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Visualizza Versione Completa : la forza del conservatorismo cattocomunista



MaIn
17-09-14, 00:38
l' italia dominata da PCI e DC per 50 anni aveva

un alta speranza di vita, dietro solo a giappone e svizzera se ricordo bene.

famiglia con un altissimo risparmio, in particolare in case di proprietà. cosa che ha permesso di resistere alla crisi attuale senza affossare del tutto.

tassi di violenza più bassi rispetto all'europa.

un tasso di piccole imprese impressionante.


ora con tutte le critiche di comunisti, fasci, liberali, socialdemocratici....

questi sono fatti.

Gianky
17-09-14, 08:52
Sinceramente non capisco bene il titolo del thread anche se ne capisco benissimo il senso e sulle conclusioni finali concordo: l'erede del cattocomunismo, certo Matteo Renzi, ha posto il sigillo definitivo sulla fine di detto cattocomunismo, almeno nel senso che si dava nel passato a detto termine. Certo per dare un giudizio più sereno ed obbiettivo di quello che è stata per 50 anni la società dominata dalla DC e dal PCI bisognerbbe completarlo con una visione geopolitica in cui detto regime si è trovato a competere. C'era Yalta e c'era l'URSS e c'era, in Italia, il più forte partito comunista del mondo non comunista. Anche, ma direi sopratutto, da questo contesto geopolitico sono venute fuori le cosiddette conquiste dei lavoratori e si è assistito come mai nella storia ad un processo sociale di dimensioni epocali, il proletariato diventato in un 50ennio classe media e medio bassa. Mutate le condizioni geopolitiche stiamo assistendo ad un processo che io chiamo di riproletarizzazione e di polverizzazione dello stesso ceto medio e medio basso, riproletarizzazione che il cattocomunismo sta conducendo in prima persona in Italia a mezzo del suo strumento politico e cioè il PD. Fine amara dunque per il cattocomunismo, ma inevitabile viste le condizioni principalmente geopolitiche i cui si era trovato ad agire nel passato, ed agiva in un certo modo, e in cui si trova ad agire ora.