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Visualizza Versione Completa : 2 giugno: niente da festeggiare



Cipriano (POL)
06-03-05, 14:11
Che ne pensate dei caduti di Via Medina?

Zarskoeselo
06-03-05, 17:47
Furono degli eroi. Dei giovani che vennero ammazzati a sangue freddo. A Tien an Men, il carro armato si fermò, in via Medina no: Ida cavalieri, studentessa sui vent'anni, si avvolse nel tricolore sabaudo e rimase lì sulla strada per fermare un carrarmato che la schiacciò. Carlo Russo venne ucciso con una raffica di mitra alle spalle. ecc. Erano tutti disarmati, volevano solo che il Re restasse. Furono uccisi.

Cipriano (POL)
07-03-05, 15:14
Non pensate che ci sia bisogno di una lapide per ricordare i caduti di Via Medina?

Fante d'Italia
08-03-05, 16:25
In Origine postato da Jenainsubrica
Referendum Istituzionale 2 giugno 1946
Percentuale voti in favore della Monarchia
Nord: meno del 50%
Sud: più del 50%
W LA PADANIA LIBERA!
:lol :lol :lol Leggi qui sotto quanta umiliazione per la Vostra, la nostra dignità di cittadini buggerati e derubati del nostro diritto ad una informazione veritiera, dalla quale trarre libera opinione e sano orgoglio.


IL GAZZETTINO - venerdì 11 giugno 1993 - di Antonio Zulian

"....(.)...il 18 aprile, uscito dal seggio elettorale e giunto nella piazza del paese, mi accorgo che, presso la chiesa, c'è ora un grande tabellone bronzeo, con su scolpiti alcuni lapidarissimi "cenni" relativi alla storia di Grantorto..(.)... "Dal 1260 con la scomparsa degli Ezzelini Grantorto assunse il destino di Padova; nel 1400 passò alla Serenissima e godette di pace finchè con l'avvento Napoleonico entra a far parte comune della Storia del Veneto, lottando per l'odierna Repubblica"
Più sotto, a mò di firma, una sigla: Is.Cal.
Ne rimasi sbalordito.
Quasi 200 anni di storia saltati d'un fiato. A parte le gravi inesattezze relative alla "pace" che ci avrebbe regalato la Serenissima, pensai anche a tutta la strada fatta per venire a votare.....(.)... pensai ai nostri giovani, i quali devono e possono anche volere una scuola in cui s'insegnino cose credibili.
Decisi, seduta stante, di recarmi in Comune per degli accertamenti.
Forse che lo scopo del referendum non era quello di manifestare la volontà d'incominciare a cambiare le cose?

Temevo non mi fosse possibile scovare quelle carte che desideravo. Invece al Comune di Grantorto trovo un personale magnifico, di una gentilezza squisita, e un Sindaco che mi piace nominare, il Geom. Vittoriano Mazzon, disponibilissimo, che mi spalanca gli archivi e mi lascia libero di fotocopiare ciò che mi pare.

In breve trovo il fascicolo concernente il 1946, da cui estraggo, a proposito degli abitanti di Grantorto (e del Veneto in generale) e la loro lotta per "l'odierna Repubblica", le carte relative al referendum istituzionale del 2 giugno di quell'anno.

Ebbene le cifre sono le seguenti:
Voti riportati dalla Repubblica, n. 495
Voti riportati dalla Monarchia, n. 1191.
Voti in totale: 1686

Forza, che con un pò di buona volontà quel tabellone, come alcune facce di storici magari venduti al miglior offerente, si può anche rimuovere, o correggere in fretta.
Gli Italiani, quelli che hanno votato per il cambiamento, ne saranno lieti."

Fante d'Italia
08-03-05, 16:28
In Origine postato da ZENA
Almeno una volta abbiamo vinto...

:D
Meglio, si può dire che ha vinto un tabellone bronzeo ma.... bugiardo.

Cipriano (POL)
13-03-05, 03:02
Credo che sia veramente un onore averLa fra di noi!

Conterio
18-05-05, 11:55
Questo un articolo, che ho inviato ai tre giornali locali della mia provincia, nella speranza che almeno una testata lo pubblichi in tempo per "commmemorare" giustamente l'evento...

Ultimamente ho riscosso un certo successo con articoli "Simili", ma devo ancora capire, se li hanno pubblicati per darmi un contentino, per sfottermi o che altro...

Comunque l'importante qualche volta è "passare" la censura, e la pubblicazione, diventa quasi un volantinaggio, anzi direi un grosso volantinaggio di circa 9000 copie abbbondanti !
Se son rose fioriranno....

*********************

Commemorazioni : 2 giugno ?… no grazie !!

Il problema Monarchia-repubblica resta a mio avviso ancora aperto e le motivazioni per sostenere democraticamente la riforma istituzionale del nostro Paese, ponendo al vertice dello Stato la figura del Sovrano, sono molteplici…
Potrei cominciare da quelle storiche, a partire da quel 2 giugno 1946 in cui venne messo in scena il primo atto del dramma che oggi viviamo con la vittoria di un fronte repubblicano supportato dai poteri forti internazionali... ma non certo dal popolo italiano! Questa parte fondamentale della nostra storia “recente”viene colpevolmente liquidata come se si fosse svolto un tranquillo e "democratico" referendum. Di tranquillo e democratico ci fu ben poco a cominciare dai manifestanti monarchici vilmente ammazzati per le strade di Napoli passando per i giochi di prestigio eseguiti con le schede elettorali dalla “coppia” Togliatti-Romita...
Al giorno d'oggi nessuno dotato di un minimo di intelligenza e di coscienza storica mette più in dubbio che quello della repubblica sia stato un "parto difficile e pilotato" (per utilizzare le parole di Massimo Caprara, segretario personale del "Migliore"). Questa violenza attuata ed occultata nei confronti della volontà popolare ancora oggi resta in attesa di giustizia.
Ma non c’è solo il passato, anzi, …un monarchico deve in primis guardare al futuro, perché sa che il suo fine ultimo è quello di avere al vertice dello Stato un Sovrano e non un Presidente.
Perché oggi dobbiamo sostenere con tutte le nostre forze la Monarchia ?
Perché il Sovrano viene ad essere un vero e proprio punto di riferimento per tutti, il simbolo dell’Unità della Patria (oggi sempre più spesso messa in dubbio) a cui ci si affeziona perché egli non rappresenta il consenso di una parte dell’elettorato, egli rappresenta ufficialmente l’intero popolo, egli è garanzia dell’imparzialità dell’applicazione delle regole istituzionale, nel rispetto reciproco.
Si può ben dire quindi che il principale interesse “privato” del Re è il perseguimento dell’interesse pubblico, visto che la garanzia e la probabilità di conservare la corona per sé e per i suoi discendenti sono tanto più alte quanto maggiore è la coincidenza tra azione regia e bene pubblico; mantenimento del trono e benessere sociale e civile quindi coincidono.
Il Sovrano è autorità che lega a sé in un vincolo d’onore le grandi strutture dello Stato non per subordinarle, ma per sottrarle alle suggestioni ricorrenti delle parti, in nome di una superiore legittimità. Come simbolo e come referenza istituzionale, la Monarchia è perciò espressione suprema, stabile e duratura nel tempo.
Numerosi esempi di istituzioni Monarchiche in Europa, mettono bene in evidenza come questi Paesi siano socialmente e politicamente molto più evoluti del nostro, confortandomi in questa idea ed aspirazione.
Non annoierò il lettore con un elenco delle negatività che giornalmente viviamo, e che sono da ascrivere solo ed esclusivamente alla criticità insita nelle istituzioni repubblicane, in quanto sotto gli occhi di tutti.
La crisi, morale, politica, sociale e non ultima economica dell’Italia in atto ormai da anni sono il chiaro “indice” che ogni cittadino criticamente obiettivo di questa repubblica trova autonomamente a conferma di quanto asserito.
Pertanto personalmente non festeggerò nella data del 2 giugno, ma dal balcone della mia abitazione, in ricordo ed in segno di profondo rispetto per i caduti di Via Medina a Napoli, sventolerà la bandiera Italiana …quella Vera, quella del Risorgimento, quella dell’Unità Nazionale, quella con lo Stemma Sabaudo nel mezzo !

Conterio Alberto

*************************

Vi aggiornerò circa il risultato !!!

Ciao

Cipriano (POL)
18-05-05, 14:16
Bravooooooooooooo!

FedericoAmMI
18-05-05, 14:57
Molto bene.

Zarskoeselo
18-05-05, 19:50
:-0003n
Bene!

Fante d'Italia
19-05-05, 00:44
Ottimo. Ogni Italiano libero Ti deve un grazie in più.:)

vacanze romane
19-05-05, 21:46
Il 2 giugno? E' un giovedì. E basta. Peccato che i negozi siano chiusi, ma io ho la Svizzera vicina...e non devo subire retorica rifritta, sproloqui indecenti, facce di circostanza e discorsi ammuffiti.

Viva il Re

Canta
19-05-05, 21:49
In Origine postato da vacanze romane
Il 2 giugno? E' un giovedì. E basta. Peccato che i negozi siano chiusi, ma io ho la Svizzera vicina...e non devo subire retorica rifritta, sproloqui indecenti, facce di circostanza e discorsi ammuffiti.

Viva il Re

Anche se per motivi leggermente diversi dai tuoi straquoto!

Viva il DUCE.

Fante d'Italia
19-05-05, 22:41
In Origine postato da vacanze romane
Il 2 giugno? E' un giovedì. E basta. Peccato che i negozi siano chiusi, ma io ho la Svizzera vicina...e non devo subire retorica rifritta, sproloqui indecenti, facce di circostanza e discorsi ammuffiti.

Viva il Re

sarchiapone (POL)
20-05-05, 13:59
perché non lo pubblichi su www.telefree.it sto bell'articolo?
Io l'ho gia fatto l'anno scorso e due anni fa ma mi piacerebbe dare l'impressione che non sono il solo monarchico che frequenta quel portale ( 4500 iscritti, milioni di pagine lette al mese) che è specifico per la provincia di LITTORIA, così faccio contento Canta.
Lo pubblicano di sicuro.

W il RE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:-00001

Egol
21-05-05, 14:01
In Origine postato da piopierucci
Ottimo. Ogni Italiano libero Ti deve un grazie in più.:)

Io non gli devo proprio nulla...:rolleyes:

Fante d'Italia
21-05-05, 17:23
In Origine postato da Eegol
Io non gli devo proprio nulla...:rolleyes:
Guarda bene nel Tuo sacco, ma mi sa che è proprio vero, non hai niente da dare.:D

Egol
22-05-05, 00:01
In Origine postato da piopierucci
Guarda bene nel Tuo sacco, ma mi sa che è proprio vero, non hai niente da dare.:D

ho molto da dare...non sarei comunista se non amassi la gente... e questo voi non lo potete/volete proprio capire...:rolleyes:

Zarskoeselo
22-05-05, 00:24
Perfavore, non faccia questa retorica, altrimenti le spiattellerò quella dei Re taumaturghi.

Conterio
22-05-05, 11:10
In Origine postato da sarchiapone
perché non lo pubblichi su www.telefree.it sto bell'articolo?
Io l'ho gia fatto l'anno scorso e due anni fa ma mi piacerebbe dare l'impressione che non sono il solo monarchico che frequenta quel portale ( 4500 iscritti, milioni di pagine lette al mese) che è specifico per la provincia di LITTORIA, così faccio contento Canta.
Lo pubblicano di sicuro.

W il RE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:-00001

buona idea... lo farò !!

Ciao e grazie

Conterio
22-05-05, 11:10
In Origine postato da sarchiapone
perché non lo pubblichi su www.telefree.it sto bell'articolo?
Io l'ho gia fatto l'anno scorso e due anni fa ma mi piacerebbe dare l'impressione che non sono il solo monarchico che frequenta quel portale ( 4500 iscritti, milioni di pagine lette al mese) che è specifico per la provincia di LITTORIA, così faccio contento Canta.
Lo pubblicano di sicuro.

W il RE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:-00001

buona idea... lo farò !!

Ciao e grazie

Conterio
22-05-05, 11:14
In Origine postato da Eegol
ho molto da dare...non sarei comunista se non amassi la gente... e questo voi non lo potete/volete proprio capire...:rolleyes:

:lol

ma per favore basta !!!:lol

non ho più la forza dal ridere !!!:lol

I comunisti amano così tanto la gene, che diventano ...."POSSESSIVI" ... :lol

E poi danno moltissimo alla gente.... "MANGANELLATE" ...:lol

:K :K

Dai Eegol.... questa era buona !!

Egol
22-05-05, 11:39
In Origine postato da Conterio
:lol

ma per favore basta !!!:lol

non ho più la forza dal ridere !!!:lol

I comunisti amano così tanto la gene, che diventano ...."POSSESSIVI" ... :lol

E poi danno moltissimo alla gente.... "MANGANELLATE" ...:lol

:K :K

Dai Eegol.... questa era buona !!

No, eh eh, ci stai scambiando per i tuoi amici fascisti;)

Zarskoeselo
22-05-05, 13:31
Che hanno imparato dal vostro papino Lenin a mettere la gente nei campi di concentramento.

Zarskoeselo
22-05-05, 13:48
http://www.oliari.com/comunismo/morti10.jpg
http://www.oliari.com/comunismo/morti11.jpg

Cipriano (POL)
22-05-05, 14:31
Si potrebbe fare propaganda contri i brogli del 1946 il 2 giugno, non credete? Proposte concrete?

Egol
23-05-05, 15:42
Guarda fascista di zarkocoso che io e la maggioranza dei compagni condannano l' urss e il dogmatismo sovietico...invece di parlare da ignorante informati! Che ho letto che ci hai scambiato per i fasci: loro negano lo sterminio, non noi...da sempre l' ignoranza fa paura e il silenzio è uguale a morte...

Conterio
23-05-05, 17:18
In Origine postato da Eegol
Guarda fascista di zarkocoso che io e la maggioranza dei compagni condannano l' urss e il dogmatismo sovietico...invece di parlare da ignorante informati! Che ho letto che ci hai scambiato per i fasci: loro negano lo sterminio, non noi...da sempre l' ignoranza fa paura e il silenzio è uguale a morte...

Carissimo... tu bestemmi, come siete abituati a fare da sempre...

Ho ancora bene in mente il negare spudoratamente i fatti delle Foibe qualche settimana fa a seguito del filmato RAI.
Questo è solo l'ultimo di una serie infinita di casi in cui si vede comunisti come te o politici comunisti ingnorare o far fiunta di non conoscere fatti e cose che hanno dell'incredibile.
Ancor oggi, Fidel Castro solleva tanti e tali polveroni che è quasi impossibile avanzare ad un discorso sull'argomento.
I Gulac, sono un'invenzione, le Foibe non esistono, la giustizia sommaria dei rubagalline (partigiani) fino agli anni 1949, revisionismo storico (peccato che Pansa che ha scritto un libro meraviglioso sia uno di Voi), gli Ebrei, li bruciava solo Hitler, i polacchi nel 1939 si sono sparati da soli a Katin, le repubbliche BBaltiche sono state liberate, in Cina gli studenti in piazza sono morti di Sars... in Cambogia metà della popolazione è stata "trasferita" a miglior vita da chi ?
Le religioni abolite, libertà di stampa... mai vista (anche in italia), libertà individuali ? tutte quelle concesse dal partito ecc ecc.

Eegol, diventa noioso constatare quanto ancora siate "partigiani" Voi Comunisti !!!
La Verità è che del Comunismo, tutti quelii che hanno visto la parte "migliore", non sono più tra noi per potercelo raccontare, ma non sono morti di vecchiaia. Ne abbiamo le tasche piene di cazzate, fatti un giro per gli ex paesi ad intervistare chi ha dovuto subire, e fattene una ragione !

ciao

Conterio
23-05-05, 17:23
Un' Ultima cosa Eegol.... in questo Forum, non puoi trovare dei fascisti ok ?
La ragione è una sola, la Monarchia non ha bisogno di ideologie marce come il fascismo o il comunismo per esistere... perche è superiore alle ideologie.
Quindi non darti una legalità che non meriti, dando del fascista agli altri !!

vacanze romane
24-05-05, 19:43
errato - p.f. cancel tkx!

vacanze romane
24-05-05, 19:45
In Origine postato da Cipriano
Si potrebbe fare propaganda contri i brogli del 1946 il 2 giugno, non credete? Proposte concrete?


Regalare il volume LA GRANDE FRODE di F.Malnati ai 'miscredenti' repubbli.cani e repubbli.chini...:D

Zarskoeselo
24-05-05, 23:51
Caro EEgol, come prima regola dell'amore per la gente: non dare dell'ignorante ad un interlocutore storpiandone il nome e senza neppure conoscerlo. Anche se pensi che lo sia. Al limite edificami con la tua sapienza.
Secondo, io non sono fascista, ti ripeto. Se lo fossi, non avrei problemi a dichiararmi tale, perciò smettila, altrimenti ti darò del massone stalinista (:eek: ) Ammiro persone di destra e di sinistra, per le loro qualità personali e riesco ad avere rapporti di amicizia con chiunque di loro senza farmi dare dello scemo.
Terzo, non sono affatto ignorante e conosco bene i Compagni. Ho parlato, riso e discusso e bevuto lambrusco con molti compagni. E la maggioranza tende a) a minimizzare i crimini del partito b) a ingigantire la rivoluzione russa d) a demonizzare gli avversari e) a negare le foibe f) a condividere e giustificare le carneficine commesse; sintomatico l'intervento di un caporione partigiano "anche voi avreste fatto così" g) a negare di aver mai ricevuto il pci finanziamenti illeciti dal partito comunista russo.
Certo che esiste una sinistra moderata che condanna i crimini del comunismo, ma non mi sembra tu faccia parte di quella. Da come reagisci ed offendi, ti vedo bene in piazza a spaccare vetrine con la bandiera del Che. Spero di sbagliarmi.

sarchiapone (POL)
25-05-05, 11:37
Carissimi,
come promesso, nel primo giorno di ferie effettivo, ho aggiornato il più bel sito monarchico che ci sia in rete, quello dedicato a Umberto II, alla faccia della modestia.
H:-00002 .
C'è la prima di otto puntate di una bellissima intevista di Luigi Cavicchioli del 1960.

Con parole chiarissime circa il referendum del 1946:6c .
Buona lettura!

Ps. Conterio, il link che hai posizionato è sbagliato.

dovresti mettere: www.diesis.com/roberto

Hola

Cipriano (POL)
25-05-05, 11:37
Chi fa l'apologia del comunismo o è IGNORANTE o BUGIARDO...

COMUNISMO=MALE ASSOLUTO!!!

Conterio
25-05-05, 14:06
In Origine postato da sarchiapone
Carissimi,
come promesso, nel primo giorno di ferie effettivo, ho aggiornato il più bel sito monarchico che ci sia in rete, quello dedicato a Umberto II, alla faccia della modestia.
H:-00002 .
C'è la prima di otto puntate di una bellissima intevista di Luigi Cavicchioli del 1960.

Con parole chiarissime circa il referendum del 1946:6c .
Buona lettura!

Ps. Conterio, il link che hai posizionato è sbagliato.

dovresti mettere: www.diesis.com/roberto

Hola

E' stato un malaugurato errore, ma ho già fatto presente a POL, la modifica necessaria.... Grazie .... e scusami

Ciao

Conterio
25-05-05, 14:08
In Origine postato da vacanze romane
Regalare il volume LA GRANDE FRODE di F.Malnati ai 'miscredenti' repubbli.cani e repubbli.chini...:D

A proposito di questo libro, ... con il poco tempo a disposizione che ho, non sono ancora riuscito a procurarmelo.... se qualche buon cuore volesse inviarmene uno a domicilio, pagherò il dovuto senza fiatare !

Grazie

FedericoAmMI
01-06-05, 23:42
Carissimi amici,

ricorre domani il 2 Giugno, anniversario del più grande broglio elettorale che la storia italiana annoveri.
Naturalmente, già da stasera dovremmo sorbirci, complice Pippo Baudo, la solita accozzaglia di falsità storiche.
Noi vogliamo ricordare quei milioni di italiani che votarono: "Monarchia" parlare di repubblica e tacere su di essi è un oltraggio alla loro memoria.

Invito perciò tutti i monarchici a partecipare all'azione di protesta pacifica: esponete la bandiera sabauda, la nostra bandiera, fuori dalle finistre delle vostre abitazioni. Rifiutate di accendere la televisione per tutta la giornata di domani. Inviate a tutti i giornali la lettera di Conterio.

E' poco, ma serve, ragazzi. L'ignaro passante che passerà sotto la vostra finestra e vedrà sventolare quella bandiera, seppur comunista o fascista, dovrà per forza pensare a quel famoso Referendum ed alla nostra Storia nazionale.

Fante d'Italia
02-06-05, 12:25
A mio giudizio la Bandiera esposta in questo giorno sciagurato è un'adesione alle trame ciampiane.
L'abusivo del Quirinale infatti è stato furbo ed ha cercato di "coinvolgere" i Simboli della Patria nella celebraziopne del grande imbroglio.

A differenza di vent'anni fa, in cui l'esposizione della Bandiera esprimeva un chiaro rifiuto all'imposizione repubblicana, oggi, per l'abilità diabolica del grande imbonitore, viene visto sicuramente quale adesione ai "festeggiamenti".

Non giova nemmeno listarla a lutto in onore degli assassinati, dalla non ancora nata repubblica, durante il referendum, perchè verrebbe scambiato per lutto in onore dei Caduti in Iraq.

Zarskoeselo
02-06-05, 12:33
Perchè non far risuonare in tutte le redazioni in tutti i giornali, unicamente quelle parole marchiate a fuoco sull'onore di questo paese: l'ultimo discorso del Re? Lì vi sono tutte le nostre istanze, la nostra protesta ed il nostro silenzio doloroso. E la nostra ghettizzazione...

Zarskoeselo
02-06-05, 12:36
Io l'ho già fatto, con un breve discorso introduttivo ovviamente: vedremo chi lo pubblica!
Scusate se non sono preciso ma sto scrivendo mentre preparo la pappa al bimbo ed il bimbo, proprio uno zarevich, mi tira per la manica!

lupocattivo (POL)
02-06-05, 12:48
Mi spiace ma non ce l'ho fatta.

Non posso esporre la bandiera sul balcone per il semplice fatto che abito in campagna e sotto il mio balcone passa solo il cane. Ne' posso esporla (anche perchè non la posseggo) fuori il cancello perchè ho l'impressione che me la fregano in mezz'ora, magari chiedendosi a quale squadra di calcio appartiene.

La parata l'ho vista. In tv. Sorbendomi sessanta volte la Parata d'eroi (ma di tante marce è mai possibile questa monomusica?), la faccia scocciata di Berlusconi (che magari si stava chiedendo quali modifiche apportare quando sarà Presidente-Re-Papa, perchè ci spera), Veltroni e Giovanardi che sgallinavano ogni volta che venivano ripresi (inciucio?).

Mi sono divertito a sentire i giornalisti che, loro malgrado, si sono dovuti ripassare un po' di storia di Casa Savoia per non fare gaffès con i reparti storici e con le date dei reggimenti che, non sono nati nel 1946 con l'unità, la democrazia, la repubblica come erano partiti, (dalle parti mie si dice che se non passi il prossimo esame vai a fare il carabiniere [sottolineando una non vera stupidità degli appartenenti all'Arma], ma pure i giornalisti ...)

Però, per una volta sono daccordo con Zarko, scriviamo, scriviamo, scriviamo ....

:D :D

Zarskoeselo
02-06-05, 13:32
ecco la mia lettera

Egregio Direttore,
La festa della Repubblica, non potrà mai essere festa di tutti gli italiani (come dice appunto il nome), perchè nasce, questa Istituzione, nell'incertezza, nella poca chiarezza di una evidente ingiustizia. Questa festa, che vuole raccogliere il popolo italiano, ne esclude a priori una gran fetta, che fu e potrebbe tornare ad esserne maggioranza. Nel Regno, la Festa nazionale era la Festa dello Statuto, ed in questo, tutte le genti d'italia erano coinvolte, poiché lo Statuto era il diritto e la vittoria di tutti: repubblicani e monarchici.
Vogliate almeno pubblicare il proclama del Re Umberto II all'atto di lasciare questo paese e dopo i gravi incidenti di Via Medina. Questo da parte vostra sarebbe rendere davvero giustizia a TUTTI gli italiani.
Con stima,
Lorenzo Gabanizza, Bergamo

"Italiani! Nell'assumere la Luogotenenza generale del Regno prima, e la Corona poi, io dichiarai che mi sarei inchinato al voto del popolo, liberamente espresso, sulla forma istituzionale dello stato.
Eguale affermazione ho fatto subito dopo il 2 giugno, sicuro che tutti avrebbero atteso le decisioni della Corte di cassazione, alla quale la legge ha affidato il controllo e la proclamazione dei risultati definitivi del referendum.
Di fronte alla comunicazione di dati provvisori o parziali fatta dalla Corte di cassazione; di fronte alla sua riserva di pronunciare entro il 18 giugno il giudizio sui reclami e di far conoscere il numero dei votanti e dei voti nulli; di fronte alla questione sollevata e non risolta nel modo di calcolare la maggioranza, io ancor ieri ho ripetuto che era mio diritto e dovere di re attendere che la Corte di cassazione facesse conoscere se la forma istituzionale repubblicana avesse raggiunto la maggioranza voluta.

Improvvisamente, questa notte, in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della magistratura, il governo ha compiuto un gesto rivoluzionario, assumendo con atto unilaterale ed arbitrario poteri che non gli spettano e mi ha posto nell'alternativa di provocare spargimento di sangue o di subire violenza.

Confido che la magistratura, le cui tradizioni di indipendenza e di libertà sono uno delle glorie d'Italia, potrà dire la sua libera parola; ma non volendo opporre la forza al sopruso, nè rendermi complice della illegalità che il governo ha commesso, io lascio il suolo del mio paese, nella speranza di scongiurare agli italiani nuovi lutti e nuovi dolori.
Compiendo questo sacrificio nel supremo interesse della Patria, sento il dovere, come italiano e come re, di elevare la mia protesta contro la violenza che si è compiuta: protesta nel nome della corona e di tutto il popolo, entro e fuori i confini, che aveva il diritto di vedere il suo destino deciso nel rispetto della legge in modo che venisse dissipato ogni dubbio e ogni sospetto.
A tutti color che ancora conservano la fedeltà alla monarchia, a tutti coloro il cui animo si ribella all'ingiustizia, io ricordo il mio esempio, e rivolgo l'esortazione a voler evitare l'acuirsi di dissensi che minaccerebbero l'unità del Paese, frutto della fede e del sacrificio dei nostri padri, e potrebbero rendere più gravi le condizioni del trattato di pace. Con l'animo sereno colmo di dolore, ma con la serena coscienza di aver compiuto ogni sforzo per adempiere ai miei doveri, io lascio la mia Patria.
Si considerano sciolti dal giuramento di fedeltà al re, non da quello verso la Patria, coloro che lo hanno prestato e che vi hanno tenuto fede attraverso tante durissime prove.
Rivolgo il mio pensiero a quanti sono caduti nel nome d'Italia e il mio saluto a tutti gli italiani. Qualunque sorte attenda il nostro paese, esso potrà sempre contare su di me come sul più devoto dei suoi figli. Viva l'Italia!"

UMberto

FedericoAmMI
02-06-05, 15:51
In Origine postato da piopierucci
A mio giudizio la Bandiera esposta in questo giorno sciagurato è un'adesione alle trame ciampiane.
L'abusivo del Quirinale infatti è stato furbo ed ha cercato di "coinvolgere" i Simboli della Patria nella celebraziopne del grande imbroglio.

A differenza di vent'anni fa, in cui l'esposizione della Bandiera esprimeva un chiaro rifiuto all'imposizione repubblicana, oggi, per l'abilità diabolica del grande imbonitore, viene visto sicuramente quale adesione ai "festeggiamenti".

Non giova nemmeno listarla a lutto in onore degli assassinati, dalla non ancora nata repubblica, durante il referendum, perchè verrebbe scambiato per lutto in onore dei Caduti in Iraq.

Dobbiamo uscire allo scoperto! Esporre la bandiera sabauda il giorno della Festa della Repubblica è un'esplicita adesione alla Monarchia!
Purtroppo molti hanno paura delle reazioni dei vicini, ma bisogna imporsi...

Zarskoeselo
02-06-05, 16:23
Non tanto esplicita, anche perchè molti non sanno neppure che si tratta di quella sabauda e altri (lo vediamo durante le partite della nazionale) non sanno neppure che il verde è il primo colore. Comunque, io non ho problemi ad esporre il Tricolore. L'ho fatto e continuerò a farlo.

Fante d'Italia
11-06-05, 19:04
http://www.panorama.it/media/020001000489.jpg

Fante d'Italia
11-06-05, 19:12
Anche Pannella almeno dice la verità sul referendum, anche se poi, nel perfetto stile dei politici republichani, non avendo meriti ricorre alla denigrazione degli altri per "proporsi".

Forattini è un'artista vero documentatore dei costumi repubblicani.

lupocattivo (POL)
11-06-05, 19:21
grande Pioooooooooooooooooooooooooo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:)

Conterio
13-06-05, 10:29
Riassumiamo i fatti - Il referendum del 2 Giugno 1946
Data: Lunedì, 05 maggio 2003
Argomento: Storia controcorrente
RIASSUMIAMO I FATTI

Alcune considerazioni riassuntive sul Referendum del 2 Giugno 1946
(articolo pubblicato da "NUOVA STORIA CONTEMPORANEA", Marzo / Aprile 2003)

Dopo la pubblicazione su "NUOVA STORIA CONTEMPORANEA", nel numero 6 del 2002, degli articoli di Massimo Caprara, del Prof. Francesco Perfetti e del sottoscritto, mi sembra di potere fare un pò di chiarezza sui fatti del giugno 1946, tentando di riassumerli.
Occorre premettere che non vanno confusi i due canali di rilevazione dei risultati elettorali, e cioè quello del Viminale (Ministero degli Interni, collegato con le Prefetture) e quello di via Arenula (Ministero della Giustizia, collegato con gli Uffici Centrali Circoscrizionali e con la Corte di Cassazione).
Il primo aveva soprattutto compiti informativi nei confronti dell'opinione pubblica, e catalogava le cifre per Compartimenti, corrispondenti alle attuali Regioni; il secondo era il canale ufficiale, e raggruppava i dati per circoscrizione, redigendo un verbale dell'esito circoscrizionale e trasmettendolo alla Cassazione, alla quale spettava la sola mansione di sommare le risultanze delle trentuno circoscrizioni, e di proclamare il risultato del referendum.
Tutte le rilevazioni riguardavano i soli voti validi. Non era stata disposta alcuna rilevazione per i voti non validi, e neppure (conseguentemente) per il totale generale - in ogni sezione, in ogni circoscrizione, e in tutto il territorio chiamato al voto - degli elettori votanti, ossia di coloro che avevano comunque deposto la scheda nell'urna. Questo, nonostante che l'articolo 2 della legge 16 marzo 1946, istitutiva del referendum, disponesse espressamente che doveva essere proclamata la vittoria della forma istituzionale che avesse riportato "la maggioranza degli elettori votanti".
Nessuno (per quanto ciò possa apparire strano) sembra avesse rilevato prima del voto questa evidente contraddizione, che pertanto emerse in tutta la sua gravità solo quando il segretario del partito liberale, Cassandro, segnalò alla Cassazione la indiscutibile e chiarissima dizione dell'articolo 2.
Detto ciò, vediamo cosa è accaduto dopo la chiusura delle urne.
La legge stabiliva che i voti per la Assemblea Costituente andassero scrutinati prima di quelli per il referendum. Quindi, non vi è dubbio sul fatto che i primi dati sull'esito di quest'ultimo non poterono affluire alle Prefetture, e quindi al Viminale, che nella notte dal 3 al 4 giugno (si era votato fino al primo pomeriggio del 3).
Sulla situazione alle 8 del mattino del 4 abbiamo una prova certa, rappresentata dal prospetto redatto dal Ministero dell'Interno col numero progressivo "1" (il che lo identifica come il primo fra tutti). E' quel prospetto che Degasperi aveva ricevuto riservatamente da Romita, e che fu allegato alla famosa lettera in data 4 giugno 1946 a Falcone Lucifero, da questi ripetutamente pubblicata nei suoi libri (il prospetto, non pubblicato insieme con la lettera per una scelta volontaria di Lucifero, è stato poi pubblicato da me con l'autorizzazione verbale, mai smentita, del medesimo Lucifero). Esso riguarda quasi quattromila sezioni su 35.000 ed attribuisce alla Repubblica una maggioranza del 65% circa, ma riferita quasi esclusivamente a risultati provenienti dal Centro-Nord. Ecco perché Degasperi, nella accompagnatoria, non solo non ne trae conclusioni positive per la Repubblica, ma anzi si sbilancia nel senso opposto: egli, come tutti, supponeva a favore della Repubblica, nel Centro-Nord, una maggioranza schiacciante, tale da annullare la prevedibile maggioranza monarchica nel Centro-Sud, e constatando, invece, una forte presenza monarchica anche al Nord, ne deduceva la probabilità di un successivo sorpasso.
Il prospetto va ricollegato, comunque, al noto racconto di Romita nel suo libro, e precisamente nel lungo capitolo "E una notte la Monarchia fu in vantaggio". La descrizione, assolutamente originale e credibile, della disperazione dell'Autore, fervente repubblicano (che era Ministro dell'Interno), in una certa notte, nella quale a un determinato punto, verso le ventiquattro, la Monarchia effettua il sorpasso nell'esito complessivo, e rimane "in netto vantaggio" per due ore, costringe il lettore e lo storico a soffermarsi sulla domanda logica: quale è questa notte?
Orbene, Romita, con molta disinvoltura, all'inizio del capitolo, scrive che è quella "dal 3 al 4 giugno". Neppure si preoccupa di cambiare il contesto del racconto. Lo lascia come è, in modo che un osservatore un pò attento capisce benissimo che qualcosa non va. Basti pensare che colloca alla mattina ed al pomeriggio del giorno seguente fatti che sono accaduti sicuramente il giorno 5 (esempio eclatante: la conferenza stampa del pomeriggio, con la lettura dei dati ufficiali fino a quel momento, che attribuivano alla Repubblica circa 1.800.000 voti di vantaggio, la si può ritrovare in tutti i giornali del 6, con datazione precisa alle 17 circa del 5).
Ma la notte è invece quella dal 4 al 5 giugno, e se non bastassero questi riferimenti temporali, peraltro già insuperabili, vi sarebbe, appunto, il prospetto delle ore 8, a dimostrare documentalmente che nessun vantaggio monarchico può essersi verificato nella notte dal 3 al 4.
Perché, dunque, la frettolosa ed artigianale retrodatazione di 24 ore?
Chiaro. Perché ammettere un netto vantaggio monarchico nella notte dal 4 al 5 giugno, a scrutinio ormai mescolato ed avanzatissimo, anzi quasi finito, voleva dire confessare il criminoso capovolgimento del risultato. Qualunque esperto di statistiche elettorali vi dirà che le percentuali, oltre un certo stato di avanzamento e di mescolanza, non possono più cambiare se non in misura minima.
La falsità ideologica della data, pertanto, diventa una prova di per sè, come la confessione sui fatti e forse ancora più di essa, perché è la spia del dolo di chi, diretto responsabile o complice della frode elettorale, si è premurato di occultarla anche a distanza di tredici anni (il libro di Romita è del 1959).
Tornando al sorpasso, lo stesso era maturato con gradualità durante l'intera giornata del 4, a mano a mano che, lentamente e in ritardo, arrivavano i risultati del Sud e delle Isole, con le previste forti maggioranze monarchiche. Questo andamento dell'afflusso è negato da molti scrittori, compreso Montanelli, i quali sono tutti caduti nella trappola della retrodatazione di cui ho detto, sostenendo che il vantaggio monarchico vi fu, ma solo come conseguenza del precoce arrivo dei risultati meridionali. Invece la verità è all'opposto: ancora la sera del 4 la Repubblica manteneva una lieve maggioranza, ma i dati mancanti erano quasi esclusivamente del Sud.
Nello scorso numero di N.S.C. ho commentato le cifre fornite alle 21 da Degasperi a Lucifero. Ora aggiungo che, quanto alla loro integrale esattezza, si possono esprimere serie perplessità.
Onestamente, non si capisce come mai Degasperi abbia potuto, la mattina del 5, dire al Re di essere dolorosamente sorpreso per l'esito dello spoglio effettuato nella notte, quando la sera prima aveva già comunicato a Lucifero un distacco di due milioni di voti a favore della Repubblica, giudicandolo ormai irreversibile. Ipocrisia? O che cosa? O forse la sera si era limitato a riferire cifre e previsioni di Romita, lanciate da quest'ultimo per fare sfoggio di ottimismo?
Qualunque sia la verità su questi colloqui nella serata del giorno 4, sta di fatto che in quel momento lo scrutinio si riferiva sicuramente ad almeno due terzi del totale, e che i timori repubblicani si concentravano sul residuo terzo, di provenienza sudista.
E infatti, quei timori si realizzarono in pieno nel colmo della notte, concretandosi nella maggioranza monarchica ormai definitiva e inequivocabile ("ogni speranza pareva perduta", scrive il desolato uomo di Tortona). Fu allora che, come oggi attesta Massimo Caprara, la notizia "raggiunse il ministro Togliatti". Caprara afferma, nel suo articolo, che fu lui a passare il microfono, in via Arenula, al capo del PCI, e prosegue: "La Monarchia, informò Romita, era al 54% dei voti".
Era veramente quella la "netta maggioranza" di cui scrive lo stesso Romita nel suo libro di memorie?
Personalmente, debbo dire che nutro qualche ragionevole dubbio. Siamo nei "grandi numeri", ormai: una maggioranza monarchica così forte corrispondeva ad un margine superiore al milione e mezzo di voti. Per arrivarvi, partendo dalla precedente maggioranza repubblicana, bisogna supporre una vera e propria "valanga azzurra". C'era davvero? L'obbiettività mi induce a cautela, pur senza mettere in discussione l'onesto ricordo di Massimo Caprara. Può essere accaduto che Romita abbia volutamente esagerato, con Togliatti, le dimensioni della sconfitta, per sollecitare ed urgenzare il suo immediato intervento.
Che poi l'intervento di Togliatti vi sia stato è fuori questione. Caprara dice chiaro e tondo, a più riprese, che il Ministro agì.
Come abbia fatto, lo lascia intendere all'inizio del suo intervento, dove ricorda che le sommatorie circoscrizionali (dei soli voti validi) per la Repubblica e la Monarchia erano affidate a pubblici funzionari espressamente incaricati dal Guardasigilli, i quali dovevano redigere, come infatti avvenne, "un conteggio preciso da trasmettere all'Ufficio Elettorale istituito presso la Corte di Cassazione e destinato a far testo fuori di ogni controllo". Il suo commento è preciso: "Era una operazione inusuale, che di fatto delegava agli incaricati scelti dal ministero della Giustizia una autonoma gestione dei voti".
Io non so se Massimo Caprara abbia letto il mio libro "La Grande Frode": ma debbo constatare che questa versione dei fatti ricalca esattamente la mia tesi circa il "modus operandi" di Togliatti nel "ritoccare" il risultato.
In buona sostanza, tutta la manovra si basava sulla mancanza di controlli in ordine alle sommatorie circoscrizionali. Fu sufficiente correggere tali sommatorie in un certo numero di circoscrizioni, migliorando localmente le percentuali della Repubblica e peggiorando quelle della Monarchia, e così si ottenne, sul totale generale, il risultato che si desiderava comunicare all'opinione pubblica.
C'era tuttavia un punto debole, ed era la contraddizione nei testi legislativi evidenziata più sopra.
Io non sono in grado di dire se Togliatti se ne fosse reso conto. I monarchici, no sicuramente, in quanto è certo che in un primo momento non vi pensarono neppure per un attimo, e diedero l'impressione di subire il colpo della strana sconfitta quasi con rassegnazione. Fu un gruppo di giuristi di Padova che si accorse dell'articolo 2 e della "maggioranza degli elettori votanti", e indusse Cassandro a "richiamare l'attenzione" della Corte Suprema sul punto.
Allora si delinearono, nei confronti del Primo Presidente della Corte, Pagano, due iniziative ben distinte, ed anzi opposte.
Una, abbastanza ingenua e sgangherata, partì da Romita. Il Ministro dell'Interno, repubblicano fanatico ma pur sempre piemontese, non aveva dismesso il sacro rispettoso terrore dei Reali Carabinieri, incorruttibili custodi di legalità, ed aveva ancora paura che la trama venisse scoperta. Gli sembrava troppo bello quello che era avvenuto. Voleva, dunque, accelerare i tempi, e ricorse al tramite di un consigliere di Cassazione, tale Vitale, che inviò da Pagano inventando una richiesta del Re di proclamare subito la Repubblica per consentirgli di andare in esilio al più presto. Naturalmente non era vero nulla, Lucifero lo seppe, si infuriò e telefonò a Degasperi, il quale, costernato, promise di intervenire per bloccare Romita (ma non si sa se l'abbia fatto). Comunque, Degasperi, che sapeva di questa faccenda, era convinto che il 10 giugno, nella sala della Lupa, Pagano avrebbe proclamato la Repubblica, ed è certamente esatto quanto racconta Andreotti, cioè del suo grande stupore alla fine della seduta (altri precisano che allo stupore si accompagnavano una forte contrarietà ed una viva preoccupazione per quanto poteva accadere).
La mossa di Romita non è una novità, perché parecchi storici ne hanno parlato, pur senza comprenderne bene il senso.
Invece dobbiamo solo alla buona memoria di Caprara il resoconto della seconda iniziativa, finora meno nota, e di ben altra portata.
Togliatti scrisse a Pagano, nella sua veste di Guardasigilli con potere disciplinare sulla Magistratura, ordinando gli proprio il contrario di quello che auspicavano Romita e Degasperi, ossia di limitarsi alla lettura delle cifre dei verbali circoscrizionali ed alla sommatoria complessiva, omettendo qualsiasi ulteriore pronuncia. Questa era una deviazione dalla procedura voluta dalla legge, che invece comportava "la proclamazione del risultato del referendum", e quindi, in ogni caso, una pronuncia.
L'ordine in parola, eseguito da Pagano (che infatti aveva risposto a Caprara: "Assicuri il Ministro"), è stato commentato dalla stampa attuale come l'invito a ritardare, non si capisce bene per quale motivo, la decisione istituzionale.
Non è questo il punto. C'è una verità precisa, che non pare sia stata ancora percepita da chi si è occupato, forse con un pò di superficialità, della cosa, peraltro complicata o almeno non semplicissima.
Togliatti non aveva, né poteva avere, dubbi sulle cifre che sarebbero state lette da Pagano, in quanto erano quelle dei famosi verbali circoscrizionali, redatti dai funzionari di sua fiducia e quindi a lui ben noti. Il suo problema stava nel fatto che la Cassazione, in quel momento, non poteva effettuare alcuna proclamazione, essendo in possesso dei soli voti validi, senza i voti non validi e quindi senza il totale degli elettori votanti richiesto dalla legge per il calcolo della maggioranza. Era l'effetto, forse del tutto imprevisto, della nota discrasia legislativa (o era imprevisto solo che i monarchici se ne accorgessero ancora in tempo per rimediare?)
In base alla legge, la Corte, lette le cifre, avrebbe dovuto semplicemente dichiarare non essere possibile, allo stato, proclamare vincente una delle due forme istituzionali, per la mancanza di un dato essenziale, e rendersi perciò necessaria una nuova rilevazione di tutti i verbali sezionali per ricavarne la cifra dei voti non validi, nonché, ovviamente, quella degli elettori votanti, con una "quadratura" del risultato sia sezionale che circoscrizionale e nazionale. Ora, tale nuova rilevazione, di fatto, avrebbe dato luogo a quel controllo delle sommatorie dei funzionari ministeriali che era stato a priori escluso quando erano stati effettuati i ritocchi, e sventato la frode.
S'imponeva dunque, per il Ministro, un supplemento di azione, e il primo passo consisteva proprio nel neutralizzare l'effetto della dichiarazione della Cassazione, rendendola più anòdina possibile. E questo avvenne, nel senso che i giudici, dopo la lettura, si limitarono a rimandare ogni giudizio al successivo 18 giugno.
Gli stessi promisero peraltro, nel testo dell'ordinanza, di comunicare, nella seconda adunanza, "il totale degli elettori votanti". E la riserva era estremamente grave ed insidiosa, in quanto costituiva la conferma che la maggioranza necessaria per la proclamazione sarebbe stata calcolata su quella cifra, come voleva la legge, e che quindi la rilevazione dei voti nulli doveva essere effettuata, pur in assenza di un ordine formale.
Qui Togliatti fu costretto ad un ulteriore drastico e gravissimo intervento, questa volta in seno al Consiglio dei Ministri, che si riunì ripetutamente nella notte fra il 10 e l'11 giugno 1946.
Traggo dal verbale, redatto dal segretario Giustino Arpesani, il seguente decisivo passo: "Togliatti ha parlato con Pagano e Pilotti il quale ultimo gli confermava che tutte le leggi prendono in considerazione il numero di tutti i votanti. Ha chiesto, prospettando la gravità della situazione politica, se si poteva addivenire alla definitiva proclamazione per il 18, ma non è possibile, in quanto si deve controllare attraverso tutti i verbali (35.000) il numero dei votanti. Inoltre ci sono i ricorsi che possono richiedere l'esame delle schede, che fra l'altro non sono qui e forse sono distrutte".
Difficile commentare. Il testo è eloquente. Togliatti, preso atto della situazione giuridica illustrata dal Procuratore Generale Pilotti, impose al Consiglio dei Ministri, in quella memorabile seduta, di ribellarsi alla Cassazione proclamando unilateralmente la Repubblica e rifiutando ogni controllo!
Tutto il resto, dalla strage di via Medina a Napoli alla ordinanza del 18 giugno, non fu che il seguito logico dell'acquiescenza dei ministri al "diktat" comunista.
Il parto difficile ed assistito era andato in porto.

