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Visualizza Versione Completa : Matrix (puntata su Angeli e Demoni)



O-RATIO
13-05-09, 09:17
Volevo sapere se secondo voi, è essenziale il servizio informativo che ieri ci ha offerto la puntata di Matrix in merito al romanzo Angeli e Demoni, con tutte le polemiche ad esso annesse? Ho letto che alcuni cattolici ritengono doveroso che vengano trasmesse puntate simili a causa del livello di disinformazione e suggestione che film e romanzi di quel genere diffondono tra le persone. :gratgrat:
Dunque per evitare che la gente, da un romanzo di fantasia, possa pensare che la realtà sia un'altra, secondo alcuni cattolici è necessario polemizzare su quanto di vero e falso è contenuto nei romanzi di fantasia? Trovate costruttivo tutto ciò? :conf:

Eric Draven
13-05-09, 16:50
trovo che a Matrix non avevano tanta voglia di lavorare per fare una puntata seria,evidentemente

Shambola
14-05-09, 13:01
La religione è sempre un argomento pruriginoso e a molti un pò solleticano ste storie di Ordini segreti, riferimenti nascosti dentro a cattedrali ecc ecc.... Posso anche capire che la chiesa dal suo lato voglia ricordare che è appunto un romanzo. La puntata di matrix ha il duplice scopo di ricordare a tutti che è un romanzo di fantasia, solleticando comunque la vena morbosa parlandone....

Insomma, è come una trasmissione che per spiegare che farsi le pippe è peccato mostrando come prova a carico una serie di foto di donne nude....

O-RATIO
14-05-09, 13:11
La religione è sempre un argomento pruriginoso e a molti un pò solleticano ste storie di Ordini segreti, riferimenti nascosti dentro a cattedrali ecc ecc.... Posso anche capire che la chiesa dal suo lato voglia ricordare che è appunto un romanzo. La puntata di matrix ha il duplice scopo di ricordare a tutti che è un romanzo di fantasia, solleticando comunque la vena morbosa parlandone....

Insomma, è come una trasmissione che per spiegare che farsi le pippe è peccato mostrando come prova a carico una serie di foto di donne nude....

Metafora interessante! :sofico:

edera rossa
15-05-09, 01:35
La religione è sempre un argomento pruriginoso e a molti un pò solleticano ste storie di Ordini segreti, riferimenti nascosti dentro a cattedrali ecc ecc.... Posso anche capire che la chiesa dal suo lato voglia ricordare che è appunto un romanzo. La puntata di matrix ha il duplice scopo di ricordare a tutti che è un romanzo di fantasia, solleticando comunque la vena morbosa parlandone....

Insomma, è come una trasmissione che per spiegare che farsi le pippe è peccato mostrando come prova a carico una serie di foto di donne nude....

ma il punto non è solo il capire il perchè la chiesa voglia dire la sua; ma perchè può sempre dirla a megafoni spiegati , il più delle volte con i soldini di tutti e senza un efficace contradditorio. Detto questo, che suppongo tu condivida, credo che la chiesa cattolica sia piuttosto preoccupata di certe visioni magiche dei fatti religiosi che alla fine un qualche dubbio finiscono per lasciarlo , anche perchè a volte la psicologia umana , e loro ben la conoscono, è abbastanza strana per cui vi sono fedeli che sono disposti a credere alla chiesa cattolica quando parla di verginità di Maria o di ascensione al cielo di lei o del figlio, ma non sono disposti a crederle se assicura che un pontefice è morto semplicemente perchè era la sua ora. Mah, va a capire.

:Esther:
15-05-09, 10:54
Volevo sapere se secondo voi, è essenziale il servizio informativo che ieri ci ha offerto la puntata di Matrix in merito al romanzo Angeli e Demoni, con tutte le polemiche ad esso annesse? Ho letto che alcuni cattolici ritengono doveroso che vengano trasmesse puntate simili a causa del livello di disinformazione e suggestione che film e romanzi di quel genere diffondono tra le persone. :gratgrat:
Dunque per evitare che la gente, da un romanzo di fantasia, possa pensare che la realtà sia un'altra, secondo alcuni cattolici è necessario polemizzare su quanto di vero e falso è contenuto nei romanzi di fantasia? Trovate costruttivo tutto ciò? :conf:

Se scrivessero la biografia della tua vita scrivendo una serie non definita di falsità, imprecisioni, denigrazioni e quant'altro, facendo in modo (o permettendo) che la gente, come dici tu, possa pensare che la realtà della tua vita e della tua persona sia un'altra rispetto a quella che è, non ti verrebbe voglia di dire la tua?
No, probabilmente li denunceresti direttamente :chefico:
(al di là del fatto che sia una biografia autorizzata o meno o di discrosi di copyright etc...)
Ma perchè mai... ma permettiamola a sta gente di farsi una idea sua di te, e di prendere come oro colato quel libro :P

O-RATIO
15-05-09, 11:27
Se scrivessero la biografia della tua vita scrivendo una serie non definita di falsità, imprecisioni, denigrazioni e quant'altro, facendo in modo (o permettendo) che la gente, come dici tu, possa pensare che la realtà della tua vita e della tua persona sia un'altra rispetto a quella che è, non ti verrebbe voglia di dire la tua?
No, probabilmente li denunceresti direttamente :chefico:
(al di là del fatto che sia una biografia autorizzata o meno o di discrosi di copyright etc...)
Ma perchè mai... ma permettiamola a sta gente di farsi una idea sua di te, e di prendere come oro colato quel libro :P

1° un romanzo di fantasia non è una biografia.
2° una persona che legge un romanzo di fantasia legge un romanzo di fantasia, non un saggio storico

Poco tempo fa ho letto "L'altra donna del re" di Philippa Gregory (dal quale ultimamente è stato tratto anche un film con Natalie Portman), ebbene, in quel libro c'erano diverse imprecisioni, falsità, inesattezze storiche. Ma è un romanzo, e come tale l'ho considerato. E non mi sembra che molti si siano scandalizzati per gli errori presenti nello stesso. D'altra parte anche altri autori scrivono inesattezze nei loro libri, ma non mi sembra che vengano programmate trasmissioni televisive incentrate su questi errori.

Azel
15-05-09, 12:47
Se scrivessero la biografia della tua vita scrivendo una serie non definita di falsità, imprecisioni, denigrazioni e quant'altro, facendo in modo (o permettendo) che la gente, come dici tu, possa pensare che la realtà della tua vita e della tua persona sia un'altra rispetto a quella che è, non ti verrebbe voglia di dire la tua?
No, probabilmente li denunceresti direttamente :chefico:
(al di là del fatto che sia una biografia autorizzata o meno o di discrosi di copyright etc...)
Ma perchè mai... ma permettiamola a sta gente di farsi una idea sua di te, e di prendere come oro colato quel libro :P

Beh certo, se uno prende per oro colato quello che è scritto in un'altra celebre raccolta di miti fantastici (la bibbia), diventa un caso serio la comparsa di un romanzo concorrente che fa affermazioni diverse! :sofico:

Che avvocato prenderebbe un personaggio come gesù? Io lo vedrei bene con ghedini, anche lui è un gran bel personaggio, anche se un po inquietante... :D

:Esther:
15-05-09, 12:58
1° un romanzo di fantasia non è una biografia.
2° una persona che legge un romanzo di fantasia legge un romanzo di fantasia, non un saggio storico

Poco tempo fa ho letto "L'altra donna del re" di Philippa Gregory (dal quale ultimamente è stato tratto anche un film con Natalie Portman), ebbene, in quel libro c'erano diverse imprecisioni, falsità, inesattezze storiche. Ma è un romanzo, e come tale l'ho considerato. E non mi sembra che molti si siano scandalizzati per gli errori presenti nello stesso. D'altra parte anche altri autori scrivono inesattezze nei loro libri, ma non mi sembra che vengano programmate trasmissioni televisive incentrate su questi errori.

ok nel tuo caso è un romanzo di fantasia dove si fa esplicito riferimento alla tua persona, al tuo lavoro, alla tua famiglia.
Cosa faresti se il romanzo (per qunto di fantasia) mettesse in cattiva luce te e la tua famiglia?

:Esther:
15-05-09, 13:01
Beh certo, se uno prende per oro colato quello che è scritto in un'altra celebre raccolta di miti fantastici (la bibbia),

Banale.

Azel
15-05-09, 13:03
Banale.

Le cose più semplici sono di solito le più esatte.

O-RATIO
15-05-09, 13:13
ok nel tuo caso è un romanzo di fantasia dove si fa esplicito riferimento alla tua persona, al tuo lavoro, alla tua famiglia.
Cosa faresti se il romanzo (per qunto di fantasia) mettesse in cattiva luce te e la tua famiglia?
In che senso si fa esplicito riferimento alla mia persona? Nome e cognome, anno e luogo di nascita? :conf:

garulfo
15-05-09, 16:44
Se scrivessero la biografia della tua vita scrivendo una serie non definita di falsità, imprecisioni, denigrazioni e quant'altro, facendo in modo (o permettendo) che la gente, come dici tu, possa pensare che la realtà della tua vita e della tua persona sia un'altra rispetto a quella che è, non ti verrebbe voglia di dire la tua?
No, probabilmente li denunceresti direttamente :chefico:
(al di là del fatto che sia una biografia autorizzata o meno o di discrosi di copyright etc...)
Ma perchè mai... ma permettiamola a sta gente di farsi una idea sua di te, e di prendere come oro colato quel libro :P
:D Perchè per altri "libri" di fantasia son scattate denunce?


Ma c'è bisogno di fare una trasmissione per ribadire che un libro come Angeli e Demoni è solo fantasia? (tra l'altro l'ho trovato meno bello del primo)

A quando la puntata di Matrix su Harry Potter? Non sia mai che qualche italiano pensi che in Inghilterra c'è il ministero della Magia! :D



Ps. io la puntata non l'ho vista. A occhio mi è sembrata una cosa legittima ma superflua. Certo che le lobby cattoliche se vogliono sanno farsi valere.

:Esther:
15-05-09, 22:11
:D Perchè per altri "libri" di fantasia son scattate denunce?
Ma c'è bisogno di fare una trasmissione per ribadire che un libro come Angeli e Demoni è solo fantasia? (tra l'altro l'ho trovato meno bello del primo)

A quando la puntata di Matrix su Harry Potter? Non sia mai che qualche italiano pensi che in Inghilterra c'è il ministero della Magia! :D

Ps. io la puntata non l'ho vista. A occhio mi è sembrata una cosa legittima ma superflua. Certo che le lobby cattoliche se vogliono sanno farsi valere.



Punto primo si sta parlando di una trasmissione in cui sono stati fatti appunti e precisazioni, e non di una denuncia.
Punto secondo, l'esempio di Herry Potter che hai fatto è talmente fuori luogo e lapalissianamente incompatibile con le "problematiche" inerenti il libro di Dan Brown, che spero te ne renda conto da solo.
Punto terzo, non c'è un punto terzo,devo comunque darvi atto che pare siate sufficientemente onesti e lucidi da non farvi influenzare da un libro, continuando a definirlo un racconto di fantasia.
Me ne compiaccio. :chefico:

:Esther:
15-05-09, 22:13
Le cose più semplici sono di solito le più esatte.

Non ho detto semplice :chefico:

:Esther:
15-05-09, 22:26
In che senso si fa esplicito riferimento alla mia persona? Nome e cognome, anno e luogo di nascita? :conf:

No, con nomi di fantasia ma che facessero inequivocabilmente pensare a te.
Diciamo che tu sei il presidente delegato di un'azienda importante a conduzione familiare nella città X d'Italia, con tante cose da fare e tanto poco tempo a disposizione, e facciamo che questa azienda, nella vita reale si chiami: Giordi Enterprise.
E facciamo che in questo libro di fantasia si parli del presidente di questa azienda a cui però è stato dato un nome di fantasia (quindi un presidente che non esiste), sia a lui che alla sua famiglia che, guarda caso, ha lo stesso numero e tipologia di componenti familiari.
E facciamo che in questo libro si discuta delle più improbabili malefatte sia aziendali che familiari, tu, che faresti?

claddav
15-05-09, 22:33
Punto primo si sta parlando di una trasmissione in cui sono stati fatti appunti e precisazioni, e non di una denuncia.
Punto secondo, l'esempio di Herry Potter che hai fatto è talmente fuori luogo e lapalissianamente incompatibile con le "problematiche" inerenti il libro di Dan Brown, che spero te ne renda conto da solo.
Punto terzo, non c'è un punto terzo,devo comunque darvi atto che pare siate sufficientemente onesti e lucidi da non farvi influenzare da un libro, continuando a definirlo un racconto di fantasia.
Me ne compiaccio. :chefico:

Stai parlando di 'Angeli e Demoni' o del 'Codice da Vinci'?

