MaIn
22-11-14, 14:13
"La nostra birra europea per i diritti Lgbt , a ssumiamo solo lavoratori omosessuali " - Repubblica.it (http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/11/21/news/birra_idem_lgbt-101081211/?ref=HREC1-25)
21 novembre 2014
Se Barilla intende rivolgersi solo alla famiglia tradizionale, la discriminazione può valere anche al contrario. Perché in Puglia esiste un birrificio che assume solo "dipendenti omosessuali dichiarati". Una provocazione, ma fino a un certo punto: la piccola azienda creata da Espedito Alfarano e sua moglie produce tra Leporano e Lama (a pochi chilometri da Taranto) e si schiera apertamente a sostegno della comunità Lgbtiq. Tanto da aver creato la "prima birra artigianale europea che rivendica i diritti Lgbt": "Ho la sfortuna di conoscere tanti amici che appartengono al mondo omosessuale - dice l'ideatore - dico sfortuna perché ci sono tante ripercussioni negative. Se io posso andare al supermercato mano nella mano con mia moglie, due uomini o due donne non possono. Non possono vivere liberamente il loro amore senza essere guardati come fossero al circo".
La prima birra artigianale europea per i diritti Lgbt.
"Qui assumiamo solo lavoratori omosessuali" (http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/11/21/foto/birra_idem-101081205/1/)Navigazione per la galleria fotografica
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Ecco perché circa un anno fa è nata birra Idem. Due varietà, una bionda arricchita da fiori d'arancio e pepe rosa, una rossa al malto d'orzo affumicato. "Per non dimenticare che ci sono Paesi dove l'omosessualità viene punita con la pena di morte, che ci sono Paesi dove viene curata con trattamenti medici coatti, come fosse una malattia, e per non dimenticare che l'Italia è tra gli ultimi Paesi europei in tema di diritti delle coppie di fatto". A parte la scelta di assumere in base all'orientamento - "una regola che ci siamo dati, ma non è scritta da nessuna parte" - l'idea che muove birra Idem è di discriminare solo una inaccettabile categoria, quella degli omofobi: "Investiamo una parte dei nostri ricavi in attività sociali in cui si parla di omofobia, sponsorizziamo eventi e associazioni, sull'etichetta invitiamo il consumatore a donare il 5 per mille ad Agedo - sottolinea Alfarano - Ci impegniamo anche nella presentazione di libri, come Resto umano di Miky Formisano, una ragazza che ha cambiato sesso, o nel sostegno a una pubblicazione scientifica sul rapporto tra genitori e figli omosessuali".
E ancora: "Ci teniamo affinché il nostro prodotto parli di uguaglianza, se avessimo voluto rivolgerci agli utenti omosessuali l'avremmo chiamata birra gay. Il nostro intento è creare discussione, gli amici seduti al tavolo di un ristorante guardano l'etichetta e magari si chiedono cosa significa Lgbtiq". La produzione è risicata, mille litri a settimana, la distribuzione è a livello locale, grazie ad aziende indipendenti, ma un primo endorsment birra idem l'ha avuto alla Fiera del Levante di Bari, dove l'ha assaggiata il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Non tutto fila liscio, però, nello stabilimento della birra Idem e per i sei dipendenti (compresi Alfarano e sua moglie). "Ci arrivano email cattivissime, gli omofobi ci sono e sono tantissimi, non è possibile che ci sia gente che ragiona in quel modo". La prima birra per l'uguaglianza d'Europa - forse anche del mondo, "pare che in passato se ne producesse una simile in Argentina" - è pronta a lottare per i diritti di tutti. Cominciando dal piccolo, scontrandosi con una realtà che è più complessa di quanto si possa immaginare: "Tempo fa ho lasciato un paio di casse a un ristorante di Taranto, il proprietario le aveva ordinate perché contento del sapore del prodotto. Il giorno dopo mi ha chiamato dicendo: Mi hai portato la birra dei ricchioni? Non la voglio, io accetto tutti, ma non la voglio qui". La risposta di Alfarano non si è fatta attendere: "Me la riprendo, ma non sei tu a non volere la birra, siamo noi che non vogliamo venga associata al tuo locale".
21 novembre 2014
Se Barilla intende rivolgersi solo alla famiglia tradizionale, la discriminazione può valere anche al contrario. Perché in Puglia esiste un birrificio che assume solo "dipendenti omosessuali dichiarati". Una provocazione, ma fino a un certo punto: la piccola azienda creata da Espedito Alfarano e sua moglie produce tra Leporano e Lama (a pochi chilometri da Taranto) e si schiera apertamente a sostegno della comunità Lgbtiq. Tanto da aver creato la "prima birra artigianale europea che rivendica i diritti Lgbt": "Ho la sfortuna di conoscere tanti amici che appartengono al mondo omosessuale - dice l'ideatore - dico sfortuna perché ci sono tante ripercussioni negative. Se io posso andare al supermercato mano nella mano con mia moglie, due uomini o due donne non possono. Non possono vivere liberamente il loro amore senza essere guardati come fossero al circo".
La prima birra artigianale europea per i diritti Lgbt.
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Ecco perché circa un anno fa è nata birra Idem. Due varietà, una bionda arricchita da fiori d'arancio e pepe rosa, una rossa al malto d'orzo affumicato. "Per non dimenticare che ci sono Paesi dove l'omosessualità viene punita con la pena di morte, che ci sono Paesi dove viene curata con trattamenti medici coatti, come fosse una malattia, e per non dimenticare che l'Italia è tra gli ultimi Paesi europei in tema di diritti delle coppie di fatto". A parte la scelta di assumere in base all'orientamento - "una regola che ci siamo dati, ma non è scritta da nessuna parte" - l'idea che muove birra Idem è di discriminare solo una inaccettabile categoria, quella degli omofobi: "Investiamo una parte dei nostri ricavi in attività sociali in cui si parla di omofobia, sponsorizziamo eventi e associazioni, sull'etichetta invitiamo il consumatore a donare il 5 per mille ad Agedo - sottolinea Alfarano - Ci impegniamo anche nella presentazione di libri, come Resto umano di Miky Formisano, una ragazza che ha cambiato sesso, o nel sostegno a una pubblicazione scientifica sul rapporto tra genitori e figli omosessuali".
E ancora: "Ci teniamo affinché il nostro prodotto parli di uguaglianza, se avessimo voluto rivolgerci agli utenti omosessuali l'avremmo chiamata birra gay. Il nostro intento è creare discussione, gli amici seduti al tavolo di un ristorante guardano l'etichetta e magari si chiedono cosa significa Lgbtiq". La produzione è risicata, mille litri a settimana, la distribuzione è a livello locale, grazie ad aziende indipendenti, ma un primo endorsment birra idem l'ha avuto alla Fiera del Levante di Bari, dove l'ha assaggiata il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Non tutto fila liscio, però, nello stabilimento della birra Idem e per i sei dipendenti (compresi Alfarano e sua moglie). "Ci arrivano email cattivissime, gli omofobi ci sono e sono tantissimi, non è possibile che ci sia gente che ragiona in quel modo". La prima birra per l'uguaglianza d'Europa - forse anche del mondo, "pare che in passato se ne producesse una simile in Argentina" - è pronta a lottare per i diritti di tutti. Cominciando dal piccolo, scontrandosi con una realtà che è più complessa di quanto si possa immaginare: "Tempo fa ho lasciato un paio di casse a un ristorante di Taranto, il proprietario le aveva ordinate perché contento del sapore del prodotto. Il giorno dopo mi ha chiamato dicendo: Mi hai portato la birra dei ricchioni? Non la voglio, io accetto tutti, ma non la voglio qui". La risposta di Alfarano non si è fatta attendere: "Me la riprendo, ma non sei tu a non volere la birra, siamo noi che non vogliamo venga associata al tuo locale".