Gianluca
21-01-15, 02:07
da mesi guardo con grande curiosità su youtube le conferenze di Donnini.
Ho trovato molto interessanti i suoi studi a riguardo del Cristo morto sulla croce.
Dalla sua analisi dei rituali ebraici sembra evidente che quando c'è l'unzione del Cristo c'è in realtà una cerimonia di investitura del successore di Davide, quindi un leader politico venuto per liberare gli ebrei dalla schiavitù romana
è interessante notare la storia degli esseni zeloti e di Gamala.
Donnini è andato a visitare i luoghi descritti nei vangeli ha controllato gli aspetti geografici e Nazareth non c'entra nulla con Gesù, nazareno pare che fosse un titolo di un capo ribelle.
Molte cose non tornano nel racconto dei vangeli
1) come è possibile che per catturare una dozzina di miti religiosi i romani mandino addirittura una coorte di 600 uomini?
2) il fatto che l'ordine di mandare la coorte provenga dagli stessi rabbini non ha alcun senso. Israele era occupata e sottomessa e i romani non mettevano certo a disposizione una coorte di soldati ad un manipolo di religiosi... questo è un pezzo senza senso
3) sulla croce c'era scritto il suo crimine (INRI) ma lui non si professa (secondo i vangeli) re militare dei giudei, anzi parla di un regno più alto e nelle ricostruzioni Pilato lo prende per un matto innocuo, ma avrebbe mandato una coorte nottetempo a prelevare un matto innocuo?
4) i racconti della cerimonia dell'unzione, soprattuto in relazione all'unguento e al contenitore, sembra fossero usati per le investiture regali, non religiose
Perché nascondere il fatto che l'uomo morto sulla croce fosse in realtà un ribelle zelota mentre il predicatore (Barabba) fosse sopravvissuto?
L'interpretazione di Donnini è questa più o meno
Innanzitutto bisognava rispettare delle scritture, l'idea che ciò che è scritto nei testi da tempo immemore sia una profezia che prima o poi si avvererà sembra quasi un gioco inevitabile in una cultura primitiva e senza alcuna conoscenza scientifica, quindi il profeta non poteva essere uno che era morto di vecchiaia (o per altri motivi)
inoltre non si poteva erigere a dio qualcuno che in vita aveva dato filo da torcere ai romani e aveva disconosciuto l'autorità dell'imperatore sul quelle terre reclamando la corona di Davide
era necessario quindi che la storia dell'uomo morto sulla croce fosse modificata, probabilmente durante il congresso di Nicea.
La colpa della morte del Cristo doveva essere data agli ebrei altrimenti per un imperatore romano sarebbe stato un autogol pazzesco, erigere a dio qualcuno ucciso per volere dell'autorità imperiale?
Meglio dare la colpa ai barboni del sinedrio...
E allora quelle predicazioni dei vangeli chi li avrebbe fatte? In parte questo Barabba probabilmente, in altra parte Saulo di Tarso.
La quadra della crocifissione con resurrezione con la cancellazione del peccato originale (che secondo la lettura di Biglino nel vecchio testamento non esiste affatto) avrebbe portato una aura di divinità che sarebbe tornata molto utile per l'imposizione di questa religione, strumento essenziale secondo Costantino per il controllo di una area così vasta come l'impero romano al massimo della sua espansione. Come già aveva intuito Saulo di Tarso bisognava occidentalizzare i riti ebraici, soprattutto la circoncisione. I romani addirittura arrivarono a proibirla agli stessi ebrei tanto che erano ostili a questa pratica, che invece sarebbe stata assolutamente imprescindibile per il vero Gesù come qualsiasi interpretazione e lettura rende evidente.
La circoncisione era un elemento di distinzione assolutamente necessario. Sin da piccolo io mi sono chiesto come mai questa pratica non fosse stata imposta visto che per il dio riconosciuto era così imprescindibile. Il conflitto tra san Paolo e gli altri rimarca tra gli altri anche questo aspetto. Questioni di "marketing" in effetti, per diffondere una religione non devi chiedere cose che la cultura che le deve accettare ritiene troppo bizzarre o pericolose. Non attecchisce.
https://www.youtube.com/watch?v=mExOU3v6lSY
ci sono alcuni elementi da approfondire nel dettaglio
1) l'occidentalizzazione dei riti e dei dogmi. Se si contraddicono le regole base dal libro sacro per eccellenza (per esempio è il sabath quello di cui parla la Bibbia mica la domenica! E non è scritto nemmeno nei vangeli che il giorno di festa è la domenica, semplicemente lo era nel culto di Mitra e non hanno voluto stravolgere le abitudini dei sudditi)
2) la modifica addirittura delle 10 leggi di Mosè (http://it.wikipedia.org/wiki/Dieci_comandamenti) con l'eliminazione della parte che riferisce alla iconografia religiosa assolutamente proibita nelle leggi mosaiche e la separazione in due comandamenti di "non desiderare la donna e le cose di altri" (la donna all'epoca era un oggetto come tanti altri)
3) l'introduzione di nuovi sacramenti come la confessione, non presente in alcun testo. I maligni potrebbero pensare che fosse uno strumento di controllo capillare, in modo che i terminali della chiesa sapessero tutto di quello che succedeva nelle loro comunità, assolutamente primitive e selvagge)
Ho trovato molto interessanti i suoi studi a riguardo del Cristo morto sulla croce.
Dalla sua analisi dei rituali ebraici sembra evidente che quando c'è l'unzione del Cristo c'è in realtà una cerimonia di investitura del successore di Davide, quindi un leader politico venuto per liberare gli ebrei dalla schiavitù romana
è interessante notare la storia degli esseni zeloti e di Gamala.
Donnini è andato a visitare i luoghi descritti nei vangeli ha controllato gli aspetti geografici e Nazareth non c'entra nulla con Gesù, nazareno pare che fosse un titolo di un capo ribelle.
Molte cose non tornano nel racconto dei vangeli
1) come è possibile che per catturare una dozzina di miti religiosi i romani mandino addirittura una coorte di 600 uomini?
2) il fatto che l'ordine di mandare la coorte provenga dagli stessi rabbini non ha alcun senso. Israele era occupata e sottomessa e i romani non mettevano certo a disposizione una coorte di soldati ad un manipolo di religiosi... questo è un pezzo senza senso
3) sulla croce c'era scritto il suo crimine (INRI) ma lui non si professa (secondo i vangeli) re militare dei giudei, anzi parla di un regno più alto e nelle ricostruzioni Pilato lo prende per un matto innocuo, ma avrebbe mandato una coorte nottetempo a prelevare un matto innocuo?
4) i racconti della cerimonia dell'unzione, soprattuto in relazione all'unguento e al contenitore, sembra fossero usati per le investiture regali, non religiose
Perché nascondere il fatto che l'uomo morto sulla croce fosse in realtà un ribelle zelota mentre il predicatore (Barabba) fosse sopravvissuto?
L'interpretazione di Donnini è questa più o meno
Innanzitutto bisognava rispettare delle scritture, l'idea che ciò che è scritto nei testi da tempo immemore sia una profezia che prima o poi si avvererà sembra quasi un gioco inevitabile in una cultura primitiva e senza alcuna conoscenza scientifica, quindi il profeta non poteva essere uno che era morto di vecchiaia (o per altri motivi)
inoltre non si poteva erigere a dio qualcuno che in vita aveva dato filo da torcere ai romani e aveva disconosciuto l'autorità dell'imperatore sul quelle terre reclamando la corona di Davide
era necessario quindi che la storia dell'uomo morto sulla croce fosse modificata, probabilmente durante il congresso di Nicea.
La colpa della morte del Cristo doveva essere data agli ebrei altrimenti per un imperatore romano sarebbe stato un autogol pazzesco, erigere a dio qualcuno ucciso per volere dell'autorità imperiale?
Meglio dare la colpa ai barboni del sinedrio...
E allora quelle predicazioni dei vangeli chi li avrebbe fatte? In parte questo Barabba probabilmente, in altra parte Saulo di Tarso.
La quadra della crocifissione con resurrezione con la cancellazione del peccato originale (che secondo la lettura di Biglino nel vecchio testamento non esiste affatto) avrebbe portato una aura di divinità che sarebbe tornata molto utile per l'imposizione di questa religione, strumento essenziale secondo Costantino per il controllo di una area così vasta come l'impero romano al massimo della sua espansione. Come già aveva intuito Saulo di Tarso bisognava occidentalizzare i riti ebraici, soprattutto la circoncisione. I romani addirittura arrivarono a proibirla agli stessi ebrei tanto che erano ostili a questa pratica, che invece sarebbe stata assolutamente imprescindibile per il vero Gesù come qualsiasi interpretazione e lettura rende evidente.
La circoncisione era un elemento di distinzione assolutamente necessario. Sin da piccolo io mi sono chiesto come mai questa pratica non fosse stata imposta visto che per il dio riconosciuto era così imprescindibile. Il conflitto tra san Paolo e gli altri rimarca tra gli altri anche questo aspetto. Questioni di "marketing" in effetti, per diffondere una religione non devi chiedere cose che la cultura che le deve accettare ritiene troppo bizzarre o pericolose. Non attecchisce.
https://www.youtube.com/watch?v=mExOU3v6lSY
ci sono alcuni elementi da approfondire nel dettaglio
1) l'occidentalizzazione dei riti e dei dogmi. Se si contraddicono le regole base dal libro sacro per eccellenza (per esempio è il sabath quello di cui parla la Bibbia mica la domenica! E non è scritto nemmeno nei vangeli che il giorno di festa è la domenica, semplicemente lo era nel culto di Mitra e non hanno voluto stravolgere le abitudini dei sudditi)
2) la modifica addirittura delle 10 leggi di Mosè (http://it.wikipedia.org/wiki/Dieci_comandamenti) con l'eliminazione della parte che riferisce alla iconografia religiosa assolutamente proibita nelle leggi mosaiche e la separazione in due comandamenti di "non desiderare la donna e le cose di altri" (la donna all'epoca era un oggetto come tanti altri)
3) l'introduzione di nuovi sacramenti come la confessione, non presente in alcun testo. I maligni potrebbero pensare che fosse uno strumento di controllo capillare, in modo che i terminali della chiesa sapessero tutto di quello che succedeva nelle loro comunità, assolutamente primitive e selvagge)