Penso che dal punto di vista di chi crede nei vangeli codificati dalla chiesa , 'Angeli e Demoni' possa essere benissimo derubricato come racconto di fantasia che tocca si personaggi storici (vedi il Bernini) ed il vaticano ma sicuramente non si pone come lettura alternativa alla sacra(non per me) scrittura.
Diverso il 'Codice da Vinci' che tocca sicuramente nel vivo i fondamenti stessi della chiesa e della religione e quindi si possa capire il risentimento , ma non approvare la censura.
Diciamo che il 'Codice da Vinci' abile assemblaggio di verità , mezze verità e falsità pone la paura per la chiesa di una possibile lettura 'critica'(che vuol dir ragionata) anche dei vangeli canonici.

claddav
15-05-09, 22:34
No, con nomi di fantasia ma che facessero inequivocabilmente pensare a te.
Diciamo che tu sei il presidente delegato di un'azienda importante a conduzione familiare nella città X d'Italia, con tante cose da fare e tanto poco tempo a disposizione, e facciamo che questa azienda, nella vita reale si chiami: Giordi Enterprise.
E facciamo che in questo libro di fantasia si parli del presidente di questa azienda a cui però è stato dato un nome di fantasia (quindi un presidente che non esiste), sia a lui che alla sua famiglia che, guarda caso, ha lo stesso numero e tipologia di componenti familiari.
E facciamo che in questo libro si discuta delle più improbabili malefatte sia aziendali che familiari, tu, che faresti?

Allora tutti i romanzi o filmincentrati sul presidente degli stati uniti dovrebbero avere una trasmissione dedicata negli usa per contraddirli?

:Esther:
15-05-09, 22:49
Allora tutti i romanzi o filmincentrati sul presidente degli stati uniti dovrebbero avere una trasmissione dedicata negli usa per contraddirli?

Poco si allinea col mio esempio, mi rincresce

:Esther:
15-05-09, 22:50
Stai parlando di 'Angeli e Demoni' o del 'Codice da Vinci'?

Penso che dal punto di vista di chi crede nei vangeli codificati dalla chiesa , 'Angeli e Demoni' possa essere benissimo derubricato come racconto di fantasia che tocca si personaggi storici (vedi il Bernini) ed il vaticano ma sicuramente non si pone come lettura alternativa alla sacra(non per me) scrittura.
Diverso il 'Codice da Vinci' che tocca sicuramente nel vivo i fondamenti stessi della chiesa e della religione e quindi si possa capire il risentimento , ma non approvare la censura.
Diciamo che il 'Codice da Vinci' abile assemblaggio di verità , mezze verità e falsità pone la paura per la chiesa di una possibile lettura 'critica'(che vuol dir ragionata) anche dei vangeli canonici.

Angeli e Demoni

claddav
15-05-09, 22:56
Poco si allinea col mio esempio, mi rincresce

Invece a me sembra perfettamente allineato.
Se al posto dell'azienda poni il governo degli stati uniti hai la stessa cosa.
O ti devo fare una equazione per provarlo.
Diciamo che toccando il vaticano la sensibilità (in italia ed in televisione è maggiore.

claddav
15-05-09, 22:56
Angeli e Demoni

L'hai letto?

garulfo
16-05-09, 00:47
Punto primo si sta parlando di una trasmissione in cui sono stati fatti appunti e precisazioni, e non di una denuncia.
Punto secondo, l'esempio di Herry Potter che hai fatto è talmente fuori luogo e lapalissianamente incompatibile con le "problematiche" inerenti il libro di Dan Brown, che spero te ne renda conto da solo.
Punto terzo, non c'è un punto terzo,devo comunque darvi atto che pare siate sufficientemente onesti e lucidi da non farvi influenzare da un libro, continuando a definirlo un racconto di fantasia.
Me ne compiaccio. :chefico:
Mi sento quasi offeso a pensare che qualcuno abbia prospettato che un racconto di fantasia possa influenzarmi in quel modo. :D

L'esempio di Harry Potter non è neanche tanto fuori luogo visto che anche quel libro si è preso critiche da ambienti religiosi. Per incitamento alla stregoneria ai bambini o cose del genere. Cazzabubbole secondo me (e tra parentesi a me Harry Potter fa schifo :D).
Se poi mi dici che le "problematiche" poste da Dan Brown siano più insidiose per la Chiesa è vero ma non credo che qualcuno "formi" il suo pensiero su libri/film del genere :sofico:
E su queste cose mi stupisco sempre dell'ingenuità di certe lobbies.... più criticate un libro/film più ne aumentate l'esposizione e la diffusione.
E' successo pure con la Bussola D'Oro (altro filmaccio secondo me tra parentesi).

I libri di fantasia rimangono libri di fantasia. Stop. La puntata di Matrix mi è sembrata una cosa fuoriluogo perchè ... superflua. Se dovessimo cominciare a fare così per ogni libro non si finirebbe più.

:Esther:
16-05-09, 08:17
L'hai letto?

Si, forse sono stata tra i pochi che l'hanno letto prima del codice da vinci

:Esther:
16-05-09, 08:23
Invece a me sembra perfettamente allineato.
Se al posto dell'azienda poni il governo degli stati uniti hai la stessa cosa.
.

E' qui che sbagli, nell'esempio che tu hai fatto, se poni la presidenza degli stati uniti come paragone, l'azienda non è il governo, ma l'istituzione della presidenza in sè.
Comunque lasciamo rispondere Orazio, la domanda in fin dei conti l'ho fatta a lui ;)

Malandrina
16-05-09, 08:35
Ma state parlando di Dan Brown il pressapochista fatto persona?
Lo "scrittore" più sopravvalutato degli ultimi anni?
Colui che nell'edizione originale riesce a inanellare perle in italiano (in corsivo nel testo) del tipo:

Non sportarti!
Basta di parlare
pompiero
Ufficio di papa
Un'altro corpo
straniero crudo
Probasti il museo?
La tazza di oro
Sono conducente di ambulanza
Comandante principale
Spazzare di cappella
giornalisti secondarii
E' chiusa temprano
Sono occupato! Cosa voi!!
L'altare di scienza?
Mille... centi
Para!
Continua cercando!
buco diàvolo
fungito
Cola di Riezo
Bassorelievo
Hanno conosciuto l'uomo?
Il prigione

Colui il quale non ha per le parti in italiano nemmeno un revisore di lingua madre italiana?
Ma per favore... :incav:

L'anticristo
16-05-09, 08:48
Ma state parlando di Dan Brown il pressapochista fatto persona?
Lo "scrittore" più sopravvalutato degli ultimi anni?
Colui che nell'edizione originale riesce a inanellare perle in italiano (in corsivo nel testo) del tipo:

Non sportarti!
Basta di parlare
pompiero
Ufficio di papa
Un'altro corpo
straniero crudo
Probasti il museo?
La tazza di oro
Sono conducente di ambulanza
Comandante principale
Spazzare di cappella
giornalisti secondarii
E' chiusa temprano
Sono occupato! Cosa voi!!
L'altare di scienza?
Mille... centi
Para!
Continua cercando!
buco diàvolo
fungito
Cola di Riezo
Bassorelievo
Hanno conosciuto l'uomo?
Il prigione

Colui il quale non ha per le parti in italiano nemmeno un revisore di lingua madre italiana?
Ma per favore... :incav:

non confondiamo i peccati dei traduttori (i quali saranno gia' andati a confessarsi e avranno ottenuto l' assoluzione) con le lacune dell' autore (che ci potranno anche essere, ma non c'entrano con una traduzione venuta male a mio avviso)

Malandrina
16-05-09, 09:03
non confondiamo i peccati dei traduttori (i quali saranno gia' andati a confessarsi e avranno ottenuto l' assoluzione) con le lacune dell' autore (che ci potranno anche essere, ma non c'entrano con una traduzione venuta male a mio avviso)

Non sono errori di traduzione, sono errori nella versione originale in inglese.
Questo ti dà la misura di quanto sia attento Dan Brown alla propria produzione letteraria.

L'anticristo
16-05-09, 09:07
Non sono errori di traduzione, sono errori nella versione originale in inglese.
Questo ti dà la misura di quanto sia attento Dan Brown alla propria produzione letteraria.

cioe', da qualche parte sulla versione originale in inglese ci sarebbe scritto "non sportarti!" ?

Malandrina
16-05-09, 09:10
Sì, in corsivo nel testo.

L'anticristo
16-05-09, 09:15
Sì, in corsivo nel testo.

non sapevo ci fossero cosi' numerose citazioni, ho letto solo la versione in italiano.

a me non e' dispiaciuto complessivamente, certo che se lo si legge come se fosse un libro di storia o di teologia si rischia di rimanere delusi.

O-RATIO
18-05-09, 07:47
No, con nomi di fantasia ma che facessero inequivocabilmente pensare a te.
Diciamo che tu sei il presidente delegato di un'azienda importante a conduzione familiare nella città X d'Italia, con tante cose da fare e tanto poco tempo a disposizione, e facciamo che questa azienda, nella vita reale si chiami: Giordi Enterprise.
E facciamo che in questo libro di fantasia si parli del presidente di questa azienda a cui però è stato dato un nome di fantasia (quindi un presidente che non esiste), sia a lui che alla sua famiglia che, guarda caso, ha lo stesso numero e tipologia di componenti familiari.
E facciamo che in questo libro si discuta delle più improbabili malefatte sia aziendali che familiari, tu, che faresti?

Credo che abbia ragione Claddav. Non mi sembra ci siano state trasmissioni dedicate ai film e romanzi in cui è protagonista un presidente degli stati uniti, o il presidente della più importante azienda di prodotti per l'informatica (nella realtà microsoft) o altro.

O-RATIO
18-05-09, 07:58
non sapevo ci fossero cosi' numerose citazioni, ho letto solo la versione in italiano.

a me non e' dispiaciuto complessivamente, certo che se lo si legge come se fosse un libro di storia o di teologia si rischia di rimanere delusi.

Ma è così che i cattotalebani vorrebbero farlo passare! Un trattato di storia o di teologia!

E' come se buona parte dei libri di Frederick Forsyth fossero trattati come saggi storici perfettamente rapprentatitivi della realtà storica del periodo trattato.

:Esther:
18-05-09, 08:11
Credo che abbia ragione Claddav. Non mi sembra ci siano state trasmissioni dedicate ai film e romanzi in cui è protagonista un presidente degli stati uniti, o il presidente della più importante azienda di prodotti per l'informatica (nella realtà microsoft) o altro.


Non mi hai risposto.

O-RATIO
18-05-09, 08:17
Non mi hai risposto.

Non farei nulla, i romanzi di fantasia rimangono tali.

:Esther:
18-05-09, 19:02
Non farei nulla, i romanzi di fantasia rimangono tali.

Ok, comuque, avevo dimenticato di dire a proposito di questo:


Non mi sembra ci siano state trasmissioni dedicate ai film e romanzi in cui è protagonista un presidente degli stati uniti

che forse tu e Claddav dimenticate Fahrenheit 9/11 nei confronti del quale le tresmissioni televisive si sono sprecate, in Italia (e credo anche negli Usa).
Per gli altri (Film o romanzi), non abitando negli Stati Uniti, così come voi credo, non posso dire se lì siano o meno state fatte altre trasmissioni per altri film o romanzi.
Ma farò una ricerca a riguardo :chefico:

:ciaociao:

P.S.

La trasmissione che fecero per il film il Caimano vale anche? :chefico:

Malandrina
18-05-09, 19:10
Ok, comuque, avevo dimenticato di dire a proposito di questo:



che forse tu e Claddav dimenticate Fahrenheit 9/11 nei confronti del quale le tresmissioni televisive si sono sprecate, in Italia (e credo anche negli Usa).
Per gli altri (Film o romanzi), non abitando negli Stati Uniti, così come voi credo, non posso dire se lì siano o meno state fatte altre trasmissioni per altri film o romanzi.
Ma farò una ricerca a riguardo :chefico:

:ciaociao:

P.S.

La trasmissione che fecero per il film il Caimano vale anche? :chefico:


Farenheit 9/11 è un documentario, non un romanzo di fantasia. :sese:

:Esther:
18-05-09, 20:24
Farenheit 9/11 è un documentario, non un romanzo di fantasia. :sese:

E' un film documentario uscito regolarmente nelle sale cinematografiche, che ha persino concorso al Festival di Cannes.

Si dice su Wikipedia:

Molte personalità pubbliche americane, fra cui il giornalista Christopher Hitchens, il magistrato Dave Kopel ed il politico democratico Ed Koch, hanno contestato i contenuti di Fahrenheit 9/11, accusandolo di contenere notizie distorte o del tutto false, per il solo fine di fare propaganda[3][4]. Kopel ed Hitchens, in particolare, hanno pubblicato numerosi articoli elencando errori ed inesattezze del film[5][6][7][8][9][10]. Moore ha pubblicato una lista dove associa le informazioni contenute nel suo film ai documenti rilasciati dalla Commissione sull'11 settembre. Tale lista si sofferma però su altri punti, non andando quindi a confutare le critiche di Kopel ed Hitchens[11].