Franco Malnati

sarchiapone (POL)
14-06-05, 08:38
Anche io non ho fatto passare sotto silenzio l'infausta data di ieri.
Nel sito ho aggiunto l'appendice del Ministro Lucifero al libro "Il Re dall'Esilio" sul referendum del 1946.

http://www.diesis.com/phpgroupware/files/home/roberto/lucifero.htm

Ditemi che ne pensate.

Conterio
14-06-05, 11:34
In Origine postato da sarchiapone
Anche io non ho fatto passare sotto silenzio l'infausta data di ieri.
Nel sito ho aggiunto l'appendice del Ministro Lucifero al libro "Il Re dall'Esilio" sul referendum del 1946.

http://www.diesis.com/phpgroupware/files/home/roberto/lucifero.htm

Ditemi che ne pensate.

Bello davvero, ...bravo Sarchiapone !

Se ne potrebbe fare un 3d da postare su "Principale" , £Casa delle Libertà" e "Conservatorismo" ?

Saluti

lupocattivo (POL)
20-05-06, 13:32
S'avvicina la festa della repubblica che spacca l'Italia. Nei due anni precedenti abbiamo provato, con Lorenzo Beato di AM, a organizzare qualcosa nel mondo reale, tipo volantinaggio con gazebos fissi. La cosa, in entrambi gli anni, è finita a tarallucci e vino, cioè dopo tanto discutere non se ne è fatto niente !!!

Secondo voi si può organizzare qualcosa, qualunque cosa (a me non viene in mente niente) almeno nel mondo virtuale del POL?

Altra cosa: c'è una polemica minore (minore rispetto ai grandi temi politici di questi giorni) relativa alla parata. L'attuale governo (...) e l'attuale inquilino abusivo del Quirinale (...), prendendo spunto dalle critiche di Ciampi dell'anno scorso sulla parata troppo lunga, hanno pensato di proporre di non farla quest'anno, poi hanno pensato di abbreviarla.

Voi che ne pensate? A me la parata piace. In effetti è troppo lunga, però se limitata ai militari (senza tutto il contorno) e soprattutto (come detto dall'attuale governo) in elogia alle missioni italiane all'estero, io penso che vada mantenuta.

eolo76
20-05-06, 14:03
S'avvicina la festa della repubblica che spacca l'Italia. Nei due anni precedenti abbiamo provato, con Lorenzo Beato di AM, a organizzare qualcosa nel mondo reale, tipo volantinaggio con gazebos fissi. La cosa, in entrambi gli anni, è finita a tarallucci e vino, cioè dopo tanto discutere non se ne è fatto niente !!!

Secondo voi si può organizzare qualcosa, qualunque cosa (a me non viene in mente niente) almeno nel mondo virtuale del POL?

Altra cosa: c'è una polemica minore (minore rispetto ai grandi temi politici di questi giorni) relativa alla parata. L'attuale governo (...) e l'attuale inquilino abusivo del Quirinale (...), prendendo spunto dalle critiche di Ciampi dell'anno scorso sulla parata troppo lunga, hanno pensato di proporre di non farla quest'anno, poi hanno pensato di abbreviarla.

Voi che ne pensate? A me la parata piace. In effetti è troppo lunga, però se limitata ai militari (senza tutto il contorno) e soprattutto (come detto dall'attuale governo) in elogia alle missioni italiane all'estero, io penso che vada mantenuta.

anche a me la parata piace... ma non ne concepisco il senso di farla il 2 giugno... vabbè... io farò come al solito, bandiera del regno d'italia e marcia reale... nell'attesa che... :K :K :K

Gilbert
20-05-06, 14:05
bravo eolo,
è l'unica occasione in cui non vorrei ci fosse la parata e mi trovo ad andare nella stessa direzione dei rossi

Fante d'Italia
20-05-06, 14:33
S'avvicina la festa della repubblica che spacca l'Italia. Nei due anni precedenti abbiamo provato, con Lorenzo Beato di AM, a organizzare qualcosa nel mondo reale, tipo volantinaggio con gazebos fissi. La cosa, in entrambi gli anni, è finita a tarallucci e vino, cioè dopo tanto discutere non se ne è fatto niente !!!

Secondo voi si può organizzare qualcosa, qualunque cosa (a me non viene in mente niente) almeno nel mondo virtuale del POL?

Su Pol non si può pensare ad altro che coordinarci segnalandoci i forum, con relativi link delle discussioni che possiamo aprire, nei quali uno di noi "posta" un testo che suggerirei di scegliere insieme spulciando tra gli scritti di politici ed intellettuali che hanno denunciato la truffa.


Altra cosa: c'è una polemica minore (minore rispetto ai grandi temi politici di questi giorni) relativa alla parata. L'attuale governo (...) e l'attuale inquilino abusivo del Quirinale (...), prendendo spunto dalle critiche di Ciampi dell'anno scorso sulla parata troppo lunga, hanno pensato di proporre di non farla quest'anno, poi hanno pensato di abbreviarla.

Voi che ne pensate? A me la parata piace. In effetti è troppo lunga, però se limitata ai militari (senza tutto il contorno) e soprattutto (come detto dall'attuale governo) in elogia alle missioni italiane all'estero, io penso che vada mantenuta.
La parata piacerebbe anche a me se consistesse nella sfilata delle nostre Forze Armate e delle Bandiere Italiane.
Non apro la televisione, invece, per non vedere l'obbrobrio di tanti bravi ragazzi inconsapevoli e plagiati che innalzano la bandiera della truffa e dell'antiitalianità.

Per quanto riguarda l'omaggio alle Forze Aramte stesse, caro Lupo, io non capisco perchè si debba essere favorevoli alla grande presa per i fondelli di una sfilata trionfale, proprio il giorno e nel nome della grande truffa perpetrata anche a dispetto e a danno delle Forze Armate stesse.

Il IV Novembre è, nella tradizione italiana, il giorno dedicato ai Caduti gloriosi, alle invitte Forze Armate Italiane.

roberto m
20-05-06, 14:51
La parata piacerebbe anche a me se consistesse nella sfilata delle nostre Forze Armate e delle Bandiere Italiane.
Non apro la televisione, invece, per non vedere l'obbrobrio di tanti bravi ragazzi inconsapevoli e plagiati che innalzano la bandiera della truffa e dell'antiitalianità.

Fante condivido il tuo pensiero ma fammi capire: da mesi sostengo che la sinistra è antiitaliana e antimonarchica e che questa sciagurata sinistra+monarchia= incompatibili, ora sembri darmi ragione, ti prego di rispondermi sforzandoti di usare un linguaggio civile se no verrai censurato

Fante d'Italia
20-05-06, 14:58
Raccogliamo, in questo thread, un certo numero di testi, magari brevi ma taglienti, duri.
Chi vuole collaborare al reperimento dei testi, dovrebbe annunciarsi subito su questo thread e presentarne almeno uno entro il 26 p.v.

Insieme, con il parere di tutti, ne scegliamo quattro o cinque o più da postare, magari per mano del Presidente e del vice-Presidente, sui forum: Camera, Nazionale, Il Termometro Politico, Irredentismo, Conservatori, Historia Magistra Vitae (questi son quelli venutimi a mente, possono essercene ancora) e, naturalmente qui da noi.

formiamo una compagnia di volontari che si impegnino ad intervenire sistematicamente e quotidianamente nei forum in questione, almeno nei primi cinque giorni, per ribadire, contraddire o anche solo prendere atto di quelli che saranno gli insulti a cateratte.

L'iniziativa, per avere successo, deve poter contare almeno su cinque forumisti che si impegnino come sopra detto.
I "Nostri" dovranno prepararsi sui temi già noti e, soprattutto, non cadere nel tranello degli insulti, ma reagire con faccine o battute comunque esenti da villanie e linguaggio offensivo. Insomma, piuttosto porgere l'altra guancia anzi ché far decadere il discorso nella trivialità.


Che ne dite?

lupocattivo (POL)
20-05-06, 15:20
che ci stò, ovviamente.

Fante d'Italia
20-05-06, 15:34
che ci stò, ovviamente.
Allora anche Tu posta uno o più testi entro il 26 prossimo. :-0003g

lupocattivo (POL)
20-05-06, 15:42
Obbedisco.

Come disse quel tale vestito come uno dei centri sociali.

Conterio
22-05-06, 08:48
Raccogliamo, in questo thread, un certo numero di testi, magari brevi ma taglienti, duri.
Chi vuole collaborare al reperimento dei testi, dovrebbe annunciarsi subito su questo thread e presentarne almeno uno entro il 26 p.v.

Insieme, con il parere di tutti, ne scegliamo quattro o cinque o più da postare, magari per mano del Presidente e del vice-Presidente, sui forum: Camera, Nazionale, Il Termometro Politico, Irredentismo, Conservatori, Historia Magistra Vitae (questi son quelli venutimi a mente, possono essercene ancora) e, naturalmente qui da noi.

formiamo una compagnia di volontari che si impegnino ad intervenire sistematicamente e quotidianamente nei forum in questione, almeno nei primi cinque giorni, per ribadire, contraddire o anche solo prendere atto di quelli che saranno gli insulti a cateratte.

L'iniziativa, per avere successo, deve poter contare almeno su cinque forumisti che si impegnino come sopra detto.
I "Nostri" dovranno prepararsi sui temi già noti e, soprattutto, non cadere nel tranello degli insulti, ma reagire con faccine o battute comunque esenti da villanie e linguaggio offensivo. Insomma, piuttosto porgere l'altra guancia anzi ché far decadere il discorso nella trivialità.


Che ne dite?

Un'ottima proposta !

Conterio
22-05-06, 08:50
I Monarchici di Pol, Vogliono ricordare in questi giorni, quanti in Via Medina a Napoli morirono tra il giorno 6 ed il giorno 12 giugno 1946, rei d’essere fedeli all’unità della Patria, alla giustizia, alla libertà e a Casa Savoia.
Manifestando questi ideali in protesta al sopruso che si stava compiendo, furono ferocemente massacrati :

Guido Beninati,
Ida Cavalieri,
Felice Chirico,
Gaetano d’Alessandro,
Francesco d’Azzo,
Vincenzo Di Guida,
Mario Fioretti,
Michele Pappalardo,
Carlo Russo.

Colpevolmente dimenticati, vivono sempre nei nostri cuori !

eolo76
22-05-06, 08:54
ok... se trovo qualcosa lo riporto.

dito5
22-05-06, 12:48
Sarebbe bello riuscire a fare qualcosa almeno su Pol. Io purtroppo non sono in grado di aiutare con la presentazione dei testi, ma mi impegno a collegarmi con i siti che indicherete almeno una volta al giorno per una settimanata.

Conterio
22-05-06, 15:58
Questo il testo di una lettera aperta inviata da me alla stampa locale per iniziare la commemorazione annuale della Frode !

Fatemi sapere le impressioni !!

Un’altra Italia…

Non è per sembrare bisognoso di attenzione e tanto meno per essere annoverati tra gli appartenenti al “partito del NO” che scrivo per puntualizzare che il giorno del 2 giugno, non è per noi un giorno di festa. Sarebbe anche troppo semplice ridurre questo sfogo all’affermazione datata e scontatissima d’essere dei superati antistorici, oppure aristocratici nostalgici e controcorrente.
Purtroppo questo nostro opporci all’annuale ricorrenza del “nulla” e molto più complesso e molto più doloroso per l’Italia che viviamo.

Noi infatti non festeggiamo il 2 giugno perché siamo consci del diretto collegamento tra questa data e l’Italia delle tangenti, noi non abbiamo da identificarci con “mani pulite” e neppure con la mafia. Noi non facciamo parte dei salotti buoni della Rai o di Mediaset dove si decidono le poltrone da assegnare, ne partecipiamo al “grande fratello” ed al “music farm”. Noi non ci entusiasmiamo all’organizzato lavaggio del cervello per mezzo dell’annuale campionato di calcio (truccato), e non ci facciamo convincere dalle rotonde “alla francese” e dalla raccolta differenziata per risolvere tutte le problematiche che ci opprimono. Noi infine non ci riconosciamo nelle “libertà” e nei “diritti” di chi vuole imporci le sue scelte con “democratiche” ed impunite manifestazioni di violenza nelle piazze delle nostre città bruciando auto e demolendo vetrine.

Siamo consci di appartenere ad un’Italia scomparsa ma comunque immortale, che è fatta di cultura, ordine e pulizia, di gente unita, onesta e laboriosa, dignitosamente rispettata e rappresentata, …noi vorremmo vivere ancora quell’Italia che si tenta di rimuovere dalle memorie e che vergognosamente si vuole colpevolizzare contro ogni logico contesto storico e temporale per evitare che il confronto ancor oggi dopo 60 anni, possa essere tanto impietoso quanto svantaggioso alle odierne istituzioni repubblicane.

Per fortuna, vivendo in un epoca dove l’informazione, anche se “filtrata”, non può più essere bloccata, chi vuol informarsi e riflettere ha infinite possibilità. Non a caso i più avanzati paesi Europei, sono in maggioranza rappresentati da Istituzioni Monarchiche. I loro governi di destra ma anche e soprattutto di sinistra (basti pensare agli oltre 50 anni di socialdemocrazia in Svezia), traggono beneficio etico e morale da ciò e le dovute garanzie per un lavoro serio ed in favore del Paese. In Spagna, dove l’indole del popolo, e le condizioni totalitarie di partenza erano molto simili alle nostre, in soli 30 anni, si sono avuti benefici e progressi, che possiamo solo ammirare.

E allora per chiudere, oltre ad issare come sempre la nostra Bandiera Stemmata ed a costo di voler fare l’uccellaccio del malaugurio, ci auguriamo che il 2 giugno sia un giorno di pioggia, una pioggia sottile sottile, che non faccia danni materiali ma che rovini un poco la “festa” che simbolicamente rappresenta il “banchetto”, che da 60 anni illegittimamente si consuma sulle nostre spalle !

Gilbert
22-05-06, 18:08
bella lettera

lupocattivo (POL)
24-05-06, 10:05
Io purtroppo (mica tanto però) abito in aperta campagna, e in mezzo alle vigne nessuno vedrebbe la bandiera. Se la metto fuori il cancello me la fregano (magari pensando che è di qualche squadra di calcio perchè l'ignoranza regna sovrana).

Nelle pagine centrali di FERT sono raccolte molte delle argomentazioni contro la festa dei repubblicani (...), si potrebbero riportare qui. Se, quando s'è iscritto aveva scritto di essere l'unico, se l'unico iscritto all'UMI di Biella mi da una mano: diciamo che io prendo la pagina di sinistra (ovviamente) - pag 8 - e tu quella di destra (...) - pag. 9 - :eek:

Il giorno della festa dei repubblicani (...) si possono copiare ed incollare aprendo topic in ogni dove di questo POL.

Conterio
24-05-06, 11:02
Io purtroppo (mica tanto però) abito in aperta campagna, e in mezzo alle vigne nessuno vedrebbe la bandiera. Se la metto fuori il cancello me la fregano (magari pensando che è di qualche squadra di calcio perchè l'ignoranza regna sovrana).

Nelle pagine centrali di FERT sono raccolte molte delle argomentazioni contro la festa dei repubblicani (...), si potrebbero riportare qui. Se, quando s'è iscritto aveva scritto di essere l'unico, se l'unico iscritto all'UMI di Biella mi da una mano: diciamo che io prendo la pagina di sinistra (ovviamente) - pag 8 - e tu quella di destra (...) - pag. 9 - :eek:

Il giorno della festa dei repubblicani (...) si possono copiare ed incollare aprendo topic in ogni dove di questo POL.

Non è una cattiva idea nemmeno questa...

Ritengo che possiamo pero concentrare tutti i nostri sforzi su un'unico 3d che in questo modo rimarrebbe in "alto" e ben Evidente.
Ritengo che bisognerebbe anche evitare di cadere nel tranello di rispondere alle solite banalità...

Insomma, al primo post, aperto da Te, seguiranno immediate alcune repliche, con cazzate e bestemmioni, risponderò io, ignorando tutto e postando un'ulteriore argomento di prova, seguiranno altri interventi, e risponderà Fante o ancora tu ignorando gli insulti e postando un altro brano significativo e via dicendo...

Quando non abbiamo più argomenti, possiamo riprendere a riportare i precedenti fino alla daata del 13.06.2006, dove possiamo chiudere con l'ultimo proclama di Umeberto !!!!

E' una maratona, ma possiamo farcela, e soprattutto gli rompiamo i co...ni !

che dici ??? :p

lupocattivo (POL)
24-05-06, 12:11
e seminiamo il dubbio nella incrollabile fede repubblicana di molta gente ...

Conterio
24-05-06, 13:46
e seminiamo il dubbio nella incrollabile fede repubblicana di molta gente ...

bene allora...

Tu la pagina 8, io la pagina 9, + tutto quello che si raccoglie in giro ! :D

roberto m
24-05-06, 13:51
Io purtroppo (mica tanto però) abito in aperta campagna, e in mezzo alle vigne nessuno vedrebbe la bandiera. Se la metto fuori il cancello me la fregano (magari pensando che è di qualche squadra di calcio perchè l'ignoranza regna sovrana).

Nelle pagine centrali di FERT sono raccolte molte delle argomentazioni contro la festa dei repubblicani (...), si potrebbero riportare qui. Se, quando s'è iscritto aveva scritto di essere l'unico, se l'unico iscritto all'UMI di Biella mi da una mano: diciamo che io prendo la pagina di sinistra (ovviamente) - pag 8 - e tu quella di destra (...) - pag. 9 - :eek:

Il giorno della festa dei repubblicani (...) si possono copiare ed incollare aprendo topic in ogni dove di questo POL.

ma ando' stai a Monterotondo? Ho indovinato?

lupocattivo (POL)
24-05-06, 22:25
ma ando' stai a Monterotondo? Ho indovinato?


No. Residenza a Frascati. Domicilio fra Frascati, Monte Porzio Catone, Colonna e un quartiere di Roma che si chiama Finocchio :-:-01#19 (capisci perchè posso essere favorevole ai PACS :lol )...; un handicap di abitare in questo posto è che non ci arriva l'ADSL, purtroppo io voto a Frascati altrimenti avevo letto un manifesto elettorale di un tizio dei Comunisti italiani che prometteva ADSL per tutti ... ho pensato: a questo tocca votarlo :lol :lol

Conterio
25-05-06, 17:07
Questo il testo di una lettera aperta inviata da me alla stampa locale per iniziare la commemorazione annuale della Frode !

Fatemi sapere le impressioni !!

Un’altra Italia…

Non è per sembrare bisognoso di attenzione e tanto meno per essere annoverati tra gli appartenenti al “partito del NO” che scrivo per puntualizzare che il giorno del 2 giugno, non è per noi un giorno di festa. Sarebbe anche troppo semplice ridurre questo sfogo all’affermazione datata e scontatissima d’essere dei superati antistorici, oppure aristocratici nostalgici e controcorrente.
Purtroppo questo nostro opporci all’annuale ricorrenza del “nulla” e molto più complesso e molto più doloroso per l’Italia che viviamo.

Noi infatti non festeggiamo il 2 giugno perché siamo consci del diretto collegamento tra questa data e l’Italia delle tangenti, noi non abbiamo da identificarci con “mani pulite” e neppure con la mafia. Noi non facciamo parte dei salotti buoni della Rai o di Mediaset dove si decidono le poltrone da assegnare, ne partecipiamo al “grande fratello” ed al “music farm”. Noi non ci entusiasmiamo all’organizzato lavaggio del cervello per mezzo dell’annuale campionato di calcio (truccato), e non ci facciamo convincere dalle rotonde “alla francese” e dalla raccolta differenziata per risolvere tutte le problematiche che ci opprimono. Noi infine non ci riconosciamo nelle “libertà” e nei “diritti” di chi vuole imporci le sue scelte con “democratiche” ed impunite manifestazioni di violenza nelle piazze delle nostre città bruciando auto e demolendo vetrine.

Siamo consci di appartenere ad un’Italia scomparsa ma comunque immortale, che è fatta di cultura, ordine e pulizia, di gente unita, onesta e laboriosa, dignitosamente rispettata e rappresentata, …noi vorremmo vivere ancora quell’Italia che si tenta di rimuovere dalle memorie e che vergognosamente si vuole colpevolizzare contro ogni logico contesto storico e temporale per evitare che il confronto ancor oggi dopo 60 anni, possa essere tanto impietoso quanto svantaggioso alle odierne istituzioni repubblicane.

Per fortuna, vivendo in un epoca dove l’informazione, anche se “filtrata”, non può più essere bloccata, chi vuol informarsi e riflettere ha infinite possibilità. Non a caso i più avanzati paesi Europei, sono in maggioranza rappresentati da Istituzioni Monarchiche. I loro governi di destra ma anche e soprattutto di sinistra (basti pensare agli oltre 50 anni di socialdemocrazia in Svezia), traggono beneficio etico e morale da ciò e le dovute garanzie per un lavoro serio ed in favore del Paese. In Spagna, dove l’indole del popolo, e le condizioni totalitarie di partenza erano molto simili alle nostre, in soli 30 anni, si sono avuti benefici e progressi, che possiamo solo ammirare.

E allora per chiudere, oltre ad issare come sempre la nostra Bandiera Stemmata ed a costo di voler fare l’uccellaccio del malaugurio, ci auguriamo che il 2 giugno sia un giorno di pioggia, una pioggia sottile sottile, che non faccia danni materiali ma che rovini un poco la “festa” che simbolicamente rappresenta il “banchetto”, che da 60 anni illegittimamente si consuma sulle nostre spalle !

hooooeeee !!!

Pubblicata... Nuova Provincia di Biella, Mercoledì 24.05.2006, tra le lettere dei lettori. Per giunta è seguita da una piccatissima risposta ISTERICA del Giornalista addetto alla rubrica che non avendo particolari "valori repubblicani" da contrapporre, fa riferimento al solito pregiudizio sul ventennio fascista !!!

Saluti

Fante d'Italia
25-05-06, 21:58
Luciano Triggiani chiede a Paolo Granzotto:
“Massimo Caprara afferma che la Repubblica, nel referendum del 2 giugno 1946: «certamente è nata con un parto cesareo, ostetrici Togliatti, Ferrara ed egli stesso».
La gravità di questa confessione è sfuggita ai più, anzi a tutti.
Nessun giornalista ritiene di fare un’approfondita indagine sull’argomento, mentre da parte dei cosiddetti storici che appaiono quasi ogni sera alla televisione detta affermazionie viene commentata con un assordante silenzio.
Dunque questa Repubblica è bastarda e fraudolenta sin dal principio? Cosa ne pensa lei?"

Paolo Granzotto gli risponde:

“Si dice meticcia, caro Triggiani, non bastarda. Se lei dice bastarda significa che non è politicamente corretto, della qual cosa mi congratulo. In quanto alla questione da lei sollevata, lasci perdere, non s’indigni.

Sì, il referendum istituzionale non può esser preso ad esempio di corretta, irreprensibile consultazione. Quel trottolino di Giuseppe Romita, uomo di spaventosa energia e scaltro come il demonio a capo del dicastero degli Interni, fece tutto quello che si poteva fare per tagliare l’erba sotto i piedi alla Monarchia.
Qualche esempio: secondo l’Istituto centrale di statistica, gli aventi diritto al voto dovevano essere 23 milioni (11.700.000 donne, 11.300.000 uomini), eppure risultarono scrutinate quasi 25 milioni di schede. Questo nonostante che quasi due milioni e mezzo di italiani fossero stati esclusi dal voto (in gran parte gli elettori dell’Alto Adige e della Venezia Giulia, in violazione dell’articolo 2 del decreto legge del marzo ‘46).

E’ noto che nella serata del 4 giugno, a circa 18 milioni di schede scrutinate, De Gasperi, Romita, l’Arma dei Carabinieri, il Vaticano e naturalmente il Quirinale davano per scontato che la Monarchia si avviava al traguardo del 54 per cento dei consensi.
Nelle sue memorie Romita parla, per uno come lui che aveva «promesso di portare l’Italia alla repubblica», di «ore spaventose». Ma allo spavento si trovò rimedio se poi il risultato finale diede questo verdetto: 12.672.767 voti alla Repubblica e 10.688.905 voti alla Monarchia (e 1.498.136 schede bianche o nulle, cifra in seguito portata a 1.509.735). C’è da aggiungere che, chissà perché, alla Cassazione fu impedito di dichiarare il numero dei votanti e che le schede scrutinate furono prontamente distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazione dei verbali di seggio.

Credo che oggi nessuno, nemmeno tra le file dei più animosi antimonarchici, se la senta di sostenere che per far vincere la Repubblica non si sia fatto ricorso a qualche “aiutino”. ......
Aggiungo che con molto realismo Umberto, ancor prima che fossero indetti i comizi, mise in guardia i suoi fedeli: la Repubblica, disse, può vincere anche con un margine risicatissimo; la Monarchia, no, la Monarchia per sopravvivere ha bisogno di un largo consenso.
Se avesse concesso ai suoi di battersi con le stesse armi dell’avversario, se fosse sceso in campo con minore discrezione, probabilmente l’avrebbe ottenuto, quel largo consenso. Ma a rischio di innescare una seconda guerra civile, per cui non prese nemmeno in considerazione l’ipotesi.
Fu l’ultimo regalo che ci fece una Corona con qualche macchia, ma anche con molti meriti, primo fra tutti quello d’aver fatto dell’Italia una nazione.”

Fante d'Italia
25-05-06, 22:01
E, a quanto Granzotto dimostra, io aggiungo che la Monarchia avrebbe vinto con addirittura il 60% dei voti se avessero potuto votare anche i Sigg. Donati Ulisse e Abate Giovanni assieme agli altri 599'998 Prigionieri nei lager nazisti, tutti gli sfollati e tutti i cittadini delle Province escluse dal voto.

Chi sono i sigg. Abate Giovanni e Donati Ulisse? Eccoli:

“Ho assistito alla magnifica parata militare del 2 giugno, svoltasi ai Fori Romani….(.)…
A un certo momento il commentatore ha ricordato i seicentomila prigionieri nei lager tedeschi che avevano volontariamente rifiutato allettanti proposte di rimpatrio pur di non venir meno al giuramento fatto.
Bastava una firma.
Io sono uno di quei seicentomila morti di fame che non hanno ceduto.”
f.to Ulisse Donati, novantunenne zaratino

e
Dopo la prigionia nel campo di Buchenwald, la fuga, l’arrivo degli Alleati e rientrando in Patria con il loro aiuto, di passaggio in Francia incontra Saragat…
“……..a Parigi c'era Saragat (l'Ambasciatore) che forse poteva aiutarci in qualche modo… voleva informazioni su come la pensavano i prigionieri italiani che stavano nei campi di concentramento in Germania. Chiesi spiegazioni. Allora Saragat mi chiese se eravamo a favore della Repubblica o della Monarchia. Risposi che non eravamo ne per la repubblica di Mussolini ne per quella di Salò: eravamo ufficiali del Re. "Purtroppo" non ci intendemmo…. non ci offrì niente, neanche un bicchiere d'acqua, nonostante gli avessimo spiegato la situazione.”
f.to Abate Giovanni, internato nel campo di Buchenwald

Fante d'Italia
25-05-06, 22:04
Se servono ancora testi credo che se ne possano trovare numerosi ancora, ma forse bastano. O no?
Se bastano si può cominciare ad organizzarci. Quali dove e quando? Abbiamo bisogno di un "duce". Io pensavo a Dreyer e a o'Rei, ma.... ci sono?

lupocattivo (POL)
26-05-06, 08:51
Bene Fante, posto quelli da FERT appena ho finito di copiarli in word e poi copio-incollarli qui. Una cosa: mi sono reso conto che proprio il due giugno sarò a Firenze per un convegno (magari tra una fiorentina ed una ribollita vado a trovare il principe Barbaccia). Quindi se vogliamo partire prima, intorno al 30 partecipo anch'io all'occupazione, tranne che per il due, (parto il primo e torno il tre).

Conterio
26-05-06, 10:02
Bene Fante, posto quelli da FERT appena ho finito di copiarli in word e poi copio-incollarli qui. Una cosa: mi sono reso conto che proprio il due giugno sarò a Firenze per un convegno (magari tra una fiorentina ed una ribollita vado a trovare il principe Barbaccia). Quindi se vogliamo partire prima, intorno al 30 partecipo anch'io all'occupazione, tranne che per il due, (parto il primo e torno il tre).


Benissimo, sul giorno 2, possiamo sopportare noi lo sforzo, tanto ad arrivare al 13 giugno, c'è tempo e spazio per Tutti i Monarchici del Forum... se hanno tempo !

roberto m
26-05-06, 11:52
No. Residenza a Frascati. Domicilio fra Frascati, Monte Porzio Catone, Colonna e un quartiere di Roma che si chiama Finocchio :-:-01#19 (capisci perchè posso essere favorevole ai PACS :lol )...; un handicap di abitare in questo posto è che non ci arriva l'ADSL, purtroppo io voto a Frascati altrimenti avevo letto un manifesto elettorale di un tizio dei Comunisti italiani che prometteva ADSL per tutti ... ho pensato: a questo tocca votarlo :lol :lol

nella tua zona ci sono stato un mese fa comunque Roma resta sempre di gran lunga LA città più bella del mondo, soprattutto per uno storico ignorante e fallito come me, al secondo posto Praga

lupocattivo (POL)
26-05-06, 12:16
Praga? Si bella città. Ci sono stato che era da poco caduto il comunismo quindi, diciamo, era in ristrutturazione. Non si trovava un ristorante italiano: alla fine andavamo in quello dell'albergo ma era un terno a lotto con il menù in Ceco sottotitolato in tedesco (...), avevo trovato una specie di polpettone con carne, formaggio fuso e prosciutto sopra; è andata peggio a mia moglie che si ritrovò nel piatto del pollo con anans su panna acida. Gesù che roba :lol

Vienna è molto bella, ci sono andato e tornato quest'inverno. Fa un po' incazzare il fatto che se visiti i palazzi imperiali, specie la Hofburg, considerano l'imperatrice Elisabetta, Sisi (con una s sola sennò è errore), alla stregua di vip del Grande Fratello che mette in secondo piano Cecco Beppe, per il resto.

lupocattivo (POL)
26-05-06, 12:21
Benissimo, sul giorno 2, possiamo sopportare noi lo sforzo, tanto ad arrivare al 13 giugno, c'è tempo e spazio per Tutti i Monarchici del Forum... se hanno tempo !

Uè Albè, ho detto il due. Il tre a sera stò pure io a sgomitazzare. Ci dovremmo anche organizzare linkando i posti dove si occupa.

roberto m
26-05-06, 13:13
Praga? Si bella città. Ci sono stato che era da poco caduto il comunismo quindi, diciamo, era in ristrutturazione. Non si trovava un ristorante italiano: alla fine andavamo in quello dell'albergo ma era un terno a lotto con il menù in Ceco sottotitolato in tedesco (...), avevo trovato una specie di polpettone con carne, formaggio fuso e prosciutto sopra; è andata peggio a mia moglie che si ritrovò nel piatto del pollo con anans su panna acida. Gesù che roba :lol

Vienna è molto bella, ci sono andato e tornato quest'inverno. Fa un po' incazzare il fatto che se visiti i palazzi imperiali, specie la Hofburg, considerano l'imperatrice Elisabetta, Sisi (con una s sola sennò è errore), alla stregua di vip del Grande Fratello che mette in secondo piano Cecco Beppe, per il resto.

ho molto viaggiato tra Austria, Germania, Ungheria e Repubblica Ceca, me la cavo anche benino col tedesco, ho anche lanciato (ma nessuno ha mai tempo) di organizzare una gita 100% monarchica di 4-5 giorni in Germania: a parte i vari castelli Bavaresi e percorrere per 250 km la romantische strasse piena di villaggi medievali idilliaci attorniati da mura intatte si potrebbe andare a visitare Monaco con i vari palazzi reali tutti maestosi, la corona dei Re di Baviera e trascorrere una serata e magari una notte in un castello-hotel dove il principe Wolfgang di Baviera-Wittelsbach produce birra e gestisce un'azienda modello, fatemi sapere se interessati, ho anche contattato tempo fa il partito monarchico tedesco e si potrebbe strascorrere una serata con loro per qualche scambio di idee: contrariamente alla maggior parte di noi, non hanno nessun candidato al trono e sono federalisti, loro ammettono un impero tedesco fatto di repubbliche e monarchie a pari dignità con un capo di stato eletto a rotazione ogni cinque anni scelto tra i capi di stato regionali, sembra assurdo ma è esattamente la costituzione della Malaysia: una federazione composta da sultanati che ogni 5 anni a rotazione occupano il posto di capo dello stato federale

roberto m
26-05-06, 13:16
Praga? Si bella città. Ci sono stato che era da poco caduto il comunismo quindi, diciamo, era in ristrutturazione. Non si trovava un ristorante italiano: alla fine andavamo in quello dell'albergo ma era un terno a lotto con il menù in Ceco sottotitolato in tedesco (...), avevo trovato una specie di polpettone con carne, formaggio fuso e prosciutto sopra; è andata peggio a mia moglie che si ritrovò nel piatto del pollo con anans su panna acida. Gesù che roba :lol

Vienna è molto bella, ci sono andato e tornato quest'inverno. Fa un po' incazzare il fatto che se visiti i palazzi imperiali, specie la Hofburg, considerano l'imperatrice Elisabetta, Sisi (con una s sola sennò è errore), alla stregua di vip del Grande Fratello che mette in secondo piano Cecco Beppe, per il resto.

guarda, la specialità praghese è una bistecca con una crema di funghi sopra, deliziosa certo che ho avuto fortuna perchè quando viaggiavo riuscivo sempre a trovare persone che parlavano italiano e potevano tradurmi, un caro amico si è rifatto una vita li' con moglie ceca.

A Vienna una delle specialità è il Wienerwald hünchen, una specie di galletto amburghese allo spiedo

lupocattivo (POL)
26-05-06, 13:39
ho molto viaggiato tra Austria, Germania, Ungheria e Repubblica Ceca, me la cavo anche benino col tedesco, ho anche lanciato (ma nessuno ha mai tempo) di organizzare una gita 100% monarchica di 4-5 giorni in Germania: a parte i vari castelli Bavaresi e percorrere per 250 km la romantische strasse piena di villaggi medievali idilliaci attorniati da mura intatte si potrebbe andare a visitare Monaco con i vari palazzi reali tutti maestosi, la corona dei Re di Baviera e trascorrere una serata e magari una notte in un castello-hotel dove il principe Wolfgang di Baviera-Wittelsbach produce birra e gestisce un'azienda modello, fatemi sapere se interessati, ho anche contattato tempo fa il partito monarchico tedesco e si potrebbe strascorrere una serata con loro per qualche scambio di idee: contrariamente alla maggior parte di noi, non hanno nessun candidato al trono e sono federalisti, loro ammettono un impero tedesco fatto di repubbliche e monarchie a pari dignità con un capo di stato eletto a rotazione ogni cinque anni scelto tra i capi di stato regionali, sembra assurdo ma è esattamente la costituzione della Malaysia: una federazione composta da sultanati che ogni 5 anni a rotazione occupano il posto di capo dello stato federale


Perchè no. La Germania, penso, sarà la prossima gita in città d'arte non italiane. Ma ormai la prossima primavera.

roberto m
26-05-06, 13:43
Perchè no. La Germania, penso, sarà la prossima gita in città d'arte non italiane. Ma ormai la prossima primavera.

infatti il periodo che avevo in mente e nel quale sarei libero è fine aprile 2007

lupocattivo (POL)
26-05-06, 18:49
Buò. L'anno prossimo.

Zarskoeselo
26-05-06, 20:49
Praga? Si bella città. Ci sono stato che era da poco caduto il comunismo quindi, diciamo, era in ristrutturazione. Non si trovava un ristorante italiano: alla fine andavamo in quello dell'albergo ma era un terno a lotto con il menù in Ceco sottotitolato in tedesco (...), avevo trovato una specie di polpettone con carne, formaggio fuso e prosciutto sopra; è andata peggio a mia moglie che si ritrovò nel piatto del pollo con anans su panna acida. Gesù che roba :lol

Vienna è molto bella, ci sono andato e tornato quest'inverno. Fa un po' incazzare il fatto che se visiti i palazzi imperiali, specie la Hofburg, considerano l'imperatrice Elisabetta, Sisi (con una s sola sennò è errore), alla stregua di vip del Grande Fratello che mette in secondo piano Cecco Beppe, per il resto.
Non protestate, la libertà di opinione va anche nelle piccole cose: per me nè Roma nè Venzia sono le più belle città del mondo...

lupocattivo (POL)
26-05-06, 21:09
Non protestate, la libertà di opinione va anche nelle piccole cose: per me nè Roma nè Venzia sono le più belle città del mondo...

San Pietroburgo, che è bella perchè è stata costruita da due architetti italiani o Mosca, la cui unica cosa pregevole sono le mura del Cremlino, anch'esse costruite da un architetto italiano :lol :lol :lol

O un certo posto con due residenze di campagna, Villaggio di qualcuno, adesso mi sfugge di chi ....... :lol


Un Luporazzista :-:-01#19

roberto m
26-05-06, 21:16
per chi ama l'antichità Roma è il massimo, per chi ama il medioevo il centro storico di Praga è il massimo eper chi ama il tardo barocco (rococo') San Pietroburgo è il massimo, cosi' siamo tutti e tre contenti....

Zarskoeselo
26-05-06, 22:20
San Pietroburgo, che è bella perchè è stata costruita da due architetti italiani o Mosca, la cui unica cosa pregevole sono le mura del Cremlino, anch'esse costruite da un architetto italiano :lol :lol :lol

O un certo posto con due residenze di campagna, Villaggio di qualcuno, adesso mi sfugge di chi ....... :lol


Un Luporazzista :-:-01#19
Esattamente Lupo. E, Roberto, non preoccuparti. A me nonimporta se dicono che Roma è meravigliosa più delle altre città. Io pure cisono state e oltre alla pazzia edilizia, che vede antenne spuintare in mezzo ai monumenti e monumenti spuntare in mezzo alle antenne, ho visto un'aria che non mi è piaciuta - e non c'entra con i romani che sono simpaticissimi. Il colosseo è bello certo, ma preferisco l'Arena di Verona. Qualcuno di voi è stato a Verona? La preferisco a Roma. ooooooh!

lupocattivo (POL)
27-05-06, 08:52
Verona? vabbè è uguale a Roma ... c'è ponte Duca D'Aosta, sul lungotevere dell'Adige, in fondo Castel Sant'Angelo ... il Colosseo ...



:-0008n :-0008n :-0008n :-0008n

Zarskoeselo
27-05-06, 14:30
Verona? vabbè è uguale a Roma ... c'è ponte Duca D'Aosta, sul lungotevere dell'Adige, in fondo Castel Sant'Angelo ... il Colosseo ...



:-0008n :-0008n :-0008n :-0008n
:-0008n
Non proprio lupo, ma bella battuta. Comunque Verona per me è splendida; ha un taglio medievale che adoro...e un romanticismo triste che collima perfettamente con il mio spirito (Giuliettae Romeo...Giardino Giusti ecc.)

lupocattivo (POL)
27-05-06, 21:36
Leggo su FERT:

fu votata la fiducia al governo Mussolini, il 16 novembre 1922, 306 voti favoreli e 116 contrari e fra i favorevoli: Salandra, Giolitti, Enrico De Nicola (...), Facta (ex presidente del Consiglio), Bonomi (erede del II governo Badoglio con Umberto Luogotentente gen. del Regno) e De Gasperi (capogruppo del Partito Popolare.

I deputati fascisti erano 35, (trentacinque) e la coalizione comprendeva ministri liberali, popolari, socialisti, riformisti, indipendenti, e il futuro inquilino abusivo del Quirinale, Giovanni Gronchi era sottosegretario all'industria.

Al Senato del Regno i voti favorevoli furono 215, fra i quali quelli di Benedetto Croce e Luigi Albertini (...).

Molto comodo addossare tutto alla monarchia.


s09d#07 s09d#07 s09d#07

Sempre su FERT si legge la confessione del divo Giulio Andreotti che dice che il 2 giugno 1946 votò per la monarchia. Che l'intramontabile Belzebù è Commendatore della Corona d'Italia e che incontro il Re Umberto II, Conte di Sarre durante l'esilio di quest'ultimo.

Zarskoeselo
27-05-06, 21:48
che fanno su fert, mi copiano l'articolo? :)

Conterio
29-05-06, 10:07
Caro Lupo, vogliamo aprire le danze in anticipo, come hai proposto o aspettiamo il 2 giugno ?

Io aprirei il primo di giugno, per battere i republicanacci sul tempo...

Chiunque comincia, dia annuncio e link, sul 3d "Per chi ha fretta" mi raccomando !!!

lupocattivo (POL)
30-05-06, 09:08
Caro Lupo, vogliamo aprire le danze in anticipo, come hai proposto o aspettiamo il 2 giugno ?

Io aprirei il primo di giugno, per battere i republicanacci sul tempo...

Chiunque comincia, dia annuncio e link, sul 3d "Per chi ha fretta" mi raccomando !!!


Siamo tutti presi, adesso e come al solito, a tirare i risultati elettorali dalla propria parte politica. Aspettiamo qualche giorno che ci si stanchi di questo italico sport.

Fante d'Italia
30-05-06, 14:09
Penso anch'io che sia meglio come dice Lupo.

Conterio
30-05-06, 14:48
Forse si, ora tutti sono presi dalle "vitali" elezioni amministrative, per avere il "segno del destino" da poter utilizzare per confermare o controbattere il risultato del 9 aprile... tutto il nostro sforzo cadrebbe in un mare in tempesta !

