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Visualizza Versione Completa : Sistema simil-ideale, simil-perfetto.



TQP
21-01-09, 16:49
Come promesso (e spero gradito al moderatore e frequentatori) vorrei qui aprire una discussione generale ma non generalista su cosa si intende in questo forum per sistema simil-ideale tendente al sistema perfetto che ognuno di noi ha in mente.

Credo che sia la discussione piu' difficile ed impegnativa da affrontare, percio' coscienza, chiarezza e coerenza risultano essere decisive per comprenderci al meglio.

Una condizione alla discussione la vorrei imporre pero': penso sia utile presentare non solo gli aspetti potenzialmente positivi del proprio modello economico ma anche e soprattutto le potenziali accezioni negative, essendo simil-perfetto.

That's all folks.

בראשית

-Duca-
21-01-09, 17:10
Che lo stato abbandoni il monopolio valutario, non trovo aspetti negati, ma solo positivi.
L'aspetto negativo potrebbe essere che le monete prodotte dal mercato, per essere accettate, non essendo coperte dal c.d. corso forzoso, dovrebbe avere come sottostanti, pagabili a vista al portatore, dei beni reali, come oro, argento, diamanti ecc... tendenzialmente i banchieri preferiranno utilizzare come sottostanti beni che non si svalutano, al fine di non svalutare i propri crediti e al fine che la loro moneta continui ad essere accettata, quindi chi contrae debiti con questo tipo di monete non avrebbe il "sollievo dell'inflazione" che svaluta il proprio debito.
Per il resto usando monete reali, di mercato, si elimina il problema del ciclo economico, con annessi i suoi boom inflattivi e le sue recessioni inevitabili.
E' praticamente certo che l'andamento dei prezzi sarebbe leggermente deflattivo anzichè inflattivo.
Per quanto riguarda il resto vorrei che lo stato si intromettesse il meno possibile, che tassasse il meno possibile e che spendesse il meno possibile.

TQP
21-01-09, 17:50
Che lo stato abbandoni il monopolio valutario, non trovo aspetti negati, ma solo positivi.
L'aspetto negativo potrebbe essere che le monete prodotte dal mercato, per essere accettate, non essendo coperte dal c.d. corso forzoso, dovrebbe avere come sottostanti, pagabili a vista al portatore, dei beni reali, come oro, argento, diamanti ecc... tendenzialmente i banchieri preferiranno utilizzare come sottostanti beni che non si svalutano, al fine di non svalutare i propri crediti e al fine che la loro moneta continui ad essere accettata, quindi chi contrae debiti con questo tipo di monete non avrebbe il "sollievo dell'inflazione" che svaluta il proprio debito.
Per il resto usando monete reali, di mercato, si elimina il problema del ciclo economico, con annessi i suoi boom inflattivi e le sue recessioni inevitabili.
E' praticamente certo che l'andamento dei prezzi sarebbe leggermente deflattivo anzichè inflattivo.
Per quanto riguarda il resto vorrei che lo stato si intromettesse il meno possibile, che tassasse il meno possibile e che spendesse il meno possibile.

La prima parte per me è materia estranea, non sono un macroeconomista. Onde evitare di raccontare castronerie ascolto i vostri pareri ed al limite tento di dare una mia personale valutazione basata più sul buon senso che educazione propria.

Seconda parte: tentiamo di fornire qualche numero. Quanto è corretto tassare? Domanda ingenuamente facilona e strampalata, dipende da mille fattori, i quali a loro volta dipendono da come si vuole strutturare il ciclo economico stesso. Da cosa deriva dunque il gettito fiscale, cosa lo potrebbe abbassare? E se questo capitasse, quali le conseguenze?

Ho ascoltato la settimana scorsa un seminario da parte di un imprenditore, un ingegnere che si è stufato di utilizzare sofware terzo per fare investimenti e se l'è costruito da solo. Ha creato da questo un'azienda ed ora vende il suo prodotto agli investitori. Ebbene egli, di età compresa tra i 55 e 60, sostenne che è felice di pagare le tasse per due ragioni: 1) vuol dire che è vivo 2) vuol dire che sta creando profitti.

בראשית