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Visualizza Versione Completa : Luiss Arcobaleno



Druuna
09-02-16, 21:13
(dal 2011)

Tutti ne parlano in questi giorni: a Roma è nata la LUISS ARCOBALENO, una nuova associazione lgbte. Quella "e" non è un errore, è la "e" di eterosessuale. Etero come la presidentessa, Martina Colomasi, e etero come i membri dell'associazione che hanno deciso di lottare assieme a gay, lesbiche, trans contro tutte le discriminazioni, perché l'omofobia non è un problema solo "gay". Abbiamo deciso di intervistare Martina per saperne di più.


1. La LUISS è un’università privata e come tale porta con sé tutta una serie di pregiudizi: uno tra tutti essere chiusa ed esclusiva. Come vivi in realtà tu il tuo contesto universitario?
A un primo sguardo può sembrare, soprattutto per chi la vede dall’esterno, una realtà chiusa. Come dicevi giustamente tu però, si tratta di pregiudizi: stando alla mia esperienza personale non ho riscontrato alcun tipo di chiusura, al contrario ho avuto modo di fare esperienza di una forte apertura alle istanze della società sia da parte sia degli studenti che si sono dimostrati molto recettivi in questo senso, sia dell’università che non manca di fornire occasione di riflessione e di studio su tematiche che potrebbero apparire lontane dalla nostra realtà. Potrei citare a tal proposito la bellissima iniziativa delle “Conversazioni serali”, fortemente voluta dal direttore generale Pierluigi celli, che ci ha permesso di entrare in contatto con numerosi studiosi ed esperti in tematiche molto attuali quali amore, etica pubblica, vocazione di mettersi al servizio del proprio paese: tutti temi che all’apparenza potrebbero sembrare lontani dai contenuti dei nostri corsi di laurea ma che riteniamo fondamentali per costruire una classe dirigente attiva e consapevole delle sfide che è chiamata ad affrontare.


2. Come si pone la LUISS nei confronti delle minoranze?
La LUISS 'Guido Carli' si è sempre dimostrata estremamente rispettosa delle minoranze, siano esse etniche, culturali, religiose o di orientamento sessuale. E' un'università realmente pluralista. Basti pensare all'attenzione posta nell'offerta del menu della mensa che permette una scelta anche a chi, per motivi personali o religiosi, non mangia alcuni cibi, oppure nel sostegno fornito ad associazioni studentesche di ispirazione cattolica. Nel nostro caso, la LUISS nelle personalità più alte si è fin da subito mostrata positiva e ha appoggiato fin da subito la nostra battaglia di civiltà.


3. Come e perché è nata l’idea di LUISS ARCOBALENO?
L’idea è nata su iniziativa di alcuni studenti che a seguito degli attacchi omofobi subiti da BESt (leggi QUI) della Bocconi si sono convinti della necessità di promuovere anche alla LUISS una cultura delle differenze e di combattere insieme contro ogni tipo di discriminazione.



4. E’ stata accolta bene fin da principio o avete trovato oppositori?
Le istituzioni dell’università ci hanno accolto in modo positivo sin da subito, lo stesso direttore generale Pierluigi Celli ci ha voluti incontrare per dimostrarci il suo appoggio. Altri messaggi di sostegno ci sono pervenuti da parte di professori e di altre associazioni universitarie. Purtroppo non sono mancati atteggiamenti ostili da parte di alcuni studenti, rimasti casi fortunatamente isolati.


5. Abbiamo letto (QUI) che sono già arrivati i primi attacchi omofobici ora che siete usciti allo scoperto. Cosa ne pensi e come li state affrontando?
Noi siamo profondamente convinti che gran parte dell’odio omofobico affondi le sue radici nell’ignoranza, ragion per cui ci siamo offerti più volte di confrontarci con i responsabili di questi attacchi.
Per noi questi episodi sono la rappresentazione concreta di quanto sia necessario il nostro lavoro.


6. La LUISS Arcobaleno e BESt, Bocconi Equal Students, sono entrambe associazioni che nascono in un contesto privato. E’ un caso, o le istituzioni che formano i “futuri manager” in realtà sono di larghe vedute più di quanto non si pensi?
Se Luiss Arcobaleno è concettualmente collegabile a BESt è per via della somiglianza dell'ambiente di nascita: entrambi atenei privati di fama, che non di rado sono in goliardica rivalità. Ma non siamo gli unici: in numerose Università pubbliche abbiamo associazioni studentesche con missioni analoghe. Alcune di esse ci hanno contattato e speriamo di avviare una proficua collaborazione.
Leggi – Bocconi: i finocchi ci mettono la faccia – CLICCA QUI


7. Forse il binomio gay e economia è più stretto di quanti pensiamo?
Certo l'imprenditoria lgbt è una grande possibilità per favorire l'integrazione e la conoscenza di questa comunità. Le iniziative di natura economica portano benessere alla collettività. Se insieme a beni e servizi si produce anche una cultura del rispetto, ecco che il benessere è non solo materiale, ma anche morale.


8. A capo di quest’avventura c’è una donna: perché? E soprattutto quali sono le tue speranze, perplessità, necessità in quanto donna che lotta contro le discriminazioni?
Non credo che il fatto che a a capo dell’associazione ci sia una donna sia particolarmente significativo. Ritengo importante invece il fatto che sia una donna eterosessuale e che molti eterosessuali partecipino attivamente alla vita dell’associazione. È questo il nostro punto di forza, riteniamo infatti che le battaglie per i diritti civili e contro l’omofobia siano battaglie di civiltà che non possono essere portate avanti da singoli gruppi ma che devono anzi essere riconosciute come imprescindibili dall’intera collettività.


9. Il prossimo passo sarà?
A breve sarà stilato un programma dettagliato dell’attività associativa annuale. In questo momento abbiamo in cantiere diverse iniziative di sensibilizzazione e di informazione sulle tematiche lgbt, anche in collaborazione con altre associazioni, l’UNAR e docenti dell’università.


10. Una curiosità: in America i campus universitari sono soliti avere il gruppo lgbt e partecipano in prima linea a molti eventi, tra cui il Pride. Voi scenderete in piazza o rimarrete tra le mura dell’Ateneo?
Ovviamente il nostro primo campo di azione sarà quello universitario, tuttavia non escludiamo collaborazioni con realtà esterne all’ateneo. Quanto allo scendere in piazza, lo riteniamo doveroso per difendere le nostre idee come abbiamo già fatto in occasione della votazione sulla legge contro l’omofobia partecipando al sit-in che si è svolto in piazza di Montecitorio.

LUISS ARCOBALENO: ce ne parla la presidentessa Martina Colomasi. INTERVISTA | GAY.tv (http://www.gay.tv/articolo/luiss-arcobaleno-ce-ne-parla-la-presidentessa-martina-colomasi-intervista/28087/)

Scipione
10-02-16, 23:05
A quando un'associazione cattolici/atei? :eek1: :drinky:

Druuna
11-02-16, 00:13
A quando un'associazione cattolici/atei? :eek1: :drinky:

be' dai..c'è il Forum dei gay cristiani :D


Il Progetto Rùah è nato dall’incontro di alcuni tra noi al 1° Forum di Cristiani Omosessuali Italiani, tenutosi ad Albano Laziale nell’aprile del 2010.


https://progettoruah.wordpress.com/2014/12/09/che-cose-il-progetto-ruah/