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Visualizza Versione Completa : Quale Progresso?



- SAVONAROLA -
29-04-14, 23:13
Sono Repubblicano, Socialista e Nazionalista e pertanto sono di Sinistra. Non mi riconosco in nessun partito perché la sinistra attuale in Italia ha tradito i suoi valori per abbracciare certe tendenze "d'oltreoceano" che poco si addicono alla tutela dei Lavoratori e della dignità della Nazione. Sostengo gli Stati Nazionali e pertanto mi oppongo al progetto mondialista e all'Unione Europea. Credo nel Progresso Scientifico e Tecnologico, ma non nel (non)progresso che ci propina la sinistra moderna, ma nel vero Progresso, quello che mira al perfezionamento morale e fisico dell'Uomo, e non alla preservazione dei suoi difetti. Il progressismo moderno è un falso progressismo che anziché supportare il miglioramento dell'Uomo supporta il suo peggioramento, la decadenza morale, sociale e culturale. Per me Progresso non significa Decadenza ed è per questo che mi oppongo alle logiche del "dirittoumanismo" spicciolo.

Non credete anche voi che il Progressismo sia stato completamente stravolto e mistificato nel contesto della sinistra odierna?

- SAVONAROLA -
09-06-14, 10:45
Ho capito che sono antipatico a tutto il forum, ma il fatto che proviate tanto ribrezzo nei miei confronti a tal punto da non degnare di uno sguardo questa mia umile considerazione, mi pare esagerato.

Se volete insultatemi, minacciatemi, tutto quello che volete, ma almeno rispondetemi.

MaIn
09-06-14, 10:55
Non credete anche voi che il Progressismo sia stato completamente stravolto e mistificato nel contesto della sinistra odierna?



no :D


il ritratto politico che hai dato somiglia più a forme di sovraumanismo (locchi, vaj,..) che alla sinistra.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 11:00
no :D


il ritratto politico che hai dato somiglia più a forme di sovraumanismo (locchi, vaj,..) che alla sinistra.

Ma anche senza tirare in ballo Locchi.

Si sono improvvisamente tutti dimenticati delle critiche moralistiche che gli illuministi avanzavano contro la decadenza della società aristocratica?

L'Eugenetica chi la propugnava, i reazionari? Nemmeno per idea, i Progressisti la propugnavano.

MaIn
09-06-14, 11:05
Ma anche senza tirare in ballo Locchi.

Si sono improvvisamente tutti dimenticati delle critiche moralistiche che gli illuministi avanzavano contro la decadenza della società aristocratica?

L'Eugenetica chi la propugnava, i reazionari? Nemmeno per idea, i Progressisti la propugnavano.

l'eugenetica l'hanno propugnata e fatta un po' tutti.
la svezia socialdemocratica, le femministe statunitensi, sparta e roma...
ma non è un problema mia.
io non voglio imporre nulla.
se tu vuoi applicare l'eugentica su di te, io sono d'accordo
e la mia idea di sinistra è quella di darti la possibilità di farlo.
basta che non imponi agli altri le tue idee di progresso o di moralità.
la mia idea di sinistra è semplicemente quella di adattare le istituzioni e le leggi
alle esigenze che la società esprime...e queste variano nel dinamismo storico(ecco la diffenza con un conservatore).
senza andar a rompere i coglioni a nessuno ma garantendo a ciascuno la possibilità di esprimere la propria volontà.

attualmente come stai tentando di perseguire questo tuo miglioramento fisico e morale(quest'ultimo era anche il fine dei massoni) ?

- SAVONAROLA -
09-06-14, 11:10
basta che non imponi agli altri le tue idee di progresso o di moralità.

Non voglio imporre nulla, voglio solo fare presente che quelli che oggi si dichiarano "progressisti" in realtà non lo sono.

Abbiano almeno l'onestà di ammettere che la parvenza di "progressismo" è soltanto una giustificazione per i loro nichilistici istinti dissolutori.



attualmente come stai tentando di perseguire questo tuo miglioramento fisico e morale(quest'ultimo era anche il fine dei massoni) ?

Io parlo di società, mica di me stesso.



la mia idea di sinistra è semplicemente quella di adattare le istituzioni e le leggi
alle esigenze che la società esprime...e queste variano nel dinamismo storico(ecco la diffenza con un conservatore).

Ma veramente l'adattamento al dinamismo storico è un concetto marxista, non necessariamente Progressista o di Sinistra.

Josef Scveik
09-06-14, 11:41
Se tu sei di sinistra Lupo sciolto è comunista.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 11:45
Se tu sei di sinistra Lupo sciolto è comunista.

Io sono Sansepolcrista e quindi di Sinistra ma Lupo Sciolto non è comunista, è semplicemente un Sansepolcrista inconsapevole che ha erroneamente identificato il comunismo con le parate di T-34 nella Piazza Rossa che lo hanno esaltato a tal punto da indurlo ad ingannare sé stesso.

Thomas Lenin
09-06-14, 11:48
io sono di sinistra e comunista basta leggerlo dal nick, la sinistra italiana è l'unica in tutta europa che non riesce a entrare in parlamento e a farsi valere, tutto perchè manca quel leader che unisca tutta la sinistra dai comunisti ai socialisti in unico contenitore e un peccato ma sono molto fiducioso che in un futuro ci sia qualcuno all'altezza di portare di nuovo i valori della sinistra in parlamento, alla faccia di grillo e renzi.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 11:48
io sono di sinistra e comunista basta leggerlo dal nick, la sinistra italiana è l'unica in tutta europa che non riesce a entrare in parlamento e a farsi valere, tutto perchè manca quel leader che unisca tutta la sinistra dai comunisti ai socialisti in unico contenitore e un peccato ma sono molto fiducioso che in un futuro ci sia qualcuno all'altezza di portare di nuovo i valori della sinistra in parlamento, alla faccia di grillo e renzi.

Ho capito, ma non è questo il punto.

Secondo te quali devono essere i valori della Sinistra?

MaIn
09-06-14, 13:57
Non voglio imporre nulla, voglio solo fare presente che quelli che oggi si dichiarano "progressisti" in realtà non lo sono.

Abbiano almeno l'onestà di ammettere che la parvenza di "progressismo" è soltanto una giustificazione per i loro nichilistici istinti dissolutori.



Io parlo di società, mica di me stesso.



sono curioso come fai a conciliare la lotta a presunti istinti nichilisti con il non voler imporre niente a nessuno.

ti faccio esempi pratici:

droga libera?
matrimonio omosessuale?
adozione per coppie omosessuali?


l'adattamento alle dinamiche storiche non è necessariamente progressista ma sono curioso di capire quale sia il "progresso" a cui vuoi adattare l'umanità.. chi lo decide cosa sia il progresso?

- SAVONAROLA -
09-06-14, 14:02
sono curioso come fai a conciliare la lotta a presunti istinti nichilisti con il non voler imporre niente a nessuno.

ti faccio esempi pratici:

droga libera?
matrimonio omosessuale?
adozione per coppie omosessuali?


l'adattamento alle dinamiche storiche non è necessariamente progressista ma sono curioso di capire quale sia il "progresso" a cui vuoi adattare l'umanità.. chi lo decide cosa sia il progresso?

Il Progresso è sviluppo scientifico e tecnologico, sanità gratuita, istruzione pubblica e gratuita, diritti per i lavoratori. Bestializzare la società non è Progresso.

MaIn
09-06-14, 14:10
Il Progresso è sviluppo scientifico e tecnologico, sanità gratuita, istruzione pubblica e gratuita, diritti per i lavoratori. Bestializzare la società non è Progresso.

capisco e sono d'accordo fino al punto.
ma cosa intendi per bestializzare la società?

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 14:41
Il Progresso è sviluppo scientifico e tecnologico, sanità gratuita, istruzione pubblica e gratuita, diritti per i lavoratori. Bestializzare la società non è Progresso.

Se pensi questo significa che credi nello stato etico.
Se credi nello stato etico vuol dire che in te c'è qualcosa di "destra".
Il sansepolcrismo (a cui dici di richiamarti) - quindi un insieme di valori in quel dato momento storico ben lungi dall'affermazione della componente conservatrice del '22 - non presentava accenni nè favorevoli nè contrari verso quelli che noi moderni chiameremmo "diritti civili", e dunque è una consderazione in sospeso. Questo in relazione al fatto che dal tuo discorso parrebbe, il sansepolcismo, associabile alla sinistra come visione del mondo. Ed essendo una dottrina che guarda effettivamente alla socialità e ai diritti sociali, non è sbagliato integrarla nell'area del socialismo non di destra (proudhonismo novecentesco).
Ma nel momento in cui si esprimono pareri sui temi "etici", essere di sinistra o di destra, lì, fa un'enorme differenza.

Thomas Lenin
09-06-14, 16:23
Ho capito, ma non è questo il punto.

Secondo te quali devono essere i valori della Sinistra?
un partito di sinistra deve ritornare ai valori sul lavoro, sull'uguaglianza, specialmente sul lavoro e ci deve puntare molto sopratutto in questo momento dove la disoccupazione è a livelli record, mentre i governi tecnici stanno a guardare o dare l'elemosina delle 80 euro la sinistra deve riformarsi e occuparsi del lavoro che in italia manca!

Pestis nigra
09-06-14, 17:15
Se pensi questo significa che credi nello stato etico.
Se credi nello stato etico vuol dire che in te c'è qualcosa di "destra".
Il sansepolcrismo (a cui dici di richiamarti) - quindi un insieme di valori in quel dato momento storico ben lungi dall'affermazione della componente conservatrice del '22 - non presentava accenni nè favorevoli nè contrari verso quelli che noi moderni chiameremmo "diritti civili", e dunque è una consderazione in sospeso. Questo in relazione al fatto che dal tuo discorso parrebbe, il sansepolcismo, associabile alla sinistra come visione del mondo. Ed essendo una dottrina che guarda effettivamente alla socialità e ai diritti sociali, non è sbagliato integrarla nell'area del socialismo non di destra (proudhonismo novecentesco).
Ma nel momento in cui si esprimono pareri sui temi "etici", essere di sinistra o di destra, lì, fa un'enorme differenza.

Anche la sinistra storica ha teso verso lo Stato etico.
Costruire uno Stato che mantenga come struttura di base e quasi aprioristica l'uguaglianza, i diritti civili (un punto non molto a favore della sinistra storica) ed un certo sentimento antiborghese e proletario vuol dire costruire uno Stato etico, con una certa etica ben definita segnata e portata avanti dallo Stato stesso.
Gli stessi Stati liberali attuali sono parzialmente etici. Sebbene l'individuo abbia un certo margine di libertà d'azione ci sono dei precetti di base come i diritti civili che van rispettati e che vengono insegnati e predicati dallo Stato stesso.

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 17:24
Anche la sinistra storica ha teso verso lo Stato etico.
Costruire uno Stato che mantenga come struttura di base e quasi aprioristica l'uguaglianza, i diritti civili (un punto non molto a favore della sinistra storica) ed un certo sentimento antiborghese e proletario vuol dire costruire uno Stato etico, con una certa etica ben definita segnata e portata avanti dallo Stato stesso.
Gli stessi Stati liberali attuali sono parzialmente etici. Sebbene l'individuo abbia un certo margine di libertà d'azione ci sono dei precetti di base come i diritti civili che van rispettati e che vengono insegnati e predicati dallo Stato stesso.

Certo, ma lo stato etico normalmente concepito è quello di matrice cattolica o monarchico-tradizionale. Poi vi fu lo stato etico gentiliano e in minima parte quello sovietico, che perseguivano un'etica (nel primo caso anche coincidente con quella cattolica) differente e improntata su una visione parziale.
Di per sè, qualunque stato etico dovrebbe essere distante dalle "pretese" individuali e favorire l'interesse collettivo. Mi pare una visione che cozza un po' con l'idea di difendere i c.d. diritti civili (almeno in chiave moderna). Poi può esistere una sintesi tra le due cose, ma inevitabilmente il concetto di Progresso (in politica) deve prevedere questo tipo di considerazioni.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 17:30
Se pensi questo significa che credi nello stato etico.
Se credi nello stato etico vuol dire che in te c'è qualcosa di "destra".
Il sansepolcrismo (a cui dici di richiamarti) - quindi un insieme di valori in quel dato momento storico ben lungi dall'affermazione della componente conservatrice del '22 - non presentava accenni nè favorevoli nè contrari verso quelli che noi moderni chiameremmo "diritti civili", e dunque è una consderazione in sospeso. Questo in relazione al fatto che dal tuo discorso parrebbe, il sansepolcismo, associabile alla sinistra come visione del mondo. Ed essendo una dottrina che guarda effettivamente alla socialità e ai diritti sociali, non è sbagliato integrarla nell'area del socialismo non di destra (proudhonismo novecentesco).
Ma nel momento in cui si esprimono pareri sui temi "etici", essere di sinistra o di destra, lì, fa un'enorme differenza.

Se ti riferisci alla Morale, anche lì il Progressismo "classico" non cambia. In fatto di Morale la Destra, più che difendere la Morigeratezza, difende le Tradizioni, che non sono necessariamente morigerate, nemmeno nell'ambito confessionale abramitico.

La Sinistra ha abbracciato il nichilismo decadentista, spudorato e promiscuo soltanto a partire dalla comparsa del Marxismo nello scenario del Progressismo europeo, e questa tendenza ha raggiunto il suo apice con il Sessantotto.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 17:32
capisco e sono d'accordo fino al punto.
ma cosa intendi per bestializzare la società?

Promuovere l'immoralità e la promiscuità, ridurre l'uomo ad un semplice animale interessato soltanto a copulare e a soddisfare i suoi istinti più bassi.

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 17:36
Se ti riferisci alla Morale, anche lì il Progressismo "classico" non cambia. In fatto di Morale la Destra, più che difendere la Morigeratezza, difende le Tradizioni, che non sono necessariamente morigerate, nemmeno nell'ambito confessionale abramitico.


I calvinisti non sono morigerati? I cattolici tradizionalisti non lo sono? e gli islamici? La tradizione, come concetto astratto (e non inteso come campanile e paesino stile lega nord) è legata alla dirittura etica delle società.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 17:37
I calvinisti non sono morigerati? I cattolici tradizionalisti non lo sono? e gli islamici? La tradizione, come concetto astratto (e non inteso come campanile e paesino stile lega nord) è legata alla dirittura etica delle società.

Essere morigerati non significa essere ipocriti.

Inoltre, nel mio Manifesto della nuova Fratellanza Nazionale ho chiaramente esposto il carattere alienante e decadente delle Religioni Abramitiche.

MaIn
09-06-14, 17:39
Promuovere l'immoralità e la promiscuità, ridurre l'uomo ad un semplice animale interessato soltanto a copulare e a soddisfare i suoi istinti più bassi.


e di nuovo ti chiedo: chi stabilisce cosa è immorale o cosa non lo è?

- SAVONAROLA -
09-06-14, 17:40
e di nuovo ti chiedo: chi stabilisce cosa è immorale o cosa non lo è?

La Natura e la Ragione.

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 18:13
quindi pensare a copulare è immorale o distoglie dagli obiettivi l'uomo nuovo?

- SAVONAROLA -
09-06-14, 18:24
quindi pensare a copulare è immorale o distoglie dagli obiettivi l'uomo nuovo?

E' immorale perché distoglie dagli obiettivi l'Uomo Nuovo.

MaIn
09-06-14, 18:43
La Natura e la Ragione.


Natura e Ragione sono natura e ragione :p
chi parla per esse?

- SAVONAROLA -
09-06-14, 18:46
Natura e Ragione sono natura e ragione :p
chi parla per esse?

Non hanno bisogno di portavoce.

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 19:07
E' immorale perché distoglie dagli obiettivi l'Uomo Nuovo.

dunque ragioni come un cattolico. Un Nietzsche sarebbe stato d'accordo?

MaIn
09-06-14, 19:11
Non hanno bisogno di portavoce.


per come vedo io le cose no perchè l'istituzione si adatta alla popolazione ma
per come dici tu esiste una Natura, una Moralità che non è derivata dal basso, dalla somma dei voti dei singoli e dalle libertà dei singoli
quindi ci vuole qualcuno che faccia le leggi conformi alla Natura e alla Moralità. chi?

- SAVONAROLA -
09-06-14, 19:21
dunque ragioni come un cattolico. Un Nietzsche sarebbe stato d'accordo?

Un cattolico direbbe che è immorale perché distoglie dalla preghiera.

E poi Dio disse "andate e moltiplicatevi", il che non è molto differente dal messaggio nichilistico dei decadentisti moderni.

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 19:38
Un cattolico direbbe che è immorale perché distoglie dalla preghiera.

E poi Dio disse "andate e moltiplicatevi", il che non è molto differente dal messaggio nichilistico dei decadentisti moderni.

Il tuo progressismo mi pare un po' confuso. La Destra si richiama a due modelli di tradizione possibili: o quella cattolica o quella ancestrale. Nel primo caso è immorale ciò che abbiamo detto finora, ma nel secondo non lo è. Le società pagane consideravano i sensi una parte predominante della filosofia e della vita umana. Certo, disciplina è auspicabile, ma è cosa diversa dalla rinuncia che è una tipica prassi cattolica e cristiana.

Poi si fa sempre un gran parlare di nichilismo, ma nessuno distingue il discorso nichilista attivo e passivo. Quello che viviamo oggi viene identificato come nichilismo solo perchè si associa alla mancanza di valori. Il nichilismo va ben oltre.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 19:45
Il tuo progressismo mi pare un po' confuso. La Destra si richiama a due modelli di tradizione possibili: o quella cattolica o quella ancestrale. Nel primo caso è immorale ciò che abbiamo detto finora, ma nel secondo non lo è. Le società pagane consideravano i sensi una parte predominante della filosofia e della vita umana. Certo, disciplina è auspicabile, ma è cosa diversa dalla rinuncia che è una tipica prassi cattolica e cristiana.

Poi si fa sempre un gran parlare di nichilismo, ma nessuno distingue il discorso nichilista attivo e passivo. Quello che viviamo oggi viene identificato come nichilismo solo perchè si associa alla mancanza di valori. Il nichilismo va ben oltre.

Personalmente propendo per la tradizione ancestrale, legata al sangue e agli avi, anche se ritengo che essa debba essere adattata alla condizione tecnologica e industriale in cui riversa la società moderna.

In pratica, credo di essere una sintesi fra un Evoliano e un Futurista, nel senso che integro la tradizione ancestrale all'avanzamento della conoscenza scientifica e tecnica.

Ma la domanda che mi pongo è la seguente: siamo proprio sicuri che le mie posizioni siano classificabili come "di destra"?

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 19:48
Quello non lo so, di certo nella concezione a cui dici di appartenere, il sesso non è un elemento di disgregazione. Lo è per i cattolici di destra.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 19:49
Quello non lo so, di certo nella concezione a cui dici di appartenere, il sesso non è un elemento di disgregazione. Lo è per i cattolici di destra.

Ma guarda che non ho detto che sono pagano, eh.

E poi il problema non è "il sesso".

Il problema è la fragilità dell'Uomo, succube della sua innata incertezza e dei suoi istinti.

Per questo motivo sono un sostenitore del Transumanesimo.

L'unica soluzione per il miglioramento dell'Uomo è il superamento di sé stesso tramite l'annullamento.

MaIn
09-06-14, 20:00
Personalmente propendo per la tradizione ancestrale, legata al sangue e agli avi, anche se ritengo che essa debba essere adattata alla condizione tecnologica e industriale in cui riversa la società moderna.

In pratica, credo di essere una sintesi fra un Evoliano e un Futurista, nel senso che integro la tradizione ancestrale all'avanzamento della conoscenza scientifica e tecnica.


un archeofuturista?

Ma la domanda che mi pongo è la seguente: siamo proprio sicuri che le mie posizioni siano classificabili come "di destra"?



dipende dalla risposta alla domanda che ti ho posto e non hai calcolato :(

in generale se hai un archetipo ancestrale che vuoi imporre tramite le isituzioni a tutti gli individui anche a chi non lo desidera... si sei di destra.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 20:06
in generale se hai un archetipo ancestrale che vuoi imporre tramite le isituzioni a tutti gli individui anche a chi non lo desidera... si sei di destra.

E chi l'ha detto che lo voglio imporre?

E' un problema di identità politico-ideologica, non di affermazione fenomenologica politico-sociale.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 20:08
un archeofuturista?

Grazie, non mi ricordavo il termine esatto.

MaIn
09-06-14, 20:21
E chi l'ha detto che lo voglio imporre?

E' un problema di identità politico-ideologica, non di affermazione fenomenologica politico-sociale.


se hai un archetipo da imporre tramite le istituzioni alla società anche a chi non è d'accordo allora sei di destra,
se hai un archetipo ma non vuoi imporlo allora sei un libertario politicamente(nel senso vero, non degli anarcocazzoni) e un conservatore filosoficamente

con le idee del superamento del SE (giustizia, progresso,...) è un po' più difficile.
solitamente sono considerate di sinistra ma anche qui ci possono essere i libertari nell'applicarle e i fautori di sistemi totalitari di vario genere.

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 20:24
Ma guarda che non ho detto che sono pagano, eh.

E poi il problema non è "il sesso".

Il problema è la fragilità dell'Uomo, succube della sua innata incertezza e dei suoi istinti.

Per questo motivo sono un sostenitore del Transumanesimo.

L'unica soluzione per il miglioramento dell'Uomo è il superamento di sé stesso tramite l'annullamento.

a beh quindi diventare tutti robot?

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 20:26
un archeofuturista?




dipende dalla risposta alla domanda che ti ho posto e non hai calcolato :(

in generale se hai un archetipo ancestrale che vuoi imporre tramite le isituzioni a tutti gli individui anche a chi non lo desidera... si sei di destra.

E' quello che ho cercato di spiegare io con lo stato etico, prima.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 20:26
a beh quindi diventare tutti robot?

Sì.

L'Individuo si completa e si annulla DIVENTANDO Collettività.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 20:29
se hai un archetipo da imporre tramite le istituzioni alla società anche a chi non è d'accordo allora sei di destra,
se hai un archetipo ma non vuoi imporlo allora sei un libertario politicamente(nel senso vero, non degli anarcocazzoni) e un conservatore filosoficamente

con le idee del superamento del SE (giustizia, progresso,...) è un po' più difficile.
solitamente sono considerate di sinistra ma anche qui ci possono essere i libertari nell'applicarle e i fautori di sistemi totalitari di vario genere.

Mi spiego meglio: personalmente non voglio imporlo, perché io da solo non posso fare nulla.

Però se qualcun altro riuscisse ad imporlo, io non avrei nulla da ridire, anzi.

Del resto lo sappiamo tutti che la Democrazia è soltanto una scusa, un inutile tentativo illusorio di arginare volontà di potenza.

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 20:29
Sì.

L'Individuo si completa e si annulla DIVENTANDO Collettività.

E sei naturalista? come fai coincidere Natura e Tecnologia del superamento?

L'individuo che coincide con la Collettività (e lo Stato), facendo coincidere i suoi interessi con quelli della comunità, si chiama olismo. Ed è uno degli elementi che permette allo stato etico di edificarsi.
La realizzazione di uno stato etico e la lotta per i diritti in ottica anti-borghese è l'evidenza che principi di destra e di sinistra, rivoluzionari e conservatori, possono collimare.
Senza che ci si trasformi tutti in Robocoop, ma coniugando progresso e tradizione.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 20:34
E sei naturalista? come fai coincidere Natura e Tecnologia del superamento?

L'Era Tecnologica (o Digitale, che dir si voglia) è una fase della Natura.
Fino a qualche anno fa, il livello dello sviluppo tecnologico dell'Uomo gli consentiva di dominare sulla Natura (vedi Progetto HAARP, clonazione e simili).

Ora stiamo entrando in una nuova fase in cui Natura e Uomo iniziano a coincidere, poiché iniziano a raggiungere il medesimo livello di potenzialità di affermazione.



Senza che ci si trasformi tutti in Robocop, ma coniugando progresso e tradizione.

Ma coniugare Progresso e Tradizione significa essere di Destra o di Sinistra?

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 20:36
No, vuol dire superamento di etichette passate.

- SAVONAROLA -
09-06-14, 20:38
No, vuol dire superamento di etichette passate.

Però oggi questo superamento non trova possibilità di espressione in nessuna delle entità politiche esistenti.

MaIn
09-06-14, 21:41
Mi spiego meglio: personalmente non voglio imporlo, perché io da solo non posso fare nulla.

Però se qualcun altro riuscisse ad imporlo, io non avrei nulla da ridire, anzi.

Del resto lo sappiamo tutti che la Democrazia è soltanto una scusa, un inutile tentativo illusorio di arginare volontà di potenza.


parlavo di "voler imporlo" e non di "poterlo imporlo".
tu quindi vorresti imporlo se potessi?

il problema con gli "ideali" imposti è che presuppongono che essi ci diano un qualche miglioramento.
cioè noi ci immaginiamo praticamente che il dittatore coincida con il nostro pensiero e ci dia maggior benessere.
ma ciò non è stato praticamente mai.
nessuno ti assicura che il dittatore non dichiari che tu debba subire una maggiorazione fisica e un involuzione mentale perchè ciò ottimizza la società transumanista.


ma per esempio se un dittatore che lo impone e un gruppo di persone che non vogliono accettarlo, tu non solidaresti con il gruppo di persone?

la democrazia, per come la concepisco io, è un metodo di regolazione della società che ottimizza il benessere individuale (mercato e welfare state) e minimizza il rischio individuale(abolizione legge della giungla).
se la volontà di potenza esiste nella natura umana, esiste anche ciò che rende capace di superare tale volontà (la socialità, la solidarietà).
ma se la volontà di potenza non può essere arginata, puoi star sicuro che tu non beneficerai del benessere transumanista. non avrebbe alcun senso che l'elite te lo conceda. se non come maggiorazione di tua qualità che possono risultare loro utili.

MaIn
09-06-14, 21:49
Sì.

L'Individuo si completa e si annulla DIVENTANDO Collettività.


Borg (Star Trek) - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Borg_(Star_Trek))

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 22:10
parlavo di "voler imporlo" e non di "poterlo imporlo".
tu quindi vorresti imporlo se potessi?

il problema con gli "ideali" imposti è che presuppongono che essi ci diano un qualche miglioramento.
cioè noi ci immaginiamo praticamente che il dittatore coincida con il nostro pensiero e ci dia maggior benessere.
ma ciò non è stato praticamente mai.
nessuno ti assicura che il dittatore non dichiari che tu debba subire una maggiorazione fisica e un involuzione mentale perchè ciò ottimizza la società transumanista.


ma per esempio se un dittatore che lo impone e un gruppo di persone che non vogliono accettarlo, tu non solidaresti con il gruppo di persone?

la democrazia, per come la concepisco io, è un metodo di regolazione della società che ottimizza il benessere individuale (mercato e welfare state) e minimizza il rischio individuale(abolizione legge della giungla).
se la volontà di potenza esiste nella natura umana, esiste anche ciò che rende capace di superare tale volontà (la socialità, la solidarietà).
ma se la volontà di potenza non può essere arginata, puoi star sicuro che tu non beneficerai del benessere transumanista. non avrebbe alcun senso che l'elite te lo conceda. se non come maggiorazione di tua qualità che possono risultare loro utili.

il problema di valutazione consiste nel fatto che con lo stato etico si passa dal concetto di massima libertà individuale a quello di libertà collettiva.
ciò non significa che l'individuo non sia libero, ma che i suoi bisogni/interessi possono e devono coincidere con quelli della collettività rappresentata dallo stato.
in tale istituzione (almeno concepita da menti intelligenti) nessuno ti direbbe con chi devi trombare o che compagnie frequentare, perchè questi sono elementi inalienabili dell'azione individuale. per ciò che concerne la sfera dei diritti/doveri le cui azioni/scelte si riflettono nella collettività la questione è diversa.

MaIn
09-06-14, 22:25
il problema di valutazione consiste nel fatto che con lo stato etico si passa dal concetto di massima libertà individuale a quello di libertà collettiva.
ciò non significa che l'individuo non sia libero, ma che i suoi bisogni/interessi possono e devono coincidere con quelli della collettività rappresentata dallo stato.
in tale istituzione (almeno concepita da menti intelligenti) nessuno ti direbbe con chi devi trombare o che compagnie frequentare, perchè questi sono elementi inalienabili dell'azione individuale. per ciò che concerne la sfera dei diritti/doveri le cui azioni/scelte si riflettono nella collettività la questione è diversa.

alla pratica, nel totalitarismo non esiste differenza tra il lato privato della vita e quello sociale.
il privato è sempre stato annullato.


ma il problema è ancora precedente e riguarda l'organizzazione.
1) chi decide cosa è il meglio per la società?
2) cosa succede se un gruppo di persone non è d'accordo?
3) cosa assicura al sostenitore di un transumanesimo alla vaj/faye (ma ai sostenitori della selezione della razza) che loro farebbero parte della parte premiata. è come quando le signorine immaginano il medioevo e si immaginano sempre come principesse invece che come contadine.

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 22:35
alla pratica, nel totalitarismo non esiste differenza tra il lato privato della vita e quello sociale.
il privato è sempre stato annullato.


ma il problema è ancora precedente e riguarda l'organizzazione.
1) chi decide cosa è il meglio per la società?
2) cosa succede se un gruppo di persone non è d'accordo?
3) cosa assicura al sostenitore di un transumanesimo alla vaj/faye (ma ai sostenitori della selezione della razza) che loro farebbero parte della parte premiata. è come quando le signorine immaginano il medioevo e si immaginano sempre come principesse invece che come contadine.

lo stato etico e il totalitarismo non coincidono necessariamente. Uno stato etico ha, appunto, un fine morale. Uno stato totalitario ha un fine di controllo e coercizione.
alle domande non saprei rispondere perchè non credo nel transumanesimo.

MaIn
09-06-14, 22:44
lo stato etico e il totalitarismo non coincidono necessariamente. Uno stato etico ha, appunto, un fine morale. Uno stato totalitario ha un fine di controllo e coercizione.
alle domande non saprei rispondere perchè non credo nel transumanesimo.


come fai a puntare al fine morale senza un'azione di coercizione?

alle domande risponderà savonarola se vuole allora

Lèon Kochnitzky
09-06-14, 22:49
come fai a puntare al fine morale senza un'azione di coercizione?



con l'educazione.
la scuola, l'arte, la comunicazione.
poi nessuno nega un certo grado di autorità.
ma la concezione orwelliana è nemica dell'etica.

- SAVONAROLA -
10-06-14, 09:31
1) chi decide cosa è il meglio per la società?

L'Evoluzione umana lo decide.



2) cosa succede se un gruppo di persone non è d'accordo?

Può non essere d'accordo, ma non pretenda di governare o di propagandare il suo dissenso.



3) cosa assicura al sostenitore di un transumanesimo alla vaj/faye (ma ai sostenitori della selezione della razza) che loro farebbero parte della parte premiata. è come quando le signorine immaginano il medioevo e si immaginano sempre come principesse invece che come contadine.

Ma io ti ho già detto che parlo di società, di collettività, non devi metterla sul piano individuale.

Che ne so io quale sarebbe la mia sorte nel tipo di società che ho ipotizzato?
A Marx gliene importava qualcosa di quale sarebbe stata la sua sorte in una società comunista?

Josef Scveik
10-06-14, 11:17
Io sono Sansepolcrista e quindi di Sinistra ma Lupo Sciolto non è comunista, è semplicemente un Sansepolcrista inconsapevole che ha erroneamente identificato il comunismo con le parate di T-34 nella Piazza Rossa che lo hanno esaltato a tal punto da indurlo ad ingannare sé stesso.
Il sansepolcrismo non è di sinistra. Semmai ha cercato di far propri, scopiazzandoli alla meno peggio, alcuni valori della sinistra. Un pò come Lupo sciolto ha fatto propri alcuni valori del comunismo su cui ci ha innestato sopra le idiozia della destra più becera (vedi nazionalismo).

Per essere di sinistra devi essere a favore dell'uguaglianza, devi essere socialista e internazionalista. Tu non sei niente di tutto ciò e mi scoccia pure dirtelo seriamente visto che a fronte dele ridicolaggini che scrivi ci sarebbe solo da riderti in faccia.

- SAVONAROLA -
16-06-14, 10:53
MANIFESTO DELLA NUOVA FRATELLANZA NAZIONALE


Il nostro secolo, attraversato da notevoli sconvolgimenti politici e sociali, è caratterizzato da una crisi che colpisce molteplici aspetti della condizione umana, con particolare riferimento a quelli culturale e politico. Si tratta della crisi dell'Identità Nazionale, deliberatamente provocata da determinati gruppi d'interesse legati al deplorevole cancro del Sionismo Internazionale.
Quest'ultimo, infatti, al fine di perseguire il suo plurisecolare intento di annichilire la Razza Ariana, ovvero i Popoli Indoeuropei, che tanto contribuirono al progresso e alla felicità dell'umanità intera, favorendo la sua elevazione spirituale e morale, ha da tempo messo in atto un criminale progetto di imbarbarimento e bestializzazione di suddetti Popoli tramite la deprivazione delle loro identità, consentita dalla mistificazione del concetto di Nazione e dalla sua successiva negazione. I nostri fratelli, i membri di tutti i Popoli discendenti dal nucleo ariano primordiale, originario del Caucaso e stabilitosi prevalentemente in India e nel Continente Europeo, sono attualmente soggetti al rischio di perdere la loro identità (ammesso che non l'abbiano già perduta), di disorientarsi e conseguentemente di perdere la loro umanità, divenendo simili ad animali, abbindolati da false felicità e piaceri effimeri, offerti loro dalla mastodontica macchina di distruzione psicologica detenuta dal potere semitico, l'impero mediatico marchiato con la Stella di David che quotidianamente diffonde la decadenza e l'abiezione fra i nostri fratelli. Il modo più efficace di uccidere un uomo, infatti, è privarlo della sua Identità Nazionale, ovvero di quel senso comunitario che lo rende consapevole di essere parte di quella grande famiglia che è la sua Razza, e di conseguenza fratello di sangue degli altri membri della medesima Razza, poiché se egli venisse sottratto alla sua famiglia razziale, diventerebbe un orfano, esattamente come diventerebbe orfano il bambino sottratto ai suoi genitori, e proprio come un bambino orfano ha maggiori probabilità di condurre un'esistenza all'insegna del degrado e della povertà, anche l'uomo razzialmente orfano, ossia privato della sua coscienza comunitaria razziale, tende immancabilmente a vivere succube della più totale decadenza morale, rivelandosi sempre più simile a una bestia. Le evidenze di questa decadenza e della sua persistente proliferazione si possono constatare ovunque: le nostre città sono strette nella morsa della criminalità e del degrado; i nostri giovani schiavi delle droghe e della promiscuità, ignari di qualsivoglia nozione del senso del dovere e dell'obbedienza, potenziali soggetti delinquenziali; violenze; stragi, la rassegnazione e l'apatia aleggiano in ogni strada, in ogni piazza, in ogni vicolo.
Ciononostante, oltre all'azione deleteria del Sionismo Internazionale, fra le cause della crisi dell'Identità Nazionale occorre annoverare altresì la scarsa idoneità dell'assetto nazionale ottocentesco rispetto al nuovo contesto politico e sociale che stiamo vivendo. La frammentazione politica presente all'interno della Razza Ariana, infatti, ha consentito al Liberalismo e all'Individualismo, principali strumenti del potere giudaico globale, di intaccare l'unità razziale dei Popoli Ariani. Alle Nazioni Etniche, dunque, quali sono tuttora quelle esistenti, occorre sostituire la Nazione Razziale, che consenta una maggiore compattezza nella consapevolezza degli Ariani di appartenere alla grande famiglia indoeuropea, che soddisfi le istanze etniche tramite un assetto costituzionale repubblicano e federale. Ciò a causa del fatto che le Nazioni Etniche sorte dal fermento romantico ottocentesco, pur avendo svolto inizialmente un ruolo estremamente positivo nell'elevazione spirituale degli uomini e nella creazione di una solida identità comunitaria, negli ultimi due secoli si sono rivelate troppo deboli per fronteggiare l'inesorabile avanzata del cancro sionista internazionale.
Pertanto, al fine di difendere i Popoli Indoeuropei dall'assalto del Sionismo, è necessario ridefinire il concetto di Nazione ed elaborare una nuova concezione dello Stato che, a differenza di quella liberale, assolva efficacemente alle sue funzioni essenziali, ovvero quelle di elevare l'uomo in ogni ambito della sua esistenza e di educarlo alla vita civile nell'ambito della comunità.


Prima di descrivere nel dettaglio la struttura costituzionale di cui dovrebbe essere dotato il nuovo Stato Nazionale Ariano, ritengo necessario soffermarmi sulla sua espansione territoriale.
A tal proposito, uno Stato su base razziale quale quello Ariano dovrebbe comprendere tutti i territori abitati da popolazioni indoeuropee, o comunque storicamente appartenute a civiltà ariane. Tali territori sono da identificare nell'intero Continente Europeo; nella Russia; nel Caucaso Meridionale; nell'Iran; nell'Afghanistan; nel Pakistan; nel Tagikistan e nell'India. I soggetti di appartenenza razziale differente da quella Ariana e i Meticci dovranno essere espulsi dal nuovo Stato. Per la determinazione dell'effettiva appartenenza di un individuo alla Razza Ariana (Indoeuropea) saranno necessari accertamenti di carattere scientifico.
La struttura costituzionale che dovrà assumere il nuovo Stato Nazionale Ariano consiste in un regime repubblicano e federale. Nella fattispecie, il carattere repubblicano è volto a garantire l'equilibrio politico e civile fra le varie Etnie Ariane, in quanto, qualora l'assetto costituzionale fosse di connotazione monarchica, si rischierebbe che l'appartenenza della dinastia regnante ad una singola Etnia possa provocare conflitti d'interesse che susciterebbero diffidenze reciproche fra i cittadini, conducendo a inopportuni particolarismi etnici e pertanto alla compromissione della stabilità interna del nuovo Stato; inoltre, la Storia ha dimostrato che le Monarchie tendono a sacrificare l'onore delle Nazioni per l'onore delle famiglie regnanti, in quanto i sudditi, privi di un forte senso comunitario, sono dediti al perseguimento della gloria del loro sovrano e della sua casata anziché alla gloria della loro Patria, estraniandosi dunque dalla loro comunità naturale, ovvero la Nazione.


Troppo a lungo le religioni di matrice semitica maggiormente diffuse fra i Popoli Ariani, ovvero il Cristianesimo e l'Islam, sono state causa di debolezza e rassegnazione, in quanto tramite l'insegnamento di dottrine false e assolutamente deleterie, e a causa della loro connotazione precipuamente universalistica, hanno allontanato i nostri fratelli dalla loro famiglia, li hanno resi ciechi schiavi di un dio barbaro e selvaggio, che soltanto menti similmente barbare e selvagge quali quelle dei Giudei avrebbero potuto creare e idealizzare. Troppi, fra i nostri fratelli, hanno abbandonati le grandi tradizioni millenarie dei loro avi, la grande spiritualità delle civiltà ariane che eccelsero, nel corso della Storia, in ogni ambito dello scibile umano, per abbracciare dottrine della miserevole feccia semita, le dottrine di un cammelliere arabo e di un falegname ebreo. Una simile dimenticanza, un simile abbandono non possono essere tollerati, poiché costituiscono un TRADIMENTO nei confronti della comunità, degli antenati, dei fratelli compatrioti. A ogni Razza corrisponde una determinata spiritualità. Ai semiti la spiritualità semita, agli Ariani la spiritualità ariana. All'universalismo e al messianismo semitico, la nuova Fratellanza Nazionale dei Popoli Ariani deve contrapporre una Spiritualità Nazionale. L'unico dio è la Nazione. Ogni individuo vive e muore in funzione della sua Nazione. Non deve esistere ragione di vita che non sia la Nazione. La Nazione è la totalità dell'esistenza, la massima aspirazione dello spirito, il culmine dell'elevazione dell'uomo. La Nazione è al tempo stesso completamento e annullamento dell'Uomo. Completamento dell'Uomo, poiché l'Uomo, identificandosi con la sua Comunità Naturale, che è la Famiglia Razziale, conclude il suo processo evolutivo morale e sociale. Annullamento dell'Uomo, poiché l'Uomo, offrendosi anima e corpo alla sua Nazione, viene assorbito da questa e diviene egli stesso parte della Nazione, pertanto si trasforma in un'altra entità, infinitamente più potente e sublime.
Alla luce di queste considerazioni, è possibile constatare che il Culto della Nazione, è l'unico culto ammesso dalla Natura, e che culti differenti sono contro Natura, in quanto alienano l'Uomo dalla sua effettiva condizione razziale, politica, culturale e sociale, che è conseguenza di millenni di evoluzione.


Nella costituzione di uno Stato, è essenziale tener conto della sua organizzazione nell'ambito della ricerca scientifica, in quanto il Progresso Scientifico e Tecnologico è uno degli strumenti principali per la preservazione della Razza e il suo costante miglioramento.
A tal proposito, ritengo necessarie le seguenti politiche:
- Eliminazione dei Nuclei Familiari tramite l'attribuzione del compito di gestire nascite e morti all'esclusiva potestà dello Stato. Le Famiglie, infatti, costituiscono uno dei principali ostacoli per la preservazione della Comunità Naturale, in quanto distolgono gli individui dall'adempimento dei loro doveri nei confronti della Nazione; inoltre, esse, poiché presuppongono un mescolamento indiscriminato di caratteri genetici variegati, impediscono quell'omogeneità di caratteri fisici e neuropsichici che è requisito fondamentale per l'esistenza di una cittadinanza virtuosa, in cui criminalità e decadenza siano assenti. Lo Stato, pertanto, avvalendosi degli strumenti offerti dalla moderna Ingegneria Genetica, ha il compito di generare, attraverso un'accurata selezione preliminare degli individui aventi le migliori caratteristiche, i propri cittadini, che ovviamente dovranno essere privi di qualsivoglia orientamento sessuale, affinché l'unica famiglia esistente sia lo Stato, padre e dio dei suoi cittadini, al quale spetta la responsabilità di crescerli, educarli, nutrirli e proteggerli, con tutto l'affetto di un genitore verso i suoi figli o con l'amore di un dio verso la sua creazione.
- Il futuro è lo Spazio. L'accrescimento e lo sfruttamento pratico delle conoscenze esistenti in materia di Cosmologia possono offrire immensi benefici alla Nazione e alla sua causa. La colonizzazione di nuovi pianeti, l'avviamento di una politica industriale incentrata sull'estrazione e sull'utilizzo di materiali provenienti da corpi extraterrestri, costituirebbero un notevole impulso alla crescita economica e alla prosperità.


Considerando che i nemici dei Popoli e delle Nazioni, al fine di adempiere ai loro criminali intenti, si sono sempre avvalsi di un sistema economico oligarchico e selvaggiamente capitalistico, manifestatosi nella Globalizzazione, che tuttoggi, attraverso la piovra neoliberista, attanaglia il mondo, è possibile giungere alla conclusione del fatto che il nuovo Stato Ariano, affinché non cada vittima della piovra neoliberista e delle rapine dei Rothschild e dei Rockefeller, dovrà essere dotato di una struttura economica in cui le Industrie Strategiche (Metallurgiche, Siderurgiche, Minerarie e simili) e il Settore Terziario siano nazionalizzate e socializzate, e che l'iniziativa privata sia limitata alla piccola-media imprenditoria.


Il presente Manifesto intende essere una guida per tutti gli uomini di buona volontà che amano la propria terra e il proprio popolo e che onorano i loro antenati e le loro tradizioni, e che desiderano liberare la propria Nazione dalla decadenza che dilaga ovunque. Il presente Manifesto è un terremoto che distrugge le falsità e le illusioni propinate dai nemici delle Nazioni, che sancisce la nascita di una nuova Fratellanza Nazionale, rivolta al Futuro, in viaggio verso il Futuro imbarcata sulla nave del Passato, attraverso l'oceano del Presente. Una nuova Fratellanza Nazionale consapevole delle sue capacità e del suo potenziale, preludio di una nuova Umanità, emancipata dai timori e dalle suggestioni che l'hanno tenuta schiava per secoli.

- SAVONAROLA -
16-06-14, 10:59
Il Manifesto che ho pubblicato è tutt'altro che conservatore.

MaIn
16-06-14, 12:14
Il Manifesto che ho pubblicato è tutt'altro che conservatore.


hai ragione, non è conservatore.
è pura spazzatura.

- SAVONAROLA -
16-06-14, 12:30
hai ragione, non è conservatore.
è pura spazzatura.

Non vedo "diamanti" intorno a me.

MaIn
16-06-14, 12:47
Non vedo "diamanti" intorno a me.


certo che no anzi... qua c'è gente cagionevole.
perchè aggiungere focolai di colera e altro.

- SAVONAROLA -
16-06-14, 12:56
certo che no anzi... qua c'è gente cagionevole.
perchè aggiungere focolai di colera e altro.

Secondo me tu il Manifesto non l'hai nemmeno letto, appena ti sei imbattuto nella parola "Razza", ti sei fermato.

Ma non è colpa tua, tu stesso sei una vittima di una mentalità dogmatica che si spaccia per "Sinistra".

Io non sono polemico.

Volevo solo precisare ulteriormente la mia idea politica, la mia concezione di "Uomo Nuovo", che non ha nulla a che vedere con beceri ultranazionalismi da bar.

MaIn
16-06-14, 13:39
Secondo me tu il Manifesto non l'hai nemmeno letto, appena ti sei imbattuto nella parola "Razza", ti sei fermato.

Ma non è colpa tua, tu stesso sei una vittima di una mentalità dogmatica che si spaccia per "Sinistra".

Io non sono polemico.

Volevo solo precisare ulteriormente la mia idea politica, la mia concezione di "Uomo Nuovo", che non ha nulla a che vedere con beceri ultranazionalismi da bar.

no. è che sono una spia della complotto sionista :glee: