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Visualizza Versione Completa : reddito di cittadinanza e reddito di dignità



Gianluca
20-03-16, 15:23
a chiamarlo reddito di dignità è stato Emiliano.
La sua idea è che si tuteli la dignità dei ragazzi dandogli dei soldi.
il rischio sarebbe che altrimenti sarebbero costretti ad accettare lavori sottopagati.

sarà un pensiero antico il mio ma il fatto che dei giovani che fanno esperienza siano pagati meno di gente con esperienza è una delle cose più naturali da quando esiste l'umanità, ovvero è sempre successo ed è sempre stato considerato normale
Mi piacerebbe fare una riflessione sul concetto della parola "precario" portato avanti negli ultimi anni in particolare dalla stampa di sinistra, ma lo vediamo in un secondo momento

ultimamente si tende a negare questa cosa e si tende a dire che dovrebbero avere delle paghe minime

indipendentemente dal valore aggiunto prodotto sia chiaro
questo vuol dire che se una azienda che ha appena iniziato non paga subito un prezzo molto alto anche agli apprendisti (che avendo il reddito di dignità non si abbassano a prendere meno ovviamente) questo anche se economicamente non gli conviene

l'idea che l'azienda che fa cose che non convengono economicamente possa fallire non li sfiora nemmeno, loro pensano che tutti coloro i quali creano una azienda siano ricchi sfruttatori pieni di soldi e che i "soldi ci siano" ma li tengono nascosti.

Con questa base ideologica si presentano a fare leggi che appunto poggino su questi assunti.

http://www.regione.puglia.it/web/files/Servizio%20Stampa%20G.R./ReD.pdf


si propone di essere universalistico: in una prima fase di implementazione èassegnato a tutte le famiglie con risorse economiche inferiori alla soglia reddituale epatrimoniale (ISEE < 3000 euro) e in condizioni di specifica fragilità economica esociale (giovani e giovani coppie con figli minori, disoccupati, famiglie numerose), perverificare successivamente la possibilità di estendere la platea di beneficiari.

è a carattere universale, basta dire che si ha bisogno di quei soldi (se si lavora in nero, e al sud capita, ci vuole niente a dimostrarlo) e poi si prevede un incentivo alla attività


è uno strumento di inclusione attiva: accanto al trasferimento monetario si prevedeun programma di inserimento sociale e lavorativo e l’accesso ad opportunitàformative. Il percorso di inclusione attiva, oltre ad avere una funzione di deterrenzarispetto a dichiarazioni non veritiere sullo stato di disagio economico familiare,colloca la misura nel quadro della strategia europea per l’inclusione sociale.

la risposta a questo genere di buone intenzioni ce la da Spud nel film Train Spotting

https://www.youtube.com/watch?v=iE4GiYjYf7U

mi piacerebbe fare un paragone con le false pensioni di invalidità, quante ce ne sono? Eppure non hanno carattere universale devi solo convincere un medico a dire che sei cieco e poi far finta di esserlo come ai controlli.

Ora se tanti truffano lo stato con un danno erariale enorme (altro dogma del gentismo "solo i ricchi e i politici possono essere ladri e disonesti, quelli che rubacchiano qualche centinaia di euro al mese sono comunque delle vittime") quale sarebbe il reale esborso di questa redistribuzione economica senza un reale controllo sulla parte lavorata? (perché la cosa è a carattere universale ed è solo vagamente legata a un possibile percorso professionale, insomma dice "intanto i soldi ti spettano di diritto, poi cerca in qualche modo di dimostrare di aver iniziato a darti da fare per fare qualcosa")


qualcuno dice che in altri paesi c'è questo reddito di cittadinanza.
Sarebbe interessante vedere gli altri paesi, alcuni avranno dei problemi come la Scozia rappresentata in Train Spotting (che tra le altre cose ricava la propria ricchezza proprio dalle piattaforme petrolifere al largo delle Orcadi, è probabile che proprio quei soldi gli permettano di regalare soldi a giovani come Spud, figuriamoci se gli stessi che vogliono regalare soldi a Spud pretendessero la chiusura di tutte le piattaforme petrolifere in nome della purezza ambientale... da dove prenderebbero i soldi? Ah già dimenticavo che per questa gente "i soldi ci sono sempre e comunque, ce li nascondono i cattivi per tenerci in catene")

solo un ultimo rilievo sulla definizione di dignità, sembra quasi che la dignità venga attribuita dal reddito. A me hanno insegnato che la dignità la da il lavoro non il reddito, ma questi avranno ricevuto una educazione differente...

cercherò di postare esempi degli altri paesi di cui si parla tanto, ma pure che fosse che un paese regala i soldi ai giovani di fatto senza controllo come la Scozia (così ricca di piattaforme petrolifere, che gli stessi certamente chiederebbero di chiudere se fossero li ovviamente) è davvero una buona idea?
E' educativo?
E' questo che vogliamo trasmettere? Che la dignità dipende dal reddito e che è compito della comunità di dare reddito?

