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Metabo
30-03-14, 15:29
20 marzo, 12:23

Il corridio euro-asiatico, un'opportunità di sviluppo per l'Italia
http://cdn.ruvr.ru/2014/03/20/1501597296/9ke45666-1454545.jpg © Collage: «La Voce della Russia»


Mentre i venti di una nuova Guerra Fredda e i rischi di veri e propri conflitti intorno alla questione Ucraina crescono, importanti personalità dell’economia e delle scienze della Russia propongono invece una visione pacifica dello sviluppo infrastrutturale, economico e culturale dell’intero continente euro-asiatico.

L’11 marzo scorso, a Mosca, il presidente delle Ferrovie Russe, Vladimir Yakunin, con il decisivo sostegno della prestigiosa Accademia delle Scienze Russa (RAN), ha proposto un progetto di grandi investimenti infrastrutturali noto come “Il corridoio euro-asiatico Razvitie”. Questa parola russa significa sviluppo.
L’autore è stato tra i pochi ospiti stranieri invitati all’evento. Dopo la sua validazione scientifica da parte dell'Accademia, il progetto adesso è pronto per essere presentato e discusso nelle varie istituzioni dell’amministrazione statale.
Si tratta di un mega progetto, che negli anni potrebbe richiedere investimenti per parecchie centinaia di miliardi di euro, per collegare con moderne infrastrutture la costa russa del Pacifico con i Paesi europei fino all’Atlantico. Nel corridoio, oltre ai trasporti ferroviari e autostradali, sono previsti anche collegamenti continentali con pipeline per il gas, il petrolio, l’acqua, l’elettricità e le comunicazioni,. Si prevedono anche collegamenti diretti futuri con la Cina, che del resto sta già attivamente portando avanti simili politiche di sviluppo euro-asiatico attraverso la realizzazione di moderne Vie della Seta, e con il Nord America, con la realizzazione di collegamenti ferroviari che, passando attraverso lo Stretto di Bering, potranno collegare via terra la Russia e l’Asia con l’Alaska.
Evidentemente la visione strategica del progetto va ben oltre la realizzazione del corridoio di transito. Infatti si ipotizza anche lo sviluppo in profondità di una fascia di 200-300 km lungo l’intera linea per nuovi insediamenti urbani e nuovi centri produttivi. Secondo Yakunin un tale progetto potrebbe creare almeno 10-15 nuovi tipi di industrie basate su tecnologie completamente nuove.
Potrebbe sembrare un'idea da visionari, ma la Russia da tempo sta cercando di definire una strategia che non sia soltanto economica ma che sappia mobilitare e unire le forze sociali, culturali e spirituali dell’intera popolazione intorno ad un grande progetto.
In questo modo si pensa anche di affrontare la questione demografica in un Paese che ha visto negli ultimi venti anni diminuire spaventosamente i livelli di popolazione e di fertilità. Con esso si potrebbe mettere in moto anche una progressiva urbanizzazione dei territori della Siberia e dell’Estremo Oriente ancora quasi totalmente disabitati.
In verità la Russia in passato si è sempre mobilitata intorno a grandi progetti che inizialmente sembravano irrealizzabili. La costruzione più di cento anni fa della linea ferroviaria transiberiana lunga 9.300 km, il piano di elettrificazione dell’Unione Sovietica e i programmi spaziali sono gli esempi più noti.
Yakunin ha ricordato che recentemente sono già stati decisi investimenti di lungo termine quali la modernizzazione della Transiberiana e della linea ferroviaria Bajkal-Amur.
La crisi globale che ancora caratterizza l’inizio del ventunesimo secolo potrebbe essere un importante stimolo per un nuovo accordo della Russia con l’Unione Europea e gli Stati Uniti dando una risposta vincente alla politica di deindustrializzazione che ha colpito tutte e tre le aree.
L’utopia della società post-industriale è fallita e potrebbe così essere superata con una nuova e moderna industrializzazione. In un mondo di scambi di beni e di tecnologie, il corridoio di sviluppo euro-asiatico dovrebbe quindi conciliare gli interessi dei tre grandi sistemi economici, creando nel contempo una garanzia di sicurezza geopolitica per tutti.
E’ ovvio che un progetto di così grande portata può essere realizzato soltanto con la partecipazione di tutti i Paesi coinvolti ed interessati, a cominciare dall’Unione europea, il cui contributo tecnologico appare insostituibile. Per l’Europa e per l’Italia si aprirebbero anche prospettive di modernizzazione tecnologica, di nuova occupazione e di nuovi business per le nostre imprese..
Può sembrare stravagante in questo delicato momento dei rapporti tra i Paesi del G8 parlare di simili progetti, ma ritengo che occorra pensare a nuove fasi di sviluppo globale e a nuovi assetti geopolitici pacifici e fortemente integrati.

