MaIn
16-03-16, 00:20
Utøya. Lo stragista fa causa alla Norvegia | Avanti! (http://www.avantionline.it/2016/03/utoya-carcere-disumano-protesta-lautore-della-strage/#.VuiJ9fnhDIU)
Il giovane norvegese di estrema destra, autore del massacro di Utøya, Anders Behring Breivik, in carcere dal 2011, si lamenta per le sue condizioni di vita nel carcere di Skien e fa causa allo Stato. Breivik, che ha prima ucciso con un’autobomba 8 persone e ferite 209 a Oslo e subito dopo ha aperto il fuoco contro i giovani socialisti riuniti nel campo estivo dell’isola di Utøya facendo subito altri 69 morti (poi saliti a 77) e 110 feriti tra cui 55 gravemente, definisce ‘disumane’ le sue condizion di carcerazione perché è stato condannato all’isolamento e le sue comunicazioni vengono controllate dalle guardie, due comportamenti che violano la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che vieta i trattamenti inumani e tutela il rispetto della privacy.Il 37 enne estremista norvegese ha depositato la sua denuncia nel luglio scorso in vista dell’apertura del processo e la direzione del carcere giustifica l’isolamento e il controllo della posta con la necessità di evitare che Breivik riprenda i contatti con gli ambienti dell’estrema destra in cui militava e in cui è maturato il suo proposito stragista.Quanto alle condizioni ‘inumane’ in cui si troverebbe, la sua detenzione assomiglia più a una vacanza protetta che alla permanenza coatta in un luogo di pena, soprattutto se messo a confronto col sistema carcerario del resto di Europa per non parlare di quello fasticente dell’Italia.Nel carcere, a 130 chilometri dalla capitale dove è stato trasferito nell’autunno 2013, Breivik dispone di tre camere, una per dormire, l’altra per studiare e l’ultima adibita a palestra. Può uscire una volta al giorno, dispone di un computer (ma senza connessione senza internet), tv e Playstation. Nel 2014, Breivik avanzò 12 richieste alle autorità, tra queste la sostituzione della Playstation 2 con il modello più aggiornato, poter scegliere i giochi da utilizzare e un adeguamento del salario che riceve in carcere.
Il giovane norvegese di estrema destra, autore del massacro di Utøya, Anders Behring Breivik, in carcere dal 2011, si lamenta per le sue condizioni di vita nel carcere di Skien e fa causa allo Stato. Breivik, che ha prima ucciso con un’autobomba 8 persone e ferite 209 a Oslo e subito dopo ha aperto il fuoco contro i giovani socialisti riuniti nel campo estivo dell’isola di Utøya facendo subito altri 69 morti (poi saliti a 77) e 110 feriti tra cui 55 gravemente, definisce ‘disumane’ le sue condizion di carcerazione perché è stato condannato all’isolamento e le sue comunicazioni vengono controllate dalle guardie, due comportamenti che violano la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che vieta i trattamenti inumani e tutela il rispetto della privacy.Il 37 enne estremista norvegese ha depositato la sua denuncia nel luglio scorso in vista dell’apertura del processo e la direzione del carcere giustifica l’isolamento e il controllo della posta con la necessità di evitare che Breivik riprenda i contatti con gli ambienti dell’estrema destra in cui militava e in cui è maturato il suo proposito stragista.Quanto alle condizioni ‘inumane’ in cui si troverebbe, la sua detenzione assomiglia più a una vacanza protetta che alla permanenza coatta in un luogo di pena, soprattutto se messo a confronto col sistema carcerario del resto di Europa per non parlare di quello fasticente dell’Italia.Nel carcere, a 130 chilometri dalla capitale dove è stato trasferito nell’autunno 2013, Breivik dispone di tre camere, una per dormire, l’altra per studiare e l’ultima adibita a palestra. Può uscire una volta al giorno, dispone di un computer (ma senza connessione senza internet), tv e Playstation. Nel 2014, Breivik avanzò 12 richieste alle autorità, tra queste la sostituzione della Playstation 2 con il modello più aggiornato, poter scegliere i giochi da utilizzare e un adeguamento del salario che riceve in carcere.