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Visualizza Versione Completa : Le foto di Ghirri



Druuna
15-05-14, 09:44
Ghirri è in mostra a Reggio Emilia

http://www.uncubemagazine.com/sixcms/media.php/1323/12_LuigiGhirri_Bologna,%201987.jpg

“Per lui fotografare significava essere sorpreso da qualsiasi cosa, trovare quell’emozione che ti fa immaginare la vastità dello spazio, anche nelle cose più quotidiane.” Sono parole del poeta Gianni Celati, che di Ghirri fu amico. “Fotografava cose a cui nessuno bada. Per Luigi la foto doveva ridare dignità alle cose, doveva sottrarle agli schemi, ai giudizi sbrigativi di chi non guarda mai niente”.

http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2013/05/21_LuigiGhirri_Bologna-Studio-di-Giorgio-Morandi-1989-90.jpg

“Una delle grandi convinzioni, delle grandi teorie, soprattutto uno dei grandi miti a proposito della fotografia è l’idea che sia testimonianza di qualcosa che è successo. Testimonianza di quello che ho visto. E’ testimonianza di quello che ho visto ma è anche reinvenzione di quello che ho visto. Sostanzialmente la fotografia non fa altro che rappresentare le percezioni che una persona ha del mondo. In questo punto sono contenuti tutti i rapporti enigmatici, gli elementi misteriosi che sussistono nell’immagine fotografica.” “Credo che la fotografia possa metterci in relazione con il mondo in maniera profondamente diversa. La fotografia rappresenta sempre meno un processo di tipo conoscitivo, nel senso tradizionale del termine, o affermativo che offre delle risposte, ma rimane un linguaggio per porre delle domande sul mondo. Io, con la mia storia, ho percorso esattamente questo itinerario, relazionandomi continuamente con il mondo esterno, con la convinzione di non trovare mai una soluzione alle domande, ma con l’intenzione di continuare a porne. Perché questa mi sembra già una forma di risposta.”

http://www.port-magazine.com/wp-content/uploads/2013/11/Suzzara-by-Luigi-Ghirri-%C2%A9-Estate-of-Luigi-Ghirri-ARTUNER-.jpg

Per lui fotografare significava essere sorpreso da qualsiasi cosa, trovare quell’emozione che ti fa immaginare la vastità dello spazio, anche nelle cose più quotidiane.” Sono parole del poeta Gianni Celati, che di Ghirri fu amico. “Fotografava cose a cui nessuno bada. Per Luigi la foto doveva ridare dignità alle cose, doveva sottrarle agli schemi, ai giudizi sbrigativi di chi non guarda mai niente”.

Luigi Ghirri e la fotografia. InterioritÃ* e mondo esterno. | Il blog di Molo7 Photo Agency (http://www.molo7photoagency.com/blog/luigi-ghirri-pensieri-intorno-alla-fotografia/#sthash.TmeS9Via.dpuf)

Ucci Do
15-05-14, 10:17
la seconda ricorda una delle nature morte di morandi

Druuna
15-05-14, 10:20
la seconda ricorda una delle nature morte di morandi

Luigi Ghirri e Giorgio Morandi. Il senso delle cose | Artribune (http://www.artribune.com/2014/01/luigi-ghirri-e-giorgio-morandi-il-senso-delle-cose/)

Maestrale
15-05-14, 11:05
Ghirri è in mostra a Reggio Emilia

http://www.uncubemagazine.com/sixcms/media.php/1323/12_LuigiGhirri_Bologna,%201987.jpg

“Per lui fotografare significava essere sorpreso da qualsiasi cosa, trovare quell’emozione che ti fa immaginare la vastità dello spazio, anche nelle cose più quotidiane.” Sono parole del poeta Gianni Celati, che di Ghirri fu amico. “Fotografava cose a cui nessuno bada. Per Luigi la foto doveva ridare dignità alle cose, doveva sottrarle agli schemi, ai giudizi sbrigativi di chi non guarda mai niente”.

http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2013/05/21_LuigiGhirri_Bologna-Studio-di-Giorgio-Morandi-1989-90.jpg

“Una delle grandi convinzioni, delle grandi teorie, soprattutto uno dei grandi miti a proposito della fotografia è l’idea che sia testimonianza di qualcosa che è successo. Testimonianza di quello che ho visto. E’ testimonianza di quello che ho visto ma è anche reinvenzione di quello che ho visto. Sostanzialmente la fotografia non fa altro che rappresentare le percezioni che una persona ha del mondo. In questo punto sono contenuti tutti i rapporti enigmatici, gli elementi misteriosi che sussistono nell’immagine fotografica.” “Credo che la fotografia possa metterci in relazione con il mondo in maniera profondamente diversa. La fotografia rappresenta sempre meno un processo di tipo conoscitivo, nel senso tradizionale del termine, o affermativo che offre delle risposte, ma rimane un linguaggio per porre delle domande sul mondo. Io, con la mia storia, ho percorso esattamente questo itinerario, relazionandomi continuamente con il mondo esterno, con la convinzione di non trovare mai una soluzione alle domande, ma con l’intenzione di continuare a porne. Perché questa mi sembra già una forma di risposta.”

http://www.port-magazine.com/wp-content/uploads/2013/11/Suzzara-by-Luigi-Ghirri-%C2%A9-Estate-of-Luigi-Ghirri-ARTUNER-.jpg

Per lui fotografare significava essere sorpreso da qualsiasi cosa, trovare quell’emozione che ti fa immaginare la vastità dello spazio, anche nelle cose più quotidiane.” Sono parole del poeta Gianni Celati, che di Ghirri fu amico. “Fotografava cose a cui nessuno bada. Per Luigi la foto doveva ridare dignità alle cose, doveva sottrarle agli schemi, ai giudizi sbrigativi di chi non guarda mai niente”.

Luigi Ghirri e la fotografia. InterioritÃ* e mondo esterno. | Il blog di Molo7 Photo Agency (http://www.molo7photoagency.com/blog/luigi-ghirri-pensieri-intorno-alla-fotografia/#sthash.TmeS9Via.dpuf)

Bello. Potevi aprirlo nella sezione "arte", c'è proprio una sottosezione dedicata alla fotografia.

Senz'altro però qui lo hai offerto ad un pubblico più vasto: là di solito ci andiamo solo il moderatore di sezione, io e un necrofago di nome pv.

Druuna
15-05-14, 11:13
Bello. Potevi aprirlo nella sezione "arte", c'è proprio una sottosezione dedicata alla fotografia.

Senz'altro però qui lo hai offerto ad un pubblico più vasto: là di solito ci andiamo solo il moderatore di sezione, io e un necrofago di nome pv.

In effetti dovrei spostarlo... però... :rolleyes:

Rachel Walling
15-05-14, 15:56
spostata

So' greche!
23-12-14, 01:43
Uno tra i miei artisti preferiti. Personalmente preferisco il 'tardo' Ghirri, quello del Profilo delle Nuvole (spero in una riedizione, usato è inavvicinabile) e del Paesaggio Italiano.

Alcune tra le sue foto che più mi piacciono (oltre a quella che ho in avatar, "Bologna, via Stalingrado, 1985" http://www.laricerca.loescher.it/images/stories/arte_musica/ghirri/ghirri9.jpg )


Cadecoppi dalla strada per Finale Emilia:

http://www.artuner.com/assets/Cadecoppi-Dalla-strada-per-Finale-Emilia1_uqhyv1-1024x672.jpg


Lido di Spina

http://www.molo7photoagency.com/blog/wp-content/uploads/2012/03/luigi_ghirri_lido_di_spina_1973_courtesy_paola_bor gonzoni_ghirri.jpg


Valli grandi veronesi:

http://www2.le.ac.uk/departments/modern-languages/people-1/mspunta/SpuntaValliGrandiVeronesi.jpg


Cittanova di Modena:

http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2012/02/03.jpg


E ovviamente, ma c'entra forse pure l'opera della quale è la copertina:

http://panizzi.comune.re.it/immagini/Fototeca/03CCCP%20Fedeli%20alla%20linea.jpg


Link all'archivio del comune di Reggio Emilia, con gran parte dell'opera catalogata e consultabile online: Archivio fotografico Ghirri (http://cataloghi.comune.re.it/Cataloghi/Zetesis.ASP?WCI=Generic&WCE=MENU&WCU=html/Ghirri-Anto_i.htm)