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Visualizza Versione Completa : Donetsk e l'alleanza comunisti-patrioti



LupoSciolto°
18-10-14, 11:04
Quello che sta accadendo a Donetsk sta sfuggendo ai comuni opinionisti di "destra" e di "sinistra".
Si parla di comunisti e fascisti uniti contro la junta ucraina, di alleanze impossibili e improbabili (ah questi dogmi preteschi!), di dughinismo e di strasserismo.
L'unione che si sta consumando tra combattenti socialisti e nazionalisti russofoni è il naturale approdo di un processo che anti-comunisti e anti-fascisti hanno cercato di frenare per decenni.
E' chiaro che i comunisti atlantisti (la maggior parte, consapevole o meno, del movimento comunista giovanile occidentale) e i fascisti a stelle e strisce (da Pravy Sektor a Casapound Italia), preferiscano la junta nazional-capitalista ucraina per una serie di ragioni che illustrerò brevemente.
Per i "rossicci" , anarchici e pseduo-marxisti, la junta è accettabile a causa del suo carattere anti-russo e anti-putiniano. Dalla parte , quindi, dell’occidente promotore dei diritti civili ma anche delle ingiustizie sociali.
Per i "nazi-atlantisti" , invece, la junta è “buona” perché aderisce alle posizioni dell'occidente WASP e americanista. L’occidente dei naziskin con la cirrosi epatica e la bandierina degli stati confederati.
Svastike e falci+martello unite nella difesa del capitale e dell'egemonia USA.
MA NON TUTTO IL MONDO E’ PAESE!!
I comunisti patriottici e i nazionalisti solidaristi, almeno quelli più intelligenti, hanno deciso di schierarsi dalla parte opposta. Cioè con la Repubblica Popolare di Donetsk.
Si sta ricucendo lo strappo tra due fazioni apparentemente opposte ma in realtà simili per molti aspetti. Strasser e Niekisch, oggi, possono di nuovo stringersi la mano.
Questo grazie all'intelligenza dei giovani combattenti di Donetsk ma anche grazie all'operato intellettuale di uomini come Alexander Dugin.
Gli autentici socialisti e antimondialisti stanno tornando a marciare insieme. Contro i fascisti americanisti e contro i "comunisti" diritto-umanisti. Entrambi servi del capitalismo a stelle e strisce e dei suoi sanguinari progetti egemonici.
Le componenti atlantiste e sioniste di destra e sinistra, finalmente, stanno per essere smascherate e prese a calci in culo.
Altro che orso-bruni! I più coraggiosi tra i patrioti e i socialisti, finalmente, non vogliono più farsi rimbecillire da certi perniciosi dogmi. L'obiettivo comune, ora, è l'abbattimento dell'imperialismo statunitense e del capitalismo affamatore. Scusate se è poco! Scusate se questa non è gente da cesso sociale!

D’altronde non è la prima volta
Basti pensare all’unione tra maoisiti e nazionalisti cinesi contro l’invasione giapponese.
Basti pensare alla confluenza di molti marxisti nel movimento peronista Monteneros
Basti pensare all’unione tra i comunisti di Zyuganov con i nazionalisti di Zirinovskj nella Russia post-sovietica.

Avanti così!

Josef Scveik
18-10-14, 11:08
Lupo sciolto all'attacco!

LupoSciolto°
18-10-14, 11:09
Fuori la monnezza israelo-americana.

LupoSciolto°
18-10-14, 11:49
Riflettere su quanto scritto a inizio thread.

Fuori gli israelo-americani.

Comunardo°
20-10-14, 08:14
Fuori la spazzatura rossobruna dal forum!

Gianky
20-10-14, 08:41
Interessante l'articoli iniziale, non giudicabili le provocazioni dei troll, indubbiamente stiamo assistendo, quanto meno nell'Ucraina orientale, se non alla nascita, quantomeno alla coesistenza tra comunismo e patriottismo in nome del sentimento anti americano e anti UE da parte della popolazione russofona. Sinceramente noi si è lontani da quel campo di battaglia per cui possiamo solamente fidarci magari solo delle nostre sensazioni o magari delle nostre speranze, però, indubbiamente, la situazione geopolitica mondiale è in rapido movimento e le vecchie e oramai stantie e sorpassate divisioni del passato segnano il passo.

LupoSciolto°
20-10-14, 08:57
Interessante l'articoli iniziale,

Beh adesso, per favore, non darmi del giornalista :D. E' solo una considerazione ce ho scritto di mio pungo. Per il resto pienamente d'accordo con te. Solo gli sciocchi possono , alle soglie del 2015, non considerare la naturale alleanza tra socialismo e patriottismo.

