PDA

Visualizza Versione Completa : Alienazione genitoriale accertata: affido esclusivo dei figli al padre, quando l'altr



MaIn
22-01-16, 11:36
Alienazione genitoriale accertata: affido esclusivo dei figli al padre, quando l'altro genitore è dannoso per la loro serena crescita (http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/dirittoCivile/famiglia/2016-01-08/affido-super-esclusivo-figli-padre-e-collocazione-provvisoria-semestrale-presso-struttura-specializzata-piccoli-130741.php?refresh_ce=1)

Hatshepsut
22-01-16, 12:37
Non ho letto tutto l'articolo, ma non mi piace il collocamento provvisorio in struttura.
Si presta ad abusi. I bambini devono rimanere in famiglia, se non presso uno dei due litiganti, allora con i nonni, con i zii, con i cugini, ma assolutamente mai in un istituto.
E i genitori dovrebbero fare di tutto per evitarlo (sia le madri che i padri).

massena
25-01-16, 14:15
Non ho letto tutto l'articolo, ma non mi piace il collocamento provvisorio in struttura.
Si presta ad abusi. I bambini devono rimanere in famiglia, se non presso uno dei due litiganti, allora con i nonni, con i zii, con i cugini, ma assolutamente mai in un istituto.
E i genitori dovrebbero fare di tutto per evitarlo (sia le madri che i padri).

per un annetto gli scout mi hanno mandato a fare il volontario in una "casa famiglia" con minori. alcuni avevano i genitori in galera, altri erano abbandonati. all'epoca non c'erano tutti questi extracomunitari, gli unici "stranieri" (ma cittadini italiani) erano due bambini che venivano dall'australia (famiglia di emigrati rientrati o espulsi) e uno di origine asiatica (non mi ricordo se adottato).
non augurio a nessun bambino di finire in un posto simile.
a gestire l'istituto era una famiglia con figli. c'era qualche collaboratore pagato (tipo la cuoca), un obiettore e il resto volontari. io aiutavo a fare i compiti 2-3 bambini 1 o 2 volte alla settimana. poi ho capito l'andazzo e preferivo giocare a subbuteo o portarli a giocare a pallone al parco, almeno uscivano un po'.
mi faceva tenerezza uno che faceva vedere sempre le foto del padre. una invece doveva essere tenuta d'occhio perché faceva la zoccoletta con i ragazzi.
che pena...

Hatshepsut
01-02-16, 16:40
per un annetto gli scout mi hanno mandato a fare il volontario in una "casa famiglia" con minori. alcuni avevano i genitori in galera, altri erano abbandonati. all'epoca non c'erano tutti questi extracomunitari, gli unici "stranieri" (ma cittadini italiani) erano due bambini che venivano dall'australia (famiglia di emigrati rientrati o espulsi) e uno di origine asiatica (non mi ricordo se adottato).
non augurio a nessun bambino di finire in un posto simile.
a gestire l'istituto era una famiglia con figli. c'era qualche collaboratore pagato (tipo la cuoca), un obiettore e il resto volontari. io aiutavo a fare i compiti 2-3 bambini 1 o 2 volte alla settimana. poi ho capito l'andazzo e preferivo giocare a subbuteo o portarli a giocare a pallone al parco, almeno uscivano un po'.
mi faceva tenerezza uno che faceva vedere sempre le foto del padre. una invece doveva essere tenuta d'occhio perché faceva la zoccoletta con i ragazzi.
che pena...

Eh, ho ben presente. I giudici che preferiscono questa soluzione nei casi di separazione, a mio parere non fanno un buon lavoro e certi sospetti me li faccio venire.

FRUGALE
09-02-16, 16:29
Questi poveri bambini andrebbero dati in adozione, ma mi hanno detto che è molto difficile che un bambino italiano che vive in orfanatrofio sia adottabile... anche se ha la madre tossica e il padre delinquente.
Così diventa più comodo andarne a comprare all'estero, cosa che io proibirei per legge.

massena
09-02-16, 16:39
Questi poveri bambini andrebbero dati in adozione, ma mi hanno detto che è molto difficile che un bambino italiano che vive in orfanatrofio sia adottabile... anche se ha la madre tossica e il padre delinquente.
Così diventa più comodo andarne a comprare all'estero, cosa che io proibirei per legge.