Parte degli errori contenuti in Farenheit 9/11 sono diventati il soggetto di un altro film-documentario, intitolato FarenHYPE 9/11.

Ma vogliamo parlare di fantasia, possiamo parlaere anche di questo:

ROMA - Negli Usa ha suscitato polemiche a non finire. Ora, anzi il 16 marzo per la precisione, arriverà anche in Italia in 30 sale cinematografiche. Stiamo parlando del lungometraggio-scandalo Death of a president - Morte di un presidente, distribuito nel nostro Paese da Lucky Red. Si tratta di un mockumentary, cioè un film di finzione girato come fosse un documentario, nel quale il regista britannico Gabriel Range immagina l'assassinio del presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Presentata in anteprima mondiale all'ultimo festival di Toronto, dove ha vinto il premio internazionale della critica (Fipresci), la pellicola è già uscita in una novantina di cinema negli Stati Uniti, causando reazioni forti. Due delle maggiori catene di sale americane hanno deciso di non proiettarlo e reti televisive come la Cnn si sono rifiutate di trasmetterne i trailer.

Sul finto documentario di Range sono piovute le accuse di "fomentare la violenza contro il presidente" da politici repubblicani, ma anche democratici, come Hillary Clinton, che l'ha definito "oltraggioso e vergognoso". Una reazione che il regista ha commentato in conferenza stampa: "Hillary Clinton ha attaccato il film senza vederlo, basandosi solo su quello che ne aveva raccontato la stampa. Appena il film è uscito, molti dei commentatori più critici hanno cambiato opinione". Il regista spiega di non avere niente di personale contro Bush: "Io attacco le sue scelte, le decisioni prese dalla sua amministrazione dopo l'11 settembre, che hanno portato alla guerra in Iraq e a una legge che ha diminuito la libertà personale, come il Patriot Act".

Il film fa discutere per una scena in particolare, questi 47 secondi del 19 ottobre 2007:

http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=693

;)

Malandrina
18-05-09, 20:41
E' un film documentario uscito regolarmente nelle sale cinematografiche, che ha persino concorso al Festival di Cannes.

Si dice su Wikipedia:

Molte personalità pubbliche americane, fra cui il giornalista Christopher Hitchens, il magistrato Dave Kopel ed il politico democratico Ed Koch, hanno contestato i contenuti di Fahrenheit 9/11, accusandolo di contenere notizie distorte o del tutto false, per il solo fine di fare propaganda[3][4]. Kopel ed Hitchens, in particolare, hanno pubblicato numerosi articoli elencando errori ed inesattezze del film[5][6][7][8][9][10]. Moore ha pubblicato una lista dove associa le informazioni contenute nel suo film ai documenti rilasciati dalla Commissione sull'11 settembre. Tale lista si sofferma però su altri punti, non andando quindi a confutare le critiche di Kopel ed Hitchens[11].

Parte degli errori contenuti in Farenheit 9/11 sono diventati il soggetto di un altro film-documentario, intitolato FarenHYPE 9/11.

Ma vogliamo parlare di fantasia, possiamo parlaere anche di questo:

ROMA - Negli Usa ha suscitato polemiche a non finire. Ora, anzi il 16 marzo per la precisione, arriverà anche in Italia in 30 sale cinematografiche. Stiamo parlando del lungometraggio-scandalo Death of a president - Morte di un presidente, distribuito nel nostro Paese da Lucky Red. Si tratta di un mockumentary, cioè un film di finzione girato come fosse un documentario, nel quale il regista britannico Gabriel Range immagina l'assassinio del presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Presentata in anteprima mondiale all'ultimo festival di Toronto, dove ha vinto il premio internazionale della critica (Fipresci), la pellicola è già uscita in una novantina di cinema negli Stati Uniti, causando reazioni forti. Due delle maggiori catene di sale americane hanno deciso di non proiettarlo e reti televisive come la Cnn si sono rifiutate di trasmetterne i trailer.

Sul finto documentario di Range sono piovute le accuse di "fomentare la violenza contro il presidente" da politici repubblicani, ma anche democratici, come Hillary Clinton, che l'ha definito "oltraggioso e vergognoso". Una reazione che il regista ha commentato in conferenza stampa: "Hillary Clinton ha attaccato il film senza vederlo, basandosi solo su quello che ne aveva raccontato la stampa. Appena il film è uscito, molti dei commentatori più critici hanno cambiato opinione". Il regista spiega di non avere niente di personale contro Bush: "Io attacco le sue scelte, le decisioni prese dalla sua amministrazione dopo l'11 settembre, che hanno portato alla guerra in Iraq e a una legge che ha diminuito la libertà personale, come il Patriot Act".

Il film fa discutere per una scena in particolare, questi 47 secondi del 19 ottobre 2007:

Arriva anche in Italia il film scandalo sull'assassinio di Bush| Cinema | DIREGIOVANI (http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=693)

;)


Vediamo cosa è esattamente FahrenHYPE 9/11:



FahrenHYPE 9/11

FahrenHYPE 9/11 is a 2004 film that examines and challenges Michael Moore's documentary, Fahrenheit 9/11, from a conservative point of view[/B]. The movie is narrated by Ron Silver. Dick Morris (who also receives a co-writing credit), a campaign advisor to former United States President Bill Clinton, appears frequently, and features exclusive interviews with (then) Senator Zell Miller, Conservative political commentator Ann Coulter, and former Democratic New York City mayor Ed Koch..

FahrenHYPE 9/11 - Wikipedia, the free encyclopedia (http://en.wikipedia.org/wiki/FahrenHYPE_9/11)

Se poi hai voglia di leggerti le controversie su Fahrenheit 9/11:

Fahrenheit 9/11 controversy - Wikipedia, the free encyclopedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Fahrenheit_9/11_controversy)

:Esther:
18-05-09, 21:02
Vediamo cosa è esattamente FahrenHYPE 9/11:




FahrenHYPE 9/11 - Wikipedia, the free encyclopedia (http://en.wikipedia.org/wiki/FahrenHYPE_9/11)

Se poi hai voglia di leggerti le controversie su Fahrenheit 9/11:

Fahrenheit 9/11 controversy - Wikipedia, the free encyclopedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Fahrenheit_9/11_controversy)


Ok, lo farò, mi leggerò le controversie :gratgrat:, anche se il discorso non era quanto di ciò che si dice nel film sia falso o vero :)ù

Ma parliamo anche di questo:

Film su Bush, polemica negli Usa «Sarà un ritratto non credibile»

Il 21 aprile il regista Oliver Stone inizierà le riprese del nuovo film, intitolato W, sulla vita e il duplice mandato presidenziale di George W. Bush. Ma la sceneggiatura del regista di pellicole da Oscar come Salvador, secondo le prime rivelazioni della stampa hollywoodiana, sarebbe farcita di cattiverie e di falsità sul quarantatreesimo presidente dell’Unione americana: Stone intenderebbe dipingere un’immagine diffamante e negativa di Bush, nel ruolo di un alcolizzato salito alla massima carica del Paese per far concorrenza a un padre che odiava e che ha portato gli americani in guerra contro l’Irak per vendicarsi di Saddam Hussein.
Non è la prima volta che il regista, nato a New York nel 1946 e oggi sposato per la terza volta con una giovane coreana, rivolge le sue attenzioni alla biografia di un inquilino della Casa Bianca. Già nel 1991 aveva portato sugli schermi Jfk, sull’assassinio di Dallas del presidente John Kennedy, addentrandosi nella dietrologia di un crimine che secondo alcuni non è mai stato veramente spiegato al pubblico. Quattro anni dopo era stata la volta di Richard Nixon nell’omonimo film, in cui Stone aveva ritratto il presidente del Watergate come un paranoico narcisista.
A differenza di quanto fatto delle due precedenti opere, stavolta Oliver Stone (che ha al suo attivo ben 34 nomination agli Oscar) vuole colpire al cuore George Bush e il partito repubblicano prima della scadenza del secondo mandato del successore di Bill Clinton e prima che gli americani si rechino alle urne, a novembre, per eleggere il prossimo presidente. Mentre la tabella di marcia di W sembra suggerire che l’uscita nei cinema non avverrà prima del 2009, chi lo conosce ammette che Stone vorrebbe lanciarlo nelle sale già in ottobre.
Il film verrà girato a Shreveport, in Louisiana, e avrà un budget di 30 milioni di dollari: verrà prodotto dalla Qed, di proprietà del miliardario Bill Block.
I protagonisti sono Josh Brolin, uno degli interpreti di Non è un paese per vecchi, vincitore dell’Oscar quale miglior pellicola dell’anno, che interpreterà George W. Bush. James Cromwell vestirà invece i panni del padre. L’attrice Thandie Newton sarà Condoleezza Rice, Elizabeth Banks la first lady Laura Bush; Ellen Burstyn apparirà nel difficile ruolo materno di Barbara Bush. L’attore inglese Loan Gruffud interpreterà un Tony Blair che, secondo la sceneggiatura, più volte si sarebbe trovato in disaccordo col dispotico e difficile presidente.
Tra gli altri possibili nomi del cast si parla con insistenza di Tommy Lee Jones come di un possibile Donald Rumsfeld, fra i protagonisti più importanti di questa biografia certo non autorizzata.
È stata la rivista Hollywood Reporter, dopo aver visionato una copia della sceneggiatura, ad annunciare per prima che Stone cercherebbe di affondare l’immagine di George Bush che, secondo i sondaggi, è stato uno dei presidenti più criticati della storia americana. Dopo averla letta alcuni biografi di George W. hanno dichiarato che il regista avrebbe «mescolato realtà e fiction» per infangare l’immagine del presidente. Secondo Robert Draper, autore di Dead certain: the presidency of George Bush, «la sceneggiatura dà l’impressione che la Casa Bianca sia stata amministrata con la goliardia di una confraternita universitaria». Anche Jacob Weisberg, che ha pubblicato The Bush Tragedy , ha dichiarato di dubitare che Stone voglia presentare un ritratto veritiero del presidente.
I circoli politici americani attendono ansiosamente l’inizio delle riprese: secondo alcune indiscrezioni nella prima scena si vedrebbe Bush nello stadio del baseball di Arlington, nel Texas, mentre lancia la simbolica palla al catcher dei Texas Rangers. A bordo campo ci sarebbe il protagonista del film Borat in costume da pollo. In un’altra scena si vedrebbe il presidente vuotare un’enorme bottiglia di vodka nel club della confraternita maschile di Yale di cui aveva fatto parte da studente. In un’altra ancora piloterebbe un aereo in stato di ubriachezza. Nella Sala ovale il vicepresidente Dick Cheney gli direbbe: «Chiunque può attaccare Bagdad ma solo dei veri uomini attaccherebbero Teheran». A ciò Bush brinderebbe alzando con un sorriso la bottiglia di birra analcolica.
Intervistato da Hollywood Reporter, lo scenografo di Oliver Stone ha dichiarato: «Posso solo dirvi che ho letto 17 biografie del presidente e le ho rispettate tutte». Anche Oliver Stone ha già risposto alle accuse: «Voglio fare un ritratto veritiero e onesto dell’uomo. Come ha potuto Bush trasformarsi da alcolizzato senza ambizione nell’uomo più potente del mondo? Voglio anche riflettere sulla sua conversione al cristianesimo, che l’ha convinto che Dio abbia scelto lui in persona come presidente degli Usa, e sul suo difficile rapporto col padre. Quando lo vedrete rimarrete stupiti, sia che amiate l’uomo sia che lo odiate con tutte le vostre forze».

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=254394&START=1&2col=

Cuordy
18-05-09, 21:24
Non farei nulla, i romanzi di fantasia rimangono tali.

Cardini si arrabbia per Ken Follett e io gli dico: sbagli (http://blog.panorama.it/libri/2007/09/21/cardini-si-arrabbia-per-ken-follett-e-io-gli-dico-sbagli/)



Di Andrea Romano
Franco Cardini s’è seccato. Di più, ha proprio perso la pazienza nel leggere su Panorama della scorsa settimana l’intervista a Ken Follett (http://blog.panorama.it/libri/2007/09/14/ken-follett-in-mondo-senza-fine-vi-racconto-le-colpe-della-chiesa/). E allora ha preso carta e penna per scrivere una puntuta replica destinata al quotidiano cattolico Avvenire (http://www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ne_cn_avvenire.c_leggi_articolo?id=789731) dove spiega ai suoi lettori che il Medioevo, quello vero, si trova nelle pagine per l’appunto sue e non certo in quelle del romanziere britannico. Tanto più che se già I pilastri della Terra era, secondo Cardini, “un ridicolo polpettone”, con Mondo senza fine si annuncia “un bouquet di sciocchezze, di banalità, di errori e di bugie”. Un pastrocchio che l’intervistatore di Panorama, che poi sarei io, avrebbe presentato “senza un commento che non sia ammirato e lusinghiero”.
Messo alle strette da tanta severità, devo al professor Cardini una piena e completa confessione. Sì, avverto l’urgenza di ammettere di essere un devoto lettore di Ken Follett. Alcuni anni fa mi ero appassionato ai Pilastri della Terra, come 10 altri milioni di lettori sparsi sul pianeta, e appena ne ho avuto l’occasione mi sono precipitato a leggere Mondo senza fine. Ma fin qui potrei forse contare sulla clemenza del Professore. Se non fosse che ho commesso peccato in più di un’occasione, indulgendo al godimento solitario o di gruppo di film e romanzi di ambientazione storica senza prendere le dovute precauzioni. Dimenticando la mia condizione di studioso e docente di storia contemporanea, non mi sono quindi chiesto con il dovuto rigore quanta verità storica ci fosse in quei lavori narrativi o cinematografici. Mi sono invece lasciato stoltamente trasportare dal ritmo della fiction, dai personaggi e dalle atmosfere che incontravo. Ho cominciato presto, e chissà che questo non abbia avuto il suo peso. Ricordo l’emozione che mi diedero La Talpa di John Le Carré o Archangelsk di Robert Harris, quando già frequentavo l’università e avevo quindi tutti gli strumenti per smascherare l’arbitraria ricostruzione delle concezioni di sicurezza sovietiche che quegli scrittori propalavano ai lettori. Ho poi visto una decina di volte Il nemico alle porte di Jean-Jacques Annaud o Il gladiatore di Ridley Scott, senza far troppo caso alle incongruenze storiche di cui sono pieni. Più di recente ho addirittura letto e regalato il fumetto 300 di Frank Miller, e poi persino il film, senza confrontarlo con il racconto delle Termopili che Erodoto fa nel libro VII delle sue Storie, così come mi sono fatto catturare dalle Uova del drago (Mondadori) di Pietrangelo Buttafuoco senza buttare nel camino le mie varie letture di storia della Seconda guerra mondiale.
Anche al professor Cardini sarà capitato di andare al cinema e in cuor suo sarà in grado di distinguere la fiction dalla storiografia, così come saprà che ogni scrittore è inventore del suo tempo e nel suo tempo. E forse ricorderà quanto scriveva Alessandro Manzoni, che pure sulla fiction storica s’interrogava con più di un dubbio, quando nel Dialogo dell’invenzione sosteneva che “chi dice che il poeta differisce dallo storico, in quanto deve inventare, dice quanto basta a quell’intento”. Ma più probabilmente la questione che tanto appassiona Cardini è un’altra. Perché quello che lo ha infastidito è la professione di fede antireligiosa di Ken Follett, quel raccontarci la sua «”onsapevolezza di tutto il male che può essere fatto in nome della religione”. Cardini è di tutt’altro legittimo avviso e ce lo spiega prendendola molto larga: rimandando dottamente ai suoi libri sul Medioevo, per poi concludere che i “mali del mondo” sono invece da attribuire alla “sete di guadagno, all’illimitata volontà di potenza delle élite economiche e finanziarie e dei loro complici executives”. Ah, ecco. Questo sì che è parlar chiaro.
LEGGI ANCHE: L’intervista di Andrea Romano a Ken Follett (http://blog.panorama.it/libri/2007/09/14/ken-follett-in-mondo-senza-fine-vi-racconto-le-colpe-della-chiesa/)


fonte: Cardini si arrabbia per Ken Follett e io gli dico: sbagli » Panorama.it - Libri (http://blog.panorama.it/libri/2007/09/21/cardini-si-arrabbia-per-ken-follett-e-io-gli-dico-sbagli/)

:Esther:
18-05-09, 21:35
Cardini si arrabbia per Ken Follett e io gli dico: sbagli (http://blog.panorama.it/libri/2007/09/21/cardini-si-arrabbia-per-ken-follett-e-io-gli-dico-sbagli/)



Di Andrea Romano
Franco Cardini s’è seccato. Di più, ha proprio perso la pazienza nel leggere su Panorama della scorsa settimana l’intervista a Ken Follett (http://blog.panorama.it/libri/2007/09/14/ken-follett-in-mondo-senza-fine-vi-racconto-le-colpe-della-chiesa/). E allora ha preso carta e penna per scrivere una puntuta replica destinata al quotidiano cattolico Avvenire (http://www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ne_cn_avvenire.c_leggi_articolo?id=789731) dove spiega ai suoi lettori che il Medioevo, quello vero, si trova nelle pagine per l’appunto sue e non certo in quelle del romanziere britannico. Tanto più che se già I pilastri della Terra era, secondo Cardini, “un ridicolo polpettone”, con Mondo senza fine si annuncia “un bouquet di sciocchezze, di banalità, di errori e di bugie”. Un pastrocchio che l’intervistatore di Panorama, che poi sarei io, avrebbe presentato “senza un commento che non sia ammirato e lusinghiero”.
Messo alle strette da tanta severità, devo al professor Cardini una piena e completa confessione. Sì, avverto l’urgenza di ammettere di essere un devoto lettore di Ken Follett. Alcuni anni fa mi ero appassionato ai Pilastri della Terra, come 10 altri milioni di lettori sparsi sul pianeta, e appena ne ho avuto l’occasione mi sono precipitato a leggere Mondo senza fine. Ma fin qui potrei forse contare sulla clemenza del Professore. Se non fosse che ho commesso peccato in più di un’occasione, indulgendo al godimento solitario o di gruppo di film e romanzi di ambientazione storica senza prendere le dovute precauzioni. Dimenticando la mia condizione di studioso e docente di storia contemporanea, non mi sono quindi chiesto con il dovuto rigore quanta verità storica ci fosse in quei lavori narrativi o cinematografici. Mi sono invece lasciato stoltamente trasportare dal ritmo della fiction, dai personaggi e dalle atmosfere che incontravo. Ho cominciato presto, e chissà che questo non abbia avuto il suo peso. Ricordo l’emozione che mi diedero La Talpa di John Le Carré o Archangelsk di Robert Harris, quando già frequentavo l’università e avevo quindi tutti gli strumenti per smascherare l’arbitraria ricostruzione delle concezioni di sicurezza sovietiche che quegli scrittori propalavano ai lettori. Ho poi visto una decina di volte Il nemico alle porte di Jean-Jacques Annaud o Il gladiatore di Ridley Scott, senza far troppo caso alle incongruenze storiche di cui sono pieni. Più di recente ho addirittura letto e regalato il fumetto 300 di Frank Miller, e poi persino il film, senza confrontarlo con il racconto delle Termopili che Erodoto fa nel libro VII delle sue Storie, così come mi sono fatto catturare dalle Uova del drago (Mondadori) di Pietrangelo Buttafuoco senza buttare nel camino le mie varie letture di storia della Seconda guerra mondiale.
Anche al professor Cardini sarà capitato di andare al cinema e in cuor suo sarà in grado di distinguere la fiction dalla storiografia, così come saprà che ogni scrittore è inventore del suo tempo e nel suo tempo. E forse ricorderà quanto scriveva Alessandro Manzoni, che pure sulla fiction storica s’interrogava con più di un dubbio, quando nel Dialogo dell’invenzione sosteneva che “chi dice che il poeta differisce dallo storico, in quanto deve inventare, dice quanto basta a quell’intento”. Ma più probabilmente la questione che tanto appassiona Cardini è un’altra. Perché quello che lo ha infastidito è la professione di fede antireligiosa di Ken Follett, quel raccontarci la sua «”onsapevolezza di tutto il male che può essere fatto in nome della religione”. Cardini è di tutt’altro legittimo avviso e ce lo spiega prendendola molto larga: rimandando dottamente ai suoi libri sul Medioevo, per poi concludere che i “mali del mondo” sono invece da attribuire alla “sete di guadagno, all’illimitata volontà di potenza delle élite economiche e finanziarie e dei loro complici executives”. Ah, ecco. Questo sì che è parlar chiaro.
LEGGI ANCHE: L’intervista di Andrea Romano a Ken Follett (http://blog.panorama.it/libri/2007/09/14/ken-follett-in-mondo-senza-fine-vi-racconto-le-colpe-della-chiesa/)


fonte: Cardini si arrabbia per Ken Follett e io gli dico: sbagli » Panorama.it - Libri (http://blog.panorama.it/libri/2007/09/21/cardini-si-arrabbia-per-ken-follett-e-io-gli-dico-sbagli/)

Grande Cuore,
ti ho già detto di si? :chefico:

P.S.
Sono d'accordo ... I pilastri della terra... uno dei pochi libri che non ho mai finito :)

Cuordy
18-05-09, 21:37
Grande Cuore,
ti ho già detto di si? :chefico:

P.S.
Sono d'accordo ... I pilastri della terra... uno dei pochi libri che non ho mai finito :)

Qual è, quello che Polemiko disse di aver letto in due giorni? :sofico:

O-RATIO
18-05-09, 21:46
Qual è, quello che Polemiko disse di aver letto in due giorni? :sofico:

continuate pure ad andare OT

Hope
18-05-09, 21:49
Ritorniamo IT please?

Malandrina
18-05-09, 21:51
Scusate, mi sono fatta trascinare.

Azel
19-05-09, 09:09
E' un film documentario uscito regolarmente nelle sale cinematografiche, che ha persino concorso al Festival di Cannes.

Si dice su Wikipedia:

Molte personalità pubbliche americane, fra cui il giornalista Christopher Hitchens, il magistrato Dave Kopel ed il politico democratico Ed Koch, hanno contestato i contenuti di Fahrenheit 9/11, accusandolo di contenere notizie distorte o del tutto false, per il solo fine di fare propaganda[3][4]. Kopel ed Hitchens, in particolare, hanno pubblicato numerosi articoli elencando errori ed inesattezze del film[5][6][7][8][9][10]. Moore ha pubblicato una lista dove associa le informazioni contenute nel suo film ai documenti rilasciati dalla Commissione sull'11 settembre. Tale lista si sofferma però su altri punti, non andando quindi a confutare le critiche di Kopel ed Hitchens[11].

Parte degli errori contenuti in Farenheit 9/11 sono diventati il soggetto di un altro film-documentario, intitolato FarenHYPE 9/11.

Ma vogliamo parlare di fantasia, possiamo parlaere anche di questo:

ROMA - Negli Usa ha suscitato polemiche a non finire. Ora, anzi il 16 marzo per la precisione, arriverà anche in Italia in 30 sale cinematografiche. Stiamo parlando del lungometraggio-scandalo Death of a president - Morte di un presidente, distribuito nel nostro Paese da Lucky Red. Si tratta di un mockumentary, cioè un film di finzione girato come fosse un documentario, nel quale il regista britannico Gabriel Range immagina l'assassinio del presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Presentata in anteprima mondiale all'ultimo festival di Toronto, dove ha vinto il premio internazionale della critica (Fipresci), la pellicola è già uscita in una novantina di cinema negli Stati Uniti, causando reazioni forti. Due delle maggiori catene di sale americane hanno deciso di non proiettarlo e reti televisive come la Cnn si sono rifiutate di trasmetterne i trailer.

Sul finto documentario di Range sono piovute le accuse di "fomentare la violenza contro il presidente" da politici repubblicani, ma anche democratici, come Hillary Clinton, che l'ha definito "oltraggioso e vergognoso". Una reazione che il regista ha commentato in conferenza stampa: "Hillary Clinton ha attaccato il film senza vederlo, basandosi solo su quello che ne aveva raccontato la stampa. Appena il film è uscito, molti dei commentatori più critici hanno cambiato opinione". Il regista spiega di non avere niente di personale contro Bush: "Io attacco le sue scelte, le decisioni prese dalla sua amministrazione dopo l'11 settembre, che hanno portato alla guerra in Iraq e a una legge che ha diminuito la libertà personale, come il Patriot Act".

Il film fa discutere per una scena in particolare, questi 47 secondi del 19 ottobre 2007:

Arriva anche in Italia il film scandalo sull'assassinio di Bush| Cinema | DIREGIOVANI (http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=693)

;)

Guarda quanti salti mortali deve fare questo povero utente per non equiparare esplicitamente il Presidente degli Stati Uniti (personaggio reale e pubblico) al personaggio mitologico protagonista del testo fantastico di nome Bibbia.

Mi chiedo quando gli avvocati del vaticano (sono certo ne abbiano molti, visto tutte le cause di pedofilia) presenteranno un esposto alla magistratura per diffamazione, per nome e per conto di tale Mr Gesù Cristo, le cui direttive arrivano attraverso tale Ratzinger...

:Esther:
19-05-09, 20:58
Guarda quanti salti mortali deve fare questo povero utente per non equiparare esplicitamente il Presidente degli Stati Uniti (personaggio reale e pubblico) al personaggio mitologico protagonista del testo fantastico di nome Bibbia.

A dire il vero non ho faticato un granchè :)