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Visualizza Versione Completa : Primo sì in Senato alle unioni civili



Malandrina
27-03-15, 08:44
Unioni civili, primo sì con l’asse Pd-M5S
Maggioranza spaccata, Ncd dice no. Malumori anche nella minoranza dem

http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2015/03/26/Italia/Foto/RitagliWeb/7386016-krJB-U10402593030860XTH-700x394@LaStampa.it.jpg

















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26/03/2015













Le Unioni civili incassano il primo sì in Senato grazie al nuovo asse politico tra Pd e M5S che taglia fuori Ncd, alzando ulteriormente la tensione nella maggioranza a Palazzo Madama. Con 14 sì, 8 no e un astenuto, la commissione Giustizia di palazzo Madama approva il testo base della relatrice Monica Cirinnà (Pd) che regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso consentendo anche le adozioni gay tramite l’istituto dello Stepchild Adoption, ossia l’adozione del bambino che vive con una coppia dello stesso sesso, ma è figlio biologico di uno solo dei due. Il testo regolamenta inoltre le cosiddette coppie di fatto che siano etero o omosessuali.

A votare sì sono Pd, M5S, Psi, ex-M5S e gruppo Misto. A dire «no» sono Ncd, Lega e Forza Italia. Si astiene il senatore di Forza Italia, Ciro Falanga. Dunque, la maggioranza si divide con il voto contrario dell’area centrista, che attacca a testa bassa il voto di oggi definendo il provvedimento così formulato una «aberrazione». E si conferma la politica dei «due forni» di Renzi che sul tema accetta la mano tesa dei 5 Stelle. Ma quello dei diritti non è un termometro obiettivo. Sui temi sensibili, come sottolinea Cirinnà, «le maggioranze sono sempre state trasversali». «È stato così - ricorda - già ai tempi della legge sul divorzio e sull’interruzione di gravidanza».

La strada per l’approvazione finale del ddl si presenta dunque tutta in salita. Il prossimo appuntamento è il 7 maggio, termine fissato per la presentazione degli emendamenti in commissione. «Sarebbe stato meglio un po’ prima», si mugugna nel Pd. Ma la questione è un’altra. Anche se il provvedimento ricalca il modello tedesco, come Renzi aveva proposto durante le primarie, il Pd sa che dovrà scendere a compromesso non solo con i centristi, ma anche con gli ultracattolici Dem. Il vicepresidente del gruppo Pd Stefano Lepri ad esempio non condivide «il continuo rimando, applicato nel testo base, alle leggi che disciplinano il matrimonio» e chiede modifiche su adozioni e convivenze di fatto. Così Lumia, capogruppo Pd in commissione Giustizia già parla di «apertura al dialogo e al confronto» ma sempre «lungo il solco tracciato dalla relatrice».

E mentre il presidente dei senatori Dem Luigi Zanda definisce il testo Cirinnà «un buon punto di partenza», l’area centrista fa muro in difesa della famiglia tradizionale e affinché le unioni gay non vengano parificate al matrimonio. Non bastano le rassicurazioni della relatrice sul fatto che le Unioni civili da lei proposte facciano riferimento all’articolo 2 della Costituzione (quello sui diritti inviolabili dell’uomo e delle formazioni sociali) e non sul 29 che riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Per l’azzurro Falanga, che si è astenuto, il ddl è «incostituzionale» e basta. E lo stesso è per Gasparri che definisce quelle del provvedimento «scelte inaccettabili» alle quali bisognerà opporsi con forza in Commissione, in Parlamento e nel Paese”. Analoga la linea di Giovanardi e Schifani. Più «concreta» l’opposizione del forzista Lucio Malan che la punta sul tema dell’estensione delle pensioni: «Un onere - afferma - che negli anni costerà decine di miliardi».

Ci sono tutti i presupposti, insomma, perché continui lo scontro in commissione. Intanto si fanno i conti con i voti in Aula. I senatori Pd si dicono ottimisti. «Abbiamo 120 senatori Dem - assicura Cirinnà - i numeri ci sono». «Le maggioranze parlamentari - afferma - vanno ricercate in modo ampio». E la senatrice lancia un appello: «Se qualcuno, anche in FI e Ncd, vorrà fare un voto di coscienza, spero lo faccia».

Scipione
27-03-15, 09:09
Auguriamoci che tutto prosegua su questo binario, anche se i cattobigotti delle formazioni centriste e dello stesso pd sono già sul piede di guerra. Basterà l'asse 5*/pd a portare a termine la questione? :rolleyes: :drinky:

https://nowtoronto.com/downloads/10649/download/barrymorekiss_lrg2.jpg?cb=5a24feb1fc34ae91ef87c304 ba1c2318

jack9
27-03-15, 09:16
Per me la legge arriverà ad avere l'approvazione ad entrambe le camere

Malandrina
27-03-15, 09:18
Auguriamoci che tutto prosegua su questo binario, anche se i cattobigotti delle formazioni centriste e dello stesso pd sono già sul piede di guerra. Basterà l'asse 5*/pd a portare a termine la questione? :rolleyes: :drinky:

https://nowtoronto.com/downloads/10649/download/barrymorekiss_lrg2.jpg?cb=5a24feb1fc34ae91ef87c304 ba1c2318

I numeri in teoria ci sarebbero o sbaglio?

Scipione
27-03-15, 09:20
Auguriamoci sia proprio così. :nodding: :drinky:

jack9
27-03-15, 09:21
Auguriamoci sia proprio così. :nodding: :drinky:
Secondo me se la minoranza dem non vota successivamente contro la legge passa

Giordi
27-03-15, 11:17
Secondo me se la minoranza dem non vota successivamente contro la legge passa

...qualcuno teme i cattocomunisti di vecchio stampo...

Rachel Walling
27-03-15, 11:19
Auguriamoci sia proprio così. :nodding: :drinky:

speriamo...

jack9
27-03-15, 11:20
...qualcuno teme i cattocomunisti di vecchio stampo...
Secondo te la legge alla fine passa?

Giordi
27-03-15, 11:23
Secondo te la legge alla fine passa?

... non saprei... anche tra le fila dei 5 stelle ci sono cattobigotti... è possbile che in dirittura d'arrivo ci sia lo sgambetto sul finale...

ma tanto prima o poi i cattobigotti si estingueranno... è solo questione di tempo...

Malandrina
27-03-15, 11:26
Per quanto riguarda i conviventi etero/omo:


Il titolo secondo del testo adottato riconosce alle convivenze di fatto che non intendano accedere ad un istituto giuridico, eterosessuali od omosessuali che siano, alcuni diritti di base già riconosciuti dalla giurisprudenza ( subentro nel contratto d’affitto, assistenza in ospedale, mantenimento temporaneo dell’ex partner in difficoltà) e la possibilità di regolare i rapporti patrimoniali attraverso contratti di convivenza di fronte a un notaio.

Unioni civili: via libera commissione Senato. Asse Pd-M5S. No di Ncd - Corriere.it (http://www.corriere.it/politica/15_marzo_26/unioni-civili-via-libera-commissione-senato-1b568ff2-d3c5-11e4-9231-aa2c4d8b5ec3.shtml)

Scipione
27-03-15, 18:19
Arrivano le truppe cammellate del vaticano:

La Cei contro il primo sì alle Unioni Civili: forzatura ideologica

ROMA - La scure dei vescovi sulle Unioni Civili (http://www.repubblica.it/argomenti/unioni_civili). Il testo Cirinnà "vuole fare una forzatura ideologica, ridurre realtà oggettivamente diverse ad una", dice il giorno dopo il sì del Senato (http://www.repubblica.it/politica/2015/03/26/news/primo_si_in_senato_alle_unioni_civili_asse_pd-m5s-110535225/?ref=HREC1-17) il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, citando la parte che tratta delle unioni civili tra persone dello stesso sesso in senso "matrimoniale".

Galantino invoca dal Parlamento "il coraggio di riconoscere le differenze" ed esorta a "non confondere il doverso rispetto dei diritti con l'appiattimento tra cose diverse, che è una tentazione sempre in agguato e non riguarda solo questi aspetti". Il rischio, ha spiegato il vescovo, "è quello di arrivare a equiparare utilizzando in maniera impropria lo strumento giuridico".

Precisando che il testo Cirinnà è solo la proposta sulla quale il Parlamento dovrà discutere, per Galantino "si tratta di lavorare perché questa proposta non vada avanti. Ci sono alcuni particolari che non convincono". Poi il vescovo si appella al Parlamento perché ci sia "la volontà e la capacità di interpellare le famiglie, sentire che cosa pensa la gente, altrimenti si va avanti soltanto a lobby. E - conclude - ci sarà un momento in cui le famiglie con un padre, una madre e dei figli dovranno chiedere scusa di esistere".

La Cei contro il primo sì alle Unioni Civili: forzatura ideologica - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/politica/2015/03/27/news/la_cei_contro_il_primo_si_alle_unioni_civili_forza tura_ideologica-110613490/?ref=HREC1-3)

Druuna
31-03-15, 14:32
...qualcuno teme i cattocomunisti di vecchio stampo...

ma se era proprio la BIndi che voleva fare i "DICO"...

Giordi
31-03-15, 15:18
ma se era proprio la BIndi che voleva fare i "DICO"...

Staremo a vedere... la proposta dei dico ha sempre dovuto superare tantissimi ostacoli prima di precipitare nel burrone insieme al governo prodi II... ostacoli interni al centro-sinistra...