comprare è una parola brutta.
un mio collega ha adottato due fratellini romeni. già grandicelli (3-4 anni).
è andato per prenderne uno. poi all'orfanotrofio gli hanno detto che aveva un fratello in un altro istituto. i due non si conoscevano e parlavano pure lingue diverse (l'altro parlava ungherese, credo dipenda dal fatto che era al confine con l'Ungheria). in definitiva è tornato con due figli (l'ho fatta facile ma ha penato a lungo).
i due ragazzi sono ormai grandi e parlano con l'accento romagnolo.

massena
09-02-16, 16:42
un mio amico d'infanzia, residente in germania (è ing. e si è sistemato molto bene, la moglie è chimica. si sono trasferiti poco dopo essersi sposati, prima lui, poi lei) ha adottato 3 fratelli sudamericani. la sorella maggiore aveva qualcosa come 12 anni, gli altri più piccoli.
ormai sono trilingue (oltre a cavarsela con l'inglese)

FRUGALE
09-02-16, 19:08
comprare è una parola brutta.
un mio collega ha adottato due fratellini romeni. già grandicelli (3-4 anni).
è andato per prenderne uno. poi all'orfanotrofio gli hanno detto che aveva un fratello in un altro istituto. i due non si conoscevano e parlavano pure lingue diverse (l'altro parlava ungherese, credo dipenda dal fatto che era al confine con l'Ungheria). in definitiva è tornato con due figli (l'ho fatta facile ma ha penato a lungo).
i due ragazzi sono ormai grandi e parlano con l'accento romagnolo.

"Comprare" diventa una parola appropriata, visto che si debbono sganciare un sacco di soldi; il paese "povero" vende i sui figli.
E' una parola brutta, ma è così...
Anche una coppia che conosco io, recatasi in Kenya (mi pare di ricordare), per adottare un bambino, tornò a casa con due negretti perché una volta là, saltò fuori il fratellino. E quando sei lì, cosa fai??
Mi sembrano però pratiche incivili, vezzi da individualisti benestanti...
La legge dovrebbe agevolare le adozioni di bambini italiani meno fortunati, togliendo di mezzo le varie associazioni mangiasoldi che si occupano di adozioni internazionali.

Hatshepsut
09-02-16, 20:07
"Comprare" diventa una parola appropriata, visto che si debbono sganciare un sacco di soldi; il paese "povero" vende i sui figli.
E' una parola brutta, ma è così...
Anche una coppia che conosco io, recatasi in Kenya (mi pare di ricordare), per adottare un bambino, tornò a casa con due negretti perché una volta là, saltò fuori il fratellino. E quando sei lì, cosa fai??
Mi sembrano però pratiche incivili, vezzi da individualisti benestanti...
La legge dovrebbe agevolare le adozioni di bambini italiani meno fortunati, togliendo di mezzo le varie associazioni mangiasoldi che si occupano di adozioni internazionali.
I bambini italiani adottabili sono molto pochi in rapporto alle richieste delle coppie. Anni fa il rapporto era di 10 a 1 e immagino che sia peggiorato. Poi i bambini che sono negli istituti qui in Italia sono in genere casi molto problematici, soprattutto dal punto di vista della salute. Parliamo di bambini rom, figli di tossicodipendenti malati di hiv o epatite, bambini disabili.
Le adozioni internazionali sono state regolamentate e rese meno complicate di quanto fossero prima perchè una domanda così alta a fronte di una disponibilità così esigua avrebbe potuto dar luiogo a pratiche poco trasperenti.
I paesi che fanno adottare i bambini dagli stranieri sono molto poveri e non avrebbero modo di prendersi cura di questi bambini, i quali resterebbero in istituto se sono fortunati o per strada in tutti gli altri casi.
I soldi che si pagano vanno per i servizi connessi e non alle famiglie che hanno abbandonato i bambini, nè a nessun privato nel paese di origine. In Italia una parte dei soldi va all'agenzia intermediatrice che è una onlus ed è autorizzata dallo Stato italiano annualmente, sulla base di verifiche e controlli.

Banana Blu
13-02-16, 17:35
non è propriamente musica classica (per niente) però non saprei dove chiedere

Qualcuno sa da dove è presa la musica della pubblicità di Radio Rai?
sul tubo non riesco a trovarla

Cuordy
27-02-16, 15:59
Non ho letto tutto l'articolo, ma non mi piace il collocamento provvisorio in struttura.
Si presta ad abusi. I bambini devono rimanere in famiglia, se non presso uno dei due litiganti, allora con i nonni, con i zii, con i cugini, ma assolutamente mai in un istituto.
E i genitori dovrebbero fare di tutto per evitarlo (sia le madri che i padri).


Vero!