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Visualizza Versione Completa : Sinodo cattolico sulla famiglia : pronostici? vincerà la riforma?



Leviathan
04-10-14, 14:36
Domani si aprira il sinodo cattolico che dovrà discutere di divorziati/risposati/gay/coppie di fatto ecc...

Vinceranno le tesi che le maggiori confessioni protestanti portano avanti da più di un secolo?
Ci sarà misericordia e tolleranza verso chi finora è stato vittima di esclusioni dalla propria istituzione confessionale ?
o prevarrà la linea conservatrice?

Personalmente se vedo almeno un deciso cambio di rotta sui divorziati sarei già soddisfatto.

Leviathan
04-10-14, 14:39
queste interviste fanno ben sperare

Sinodo dei vescovi sulla famiglia: tra i temi anche nozze gay, poligamia, contraccezione - Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/02/sinodo-dei-vescovi-sulla-famiglia-tra-i-temi-anche-nozze-gay-e-contraccezione/1141932/)

Orenove/ 8. Chiesa, nel Sinodo è battaglia sui divorziati. Galantino (Cei): Serve confronto (19 set 2014) - ilVelino/AGV NEWS (http://www.ilvelino.it/it/article/2014/09/19/orenove-8-chiesa-nel-sinodo-e-battaglia-sui-divorziati-galantino-cei-serve-confronto/f5b0787c-50de-4a65-bb52-e303b67ca7cf/)

Secondo pronostico : gli utenti cattolici nel caso passi la linea riformista con quanti salti nei cerchi infuocati, arrampicamenti negli specchi e tripli salti carpiati all'indietro riusciranno a tenere insieme ciò che dicevano prima con le nuove direttive?

Haxel
04-10-14, 17:22
nessun salto mortale, semplicemente, la dottrina in materia è già definita, quindi al massimo ci sarà un richiamo a un maggiore rispetto verso i gay, ma una decisa condanna alla cultura del gender e si vedrà confermata la possibilità di aprire ai divorziati pentiti

Leviathan
04-10-14, 17:36
veramente aprire ai divorziati è già rivoluzionario, mica roba da niente

Leviathan
04-10-14, 19:46
ma se concedono le seconde nozze tu e Miles fate scissione?

Haxel
05-10-14, 15:57
ma se concedono le seconde nozze tu e Miles fate scissione?

non possono concedere seconde nozze nè riconoscerle in quanto la dottrina in questione è già definita, tuttavia ai quanti vorrebbero ritornare alla chiesa e si sono pentiti dell'atto( se causato per loro motivo) potrebbero partecipare all'Eucarestia

Haxel
05-10-14, 15:59
veramente aprire ai divorziati è già rivoluzionario, mica roba da niente

aprire ai divorziati però non significa riconoscere il divorzio in quanto Gesù è stato chiaro su quell'argomento, aprire ai divorziati significa aprire a questi peccatori che vorrebbero non separarsi dalla Chiesa e hanno fatto atto di pentimento

FrancoAntonio
13-10-14, 20:06
è stato detto al sinodo qualcosa di notevole: che a causa dei tempi di crisi molte coppie vedono il matrimonio come un lusso e che quindi preferiscono convivere in attesa di avere un lavoro stabile o una casa dignitosa e che quindi il ruolo di queste coppie di fatto è positivo

nomeutente
22-10-14, 11:24
la questione essenziale e fondamentale resta la stessa

davvero questi alti prelati ed ecclesiastici credono di poter stabilire nella loro organizzazione e nel loro ragionamento e consiglio le leggi di Dio tra gli uomini?

davvero sono convinti che la forza delle loro decisioni, delibere di concilio o bolle papali monocratiche, possa influenzare la fede dei veri cristiani?

si dica chiaramente che i dettami della morale di costoro non valgono a nulla con riferimento al cammino della salvezza che è in Cristo

uomini che non conoscono donna e che non hanno mai avuto e mai avranno il piacere di poter educare dei figli alle prese con argomenti e decisioni in merito alla famiglia?

cos'altro può ritenersi così obbrobrioso?