C'era una vignetta francese che diceva più o meno: ma chi l'ha detto che vogliamo un lavoro? A noi vanno benissimo anche solo i soldi...


una ulteriore riflessione andrebbe fatta sul concetto di "soglia di povertà" perché io ho il fondato sospetto che la soglia di povertà attuale (definita da Emiliano in 3000 euro per famiglia) non sia una vera soglia di povertà, una volta la gente era denutrita e moriva di fame, poi grazie alla rivoluzione industriale (quelle industrie tanto odiate che dovremmo chiudere perché deturpano l'ambiente) si è diffusa una tale ricchezza che non solo siamo passati da 30 a 60 milioni in 100 anni ma è anche raddoppiata l'aspettativa di vita, è crollata la mortalità infantile (grazie soprattutto ai vaccini, ah ci sono pure quelli contro i vaccini non ce li dimentichiamo)

ma tutto questo a questi bambini viziati della nuova generazione cresciuta nella bambagia non basta

la soglia di povertà si manifesta quando non puoi comprare l'iPhone 6S su ebay o su Amazon...
tutti soldi che noi daremmo a questi giovani che potranno finalmente fare ciò per il quale sono portati: "il fashion blogger!"
https://www.facebook.com/iPantellasOfficial/videos/10156306024225648/?comment_id=10156306115640648&reply_comment_id=10156306153085648&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R9%22%7D

Robert
27-03-16, 16:43
sempre stato contrario a queste forme di elemosina, non sono nella mia mentalità
sono d'accordo che in Italia manca domanda interna ma se si decide di dare dei soldi a chi non ha potere d'acquisto glieli si deve dare in cambio di qualcosa (frequenza a corsi di qualifica professionale decisi dalle aziende, lsu/lpu etc) e non meramente regalati per una sorta di principio di carità cristiana
io a chi non fa nulla non do nulla, ti alzi e muovi il culo, ti metti a suonare in strada, a fare il mimo invece che importunare la gente...
fra l'altro il mio tipo di sussidio sarebbe indirizzato solo a coloro che sono in età da lavoro e andrebbe restituito in comode rate (quinto dello stipendio) una volta trovata un'occupazione quindi si inquadrebbe nella forma del prestito agevolato
le altre forme mi sembrano delle elemosine e marchette elettorali che, inoltre, dato il periodo di conti stringenti, sarebbero tarati su speciali categorie di privilegiati e non diritti universali

Gianluca
27-03-16, 17:35
la domanda interna?

groupon
amazon
booking.com
ebay
tutte le carte di credito e paypal

e secondo te si influisce sulla domanda interna?

gli fai solo togliere sfizi facendo ricchi degli americani...

Robert
27-03-16, 18:12
allora i 600€ glieli diamo sotto forma di Buoni Acquisto spendibili solo in certi esercizi convenzionati...

Gianluca
27-03-16, 20:37
allora i 600€ glieli diamo sotto forma di Buoni Acquisto spendibili solo in certi esercizi convenzionati...
già ha più senso, ma devono essere prodotti fatti in Italia...

occidentale
27-03-16, 21:10
Ma basta che si crei un sistema serio di welfare e ricerca del lavoro.
In realta' andiamo verso un reddito di (scarsa) dignita', perche' ce lo chiede l'Europa e sostanzialmente il Jobs Act sta naufragando.