Attendiamo qualche giorno... :-:-01#19

eolo76
31-05-06, 12:20
************************************************** ********
Da: Il Giornale n. 127 del 31-05-2006 pagina 28

Quando io votai repubblica e Montanelli monarchia

Agli appunti personali di Paolo Monelli sul referendum istituzionale del 2 giugno 1946 - oggi pubblicati per la prima volta nel nuovo numero della rivista Nuova storia contemporanea - sono molto interessato per più d'un motivo. Il primo è che ho una fiducia illimitata nell'onestà e nella precisione di Monelli come giornalista e come storico. Ho avuto la fortuna d'essergli amico, benché appartenessimo a due generazioni diverse, e conservo di lui un ricordo straordinario. Dietro lo snobismo del monocolo c'era un uomo generoso fino all'ingenuità, e uno scrittore di raro talento. Considero Roma 1943 un capolavoro. Le note che Monelli prese per una sua inchiesta sulla travagliata nascita della repubblica hanno l'impronta della genuinità.
Il secondo motivo è che la narrazione delle vicende che precedettero e seguirono quel 2 giugno fatidico avrebbe potuto porre a Montanelli e a me, nel volume a quattro mani L'Italia della Repubblica, un problema che era insieme personale e professionale. Nel referendum Montanelli aveva votato monarchia, io Repubblica. Monarchia, lui, non perché sottovalutasse gli errori e le viltà di Vittorio Emanuele III ma perché se rinnegava la monarchia «l'Italia rinnegava il Risorgimento, unico tradizionale mastice della sua unità». Repubblica, io «per punire il Re che aveva accettato il fascismo, subìto la guerra, e poi era fuggito abbandonando il Paese e l'esercito al loro destino». Ma poi ci accorgemmo, nella stesura del libro, che le due opposte decisioni erano derivate da valutazioni compatibili. Scrivemmo: «I voti che la Monarchia ebbe non erano tutti propriamente monarchici. Erano, in particolare al nord, voti di moderati i quali ritenevano che dopo tanti sconvolgimenti la monarchia rappresentasse tuttora un'ancora solida, un simbolo di continuità e stabilità».
Il terzo motivo sta nel tema - dai monarchici continuamente evocato e attizzato - dei brogli cui il ministro dell'Interno Giuseppe Romita avrebbe fatto ricorso per dare la vittoria alla Repubblica. Cercavo nei “frammenti” di Monelli, e nei suoi colloqui con personaggi di primo piano del drammna istituzionale, nuovi elementi di valutazione. Li ho trovati (forse il “nuovi” sarà da qualcuno contestato perché nella immane congerie di interviste, memoriali, dichiarazioni riguardanti il 2 giugno e la disputa sui risultati può essere trovato tutto e il contrario di tutto). Sta di fatto che nelle parole di alcuni esponenti monarchici la tesi dei brogli si attenua o sfuma.
Non è che le «carte Monelli» cambino il profilo degli avvenimenti, e la caratterizzazione dei protagonisti. Umberto II è, in questi ricordi, tale e quale tutti l'abbiamo in mente: cortese, scrupoloso, diligente, un ottimo Re da ordinaria amministrazione. Ma privo d'iniziativa e di autorità. Il suo senso del dovere era formale e protocollare. Durante la «fuga di Pescara» - stando alle testimonianze - pensò coraggiosamente di tornare a Roma, e ne fu dissuaso dalla madre. Ma non risulta che lui, gratificato del ruolo di comandante del «gruppo armate sud», abbia mai domandato quale sorte avessero le armate del suo gruppo, e desse ordini per evitarne la totale disgregazione. Qualcuno ha definito i Savoia «spettatori della storia». Umberto II lo era. Quanto a De Gasperi, gli viene attribuita una propensione per la monarchia (la figlia Maria Romana ha tuttavia negato che così fosse, e raccontato che sia lei sia il padre votarono Repubblica). Credo che l'idea d'un De Gasperi sotto sotto monarchico sia ragionevole: ma il trono che rimpiangeva non era quello di Roma, era quello di Vienna.
I brogli dunque. Giovanni Artieri, giornalista insigne e fedelissimo del Re, non aveva dubbi. «Artieri è sicuro che il plebiscito sarebbe riuscito a favore di Umberto se non ci fosse stato il broglio. Egli stesso con il giornalista Vito Antonio Napoletano ha visto nelle soffitte di Montecitorio una enorme quantità di sacchi della Nettezza di Napoli pieni di schede non scrutinate, corrispondenti ai due milioni di voti scomparsi. Provenivano evidentemente dal sud, in grandissiuma maggioranza a favore della monarchia». Più cauto Falcone Lucifero, ministro della Real Casa: «Noi abbiamo raccolto una grande quantità di indizi a favore della teoria del broglio, ma non la prova del broglio».
Ma l'attestazione più importante viene da Enzo Selvaggi, irruento segretario generale del Partito democratico italiano: uno degli attivisti monarchici che nelle ultime fasi della campagna elettorale avevano spronato Umberto ad essere - e nei limiti delle sue capacità lo fu - il propagandista di se stesso. L'esito del referendum era stato dapprima accettato dal Re, tanto che con De Gasperi aveva concordato le modalità della sua partenza. Ma alcuni giuristi sollevarono un problema procedurale. Il decreto luogotenenziale del 16 marzo precedente con il quale era stato indetto il referendum si riferiva a «maggioranza degli elettori votanti», non a maggioranza dei voti validi. Romita s'era limitato a indicare i voti per la Repubblica e i voti per la Monarchia, senza tener conto delle schede bianche e nulle. Per questa che Nenni definì «una questione da mozzaorecchi» Enzo Selvaggi chiese la messa in discussione del referendum, qualificò la attesa proclamazione della Repubblica come un «colpo di Stato strisciante», e propose di «subordinare la formazione di un eventuale governo ad un impegno di sottoporre a nuovo e regolare referendum il problema istituzionale». Per effetto della “bomba” Selvaggi la Cassazione, pur dando atto dei risultati, non annunciò la Repubblica, e Umberto II partì per l'esilio proclamando l'illegalità della procedura che l'aveva detronizzato.
Selvaggi fu il nemico numero uno del referendum romitiano. Ma a Monelli disse: «Non credo ai brogli di Romita. Non credo nemmeno che avrebbero giovato molto i voti dei prigionieri che rappresentavano una incognita. Avendo girato dietro al Re in lungo e in largo l'Italia ebbi la maniera di prevedere che contrariamente alle attese Sicilia e Piemonte non sarebbero stati favorevoli alla monarchia... Non credo al broglio; un broglio così colossale avrebbe dovuto avere la complicità di troppa gente e qualche funzionario avrebbe finito col parlar chiaro. Certamente ci sono stati imbrogli e pasticci, gente che ha votato due volte, ma purtroppo questo avviene in ogni elezione italiana. È noto che i frati e le monache votano prima come corpo al convento e poi singolarmente nelle sezioni elettorali». Selvaggi concorda con il parere di molti osservatori imparziali: che cioè la Repubblica abbia vinto chiaramente, anche se contro la monarchia fu esercitata, soprattutto nell'Italia del nord, una pressione ambientale molto pesante. Il mio parere è che la monarchia non cadde il 2 giugno 1946: cadde l'8 settembre 1943, e da quel giorno la sua fu un'agonia senza speranza.
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Fante d'Italia
31-05-06, 18:13
Questo pubblicato dal Giornale è il classico articolo servile pro-repubbblicha ad uso di quella grande parte della popolazione ignorante e cialtrona. E' pieno di citazioni citate millantando una connessione logica che non hanno, perchè i giudizi ed i pareri riferiti sono estrapolati dal loro contesto e messi assieme in artificiosa successione in un collage che dà, dicevo prima, all'Italiano cialtrone che non ha voglia di leggere e tantomeno di studiare, l'illusione d'essere informato, e ben informato, nel decidere l'accettazione della repubbblicha quale evento legale e deciso democraticamente.

Ill Giornale riferisce fatti tacendone altri di ancor maggior rilievo e che non sono illazioni, ma realtà documentate e dimostranti l'illegalità che permea il referendum, nonchè la nascita della repubblica quale atto estraneo alla volontà popolare e solo conseguenza di un colpo di stato. ¨
Un esempio per tutti: il "capo dello stato" venne nominato prima che la Corte di Cassazione esprimesse il suo giudizio. E questa è cronologia storica di un colpo di stato e non una opinione.

Inoltre, visto che Monelli e l'articolista si danno un gran da fare a spiegare, anzi, a lasciar spiegare alle loro altisonanti citazioni che, tutto sommato, la repubbblicka è legittima e legale, non potrebbero almeno raccontarci quanti erano gli iscritti alle liste elettorali e quanti furono i votanti? Aiuterebbero, così, l'Italiano cialtrone, a concludere il discorso dignitosamente, perchè sulla base dei fatti e delle cifre e non sull'opinione di chicchessia.

eolo76
31-05-06, 18:43
(AGE) ROMA - Per la serie “La Storia siamo noi” Rai Educational presenta “Monarchia e Repubblica” in onda mercoledi’ 31 maggio alle ore 00.40 su RaiTre. Il 2 giugno 1946 e con il Referendum nasceva la Repubblica italiana. Ma che cosa è successo, davvero, nei giorni del referendum? È legittimo ipotizzare che ci siano stati dei brogli? E chi li avrebbe organizzati? In occasione dei 60 anni della nascita della Repubblica Italina, Giovanni Minoli, con una inchiesta e attraverso interviste a storici e i protagonisti di quel periodo storico, ricostruisce la difficile nascita della Repubblica italiana, partendo dalla clamorosa rivelazione del segretario privato di Togliatti, Massimo Caprara, sulla lettera che il ministro della giustizia e segretario del PCI, inviò a Giuseppe Pagano, il Presidente della Corte di Cassazione, e nella quale lo invitava a non dare il risultato del Referendum. (AGE)
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Io non riuscirò a vederlo... lo trasmettono troppo tardi. Se qualcuno riesce faccia un riassunto e magari, ipotizzando la faziosità di RaiTre si potrebbe scrivere una lettera da mandare a TUTTI gli organi di Stampa e TV... :K :K :K

Dreyer
31-05-06, 18:57
ma poi è valido un referendum in cui intere province non votano? (Bz, TS, GO, Istria)

lupocattivo (POL)
31-05-06, 21:01
(AGE) ROMA - Per la serie “La Storia siamo noi” Rai Educational presenta “Monarchia e Repubblica” in onda mercoledi’ 31 maggio alle ore 00.40 su RaiTre. Il 2 giugno 1946 e con il Referendum nasceva la Repubblica italiana. Ma che cosa è successo, davvero, nei giorni del referendum? È legittimo ipotizzare che ci siano stati dei brogli? E chi li avrebbe organizzati? In occasione dei 60 anni della nascita della Repubblica Italina, Giovanni Minoli, con una inchiesta e attraverso interviste a storici e i protagonisti di quel periodo storico, ricostruisce la difficile nascita della Repubblica italiana, partendo dalla clamorosa rivelazione del segretario privato di Togliatti, Massimo Caprara, sulla lettera che il ministro della giustizia e segretario del PCI, inviò a Giuseppe Pagano, il Presidente della Corte di Cassazione, e nella quale lo invitava a non dare il risultato del Referendum. (AGE)
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Io non riuscirò a vederlo... lo trasmettono troppo tardi. Se qualcuno riesce faccia un riassunto e magari, ipotizzando la faziosità di RaiTre si potrebbe scrivere una lettera da mandare a TUTTI gli organi di Stampa e TV... :K :K :K


e che jella, me devo alzà presto domattina.

Di Minoli ricordo, qualche anno fà, un servizio su report in cui aveva messo tre tizi intorno ad un tavolo, come se fosse un filmato d'epoca, in cui rivelavano che il referendum era una frode. Rivelò solo alla fine che si trattava di bleff.

lupocattivo (POL)
31-05-06, 21:57
Ho comiciato a postare un discorsetto su vari forum (guardate CHI HA FRETTA!!!). Se potete e volete moltiplicate questa cosa in altri ambiti e rispondete a quelli aperti sottoscrivendo le discussioni.

Una preghiera:

- siate brevi: il post più è lungo e meno viene eletto;
- non inkazzatevi con i soliti cretini, esorcizzateli prendedoli per i fondelli;
- qualche battuta ogni tanto smorza i toni di alcune discussioni che poi diventano barbose (e questa cosa l'ho imparata leggendo Montanelli).

Io parto domattina per Firenze e tornerò il 3. Da lì mi aggregherò anch'io, per il momento lancio solo il sasso.

Fante d'Italia
31-05-06, 22:23
Ho comiciato a postare un discorsetto su vari forum (guardate CHI HA FRETTA!!!). Se potete e volete moltiplicate questa cosa in altri ambiti e rispondete a quelli aperti sottoscrivendo le discussioni.

Una preghiera:

- siate brevi: il post più è lungo e meno viene eletto;
- non inkazzatevi con i soliti cretini, esorcizzateli prendedoli per i fondelli;
- qualche battuta ogni tanto smorza i toni di alcune discussioni che poi diventano barbose (e questa cosa l'ho imparata leggendo Montanelli).

Io parto domattina per Firenze e tornerò il 3. Da lì mi aggregherò anch'io, per il momento lancio solo il sasso.
:)

Conterio
01-06-06, 10:14
e che jella, me devo alzà presto domattina.

Di Minoli ricordo, qualche anno fà, un servizio su report in cui aveva messo tre tizi intorno ad un tavolo, come se fosse un filmato d'epoca, in cui rivelavano che il referendum era una frode. Rivelò solo alla fine che si trattava di bleff.

Infatti, ne parla anche Malnati nel suo libro. In effetti Minoli, mise a nudo i fatti provati e ipotizzati da Malnati nella sua opera, ridicolizzandoli sul finire della trasmissione dicendo che era un Bluf. Tecnicamente ha utilizzato le nostre armi migliori per spuntarle. Invece di nascondere le prove, le ha esposte chiaramente ridicolizzandole, con il risultato che la gente si è ritrovata tra le mani l'uovo di Colombo senza dargli più valore !

La regola inversa della bugia ripetuta 100 volte che diventa realtà insomma !

Comunque avevo un dolore terribile alla mandibola (post operatoria) e sono andato a dormire, ...non potevo anche inkazzarmi !!

eolo76
01-06-06, 21:12
Stasera al TG2: "...il referendum che ha decretato la fine della DEMOCRAZ..." poi la conduttrice s'è corretta subito dicendo monarchia....



:K :K :K :K :K






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Fante d'Italia
03-06-06, 16:25
Canzone improvvisata dai giovani monarchici del Partito Nazionale Monarchiconel 1946 e cantata durante i comizi per il referendum:



A Re Umberto

Stretti ci siamo
in un blocco compatti
difendere sapremo i diritti SAVOIA

Va avanti, va avanti
o amato Re Umberto,
va avanti e raccogli la giusta vittoria.

Tutti noi
lo giuriamo si, o Re, lo promettiamo
sarem degni
saremo forti
o Casa Savoia o tutti morti

SAVOIA!
SAVOIA!


Aggiungo
W il RE !
_________________
Augusto Genovese
Vice Segretario Nazionale Giovanile dell' Alleanza Monarchica

http://www.alleanza-monarchica.com/forum/viewtopic.php?t=2263

Forum di Alleanza Monarchica
Discussioni varie / Ricordiamo i Martiti di Via Medina
Di: Augusto Sab Giu 11, 2005 3:43 pm

lupocattivo (POL)
04-06-06, 21:52
Mentre ero a Firenze ho letto sul quotidiano "La Repubblica", all'interno dei servizi dedicati alla ricorrenza della frode, di una conversazione fra l'inquilino abusivo del Quirinale e il Principe di Napoli in cui Giorgio il Migliorista prometteva di tumulare le salme dei Savoia nel Pantheon e ponendoselo quasi come una scommessa: "vedrete, vedrete che ci riusciremo".

Nessuno ne ha letto da qualche parte?

sul sito ho trovato, due giorni dopo, solo questo:

www.repubblica.it

12:11 Vittorio Emanuele Di Savoia, grazie a Napolitano per monarchici

"Ringrazio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per le parole di rispetto rivolte ai cittadini italiani di fede monarchica che il 2 giugno di sessant'anni fa si espressero a favore dell'istituto monarchico". Così Emanuele Filiberto di Savoia si rivolge al capo dello Stato, ringraziandolo per i messaggio inviato in occasione della Festa della Repubblica

Gilbert
05-06-06, 00:24
cosa molto interessante..quasi quasi sto comunistone di un usurpatore napoletano napolitano mi sta simpatico....anche se temo che tale simpatia si tradurrà presto in una amara risata...

eolo76
05-06-06, 08:50
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2 GIUGNO/ E.FILIBERTO: NAPOLITANO RISPETTA MONARCHICI, GRAZIE
"Mi unisco alle sue parole. Spero il clima in Italia si rassereni"
02-06-2006 12:41

Roma, 2 giu. (Apcom) - "Ringrazio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per le parole di rispetto rivolte ai cittadini italiani di fede monarchica che il 2 giugno di sessant'anni fa si espressero a favore dell'Istituto Monarchico". Lo dichiara Emanuele Filiberto di Savoia.

"E' un segno di concordia che condivido. Non bisogna dimenticare - prosegue - che nelle convulse giornate del Referendum Istituzionale del 1946 quasi la metà dei votanti diede il suo sostegno alla Monarchia poiché in essa vedeva rappresentati i Valori della Patria, della Famiglia come base della nostra società e dell'Unità della Nazione come elemento fondamentale per il bene della società italiana. Vorrei ricordare in questa particolare occasione mio nonno, Re Umberto II, che, pur nell'incertezza del momento, non esitò a partire per l'esilio volendo evitare la spaccatura del paese e spargimenti di sangue. Egli dimostrò con quel gesto il suo grande amore per l'Italia e gli italiani al di sopra di ogni cosa, anche del trono".

"Mi unisco alle parole del Presidente Napolitano augurandomi - conclude Emanuele Filiberto - che il clima politico e sociale della nostra Patria divenga finalmente sereno consentendo al governo di operare per il bene di tutti gli italiani".
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eolo76
05-06-06, 08:52
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NAPOLITANO: COSTITUZIONE E' NOSTRA TAVOLA DEI VALORI
"Ricordo il 2 giugno '46: rispetto anche chi votò monarchia"
01-06-2006 13:26

Roma, 1 giu. (Apcom) - La Costituzione è "l'autentica tavola dei valori e dei principi in cui riconoscersi, dei diritti e dei doveri da rispettare". E' quanto afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo primo messaggio al Paese per la Festa della Repubblica che si celebra domani. Il Capo dello Stato ricorda il cammino che portò alla repubblica e osserva: "La nostra Repubblica compie oggi sessant'anni. Personalmente, vissi a Napoli quel lontano 2 giugno del 1946, e lo ricordo con rispetto anche per quanti espressero nel referendum il loro attaccamento all'istituto monarchico".
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Gilbert
05-06-06, 12:25
iniziassero, napolitano e company a rispettare sul serio i monarchici...

lupocattivo (POL)
05-06-06, 22:18
Lo stesso articolo diceva che una conversazione simile c'era già stata con Ciampi all'inizio del suo mandato. L'esito lo conosci.

Ducezio
07-06-06, 10:04
La Repubblica è nata dalla collaborazione dei sinistrorsi insieme a italioti, "bastardi", ma soprattutto insieme alle nazioni vincitrici.
Nazioni, in cui un famoso gentleman inglese trafugò nella notte dei tempi delle carte che comprovavano la storia, in modo da poterla reinventare.

lupocattivo (POL)
07-06-06, 18:44
Ipotesi, abbastanza solide, che proverebbero le nostre teorie sono dello storico Fanco Malnati un cui excursus ho pubblicato altrove su questo forum, caro Duce-zio, niente fantasie: fatti. E i fatti ci danno ragione.

Zarskoeselo
08-06-06, 13:48
FATTI

Irregolarità, proteste, schede sparite. Sono molti i dubbi sul voto del 2 giugno che nel 1946 condannò la monarchia. Uno storico ha dedicato anni di lavoro per esaminare archivi e consultare documenti. Ora ha deciso di pubblicare un libro. Ecco che cosa ha scoperto.



La repubblica ha sessant'anni. Il 2-3 giugno 1946 gli italiani vennero chiamati a decidere se la preferivano alla monarchia e in quelle votazioni non si stabilì solo la forma dello Stato: fu anche eletta l'Assemblea costituente. In campo scesero 51 liste. La decisione di affidare ai cittadini la scelta tra monarchia o repubblica risaliva al 25 giugno 1944, 20 giorni dopo la liberazione di Roma e l'insediamento di Umberto di Savoia al vertice dello Stato, come luogotenente di Vittorio Emanuele III, che si mise in disparte.

In Italia la guerra finì il 2 maggio 1945. I tedeschi si arresero agli angloamericani, che il 4 maggio assunsero il controllo dell'Italia settentrionale, prendendo sotto tutela le amministrazioni comunali e provinciali nominate dai comitati di liberazione nazionale. A fine giugno 1945 si formò il primo governo dell'Italia liberata, presieduto da Ferruccio Parri, esponente del Partito d'azione.
A dicembre Parri fu sostituito dal Alcide De Gasperi, capo della Democrazia cristiana. Nel marzo 1946 quasi 20 milioni di cittadini elessero i consigli comunali di 5.580 comuni. Per la prima volta votarono anche le donne. Non si registrarono incidenti gravi. Maturità democratica e monarchia coesistevano.

Il governo De Gasperi comprendeva ministri dei sei partiti del Comitato di liberazione nazionale: liberali, democristiani, Partito d'azione, democratici del lavoro, socialisti e comunisti. Con la sola eccezione di Leone Cattani (liberale) e Mario Cevolotto (Democrazia del lavoro), tutti i ministri erano repubblicani.
All'Interno era il socialista Giuseppe Romita, ministro per la Costituente il suo compagno Pietro Nenni, alla Giustizia il capo dei comunisti, Palmiro Togliatti. Il 16 marzo 1946 vennero indette le votazioni: il referendum sulla forma dello Stato e l'elezione dell'Assemblea costituente.

Dal voto furono escluse le province di Zara, Pola, Fiume, Trieste e Gorizia, quasi completamente nelle mani della Iugoslavia comunista del maresciallo Tito, e quella di Bolzano, che non aveva alcun problema di ordine pubblico. Non poterono votare i prigionieri di guerra ancora trattenuti all'estero. Molti italiani non votarono perché «epurati». Parecchi di loro fecero ricorso e ottennero ragione, ma solo a referendum concluso.

Secondo i dati ufficiali, pubblicati due anni dopo, i cittadini chiamati alle urne il 2-3 giugno 1946 furono 28 milioni. Il ministro dell'Interno dichiarò che il 5 per cento degli aventi diritto non venne rintracciato e quindi non ebbe il certificato che abilitava al voto. Sappiamo però che decine di migliaia di elettori attesero invano il certificato.
Alcuni, invece, ne ebbero più d'uno. A Umberto II ne arrivarono due. Nelle Memorie, l'ammiraglio Antonio Cocco dice di averne ricevuti quattro. Quanti casi del genere si contarono? Romita fece stampare 40 milioni di certificati elettorali e 20 milioni di modelli sostitutivi. Decisamente troppi.

La lotta pro e contro la monarchia fu durissima. Il 9 maggio 1946 Vittorio Emanuele III passò la corona al figlio, Umberto, e partì per Alessandria d'Egitto. Al Consiglio dei ministri Togliatti protestò violentemente perché, secondo lui, l'esule violava la «tregua istituzionale», decisa dal governo di Ivanoe Bonomi nel 1944, di cui le sinistre non avevano mai tenuto conto. Nenni minacciò: «La repubblica o il caos».

Il ministro Giuseppe Romita proclama la vittoria della Repubblica
Il nuovo re sciolse i dipendenti pubblici dal giuramento di fedeltà affinché votassero in piena libertà di coscienza e compì un rapido viaggio per l'Italia. Fu accolto da masse festanti. Il 31 maggio da Genova annunciò che, se la monarchia avesse vinto, gli italiani sarebbero stati chiamati alle urne per confermare sia la nuova Costituzione sia la forma dello Stato. Fu un grosso errore: la controversia non poteva trascinarsi a lungo e, poiché divideva gli animi, in un modo o nell'altro an-dava chiusa.

Votarono circa 24 milioni 950 mila cittadini: l'89,1 per cento degli aventi diritto. Che cosa accadde veramente nei seggi e nello spoglio delle schede? Impossibile dirlo con esattezza. Il 4 giugno De Gasperi confidò al ministro della Real casa, Falcone Lucifero, che la monarchia era in vantaggio. Nulla lasciava prevedere una rimonta.
Invece, nella notte fra il 4 e il 5 Togliatti dichiarò a un anonimo giornalista del Corriere della sera che la repubblica avrebbe vinto con 2 milioni di vantaggio, perché, tenne a precisare, il 10 per cento dei democristiani aveva votato per la repubblica. Curiosamente, ci azzeccò.
Il 10 giugno il presidente della Corte di cassazione, Giuseppe Pagano, fece leggere i risultati: circa 12 milioni 700 mila per la repubblica, 10 milioni 700 mila per la monarchia. Mancavano ancora gli esiti di 114 sezioni. Nell'attesa, chiuse la seduta senza dichiarare chi avesse vinto.
Su 35 mila seggi si contavano 31 mila contestazioni. In aggiunta ci fu anche quella del monarchico Enzo Selvaggi, il quale chiese che la vittoria fosse calcolata non sulla base dei voti validi, bensì, come diceva la legge, su quella dei «votanti».

Occorreva quindi tener conto delle schede bianche e di quelle nulle che, in un primo tempo, non furono nemmeno computate. La sera del 10 giugno si svolse un drammatico Consiglio dei ministri. Cattani disse che bisognava verificare bene i risultati. Togliatti replicò a muso duro che «forse» le schede erano già state distrutte.
Così chiuse ogni discussione. In effetti sin dal 4 giugno decine di migliaia di cittadini denunciarono di non aver potuto votare. Molti non avevano ricevuto i certificati, altri scoprirono che qualcuno aveva già votato a nome loro e furono allontanati dai seggi.

A migliaia gli analfabeti dichiararono di essere stati ingannati: avevano domandato come si votasse per la monarchia e i presidenti di seggio avevano detto che dovevano fare una croce sulla «regina», che in realtà era il simbolo della repubblica. Un numero incalcolabile di cittadini protestò con il comandante alleato in Italia, ammiraglio Ellery Stone, dichiarando che volevano votare monarchia e Democrazia cristiana o una lista monarchica. La repubblica non andò in vantaggio con una grande frode ma anche grazie a una miriade di piccoli brogli. D'altronde essa aveva ai seggi molti più uomini rispetto alla monarchia.

La partita rimase aperta per giorni. Il primo a cedere fu Umberto II. Sin dalla mattina del 5 giugno ordinò alla consorte, Maria José, di lasciare l'Italia per il Portogallo. Alle 15.30 la regina partì dal Quirinale con i figli Maria Pia, Vittorio Emanuele, Maria Gabriella e Maria Beatrice. S'imbarcarono a Napoli sull'incrociatore Duca degli Abruzzi, appena rientrato da Alessandria d'Egitto.
Dopo due giorni di tensione, alle 0.30 del 13 giugno, pressato dal Consiglio dei ministri e col voto contrario del solo Cattani, De Gasperi assunse i poteri di capo dello Stato. Il re aveva cenato a casa di Luigi Barzini jr. Dormì al sicuro.
Rientrò al Quirinale la mattina e ne partì alle 15 per Ciampino alla volta del Portogallo. Da re. Denunciò il «gesto rivoluzionario» del governo e De Gasperi replicò che a quel modo Umberto II chiudeva con una pagina indegna un periodo decoroso.

Il 18 giugno la Corte di cassazione respinse a maggioranza il ricorso presentato dal monarchico Enzo Selvaggi. Contro il parere del procuratore generale e del presidente, la Corte stabilì che «votanti» non significava «chi vota» ma chi esprimeva un voto valido.
Perché la Suprema corte sentenziò a quel modo? Semplice: se si fosse tenuto conto dei voti nulli (schede bianche, annullate e contestate, che erano circa 1 milione 500 mila) il divario tra monarchia e repubblica sarebbe sceso da 2 milioni a 250 mila.
Una differenza minima, che avrebbe anche potuto rimettere in gioco il risultato. E poiché la verifica dei verbali di seggio era stata fatta alla svelta tra il 15 e il 16 giugno da 200 funzionari mandati da Togliatti a liquidare la cosa, a quel punto sarebbe stato necessario ricontrollare le schede.

Ma sin dal 10 giugno Togliatti aveva detto che erano state distrutte. Così la partita fu chiusa. Il re ormai era in esilio, illuso di rientrare poco dopo. Dal 18 giugno la Gazzetta ufficiale iniziò a datare gli atti della Repubblica. Il 1° gennaio 1948 entrò in vigore la Carta costituzionale che all'articolo 139 dichiara immodificabile la forma dello Stato.
Vittoriosa grazie a una controversa cifra di voti sulla quale pesavano gravi interrogativi, la Repubblica fu blindata: prima con la mancata verifica, scheda per scheda, della validità dei risultati. Poi con la Costituzione, che quasi 11 milioni di monarchici dovettero accettare.

Scritto da Aldo Mola

lupocattivo (POL)
08-06-06, 19:55
Ipotesi, abbastanza solide, che proverebbero le nostre teorie sono dello storico Fanco Malnati un cui excursus ho pubblicato altrove su questo forum, caro Duce-zio, niente fantasie: fatti. E i fatti ci danno ragione.

Cioè, caro Duce-zio:


MATERIALE PROBATORIO A SUPPORTO DELLA TESI SUL
CAPOVOLGIMENTO DEL RISULTATO ELETTORALE DEL 2 GIUGNO 1946
1) Confessione scritta di Giuseppe Romita, all’epoca Ministro degli Interni, complice nell’operazione (cfr. capitolo “E una notte la Monarchia fu in vantaggio” nel suo libro di memorie pubblicate nel 1959).
2) Retrodatazione dolosa di 24 ore della data cui si riferisce la confessione, attuata allo scopo di trasformare fatti decisivi in dettagli marginali. La prova documentale della retrodatazione si reperisce nell’allegato alla lettera 4 giugno 1946 del Presidente del Consiglio De Gasperi al Ministro Falcone Lucifero (depositata all’Archivio di Stato), in quanto contenete dati elettorali incompatibili con la data indicata da Romita.
3) Testimonianza scritta sulla rivista “Nuova Storia Contemporanea”, resa da Massimo Caparra, all’epoca segretario del Guardasigilli Palmiro Togliatti, in ordine all’invio (del tutto inusuale) di funzionari ministeriali di “fiducia” del Ministro presso le 31 circoscrizioni onde redigere, per ogni circoscrizione, un verbale con la sommatoria dei voti validi della Monarchia e della Repubblica nelle sezioni facenti parte di essa circoscrizione.
4) Testimonianza come sopra sul fatto che, nella notte dal 4 al 5 giugno, il teste passò a Togliatti, presso il ministero, una telefonata di Romita dal Viminale, nella quale veniva comunicato che secondo i dati delle Prefetture la Monarchia era in forte vantaggio.
5) Testimonianza come sopra su di una confidenza di Togliatti al teste, così concepita: “I parti difficili vanno pilotati”.
6) Testimonianza come sopra sul fatto che, in vista dell’adunanza della Suprema Corte del 10 giugno 1946, nella quale a nonna di legge (dopo la meccanica sommatoria dei 31 verbali circoscrizionali) doveva proclamarsi il risultato, il teste fu latore di un ordine scritto di Togliatti al Primo Presidente della Cassazione, Pagano, nel senso che (constatata la mancanza dai verbali della cifra dei voti nulli) ci si dovesse astenere da qualunque declaratoria, limitando l’attività della Corte alla sola lettura delle cifre.
7) Ordinanza 10 giugno 1946 della Corte di Cassazione, conforme all’ordine del Guardasigilli, con in più tuttavia la riserva di integrare i dati nella successiva adunanza del 18 giugno.
8) Verbali delle riunioni del Consiglio dei Ministri 10 e 11 giugno 1946, contenenti la decisione di non effettuare nuove rilevazioni sui verbali sezionali e circoscrizionali (decisione imposta da Togliatti con la motivazione che si trattava di attività fisicamente impossibile per indisponibilità del materiale elettorale, in parte irreperibile e in parte distrutto), e contemporaneamente quella di proclamare senza indugio la repubblica.
9) Ordinanza 18 giugno 1946 della Cassazione, con la quale si afferma che la legge, disponendo che si proclamasse la vittoria della forma istituzionale che avesse conseguito “la maggioranza degli elettori votanti” aveva in realtà inteso riferirsi alla “maggioranza dei voti validi”. Sulla base ditale tesi giuridica la medesima Corte si astenne dall’affermare espressamente che la repubblica aveva conseguito la maggioranza “degli elettori votanti”, benché tale illazione potesse trarsi, su di un piano non giuridico, dalla sommatoria dei voti espressi e di una cifra di voti nulli indicata senza precisare la fonte.
10)11 citato allegato alla lettera De Gasperi, che è un prospetto ufficiale dei risultati alle ore 8 del 4 giugno 1946, dal quale si ricava, su circa 4.000 sezioni interamente scrutinate, una media di 600 voti validi per sezione. La proiezione del dato su 35.000 sezioni fa prevedere circa 21 milioni di voti validi, contro 23 milioni e mezzo comunicati nei risultati finali.
11) La comunicazione ANSA alla mezzanotte del 5 giugno sui risultati finali in parola, raffrontata a quella fatta da Romita alla stampa alle 17 dello stesso giorno, evidenzia 930 sezioni e quasi 900.000 voti validi in più, facendo registrare addirittura una media di mille voti validi per sezione.
12)11 volume ISTAT del 1948 sulla votazione in parola comprende fra l’altro una tabella attestante che circa 1.500.000 certificati elettorali, sui 28 milioni emessi, rimasero giacenti presso gli uffici. Ne deriva che di fatto gli elettori effettivamente in grado di votare, essendo in possesso di certificato elettorale, erano circa 26 milioni e mezzo. Confrontata questa cifra con quella ufficiale degli elettori votanti (quasi 25 milioni) emergono percentuali elevatissime, che nell’area repubblicana diventano quasi totalitarie, aggirandosi fra il 96 e il 99%.
13) Sempre in base ai dati ISTAT, riveduti alla luce del successivo censimento del 1951 e dei flussi di popolazione nel periodo 1946-51, risulta che i 28 milioni di elettori iscritti di cui alla statistica ufficiale non solo rappresentano un numero puramente teorico e fittizio per la presenza di un milione e meno di elettori inesistenti, ma contengono un macroscopico squilibrio geografico. Infatti la ripartizione regionale dimostra che nella “area repubblicana” il rapporto fra la popolazione ed elettori iscritti è superiore a 10/68 (cioè 68 iscritti ogni 100 abitanti). In altre parole, l’area repubblicana ha 2 milioni di iscritti in più, e quella monarchica mezzo milione di iscritti in meno, rispetto alla media biologica dei cittadini con almeno 21 anni di età, che si suppone eguale nelle due zone.


FERT Anno IX N.2 [pag10 speciale LX dal Referendum 1946]

Conterio
21-05-09, 10:23
Possiamo intervenire in massa per far vedere che esistiamo anche noi a questo indirizzo ?

QUEL GIORNO IN CUI SCEGLIEMMO LA REPUBBLICA | RIMINI | CHIAMAMICITTÀ | QUINDICINALE DI NOTIZIE DELLA PROVINCIA DI RIMINI (http://www.chiamamicitta.net/articolo.php?tab=1000&id=1141)

Inserite un commento per cortesia.

gnocco
02-06-09, 03:32
Il Principe Emanuele Filiberto tra di noi
per un due giugno Azzurro



MARTEDI 2 GIUGNO 2009

Liguria

Ore 10.00 - Recco - incontro con i cittadini

Piemonte

Ore 20.0 - Biella - piazza per chiusura Campagna Elettorale Piemonte




MERCOLEDI 3 GIUGNO 2009

Piemonte
Ore 09.30 - Carmagnola - incontro con i cittadini
Ore 11.00 - Fossano - incontro con i cittadini al mercato della cittá
Ore 13.30 - Monforte d’Alba - incontro con i Vitivinicoltori della zona

Lombardia
Ore 18.00 - Milano - chiusura della campagna elettorale per la Regione Ore 20.00 - Milano - incontro con le donne UDC
Ore 21.30 - Brescia - partecipazione alla festa di chiusura della campagna elettorale


GIOVEDI 4 GIUGNO 2009

Liguria
Ore 11.30 - Genova - incontro con i cittadini

Piemonte
Ore 14.00 - Torino - incontro con i cittadini


VENERDI 5 GIUGNO 2009

Piemonte
Ore 10.30 - Giaveno - incontro con i cittadini
Ore 11.30 - Torino - incontro con i cittadini nei mercati della cittá
Ore 21.00 - Torino - festa di chiusura della Campagna Elettorale per il Piemonte in Piazza San Carlo

Liguria
Ore 23.30 - Lavagna - incontro con i giovani

FrancoAntonio
01-06-10, 23:25
come sempre da quando vivo all'estero ho riempito la mia agenda lavorativa all'inverosimile per domani due-giugno-niente-da-festeggiare, a meno che non si vogliano festeggiare dei brogli

Giornanta lavorativa per dimenticare lo scippo da parte dei partiti di un Italia migliore, con istituzioni migliori e con una democrazia che sarebbe stata piu' giusta e meno faziosa

Warden223
01-06-10, 23:28
come sempre da quando vivo all'estero ho riempito la mia agenda lavorativa all'inverosimile per domani due-giugno-niente-da-festeggiare, a meno che non si vogliano festeggiare dei brogli

Gioranta lavorativa che ricorda lo cippo di un Italia migliore, con istituzioni migliori e con una democrazia che sarebbe stata piu' giusta e meno faziosa

__________________________________________________

Si festeggiano le gloriose forze armate Italiane, e questo basta e avvanza!!!!!!!!!

FrancoAntonio
01-06-10, 23:42
__________________________________________________

Si festeggiano le gloriose forze armate Italiane, e questo basta e avvanza!!!!!!!!!e allora troviamo un'altra data, la ricorrenza di un broglio elettorale non sono è una data degnadi rappresentare gli italiani
per ricordare le forze armate si scelga il 17 marzo data della proclamazione del Regno d'Italia o il 4 novembre, non il due giugno e nemmeno il 25 aprile che sono date di odio e di divisioni degli italiani, date di fazioni e di scontri

Eric Draven
01-06-10, 23:46
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Si festeggiano le gloriose forze armate Italiane, e questo basta e avvanza!!!!!!!!!

in sè la Festa delle Forze Armate andrebbe anche bene.

peccato che seguitino a cercare di convincere i poveri giovani italiani che l'Italia si sarebbe riunita magicamente il 25 aprile....come se prima ci fosse stato il nulla....:incav:

SFND
02-06-10, 15:30
Intervista su il Giorno del 2 giugno 2010 a Stefano Di Martino (http://www.stefanodimartino.it), Vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano, Vicepresidente dell'UMI e Consultore Nazionale delle Guardie d'Onore al Pantheon.

http://lh6.ggpht.com/_dviCXqMkQj0/TAZb1TIGznI/AAAAAAAAAKQ/0ktLxH77SD8/s800/02062010189.jpg

gnocco
02-06-10, 18:52
in sè la Festa delle Forze Armate andrebbe anche bene.

peccato che seguitino a cercare di convincere i poveri giovani italiani che l'Italia si sarebbe riunita magicamente il 25 aprile....come se prima ci fosse stato il nulla....:incav:
Se si dicesse festa dell'esercito repubblicano o e si lasciassero in pace le Forze Armate... potrei essere d'accordo. Altrimenti no!!!!

Eric Draven, vedi, non è una questione di puntiglio la mia, non è faziosità, ma puro e semplice rispetto delle Forze Armate Italiane. Quelle che hanno combattuto per l'Italia. Quelle che hanno lasciato sui campi di guerra milioni di Combattenti, le parole di molti dei quali furono Avanti Savoia! Quelle Forze Armate che, come la Regia Marina e non solo, allorchè nacque la casta di truffatori politicanti che oggi celebra il suo compleanno, offrirono al Sovrano nemmeno tanto velato "appoggio" e chiarissima lealtà per ogni evenienza. Quelle Forze Armate che rifiutarono di prestare giuramento alla malnata repubblica, preferendo un futuro incerto per sè e per i loro figli. Tanti furono gli ufficiali che spezzarono la sciabola pur di non porla al servizio della torbida casta respubblicana, alcuni si recarono a Cascais per compiere il gesto solenne alla presenza del Re.

Nel 1966 io prestavo servizio militare al Distretto Militare di Vicenza. Nell'archivio delle fureria mi trovai a leggere una circolare di vent'anni prima, che imponeva ai Comandi di organizzare riunioni di ufficiali e sottufficiali per arringarli dissuadendoli dall'abbandono del servizio attivo e stimolarli a prestare giuramento alla repubblica. Tanto grande fu l'emoraggia di Italiani dall'Esercito che a tanto dovettero giungere per tamponarla. E che dire di chi si togliette la vita per non dover eseguire ordini che non emanavano dal loro Re? E quanti furono gli internati nei campi di concentramento che lì erano per fedeltà al Re e subirono la beffa di ritrovarsi "cittadini" di una repubblica mafiosa?

Insomma solo Napolitano e la sua cricca possono giungere alla perfidia diabolica di convincere un popolo ormai dissolto ad insultare tutti i Caduti, le Forze Armate Italiane, la Nazione tutta, dichiarando che sia la Loro festa quella del compleanno della truffa e dell'infamia, di tutto ciò che Loro non vollero.

Eric Draven
02-06-10, 19:30
sarebbe molto bello poter pubblicare qui quel foglio che tu trovasti al distretto di Vicenza....:mmm:...tanto x ricordare ai giovani come siamo arrivati fin qui

FrancoAntonio
02-06-10, 20:48
Intervista su il Giorno del 2 giugno 2010 a Stefano Di Martino (http://www.stefanodimartino.it), Vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano, Vicepresidente dell'UMI e Consultore Nazionale delle Guardie d'Onore al Pantheon.

http://lh6.ggpht.com/_dviCXqMkQj0/TAZb1TIGznI/AAAAAAAAAKQ/0ktLxH77SD8/s800/02062010189.jpggrazie per il tuo intervento e speriamo che esso sia il primo messaggio di una lunga serie, abbiamo bisogno di monarchici intelligenti e motivati per farci sentire

scomunista
03-06-10, 02:30
A casa mia dove si può dire che sia nata la lega, sul balcone oggi due giugno sventolava questa bandiera, alla faccia della repubblica nata da un broglio e della lega...

http://i60.servimg.com/u/f60/12/90/96/29/immagi13.jpg (http://www.servimg.com/image_preview.php?i=55&u=12909629)


http://i60.servimg.com/u/f60/12/90/96/29/immagi14.jpg (http://www.servimg.com/image_preview.php?i=56&u=12909629)


http://i60.servimg.com/u/f60/12/90/96/29/immagi15.jpg (http://www.servimg.com/image_preview.php?i=57&u=12909629)

Tirava un vento pazzesco, dalle mie parti si chiama favonio, la bandiera garriva in un modo spettacolare, alcuni mie vicini si sono affacciati al balcone per vederla, gente confidiamo nel futuro le menzonie non sopravvivono per sempre!

scomunista
03-06-10, 02:39
Se si dicesse festa dell'esercito repubblicano o e si lasciassero in pace le Forze Armate... potrei essere d'accordo. Altrimenti no!!!!

Eric Draven, vedi, non è una questione di puntiglio la mia, non è faziosità, ma puro e semplice rispetto delle Forze Armate Italiane. Quelle che hanno combattuto per l'Italia. Quelle che hanno lasciato sui campi di guerra milioni di Combattenti, le parole di molti dei quali furono Avanti Savoia! Quelle Forze Armate che, come la Regia Marina e non solo, allorchè nacque la casta di truffatori politicanti che oggi celebra il suo compleanno, offrirono al Sovrano nemmeno tanto velato "appoggio" e chiarissima lealtà per ogni evenienza. Quelle Forze Armate che rifiutarono di prestare giuramento alla malnata repubblica, preferendo un futuro incerto per sè e per i loro figli. Tanti furono gli ufficiali che spezzarono la sciabola pur di non porla al servizio della torbida casta respubblicana, alcuni si recarono a Cascais per compiere il gesto solenne alla presenza del Re.

Nel 1966 io prestavo servizio militare al Distretto Militare di Vicenza. Nell'archivio delle fureria mi trovai a leggere una circolare di vent'anni prima, che imponeva ai Comandi di organizzare riunioni di ufficiali e sottufficiali per arringarli dissuadendoli dall'abbandono del servizio attivo e stimolarli a prestare giuramento alla repubblica. Tanto grande fu l'emoraggia di Italiani dall'Esercito che a tanto dovettero giungere per tamponarla. E che dire di chi si togliette la vita per non dover eseguire ordini che non emanavano dal loro Re? E quanti furono gli internati nei campi di concentramento che lì erano per fedeltà al Re e subirono la beffa di ritrovarsi "cittadini" di una repubblica mafiosa?

Insomma solo Napolitano e la sua cricca possono giungere alla perfidia diabolica di convincere un popolo ormai dissolto ad insultare tutti i Caduti, le Forze Armate Italiane, la Nazione tutta, dichiarando che sia la Loro festa quella del compleanno della truffa e dell'infamia, di tutto ciò che Loro non vollero.


Mi addolora dirlo ma la coraggiosa scelta di Umberto II, di indire il referendum e di lasciare il paese fu un errore, ad estrema razio doveva reprimere il broglio repubblicano, l'esercito e gli italiani sarebbero stati dalla sua parte..:chefico:

SFND
03-06-10, 17:13
grazie per il tuo intervento e speriamo che esso sia il primo messaggio di una lunga serie, abbiamo bisogno di monarchici intelligenti e motivati per farci sentire

Grazie per l'accoglienza.
Comunque mi permetto di inserire una foto presa dal sito di Stefano Di Martino (http://www.stefanodimartino.it).
http://www.stefanodimartino.it/data/modules/albums/pages_admin/albums_getimage.php?image=6%20-%20Parata%20Forze%20Armate%202010/image1.jpg
Il labaro dell'Istituto Nazionale Guardie d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon alla parata delle forze armate del 2 giugno 2010.

FrancoAntonio
03-06-10, 21:26
Mi addolora dirlo ma la coraggiosa scelta di Umberto II, di indire il referendum e di lasciare il paese fu un errore, ad estrema razio doveva reprimere il broglio repubblicano, l'esercito e gli italiani sarebbero stati dalla sua parte..:chefico:non è stata una scelta deliberata, quel referendum Umberto II lo dovette subire dai partiti italiani e dagli alleati, gli inglesi sopratutto se ne fregarono della monarchia italiana e l'abbandonarono al suo destino, preferendo una repubblichetta gracilissima a una monarchia solida

Se Umberto II avesse potuto scegliere avrebbe rimandato il referendum di uno-due anni, quando circa un milione e mezzo tra prigionieri, sfollati, abitanti dell'Alto Adige e della Venezia Giulia e gente che nel 1946 non aveva diritto al voto avesse riacquistato questo diritto, e li le cose sarebbero andate diversamente perchè la monarchia stava riacqusitsando a passi da gigante la fiducia della gente, bastava qualche mese, un anno e le cose sarebbero state molto diverse

FrancoAntonio
03-06-10, 21:31
Grazie per l'accoglienza.
Comunque mi permetto di inserire una foto presa dal sito di Stefano Di Martino (http://www.stefanodimartino.it).
http://www.stefanodimartino.it/data/modules/albums/pages_admin/albums_getimage.php?image=6%20-%20Parata%20Forze%20Armate%202010/image1.jpg
Il labaro dell'Istituto Nazionale Guardie d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon alla parata delle forze armate del 2 giugno 2010.tanti anni fa incontrai Di Martino che ringrazio per rappresentare la monarchia nelle istituzioni, gli auguro una ancora piu' prestigiosa carriera politica

scomunista
04-06-10, 01:44
non è stata una scelta deliberata, quel referendum Umberto II lo dovette subire dai partiti italiani e dagli alleati, gli inglesi sopratutto se ne fregarono della monarchia italiana e l'abbandonarono al suo destino, preferendo una repubblichetta gracilissima a una monarchia solida

Se Umberto II avesse potuto scegliere avrebbe rimandato il referendum di uno-due anni, quando circa un milione e mezzo tra prigionieri, sfollati, abitanti dell'Alto Adige e della Venezia Giulia e gente che nel 1946 non aveva diritto al voto avesse riacquistato questo diritto, e li le cose sarebbero andate diversamente perchè la monarchia stava riacqusitsando a passi da gigante la fiducia della gente, bastava qualche mese, un anno e le cose sarebbero state molto diverse


No Winston Churchill fu rammaricato dal fatto che Badoglio si fosse dimesso da primo ministro, Umberto II gli preferì Bonomi, il premier inglese disse amareggiato, che l'Italia era nella mani di vecchi politicanti amuffiti, e veniva messo da parte un'uomo a cui dobbiamo tutto.
Gli Inglesi non erano affatto ostili alla monarchia, se mai gli americani, imposere l'esilio al Re soldato, e chiesero il referendum, se il Re di maggio avesse fatto uso della forza, gli anglo americani lo avrebbero appoggiato cancellando il partito comunista dal paese..

Umberto II era un galantumo e credeva che la monarchia potesse rinascere difronte a politici che ne avevano già decretata la fine, il governo Bonomi era chiaramente un goveno repubblicano, il Re e la monarchia si era consegnata nelle mani dei suoi carnefici. Il regio decreto che indice il referendum, decreta la fine dello Statuto Albertino, che indicava il Re investito per grazia di Dio e poi del popolo.
Vittorio Emanuele III non voleva abidicare e tentò in tutti i modi di consevare i potere, accettando di nomiare il figlio come reggente, molti dicono che ritenva il figlio incapace di reggre il comando, o di prendere decisioni in cui era pià consigliabile la sciabola che il fioretto, di certo il Re soldato non avrebbe mai acettato la fine della monarchia a causa di un referendum farsa...

antares
06-07-10, 16:05
Soltanto turpitudini.
Come si poteva mantenere un ordinamento colluso col fascismo?
Per i monarchici il referendum del 2 giugno sarebbe stato valido solo se avesse mantenuta la cadente monarchia,ma non fu così.
Il 25 aprile segna la data della Liberazione dal fascismo,nel nord le truppe partigiane insorsero liberando le città dalle truppe tedesche,non mi pare che Umberto e suo padre XXXXXXXX abbiano avuto parte negli avvenimenti,anzi erano rifugiati politici al sud.
Chi subì le rappresaglie tedesche e repubblichine fuono i partigiani social comunisti,quelli monarchici erano inesistenti,o forse a battersi il petto per una scelta disgraziata di cui non mi stancherò di addossare la colpa al re xxxxx.
La monarchia durante la guerra ha dato prova solo di vigliaccheria e cattivi esempi,un sovrano deposto avrebbe abbandonato la propria patria senza tante polemiche.
Di una dinastia di inetti,l'Italia Repubblicana non sa cosa farsene se non farli ballare in qualche programma televisivo.

Senti, io te lo dico un'altra volta, poi basta! Se mi metterai ancora nella necessità di correggere i tuoi post, ti segnalerò all'Amministrazione.
Scrivi quello che vuoi, ma lascia perdere gli insulti. Comportati civilmente!

Eric Draven
06-07-10, 19:01
senti...facciamo così: ci mettiamo tu ed io a controllare le schede di quel referendum e vediamo alla fine chi si fa delle risate....ci stai?

io dico che qualche sorpresa la troveremmo....

antares
07-07-10, 00:36
ricontare le schede? Vorresti insinuare che la Monarchia avrebbe preso più voti della Repubblica? Non farmi ridere.
Per me l'istituzione scelta è quella che ha preso più voti,punto,la Repubblica raccolse 12 milioni e rotti voti,la monarchia 10 e poco più,quindi o mi si dimostra in maniera inoppugnabile,incontrovertibile,senza dubbio e con la matematica certezza che la Monarchia riuscì a prendere più voti oppure tutte queste lagne non hanno ragione di essere.
Voi monarchici non avete mai affermato "La monarchia prese più voti della repubblica"perchè sapete che non è così,ma vi soffermate sulle schede bianche e nulle,sul fatto che Istria,Pola,Zara e Trieste in mano jugoslava non poterono votare,che i prigionieri neppure (ma se avevamo perso la guerra! E di prigionieri ne aveva anche la Germania)quindi polemiche e proteste vane a di sollevare un polverone inutile.
L'Italia è una repubblica,mettetevelo bene in testa,il vostro piagnisteo tutto italico basato sulla sterile polemica è come il raglio dell'asino che non arriva mai al cielo. Liberi di fare i Geremia quanto vi pare,di omaggiare un re fantasma e una famiglia di semplici cittadini discendenti di re fascisti.
Ma per cortesia,non ho mai sentito un monarchico dire "la monarchia ha preso più voti della repubblica"perchè è una ca***ta non un fatto scientificamente e matematicamente dimostrabile e accertabile.:giagia::giagia::giagia::giagia:

gnocco
07-07-10, 03:47
Soltanto turpitudini.
Come si poteva mantenere un ordinamento colluso col fascismo?
...(.)...............

Senti, io te lo dico un'altra volta, poi basta! Se mi metterai ancora nella necessità di correggere i tuoi post, ti segnalerò all'Amministrazione.
Scrivi quello che vuoi, ma lascia perdere gli insulti. Comportati civilmente!

La collusione con il fascismo c'è stata sino a che lo vollero i nostri, nostri, nostri!, bisnonni e nonni!
La Monarchia ci ha riscattati dal nostro stesso errore, salvaguardandoci dall'ancor più tragico destino che subì il Popolo Tedesco che un Re non l'aveva più, perchè era una repubblica!

Per quanto riguarda il 25 aprile e la stantia suppa che rifili al malcapitato che ti legge, ti rimando alla discussione: 70 - La Resistenza tricolore dei Partigiani con le stellette
http://forum.politicainrete.net/savoia-monarchia-oggi/65313-70-la-resistenza-tricolore-dei-partigiani-con-le-stellette.html

E come diavolo si può mantenere un... chiamiamolo pure pomposamente "ordinamento", quello di questa repubblica che, sempre piu', è concime di sbracatezze, di demagogia, di nauseabonda corruzione, di violenza che, quella repubblicana si, gronda sangue innocente e spesso nobilissimo (guarda anche qui, e lo scrivo più per chi legge che per te, 32 - repubblica e mafia assassinano Borsellino http://forum.politicainrete.net/savoia-monarchia-oggi/66878-32-repubblica-e-mafia-assassinano-borsellino.htmlCasualmente ), un "ordinamento", la tua repubblica, che ci ha ridotti a vivere in qualcosa di mezzo fra un campo di battaglia sanguinosissimo, "un bivacco di zingari e un cassonetto d' immondizie" come scrisse un Italiano che si chiamava Indro Montanelli.

Un "ordinamento", la repubblica, che sta portando lo Stato alla dissoluzione. Mi chiedo come si possa vederlo restando passivi... naturalmente non sono nemmeno commentabili i tuoi onirici entusiasmi.

gnocco
07-07-10, 05:47
ricontare le schede? Vorresti insinuare che la Monarchia avrebbe preso più voti della Repubblica? Non farmi ridere.
Per me l'istituzione scelta è quella che ha preso più voti,punto,la Repubblica raccolse 12 milioni e rotti voti,la monarchia 10 e poco più,quindi o mi si dimostra in maniera inoppugnabile,incontrovertibile,senza dubbio e con la matematica certezza che la Monarchia riuscì a prendere più voti oppure tutte queste lagne non hanno ragione di essere.
Voi monarchici non avete mai affermato "La monarchia prese più voti della repubblica"perchè sapete che non è così,ma vi soffermate sulle schede bianche e nulle,sul fatto che Istria,Pola,Zara e Trieste in mano jugoslava non poterono votare,che i prigionieri neppure (ma se avevamo perso la guerra! E di prigionieri ne aveva anche la Germania)quindi polemiche e proteste vane a di sollevare un polverone inutile.
L'Italia è una repubblica,mettetevelo bene in testa,il vostro piagnisteo tutto italico basato sulla sterile polemica è come il raglio dell'asino che non arriva mai al cielo. Liberi di fare i Geremia quanto vi pare,di omaggiare un re fantasma e una famiglia di semplici cittadini discendenti di re fascisti.
Ma per cortesia,non ho mai sentito un monarchico dire "la monarchia ha preso più voti della repubblica"perchè è una ca***ta non un fatto scientificamente e matematicamente dimostrabile e accertabile.:giagia::giagia::giagia::giagia:
Non so dove tu sia cresciuto e con chi... se non hai mai sentito dire che la Monarchia vinse, che venne suffragata da un maggior numero di voti popolari, contrariamente a quanto sbandierato da Romita & Co.

Non voglio mica perdere tanto tempo. Allora mi limito a citarti inoppugnabili ed insospettabili fatti e testimonianze.

Inoppugnabili sono le cifre e i fatti:

Cittadini aventi diritto al voto: 23 milioni (11.700.000 donne, 11.300.000 uomini) dice l’Istituto centrale di statistica.
Schede scrutinate quasi 25 milioni. Questo nonostante che quasi due milioni e mezzo di italiani fossero stati esclusi dal voto (in gran parte gli elettori dell’Alto Adige e della Venezia Giulia, in violazione dell’articolo 2 del decreto legge del marzo ‘46).
Alla Cassazione fu impedito di dichiarare il numero dei votanti
le schede scrutinate furono prontamente distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazione dei verbali di seggio.
Delle tante insospettabili testimonianze della truffa referendaria cito solo:

Arturo Labriola, si, il fondatore del Partito socialista, l'intrepido militante in tutte le lotte operaie che al suo collega alla costituente, l'on. Ezio Coppa, disse: "La Monarchia aveva ottenuto la maggioranza dei voti, i risultati erano stati capovolti a favore della repubblica".

E per me, basta. Basta soprattutto con la maleducazione, l'arroganza e... l'ignoranza tue. Studia!

antares
07-07-10, 19:32
Studiare che cosa? E sarei io il maleducato? Ma passate tutto il tempo a insultare la repubblica con tanto di parolacce! NON ESISTONO PROVE DIMOSTRABILI che la repubblica prese meno voti della monarchia,non ci sono fatti documentati,esistono solo personaggi che hanno affermato certe dichiarazioni nient'altro.
Ripeto:non ci sono documenti provati che dimostrino la vittoria della monarchia sulla repubblica,solo battute di certi politicanti che non forniscono prove di come i presunti brogli siano stati effettuati,quindi frasi tanto per dire.
Mi stupisco che mi bacchettiate su come definisco gli ex re d'Italia in certi post,beh non sono frasi mie gettate a caso ma giudizi di alcuni personaggi di cui adesso mi sfugge il nome,di certo vi posso accusare di insultare beceramente e vergognosamente:
1) la repubblica
2)le istituzioni che la compongono.
E io non vi ho certo segnalato.
Sapete benissimo che sono un repubblicano antimonarchico e quindi non vi stupite di certe mie dure considerazioni.
Per quanto riguarda l'accettazione del fascismo,non fu certo questione di esaltazione popolare,il fascismo non prese il potere,sulle ali del popolo entusiasta e in delirio ma grazie a brogli elettorali,violenze,leggi antidemocratiche,non c'erano in Italia spazi per instaurare una dittatura pagliaccesca,visto che eravamo usciti vittoriosi dalla Grande Guerra,di cui adesso,alcuni di voi si rimangiano l'alleanza con Francia e Inghilterra,salvo poi glorificarne il risultato finale.
Se piazza venezia si riempiva ai discorsi del duce era per semplice terrore,volevate essere posti al confino?Essere pestati dalla polizia fascista? io no,dunque applaudo per quieto vivere,è un pregio/difetto degli italiani.
La casa reale non si oppose al duce,tranne Maria Josè e forse Umberto,ma si sa in Casa Savoia,il dissenso non è tollerato.
Mussolini fu CHIAMATO DA RE VITTORIO EMANUELE III,non da Matteotti o dai comunisti,a formare un nuovo governo.
In Germania le cose andarono diversamente:
-La Germania aveva perso malamente la prima guerra mondiale e rasentava il collasso totale.
-Inoltre era costretta a pagare i danni di guerra alle potenze vincitrici e subì il contraccolpo del 1929 (la grande crisi)
Per Hitler fu facile plasmare i tedeschi,prendere il potere e convincerli come pupazzi che si sarebbe aperto una nuova epoca fatta di gloria,splendore e che la germania diventasse una stato "caput mundi" i tedeschi,convinti al fanatismo dal nuovo capo carismatico e bellicoso lo seguirono senza opporre alcunissima resistenza,sta di fatto che il fenomeno della resistenza in Germania non se ne ha praticamente traccia.
Al termine del conflitto,essendo la germania recidiva,gli alleati la smembrarono spartendosela,impedendone che si potesse rialzare con nuove idea di rivalsa.
La dinastia tedesca,tra l'altro,fu dichiarata responsabile,dagli alleati dello scoppio della prima guerra mondiale tanto che ne richiesero l'estradizione per procesarlo,l'Olanda,stato a cui ogffriva alloggio all'ex Kaiser ,si rifiutò più volte.
L'Italia al termine della seconda guerra mondiale non fu smembrata,perchè ci fu il fenomeno della resistenza: a Napoli la popolazione insorse contro i tedeschi nel 1943,a Genova,Milano,Torino e altre città del nord furono liberate dai partigiani,non dall'esercito fantasma di Re Vittorio. Gli alleati seppur considerandoci sconfitti non potevano riservare lo stesso trattamento fatto alla Germania in quanto,come detto prima,il fascismo in confronto al nazismo tedesco era una buffonata,molti italiani decisero di combatteere i nazifascisti,i tedeschi,in patria,no.
Tra l'altro il fascismo non si era macchiato di un olocausto spaventoso come la Germania,anche se era una dittatura basata sul quieto vivere degli italiani che,per evitare rappresaglie applaudivano sempre il duce.
Spero vi abbia fornito tesi su cui possiate meditare,le vostre lagne su brogli e turpitudini storiche volte a sovvertire la realta oltre che a essere di Mengeliana memoria sono tra l'altro inefficaci.
Pensate piuttosto a non insultare voi,la repubblica,perchè essendo un ordinamento a voi fastidioso è composto da italiani che vi piaccia o no.
A una dinastia di carnefici e assassini inveterati, preferisco la repubblica.

antares
07-07-10, 19:39
P.S. Chi dovrebbe studiare la storia siete sopratutto voi,che vi ostinate a affermare cose inesatte e turpitudini varie,l'insulto lo avete nel dna,non pensavo che poteste abbassarvi a un comportamento così infame,incivile e vergognoso,tra l'altro diceva Andreotti "il potere logora chi non c'è l'ha" è il vostro indegno marchio di fabbrica segnalare chi non la pensa come voi,mi ricordate un certo regime con cui la vostra casata andava a braccetto.
Del resto da un gruppo monarchico che in cuor suo rimpiange il ventennio cosa mi potevo aspettare?
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare,vergognatevi!!!!!!:giagia::giagia::giagi a:

gnocco
07-07-10, 21:55
Non so dove tu sia cresciuto e con chi... se non hai mai sentito dire che la Monarchia vinse, che venne suffragata da un maggior numero di voti popolari, contrariamente a quanto sbandierato da Romita & Co.

Non voglio mica perdere tanto tempo. Allora mi limito a citarti inoppugnabili ed insospettabili fatti e testimonianze.



Inoppugnabili sono le cifre e i fatti:

Cittadini aventi diritto al voto: 23 milioni (11.700.000 donne, 11.300.000 uomini) dice l’Istituto centrale di statistica.
Schede scrutinate quasi 25 milioni. Questo nonostante che quasi due milioni e mezzo di italiani fossero stati esclusi dal voto (in gran parte gli elettori dell’Alto Adige e della Venezia Giulia, in violazione dell’articolo 2 del decreto legge del marzo ‘46).
Alla Cassazione fu impedito di dichiarare il numero dei votanti
le schede scrutinate furono prontamente distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazione dei verbali di seggio.
Delle tante insospettabili testimonianze della truffa referendaria cito solo:

Arturo Labriola, si, il fondatore del Partito socialista, l'intrepido militante in tutte le lotte operaie che al suo collega alla costituente, l'on. Ezio Coppa, disse: "La Monarchia aveva ottenuto la maggioranza dei voti, i risultati erano stati capovolti a favore della repubblica".

E per me, basta. Basta soprattutto con la maleducazione, l'arroganza e... l'ignoranza tue. Studia!


P.S. Chi dovrebbe studiare la storia siete sopratutto voi,che vi ostinate a affermare cose inesatte e turpitudini varie,l'insulto lo avete nel dna,non pensavo che poteste abbassarvi a un comportamento così infame,incivile e vergognoso,tra l'altro diceva Andreotti "il potere logora chi non c'è l'ha" è il vostro indegno marchio di fabbrica segnalare chi non la pensa come voi,mi ricordate un certo regime con cui la vostra casata andava a braccetto.
Del resto da un gruppo monarchico che in cuor suo rimpiange il ventennio cosa mi potevo aspettare?
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare,vergognatevi!!!!!!:giagia::giagia::giagi a:
Fatti incontrovertibili, cifre inoppugnabili visto che sono quelle date dai truffatori, testimonianze di protagonisti insospettabili visto che appartengono all'area repubblicana, sarebbero secondo la tua logica "turpitudini", "infamie", "inciviltà" ? :conf:
Capisco. :paura: Gli obnubilanti miasmi della putrefazione repubblicana hanno l'effetto d'indurre a considerare con le tue definizioni la Storia e la Verità. Oneste e vere sono, invece, la manipolazione, la menzogna, la calunnia, la truffa, la mistificazione... e che diamine!, altrimenti come si reggerebbe la repubblica?

A proposito di truffa, menzogna e manipolazione eccoti infatti un'altra prova irrefutabile di come esse siano l'unico fondamento della repubblica nata da un colpo di Stato, nonché suo strumento di prevaricazione e successivo imbonimento della volontà popolare.