Druuna
31-03-15, 17:44
Staremo a vedere... la proposta dei dico ha sempre dovuto superare tantissimi ostacoli prima di precipitare nel burrone insieme al governo prodi II... ostacoli interni al centro-sinistra...

ma veramente il problema era che il governo prodi aveva una maggioranza risicatissima e bastava una Binetti qualsiasi, insieme al centrodestra, a devastare tutto...

jack9
31-03-15, 18:03
ma veramente il problema era che il governo prodi aveva una maggioranza risicatissima e bastava una Binetti qualsiasi, insieme al centrodestra, a devastare tutto...
Verranno approvate Druuna, è dagli anni sessanta che la secolarizzazione avanza in Occidente

Druuna
31-03-15, 18:13
Verranno approvate Druuna, è dagli anni sessanta che la secolarizzazione avanza in Occidente

Sì, ma in Italia avanza a passo di lumaca...

Chicca_
01-04-15, 21:58
un segno di civiltà ..

diegol22
02-04-15, 12:52
Arrivano le truppe cammellate del vaticano:

La Cei contro il primo sì alle Unioni Civili: forzatura ideologica

ROMA - La scure dei vescovi sulle Unioni Civili (http://www.repubblica.it/argomenti/unioni_civili). Il testo Cirinnà "vuole fare una forzatura ideologica, ridurre realtà oggettivamente diverse ad una", dice il giorno dopo il sì del Senato (http://www.repubblica.it/politica/2015/03/26/news/primo_si_in_senato_alle_unioni_civili_asse_pd-m5s-110535225/?ref=HREC1-17) il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, citando la parte che tratta delle unioni civili tra persone dello stesso sesso in senso "matrimoniale".

Galantino invoca dal Parlamento "il coraggio di riconoscere le differenze" ed esorta a "non confondere il doverso rispetto dei diritti con l'appiattimento tra cose diverse, che è una tentazione sempre in agguato e non riguarda solo questi aspetti". Il rischio, ha spiegato il vescovo, "è quello di arrivare a equiparare utilizzando in maniera impropria lo strumento giuridico".

Precisando che il testo Cirinnà è solo la proposta sulla quale il Parlamento dovrà discutere, per Galantino "si tratta di lavorare perché questa proposta non vada avanti. Ci sono alcuni particolari che non convincono". Poi il vescovo si appella al Parlamento perché ci sia "la volontà e la capacità di interpellare le famiglie, sentire che cosa pensa la gente, altrimenti si va avanti soltanto a lobby. E - conclude - ci sarà un momento in cui le famiglie con un padre, una madre e dei figli dovranno chiedere scusa di esistere".

La Cei contro il primo sì alle Unioni Civili: forzatura ideologica - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/politica/2015/03/27/news/la_cei_contro_il_primo_si_alle_unioni_civili_forza tura_ideologica-110613490/?ref=HREC1-3)

Te pareva?!!!

A me sembra una forzatura ideologica opporsi a qualcosa che ormai hanno quasi tutti gli stati civili, guarda un pò!

Druuna
02-04-15, 13:05
Poi il vescovo si appella al Parlamento perché ci sia "la volontà e la capacità di interpellare le famiglie, sentire che cosa pensa la gente, altrimenti si va avanti soltanto a lobby. E - conclude - ci sarà un momento in cui le famiglie con un padre, una madre e dei figli dovranno chiedere scusa di esistere".

La netta maggioranza degli italiani (più di sette su dieci) è oggi d’accordo con l’opportunità di riconoscere legalmente le unioni tra omosessuali.

2014

Unioni civili: sette su dieci sono favorevoli - Affaritaliani.it (http://www.affaritaliani.it/politica/unioni-civili-281014.html)

Chicca_
02-04-15, 19:49
La netta maggioranza degli italiani (più di sette su dieci) è oggi d’accordo con l’opportunità di riconoscere legalmente le unioni tra omosessuali.

2014

Unioni civili: sette su dieci sono favorevoli - Affaritaliani.it (http://www.affaritaliani.it/politica/unioni-civili-281014.html)

Stiamo progredendo anche se molto lentamente ...

Giordi
02-04-15, 19:55
Stiamo progredendo anche se molto lentamente ...
...questione di (poco) tempo... si spera

...basti vedere che la maggioranza di chi è contrario è composta da persone anziane... le nuove generazioni, anche perché più informate, stanno finalmente dando un colpo di straccio alla muffa cattobigotta che copre le nostre leggi...

Malandrina
02-04-15, 19:59
...questione di (poco) tempo... si spera

...basti vedere che la maggioranza di chi è contrario è composta da persone anziane... le nuove generazioni, anche perché più informate, stanno finalmente dando un colpo di straccio alla muffa cattobigotta che copre le nostre leggi...
Vorrei avere il tuo ottimismo.

Druuna
02-04-15, 20:02
Vorrei avere il tuo ottimismo.

Be'...è come quando tu mi dici che oggi nelle coppie giovani c'è più parità che in quelle sopra i 50 anni... eio dico che è ottimista ;)

Malandrina
02-04-15, 20:05
Be'...è come quando tu mi dici che oggi nelle coppie giovani c'è più parità che in quelle sopra i 50 anni... eio dico che è ottimista ;)
Quello che volevo dire e che non ho detto perché odio scrivere con la tastiera dello smartphone è che non ho alcuna fiducia nel coraggio dei nostri legislatori. Da qui il mio pessimismo (e fastidio).

Druuna
02-04-15, 20:15
Quello che volevo dire e che non ho detto perché odio scrivere con la tastiera dello smartphone è che non ho alcuna fiducia nel coraggio dei nostri legislatori. Da qui il mio pessimismo (e fastidio).

Volevo solo dire che in tutte le situazioni problematiche sociali c'è un aspetto pessimistico e uno ottimistico :)

Malandrina
02-04-15, 20:16
Ma nemmeno a me tocca personalmente, ma credo comunque che ci siano disparità di trattamento che andrebbero sanate. Come credo che dovrebbero sbrigarsi a legiferare in materia di testamento biologico.

Saburosakai
02-04-15, 20:17
Un governo si occupa di TUTTI i problemi, nessuno escluso, poche storie!

Balle qui tendono a risolvere solo i problemi degli omosessuali, per tutto il resto c'è solo disinteresse, incapacità e cattiva volontà

Giordi
02-04-15, 20:19
Ma nemmeno a me tocca personalmente, ma credo comunque che ci siano disparità di trattamento che andrebbero sanate. Come credo che dovrebbero sbrigarsi a legiferare in materia di testamento biologico.

Le cose stanno cambiando... pensa che adesso anche qualche alto prelato è a favore del riconoscimento delle unioni omosessuali:
Il vescovo rosso di Ivrea: “La Chiesa deve aprire alle unioni omosessuali”


-R.P.- Monsignor Luigi Bettazzi ha novantuno anni, è soprannominato il vescovo rosso, per la sua vicinanza con gli operai della Olivetti e con gli obiettori di coscienza, lui si schernisce "Privilegiare i poveri non significa essere comunista".
Eppure Giovanni Paolo II lo riprese bacchettandolo "Si fa presto a scrivere una lettera a Berlinguer quando non si è vissuto sotto i comunisti".
Nella porpora cardinalizia ci sperava e scherza "Monsignor Capovilla, il segretario di Roncalli, è diventato cardinale a novantasette anni, io sono ancora giovane".
L'ex vescovo di Ivrea esprime nettamente la sua posizione in merito al prossimo Sinodo, che si pronuncerà tra l'altro, sulla comunione ai divorziati e sulle unioni omosessuali.
"Sulla comunione ai divorziati ritengo vada ammesso un secondo matrimonio, beninteso nel segno della sobrietà. La questione dell'omosessualità va studiata, il sesso è espressione dello spirito umano, è noto che mi pronunciai a favore dei Dico: il riconoscimento da parte della Chiesa delle unioni civili".
Il vescovo rosso di Ivrea: "La Chiesa deve aprire alle unioni omosessuali" - ArticoloTre | ArticoloTre - Quotidiano online indipendente e di inchiesta (http://www.articolotre.com/2015/03/il-vescovo-rosso-di-ivrea-la-chiesa-deve-aprire-alle-unioni-omosessuali/)

diegol22
02-04-15, 20:19
Balle qui tendono a risolvere solo i problemi degli omosessuali

Ah, quindi è per questo che sono anni che parlano ma non hanno combinato un'emerita cippa!!

Druuna
02-04-15, 20:20
Ma nemmeno a me tocca personalmente, ma credo comunque che ci siano disparità di trattamento che andrebbero sanate. Come credo che dovrebbero sbrigarsi a legiferare in materia di testamento biologico.

Ovvio, per chi non vede solo fino alla punta del naso ;)

Druuna
02-04-15, 20:21
Balle qui tendono a risolvere solo i problemi degli omosessuali, per tutto il resto c'è solo disinteresse, incapacità e cattiva volontà
:facepalmi:

Giordi
02-04-15, 20:22
Balle qui tendono a risolvere solo i problemi degli omosessuali, per tutto il resto c'è solo disinteresse, incapacità e cattiva volontà

Prima o poi risolveranno anche questo problema di discriminazione... come stanno facendo anche in giappone... nonostante pure li abbiano anche altri problemi...

Saburosakai
02-04-15, 20:24
Ah, quindi è per questo che sono anni che parlano ma non hanno combinato un'emerita cippa!!

Già, disoccupati, sottopagati, inoccupati, pensionati alla fame, famiglie in miseria .... tutte caxxate ... a quanto pare quello che veramente interessa alla sinistra sono gli omosessuali. Ed infatti quasi ogni giorno i buoni sinistrorsi si esaltano per le conquiste gay ma se ne strafregano di tutto il resto.