LupoSciolto°
20-10-14, 11:22
https://opendemocracy.net/cdn/farfuture/otIwWBqN_m7W6P8WH2Wn6Zz33NjcTjulCFmVpsqTsUI/mtime:1406100189/files/imagecache/wysiwyg_imageupload_lightbox_preset/wysiwyg_imageupload/550419/Flag_of_the_Donetsk_Republic_(Organisation).svg_.p ng

Comunardo°
20-10-14, 18:00
Contro tutte le patrie, contro tutti i confini, contro tutte le barriere! Lavoratori di tutto il mondo unitevi! A morte il nazionalpatriottismo e le nazioni di tutto il mondo!

LupoSciolto°
20-10-14, 18:09
Fuori la monnezza israelo-americana.

LupoSciolto°
20-10-14, 18:12
SOCIALISTI E PATRIOTI

https://assets-news.vice.com/images/2014/06/30/a-whos-who-in-the-dontesk-peoples-republic-article-body-image-1404161086.jpg

LupoSciolto°
20-10-14, 18:13
ATLANTISTI E ANAL-CHICI

http://www.laprimapagina.it/wordpress/wp-content/uploads/2014/09/attivisti-centri-sociali.jpg

LupoSciolto°
20-10-14, 18:16
Novorossija: Donetsk avanza, Kiev in rottaAGOSTO 26, 2014 2 COMMENTI (http://aurorasito.wordpress.com/2014/08/26/novorossija-donetsk-avanza-kiev-in-rotta/#comments)

Alessandro Lattanzio, 26/8/2014http://aurorasito.files.wordpress.com/2014/08/10557760.jpg?w=630&h=420 (https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/08/10557760.jpg)Dopo il fallimento delle offensive su Donetsk e Lugansk, con enormi perdite materiali e umane, la junta di Kiev pensava di passare a una strategia difensiva. La leadership ucraina si preparava a una campagna invernale e alla possibile ritirata da Donetsk e Lugansk, per attestarsi sulla linea Slavjansk-Marjupol e iniziare operazioni repressive nelle regioni di Kharkov e Zaporozhe. Perciò il ministero della Difesa ucraino avviava l’edificazione di due aree fortificate, “Slavjansk – Kramatorsk – Druzhkovka – Konstantinovka – Artemovsk” e “Marjupol”. Le linee difensive dovevano essere dotate di aree fortificate, distaccamenti militari e depositi di materiale, con un sistema di comunicazione nelle basi aeree di Kramatorsk e Marjupol. L’offensiva generale majdanista per distruggere Novorossia era iniziata il 1° luglio, e sebbene parecchie città venissero occupate, gli aggressori avevano subito enormi perdite senza raggiungere alcun obiettivo strategico, mentre le milizie sempre più spesso conducevano riuscite operazioni di difesa strategica contro l’esercito majdanista. Infatti, dall’8 al 15 agosto, l’esercito di Novorossija aveva catturato 18 carri armati T-64, 24 BMP, 11 BTR, 2 BRDM, 9 BMD, 2 MLRS BM27 Uragan, 2 cannoni semoventi (SAU) 2S4 Tjulpan, 2 SAU 2S9 Nona, 10 SAU 2S1 Gvozdika, 6 mortai automatici da 82mm, 3 cannoni antiaerei ZU-23-2 e 44 autoveicoli. Quindi, in totale dal 20 giugno al 15 agosto, secondo gli stessi militari ucraini, le milizie avevano catturato: 65 carri armati T-64, 69 BMP, 39 BTR, 2 BRDM, 9 BMD, 2 BM27 Uragan, 2 2S4Tjulpan, 6 2S9 Nona, 25 2S1 Gvozdika, 10 obici D-30, 32 mortai da 82 mm, 18 cannoni antiaerei ZU-23-2, 124 autoveicoli. Inoltre andarono distrutti oltre 200 tra pezzi di artiglieria e sistemi lanciarazzi (MLRS) Grad e Uragan, assieme a circa 500 tra carri armati, veicoli da combattimento della fanteria (BMP) e corazzati da trasporto truppa (BTR), costringendo la junta di Kiev a riesumare mezzi dai depositi vecchi anche di 40 anni, “le cui condizioni sono a dir poco insoddisfacenti: pezzi mancanti, motori che non si avviano … i pezzi di ricambio devono essere ordinati in Russia”. Allo stesso tempo, la situazione più catastrofica riguarda l’aviazione. “Dopo aver perso nell’operazione ATO quasi tutto ciò che poteva volare, ovvero 32 (36) tra aerei ed elicotteri, possiamo dire che l’aviazione ucraina non esiste più, né ci sono fondi e professionisti per ricostruirla. Pertanto, senza un adeguato supporto di fuoco, le normali truppe restano azzoppate. Gli ufficiali hanno rifiutato di guidare le loro unità al fronte. E i politici pensano solo a minacciare. Ecco il ‘cambiamento di tattica’” presentato da Poroshenko il 18 agosto. Infatti, il 20 agosto la milizia abbatteva un cacciabombardiere ucraino Su-24M nella regione di Lugansk, presso il villaggio di Novosvitlivka, dove era stato abbattuto anche un altro aereo d’attacco Su-25 ucraino. Sempre il 20 agosto, presso Ilovajsk, la Guardia nazionale ucraina perse 21 militari ed altri 63 furono feriti. Il 21 agosto veniva abbattuto un elicottero d’attacco Mi-24 ucraino presso Lugansk.
http://aurorasito.files.wordpress.com/2014/08/10400030.jpg?w=300&h=166 (https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/08/10400030.jpg)Il 24 agosto, le forze federaliste arrivavano nella zona di Novoazovsk, sul Mar d’Azov, dove erano presenti un centro della difesa aerea ucraina e un concentramento di truppe confinarie. La milizia federalista aveva trovato un vuoto tra le forze ucraine a sud-est di Marinovka; un’aerea non presidiata dalle truppe golpiste. Di conseguenze le unità da ricognizione e sabotaggio federaliste arrivarono a Novoazovsk, Kholodnoe e Sedovo, colpendo diversi posti di blocco majdanisti sulla strada per Marjupol. In sostanza, tra Novoazovsk, Marjupol e Amvrosievka Kiev scopriva di non avere un reale presidio militare. Si ebbero combattimenti anche a Ilovajsk, Savrovka, Shakhtjorsk e Torez. La milizia contrattaccava a Djakovo, mentre a nord di Donetsk contrattaccava su Uglegorsk per assicurare Gorlovka e Enakievo. Presso Zhdanovka altre truppe majdaniste venivano accerchiate, mentre il saliente nella zona di Verkhnaja e Nizhnaja Krinka, verso Donetsk-Makeevka, veniva liquidato; la milizia faceva diversi prigionieri e catturava molti mezzi ucraini. A nord di Debaltsevo la milizia effettuava un attacco contro i golpisti avvicinandosi a Severodonetsk. L’assalto a Lugansk era fallito, i majdanisti furono cacciati da Khrjashevatoe a Novosvetlovka, mentre la milizia conduceva un’offensiva su Lutugino e Shaste. Lutugino e Debaltsevo sono i punti chiave della rete viaria di Novorossija e controllarli era obiettivo dell’iniziativa operativa della milizia, permettendo così, il 22 agosto, che il convoglio umanitario russo arrivasse a Lugansk, “La consegna delle merci umanitarie è iniziata. I carichi saranno poi distribuiti tra i residenti“, dichiarava il portavoce della città di Lugansk. Il Presidente Vladimir Putin aveva detto alla cancelliera tedesca Angela Merkel che ulteriori ritardi nell’invio degli aiuti umanitari russi era inammissibile, così Mosca aveva ordinato al convoglio di entrare in Novorossija. “Le nuove richieste e i pretesti di Kiev sono artificiali e… intollerabili. Tutti i pretesti per impedire la consegna degli aiuti alla popolazione della zona del disastro umanitario sono esauriti. La parte russa ha preso la decisione di agire“, aveva detto il ministero degli Esteri russo. Nel frattempo, nella zona di Zaliznishne Guljajpolskij, regione di Zaporozhe, in un’imboscata veniva distrutto un convoglio di 6 autocarri majdanisti, bloccando anche la linea ferrovia della Pridneprovskaja, avendo fatto esplodere il convoglio a un passaggio a livello, interrompendo anche la linea elettrica. In un’altra azione d’intelligence militare federalista, furono prelevati dei documenti operativi dell’esercito ucraino, permettendo a una brigata d’artiglieria della milizia di rilevare un’unità majdanista e di bombardarla distruggendo 1 ZU-23-2, 2 BMD e un carro armato. L’esercito della Repubblica Popolare di Donetsk si era ampliato, creando 4 brigate di fanteria e comprendendo 2 battaglioni di carri armati, 2 di artiglieria lanciarazzi, 2 di cannoni semoventi e 3 di artiglieria, divenendo l’Esercito Popolare di Novorossija.
Tra il 24 e il 25 agosto, l’Esercito Popolare di Novorossija accerchiava, nei pressi di Donetsk, tra Alekseevskoe, Blagodatnoe, Vojkovskij, Kutejnikovo, Uljanovskoe e Uspenkoe, il comando dell’8.vo corpo d’armata ucraino, assieme alle 28.ma e 30.ma brigate meccanizzate, alla 95.ma brigata avioportata e ai battaglioni della naziguardiaAjdar, Donbass e Shakhtjorsk, “Circa 7000 militari, 120 carri armati, 380 blindati, 50 lanciarazzi multipli Grad e Uragan, ed oltre 100 pezzi d’artiglieria“. Ciò avveniva nell’ambito della controffensiva dell’esercito federalista della Novorossija su Olenovskoe, nella sua prima grande operazione. Nella controffensiva l’Esercito Popolare di Novorossija distruggeva 4 MLRS Smerch, 12 MLRS Grad, 17 carri armati, 30 blindati, 50 autocarri ed eliminato oltre 150 effettivi majdanisti, “Abbiamo catturato 7 depositi militari con grandi quantità di armamenti, munizioni, rifornimenti, razioni alimentari e beni dei cittadini espropriati dalle guardie nazionali durante le operazioni di rastrellamento, tra cui veicoli fuoristrada. Da ora intendiamo annientare completamente le forze nemiche intrappolate nei pressi di Olenovskoe e Kutejnikovo-Blagodatnoe-Uspenskoe“, affermava il comando supremo dell’esercito di Novorossija. “Il comando generale dell’esercito della RPD ha deciso di passare dall’azione con piccole unità ad operazioni con ampie formazioni appoggiate dal pieno supporto dell’artiglieria“, con tre brigate di fanteria della milizia. Un reggimento era costituito da minatori del Donbas e militari ucraini passati ai federalisti. “Negli ultimi due giorni abbiamo formato due battaglioni di carri armati, tre battaglioni di MLRS Grad, due battaglioni di obici semoventi, tre battaglioni di artiglieria, utilizzando gli armamenti che le milizie avevano catturato alle forze nemiche nell’ultima controffensiva“, riferiva il comunicato dell’esercito di Novorossija. Le direttrici dell’offensiva dell’esercito popolare di Novorossija a nord erano Perevalsk, Lisichansk e Severodonetsk (dove il sobborgo di Sirotino Borovskoe era sotto il controllo dell’esercito popolare), mentre su Stakhanov puntava la guardia nazionale cosacca. I resti delle forze majdaniste invano tentavano di attaccare sul fianco. A sud, il gruppo ucraino di Amvrosievka veniva accerchiato, intrappolando almeno 4000 uomini e circa 200 blindati. Scontri a Starobeshevo ed Elenovka, quasi sotto il controllo federalista. In queste prime fasi, l’EPN aveva subito 7 caduti, 18 feriti e la perdita di 2 blindati, mentre i majdanisti avevano perso 250 effettivi, 300 feriti, 16 blindati, 6 mortai, 3 pezzi d’artiglieria e 2 cannoni semoventi. Durante l’offensiva le milizie distrussero la base militare ucraina di Sedovo, spazzando via la presenza majdanista anche da Novoazovsk, aprendo la strada per Marjupol. Aspri combattimenti presso i villaggio Nikolskoe e Markino contro i battaglioni “Dnepr-1″ e “Donbass“. Qui le forze majdaniste subivano 110 morti e 75 feriti, e perdevano 28 mezzi militari. La mattina del 25 agosto un terzo gruppo ucraino veniva accerchiato tra Stepanovka, Amvrosievka e Stepano-Krinka, mentre le milizie stringevano l’accerchiamento dei due gruppi ucraini bloccati nella zona di Vojkovskij, Kutejnikovo, Blagodatnoe, Alekseevskoe, Uspenka, Uljanovskoye ed Elenovka, intrappolando 40 carri armati, 100 BMP, BTR e BMD, 50 MLRS “Grad” e “Uragan” e oltre 60 pezzi d’artiglieria. Presso Elenovka, dei reparti dell’Esercito Popolare di Novorossija distruggevano 8 carri armati, 19 blindati e una batteria di mortai, e catturava 3 cannoni anticarro, 1 cingolato armato e 1 GAZ-66. La milizia aveva lanciato l’offensiva oltre che su Severodonetsk, nel nord-ovest della regione di Lugansk, anche su Debaltsevo, nell’est della regione di Donetsk, ed avanzava su Lisichansk liberando i villaggi Belaja Gora e Borovskoe.
http://aurorasito.files.wordpress.com/2014/08/10492602.jpg?w=300&h=168 (https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/08/10492602.jpg)Nel 2014 la Shanghai Cooperation Organization (SCO) condurrà due grandi manovre in Cina. Vostok-2014, per settembre, e Missione di Pace per il 24-29 agosto presso la base di Zhurihe, nel nord della Cina. Si trattava di un’esercitazione antiterrorismo cui partecipavano 7000 militari di Russia, Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan e Cina. Zhurihe è la più grande e moderna base d’addestramento della Cina. La base si estende su una superficie di circa 1000 kmq, e la sua funzione primaria è organizzare le unità a livello di divisione, brigata e reggimento nelle esercitazioni tattiche combinate e nella cooperazione con le forze corazzate e le altre armi dell’EPL. Infine, truppe indiane arrivavano a Lipetsk, in Russia, per partecipare alle esercitazioni aeree Aviaindra 2014, dal 25 agosto al 5 settembre, “Dal 25 agosto al 5 settembre 2014 l’esercitazione congiunta russo-indiana Aviaindra 2014 si terrà sul territorio russo sotto la guida del comandante in capo dell’aeronautica russa. I piloti indiani esamineranno le aree dei prossimi voli e i simulatori moderni del Lipetsk State Aviation Center, mentre il personale della difesa aerea si addestrerà nell’Air Force Training Center di Gatchina“, aveva dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa russo, colonnello Igor Klimov. Alle esercitazioni partecipavano equipaggi misti russo-indiani su velivoli Su-30SM Flanker-C, e su elicotteri Mil Mi-35 Hind-E e Mi-8 Hip nei poligoni di Pogonovo e Ashuluk, nelle regioni di Voronezh e Astrakhan. Gli equipaggi dei Su-30SM Flanker-C effettueranno anche degli aviorifornimenti con le aerocisterne Iljushin Il-78 Midas, mentre le squadre della difesa aerea respingeranno un attacco simulato con i sistemi antiaerei S-300, S-400, Buk-M1 ePantsir-S1.http://aurorasito.files.wordpress.com/2014/08/1qaen2wefwg.jpg?w=630&h=418 (https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/08/1qaen2wefwg.jpg)FONTE: Novorossija: Donetsk avanza, Kiev in rotta | Aurora (http://aurorasito.wordpress.com/2014/08/26/novorossija-donetsk-avanza-kiev-in-rotta/)

LupoSciolto°
21-10-14, 13:39
Viva la Repubblica Popolare di Donetsk!

Molly
21-10-14, 15:07
Per i "rossicci" , anarchici e pseduo-marxisti, la junta è accettabile a causa del suo carattere anti-russo e anti-putiniano.



quali sarebbero gli anarchici che giudicano accettabile il regime neonazista ucraino?

LupoSciolto°
21-10-14, 16:39
quali sarebbero gli anarchici che giudicano accettabile il regime neonazista ucraino?

Te lo dico in pvt ma, se frequenti il forum da qualche mese, non ti sarà difficile capirlo.

LupoSciolto°
21-10-14, 17:15
Perché la teoria della cospirazione Putin-oligarchi è uno strumento per destabilizzare la Russia (https://aurorasito.wordpress.com/2014/10/16/perche-la-teoria-della-cospirazione-putin-oligarchi-e-uno-strumento-per-destabilizzare-la-russia/)OTTOBRE 16, 2014 LASCIA UN COMMENTO (https://aurorasito.wordpress.com/2014/10/16/perche-la-teoria-della-cospirazione-putin-oligarchi-e-uno-strumento-per-destabilizzare-la-russia/#respond)

Rostislav Ishenko, Presidente del Centro per l’analisi e la previsione sistemica – Actual Comment (http://actualcomment.ru/politics/1488/)https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/10/10696311.jpg?w=630&h=471 (https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/10/10696311.jpg)Nelle ultime settimane, internet è inondata da contenuti che sviluppano e giustificano la teoria del complotto secondo cui, su pressione degli oligarchi, Putin (vorrei sottolineare Putin piuttosto che il governo russo), ha accettato di eliminare la Novorossija e ora, nel quadro del processo di Minsk, presumibilmente completerà la distruzione delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk. Mentre la situazione peggiora a Kiev dove i media locali e radicali accusano Poroshenko dell’accordo di Minsk, un “tradimento dell’Ucraina”, numerose pubblicazioni russe su internet sono dedite al tema del “tradimento” della Novorossija di Putin.
Lo formula di tale accusa si compone di tre parti:
1. Si segnala che le sanzioni occidentali hanno causato perdite enormi agli oligarchi russi che fanno pressione su Putin per por termine alla politica estera attiva e fare della Russia un dominio statunitense.
2. L’arresto dell’offensiva d’agosto e l’inizio del processo di Minsk, in contrasto con i fatti, sono dettati dalla volontà malvagia di Mosca che trama alle spalle della milizia con l’occidente. Ignorando l’incapacità della milizia di sviluppare una vera offensiva di grande profondità, gli ‘addetti ai lavori’ la pretendono che alcuni miliziani “avrebbero preso Marjupol in due giorni”, sebza spiegare perché non presero l’aeroporto di Donetsk (davvero ben fortificato da Stalin) e le città di Shastje e Stanitsa Luganskaja, e non poterono chiudere definitivamente la sacca di Debaltsevo. Inoltre, in questa parte si accentua il ruolo di Strelkov che a mani quasi nude per molti mesi avrebbe combattuto orde blindati di Kiev. Inoltre, contrariamente ai fatti, si sostiene che una volta rimosso dal Donbas, gli altri comandanti iniziarono a subire sconfitte.
3 Infine, l’ultima parte della tesi è che il governo russo e Putin personalmente hanno tradito e ingannato non solo la Novorossija, ma anche la Russia e i patrioti, e di conseguenza sia naturale un necessario cambio di potere al Cremlino, da Putin a un patriota russo. Il patriota nuovo come viene spesso definito, è Strelkov.
Tale campagna anti-Putin si diffonde sulla rete come un incendio boschivo e inghiotte molti blogger rispettati. E’ evidente che gran parte delle persone interessate (tra cui molto probabilmente Strelkov con i suoi posse e fan) ne sono ignare e sbagliano onestamente, trasmettendo le loro idee sbagliate ad altri. Tuttavia, la campagna per screditare Putin non è iniziata per caso e ha come obiettivo ben definito l’indebolimento (e idealmente il rovesciamento) delle autorità russe. Entro la fine dell’estate è apparso chiaro che gli Stati Uniti hanno subito una pesante sconfitta in Ucraina. Il crollo del regime sotto il peso dei propri crimini e della catastrofe economica è questione di tempo (sempre più vicino). Il riconoscimento della natura nazista delle autorità ucraine, almeno in l’Europa, fermenta. Kiev non può più contare sui mezzi militari per risolvere il problema della Novorossija: i poteri di Kiev si dividono in fazioni in guerra e gli insorti nazisti sono meno inclini ad obbedire ai politici di Majdan. Reclamano il potere e sono pronti ad uccidere i loro alleati liberali. In generale, non ci resta che aspettare e l’Ucraina cadrà dritto nelle mani di Putin come un frutto maturo. L’occidente deve quindi non solo accettare, ma anche benedire un tale risultato. Le sanzioni non hanno avuto alcun impatto serio sull’economia russa. Il calo dei prezzi del petrolio potrebbe non essere troppo profondo e prolungato per devastare le finanze russe, perché con un prezzo inferiore agli 80 dollari al barile, i sauditi e le compagnie petrolifere statunitensi verrebbero espulsi assai più velocemente rispetto al settore petrolifero e gasifero russo.
I liberali non possono con i loro slogan anti-corruzione e “universali” nelle piazze raccogliere granché persone. Sono una folla di bohémien con i loro “Rain” e “Echo” ancora più utile al governo russo, dimostrando ilo volto sgradevole dell’opposizione. Non sono ipnotizzatori, ma dilettanti avidi che pensano che il popolo russo sia bestiame e che odiano perché non li adora. Con il loro ordine del giorno non possono scuotere la situazione politica interna in Russia. Ma in Russia ci sono sempre i patrioti. Il campo patriottico riunisce persone da tutto lo spettro politico e ideologico. Ci sono i comunisti (dai moderni comunisti liberali agli irriducibili stalinisti e leninisti, i fautori del ritorno agli insegnamenti di Marx nella forma originaria, non offuscata dalle opere dei leader della rivoluzione russa). Vi sono gli anarchici di tutte le sfumature possibili, i monarchici (dai costituzionalisti ai sostenitori della restaurazione ai fan della vita politica russa pre-Pietro il Grande). Ci sono gli ortodossi (vocerkovlene e nevocerkovlene, clericali e rinnovatori, centurie nere e vecchi credenti). Ci sono anche i nazisti russi, alcuni dei quali combattono con Kiev, mentre altri sostengono la milizia. Tutto sommato è una società molto colorata, i cui membri in altri momenti erano disposti a combattersi fino all’ultima goccia di sangue, ma che ora sono uniti nella lotta per gli interessi nazionali della Russia. Hanno un problema: vogliono una vittoria immediata. Sono avversari delle manovre politiche e credono che Putin debba semplicemente “calpestarsi i piedi” e respingere gli statunitensi nelle Montagne Rocciose e nelle foreste del Vermont, e la milizia dovrebbe essere rafforzata dall’esercito russo in modo che, entro una settimana o due, prenda Kiev.
Tutto sommato, si tratta delle stesse persone che nell’agosto 1914, in stato di torpore patriottico, saccheggiarono l’ambasciata tedesca esprimendo sostegno all’amato monarca che iniziava la guerra, e che due anni e mezzo dopo, nel febbraio 1917, con non meno furia rovesciarono lo stesso monarca incapaci di accettare relativamente piccole difficoltà e perdite militari. Queste persone sono il bersaglio di una propaganda contro la cauta e misurata politica Estera di Putin, che già da quindici anni ha permesso alla Russia, pur essendo in una posizione debole sulla scena internazionale, di conquistare vittoria dopo vittoria rafforzandone l’autorità a costi minimi. Sono convinti che possiamo vincere presto e subito, che la Russia non ha ancora eliminato la rivolta nazista in Ucraina solo perché la leadership è intimidita ed è incantata da certi oligarchi. Nella sua versione ‘light’ tale campagna dovrebbe indebolire il sostegno pubblico a Putin, e opporlo ai quei patrioti suoi alleati naturali. La variante più greve presume che patrioti armati, combattenti in Novorossija, si gettino contro Putin rafforzati dalle masse patriottiche di Mosca scontente del “debole governo”. Con l’aiuto di esperti combattenti di strada delle organizzazioni patriottiche, e idealmente aiutati dai volontari armati della Novorossija, Putin dovrebbe affrontare tali problemi politici interni, dimenticando l’Ucraina.
La Russia di nuovo deve essere distrutta per mano dei patrioti russi impazienti, precipitando il Paese nel conflitto civile. E il fatto che “i patrioti impazienti vogliono il meglio e più giustizia” non è giustificato. Una volta lessi le memorie di un artigliere che criticò aspramente Stalin per la dura pianificazione e le improprie operazioni strategiche nella seconda guerra mondiale. L’artigliere spiegò che era in prima linea e sapeva meglio del Comandante-in-capo “come combattere correttamente”. I patrioti impazienti appaiono ridicoli come l’artigliere, ma possono fare assai più danni nella loro ingenuità. Mentre spezzano l’unione tra Putin e il pubblico patriottico (e alcuni ripetono lo slogan “Strelkov for President!” senza rendersi conto che spacciano solo fumo, l’immagine mediatica di un eroe e non di una persona reale), i patrioti impazienti aiutano l’ambasciatore Tefft a risolvere l’irrisolvibile paradigma liberale, compito universale per organizzare una rivoluzione colorata a Mosca. I 15 anni di successi di Putin non sono abbastanza convincenti. Preferiscono vivere tra le proprie fobie e i propri complessi infantili, ma è il momento di crescere.
https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/10/ap07093008402.jpg?w=630&h=490 (https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/10/ap07093008402.jpg)Altra figura dell’estremismo anti-Putin (un rasputiniano) è Edvard Limonov, ovvero Edvard Savenko. Fino al 2013 partegiava per il rovesciamento del governo Putin affiancandosi ad elementi come il neocon Garry Kasparov, (l’altro personaggio nella foto) e diversi figuri comprati dalle ONG statunitensi e dalla CIA per organizzare una rivoluzione colorata a Mosca, nel dicembre 2011-marzo 2012, volta ad impedire l’elezione di Putin.

https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/10/strelkov_el-murid.jpg?w=630&h=406 (https://aurorasito.files.wordpress.com/2014/10/strelkov_el-murid.jpg)Strelkov e il noto blogger russo el-Murid, ovvero Anatolij Nesmejanov. El-Murid durante l’aggressione alla Libia, svolse un’efficace informazione sugli eventi a supporto della Resistenza della Jamahiriya, finchè alla vigilia dell’invasione di Tripoli, nell’agosto 20’11, capovolse totalmente posizione indondando disinformazione e vera e propria merda mediatica dal suo blog, arrivando ad irridere e disprezzare ciò che difendeva solo 24 ore prima.

Comunardo°
21-10-14, 21:56
LupoSciolto provocatore anticomunista! LupoSciolto servo delle multinazionali Eni e Gazprom!

LupoSciolto°
22-10-14, 00:01
Fuori la monnezza israelo-americana al soldo di Confindustria e BCE.

LupoSciolto°
22-10-14, 00:02
VERI SOCIALISTI

http://www.abc.net.au/news/image/5404136-3x2-940x627.jpg

LupoSciolto°
22-10-14, 00:04
AMICI DI RAYMONNEZZA/NAZKUL: LIBERISTI, LIBERALI E LIBERTARI

http://www.enricosecci.net/wp-content/uploads/378336_410480232332554_952215855_n.jpg

amaryllide
24-10-14, 23:42
Contro tutte le patrie, contro tutti i confini, contro tutte le barriere! Lavoratori di tutto il mondo unitevi! A morte il nazionalpatriottismo e le nazioni di tutto il mondo!
qualcuno ti ha mai spiegato perchè le brigate partigiane comuniste (di gran lunga maggioritarie nel CLN) si chiamavano Garibaldi?

Comunardo°
28-10-14, 11:56
qualcuno ti ha mai spiegato perchè le brigate partigiane comuniste (di gran lunga maggioritarie nel CLN) si chiamavano Garibaldi?Infatti Garibaldi non era un comunista ma un mercenario senza scrupoli al soldo dei reali piemontesi ne consegue che le brigate partigiane comuniste dal quale riprendevano il nome non erano comuniste come non era comunista il cosiddetto Fronte Popolare.

claudiop7878
28-10-14, 14:27
behh la cosa andrebbe analizzata in una maniera un po diversa i russi di donetsk vedono nei vecchi simboli comunisti dell ex urss simboli patriottici come noi vediamo il tricolore ,bisogna ricordarsi che i sovietici chiamano la seconda guerra mondiale la grande guerra patriottica quindi non ci vedo nulla di strano in qst alleanza ,la cosa buffa che vedo è gli pseudo comunisti occidentali di oggi che invece di appoggiare i ribelli di donetsk stanno a farea gara a chi è piu duro e puro con l iphone e i vestitini firmati :iapiiiiiii::facepalmi::iapiiiiiii:piu che i fascisti nazisti o imperialisti sarebbe gente come lenin o che guevara a prendervi a manganellate

Comunardo°
30-10-14, 00:28
Attenzione assembramento di rossobruni in forum comunista!

LupoSciolto°
06-11-14, 18:53
La Repubblica Popolare di Donetsk ha fornito una grande prova di democrazia il 2 novembre. Ecco i risultati delle elezioni.


4 novembre, 15:13



Zaharchenko è ufficialmente il capo della Repubblica popolare di Donetsk
http://cdn.ruvr.ru/2014/11/04/1497119462/9RIAN_02522120.HR.ru.jpg© Foto: RIA Novosti/Alexey Kudenko


A Donetsk presso il teatro di prosa locale si è tenuta la cerimonia di insediamento alla carica suprema della Repubblica popolare di Donetsk di Alexander Zaharchenko. Sono state intraprese maggiori misure di sicurezza.

Zaharchenko ha giurato sulla Bibbia "di esercitare fedelmente i propri impegni", dopodiché il presidente della Commissione centrale elettorale della Repubblica Roman Lyaghin gli ha consegnato la tessera di capo della Repubblica popolare di Donetsk.
Nella sala sono presenti i leader della Repubblica di Donetsk e i deputati della Duma di Stato della Russia.
Secondo gli ultimi dati la Commissione centrale elettorale della Repubblica, alle elezioni del 2 novembre Zaharchenko ha ottenuto il 75,5% dei voti.
Per saperne di più: Zaharchenko è ufficialmente il capo della Repubblica popolare di Donetsk - Notizie - Attualita' - La Voce della Russia (http://italian.ruvr.ru/2014_11_04/Zaharchenko-e-ufficialmente-il-capo-della-Repubblica-popolare-di-Donetsk-5755/)

FONTE: Zaharchenko è ufficialmente il capo della Repubblica popolare di Donetsk - Notizie - Attualita' - La Voce della Russia (http://italian.ruvr.ru/2014_11_04/Zaharchenko-e-ufficialmente-il-capo-della-Repubblica-popolare-di-Donetsk-5755/)


PRENDIAMO ESEMPIO DA LORO!

LupoSciolto°
11-11-14, 21:24
Un segnale concreto per chi cerca una nuova via al socialismo!

amaryllide
12-11-14, 21:05
Un segnale concreto per chi cerca una nuova via al socialismo!

nessuna via al socialismo passa per il giuramento sulla bibbia.

LupoSciolto°
12-11-14, 23:05
nessuna via al socialismo passa per il giuramento sulla bibbia.

E' anche vero che l'ateismo di stato ha fatto il suo tempo (detto da uno che non vede di buon occhio la Bibbia).

amaryllide
12-11-14, 23:59
E' anche vero che l'ateismo di stato ha fatto il suo tempo.
infatti il problema è arrivare all'ateismo popolare. Non deve essere lo stato che chiude le chiese, devono essere le chiese che vanno fallite perchè vuote.

LupoSciolto°
13-11-14, 19:13
infatti il problema è arrivare all'ateismo popolare. Non deve essere lo stato che chiude le chiese, devono essere le chiese che vanno fallite perchè vuote.

Ho capito, e in parte condivido, ma bisogna anche tenere conto di quello che è il sentimento popolare. E poi: Zyuganov e Correa non sono forse cristiani?

amaryllide
13-11-14, 23:35
Ho capito, e in parte condivido, ma bisogna anche tenere conto di quello che è il sentimento popolare. E poi: Zyuganov e Correa non sono forse cristiani?
se il sentimento popolare si affida alle icone delle madonne, il popolo va rieducato. Il comunismo non potrà mai essere compatibile con religioni che esistono solo per convincere il proletariato a rimanere sottomesso.

Josef Scveik
14-11-14, 12:09
nessuna via al socialismo passa per il giuramento sulla bibbia.
Finalmente hai scritto una cosa che condivido.

infatti il problema è arrivare all'ateismo popolare. Non deve essere lo stato che chiude le chiese, devono essere le chiese che vanno fallite perchè vuote.
E due. bravo, fai passi avanti.

LupoSciolto°
14-11-14, 19:04
se il sentimento popolare si affida alle icone delle madonne, il popolo va rieducato. Il comunismo non potrà mai essere compatibile con religioni che esistono solo per convincere il proletariato a rimanere sottomesso.

Se lo dici tu...con buona pace di Zyuganov, Correa, Chavez, Maduro, Sandinisti e teologi della liberazione.

Kavalerists
14-11-14, 19:09
infatti il problema è arrivare all'ateismo popolare. Non deve essere lo stato che chiude le chiese, devono essere le chiese che vanno fallite perchè vuote.
Ah ecco...e c'è una bella differenza.

Aldino
20-11-14, 23:59
Stiamo Calmi.

Kavalerists
21-11-14, 07:43
e' sempre un piacere leggere gli scambi di convenevoli tra Lupo Sciolto e Savonarola :D

LupoSciolto°
21-11-14, 18:39
:encouragement: