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Visualizza Versione Completa : Storia dei Dauni



southern
20-05-10, 15:20
La Gazzetta del Mezzogiorno.it (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/Gdm_landscape_puglia_storico_interni.php?IDNotizia =193642&IDCategoria=2247)

occidentale
20-05-10, 15:24
Adesso me lo leggo. Dei Dauni so pochissimo.....

Miles
20-05-10, 22:51
http://www.argod.it/blog/images/stories/stele-dauna---svastica.jpg

Stele Dauna.

southern
21-05-10, 09:10
notare le svastiche

Despota Illuminato
21-05-10, 09:30
quelle sulla sinistra sono simili ai triskele,quelli sulla destra sono svastiche pure.

acchiappaignoranti
21-05-10, 10:22
http://www.argod.it/blog/images/stories/stele-dauna---svastica.jpg

Stele Dauna.

quella stele era sormonta da una runa lessicale, simile a quella retica
ne fa riferimento un' ottimo studio del de simone che riporto parzialmente

" È attestato, solo nelle iscrizioni messapiche arcaiche, il segno runico a tridente ’ (tridente; con varianti formali), che negli alfabeti greci occidentali indica kh, in quelli orientali invece ps. Nell’alfabeto messapico arcaico il segno a tridente (e varianti formali), usato nello stesso contesto epigrafico insieme ad h (de Simone 1974, p. 177), indica il suono di passaggio (non fonema) fricativo tra la vocale e lo jod successivo: Haivatias (de Simone 1964, n. 5, Valesio), Baie yias (de Simone 1964, n. 6). L’iniziale impiego di ‘i’ (tridente) distinto da h è facilmente spiegabile con l’ipotesi che h (< *s) indicasse (ancora) una leggera aspirazione, mentre il suono di passaggio obbligato tra le vocali e lo jod successivo comportava una fricazione, indicata graficamente da ‘t’. E evidente però che i due segni (‘i’ e h) indicavano due suoni vicini ed erano parzialmente ridondanti: ciò rende conto della semplificazione del sistema di scrittura arcaico, consistente nell’abbandono di ‘t’ e nella generalizzazione di h anche in posizione intervocalica avanti a jod: Haivahias (de Simone 1964, fl. 192, 3, 17-18; Carovigno).
Ciò premesso, il segno a tridente dell’alfabeto messapico arcaico non può essere identificato che con l’analogo segno degli alfabeti greci di tipo occidentale, in quanto il suo impiego messapico non è spiegabile partendo dal valore ps degli alfabeti di tipo orientale, mentre è al contrario ipotizzabile la pronuncia spirante del fonema designato da ‘t’ (de Simone 1974. pp. 178 ss.). Il seguo a tridente dell’alfabeto greco modello di tipo occidentale (laconico-tarantino) rappresenta dunque una lettera superflua in relazione al sistema fonologico della lingua messapica; ciò rende pienamente conto del suo reimpiego per notare non un fonema, ma un suono di passaggio.
3. Il seguo a croce (X, +; varianti tipologiche negli alfabeti di tipo occidentale) è presente in messapico, sin dall’epoca arcaica.

per indicare probabilmente una sibilante tale, in opposizione ad s (sibilante non palatale); i fonemi . e s non si opponevano però in tutte le sedi (de Simone 1974,) pp. i8i ss.). Si tratta del segno analogo negli alfabeti greco-occidentali, indica la successione di fonemi ks, designata invece dal "Samek" negli alfabeti orientali lo stesso fenomeno avviene, come è noto, anche nell’ illirico veneto (s)."

De Simone carlo in Note Japigo-Messapiche

invece da wikipedia breve escursus sull'autore


carlo De Simone (Roma, 22 novembre 1932) è un linguista italiano.

Fino al 1988 ha insegnato linguistica comparativa all'Università di Tübingen. Dopo la maturità a Roma nel 1950, Carlo De Simone studiò linguistica comparativa e archeologia classica all'Università di Roma, dove si laureò nel 1955 con una tesi sulle iscrizioni messapiche (Le iscrizioni messapiche: cronologia e fonetismo). Ottenne una borsa di studio a Tübingen per studiare linguistica comparativa nell'ambito del Servizio di Scambio Accademico Tedesco (DAAD) del 1955-1956, con Hans Krahe del quale divenne assistente dal 1961 al 1964.

Nel novembre del 1964, De Simone fu abilitato all'insegnamento alla facoltà di filosofia dell'Università di Tübingen con un lavoro sui prestiti greci nella lingua etrusca.

Dal 1972 al 1973 tenne la cattedra di linguistica comparativa (indoeuropeistica) all'Università di Vienna; dal 1975 al 1980 fu professore di linguistica (glottologia) all'Università di Perugia.

Infine, nel 1980 fu nominato professore di linguistica comparativa all'Università di Tübingen, dove insegnò fino alla pensione nel 1998.

L'interesse scientifico di Carlo De Simone si è concentrato soprattutto sulle lingue dell'Italia antica, e in particolar modo sulle iscrizioni etrusche, argomento oggetto di numerosi suoi articoli pubblicati sulla rivista Studi Etruschi. Proprio in questo campo De Simone ha dato un contributo importante alla questione del nome di Roma e di Romolo che, secondo lo studioso, deriverebbero da una parola etrusca *ruma col significato di "mammella".

acchiappaignoranti
21-05-10, 10:27
quelle sulla sinistra sono simili ai triskele,quelli sulla destra sono svastiche pure.

carlo de simone- I Tirreni a Lemnos. Evidenza linguistica e tradizioni storiche. Firenze (1996)




se riesci trovalo ! è un gran bel leggere

Despota Illuminato
21-05-10, 10:37
carlo de simone- I Tirreni a Lemnos. Evidenza linguistica e tradizioni storiche. Firenze (1996)
se riesci trovalo ! è un gran bel leggere

La casa editrice lò dà per disponibile e anche altrove sembra di facile reperimento.:chefico:

southern
12-08-10, 13:25
L'origine dei dauni è incerta come i veneti. Notare la somiglianza con le stele nuragiche sarde, non a caso ricorda il nome Shar-dana, fonti dicone che i DAUNI, i DANAI, i DANOI, i DAN (tribù dei popoli del mare) sono sempre la stessa etnia.

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l'inquirente
14-09-10, 02:39
Buona sera a tutti e consentitemi l'intrusione.
mi piace questo forum politicamente trasversale e che unisce dx e sx su qualcosa di importante e fondamentale, visto che piaccia (e a me piace) o non piaccia (ma se lo devono far piacere per forza) che siamo italiani e resteremo italiani.
A voi che ne sapete piu' di me, volevo chiedere, e lo chiedo qui dove si parla degli antichi abitanti della Capitanata, se esistono quelle che una volta si chiamavano "Deputazioni di Storia Patria" relative, appunto, all'antico territorio Dauno e alle citta' che vi sorgono?
grazie in anticipo