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Visualizza Versione Completa : Podemos e Izquierda unida alleati? In Spagna la sinistra-sinistra fa paura al Psoe



MaIn
22-10-14, 14:26
In vista delle elezioni amministrative di Madrid Izquierda unida (Iu), la confederazione a sinistra del Psoe, si spacca a metà sul rapporto con Podemos, la lista che nelle ultime elezioni europee si è imposta a sorpresa come terzo partito, con l’8 per cento dei voti. Ben lungi dall’essere una questione locale, la vicenda ha importanti ripercussioni nazionali e riguarda tutta la sinistra spagnola.
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L’irruzione di Podemos ha ribaltato il tavolo. Oltre al successo elettorale – anche se alle europee si voti con un sistema di voto molto diverso da quello delle politiche – la formazione continua a crescere nei sondaggi, erodendo consensi a tutta la sinistra. Il prossimo maggio a Madrid si voterà per il comune e per il governo della Comunità, è quindi logico che qui si misurino le mosse di protagonisti vecchi e nuovi.
Izquierda unida, prima vittima elettorale di Podemos, si è divisa tra chi vuole mantenere il simbolo e chi invece punta su un’alleanza alle prossime elezioni madrilene: nella capitale Iu supera il 10 per cento, Podemos ha preso l’11,3 ed è in crescita. La maggioranza contraria al patto perde pezzi e la soluzione di compromesso potrebbe essere correre da soli in regione e insieme per il comune.
Podemos è nel pieno di un percorso di consultazione, che durerà tutta la settimana sul web, per decidere forma e regole del nuovo partito. Partito, perché Podemos si definisce così e le fondamenta della sua critica politica non passano per la delegittimazione della democrazia rappresentativa.
A preparare la consultazione, sabato e domenica, due giorni di Assemblea nazionale nel Palacio de Vistalegre – sede storica degli incontri socialisti, ultimamente abbandonata data la capienza eccessiva. Ottomila militanti a scrivere regole, organizzazione, carta etica e una lista minima di obiettivi politici (difesa della scuola e della sanità pubbliche, lotta alla corruzione, diritto alla casa e rapporto tra cittadini e banche, ristrutturazione del debito). Documenti scritti dai gruppi di lavoro dell’assemblea e sottoposti a una platea online di 38mila persone che hanno scelto tra proposte diverse. Adesso tocca alle circa 160mila persone registrate, procedura trasparente e ancora aperta a tutti, scegliere tra 14 documenti etici, 18 politici e 24 organizzativi.
Mentre in tanti in Europa parlano o millantano, in Spagna si sperimenta un nuovo modello di discussione e partecipazione ai processi decisionali, determinato dalla nuova orizzontalità dei mezzi di comunicazione digitale. Con pregi e difetti, è il più ampio e serio tentativo in atto di praticare forme di partecipazione aggiornate ai tempi.
Podemos si sta strutturando per restare, con gli inevitabili inciampi. Scontri sui regolamenti e tra visioni diverse, tra tendenza alla pratica testimoniale e volontà di efficienza politica, tra discussione e decisione, destra/sinistra contro alto/basso. Se si risolverà in una bolla, come alcuni si augurano, ce lo dirà il tempo, ma è certo che non accadrà in tempi brevi e il problema del rapporto con Podemos si pone per tutta la sinistra.
La Unión, Progreso y Democracia (UPyD) – partito della sinistra legalitaria e ostile ai nazionalismi periferici, viaggia a Madrid sulle cifre di Iu – si presenterà da sola e userà primarie aperte per le sue liste. Gli ecologisti di Equo dibattono sulla lista unitaria. Anche negli scenari basco e catalano la formazione di una lista di Podemos spacca i fronti interni e apre nuovi scenari.
http://www.europaquotidiano.it/2014/10/21/podemos-e-izquierda-unida-alleati-in-spagna-la-sinistra-sinistra-fa-paura-al-psoe/

Il Psoe per ora si limita all’equidistanza e oscilla tra denuncia dei rischi di populismo e ostentazione di terzietà rispetto a Pp e Podemos. Il neo-segretario Pedro Sanchez moltiplica le sue apparizioni televisive ma non i contenuti e, dopo un iniziale fibrillazione, la misura del consenso è tornata a scendere. L’accusa di sostanziale adesione a modelli preconcetti e superati di lettura del mondo non è infondata: Podemos è anche quello. Ma il Psoe non può certo restare in mezzo continuando a donargli elettori e militanti. Deve tornare centrale, trovare un progetto per il paese da imporre all’agenda e sul quale trovare convergenze se vuole tornare a vincere. E su Podemos non può procrastinare, deve delineare linee di demarcazione e di convergenza. Per non arrivare debole davanti a quello che sarà l’interlocutore per formare maggioranze di sinistra in molti governi locali. Al posto, o al fianco, di Izquierda unida.

Gianky
23-10-14, 20:52
Podemos è estremamente interessante e sarebbe opportuna una convergenza di IU con Podemos.