PDA

Visualizza Versione Completa : Unioni civili? Il rischio di rimanere ai margini della civiltà



Malandrina
13-10-15, 12:38
Unioni civili? Il rischio di rimanere ai margini della civiltà
Al di là dei calendari e delle agende, il realismo spinge a dire che no, l’Italia non avrà quella legge, resterà macchia nera nel mondo Occidentale avanzato, incasellata tra la Moldavia e la Polonia, punta di un iceberg di integralismo confessionale e di negazione dei diritti civili

http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2015/10/13/Italia/Foto/RitagliWeb/OSWTX56X5164-kqGD-U10601698320715z0F-700x394@LaStampa.it.jpg



LAPRESSE













http://www.lastampa.it/modulo/registrazione/newsletter/img/icona-social.jpg
http://www.lastampa.it/modulo/social/img/print.png
http://www.lastampa.it/modulo/social/img/mail.png
http://www.lastampa.it/modulo/social/img/more.png




13/10/2015
ANTONELLA RAMPINO





Vedrà mai la luce il provvedimento per le unioni civili? Tra capigruppo e breve passaggio in Aula in Senato prima che cali il 15 ottobre la saracinesca della Legge di Stabilità, che per legge scaccia dalla discussione qualsiasi altra legge, alla Camera “se ne parlerà a gennaio”, confidava l’altro giorno il capogruppo Pd, il democristianissimo Ettore Rosato.

Ma al di là dei calendari e delle agende, il realismo spinge a dire che no, l’Italia non avrà quella legge, resterà macchia nera nel mondo Occidentale avanzato, incasellata tra la Moldavia e la Polonia, punta di un iceberg di integralismo confessionale e di negazione dei diritti civili. Perché semmai vi saranno quei diritti che riguardano omosessuali come eterosessuali, bisogna notare, saranno annacquati, compromessi, stropicciati, degni della prima metà del secolo scorso.

Perché nonostante le rocambolesche soluzioni, anche lessicali, trovate nel cosiddetto Cirinnà-bis per non chiamare le cose con il loro nome, quel provvedimento i matrimoni omosessuali di fatto li contiene, e dunque mette a rischio il governo. Non piace infatti, a dir poco, all’alleato di coalizione, l’Ncd, i cui voti sono essenziali. Gli alfaniani già rivendicano come una propria iniziativa tutte le riforme renziane, dal jobs act in giù. Adesso, un partito microscopico, sfiancato dalla campagna-acquisti di Verdini e Berlusconi, squassato tra chi iscriverebbe domattina al Pd di Renzi e chi si chiede quale futuro potrebbe mai avere altrimenti in caso elezioni politiche, non può fare a meno della battaglia contro le unioni civili. Una battaglia capace di fornire identità politiche a chi ne ha di assai blande, spendibile in caso di campagna elettorale e che oltretutto può renderlo anche sponda privilegiata di un bel pezzo integralista della curia di Oltretevere, grazie al lavoro dei parlamentari riuniani Lupi e Giovanardi.

Non a caso, dopo l’incontro con Alfano, ieri Renzi ha detto “a me basta che la legge arrivi in Aula, poi si vedrà”. A meno di sorprese positive -occorre ricordare che sulla legge per le unioni civili il governo italiano rischia la faccia, anche con Bruxelles- quando Renzi dice che la parola sta al Parlamento in genere occorre intendere: se poi non se ne fa nulla, non è colpa mia.

Unioni civili? Il rischio di rimanere ai margini della civiltà - La Stampa (http://www.lastampa.it/2015/10/13/italia/politica/unioni-civili-il-rischio-di-rimanere-ai-margini-della-civilt-gGLCbm3yuFK3aBAKPnEr0O/pagina.html)

Molly
13-10-15, 13:45
Io credo che si farà, sono due anni che Renzi gioca a fare il dittatorello decisionista che tira dritto contro tutto e tutti, non può permettersi di fare retromarcia su una legge che simbolicamente gli può valere più consensi di quelli che possono avere quei falliti dei giovanardiani

Duca Bianco
14-10-15, 11:04
Oggi Alfano si mette di traverso, il prossimo monocolore renziano non avrà freni. Male che vada dovrete aspettare il 2018 per diventare un paese civile.

Inviato dal mio SM-G386F utilizzando Tapatalk