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carlomartello
06-06-10, 16:43
Cipro, le chiese profanate.

Il Patriarca ortodosso di Cipro ha chiesto l'aiuto del Papa per portare all'attenzione pubblica mondiale un problema gravissimo della parte di Cipro occupata dai militari turchi. Chrysostomos II dichiara: “La nostra eredità culturale è stata implacabilmente saccheggiata”

MARCO TOSATTI

Nel discorso che Sua Beatitudine Chrysostomos II, Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro, e capo della chiesa autocefala dell isola, ha rivolto al Papa durante l'incontro ecumenico celebrato nella chiesa di Agia Kiriaki Chrysopolitissa di Paphos era contenuto un drammaico appello, un grido di aiuto per salvare le oltre 500 chiese che si trovano sotto dominio turco dal 1974. Non si tratta solo di chiese ortodosse: alcune appartengono alla comunità maronita o armena, e oggi sono state trasformate dagli occupanti in depositi militari, stalle, discoteche, moschee... “La Turchia, che ci ha attaccati barbaramente e, con il potere delle sue armi, ha occupato il 37% del nostro territorio, sta procedendo – con la tolleranza del cosiddetto mondo 'civilizzato' – a implementare i suoi piani scellerati, per annettere prima i nostri territori occupati e poi tutta Cipro”, ha dichiarato. “Nel caso della nostra isola, come ha fatto altrove, la Turchia ha messo in atto un piano di pulizia etnica. Ha cacciato i cristiani ortodossi dalle loro case e ha portato – e continua a portare – centinaia di migliaia di coloni dall'Anatolia, alterando così il carattere demografico di Cipro”. “La nostra eredità culturale è stata implacabilmente saccheggiata, e i nostri monumenti cristiani vengono distrutti o venduti sui mercati dei commercianti illegali di antichità, nel tentativo di liberare l'isola da ogni traccia di tutto ciò che sia greco o cristiano”. Di fronte alla sofferenza della Chiesa ortodossa a Cipro, l'Arcivescovo ha poi detto al Papa: “Chiediamo il suo aiuto per assicurare protezione e rispetto per i nostri monumenti sacri e la nostra eredità culturale, perché i valori diacronici del nostro spirito cristiano possano prevalere. Attualmente questi valori vengono brutalmente violati dalla Turchia – un Paese desideroso di unirsi all'Unione Europea”. Come è accaduto e accade ancora per chiese, monasteri e altri edifici dell'eredità culturale e religiosa armena dell'Anatolia e della Cilicia i richiami lanciati dall'Unesco e da altre organizzazioni internazionali sembrano finora cadere sostanzialmente nel vuoto.

Cipro, le chiese profanate. - LASTAMPA.it (http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=854&ID_sezione=396&sezione=)


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06-06-10, 16:44
Amb. Cipro: basta occupazione

Il ritiro delle truppe turche di occupazione nel nord di Cipro, e l'indipendenza completa dell'Isola. A chiederlo a gran voce è l'ambasciatore di Cipro presso la Santa Sede, George Poulides, in una intervista rilasciata a ZENIT in occasione del viaggio di Benedetto XVI a Cipro, iniziato questo venerdì.

MARCO TOSATTI

Il ritiro delle truppe turche di occupazione nel nord di Cipro, e l’indipendenza completa dell’Isola. A chiederlo a gran voce è l’ambasciatore di Cipro presso la Santa Sede, George Poulides, in una intervista rilasciata a ZENIT in occasione del viaggio di Benedetto XVI a Cipro, iniziato questo venerdì.
Quali impronte lascerà a Cipro la visita del Papa?
George Poulides: Il Papa visita Cipro per lanciare un duplice messaggio di pace e di giustizia. Uno è rivolto a tutti i ciprioti, di qualsiasi fede, per incoraggiarli sulla strada della riconciliazione e della riunificazione. Cipro, non dimentichiamolo, è un'isola ferita, che tuttora subisce l'occupazione militare turca su più di un terzo del suo territorio. Il presidente della Repubblica di Cipro Demetris Christofias ha preso fin dal 2008 l'iniziativa e sta portando avanti difficili negoziati al fine di riunificare l'Isola. In questo suo sforzo ha il pieno sostegno della Santa Sede. Sicuramente la benedizione del Pontefice ai ciprioti lo aiuterà nel suo sforzo di riconciliazione. Poi ci sono gli effetti della visita del Pontefice sul dialogo ecumenico. I rapporti tra la Chiesa ortodossa di Cipro e la Chiesa cattolica sono eccellenti. Dopo la visita lo diventeranno ancor di più, nel comune anelito dell'unità dei cristiani.
Quali sono i rapporti tra Cipro e Vaticano?
George Poulides: La Santa Sede ha sempre perseguito una politica estera basata sulla legalità internazionale e sul rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Su questa base non vi poteva essere intesa migliore con il governo di Cipro, come d'altronde ha riscontrato lo stesso presidente Christofias durante la sua visita in Vaticano nel marzo 2009. La soluzione che noi proponiamo alla questione di Cipro si basa infatti per intero sulla legalità internazionale e sulle risoluzioni dell'Onu: ritiro delle truppe turche di occupazione, indipendenza completa di Cipro riunificata e piena partecipazione alle cose pubbliche da parte della comunità minoritaria turco-cipriota. Lasciare i ciprioti liberi di scegliere il loro futuro.
Quali sono le priorità del suo mandato?
George Poulides: Il mio mandato è di portare avanti le posizioni del governo di Cipro, principalmente riguardo al problema dell'isola, che è la spartizione e l'occupazione militare turca. Devo dire in tutta sincerità che non devo faticare molto per convincere i miei interlocutori. Come dicevo, le nostre tesi non sono solo nostre, ma condivise da un gran numero di organismi internazionali e si basano sul pieno rispetto della legalità. Questo è ben noto alla cancelleria della Santa Sede e su questa base c'è un'ottima intesa e collaborazione. Quale è la situazione del nord di Cipro?
George Poulides: Le forze di occupazione turche hanno saccheggiato e distrutto qualsiasi cosa ricordasse la fede cristiana, non solo le chiese e i monasteri ortodossi, ma anche quelli cattolici e armeni. In questa campagna abbiamo sempre trovato la Santa Sede al nostro fianco.
Cosa pensa del Papa e dei recenti scandali legati a casi di pedofilia nella Chiesa?
George Poulides: Conosco personalmente Papa Benedetto XVI fin da quando era cardinale. È un Papa grande, intellettuale, fine teologo, con una profondissima conoscenza della cultura classica e della patristica greca. I suoi interventi sono sempre di altissimo livello, ma purtroppo non sempre vengono recepiti. Ed è un vero peccato, perché Papa Ratzinger dice cose importanti per tutti, i cattolici, i non cattolici e i non credenti. Mi hanno particolarmente indignato gli attacchi contro di lui per i deprecabili episodi di pedofilia nella Chiesa. Li ho trovati oltremodo ingiusti e ingenerosi, poiché tutti sanno che già come cardinale, Joseph Ratzinger è sempre stato in prima fila nel chiedere maggiore trasparenza e più severità della Chiesa verso i colpevoli di questi gravi crimini. È un Papa coraggioso e con un senso profondo di giustizia. Spero che la sua opera di pulizia abbia successo nell'interesse di tutti i cristiani.

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06-06-10, 16:44
Quanti squilibrati in Turchia...

Crescono i dubbi sulla malattia dell'assassino di monsignor Padovese. Asia News, di cui rilanciamo un servizio interessante, ricorda altri "squilibrati"responsabili di aggressioni a cristiani. Senza scordare, naturalmente, Ali Agca. E anche Avvenire sottolinea la stranezza di questi squilibri mentali che portano a colpire i cristiani.

MARCO TOSATTI

L’autista di mons. Luigi Padovese, ucciso ieri davanti alla sua casa a Iskanderun è stato formalmente accusato di omicidio da un tribunale turco. La polizia conferma i disturbi psichici dell’uomo che per oltre quattro anni è stato vicino al vescovo ucciso. Ma diversi dubbi serpeggiano sulla sua malattia e da più parti si chiede alle autorità di approfondire l’inchiesta sui motivi dell’assassinio. Murat Altun, 26 anni, è stato arrestato ieri, poche ore dopo l’uccisione del vescovo. Secondo alcuni, l’assassino aveva in mano ancora il coltello con cui ha letteralmente sgozzato mons. Padovese. Dopo averlo interrogato a lungo, le forze dell’ordine hanno confermato l’insanità di Murat. Fonti di AsiaNews avevano detto già ieri che Murat era “depresso, violento, pieno di minacce”. Ma fra i fedeli e il mondo turco si fa fatica ad accettare la sola tesi della malattia psichica del giovane, divenuta evidente solo qualche mese fa. Diversi attentati negli anni scorsi sono stati compiuti da giovani definiti “instabili”, rivelatisi poi in legame con gruppi ultranazionalisti e anti-cristiani. A diversi osservatori pare che governanti, politici, autorità civili turche evitino di riflettere con serietà su questi avvenimenti. E si rischia di liquidare tutta questa violenza dicendo solo che non si è d’accordo, che è il gesto di un pazzo isolato, un gesto occasionale di un giovane fanatico dell’Islam. Fra i “gesti isolati” di persone squilibrate vi sono: il ferimento di p. Adriano Franchini, cappuccino italiano, a Smirne; quello di p. Roberto Ferrari, minacciato con un coltello da kebab nella chiesa di Mersin l’11 marzo 2006; p. Pierre Brunissen accoltellato in un fianco il 2 luglio 2006 fuori della sua parrocchia a Samsun. Questi tre attentati si sono conclusi senza conseguenze fatali. Non così è stato per don Andrea Santoro, ucciso a colpi di pistola il 5 febbraio 2006 mentre pregava in chiesa a Trabzon; stessa sorte per il giornalista armeno Hrant Dink assassinato il 19 gennaio 2007 appena fuori dalla sua redazione in una via affollata di Istanbul. E ancora più tragica la morte il 18 aprile 2007 di tre cristiani protestanti, tra cui uno tedesco, torturati, incaprettati e uccisi a coltellate mentre lavoravano a Malatya nella casa editrice Zirve, che pubblica Bibbie e libri di matrice religiosa cristiana. Fra i cristiani e alcune ong turche vi è la richiesta che le indagini non si fermino all’arresto dello squilibrato di turno, ma scavino più in profondo. Intanto a Iskanderun cominciano ad arrivare personalità ecclesiali per esprimere le loro condoglianze alla Chiesa locale. Il corpo di mons. Padovese è stato trasferito all’ospedale di Adana, città vicina, più attrezzata, per essere sottoposto ad autopsia. Secondo le prime informazioni, i funerali di mons. Padovese si svolgeranno a Milano, sua città di nascita, non prima di mercoledì 9 giugno. Fra le prime espressioni di condoglianze – giunte al nunzio in Turchia, mons. Antonio Lucibello, vi è quello della Conferenza episcopale italiana. In un messaggio a firma del card. Angelo Bagnasco, si afferma: “Mentre deploriamo il barbaro assassinio, ci uniamo al dolore di cotesta Chiesa, che ancora viene provata così duramente”. Condoglianze anche da parte di sacerdoti del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), nel cui seminario mons. Padovese era stato professore. P. Marco Rebolini, che aveva visitato il vescovo in Turchia la scorsa estate, ha scritto: “É incredibile pensare a quello che gli è capitato.... rimane in me un senso di tristezza perché il martirio.. è sempre una sconfitta per l'umanità, ma nella logica di Dio è un grande gesto di amore capace di sanare molte ferite”.

"Può darsi" che l'omicidio di mons. Luigi Padovese vicario apostolico in Turchia sia "un atto di follia", "ma non possiamo non domandarci come mai siano così numerosi nel Paese della Mezzaluna e perché siano quasi sempre diretti contro gli esponenti delle minoranza religiose". E' quanto rileva il giornale dei vescovi italiani, Avvenire, in un editoriale dedicato alla scomparsa del vescovo italiano ucciso ieri a coltellate in un "brutale omicido" la cui "effettiva dinamica", osserva il quotidiano, "resta tutta da spiegare". Avvenire rileva anche come l'assasinio di mons. Padovese sia avvenuto "alla vigilia del viaggio del Papa a Cipro, l'ultimo Paese diviso d'Europa, occupato per un terzo del suo territorio dall'esercito di Ankara ma anche laboratorio di dialogo e di riconciliazione tra fedi". Un viaggio, quello di Benedetto XVI, su cui, prosegue Avvenire, "qualcuno ha voluto mettere una mina distruttiva, tanto più deflagrante quanto più l'intero Medio Oriente è tornato in questi ultimi giorni a riesplodere pericolosamente". Si tratta, per Avvenire, di "tante, troppe coincidenze inquietanti che aleggiano su quella che intende essere una visita nel segno della pace, del perdono, della riconciliazione".

Quanti squilibrati in Turchia... - LASTAMPA.it (http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=851&ID_sezione=396&sezione=)


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06-06-10, 16:49
Il papa a Cipro chiede ai popoli del Medio Oriente di rispettare i cristiani

Scritto da Angela Ambrogetti
Domenica 06 Giugno 2010 09:09

C’è entusiasmo a Cipro per la visita del papa: si legge sui giornali che molti hanno in mano all’ entrata del Palazzo dello sport di Nicosia che si chiama Libertà. ''Dovete innalzarvi oltre l'ideologia'' titola il domenicale in inglese Sunday Mail , che nell'occhiello sottolinea come il Pontefice, nei suoi discorsi, abbia ''esortato i politici a ricercare la verita' ''. E alal ricerca di questa verità attraverso il Corpo di Cristo per la cui solennità celebra la messa, il papa invita tutti i cattolici di Cipro. Ma non creando barriere tra fedi e persone. " Ciascuno di noi che apparteniamo alla Chiesa, spiega nella omelia della messa celebrata in greco, inglese e latino su un altare che riproduce le mura delle antiche chiese, ha bisogno di uscire dal mondo chiuso della propria individualità." E prosegue: " abbattere le barriere tra noi e i nostri vicini è prima premessa per entrare nella vita divina a cui siamo chiamati." Quello del papa non è certo un richiamo politico, o almeno non solo. BenedettoXVI a Cipro parla di unità dei cristiani come vera e fondamentale testimonianza . Una azione unificatrice che solo viene dallo Spirito Santo come nelle primitive comunità cristiane. Il loro amore, spiega Benedetto, non erra limitato verso i credenti. "Mai hanno considerato se stessi come esclusivi, privilegiati beneficiari del favore divino, ma come mesaggeri inviati a spargere la buona notizia della salvezza in Cristo fino ai confini della terra."

Al termine della messa il momento più atteso del viaggio: la consegna dello Strumento di Lavoro per il Sinodo che si svolgerà in Vaticano dal 10 al 24 ottobre prossimo. Un gesto introdotto dal saluto del Segretario Generale del Sinodo, l’ arcivescovo Nicola Eterovic, e dalla riflessione del papa che si pare con il ricordo per il vescovo Luigi Padovese. È stato uno dei collaboratori per la stesura del documento e la sua morte ha colpito tutta la comunità cirstiana, dice Benedetto. "Il Medio Oriente ha un posto speciale nel cuore di tutti i cristiani, dal momento che fu proprio lì che Dio si è fatto conoscere ai nostri padri nella fede" spiega il papa e continua : "l’Assemblea Speciale del Sinodo dei vescovi, convocata su vostra richiesta, tenterà di approfondire i legami di comunione fra i membri delle vostre Chiese locali, come pure la comunione di queste medesime Chiese tra di loro e con la Chiesa universale. Questa Assemblea desidera inoltre incoraggiarvi nella testimonianza della vostra fede in Cristo, che voi rendete nei Paesi dove questa fede è nata ed è cresciuta. E’ inoltre noto che alcuni fra voi soffrono grandi prove dovute alla situazione attuale della regione. L’Assemblea Speciale è un’occasione per i cristiani del resto del mondo di offrire un sostegno spirituale e una solidarietà per i loro fratelli e sorelle del Medio Oriente.

E’ un’occasione per porre in risalto il valore importante della presenza e della testimonianza cristiane nei Paesi della Bibbia, non solo per la comunità cristiana a livello mondiale, ma ugualmente per i vostri vicini e concittadini. Voi contribuite in innumerevoli modi al bene comune, per esempio attraverso l’educazione, la cura dei malati e l’assistenza sociale, e voi operate per la costruzione della società.

Voi desiderate vivere in pace ed in armonia con i vostri vicini ebrei e mussulmani. Spesso agite con artigiani della pace nel difficile processo di riconciliazione. Voi meritate la riconoscenza per il ruolo inestimabile che rivestite. E’ mia ferma speranza che i vostri diritti siano sempre più rispettati, compreso il diritto alla libertà di culto e la libertà religiosa, e che non soffriate giammai di discriminazioni di alcun tipo."

Il testo dello Strumento di Lavoro, circa quaranta pagine che ripetono in molte parti i temi dei Lineamenta, è stato popi distribuito dal papa ai vescovi della regione che avevano concelebrato.

Un testo in cui si ricorda con insistenza la necessità di difendere la libertà di culto, di religione e i diritti delle minoranze cristiane che spesso devono affrontare delle vere e proprie persecuzioni. Il Papa prega per la pace in Medio Oriente affinchè "si possano trovare soluzioni giuste e durature ai conflitti che causano così tante sofferenze".

E la messa si è conclusa con un appello del papa per "uno sforzo internazionale urgente e concertato al fine di risolvere le tensioni che continuano nel Medio Oriente, specie in Terra Santa, prima che tali conflitti conducano a uno spargimento maggiore di sangue". Il Papa prega che i lavori del Sinodo sul Medio Oriente che si terrà a ottobre "aiutino a volgere l`attenzione della comunità internazionale sulla condizione di quei cristiani in Medio Oriente, che soffrono a causa della loro fede".

Nello Strumento di Lavoro per il Sinodo di ottobre che da oggi è pubblicato on line sul sito della Santa Sede, si ripercorre la storia delle comunità cattoliche del Medio Oriente e i loro rapporti con le comunità islamiche ed ebraiche, e i relativi condizionamenti politici.

Dal Papa ''un messaggio di amore e coraggio'', titola il quotidiano Simerini, sottolinea come, nel loro incontro, il Papa e l'arcivescovo Crisostomos II, abbiano espresso ''il comune desiderio per il prosieguo del processo di riunificazione delle due Chiese'', e pubblica la nota scritta di suo pugno dal Papa sul libro degli ospiti del palazzo presidenziale: ''Nell'occasione della mia visita a Cipro sono felice di invocare la benedizione di Dio per la pace e la felicita' del presidente di Cipro e del suo popolo''. In un altro giornale adirittura si può leggere il piatto forte del menu' del pranzo offerto al Papa in arcivescovado dal primate della Chiesa greco-ortodossa di Cipro: salmone con contorno di fagiolini.

Il papa a Cipro chiede ai popoli del Medio Oriente di rispettare i cristiani (http://www.korazym.org/index.php/attivita-del-papa/2-il-papa/1216-il-papa-a-cipro-chiede-ai-popoli-del-medio-oriente-di-rispettare-i-cristiani)


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06-06-10, 16:52
PAPA A CIPRO: CHRYOSTOMOS ACCUSA TURCHIA DI GRAVI VIOLAZIONI

(AGI) - Nicosia - Nell'isola di Cipro, della quale ha occupato oltre un terzo dal 1974, "la Turchia sta realizzando un piano di distruzione nazionale. Ha espulso tutti i cristiani e ha portato e continua a portare migliaia di coloni dall'Anatolia. Il nostro patrimonio culturale e' saccheggiato senza pieta', venduto a trafficanti senza scrupoli per far scomparire da Cipro occupata i segni del cristianesimo". Lo ha affermato l'arcivescovo Chrysostomos, capo della chiesa ortodossa a Copro, rivolgendosi a Benedetto XVI nella cerimonia ecumenica di Paphos. Per Chrysostomos si tratta di "un martirio" cui e' sottopposta oggi la sua Chiesa. .

AGI News On - PAPA A CIPRO: CHRYOSTOMOS ACCUSA TURCHIA DI GRAVI VIOLAZIONI (http://www.agi.it/news/notizie/201006041441-cro-rt10150-papa_a_cipro_chryostomos_accusa_turchia_di_gravi_v iolazioni)


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06-06-10, 16:54
M.O.: Sinodo, denunciamo islamizzazione forzata cristiani

Citta' del Vaticano, 6 giu. (Adnkronos) - Una forte denuncia per l'intolleranza contro i cristiani e l'islamizzazione forzata della societa' in Egitto, viene denunciata dalle Chiese del Medio Oriente nell'Instrumentum laboris, il documento preparatorio del prossimo sinodo generale dei vescovi sul Medio Oriente che si terra' in ottobre a Roma e che oggi il Papa ha consegnato a Cipro agli alti prelati della regione. ''In Egitto, la crescita dell'Islam politico, da una parte, e il disimpegno, in parte forzato, dei cristiani nei confronti della societa' civile, dall'altra - si legge nel testo - rendono la loro vita esposta all'intolleranza, alla disuguaglianza e all'ingiustizia. Inoltre, questa islamizzazione penetra molto nelle famiglie anche mediante i mass media e la scuola, modificando le mentalita' che, inconsapevolmente, si islamizzano''.L'instrumentum laboris e' il documento conclusivo di preparazione del sinodo che segue i ''Lineamenta'' - la prima versione del testo - gia' pubblicati ad ottobre. In gran parte l'Instrumentum per il Medio Oriente ricalca quanto gia' affermato nei Lineamneta.

M.O.: Sinodo, denunciamo islamizzazione forzata cristiani - Libero-news.it (http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=427176)


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Murri
30-09-10, 02:01
Via la Turchia da Cipro!!!