nomeutente
22-10-14, 11:25
è stato detto al sinodo qualcosa di notevole: che a causa dei tempi di crisi molte coppie vedono il matrimonio come un lusso e che quindi preferiscono convivere in attesa di avere un lavoro stabile o una casa dignitosa e che quindi il ruolo di queste coppie di fatto è positivo

il che, interpretato, vuol dire: la gallina ha fatto l'uovo

Leviathan
22-10-14, 11:31
IL SINODO DEI VESCOVI - Sull'accoglienza delle coppie omosessuali e sulla controversa questione della comunione ai divorziati risposati, pur fortemente emendata con 470 modifiche totali rispetto al documento di metà lavori, la conclusiva "Relatio Synodi", approvata ieri sera dall'aula alla presenza di papa Francesco, non ha trovato la maggioranza qualificata dei due terzi. La votazione dei 62 paragrafi, ampiamente riscritti dopo l'introduzione delle modifiche dei Circoli minori, è avvenuta punto per punto e ha ottenuto in gran parte ampie maggioranze. Questo non è avvenuto, invece, per il punto 52, che distingue le posizioni dei difensori della disciplina così com'è e di chi invece è favorevole all'ammissione ai sacramenti a condizioni ben precise precise, "quando si tratta di casi irreversibili e legati ad obblighi morali verso i figli", comunque dopo "una cammino penitenziale", affermando che "va ancora approfondita la questione": il testo ha ottenuto 104 "placet" nel voto elettronico dei 183 cardinali e vescovi e 74 "non placet" (cinque gli astenuti), quindi con una maggioranza "non qualificata". Analogamente è successo per il punto 53, in cui si chiede ancora un "approfondimento della tematica", sul fatto che se i divorziati risposati o conviventi possono ricorrere alla "comunione spirituale" perché allora, come chiedono dei padri sinodali, non possono accedere a quella "sacramentale": 112 i "placet" e 64 i "non placet". Altro paragrafo controverso il 55, sull'attenzione pastorale verso gli omosessuali, che riferisce come al Sinodo su questo tema "ci si è interrogati" riferendosi comunque a quanto insegna la Chiesa: "Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio su matrimonio e famiglia". E che sostiene comunque che "gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza" e che "a loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione". Il punto ha ottenuto 118 "placet" e 62 "non placet", quindi comunque senza maggioranza dei due terzi. Niente a che vedere, in ogni caso, nella formulazione, con quanto c'era scritto nella discussa "Relatio post disceptationem", in cui si sottolineava che "le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana" e che elogiava il "mutuo sostegno" come "appoggio prezioso per la vita dei partners" gay. Tutto questo è sparito nella Relatio finale, quindi con una decisa frenata sull'argomento. Sempre il documento finale, inoltre, al punto 56 definisce "del tutto inaccettabile che i pastori della Chiesa subiscano delle pressioni su questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri all'introduzione di leggi che istituiscano il 'matrimoniò fra persone dello stesso sesso". Il Sinodo, comunque, continua a sostenere "la necessità di scelte pastorali coraggiose", e per quanto riguarda convivenze e unioni di fatto, "tutte queste situazioni vanno affrontate in maniera costruttiva, cercando di trasformarle in opportunità di cammino verso la pienezza del matrimonio e della famiglia alla luce del Vangelo", accogliendole e accompagnandole "con pazienza e delicatezza". La Relatio Synodi, dopo un ulteriore consultazione con le diocesi, diventerà la base di discussione per il Sinodo ordinario, convocato da papa Francesco per l'ottobre 2015. E lì, tra un anno, si giocherà la partita decisiva. In quest'assemblea straordinaria, caratterizzata da scontri accesi e forti polemiche, il fronte conservatore è riuscito comunque a tamponare le aperture più che ventilate nella prima settimana di lavori, tanto che uno dei cardinali che si erano più lamentati, come il sudafricano Wilfrid Fox Napier, ora canta vittoria e parla del raggiungimento di "una visione comune". Al termine della seduta. in un discorso salutato con cinque minuti di standing ovation da parte dei padri sinodali, papa Francesco ha detto che si sarebbe "molto preoccupato e rattristato se non ci fossero state queste tentazioni e queste animate discussioni", "se tutti fossero stati d'accordo o taciturni in una falsa e quietista pace", citando come "tentazioni" quelle dell'"irrigidimento ostile" o del "buonismo distruttivo", di trasformare "la pietra in pane" o "il pane in pietra". Il dibattito, ha sottolineato, si è sviluppato con "franchezza" e "coraggio", "senza mettere mai in discussione le verità fondamentali del Sacramento del Matrimonio: l'indissolubilità, l'unità, la fedeltà e la procreatività, ossia l'apertura alla vita". Secondo Bergoglio, inoltre, "tanti commentatori, o gente che parla, hanno immaginato di vedere una Chiesa in litigio dove una parte è contro l'altra": ma "era necessario vivere tutto questo con tranquillità, con pace interiore anche perché il Sinodo si svolge cum Petro et sub Petro, e la presenza del Papa è garanzia per tutti".