Druuna
02-04-15, 20:27
Già, disoccupati, sottopagati, inoccupati, pensionati alla fame, famiglie in miseria .... tutte caxxate ... a quanto quello che veramente interessa alla sinistra sono gli omosessuali. Ed infatti quasi ogni giorno i buoni sinistrorsi si esaltano per le conquiste gay ma se ne strafregano di tutto il resto.


Quindi secondo te aggiungere discriminazione agli altri problemi, migliorerebbe le cose ?
:facepalmi:

Saburosakai
02-04-15, 20:31
Quindi secondo te aggiungere discriminazione agli altri problemi, migliorerebbe le cose ?
:facepalmi:

No, il fatto è che la sinistra è capace di risolvere a suon di leggi soltanto i problemi degli omosessuali, per il resto in parte è totalmente incompetente ed in parte se strafrega. In buona sostanza, politicamente parlando, è soltanto dannosa per il popolo.

Giordi
02-04-15, 20:33
No, il fatto è che la sinistra è capace di risolvere a suon di leggi soltanto i problemi degli omosessuali, per il resto in parte è del totalmente incompetente ed in parte se strafrega. In buona sostanza, politicamente parlando, è soltanto dannosa per il popolo.

quali sono le leggi promulgate dalla sinistra in favore degli omosessuali... vediamo fin dove arrivi a sparare cacchiate...

Druuna
02-04-15, 20:34
quali sono le leggi promulgate dalla sinistra in favore degli omosessuali... vediamo fin dove arrivi a sparare cacchiate...

Volevo chiedere io la lista... ma mi hai preceduto...:ghigno:

Saburosakai
02-04-15, 20:34
quali sono le leggi promulgate dalla sinistra in favore degli omosessuali... vediamo fin dove arrivi a sparare cacchiate...

Non sono caxxate, la sinistra è capace solo di questo. Si vede che tuti gli altri problemi del popolo non sono affari suoi.

Druuna
02-04-15, 20:36
Non sono caxxate, la sinistra è capace solo di questo. Si vede che tuti gli altri problemi del popolo non sono affari suoi.

Elencaci tutte le leggi fatte dalla sinistra a favore degli omosessuali, per favore.
Grazie.

Saburosakai
02-04-15, 20:39
Mi quoto per aiutare la tua comprensione: No, il fatto è che la sinistra è capace di risolvere a suon di leggi soltanto i problemi degli omosessuali, per il resto in parte è totalmente incompetente ed in parte se strafrega.

Non ho detto che ha fatto leggi ma che tenta in ogni modo di fare leggi, leggine e leggette per dare uno status agli omosessuali. Se mettesse la medesima energia ed impegno per combattere la disoccupazione, il malgoverno, la miseria avremmo già avuto ottimi risultati. Ma, ripeto, si vede che quello che maggiormente interessa ( e te lo dimostrano le migliaia di discussioni al riguardo) sono i pederasti et similia . Evidentemente la visione politica della sinistra è diventata con gli anni alquanto abnorme.

Giordi
02-04-15, 20:43
Mi quoto per aiutare la tua comprensione: No, il fatto è che la sinistra è capace di risolvere a suon di leggi soltanto i problemi degli omosessuali, per il resto in parte è totalmente incompetente ed in parte se strafrega.

Non ho detto che ha fatto leggi ma che tenta in ogni modo di fare leggi, leggine e leggette per dare uno status agli omosessuali. Se mettesse la medesima energia ed impegno per combattere la disoccupazione, il malgoverno, la miseria avremmo già avuto ottimi risultati. Ma, ripeto, si vede che quello che maggiormente interessa ( e te lo dimostrano le migliaia di discussioni al riguardo) sono i pederasti et similia . Evidentemente la visione politica della sinistra è diventata con gli anni alquanto abnorme.

in ogni modo??...linkaci le "tantissime" proposte di legge della sinistra in merito a questo tema... e poi prova a fare una stima della percentuale di questo tipo di proposte sul totale delle proposte fatte per altre tematiche... e poi guardati allo specchio e dicci che faccia hai...

Se non sei capace di fare questo puoi anche evitare di trollare oltre... grazie

Saburosakai
02-04-15, 20:49
in ogni modo??...linkaci le "tantissime" proposte di legge della sinistra in merito a questo tema... e poi prova a fare una stima della percentuale di questo tipo di proposte sul totale delle proposte fatte per altre tematiche... e poi guardati allo specchio e dicci che faccia hai...

Barbuto e molto macho :-)

Come vedi le proposte italiane prevalgono:
Il Parlamento europeo è intervenuto più volte chiedendo agli stati membri di legiferare in materia antidiscriminatoria con risoluzioni che, più o meno sinteticamente, ribadivano la necessità che venissero adottate legislazioni antidiscriminatorie in vari ambiti dalle legislazioni nazionali, tenendo conto fra le altre, e allo stesso titolo, anche della discriminazione antiomosessuale. Ecco alcune delle risoluzioni in materia:
Risoluzione 13 marzo 1984: proposta dall’eurodeputata italiana Vera Squarcialupi, dettagliata ed espressamente rivolta contro le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale;
Risoluzione 11 giugno 1986: proponente D’Ancona;
Risoluzione 26 maggio 1989: proponente Parodi;
Risoluzione 22 novembre 1989: proponente Buron;
Risoluzione 23 luglio 1990: proponente Ford;
Risoluzione 8 febbraio 1994;
Risoluzione 17 settembre 1996: risoluzione generale sui diritti umani in generale;
Risoluzione 8 aprile 1997: risoluzione generale sui diritti umani in generale;
Risoluzione Sulla parità di diritti per gli omosessuali nell’Unione europea approvata dal Parlamento europeo il 17 settembre 1998;
Risoluzione 3 febbraio 2014 sulla tabella di marcia dell'UE contro l'omofobia e la discriminazione legata all'orientamento sessuale e all'identità di genere (2013/2183(INI
inoltre
1) Unioni civili gay, ecco il testo: eredità, alimenti ma niente figli (http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/06/27/news/unioni-civili-gay-ecco-il-testo-eredita-alimenti-ma-niente-figli-1.171096)
2) Unione civili, Renzi: "Proposta pronta. Al Senato da gennaio". Marino: "Non torno indietro" - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/politica/2014/10/19/news/renzi_nozze_gay-98510850/)
3) M5s: matrimoni gay, legge anti-omofobia e cambio di genere, i primi ddl dei grillini in Parlamento (FOTO, VIDEO) (http://www.huffingtonpost.it/2013/04/08/m5s-matrimoni-gay-ddl_n_3035176.html)
4) Diritti LGBT: i disegni di legge in Parlamento- Vox Diritti (http://www.voxdiritti.it/?p=1684)

ecc ecc, ovvia ma se a quelli della sinistra piace più di tutto e prima di tutto il mondo gay non è mica un problema. Almeno per me :-)

Giordi
02-04-15, 20:56
Barbuto e molto macho :-)

Come vedi le proposte italiane prevalgono:
Il Parlamento europeo è intervenuto più volte chiedendo agli stati membri di legiferare in materia antidiscriminatoria con risoluzioni che, più o meno sinteticamente, ribadivano la necessità che venissero adottate legislazioni antidiscriminatorie in vari ambiti dalle legislazioni nazionali, tenendo conto fra le altre, e allo stesso titolo, anche della discriminazione antiomosessuale. Ecco alcune delle risoluzioni in materia:
Risoluzione 13 marzo 1984: proposta dall’eurodeputata italiana Vera Squarcialupi, dettagliata ed espressamente rivolta contro le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale;
Risoluzione 11 giugno 1986: proponente D’Ancona;
Risoluzione 26 maggio 1989: proponente Parodi;
Risoluzione 22 novembre 1989: proponente Buron;
Risoluzione 23 luglio 1990: proponente Ford;
Risoluzione 8 febbraio 1994;
Risoluzione 17 settembre 1996: risoluzione generale sui diritti umani in generale;
Risoluzione 8 aprile 1997: risoluzione generale sui diritti umani in generale;
Risoluzione Sulla parità di diritti per gli omosessuali nell’Unione europea approvata dal Parlamento europeo il 17 settembre 1998;
Risoluzione 3 febbraio 2014 sulla tabella di marcia dell'UE contro l'omofobia e la discriminazione legata all'orientamento sessuale e all'identità di genere (2013/2183(INI
inoltre
1) Unioni civili gay, ecco il testo: eredità, alimenti ma niente figli (http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/06/27/news/unioni-civili-gay-ecco-il-testo-eredita-alimenti-ma-niente-figli-1.171096)
2) Unione civili, Renzi: "Proposta pronta. Al Senato da gennaio". Marino: "Non torno indietro" - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/politica/2014/10/19/news/renzi_nozze_gay-98510850/)
3) M5s: matrimoni gay, legge anti-omofobia e cambio di genere, i primi ddl dei grillini in Parlamento (FOTO, VIDEO) (http://www.huffingtonpost.it/2013/04/08/m5s-matrimoni-gay-ddl_n_3035176.html)
4) Diritti LGBT: i disegni di legge in Parlamento- Vox Diritti (http://www.voxdiritti.it/?p=1684)

ecc ecc, ovvia ma se a quelli della sinistra piace più di tutto e prima di tutto il mondo gay non è mica un problema. Almeno per me :-)

ok... tutte queste non son diventate leggi.
Adesso dicci che percentuale è rispetto al totale di tutte proposte di legge promosse dalla sinistra... se non è superiore al 50% hai detto una emerita cazzata che normalmente viene definita "trollata"...

Saburosakai
02-04-15, 21:03
ok... tutte queste non son diventate leggi.
Adesso dicci che percentuale è rispetto al totale di tutte proposte di legge promosse dalla sinistra... se non è superiore al 50% hai detto una emerita cazzata che normalmente viene definita "trollata"...

Deve essere superiore al 50%? E chi lo dice tu? Comunque guarda, lo ripeto, se la sinistra ci tiene così tanto agli omosessuali non è certo problema mio, di per certo non si sente altrettanto clamore per disoccupati, gente in miseria e via discorrendo, ossia per la maggioranza del POPOLO! Questi sono i fatti, e, lo ripeto, ognuno scelga le battaglie politiche che meglio crede. A parer mio chi si fa la fame, ed in Italia oramai sono proprio tanti, dovrebbe avere la priorità sulle isterie dei pederasti. Ma se i "compagni" preferiscono questi ultimi .... :-)

Giordi
02-04-15, 21:09
Deve essere superiore al 50%? E chi lo dice tu? Comunque guarda, lo ripeto, se la sinistra ci tiene così tanto agli omosessuali non è certo problema mio, di per certo non si sente altrettanto clamore per disoccupati, gente in miseria e via discorrendo, ossia per la maggioranza del POPOLO! Questi sono i fatti, e, lo ripeto, ognuno scelga le battaglie politiche che meglio crede. A parer mio chi si fa la fame, ed in Italia oramai sono proprio tanti, dovrebbe avere la priorità sulle isterie dei pederasti. Ma se i "compagni" preferiscono questi ultimi .... :-)

Hai detto tu che la sinistra si occupa maggiormente di omosessuali per questo ho detto che almeno deve essere superiore al 50%... Ma è evidente che se non riesci a dimostrarlo è palese che stai trollando...

Malandrina
02-04-15, 21:12
Deve essere superiore al 50%? E chi lo dice tu? Comunque guarda, lo ripeto, se la sinistra ci tiene così tanto agli omosessuali non è certo problema mio, di per certo non si sente altrettanto clamore per disoccupati, gente in miseria e via discorrendo, ossia per la maggioranza del POPOLO! Questi sono i fatti, e, lo ripeto, ognuno scelga le battaglie politiche che meglio crede. A parer mio chi si fa la fame, ed in Italia oramai sono proprio tanti, dovrebbe avere la priorità sulle isterie dei pederasti. Ma se i "compagni" preferiscono questi ultimi .... :-)
Chissà cosa avresti scritto se ci fosse stato Internet all'epoca delle battaglie radicali degli anni '70...

Scipione
02-04-15, 21:19
Hai detto tu che la sinistra si occupa maggiormente di omosessuali per questo ho detto che almeno deve essere superiore al 50%... Ma è evidente che se non riesci a dimostrarlo è palese che stai trollando...
La sinistra non si è mai occupata seriamente di omosessuali e relativi diritti, sapendo di avere contro il vaticano da una parte e una quota deii propri parlamentari cattobigotti dall'altra. Vedremo che razza di aborto di legge produrrà renzi... :ekkekazzo: :drinky:

Saburosakai
02-04-15, 21:53
Hai detto tu che la sinistra si occupa maggiormente di omosessuali per questo ho detto che almeno deve essere superiore al 50%... Ma è evidente che se non riesci a dimostrarlo è palese che stai trollando...


Dear friend il termine "maggiormente" non corrisponde al 50% + 1 :-) .... ovvia sforzati di essere almeno un po' serio, grazie.

Giordi
02-04-15, 21:54
Dear friend il termine "maggiormente" non corrisponde al 50% + 1 :-) .... ovvia sforzati di essere almeno un po' serio, grazie.

E a cosa corrisponde? Genio?

Saburosakai
02-04-15, 21:59
maggiormente deriva da maggioranza :-) ok allora te lo spiego, se poi hai ancora problemi ti faccio un disegnino.

Il base a detto principio, nell'assunzione di una decisione da parte di un gruppo, prevale l'opzione che ha raccolto la maggioranza di consensi.

Esso è uno dei capisaldi della democrazia rappresentativa e di alcune forme della democrazia diretta, anche se, come fa notare Norberto Bobbio, non sono solo i sistemi democratici ad utilizzarlo e, di converso, anche nei sistemi democratici non tutte le decisioni collettive vengono prese in questo modo.

Il principio di maggioranza è adottato da collegi di ogni tipo, comprese le assemblee parlamentari, e per l'elezione di rappresentanti o l'assunzione diretta di decisioni da parte del corpo elettorale o di altre collettività (ad esempio, i membri di un'associazione). In tutti questi casi, secondo il criterio adottato delle norme che regolano la votazione o l'elezione per stabilire quando la proposta risulta approvata o il candidato eletto, si possono avere diversi tipi di maggioranza: relativa, semplice, assoluta o qualificata. Al riguardo, va evidenziato che la terminologia presenta delle oscillazioni, per cui è possibile trovare in certi testi "maggioranza semplice" e "maggioranza relativa" usati come sinonimi o, addirittura, con significato invertito rispetto a quello qui esposto, così come "maggioranza qualificata" usato in senso più ampio, ricomprendendovi anche la maggioranza assoluta.
Maggioranza relativa[modifica | modifica wikitesto]

Un'opzione consegue la maggioranza relativa se ottiene un numero di voti superiore a quelli ottenuti da ciascun'altra opzione nella stessa votazione. La maggioranza relativa, che corrisponde al già ricordato concetto di plurality nell'accezione inglese americana, non garantisce che il numero dei favorevoli all'opzione sia superiore a quello degli sfavorevoli, a meno che le opzioni siano soltanto due (nel qual caso, come si vedrà, equivale però alla maggioranza semplice). Si immagini un comitato di 12 membri, che deve scegliere fra tre opzioni: A, B e C; se A riporta 5 voti, B ne riporta 4 e C ne riporta 3, A ha conseguito la maggioranza relativa ma i favorevoli ad essa (5) sono in numero inferiore agli sfavorevoli (4+3=7).

Di solito, quando si deve assumere una decisione, non si vota simultaneamente sulle varie proposte, ma singolarmente su ciascuna di esse, esprimendosi favorevolmente o sfavorevolmente, sicché la votazione è tra due alternative; in questi casi, la maggioranza relativa non si distingue dalla maggioranza semplice (si pensi all'esempio fatto sopra: se si pone ai voti la sola opzione A, riceverà 5 voti a favore e 7 contro, i quali ultimi rappresentano tanto la maggioranza relativa quanto quella semplice). Tipici esempi di votazione su più di due opzioni, nella quale è richiesta la maggioranza relativa, sono le elezioni nell'ambito di collegi elettorali uninominali dove risulta eletto il candidato che ha riportato più voti, come quelle per la Camera dei comuni del Regno Unito e per la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.

In certi casi è previsto che si voti simultanemente su tutte le opzioni (primo turno) e che, se nessuna ha ottenuto la maggioranza semplice, si proceda ad una seconda votazione (secondo turno o ballottaggio) tra quelle che hanno ottenuto più voti (di solito le prime due) o hanno conseguito una certa frazione di voti sul totale (ad esempio, 1/8); per il secondo turno è richiesta la sola maggioranza relativa. Una soluzione del genere è, ad esempio, utilizzata per l'elezione dei deputati dell'Assemblea nazionale francese nell'ambito di collegi uninominali.

Maggioranza semplice[modifica | modifica wikitesto]

Un'opzione consegue la maggioranza semplice se ottiene un numero di voti superiore alla metà del numero totale di votanti. Detto in altri termini, la maggioranza semplice è conseguita dall'opzione che raggiunge un quorum funzionale fissato in più della metà dei votanti. Se le opzioni su cui si vota sono solo due, quella che ottiene più voti ne avrà senz'altro più della metà, sicché maggioranza semplice e relativa coincidono.

La maggioranza semplice garantisce che, tra quelli che hanno votato, i favorevoli all'opzione siano in numero maggiore degli sfavorevoli, ma non garantisce che lo stesso accada qualora si prendano in considerazione tutti quelli che avevavo diritto al voto, se alcuni di loro non l'hanno esercitato. Ritornando al comitato di 12 membri del nostro esempio, se hanno votato solo 8, la maggioranza semplice è pari a 5 voti; ove raggiunta, si ha la garanzia che i voti favorevoli sono superiori agli sfavorevoli (8-5=3) ma non si può escludere che anche i 4 non votanti sarebbero stati contrari, nel qual caso il loro numero complessivo (3+4=7) supererebbe quello dei voti a favore.

Coloro che non hanno esercitano il diritto al voto non contano ai fini della maggioranza semplice ed, anzi, fanno abbassare il quorum funzionale, agevolando il suo raggiungimento. Va però tenuto presente che spesso si richiede non solo il raggiungimento della maggioranza semplice ma anche che abbia votato almeno una certa quota degli aventi diritto (il cosiddetto quorum strutturale, comunemente noto come numero legale), ad esempio la metà. Inoltre, diversi possono essere i criteri usati per stabilire chi è considerato votante ed entra, quindi, nel calcolo del quorum funzionale. Si pensi al caso degli astenuti, che sono presenti al momento del voto ma non esprimono lo stesso: se li si considera non votanti (come fa l'art. 48 del Regolamento della Camera dei deputati italiana) l'astensione, abbassando il quorum funzionale, agevola il suo raggiungimento; al contrario, se gli astenuti sono considerati votanti (come fa l'art. 107 del Regolamento del Senato della Repubblica italiano) l'astensione non fa abbassare il quorum funzionale; nel primo caso si richiede la maggioranza dei votanti (in senso stretto), nel secondo la maggioranza dei presenti.

Il requisito della maggioranza semplice, unito a quello del quorum strutturale, è solitamente utilizzato nelle assemblee parlamentari per le deliberazioni ordinarie: si pensi all'art. 64, comma 3º, della Costituzione italiana secondo il quale "Le deliberazioni di ciascuna Camera e del Parlamento non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro componenti, e se non sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo che la Costituzione prescriva una maggioranza speciale".

Maggioranza assoluta[modifica | modifica wikitesto]

Un'opzione consegue la maggioranza assoluta se ottiene un numero di voti superiore alla metà del numero totale degli aventi diritto al voto. Detto in altri termini, la maggioranza assoluta è conseguita dall'opzione che raggiunge un quorum funzionale fissato in più della metà degli aventi diritto al voto. Se tutti coloro che avevano diritto al voto lo hanno esercitato, maggioranza semplice e assoluta coincidono.

La maggioranza assoluta garantisce che i favorevoli all'opzione sono più degli sfavorevoli, qualunque sia il numero degli aventi diritto che ha votato. Riprendendo l'esempio del comitato di 12 membri, la maggioranza assoluta è pari a 7 voti, quindi, se un'opzione la raggiunge, si ha la certezza che il numero dei contrari (al massimo 12-7=5) è inferiore al numero dei favorevoli, anche se alcuni di loro non hanno votato. In effetti, se è richiesta la maggioranza assoluta, coloro che non hanno espresso il voto sono di fatto equiparati a coloro che hanno espresso voto contrario e per raggiungerla è comunque necessario che abbia votato almeno la metà degli aventi diritto, il che rende inutile il requisito del quorum strutturale.

La maggioranza assoluta è evidentemente più difficile da raggiungere rispetto a quella semplice e la difficoltà aumenta all'aumentare del numero degli aventi diritto al voto. Ciò spiega perché, quando il numero dei membri è elevato, come avviene di solito nelle assemblee parlamentari, si preferisce ricorrere alla maggioranza semplice per le deliberazioni ordinarie, riservando la maggioranza assoluta a casi specifici, in cui si vota su questioni o si eleggono titolari di uffici di particolare rilievo. Ad esempio, la Costituzione italiana, che come si è visto richiede in via ordinaria la maggioranza semplice per le deliberazioni parlamentari, prescrive però la maggioranza assoluta per l'approvazione dei regolamenti parlamentari (art. 64, 1º comma), per la dichiarazione d'urgenza di una legge (art. 73, 2º comma), per l'elezione del Presidente della Repubblica dal quarto scrutinio in poi (art. 83, 3º comma) e per la sua messa in stato d'accusa (art. 90, 2º comma), per l'approvazione delle leggi che attribuiscono ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia alle regioni a statuto ordinario (art. 116, 3º comma) e per l'approvazione delle leggi costituzionali (art. 138, 1º comma).

Maggioranza qualificata[modifica | modifica wikitesto]

Un'opzione consegue una maggioranza qualificata se ottiene un numero di voti non inferiore ad un quorum funzionale fissato in una frazione superiore alla metà del numero totale dei votanti o degli aventi diritto al voto. Le frazioni di solito utilizzate per fissare tale quorum sono 3/5, 2/3, 3/4 e 4/5. Qualche volta, se il numero degli aventi diritto al voto è prestabilito, il quorum non viene espresso come frazione ma come numero minimo di voti da raggiungere (un esempio è offerto dalla maggioranza di almeno 9 voti - su 15 membri - richiesta per le deliberazioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite).

Le maggioranze qualificate vengono solitamente richieste per decisioni di particolare importanza, in relazione alle quali si reputa necessario un ampio consenso; ad esempio, per la modifica degli atti che contengono le norme fondamentali sull'organizzazione e il funzionamento di un ente, come le costituzioni e gli statuti. In ambito parlamentare, il requisto della maggioranza qualificata, specie se elevata, è generalmente volto a far sì che il partito o la coalizione che detiene la maggioranza debba acquisire il consenso dell'opposizione o, almeno, di una sua parte; non stupisce, quindi, che tali maggioranze vengano tipicamente richieste per l'elezione di cariche super partes, come il presidente della repubblica, i presidenti delle camere e i giudici della corte costituzionale, o per decisioni che potrebbero comprimere i diritti delle minoranze.

Poiché la difficoltà di raggiungere la maggioranza qualificata può portare ad una situazione di stallo, talvolta si prevede che, se non è stata raggiunta dopo un certo numero di votazioni, è sufficiente la maggioranza assoluta. Un esempio è offerto dal già citato art. 83, 3º comma, della Costituzione italiana, secondo il quale "L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta".

Altri esempi di maggioranza qualificata nell'ordinamento italiano sono quella dei 2/3 dei componenti di ciascuna camera, richiesta dalla Costituzione all'art. 79, per l'approvazione delle leggi che concedono l'amnistia o l'indulto, e all'art. 138, 3º comma, per evitare che una legge costituzionale possa essere sottoposta a referendum popolare; quella parimenti dei 2/3 dei componenti, richiesta dall'art. 3 della legge costituzionale 22 novembre 1967, n. 2, per l'elezione di cinque giudici costituzionali da parte del Parlamento in seduta comune; quella dei 3/5 dei componenti, richiesta dall'art. 22 della legge 24 marzo 1958, n. 195, per l'elezione, sempre da parte del Parlamento in seduta comune, dei membri cosiddetti laici del Consiglio Superiore della Magistratura; quella dei 3/4 degli associati, richiesta dall'art. 21, 3º comma, del Codice civile per la deliberazione dello scioglimento di un'associazione riconosciuta da parte dell'assemblea. Nel diritto canonico un noto esempio di maggioranza qualificata è quella dei 2/3 dei votanti per l'elezione del Papa da parte dei cardinali riuniti in conclave, stabilita dal Concilio Lateranense III.

Druuna
02-04-15, 22:37
Se la sinistra ha la maggioranza e tu non sei in grado di elencarci nemmeno UN provvedimento che avrebbe preso a favore dei gay, allora hai detto una cazzata grossa come una casa.

Giordi
02-04-15, 22:39
Balle qui tendono a risolvere solo i problemi degli omosessuali, per tutto il resto c'è solo disinteresse, incapacità e cattiva volontà


maggiormente deriva da maggioranza :-) ok allora te lo spiego, se poi hai ancora problemi ti faccio un disegnino.

Il base a detto principio, nell'assunzione di una decisione da parte di un gruppo, prevale l'opzione che ha raccolto la maggioranza di consensi.

Esso è uno dei capisaldi della democrazia rappresentativa e di alcune forme della democrazia diretta, anche se, come fa notare Norberto Bobbio, non sono solo i sistemi democratici ad utilizzarlo e, di converso, anche nei sistemi democratici non tutte le decisioni collettive vengono prese in questo modo.

Il principio di maggioranza è adottato da collegi di ogni tipo, comprese le assemblee parlamentari, e per l'elezione di rappresentanti o l'assunzione diretta di decisioni da parte del corpo elettorale o di altre collettività (ad esempio, i membri di un'associazione). In tutti questi casi, secondo il criterio adottato delle norme che regolano la votazione o l'elezione per stabilire quando la proposta risulta approvata o il candidato eletto, si possono avere diversi tipi di maggioranza: relativa, semplice, assoluta o qualificata. Al riguardo, va evidenziato che la terminologia presenta delle oscillazioni, per cui è possibile trovare in certi testi "maggioranza semplice" e "maggioranza relativa" usati come sinonimi o, addirittura, con significato invertito rispetto a quello qui esposto, così come "maggioranza qualificata" usato in senso più ampio, ricomprendendovi anche la maggioranza assoluta.
Maggioranza relativa[modifica | modifica wikitesto]

Un'opzione consegue la maggioranza relativa se ottiene un numero di voti superiore a quelli ottenuti da ciascun'altra opzione nella stessa votazione. La maggioranza relativa, che corrisponde al già ricordato concetto di plurality nell'accezione inglese americana, non garantisce che il numero dei favorevoli all'opzione sia superiore a quello degli sfavorevoli, a meno che le opzioni siano soltanto due (nel qual caso, come si vedrà, equivale però alla maggioranza semplice). Si immagini un comitato di 12 membri, che deve scegliere fra tre opzioni: A, B e C; se A riporta 5 voti, B ne riporta 4 e C ne riporta 3, A ha conseguito la maggioranza relativa ma i favorevoli ad essa (5) sono in numero inferiore agli sfavorevoli (4+3=7).

Di solito, quando si deve assumere una decisione, non si vota simultaneamente sulle varie proposte, ma singolarmente su ciascuna di esse, esprimendosi favorevolmente o sfavorevolmente, sicché la votazione è tra due alternative; in questi casi, la maggioranza relativa non si distingue dalla maggioranza semplice (si pensi all'esempio fatto sopra: se si pone ai voti la sola opzione A, riceverà 5 voti a favore e 7 contro, i quali ultimi rappresentano tanto la maggioranza relativa quanto quella semplice). Tipici esempi di votazione su più di due opzioni, nella quale è richiesta la maggioranza relativa, sono le elezioni nell'ambito di collegi elettorali uninominali dove risulta eletto il candidato che ha riportato più voti, come quelle per la Camera dei comuni del Regno Unito e per la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti.

In certi casi è previsto che si voti simultanemente su tutte le opzioni (primo turno) e che, se nessuna ha ottenuto la maggioranza semplice, si proceda ad una seconda votazione (secondo turno o ballottaggio) tra quelle che hanno ottenuto più voti (di solito le prime due) o hanno conseguito una certa frazione di voti sul totale (ad esempio, 1/8); per il secondo turno è richiesta la sola maggioranza relativa. Una soluzione del genere è, ad esempio, utilizzata per l'elezione dei deputati dell'Assemblea nazionale francese nell'ambito di collegi uninominali.

Maggioranza semplice[modifica | modifica wikitesto]

Un'opzione consegue la maggioranza semplice se ottiene un numero di voti superiore alla metà del numero totale di votanti. Detto in altri termini, la maggioranza semplice è conseguita dall'opzione che raggiunge un quorum funzionale fissato in più della metà dei votanti. Se le opzioni su cui si vota sono solo due, quella che ottiene più voti ne avrà senz'altro più della metà, sicché maggioranza semplice e relativa coincidono.

La maggioranza semplice garantisce che, tra quelli che hanno votato, i favorevoli all'opzione siano in numero maggiore degli sfavorevoli, ma non garantisce che lo stesso accada qualora si prendano in considerazione tutti quelli che avevavo diritto al voto, se alcuni di loro non l'hanno esercitato. Ritornando al comitato di 12 membri del nostro esempio, se hanno votato solo 8, la maggioranza semplice è pari a 5 voti; ove raggiunta, si ha la garanzia che i voti favorevoli sono superiori agli sfavorevoli (8-5=3) ma non si può escludere che anche i 4 non votanti sarebbero stati contrari, nel qual caso il loro numero complessivo (3+4=7) supererebbe quello dei voti a favore.

Coloro che non hanno esercitano il diritto al voto non contano ai fini della maggioranza semplice ed, anzi, fanno abbassare il quorum funzionale, agevolando il suo raggiungimento. Va però tenuto presente che spesso si richiede non solo il raggiungimento della maggioranza semplice ma anche che abbia votato almeno una certa quota degli aventi diritto (il cosiddetto quorum strutturale, comunemente noto come numero legale), ad esempio la metà. Inoltre, diversi possono essere i criteri usati per stabilire chi è considerato votante ed entra, quindi, nel calcolo del quorum funzionale. Si pensi al caso degli astenuti, che sono presenti al momento del voto ma non esprimono lo stesso: se li si considera non votanti (come fa l'art. 48 del Regolamento della Camera dei deputati italiana) l'astensione, abbassando il quorum funzionale, agevola il suo raggiungimento; al contrario, se gli astenuti sono considerati votanti (come fa l'art. 107 del Regolamento del Senato della Repubblica italiano) l'astensione non fa abbassare il quorum funzionale; nel primo caso si richiede la maggioranza dei votanti (in senso stretto), nel secondo la maggioranza dei presenti.

Il requisito della maggioranza semplice, unito a quello del quorum strutturale, è solitamente utilizzato nelle assemblee parlamentari per le deliberazioni ordinarie: si pensi all'art. 64, comma 3º, della Costituzione italiana secondo il quale "Le deliberazioni di ciascuna Camera e del Parlamento non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro componenti, e se non sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo che la Costituzione prescriva una maggioranza speciale".

Maggioranza assoluta[modifica | modifica wikitesto]

Un'opzione consegue la maggioranza assoluta se ottiene un numero di voti superiore alla metà del numero totale degli aventi diritto al voto. Detto in altri termini, la maggioranza assoluta è conseguita dall'opzione che raggiunge un quorum funzionale fissato in più della metà degli aventi diritto al voto. Se tutti coloro che avevano diritto al voto lo hanno esercitato, maggioranza semplice e assoluta coincidono.

La maggioranza assoluta garantisce che i favorevoli all'opzione sono più degli sfavorevoli, qualunque sia il numero degli aventi diritto che ha votato. Riprendendo l'esempio del comitato di 12 membri, la maggioranza assoluta è pari a 7 voti, quindi, se un'opzione la raggiunge, si ha la certezza che il numero dei contrari (al massimo 12-7=5) è inferiore al numero dei favorevoli, anche se alcuni di loro non hanno votato. In effetti, se è richiesta la maggioranza assoluta, coloro che non hanno espresso il voto sono di fatto equiparati a coloro che hanno espresso voto contrario e per raggiungerla è comunque necessario che abbia votato almeno la metà degli aventi diritto, il che rende inutile il requisito del quorum strutturale.

La maggioranza assoluta è evidentemente più difficile da raggiungere rispetto a quella semplice e la difficoltà aumenta all'aumentare del numero degli aventi diritto al voto. Ciò spiega perché, quando il numero dei membri è elevato, come avviene di solito nelle assemblee parlamentari, si preferisce ricorrere alla maggioranza semplice per le deliberazioni ordinarie, riservando la maggioranza assoluta a casi specifici, in cui si vota su questioni o si eleggono titolari di uffici di particolare rilievo. Ad esempio, la Costituzione italiana, che come si è visto richiede in via ordinaria la maggioranza semplice per le deliberazioni parlamentari, prescrive però la maggioranza assoluta per l'approvazione dei regolamenti parlamentari (art. 64, 1º comma), per la dichiarazione d'urgenza di una legge (art. 73, 2º comma), per l'elezione del Presidente della Repubblica dal quarto scrutinio in poi (art. 83, 3º comma) e per la sua messa in stato d'accusa (art. 90, 2º comma), per l'approvazione delle leggi che attribuiscono ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia alle regioni a statuto ordinario (art. 116, 3º comma) e per l'approvazione delle leggi costituzionali (art. 138, 1º comma).

Maggioranza qualificata[modifica | modifica wikitesto]

Un'opzione consegue una maggioranza qualificata se ottiene un numero di voti non inferiore ad un quorum funzionale fissato in una frazione superiore alla metà del numero totale dei votanti o degli aventi diritto al voto. Le frazioni di solito utilizzate per fissare tale quorum sono 3/5, 2/3, 3/4 e 4/5. Qualche volta, se il numero degli aventi diritto al voto è prestabilito, il quorum non viene espresso come frazione ma come numero minimo di voti da raggiungere (un esempio è offerto dalla maggioranza di almeno 9 voti - su 15 membri - richiesta per le deliberazioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite).

Le maggioranze qualificate vengono solitamente richieste per decisioni di particolare importanza, in relazione alle quali si reputa necessario un ampio consenso; ad esempio, per la modifica degli atti che contengono le norme fondamentali sull'organizzazione e il funzionamento di un ente, come le costituzioni e gli statuti. In ambito parlamentare, il requisto della maggioranza qualificata, specie se elevata, è generalmente volto a far sì che il partito o la coalizione che detiene la maggioranza debba acquisire il consenso dell'opposizione o, almeno, di una sua parte; non stupisce, quindi, che tali maggioranze vengano tipicamente richieste per l'elezione di cariche super partes, come il presidente della repubblica, i presidenti delle camere e i giudici della corte costituzionale, o per decisioni che potrebbero comprimere i diritti delle minoranze.

Poiché la difficoltà di raggiungere la maggioranza qualificata può portare ad una situazione di stallo, talvolta si prevede che, se non è stata raggiunta dopo un certo numero di votazioni, è sufficiente la maggioranza assoluta. Un esempio è offerto dal già citato art. 83, 3º comma, della Costituzione italiana, secondo il quale "L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta".

Altri esempi di maggioranza qualificata nell'ordinamento italiano sono quella dei 2/3 dei componenti di ciascuna camera, richiesta dalla Costituzione all'art. 79, per l'approvazione delle leggi che concedono l'amnistia o l'indulto, e all'art. 138, 3º comma, per evitare che una legge costituzionale possa essere sottoposta a referendum popolare; quella parimenti dei 2/3 dei componenti, richiesta dall'art. 3 della legge costituzionale 22 novembre 1967, n. 2, per l'elezione di cinque giudici costituzionali da parte del Parlamento in seduta comune; quella dei 3/5 dei componenti, richiesta dall'art. 22 della legge 24 marzo 1958, n. 195, per l'elezione, sempre da parte del Parlamento in seduta comune, dei membri cosiddetti laici del Consiglio Superiore della Magistratura; quella dei 3/4 degli associati, richiesta dall'art. 21, 3º comma, del Codice civile per la deliberazione dello scioglimento di un'associazione riconosciuta da parte dell'assemblea. Nel diritto canonico un noto esempio di maggioranza qualificata è quella dei 2/3 dei votanti per l'elezione del Papa da parte dei cardinali riuniti in conclave, stabilita dal Concilio Lateranense III.

Ma bravo... peccato che tu stessi parlando della maggioranza delle leggi a favore degli omosessuali che la sinistra oltretutto non ha mai fatto promulgare... fai pace con il cervello.

Giordi
02-04-15, 22:39
Se la sinistra ha la maggioranza e tu non sei in grado di elencarci nemmeno UN provvedimento che avrebbe preso a favore dei gay, allora hai detto una cazzata grossa come una casa.

...solo una???

Druuna
02-04-15, 22:52
...solo una???
magari ne avessero fatta almeno una....

in compenso hanno riconfermato i finanziamenti statali alle scuole private (che sono in maggioranza cattoliche), ma per quello non si lamentano della "sinistra"...

Saburosakai
03-04-15, 06:42
magari ne avessero fatta almeno una....

in compenso hanno riconfermato i finanziamenti statali alle scuole private (che sono in maggioranza cattoliche), ma per quello non si lamentano della "sinistra"...


Ma io non mi lamento della sinistra, anzi è necessario che ci sia sempre una forte sinistra alla opposizione, e solo alla opposizione. Per il resto mi lascia divertito il fatto che la sinistra oramai apertamente ed irrimediabilmente omofila e ginofobica neghi ostinatamente le sue pur conclamate inclinazioni. Forse, e per me giustamente, se ne vergogna. Un po' come la moglie troia che sorpresa a letto con l' amante giura e spergiura che si tratta di un rappresentante della Vorwerk capitato lì per caso.

Malandrina
03-04-15, 06:54
Esistono anche le lesbiche, tanto per precisare.
In ogni caso, non capisco perché la sinistra di cui tu vaneggi dovrebbe avrebbe la fobia delle donne.

Saburosakai
03-04-15, 06:56
Esistono anche le lesbiche, tanto per precisare.
In ogni caso, non capisco perché la sinistra di cui tu vaneggi dovrebbe avrebbe la fobia delle donne.

Chiedilo alla Boldrini ed a tutti quelli che si indignano quando vedono un paio di poppe alla tv o sui cartelloni pubblicitari.

Malandrina
03-04-15, 07:04
Chiedilo alla Boldrini ed a tutti quelli che si indignano quando vedono un paio di poppe alla tv o sui cartelloni pubblicitari.

Dici che si tratta di una fobia? Pensavo a qualcosa di molto più politically correct.

Saburosakai
03-04-15, 07:08
Dici che si tratta di una fobia? Pensavo a qualcosa di molto più politically correct.

Ginofobici e omofili ... questo è quanto emerge dal loro comportamento. Politically correct significa solo che è corretto politicamente, ossia non è importante cosa è vero e cosa no ma basta che piaccia ai politici ... :-)

Malandrina
03-04-15, 07:11
Ginofobici e omofili ... questo è quanto emerge dal loro comportamento. Politically correct significa solo che è corretto politicamente, ossia non è importante cosa è vero e cosa no ma basta che piaccia ai politici ... :-)

Ti ribadisco che esistono anche le unioni lesbiche, quindi la ginofobia mal si concilierebbe con questa tua visione.

Druuna
03-04-15, 12:29
Ma io non mi lamento della sinistra

:44:

fai pace col cervello

Druuna
03-04-15, 12:31
Ginofobici e omofili ... questo è quanto emerge dal loro comportamento. Politically correct significa solo che è corretto politicamente, ossia non è importante cosa è vero e cosa no ma basta che piaccia ai politici ... :-)

Politically correct


L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale offesa verso determinate categorie di persone. Secondo tale orientamento, le opinioni che si esprimono devono apparire esenti, nella forma linguistica e nella sostanza, da pregiudizi razziali, etnici, religiosi, di genere, di età, di orientamento sessuale o relativi a disabilità fisiche o psichiche della persona.


politically correct in ?Enciclopedia dell'Italiano? ? Treccani (http://www.treccani.it/enciclopedia/politically-correct_%28Enciclopedia_dell%27Italiano%29/)

In ogni caso la Boldrini pensa che i cartelloni che esibiscono la carne femminile come manzi in macelleria siano offensive della donna, quindi il tuo uso della parola "ginofobia" è totalmente assurdo.

Malandrina
03-04-15, 12:37
Politically correct


L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale offesa verso determinate categorie di persone. Secondo tale orientamento, le opinioni che si esprimono devono apparire esenti, nella forma linguistica e nella sostanza, da pregiudizi razziali, etnici, religiosi, di genere, di età, di orientamento sessuale o relativi a disabilità fisiche o psichiche della persona.


politically correct in ?Enciclopedia dell'Italiano? ? Treccani (http://www.treccani.it/enciclopedia/politically-correct_%28Enciclopedia_dell%27Italiano%29/)

In ogni caso la Boldrini pensa che i cartelloni che esibiscono la carne femminile come manzi in macelleria siano offensive della donna, quindi il tuo uso della parola "ginofobia" è totalmente assurdo.

Credo che in effetti l'abbia usato del tutto a sproposito, perché non c'entra una mazza proprio.

Druuna
03-04-15, 13:06
OT:

Saburo Sakai

Raggiunta l'età scolare Sakai viene inviato a studiare a Tokyo presso uno zio, dove però si dimostra un allievo scarsamente dotato nonostante le continue sollecitazioni della famiglia. Tornato a Saga nel 1933 decide di seguire la carriera militare per riscattare le proprie carenze scolastiche, motivo di umiliazione per tutta la famiglia.

Saburo Sakai - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Saburo_Sakai)

e così si dà al tiro a segno...

:ghigno:

Saburosakai
04-04-15, 19:19
Ti ribadisco che esistono anche le unioni lesbiche, quindi la ginofobia mal si concilierebbe con questa tua visione.

Le lesbiche, come dici tu, sono omosessuali la ginofobia riguarda le donne intese nel senso aulico del termine ... :-)

Saburosakai
04-04-15, 19:21
Politically correct


L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale offesa verso determinate categorie di persone. Secondo tale orientamento, le opinioni che si esprimono devono apparire esenti, nella forma linguistica e nella sostanza, da pregiudizi razziali, etnici, religiosi, di genere, di età, di orientamento sessuale o relativi a disabilità fisiche o psichiche della persona.


politically correct in ?Enciclopedia dell'Italiano? ? Treccani (http://www.treccani.it/enciclopedia/politically-correct_%28Enciclopedia_dell%27Italiano%29/)

In ogni caso la Boldrini pensa che i cartelloni che esibiscono la carne femminile come manzi in macelleria siano offensive della donna, quindi il tuo uso della parola "ginofobia" è totalmente assurdo.


In teoria dovrebbe essere così di fatto è solo un lecchinaggio dei potenti o presunti tali di turno.... :-)

Saburosakai
04-04-15, 19:23
OT:

Saburo Sakai

Raggiunta l'età scolare Sakai viene inviato a studiare a Tokyo presso uno zio, dove però si dimostra un allievo scarsamente dotato nonostante le continue sollecitazioni della famiglia. Tornato a Saga nel 1933 decide di seguire la carriera militare per riscattare le proprie carenze scolastiche, motivo di umiliazione per tutta la famiglia.

Saburo Sakai - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Saburo_Sakai)

e così si dà al tiro a segno...

:ghigno:

Vero, ma da buona sinistroide hai omesso quanto segue ..... :-) :-) :-)

Saburo Sakai nasce il 16 agosto 1916 a Saga, sull'isola di Kyūshū, ad una settantina di chilometri di distanza da Nagasaki da una antica famiglia appartenente alla casta dei samurai. Alla metà del XIX secolo, con la Restaurazione Meiji, il Giappone soppresse il sistema basato sulle caste e la famiglia Sakai si trovò di colpo nell'indigenza e costretta al lavoro nei campi per sopravvivere. Nonostante le difficoltà di questa nuova condizione Sakai viene allevato nel rispetto delle rigide norme espresse nel Hagakure e nel Bushidō che erano alla base dell'addestramento del samurai: una vita totalmente dedicata al servizio della Patria e dell'Imperatore
Sakai si arruola come recluta della Marina Imperiale Giapponese e viene destinato alla base navale di Sasebo dove, grazie agli insegnamenti del rigido codice Hagakure, non ha difficoltà ad adattarsi alla ferrea disciplina che vige alla base. Imbarcato come cannoniere sulla corazzata Kirishima ed in seguito sulla Haruna, Sakai viene promosso in breve tempo al grado di sergente grazie alle sue elevate qualità militari e al suo sviluppato senso di disciplina. Nel 1936 viene ammesso alla scuola di aviazione della Marina a Tushiura conquistando uno dei settanta posti disponibili a fronte di oltre millecinquecento domande. Rapidamente emergono le non comuni qualità di Sakai come pilota di caccia legate principalmente alla sua capacità di visione complessiva dell'area di combattimento (Sakai non venne mai colto di sorpresa da alcun caccia nemico durante la guerra). Nel dicembre 1937 ottiene il brevetto di pilota militare e viene subito inviato in Cina dove il conflitto sino-giapponese continua a richiedere un sempre maggiore coinvolgimento da parte dell'aviazione.

Nel maggio 1938 abbatte, pilotando un caccia Mitsubishi A5M "Claude", il suo primo aereo nemico (un Polikarpov I-16) dando così inizio alla sua lunga serie di successi. Viene trasferito presso la base di Hankow nel maggio 1941 e riequipaggiato con il nuovo caccia Mitsubishi A6M "Zero" abbatte il suo primo caccia cinese con questo nuovo aereo eseguendo nel contempo una intensa attività di ricognizione sulle basi americane del Pacifico.

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 dicembre 1941, allo scoppio delle ostilità tra Stati Uniti e Giappone, Sakai è impiegato in un attacco contro la base di Clark nelle Filippine che viene completamente distrutta. Il 10 dicembre 1941 Sakai riesce ad abbattere un bombardiere pesante Boeing B-17 Flying Fortress della United States Army Air Force, primo abbattimento da parte di forze giapponesi di questo tipo di aeroplano.

Nel gennaio 1942 viene trasferito a Tarakan nel Borneo dove partecipa alle operazioni volte alla conquista delle Indie Orientali Olandesi durante la fase di espansione giapponese.

Trasferito presso la base di Lae, presso lo squadrone del tenente Junichi Sasai, in supporto alla progettata conquista giapponese dell'importante località di Port Moresby, il sottufficiale Sakai diviene in breve un asso rispettato sia dagli equipaggi di terra che compiono ogni sforzo per mantenere il suo aereo in costante efficienza, sia suoi gregari: Sakai non perse mai un gregario durante la guerra.

L'8 agosto 1942 durante un combattimento sopra i cieli di Guadalcanal viene gravemente ferito all'occhio destro da parte di un aerosilurante statunitense Grumman TBF Avenger e dopo un lungo volo verso le proprie basi, che assume i contorni della leggenda per le gravi condizioni del pilota, riesce ad atterrare a Rabaul. Immediatamente ricoverato ed inviato in Giappone, presso l'ospedale navale della base di Sasebo, perde l'occhio destro a seguito delle ferite riportate. Dopo un lungo ricovero, durato cinque mesi, Sakai viene destinato all'addestramento dei nuovi piloti da combattimento presso la base di Sasebo.

Nell'aprile 1944 viene assegnato nuovamente ad un reparto da caccia presso la squadriglia di Yokosuka impegnata nella difesa di Iwo Jima, dove nonostante le sue menomazioni riesce ad abbattere altri quattro aerei alleati. Ormai divenuto eroe nazionale Sakai viene promosso ufficiale per meriti di guerra, un onore concesso molto di rado dalle forze armate giapponesi.


Ma mi rendo anche conto del fatto che dignità ed onore militari per una sinsitroide sono cose del tutto prive di senso ... :-)

Chicca_
04-04-15, 21:54
Vorrei avere il tuo ottimismo.

In realtà ci sono degli studi che confermano il suo ottimismo ...
L’Italia è tra i Paesi con il più alto tasso di discriminazione in Europa in termini di politiche dei diritti Lgbt, ma è anche quello che rileva il maggiore aumento di tolleranza nei confronti degli omosessuali ...
Omofobia in Europa: l'Italia tra discriminazione e tolleranza - Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/03/omofobia-in-europa/699821/)

Chicca_
04-04-15, 21:57
Ti ribadisco che esistono anche le unioni lesbiche, quindi la ginofobia mal si concilierebbe con questa tua visione.

Esattamente .. ho un amica lesbica che ha una compagna da almeno tre anni .. quando ne abbiamo parlato in verità ho percepito che non le interessasse personalmente l'unione civile ma che ne facesse più una questione di principio ..

Malandrina
05-04-15, 07:20
Esattamente .. ho un amica lesbica che ha una compagna da almeno tre anni .. quando ne abbiamo parlato in verità ho percepito che non le interessasse personalmente l'unione civile ma che ne facesse più una questione di principio ..

Difatti di questione di principio si tratta. Non tutte le coppie di fatto convoleranno a "nozze", esattamente come succede oggi per le coppie etero, ma chi vorrà avrà l'opportunità di farlo. E poco non è.

diegol22
05-04-15, 12:00
Esattamente .. ho un amica lesbica che ha una compagna da almeno tre anni .. quando ne abbiamo parlato in verità ho percepito che non le interessasse personalmente l'unione civile ma che ne facesse più una questione di principio ..

Ma infatti è ormai diventata una questione di principio. Tutti devono essere eguali davanti alla legge, non in senso formale, ma sostanziale.

fiume sand creek
05-04-15, 20:53
:44:

fai pace col cervello

Non pretendere troppo.
Accontentati di una apertura del mar rosso o di una moltiplicazione di pani e pesci.
Anche i miracoli hanno dei limiti.;)

Saburosakai
05-04-15, 21:32
Stormfront? Mai letto. A me piace questo... Biografia de Francisco Franco Bahamonde (http://www.biografiasyvidas.com/biografia/f/franco.htm)

fiume sand creek
06-04-15, 09:27
Stormfront? Mai letto. A me piace questo... Biografia de Francisco Franco Bahamonde (http://www.biografiasyvidas.com/biografia/f/franco.htm)

Posseggo la biografia di Solimano il magnifico e quella di Temujin.
Numerosi testi su Vlad Tepes e su Ivan IV°.
Approfondimenti sulle figure di Timur Lang e di Ezrebeth Bathory.
Ma quello che hai citato non l'ho mai sentito nominare.
Si vede che non ha mai combinato un gran che nella vita.

Druuna
06-04-15, 23:01
Cmq questo 3D è sulle unioni civili...

Druuna
06-04-15, 23:02
Le lesbiche, come dici tu, sono omosessuali la ginofobia riguarda le donne intese nel senso aulico del termine ... :-)

Le lesbiche sono donne.
Pensavo non ci fosse bisogno di spiegarlo.

fiume sand creek
06-04-15, 23:25
Cmq questo 3D è sulle unioni civili...

I diritti civili necessitano di civiltà.

Chi rimane indifferente quando un connazionale si vede privato di tali diritti.
Chi non riconosce una discriminazione nei confronti di una parte della popolazione.
Chi gode di tale discriminazione per soddisfare il proprio ego.
Chi è disposto a sacrificare la propria dignità e quella dei propri figli in nome di una qualsiasi ideologia politica o religiosa.
Chi accetta tutto questo non è civile.

Crescenzo Garofalo
07-04-15, 02:39
Vero, ma da buona sinistroide hai omesso quanto segue ..... :-) :-) :-)

Saburo Sakai nasce il 16 agosto 1916 a Saga, sull'isola di Kyūshū, ad una settantina di chilometri di distanza da Nagasaki da una antica famiglia appartenente alla casta dei samurai. Alla metà del XIX secolo, con la Restaurazione Meiji, il Giappone soppresse il sistema basato sulle caste e la famiglia Sakai si trovò di colpo nell'indigenza e costretta al lavoro nei campi per sopravvivere. Nonostante le difficoltà di questa nuova condizione Sakai viene allevato nel rispetto delle rigide norme espresse nel Hagakure e nel Bushidō che erano alla base dell'addestramento del samurai: una vita totalmente dedicata al servizio della Patria e dell'Imperatore
Sakai si arruola come recluta della Marina Imperiale Giapponese e viene destinato alla base navale di Sasebo dove, grazie agli insegnamenti del rigido codice Hagakure, non ha difficoltà ad adattarsi alla ferrea disciplina che vige alla base. Imbarcato come cannoniere sulla corazzata Kirishima ed in seguito sulla Haruna, Sakai viene promosso in breve tempo al grado di sergente grazie alle sue elevate qualità militari e al suo sviluppato senso di disciplina. Nel 1936 viene ammesso alla scuola di aviazione della Marina a Tushiura conquistando uno dei settanta posti disponibili a fronte di oltre millecinquecento domande. Rapidamente emergono le non comuni qualità di Sakai come pilota di caccia legate principalmente alla sua capacità di visione complessiva dell'area di combattimento (Sakai non venne mai colto di sorpresa da alcun caccia nemico durante la guerra). Nel dicembre 1937 ottiene il brevetto di pilota militare e viene subito inviato in Cina dove il conflitto sino-giapponese continua a richiedere un sempre maggiore coinvolgimento da parte dell'aviazione.

Nel maggio 1938 abbatte, pilotando un caccia Mitsubishi A5M "Claude", il suo primo aereo nemico (un Polikarpov I-16) dando così inizio alla sua lunga serie di successi. Viene trasferito presso la base di Hankow nel maggio 1941 e riequipaggiato con il nuovo caccia Mitsubishi A6M "Zero" abbatte il suo primo caccia cinese con questo nuovo aereo eseguendo nel contempo una intensa attività di ricognizione sulle basi americane del Pacifico.

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 dicembre 1941, allo scoppio delle ostilità tra Stati Uniti e Giappone, Sakai è impiegato in un attacco contro la base di Clark nelle Filippine che viene completamente distrutta. Il 10 dicembre 1941 Sakai riesce ad abbattere un bombardiere pesante Boeing B-17 Flying Fortress della United States Army Air Force, primo abbattimento da parte di forze giapponesi di questo tipo di aeroplano.

Nel gennaio 1942 viene trasferito a Tarakan nel Borneo dove partecipa alle operazioni volte alla conquista delle Indie Orientali Olandesi durante la fase di espansione giapponese.

Trasferito presso la base di Lae, presso lo squadrone del tenente Junichi Sasai, in supporto alla progettata conquista giapponese dell'importante località di Port Moresby, il sottufficiale Sakai diviene in breve un asso rispettato sia dagli equipaggi di terra che compiono ogni sforzo per mantenere il suo aereo in costante efficienza, sia suoi gregari: Sakai non perse mai un gregario durante la guerra.

L'8 agosto 1942 durante un combattimento sopra i cieli di Guadalcanal viene gravemente ferito all'occhio destro da parte di un aerosilurante statunitense Grumman TBF Avenger e dopo un lungo volo verso le proprie basi, che assume i contorni della leggenda per le gravi condizioni del pilota, riesce ad atterrare a Rabaul. Immediatamente ricoverato ed inviato in Giappone, presso l'ospedale navale della base di Sasebo, perde l'occhio destro a seguito delle ferite riportate. Dopo un lungo ricovero, durato cinque mesi, Sakai viene destinato all'addestramento dei nuovi piloti da combattimento presso la base di Sasebo.

Nell'aprile 1944 viene assegnato nuovamente ad un reparto da caccia presso la squadriglia di Yokosuka impegnata nella difesa di Iwo Jima, dove nonostante le sue menomazioni riesce ad abbattere altri quattro aerei alleati. Ormai divenuto eroe nazionale Sakai viene promosso ufficiale per meriti di guerra, un onore concesso molto di rado dalle forze armate giapponesi.


Ma mi rendo anche conto del fatto che dignità ed onore militari per una sinsitroide sono cose del tutto prive di senso ... :-)

Dopo la guerra Sakai divenne un pacifista e sostenitore della democrazia.

fiume sand creek
07-04-15, 10:35
Dopo la guerra Sakai divenne un pacifista e sostenitore della democrazia.

Secondo altra ottica è diventato comunista.
Ma questo è meglio ometterlo.;)

Undertaker
10-04-15, 15:58
Posseggo la biografia di Solimano il magnifico e quella di Temujin.
Numerosi testi su Vlad Tepes e su Ivan IV°.
Approfondimenti sulle figure di Timur Lang e di Ezrebeth Bathory.
Ma quello che hai citato non l'ho mai sentito nominare.
Si vede che non ha mai combinato un gran che nella vita.

Ha solo governato la Spagna per 36 anni...Niente di che...
Ti piace la contessa vampira?

Undertaker
10-04-15, 15:58
Le lesbiche sono donne.


Ma dai?That's incredible!

Druuna
10-04-15, 18:56
Ma dai?That's incredible!

qualcuno non ci arriva... :rolleyes: