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Visualizza Versione Completa : no alla messa in fuorilegge del PCU



Thomas Lenin
19-08-14, 18:33
NO alla messa fuorilegge del Partito Comunista d?Ucraina (http://www.marx21.it/internazionale/area-ex-urss/24392-no-alla-messa-fuorilegge-del-partito-comunista-ducraina.html)

http://www.marx21.it/images/simboli_loghi/pc_ucraina_bandiere.jpgALLA CORTE COSTITUZIONALE UCRAINA
ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
AL PARLAMENTO EUROPEO
AL CONSIGLIO DELL’UE
ALL’ASSEMBLEA DEL CONSIGLIO D'EUROPA

Dopo le ripetute aggressioni fisiche e le minacce contro i comunisti ucraini, e in particolare contro il Segretario generale del Partito, Petro Simonenko, verificatesi in questi ultimi mesi, abbiamo appreso con sgomento la notizia secondo cui il governo di Kiev, che gode del sostegno di forze apertamente neonaziste come “Pravyj Sektor” e “Svoboda”, si accinge ora a mettere fuori legge il Partito Comunista d’Ucraina (PCU).

Il PCU, riorganizzatosi nel 1993, si è sempre battuto legittimamente nella Verkhovna Rada e nel Paese per evitare che l’Ucraina diventasse membro della Nato o di altri blocchi aggressivi, dichiarandosi invece a favore di un nuovo sistema di sicurezza collettivo pan-europeo. Mai, il PCU, si è mosso al di fuori delle leggi e della Costituzione ucraina. Nonostante ciò esso è stato oggetto di aggressioni e intimidazioni di ogni tipo; molte sue sedi sono state attaccate e date alle fiamme e diversi suoi militanti e dirigenti sono caduti sul campo per mano delle forze neofasciste. Sono dinamiche che in Europa si sono già viste, negli anni ’20 e ’30 del Novecento, con sviluppi ed esiti tragici per tutto il mondo.
Mettere fuori legge il PCU vorrebbe dire mettere a tacere la voce dell’opposizione parlamentare più coerente e autenticamente popolare rispetto al nuovo potere, volto a fare dell’Ucraina un altro avamposto della Nato ai confini della Federazione Russa. Vorrebbe dire dunque far compiere un altro passo al Paese verso un regime apertamente neofascista.

In questi mesi, da più parti sono venuti autorevoli ammonimenti per fermare questa escalation. La parlamentare europea Gabriele Zimmer, presidente del Gruppo GUE/NGL (Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica) al Parlamento di Strasburgo, si è rivolta direttamente al presidente Poroshenko per chiedergli di fermarsi prima di rendere irreversibile la deriva autoritaria del suo Paese. Gli stessi ex-ambasciatori italiani a Mosca, Sergio Romano e Ferdinando Salleo, hanno espresso motivate critiche su quanto sta accadendo in Ucraina, anche per responsabilità della Nato.

Altri appelli, a carattere europeo e mondiale, promossi da uno schieramento amplissimo di partiti comunisti e progressisti, o di governi progressisti dell’America Latina e di altri continenti, si sono espressi in modo analogo.

Le decisioni del governo ucraino violano apertamente i principi affermati nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, ribaditi nella stessa Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea approvata a Nizza nel 2000: principi che l’Unione europea stessa viola con il sostegno ad un governo che vede la presenza di ministri neo-nazisti e che oggi si appresta a mettere fuori legge un partito che alle ultime elezioni ha ottenuto il 13,2% dei voti.

Da parte nostra chiediamo alla Corte costituzionale ucraina, alla Corte di Giustizia europea, al Parlamento Europeo, al Consiglio europeo dell’Ue e al Consiglio d’Europa di non avallare questo atto illegittimo, e di ribadire l’intangibilità dell’Habeas corpus, i principi della libertà di espressione e di organizzazione e il pluralismo politico e culturale come basi essenziali della convivenza civile.

Roma, 9 agosto 2014

Gianni Ferrara, professore emerito di diritto costituzionale, Università “La Sapienza” di Roma
Domenico Losurdo, filosofo, Università di Urbino
Angelo d'Orsi, docente di storia delle dottrine politiche, Università di Torino
Pergiovanni Alleva, giusvalorista, coordinatore nazionale della Commissione Giuridica FIOM-CGIL
Valentino Parlato, giornalista, tra i fondatori de “il Manifesto”
Giulietto Chiesa, giornalista, saggista, presidente di Pandora TV
Carla Nespolo, vice presidente nazionale Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ( ANPI)
Eleonora Forenza, parlamentare europea, eletta nella coalizione “L’Altra Europa con Tsipras”, nel Gruppo Sinistra Unitaria Europea – Sinistra Verde Nordica
Maria Luisa Boccia, filosofa politica
Associazione Internazionale Giuristi Democratici
Andrea Catone, storico del movimento operaio
Manlio Dinucci, saggista, storico del movimento per la pace
Wasim Dahmash, docente di Letteratura e Lingua araba, Università di Cagliari
Cesare Procaccini, segretario nazionale del Partito dei Comunisti Italiani
Paolo Ferrero, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
Fabio Amato, responsabile Dipartimento Esteri del Partito della Rifondazione Comunista
Fausto Sorini, responsabile Dipartimento Esteri del Partito dei Comunisti Italiani
Edoardo Mentrasti, Assemblea Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL)
Claudio Grassi, direzione nazionale Partito della Rifondazione Comunista (PRC)
Luigi Vinci, già capo delegazione PRC al Parlamento Europeo
Alexander Höbel, storico del movimento operaio
Fosco Giannini, già Senatore e Capogruppo, Commissione Difesa al Senato della Repubblica
Oliviero Diliberto, docente di Diritto all’Università “La Sapienza” di Roma, già Ministro della Giustizia
Guido Liguori, storico del pensiero politico, Università della Calabria
Mauro Gemma, direttore di “Marx 21” on line
Vittorio Pesce Delfino, antropologo, Università di Bari
Paolo Ciofi, vicepresidente Associazione per il Rinnovamento della Sinistra
Vladimiro Giacché, economista
Giuseppe Aragno, storico
Guido Oldrini, storico della filosofia, Università di Bologna
Fabio Marcelli, Istituto di Studi Giuridici Internazionali
Manuela Palermi, giornalista, già Capogruppo al Senato della Repubblica
Bruno Steri, direttore della rivista “Essere Comunisti”
Marco Santopadre, Rete dei Comunisti
Sergio Cararo, direttore di “Contropiano”
Mauro Casadio, Rete dei Comunisti
Maurizio Musolino, portavoce comitato “Per non dimenticare Sabra e Shatila”
Raffaele Bucciarelli, Presidente Gruppo Federazione della Sinistra Consiglio Regionale Marche
Franco Argada, coordinamento nazionale Associazione per il Rinnovamento della Sinistra
Raffaele D'Agata, ordinario di Storia contemporanea, Università di Sassari
Angelo Baracca, professore di fisica all'Università di Firenze
Piero Bevilacqua, ordinario Storia Contemporanea, Università “ La Sapienza” di Roma
Vito Francesco Polcaro, Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica Roma, presidente ANPI Roma
Ugo Adilardi, presidente Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico
Salvatore Effigie, direttivo nazionale FISAC-CGIL
Romina Velchi, giornalista, già direttrice di “Liberazione”
Marco Albeltaro, storico, Università di Torino
Paolo Guerrini, già Senatore della Repubblica e Sottosegretario di Stato alla Difesa e al Lavoro
Ruggero Giacomini, storico della Resistenza e del movimento operaio
Maria Rosa Calderoni, giornalista, già redattrice de “l’Unità” e di “Liberazione”
Maurizio Governatori, artista
Banda Bassotti, gruppo musicale
Marino Severini, musicista, voce e chitarra de La Gang
Giuseppe Casarubbea, storico della società italiana
Francesco Maringiò, Centro Studi Correspondances Internationales
Luca Cangemi, già deputato al Parlamento
Salvatore d'Albergo, professore emerito di diritto pubblico Univ. di Pisa
Luigi Marino, già Capogruppo al Senato della Repubblica
Cristina Carpinelli, Comitato Scientifico CESPI, Milano
Giorgio Inglese, docente, Università di Roma
Donatello Santarone, docente, Università degli Studi Roma Tre
Rossana Platone, docente, Università di Milano
Ada Donno, docente di Letteratura, fondatrice della Association of Women of the Mediterranean Region
Milena Fiore, videomaker, Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico
Demostenes Floros, analista geopolitico, collaboratore della rivista Limes
Stefano Azzarà, docente di filosofia, Università di Urbino
Federico Martino, docente di Storia del Diritto, Università di Messina
Paolo Bianchi, direttore della casa editrice "Sandro Teti Editore"
Giuseppe Zambon, editore
Delfina Tromboni, storica, direttrice dell’Istituto di Storia della Resistenza di Ferrara
Andrea Martocchia, dottore di ricerca in Fisica, storico dell’astronomia; studioso di storia dei Balcani
Emiliano Alessandroni, storico della Filosofia, Università di Urbino
Gennaro Lopez, già deputato del Partito Comunista Italiano
Sergio Manes, Edizioni “La Città del Sole”
Gaspare Jean, professore, già primario di Medicina, saggista, studioso degli aspetti sociali della medicina
Piero Di Siena, Senatore, dell’Associazione per la Ricostruzione della Sinistra
Nico Perrone, già docente di Storia dell’America, Università di Bari
Sandro Teti, editore e direttore responsabile della rivista di cultura "Il Calendario del Popolo"
Raffaele Cavalluzzi, già ordinario di Letteratura Italiana, Università di Bari
Giuseppe Amata, docente, Università di Catania

Le adesioni all’appello vanno indirizzate a pcucraina@gmail.com

Gianky
19-08-14, 21:30
Aderisco!

LupoSciolto°
20-08-14, 09:37
Massimo sostegno!

Thomas Lenin
20-08-14, 11:58
anche da parte mia pieno sostegno, non vedo motivo di far mettere fuorilegge un partito che prende il 20%