sono piuttosto spaccati

la linea riformista è in vantaggio, ma non abbastanza

Haxel
22-10-14, 13:46
la questione essenziale e fondamentale resta la stessa

davvero questi alti prelati ed ecclesiastici credono di poter stabilire nella loro organizzazione e nel loro ragionamento e consiglio le leggi di Dio tra gli uomini?

davvero sono convinti che la forza delle loro decisioni, delibere di concilio o bolle papali monocratiche, possa influenzare la fede dei veri cristiani?

si dica chiaramente che i dettami della morale di costoro non valgono a nulla con riferimento al cammino della salvezza che è in Cristo

uomini che non conoscono donna e che non hanno mai avuto e mai avranno il piacere di poter educare dei figli alle prese con argomenti e decisioni in merito alla famiglia?

cos'altro può ritenersi così obbrobrioso?

dici che è meglio seguire le proprie idee come fai tu giusto?

nomeutente
23-10-14, 07:57
dici che è meglio seguire le proprie idee come fai tu giusto?

non sarò certo io a dirti cosa sia meglio fare della tua vita, in quale direzione sia meglio indirizzare le tue scelte di vita

con te sono sempre stato molto chiaro e diretto

ritengo pertanto di aver poco altro da dirti, in rilievo personale

riguardo alla tua domanda, or bene, viste le condizioni malmesse nelle quali versano i tuoi ecclesiastici di riferimento, le tue guide spirituali alle prese con questionari popolari, ammissioni ed esclusioni ai sacramenti, credo proprio si possa affermare, a dispetto, sia meglio seguire le proprie idee

il Signore Iddio conosce il cuore dell'uomo, le sue più intime inclinazioni ed affezioni, conosce i Suoi e sa come condurli nel Suo eterno regno mediante Gesù Cristo, la Sua Chiesa, i Suoi servi, lo Spirito Suo Santo, la Sua Parola

Proverbi 16:2
Tutte le vie dell'uomo gli paiono pure; ma il Signore pesa gli spiriti.

Leviathan
23-10-14, 09:52
Il Sinodo dei vescovi è finito ma le polemiche sono ancora roventi. Dopo la netta spaccatura tra “conservatori” e “progressisti” sull’apertura aisacramenti per i divorziati risposati e il riconoscimento dei diritti per lecoppie gay (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/18/sinodo-niente-maggioranza-qualificata-su-comunione-a-divorziati-e-diritti-gay/1160440/), prosegue il dibattito sui temi più hard che per due settimane hanno visto 253 partecipanti discutere in Vaticano alla presenza di Papa Francesco. Sull’utero in affitto è intervenuto il cardinale di Milano,Angelo Scola, che è stato padre sinodale, affermando che “rischiamo di mettere al mondo figli orfani di genitori viventi. E non sappiamo dove si andrà a finire”. L’arcivescovo ciellino, principale competitor di Bergoglio nel conclave del 2013, ha sollecitato gli studiosi dell’Accademia ambrosiana ad approfondire il tema legato “alla figliazione”, che a suo giudizio “sta diventando il problema antropologico numero uno”. Alla vigilia del dibattito Scola si era schierato apertamente contro l’apertura ai sacramenti per i divorziati risposati a differenza di quanto aveva fatto il suo predecessore, il cardinale Dionigi Tettamanzi, che però non era tra i padri sinodali, autore, tra l’altro, di un’importante lettera pastorale su questo tema intitolata “Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito”. Contrario alla comunione per i divorziati risposati anche un altro porporato che non ha partecipato al Sinodo, il cardinale Camillo Ruini, che si è opposto fermamente anche alle unioni civili. “Mi sono espresso al tempo dei Dico, – ha affermato Ruini in un’intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera – e non ho cambiato parere. È giusto tutelare i diritti di tutti; ma i veri diritti, non i diritti immaginari. Se c’è qualche diritto attualmente non tutelato che è giusto tutelare, e ne dubito, per farlo non c’è bisogno di riconoscere le coppie come tali; basta affermare i diritti dei singoli. Mi pare l’unico modo per non imboccare la strada che porta almatrimonio tra coppie dello stesso sesso“. Per l’ex presidente della Conferenza episcopale italiana è inutile parlare di unioni civili e non di matrimonio perché “se il contenuto è molto simile, serve poco cambiare il nome del contenitore”.
Le posizioni più dure contro ogni tipo di apertura restano quelle espresse da due padri sinodali, i cardinali Raymond Leo Burke, prefetto del Supremo tribunale della Segnatura Apostolica, la “Cassazione vaticana”, ma che presto, come da lui stesso dichiarato, sarà rimosso dal Papa per l’incarico onorifico di patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, eGerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e curatore dell’opera omnia di Joseph Ratzinger. Due porporati che durante la messa conclusiva del Sinodo e la beatificazione di Paolo VI (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/19/bergoglio-beatifica-paolo-vi-instancabile-apostolo-con-francesco-anche-ratzinger/1160659)non sono andati a salutare Papa Francesco come hanno fatto gli altri cardinali concelebranti. A dibattito in aula terminato, Müller si è presentato come difensore “della sacra e sana dottrina, che sono chiamato a tutelare”. E ha ricordato che “senza fede non si può celebrare unmatrimonio sacramentale” e che non possiamo più dare per presupposta la fede “nella nostra epoca di secolarizzazione e incredulità”. Dichiarazioni alle quali ha già risposto Bergoglio nel discorso conclusivo del dibattito sinodale affermando che il Papa e tutti i vescovi “hanno il compito e il dovere di custodire e di servire la Chiesa, non come padroni ma come servitori. Il Papa, in questo contesto, non è il signore supremo ma piuttosto il supremo servitore; il garante dell’ubbidienza e della conformità della Chiesa alla volontà di Dio, al vangelo di Cristo e alla tradizione della Chiesa, mettendo da parte ogni arbitrio personale, pur essendo, per volontà di Cristo stesso, il pastore e dottore supremo di tutti i fedeli e pur godendo della potestà ordinaria che è suprema, piena, immediata e universale nella Chiesa”.
Alle accuse di un “Sinodo dei media” diverso da quello reale dei vescovi e di un “dibattito censurato”, così come alle polemiche sulle traduzioni inglesi sbagliate proprio nel paragrafo in cui si parla dei gay (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/20/sinodo-sui-gay-vescovi-divisi-anche-sulla-traduzione-accogliere-diventa-occuparsi-di/1161362/) , ha voluto rispondere direttamente il portavoce vaticano padre Federico Lombardi. In un’intervista ad Alessandro Gisotti su Radio Vaticana, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha affermato che “bisogna dire che è stato un Sinodo che si è svolto con un livello di trasparenza e di intensità di comunicazione certamente superiore a quelli precedenti. Questo era un po’ richiesto dal grandissimo interesse con cui era seguito. Naturalmente la comunicazione e gli echi sulla stampa nella comunicazione generale a volte sono poi un po’ squilibrati, magari si concentrano solo su certi temi e in questo caso erano ovviamente i due temi della comunione ai divorziati risposati e dell’omosessualità, che venivano sempre amplificati anche più di quanto non fosse giusto nell’insieme del Sinodo. Però – ha concluso Lombardi – nel complesso la ricchezza della comunicazione che c’è stata ha permesso di capire a tutti coloro che volevano effettivamente capire che cosa stava succedendo e di partecipare con una notevole intensità”. Ma il dibattito non è ancora finito.

Gay, utero in affitto e divorzi: dopo il Sinodo la polemica continua tra cardinali - Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/23/gay-utero-in-affitto-e-sacramenti-ai-risposati-il-sinodo-e-finito-il-dibattito-no/1165128/)

chi di questi è davvero cristiano?
si vede a occhio ormai

Haxel
23-10-14, 11:31
non sarò certo io a dirti cosa sia meglio fare della tua vita, in quale direzione sia meglio indirizzare le tue scelte di vita

con te sono sempre stato molto chiaro e diretto

ritengo pertanto di aver poco altro da dirti, in rilievo personale

riguardo alla tua domanda, or bene, viste le condizioni malmesse nelle quali versano i tuoi ecclesiastici di riferimento, le tue guide spirituali alle prese con questionari popolari, ammissioni ed esclusioni ai sacramenti, credo proprio si possa affermare, a dispetto, sia meglio seguire le proprie idee

il Signore Iddio conosce il cuore dell'uomo, le sue più intime inclinazioni ed affezioni, conosce i Suoi e sa come condurli nel Suo eterno regno mediante Gesù Cristo, la Sua Chiesa, i Suoi servi, lo Spirito Suo Santo, la Sua Parola

Proverbi 16:2
Tutte le vie dell'uomo gli paiono pure; ma il Signore pesa gli spiriti.

io sapevo che bisogna seguire Cristo e gli insegnamento degli Apostoli ma va beh

nomeutente
23-10-14, 13:23
io sapevo che bisogna seguire Cristo e gli insegnamento degli Apostoli ma va beh

in luce di testimonianza cristiana non v'è infatti alcuna differenza sostanziale tra il seguire la propria personale idea religiosa o quella stabilita attraverso concordati ed approvazioni fatte da maggioranze di dotti religiosi

la mia considerazione circa il "meglio seguire la propria idea che quella di tali guide ecclesiastiche" deve essere considerata nel fine e può semplicemente essere correlata alle seguenti parole ed insegnamenti di Gesù

Matteo 23:15
Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! Perciocché voi circuite il mare e la terra, per fare un proselito; e, quando egli è fatto, voi lo fate figliuol della geenna il doppio più di voi.

sbagliare da se è una cosa, sbagliare perché ci si è appoggiati ad altri pone in una condizione di pena doppia

Haxel
23-10-14, 14:33
in luce di testimonianza cristiana non v'è infatti alcuna differenza sostanziale tra il seguire la propria personale idea religiosa o quella stabilita attraverso concordati ed approvazioni fatte da maggioranze di dotti religiosi

la mia considerazione circa il "meglio seguire la propria idea che quella di tali guide ecclesiastiche" deve essere considerata nel fine e può semplicemente essere correlata alle seguenti parole ed insegnamenti di Gesù

Matteo 23:15
Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! Perciocché voi circuite il mare e la terra, per fare un proselito; e, quando egli è fatto, voi lo fate figliuol della geenna il doppio più di voi.

sbagliare da se è una cosa, sbagliare perché ci si è appoggiati ad altri pone in una condizione di pena doppia

beh per fortuna allora che seguiamo i successori degli Apostoli

Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato

in più scusami, ma prima avevi detto che è meglio seguire il proprio credo personale( che è sbagliato) e poi lo paragoni a chi segue gruppi che fanno deviare( che è giusto)

non hai le idee molto chiare

Haxel
23-10-14, 14:37
tornando invece IT ecco il documento finale su ciò che è stato discusso durante il Sinodo

Synod14 - "Relatio Synodi" della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi: "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell?evangelizzazione" (5-19 ottobre 2014) (http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/10/18/0770/03044.html)

Leviathan
23-10-14, 17:02
beh per fortuna allora che seguiamo i successori degli Apostoli

Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato

in più scusami, ma prima avevi detto che è meglio seguire il proprio credo personale( che è sbagliato) e poi lo paragoni a chi segue gruppi che fanno deviare( che è giusto)

non hai le idee molto chiare

voi con gli apostoli temo non centriate granchè, ma andrei OT
La maggioranza delle relazioni progressiste sono state in vantaggio, qualcosa si muove

Haxel
23-10-14, 17:35
voi con gli apostoli temo non centriate granchè, ma andrei OT
La maggioranza delle relazioni progressiste sono state in vantaggio, qualcosa si muove

nel mondo cattolico è giusto precisare non esiste una corrente progressista e una conservatrice, tale mito in realtà è nato con il CVII e in genere non sono cattoliche entrambe

ciò che cambia questo si, è l'atteggiamento pastorale( che non vuol dire dottrina) riguardo i peccatori

nomeutente
27-10-14, 14:52
beh per fortuna allora che seguiamo i successori degli Apostoli

Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato

in più scusami, ma prima avevi detto che è meglio seguire il proprio credo personale( che è sbagliato) e poi lo paragoni a chi segue gruppi che fanno deviare( che è giusto)

non hai le idee molto chiare

appunto, nella tua cecità religiosa e nel tuo intelletto intenebrato, continua pure a seguire coloro che tu ritieni o vuoi far credere siano gli apostoli di Gesù Cristo

ne raccoglierai pene doppie rispetto a loro

piega pure le tue ginocchia alla prossima statua di getto

nessuno, in questo forum, dato che si è stati sempre chiari a riguardo, sarà toccato dalle tue scelte e dalle conseguenze nelle quali ti incammini nella tua personale responsabilità

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