sociali che alla degustazione in senso stretto, del resto è nato per questo e chiunque di voi sia stato in paesi arabi avrà avuto modo di vederlo e magari di essere invitato a fumarlo, una fumata in compagnia si apprezza volentieri.

Shardana Ruju
31-12-08, 00:18
Mancava in effetti una discussione sul Narghilè (o Nargil, o Arghilé, è lunga lo so ma semplifico con il termine più diffuso da noi).
Non sono appassioantissimo ma ne posseggo comunque uno, Egiziano, piuttosto artigianale ma che fa bene il suo dovere, con alcuni tabacchi aromatizzati ( mela, cioccolato, fragola) e tabacco semplice.
Più adatto a contesti sociali che alla degustazione in senso stretto, del resto è nato per questo e chiunque di voi sia stato in paesi arabi avrà avuto modo di vederlo e magari di essere invitato a fumarlo, una fumata in compagnia si apprezza volentieri.


Vero. Non lo fumo da un po'. In media, quando riuscivo a rintanarmi nel solito locale (aperti di giorno, servono solo shisha/narghilè e bevande analcoliche) me ne fumavo due accompagnati da tanto buon tè arabo.
Certo, magari dopo dormire era un attimo un problema. :D
Ma, niente a cui l'ottima cucina araba non potesse porre rimedio. :)

pv.
19-05-14, 07:32
Beh, un paio di pacchetti di tabacco aromatizzato ce li ho.
Manca solo il narghile' e il camino con un tozzo di brace per appicciarlo.

amerigodumini
23-05-14, 15:44
Buono.
Quello alla mela è il più gradevolmente leggero.
C'era uno scrittore europeo, probabilmente un inglese, che uscì fuori di testa per lo shisha, mi pare si fosse rintanato in Egitto, e si convinse che il borbottio dell'acqua esprimesse oracoli di divinità pagane locali.

primahyadum
24-05-14, 00:58
Un autentico" hasiklidiko" d'annata, con il grande Vamvakaris



http://www.youtube.com/watch?v=cvX2fD2b14o


Stavamo fumando, una sera, un narghilè con "nero spachani" (una varietà di hashish)
non essendoci la porta, stavamo attenti come sempre

Arrivano due poliziotti, non si sono accorti del fumo
nascosti i narghilè stavamo attenti a quei due..

Salve poliziotto, ragazzo mio...lascia che il narghilè bruci
lascia che fumi il giovane turco, che è un raffinato dervishi ( uno ganzo )

Il "nero" lo porta da Smirne, e la canna (per fumare) da Aidini
ed è pieno di gioia quando si "fa "


:)