/s

Europa (http://italian.ruvr.ru/europe/), Asia (http://italian.ruvr.ru/tag_11042330/), Russia (http://italian.ruvr.ru/tag_48016627/), Sviluppo (http://italian.ruvr.ru/tag_62644752/), Economia
Per saperne di più: (http://italian.ruvr.ru/economy/)Il corridio euro-asiatico, un'opportunità di sviluppo per l'Italia - Notizie - Economia - La Voce della Russia (http://italian.ruvr.ru/2014_03_20/Presentato-a-Mosca-il-grande-progetto-di-sviluppo-del-continente-euro-asiatico-2681/)

atvar51
11-05-14, 09:01
dal punto di vista logistico e' una supercazzola, avrebbe un impatto dexisamente secondario

e' principalmente, anche se non solo, un progetto teso a rallentare la.decadenza relativa russa - e tra i perdenti, se venisse messo in atto, ci sarebbe l'italia

animal
11-05-14, 09:38
la cosa andrebbe approfondita....ma affinche' portasse benefici a tutti quanti...ci vorrebbe un Mattei....

qualcuno ne ha visti in giro????

Metabo
11-05-14, 10:13
Una nuova infrastruttura della nuova unione euroasiatica con Mosca a capo.

atvar51
11-05-14, 10:21
Una nuova infrastruttura della nuova unione euroasiatica con Mosca a capo.

meglio morti che russi

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atvar51
11-05-14, 10:23
la cosa andrebbe approfondita....ma affinche' portasse benefici a tutti quanti...ci vorrebbe un Mattei....

qualcuno ne ha visti in giro????

guarda, anche solo raddoppiare la transiberiana sarebbe un enorme casino.....e comunque taglierebbe fuori l'italia dai traffici est ovest, se anche riuscissero a portarla a livello tale da essere competitiva col trasporto marittimo

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Metabo
11-05-14, 10:43
meglio morti che russi

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Potrebbe succedere io starei attento a dirlo.

atvar51
11-05-14, 10:48
Potrebbe succedere io starei attento a dirlo.

ed io invece non voglio aver niente a che fare con quea.banda di paranoico ipernazionalisti ed ubriaconi

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Metabo
11-05-14, 12:47
ed io invece non voglio aver niente a che fare con quea.banda di paranoico ipernazionalisti ed ubriaconi

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Si vabè...

atvar51
11-05-14, 12:55
Si vabè...

dimostrami che non lo sono

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animal
11-05-14, 13:16
in merito ai russi, in effetti sono bestiacce un po' difficili da maneggiare.....necessitano almeno di una decina d'anni ancora di pacifico sviluppo (sempre che glie lo permettano) per potersi inserire nell'occidente.
In merito all'uso smodato di alcool, che e' sempre meglio delle sostanze chimiche importate dagli U$A, se gli insegnassimo a bere bene, e non quelle vodka semiartigianali, forse migliorerebbero.