Tu sai sicuramente quando il governo decise ed attuò il passaggio dei poteri da S.M. il Re, nostro Augusto Sovrano, a quell'omino che fu Alcide De Gasperi. Vivaddio!, ci sono i verbali dei consigli dei ministri... e il Re Gentiluomo, "non volendo opporre la forza al sopruso" dei delinquenti golpisti, lasciò il suolo della Patria.
Ma eccola, ineffabilmente bugiarda, la gazzetta ufficiale della repubblica italiana (leggila al 1° luglio 1946) tenta di rivestire di verginea legalità il vile tradimento del governo alla Volontà Popolare e alla Maestà del Re.
Come? Semplice: mentendo, manipolando le date e "comunicando" che De Gasperi deteneva "i poteri di capo dello Stato" dal 18 giugno... cioè da quando la Corte di Cassazione dette lettura dei costruiti ed incontrollati risultati definitivi.
Anche se la Corte MAI proclamò la repubblica vincente, limitandosi a dar lettura, il 18 giugno, dei dati imposteli dal governo, il passaggio dei poteri avrebbe potuto essere legale... in qualche modo. Ma il 13 giugno, no, fù un vero e proprio colpo di stato!

E ben lo sapevano tutti, compresi i redattori della gazzetta ufficiale della repubblica. E allora meglio non dirlo addirittura sulla gazzetta ufficiale di questa repubblica truffaldina!!! Meglio usare la gomma, cancellare un dato scomodo e scriverci su qualcosa di decente. O no?

antares
08-07-10, 16:31
Come volevasi dimostrare.
Vi arrampicate grottescamente su dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano,su ipotesi più o meno attendibili,ma ancora una volta: NIENTE DATI,NIENTE NUMERI!
La Repubblica ottenne 12 milioni e rotti voti,la Monarchia 10 e spiccioli,con uno scarto di due milioni di voti,dove sono le prove,i dati,i numeri che dimostrano incontrovertibilmente,inoppugnatamente,scientifica mente e matematicamente che la monarchia ottenne più voti della repubblica? Semplice: NON ESISTONO.
Nessuno ha mai parlato di vittoria schiacciante della monarchia,ma solo infondate accuse che,migliaia di italiani residenti a Pola,Zara,Istria,Trieste non poterono votare ,dimenticando che:
Pola,Zara e Istria erano cadute in mano jugoslava con le conseguenze tragiche che tutti noi sappiamo,ovvero pulizia etnica,esodo forzato,persecuzioni.
Trieste,rimase fino al 1954,città in sospeso,tra Italia e Jugoslavia,con il serio rischio che questa città venisse annessa al regime Titino.
La cassazione diede i risultati finali,non ci vuole molto a comprendere la vittoria della repubblica,se la repubblica non venne ufficialmente proclamata,evidentemente a qualcuno in cassazione,la vittoria della repubblica dava fastidio,essendo monarchico.
De Gasperi prese le redini di capo di stato giustamente,avendo,la repubblica avuto due milioni di preferenze in più,forse con fretta,ma giustificata dal fatto,che si voleva mandare via,giustamente una dinastia,che ne aveva fatte di tutti i colori.
Umberto,lasciò il Quirinale,non perchè si voleva allontanare,come voi volete far credere,ma perchè sapeva che la repubblica aveva vinto è dunque scattava automaticamente l'esilio.
L'unica cosa che dava fastidio a Umberto era magari tutta questa fretta,ma sapeva benissimo che l'Italia aveva optato per il regime repubblicano.
Se (cosa assai improbabile)c'erano brogli perchè la cassazione nonostante la fretta di De Gasperi non ne dichiarò l'esistenza?Perchè nessuno mai pubblicamente e ufficialmente disse: "Il referendum è nullo,va rifatto daccapo?"
Possibile che i giudici della Cassazione avessero così tanta fifa di De Gasperi?
Quali atroci vendette si potevano aspettare? In fondo la verità sarebbe saltata fuori.
La verità cari monarchici è che cercate pretesti per contestare un referendum cui gli italiani si sono espressi liberamente optando per l'ordinamento repubblicano,le chiacchiere stanno a zero.
I risultati furono espressi in cifre,in numeri a favore della repubblica,la monarchia,quel referendum,lo ha perso,una volta per tutte.
A Umberto dava fastidio il fatto di non aver potuto indirne un altro per farsi confermare re d'Italia,come aveva annunciato.
Di prove di come la monarchia,avesse vinto il referendum non ci sono,quindi è inutile piangere per fatti accaduti sessantaquattro anni fa. W LA REPUBBLICA!

Eric Draven
09-07-10, 01:16
vatti a leggere Massimo Caprara,che ti fa bene....:ciaociao:

antares
09-07-10, 17:13
Ecco il vostro limite,non siete in grado di fornire prove sulla vittoria della monarchia nel referendum del 1946.
Perchè quelle prove non esistono.:giagia::giagia:

Eric Draven
09-07-10, 17:48
ti hanno appena scritto che ci sono stati più voti che votanti....se vuoi leggere i post bene,altrimenti....:ciaociao:

FrancoAntonio
09-07-10, 19:33
Ecco il vostro limite,non siete in grado di fornire prove sulla vittoria della monarchia nel referendum del 1946.
Perchè quelle prove non esistono.:giagia::giagia:le prove non esistono sui tuoi libri di parte, sui miei che invece riportano la realtà sono talmente sfacciatamente chiare da urlare giustizia.
Oltre ai 3 milioni di persone che non hanno potuto votare per diversi motivi (regioni occupate, profughi, prigionieri di guerra, gente sfollata a causa della guerra)

antares
10-07-10, 03:19
Certo che siete ottusi!
Voglio sapere con matematica certezza,di quanti voti la monarchia avrebbe vinto sulla repubblica.
Il fatto è che non lo sapete,perchè la monarchia quel referendum non lo ha mai vinto,quindi insistere su certe questioni vecchie come il mondo non serve.
La storia non si fa con i se e con i ma,ma con i fatti:
Repubblica 12 milioni e 700mila voti.
Monarchia 10 milioni e spiccioli voti.
Umberto in esilio e Italia Repubblica. Le chiacchiere stanno a zero,numeri non piagnistei.:giagia:

Eric Draven
10-07-10, 16:08
beh...che proprio tu accusi gli altri di ottusità...fa ridere....ma tanto....:sofico:.....sono giorni che ti si chiede di commentare un semplicissimo dato numerico.....ovvero il fatto che ci furono più voti che votanti....ma niente.

pazienza....:ciaociao:

Gilbert
10-07-10, 17:12
da dove salta fuori antares?

E' troppo forte......:D

Gilbert
10-07-10, 17:28
Mi addolora dirlo ma la coraggiosa scelta di Umberto II, di indire il referendum e di lasciare il paese fu un errore, ad estrema razio doveva reprimere il broglio repubblicano, l'esercito e gli italiani sarebbero stati dalla sua parte..:chefico:

condivido.
Il nobilissimo gesto del buonissimo e santo Re Umberto (santo perchè ora é sicuramente in Cielo, con il Re dei Re, fu forse l'unico errore politico del Casato.
Lo si capisce solo perché in buona fede pensava di fare gli interessi della nazione.

Per il resto ringrazio gnocco per aver postato tanti post chiarificatori sulla truffa dei padri dell'infamia, che abitualmente viene chiamata repubblica.

Ps.: bella la bandiera carissimo scomunista!

antares
11-07-10, 03:41
Questa non si può sentire:
"il re Umberto doveva reprimere l'imbroglio repubblicano,l'esercito e il popolo sarebbero stati dalla sua parte"
Certo,tanto per una dinastia che ha fatto più danni di Hitler,ammazzare qualcuno che preferiva la repubblica sarebbe stata la soluzione più semplice.
Perchè secondo certi sapientoni,prima si indice un referendum (sapendo,e non prendiamoci per i fondelli,di perderlo anche di stretta misura) poi,una volta che il popolo si espresso per un'altra forma istituzionale,siccome al re,gli girano gli zebedei,ordina una mattanza indiscriminata contro tutti i contro tutto.
Del resto da un sovrano discendente da un macellaio toscano,cosa aspettarsi?
E' nel dna di questa disgraziata famiglia reprimere il dissenso con il sangue.
Dopo le leggi razziali,una alleanza balorda con uno dei più feroci regimi del ventesimo secolo,dopo una collusione ventennale e taciturna con Mussolini,avremmo avuto un sovrano che al minimo dissenso avrebbe scatenato una guerra civile solo perchè la repubblica aveva vinto alle urne,dunque l'ennesimo macellaio.
Fortunatamente,fu spedito dove non poteva far danni e qualcuno disse in Portogallo davanti all'ex re in esilio "Sono stato mandato a pulire la stalla!"
Non aveva torto.:giagia::giagia::giagia:

scomunista
11-07-10, 23:55
Questa non si può sentire:
"il re Umberto doveva reprimere l'imbroglio repubblicano,l'esercito e il popolo sarebbero stati dalla sua parte"
Certo,tanto per una dinastia che ha fatto più danni di Hitler,ammazzare qualcuno che preferiva la repubblica sarebbe stata la soluzione più semplice.
Perchè secondo certi sapientoni,prima si indice un referendum (sapendo,e non prendiamoci per i fondelli,di perderlo anche di stretta misura) poi,una volta che il popolo si espresso per un'altra forma istituzionale,siccome al re,gli girano gli zebedei,ordina una mattanza indiscriminata contro tutti i contro tutto.
Del resto da un sovrano discendente da un macellaio toscano,cosa aspettarsi?
E' nel dna di questa disgraziata famiglia reprimere il dissenso con il sangue.
Dopo le leggi razziali,una alleanza balorda con uno dei più feroci regimi del ventesimo secolo,dopo una collusione ventennale e taciturna con Mussolini,avremmo avuto un sovrano che al minimo dissenso avrebbe scatenato una guerra civile solo perchè la repubblica aveva vinto alle urne,dunque l'ennesimo macellaio.
Fortunatamente,fu spedito dove non poteva far danni e qualcuno disse in Portogallo davanti all'ex re in esilio "Sono stato mandato a pulire la stalla!"
Non aveva torto.:giagia::giagia::giagia:

Certo certo casa Savoia uguale Hitler....:D:D:D, citaci i fasti della repubblica iraniana buffone..

antares
12-07-10, 00:24
cosa c'entra l'Iran? Idiota!
Si sta parlando del 2 giugno non di un pazzoide megalomane che vuole distruggere Israele ogni due secondi.
Umberto fu mandato in esilio e decise di scontarselo in Portogallo (guardacaso sorretto da una dittatura di destra).
Non riconobbe lo stato repubblicano? Bene,non vedo perchè dovrei riconoscere 85 anni di regno condotti da una dinastia scomunicata,assassina e nazifascista come quella dei SaBoia.
Mi sa tanto che puzzi di camicia nera lontano un miglio......

FrancoAntonio
12-07-10, 12:18
cosa c'entra l'Iran? Idiota!
Si sta parlando del 2 giugno non di un pazzoide megalomane che vuole distruggere Israele ogni due secondi.
Umberto fu mandato in esilio e decise di scontarselo in Portogallo (guardacaso sorretto da una dittatura di destra).
Non riconobbe lo stato repubblicano? Bene,non vedo perchè dovrei riconoscere 85 anni di regno condotti da una dinastia scomunicata,assassina e nazifascista come quella dei SaBoia.
Mi sa tanto che puzzi di camicia nera lontano un miglio......ti ho segnalato, adesso ne ho abbastanza delle tonnellate di veleno che sputi sui Savoia senza sapere la storia.
Umberto II è andato da chi gli ha dato disponibilità ad accorglierlo, non poteva certo andare dai tuoi amici comunisti.
Il resto è frutto delle tue fantasie e dei tuoi odi a senso unico. Fine delle trasmissioni

Conterio
12-07-10, 12:27
cosa c'entra l'Iran? Idiota!
Si sta parlando del 2 giugno non di un pazzoide megalomane che vuole distruggere Israele ogni due secondi.
Umberto fu mandato in esilio e decise di scontarselo in Portogallo (guardacaso sorretto da una dittatura di destra).
Non riconobbe lo stato repubblicano? Bene,non vedo perchè dovrei riconoscere 85 anni di regno condotti da una dinastia scomunicata,assassina e nazifascista come quella dei SaBoia.
Mi sa tanto che puzzi di camicia nera lontano un miglio......


ti ho segnalato, adesso ne ho abbastanza delle tonnellate di veleno che sputi sui Savoia senza sapere la storia.
Umberto II è andato da chi gli ha dato disponibilità ad accorglierlo, non poteva certo andare dai tuoi amici comunisti.
Il resto è frutto delle tue fantasie e dei tuoi odi a senso unico. Fine delle trasmissioni

quoto Candido.

Caro antares, se non hai la classe di sopportare questa piazza, abbandonala, non puoi comportarti in questo modo. Tu sei un ragazziono davvero poco furbo e alquanto ignorante di storia. la cosa è evidentissima.
Tu sei su qusta piazza perchè non hai altri argomenti ti diverti con la provocazione.

Non sei quindi gradito, e ti segnalo anche io, che credimi ho qualche cretito in più per farti cacciare !

Saluti

scomunista
19-07-10, 00:06
cosa c'entra l'Iran? Idiota!
Si sta parlando del 2 giugno non di un pazzoide megalomane che vuole distruggere Israele ogni due secondi.
Umberto fu mandato in esilio e decise di scontarselo in Portogallo (guardacaso sorretto da una dittatura di destra).
Non riconobbe lo stato repubblicano? Bene,non vedo perchè dovrei riconoscere 85 anni di regno condotti da una dinastia scomunicata,assassina e nazifascista come quella dei SaBoia.
Mi sa tanto che puzzi di camicia nera lontano un miglio......

Vai a celebrade i fasti della tua repubblica nel forum adattto, e liberaci della tua presenza....:chefico:
Umberto II scelse il Portogallo, poichè fu anchesso scelto da Carlo Alberto per l'esilio, ottantacinque anni di meriti e anche colpe, molti storici hanno detto che Casa Savoia resse con polso fermo il paese, tenendolo unito, dandogli stabilità e l'Italia era ritenuta una monarchi liberale.

gnocco
01-06-14, 18:10
Vista "la situazione" della nostra povera Patria, discussione drammaticamente attuale!
Napolitano & co si vergognino!!!!


http://www.reumberto.it/viamedina.jpg


Onore ai Caduti per la Monarchia
assassinati "democraticamente" dalla repubblica
il 2 giugno 1946

gnocco
01-06-14, 18:31
http://2.bp.blogspot.com/_uG2fPAD1Nr0/Sf_-4bvDZLI/AAAAAAAAAU4/p7RFUxbC4ZM/s400/via_medina_01.jpg



"...Gli ausiliari dell'allora Ministro dell'Interno Romita (ex partigiani di chiara matrice socialista o comunista), osteggiati dalla gente, operarono delle repressioni sempre più violente.
Nei giorni 9, 10 e 11 Giugno furono impiegate addirittura le autoblindo per disperdere la folla. A via Medina, in una furiosa battaglia sotto la federazione comunista si ebbero 9 morti, tutti molto giovani, e oltre 150 feriti… tutti di parte monarchica !
Sui sanguinosi fatti di Napoli (giovani monarchici caduti anche in altre parti della città) calò il silenzio, (che dura anche oggi) e non ci furono processi."

Archivio Storico: La brutale repressione antimonarchica a Napoli (http://archiviostorico.blogspot.ch/2009/05/la-brutale-repressione-antimonarchica.html)





http://www.monarchia.it/Foto/via_medina_1946/via_medina_repubblica_sangue.jpg




W il Re!

gnocco
02-06-14, 03:35
sarebbe molto bello poter pubblicare qui quel foglio che tu trovasti al distretto di Vicenza....:mmm:...tanto x ricordare ai giovani come siamo arrivati fin qui
Allora, devo dire purtroppo, non esistevano i cellulari...

Conterio
03-06-14, 21:00
…sulla parata militare del 2 giugno
La semplice considerazione di chi il servizio militare l’ha fatto

Sono Monarchico da sempre e non l’ho mai nascosto a nessuno. Non faccio quindi fatica a scrivere che il due giugno del 1946 rappresenta per me e per i valori di Patria che mi accompagnano, il giorno più buio della nostra storia unitaria.
L’amaro calice della retorica che accompagna l’annuale commemorazione viene però reso quasi digeribile dalla parata militare ai Fori Imperiali di Roma. Per essa sono disposto a sopportare negli ultimi anni anche la visione del presidente Giorgio Napolitano del codazzo suo e di tutta quella pletora di lacchè che hanno fatto «grande» questa repubblica.
È quindi con rammarico che sento il bisogno di fare una critica alla parata militare stessa.
Perché il bisogno? Perché come ex Ufficiale in congedo del nostro Esercito sento il dovere di far presente la penosa deriva ormai riscontrabile. Ciò è così evidente che con un poco di attenzione, anche chi, possa rendersi conto di quanto affermo.
Mi riferisco chiaramente alla poco dignitosa visione dei reparti in sfilata, storici e non, che negli ultimi anni hanno quasi del tutto abbandonato l’aspetto marziale proprio in favore di un «andazzo» somigliante al claudicante incedere (dopo la sbornia quotidiana) dei mercenari lanzichenecchi di rinascimentale memoria.
Sono certo che questo degrado, non sia imputabile alla professionalità e all’addestramento formale dei nostri magnifici reparti, al contrario dipenda dalla scelta di far sfilare un numero esiguo di militari (per questioni di costi) in ordine troppo aperto per poter mantenere una formazione «quadrata» come si conviene a delle forze armate degne di questo nome, rappresentanti un Paese con una Storia e una Tradizione militare che trae le sue più antiche origini nelle invincibili legioni romane.
Chi non ha mai marciato inquadrato e fatto delle esercitazioni formali, può far fatica a comprendere cosa intendo dire, ma chi ha avuto l’onore e l’orgoglio di marciare in un inquadramento compatto, sa bene che solo il contatto gomito a gomito e la minima distanza tra militari delle diverse file che compongono un inquadramento che si muove al passo, può garantire l’esatto allineamento ortogonale e quindi una aspetto visivo perfetto dell’inquadramento stesso!
Lo spettacolo di questo lunedì 2 giugno 2014, come quello degli ultimi anni invece, lascia non solo parecchio a desiderare, ma lascia con l’amaro in bocca. Sembrava di assistere al passaggio dell’esercito della salvezza, o al raduno provinciale degli Scout.
Possiamo decidere di risparmiare evitando la sfilata ai Fori Imperiali ed effettuare un semplice «presentaat arm» davanti al monumento del Milite Ignoto, o in pizza del Quirinale, ma che sia fatto come deve essere fatto, altrimenti è meglio abolire tutto tout court.
Ribadisco, per non essere frainteso: la mia non è una critica ai nostri militari e alle nostre gloriose Forze Armate, è una critica al vergognoso e indecente spettacolo che questa repubblica offre di se con questo tipo di filata militare, che di militare ha solo il nome.
Pensiamoci per il prossimo anno.
Nel frattempo su You Tube si possono ammirare filate effettuate anche in paesi del terzo mondo, che fanno tornare alla mente la perfezione e la marzialità delle parate militari prussiane di inizio novecento!

Alberto Conterio - 03.06.2014

http://splashurl.com/msgrdlj

gnocco
03-06-15, 06:47
http://2.bp.blogspot.com/-eu0csIuAt7U/U4sbewyLBRI/AAAAAAAAGLs/Qg4uqESNAr4/s1600/2giugno-funesto.jpg


1. Anniversario della morte del Patriota Giuseppe Garibaldi, avvenuta il 2 giugno 1882
2. Il Referendum istituzionale Monarchia - repubblica che divise gli italiani ed aprì la strada verso la decadenza del nostro Paese, 2 giugno 1946

Morte di Garibaldi

Tornato in Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento, combatte a fianco della Monarchia per realizzare l'Unità Nazionale.
La famosa frase di Garibaldi "Obbedisco" divenne motto del Risorgimento italiano e simbolo della disciplina e dedizione di Garibaldi alla Monarchia italiana.

Referendum Monarchia repubblica

Bisogna ricordare che molti italiani furono esclusivi dal voto (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero).
Inoltre il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....

Come se non bastasse senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.A questo punto per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.

Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.

Inoltre le schede scrutinate furono distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.

Infine la repubblica non è mai stata proclamata !

monarchico: 2 GIUGNO LUTTO NAZIONALE (http://monarchico.blogspot.it/2015/06/2-giugno-lutto-nazionale.html)

gnocco
03-06-15, 06:54
2 giugno il fallimento della repubblica



La repubblica è l'emblema della partitocrazia, della corruzione e della perdita di sovranità.
Che senso ha festeggiare il 2 giugno, se la repubblica ha distrutto il Paese ?

La partitocrazia è nata durante la repubblica. Il CLN è stato il germe della partitocrazia, e in seguito la repubblica è stato il terreno fertile affinché i partiti potessero occupare tutti i gangli dello Stato .

Anche se formalmente il suo compito sarebbe quello di difendere la Costituzione, il presidente della repubblica scelto e votato dai partiti, è il garante del regime, che deve ringraziare e favorire la classe politica che lo porta al Quirinale...


http://4.bp.blogspot.com/--CIgnZR6jR4/U4tHr3miC5I/AAAAAAAAGMI/7_F0p7ZJMAM/s1600/Fallita-repubblica.jpg




Durante il periodo repubblicano l'Italia è peggiorata sempre di più.
La Politica, intesa come nobile servizio per il bene di tutti, non esiste più, i partiti sono diventati comitati d'affari.

La corruzione e il declino sono il paradigma della repubblica italiana: per mantenere il potere ha corrotto la società, e ogni parvenza di legalità, serietà e sicurezza sono stati progressivamente sostituiti dalla illegalità, confusione e incertezza.

Per quanto riguarda la Mafia, che esiste da secoli in Italia, prima della repubblica la Mafia era un fenomeno esterno allo Stato, mentre adesso non esiste più un chiaro confine tra Stato e Mafia.

Il fallimento della repubblica ha poi causato la perdita della sovranità monetaria e nazionale, avvenuto senza il coinvolgimento del popolo e senza referendum.
La frase recitata dalla costituzione "La sovranità appartiene al popolo" è diventata una farsa.

L'Italia non è più uno Stato completamente libero e indipendente, la repubblica ha tradito il popolo. Sotto il falso mito dell’europeismo la repubblica ha venduto la sovranità del popolo italiano alla BCE e all'UE.

Che senso festeggiare il 2 giugno, se la repubblica ha distrutto il Paese ?

monarchico: 2 giugno il fallimento della repubblica (http://monarchico.blogspot.it/2015/06/2-giugno-il-fallimento-della-repubblica.html)