animal
11-05-14, 13:19
La bonta' di uno sviluppo della Siberia, non consiste nel creare un corridoio est-west, che taglierebbe fuori l'itaglia (in che cosa poi...nel porto di Savona?????), ma nel raggruppare competenze ed investimenti anche italiani, per costruire un nuovo far east in questo caso, con tutto quel che ne conseguirebbe.
Possibilita' di emigrare, lavoro, investimenti, crescita economica, export per la media industria etc etc....

atvar51
11-05-14, 13:21
in merito ai russi, in effetti sono bestiacce un po' difficili da maneggiare.....necessitano almeno di una decina d'anni ancora di pacifico sviluppo (sempre che glie lo permettano) per potersi inserire nell'occidente.
In merito all'uso smodato di alcool, che e' sempre meglio delle sostanze chimiche importate dagli U$A, se gli insegnassimo a bere bene, e non quelle vodka semiartigianali, forse migliorerebbero.

forse creperebbero a 60 anni invece che a 50, vuoi dire?

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atvar51
11-05-14, 13:21
La bonta' di uno sviluppo della Siberia, non consiste nel creare un corridoio est-west, che taglierebbe fuori l'itaglia (in che cosa poi...nel porto di Savona?????), ma nel raggruppare competenze ed investimenti anche italiani, per costruire un nuovo far east in questo caso, con tutto quel che ne conseguirebbe.
Possibilita' di emigrare, lavoro, investimenti, crescita economica, export per la media industria etc etc....

mai stato in siberia?

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animal
11-05-14, 13:24
mai stato in siberia?

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personalmente no.....ma spero di andarci

animal
11-05-14, 13:26
forse creperebbero a 60 anni invece che a 50, vuoi dire?

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be' sarebbe gia' qualcosa, in effetti la mortalita' maschile e' molto alta.
A te fa piacere? a me no!

atvar51
11-05-14, 13:26
personalmente no.....ma spero di andarci

buon divertimento

ha due stagioni, luglio e l'inverno, ed a luglio le zanzare sembrano elicotteri

in piu', a parte.la transiberiana non c'e' un cazzo, e per fortuna, perche' dove hanno messo le mani hanno disintegrato tutto, tipo magnitogorsk o norilsk

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atvar51
11-05-14, 13:27
be' sarebbe gia' qualcosa, in effetti la mortalita' maschile e' molto alta.
A te fa piacere? a me no!

no, ma il modo di vivere che hanno e' lievemente barbarico, e quindi non mi stupiace che crepino presto

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animal
11-05-14, 13:33
buon divertimento

ha due stagioni, luglio e l'inverno, ed a luglio le zanzare sembrano elicotteri

in piu', a parte.la transiberiana non c'e' un cazzo, e per fortuna, perche' dove hanno messo le mani hanno disintegrato tutto, tipo magnitogorsk o norilsk

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Non male. Ci saranno meno problemi per il guardaroba.
Senti se gli ameriCani hanno colonizzato l'Alaska, non vedo perche' noi europei non si possa vivere a -40° per 8 mesi l'anno.
L'est uralica e' il futuro per noi , il nostro Lebensraum (spazio vitale).
Personalmente se lo zar ci annettesse ( padania intendo) e creasse un corridoio da Trieste -Slovenia, Ungheria, Carpazi fino alla Ucraina meridionale, penso che sarebbe una rivoluzione nello scacchiere mondiale di portata unica.
Sbocco per i russi nell'adriatico, e sbocco per le merci padane in tutto l'oriente.
La Cina ci farebbe un baffo!

atvar51
11-05-14, 14:10
Non male. Ci saranno meno problemi per il guardaroba.
Senti se gli ameriCani hanno colonizzato l'Alaska, non vedo perche' noi europei non si possa vivere a -40° per 8 mesi l'anno.
L'est uralica e' il futuro per noi , il nostro Lebensraum (spazio vitale).
Personalmente se lo zar ci annettesse ( padania intendo) e creasse un corridoio da Trieste -Slovenia, Ungheria, Carpazi fino alla Ucraina meridionale, penso che sarebbe una rivoluzione nello scacchiere mondiale di portata unica.
Sbocco per i russi nell'adriatico, e sbocco per le merci padane in tutto l'oriente.
La Cina ci farebbe un baffo!

ho il sospetto che tu non abbia ben chiare una serie di questioni....

1) tu proponi dinfinir di distruggere le etnie residue siberiane, cioe' quelle non ancora annientate dai russi - ed a me sembra che il tempo del colonialismo sia finito
2)un corridoio siberia/adriatico? via terra? ma hai idea di cosa stai dicendo?
3) i russi tra i coglioni non li voglio, che vadano a vedersela con i cinesi

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animal
11-05-14, 20:44
ho il sospetto che tu non abbia ben chiare una serie di questioni....

1) tu proponi dinfinir di distruggere le etnie residue siberiane, cioe' quelle non ancora annientate dai russi - ed a me sembra che il tempo del colonialismo sia finito
2)un corridoio siberia/adriatico? via terra? ma hai idea di cosa stai dicendo?
3) i russi tra i coglioni non li voglio, che vadano a vedersela con i cinesi

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Sei ottenebrato dalla troppa focaccia......e' evidente

1) delle etnie siberiane me ne impippo come il NWO se ne impippa dei ladini, galiziani, eschimesi, lapponi etc etc etc...
2) Da Trieste vai a Kiev in una giornata...e allora dove sta il problema.
Fai una ferrovia e trasformi l'est uralia in una Rimini ( un po' piu' fredda forse))))))
3) I russi nessuno te li fara' mai arrivare a Genova...tranquillo....voi non siete padania!

atvar51
11-05-14, 20:52
Sei ottenebrato dalla troppa focaccia......e' evidente

1) delle etnie siberiane me ne impippo come il NWO se ne impippa dei ladini, galiziani, eschimesi, lapponi etc etc etc...
2) Da Trieste vai a Kiev in una giornata...e allora dove sta il problema.
Fai una ferrovia e trasformi l'est uralia in una Rimini ( un po' piu' fredda forse))))))
3) I russi nessuno te li fara' mai arrivare a Genova...tranquillo....voi non siete padania!

ehm, tu hai una idea delle distanze?

solonper arrivare agli urali da kiev ci metti due giorni....e li la.siberia INIZIA.....

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atvar51
11-05-14, 20:56
Sei ottenebrato dalla troppa focaccia......e' evidente

1) delle etnie siberiane me ne impippo come il NWO se ne impippa dei ladini, galiziani, eschimesi, lapponi etc etc etc...
2) Da Trieste vai a Kiev in una giornata...e allora dove sta il problema.
Fai una ferrovia e trasformi l'est uralia in una Rimini ( un po' piu' fredda forse))))))
3) I russi nessuno te li fara' mai arrivare a Genova...tranquillo....voi non siete padania!

quanto al resto...


1) no, non siamo padania, e per fortuna

2) sai cosa sia il permafrost, e cosa ci voglia per costruire e mantenere una minea ferroviaria moderna in quelle condizioni?

3) una sola.portacontainer porta tanta merce quanto un centinaio di treni....quantonci mettono 100.treni merci a passare sulla transiberiana? credo che piu' di 4/5 treni/ora non ci passino....

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animal
11-05-14, 20:58
Le distanze........con un ETV da 300 km/h, quelle distanze si annullano......
E comunque non portiamo la discussione sul fatto solo dei trasporti, ma degli investimenti ed insediamenti.
D'altronde un anno fa Putin aveva annunciato una serie di progetti nell'estremo est siberiano per svariate centinaia di miliardi.
Mica Fuffa!!!!
E' un grosso business. E la Russia ha un estremo bisogno di tecnologie di base, sistemi produttivi efficenti...ed in questo Itaglia o Padania stanno ai vertici....almeno sino ad ora.

atvar51
11-05-14, 21:01
Le distanze........con un ETV da 300 km/h, quelle distanze si annullano......
E comunque non portiamo la discussione sul fatto solo dei trasporti, ma degli investimenti ed insediamenti.
D'altronde un anno fa Putin aveva annunciato una serie di progetti nell'estremo est siberiano per svariate centinaia di miliardi.
Mica Fuffa!!!!
E' un grosso business. E la Russia ha un estremo bisogno di tecnologie di base, sistemi produttivi efficenti...ed in questo Itaglia o Padania stanno ai vertici....almeno sino ad ora.

ti faccio un esempio...il tempo di volo e la differenza di fuso orario e' la stessa tra milano e mosca, e tra mosca e magnitogorsk - che e' appunto sul fiume ural...
docoamo che a 300 km/h ci metti "solo" 15/16 ore?

glandioso - ma perche' non te la fai in aereo?

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animal
11-05-14, 21:14
ma infatti...certo che l'aereo e' il mezzo piu' veloce....
ma qui si parla i merci, infrastrutture, insediamenti etc......
comunque sara' meglio leggere meglio l'articolo ed approfondire.....

animal
11-05-14, 21:24
Il Razvitie: corridoio Transeurasiatico



#letture (http://www.frontiere.info/category/letture/)

Sep 25, 2013 0 12

http://www.frontiere.info/wp-content/uploads/2013/09/images.jpg (http://www.frontiere.info/wp-content/uploads/2013/09/images.jpg)


La Siberia vista dall’alto era un’enorme distesa bianca di neve, uniforme. La tundra, che si estende per migliaia di chilometri, era praticamente disabitata: ma ora, lungo la linea che la taglia da ovest a est sono sorte città e ai lati della ferrovia, com’era accaduto per il West americano (non per niente stamane avevo parlato di far East) nell’800, si estendono campi verdeggianti. Centri minerari estraggono le materie prime di cui è ricca: nichel, tungsteno, molibdeno che alimentano le industrie disseminate nella sconfinata pianura. E sui convogli viaggiano non solo i turisti, come accadeva con la vecchia transiberiana, ma uomini d’affari e merci scambiate tra Shanghai e Lisbona: perché la ferrovia prosegue senza soluzione di continuità attraverso tutta l’estensione dell’Eurasia.

E quelli che erano due continenti separati dagli Urali, sono diventati uno. Oggi questa descrizione potrebbe apparire fantascientifica, ma da diversi mesi si sta elaborando un grande progetto che mira a renderla reale:
si chiama “Corridoio Transeurasiatico di Razvitie” (“ratzivie” è russo per “sviluppo”).
L’attuale presidenza russa del G 20 :(segue tale prospettiva: nell’ambito della densa serie di incontri a Mosca culminanti nel “summit” di inizio settembre a S. Pietroburgo, al centro dell’attenzione è stata anche l’attività di investimenti di lungo termine, lo sviluppo delle infrastrutture e delle fonti di energia, anche nel contesto dello trasformazione della Siberia e dell’estremo oriente russo.
Il 4 aprile il Presidente russo Vladimir Putin, dopo un incontro con direttore della società delle Ferrovie Russe, Vladimir Yakunin, dichiarò: «Ci siamo accordati per uno stanziamento di 200 miliardi di rubli per cominciare a realizzare le ferrovie veloci». E mentre a Mosca si è costituita la Commissione per lo sviluppo del Lontano Oriente, per favorire gli scambi con l’occidente già le Ferrovie russe si stanno dotando del sistema spagnolo Talgo che varia automaticamente la distanza tra le ruote dei treni così che questi possano passare dai binari russi a quelli dell’Europa occidentale, evitando di trasbordare merci e passeggeri su convogli differenti.
Quello del “Corridoio di sviluppo” è un progetto di dimensioni enormi, lanciato anche in Italia in un convegno svolto a fine 2012 presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi) di Milano, organizzato con la collaborazione del Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo (CERTeT) dell’Università Bocconi, della Millenium Bank di Mosca, col sostegno delle Ferrovie dello Stato Italiano e di quelle della Federazione Russa, e la partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).
Aspetto non secondario: è un progetto che, come il New Deal con cui Roosevelt rispose alla crisi del ’29, ha lo scopo di indirizzare l’economia di mercato verso la creazione di ricchezza reale, non solo nominale-finanziaria. Come sostengono gli accademici russi Mikhail Baydakov, Yury Gromyko e Victor Zyukov, il fatto stesso di costruire ferrovie di nuova concezione, a levitazione magnetica (come quella che congiunge Shanghai al suo aeroporto), «richiede la produzione di magneti per i quali è necessario estrarre metalli rari» presenti in abbondanza in Siberia.

È solo un esempio: l’opera infrastrutturale attiverà altre energie, favorirà il sorgere di industrie, città, centri di ricerca dove ora c’è la steppa. Uno dei primi passi, spiegano i tre, sarà «la costruzione della centrale idroelettrica di Turkukhansk, che da sola fornirà energia sufficiente per l’industrializzazione di tutto il Lontano Oriente russo». Pian piano sorgeranno nuovi insediamenti che coinvolgeranno personale altamente specializzato in nuovi “incubatori d’impresa”. L’esempio, spiega lo studioso tedesco-americano Johnathan Tennenbaum, è quanto avvenuto a Dortmund, città della Ruhr che dagli anni 1980 si è riconvertita: al posto dell’obsoleta industria pesante dell’acciaio, è sorta l’attività di ricerca che ha generato nuove imprese, tra le quali spicca MTS.factory, un centro specializzato in nanotecnologie, laser, semiconduttori, che tra l’altro è divenuto uno dei principali produttori di “light emitting diode” (led): le nuove fonti di luce a basso consumo. Tutto questo implica che l’economia attuale, affannosamente focalizzata sui profitti a breve termine frutto di attività speculative (quelle che hanno precipitato il mondo nella crisi), sia rimodulata sugli investimenti a lungo termine. Un’operazione possibile, sostengono Franco Bassanini ed Edoardo Reviglio, rispettivamente presidente e capo economista della Cdp, attivando sistemi di incentivi pubblici che devono «mirare a dar luogo a un keynesianismo favorevole all’innovazione simile ai programmi militari e per l’esplorazione spaziale del passato». C’è almeno un esempio chiaro di banca che da decenni opera in questo senso: come spiega l’economista Paolo Raimondi, si tratta della Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW), la banca per la ricostruzione costituita nella Germania del dopoguerra, che a tutt’oggi continua a finanziare sviluppo tecnologico in quella che è l’economia europea di maggior successo. Già qualcosa sta avvenendo: per esempio le Ferrovie russe si stanno dotando del sistema spagnolo Talgo per variare automaticamente la distanza tra le ruote dei treni così che questi possano passare dai binari russi a quelli dell’Europa occidentale, evitando di trasbordare merci e passeggeri su convogli differenti. L’attuale crisi può essere occasione per iniziare una nuova grande avventura tra Europa e Asia:
che Russia e Italia assieme ne diventino i profeti può essere il suggello odierno di un’antica amicizia che ha importanti precedenti in magnifiche opere storiche, quali l’Ermitage di San Pietrobugo, costruito, appunto, col cospicuo contributo di architetti italiani. http://www.frontiere.info/wp-content/uploads/2013/09/tarnc_big-300x129.gif Approfondimenti in pdf: book_eng (http://www.frontiere.info/wp-content/uploads/2013/09/book_eng.pdf) Report_BOCCONI_RU (http://www.frontiere.info/wp-content/uploads/2013/09/Report_BOCCONI_RU.pdf) http://www.frontiere.info/wp-content/uploads/2013/09/trans-siberian-01-940x390.jpg (http://www.frontiere.info/wp-content/uploads/2013/09/trans-siberian-01-940x390.jpg)
- See more at: Il Razvitie: corridoio Transeurasiatico | Frontiere (http://www.frontiere.info/il-corridoio-transeurasiatico/#sthash.HIrOXk2h.dpuf)

animal
11-05-14, 21:25
E' un grande progetto.
Ci vorrebbe Enrico Mattei per attuarlo