Robert
27-03-16, 21:27
Ma basta che si crei un sistema serio di welfare e ricerca del lavoro.
In realta' andiamo verso un reddito di (scarsa) dignita', perche' ce lo chiede l'Europa e sostanzialmente il Jobs Act sta naufragando.
probabilmente arriveremo ad un integrazione per raggiungere la soglia di povertà di 6k ISEE annui, come qui in FVG
cosi non ci saranno più poveri, almeno per le statistiche del governo

Naitmer
27-03-16, 21:50
Il redditto di dignità e un redditto di civiltà e io sarei il primo in lista a volerlo precepire.

saltarellicristiano
14-05-16, 15:36
a chiamarlo reddito di dignità è stato Emiliano.
La sua idea è che si tuteli la dignità dei ragazzi dandogli dei soldi.
il rischio sarebbe che altrimenti sarebbero costretti ad accettare lavori sottopagati.

sarà un pensiero antico il mio ma il fatto che dei giovani che fanno esperienza siano pagati meno di gente con esperienza è una delle cose più naturali da quando esiste l'umanità, ovvero è sempre successo ed è sempre stato considerato normale
Mi piacerebbe fare una riflessione sul concetto della parola "precario" portato avanti negli ultimi anni in particolare dalla stampa di sinistra, ma lo vediamo in un secondo momento

ultimamente si tende a negare questa cosa e si tende a dire che dovrebbero avere delle paghe minime

indipendentemente dal valore aggiunto prodotto sia chiaro
questo vuol dire che se una azienda che ha appena iniziato non paga subito un prezzo molto alto anche agli apprendisti (che avendo il reddito di dignità non si abbassano a prendere meno ovviamente) questo anche se economicamente non gli conviene

l'idea che l'azienda che fa cose che non convengono economicamente possa fallire non li sfiora nemmeno, loro pensano che tutti coloro i quali creano una azienda siano ricchi sfruttatori pieni di soldi e che i "soldi ci siano" ma li tengono nascosti.

Con questa base ideologica si presentano a fare leggi che appunto poggino su questi assunti.

http://www.regione.puglia.it/web/files/Servizio%20Stampa%20G.R./ReD.pdf



è a carattere universale, basta dire che si ha bisogno di quei soldi (se si lavora in nero, e al sud capita, ci vuole niente a dimostrarlo) e poi si prevede un incentivo alla attività



la risposta a questo genere di buone intenzioni ce la da Spud nel film Train Spotting

https://www.youtube.com/watch?v=iE4GiYjYf7U

mi piacerebbe fare un paragone con le false pensioni di invalidità, quante ce ne sono? Eppure non hanno carattere universale devi solo convincere un medico a dire che sei cieco e poi far finta di esserlo come ai controlli.

Ora se tanti truffano lo stato con un danno erariale enorme (altro dogma del gentismo "solo i ricchi e i politici possono essere ladri e disonesti, quelli che rubacchiano qualche centinaia di euro al mese sono comunque delle vittime") quale sarebbe il reale esborso di questa redistribuzione economica senza un reale controllo sulla parte lavorata? (perché la cosa è a carattere universale ed è solo vagamente legata a un possibile percorso professionale, insomma dice "intanto i soldi ti spettano di diritto, poi cerca in qualche modo di dimostrare di aver iniziato a darti da fare per fare qualcosa")


qualcuno dice che in altri paesi c'è questo reddito di cittadinanza.
Sarebbe interessante vedere gli altri paesi, alcuni avranno dei problemi come la Scozia rappresentata in Train Spotting (che tra le altre cose ricava la propria ricchezza proprio dalle piattaforme petrolifere al largo delle Orcadi, è probabile che proprio quei soldi gli permettano di regalare soldi a giovani come Spud, figuriamoci se gli stessi che vogliono regalare soldi a Spud pretendessero la chiusura di tutte le piattaforme petrolifere in nome della purezza ambientale... da dove prenderebbero i soldi? Ah già dimenticavo che per questa gente "i soldi ci sono sempre e comunque, ce li nascondono i cattivi per tenerci in catene")

solo un ultimo rilievo sulla definizione di dignità, sembra quasi che la dignità venga attribuita dal reddito. A me hanno insegnato che la dignità la da il lavoro non il reddito, ma questi avranno ricevuto una educazione differente...

cercherò di postare esempi degli altri paesi di cui si parla tanto, ma pure che fosse che un paese regala i soldi ai giovani di fatto senza controllo come la Scozia (così ricca di piattaforme petrolifere, che gli stessi certamente chiederebbero di chiudere se fossero li ovviamente) è davvero una buona idea?
E' educativo?
E' questo che vogliamo trasmettere? Che la dignità dipende dal reddito e che è compito della comunità di dare reddito?

C'era una vignetta francese che diceva più o meno: ma chi l'ha detto che vogliamo un lavoro? A noi vanno benissimo anche solo i soldi...


una ulteriore riflessione andrebbe fatta sul concetto di "soglia di povertà" perché io ho il fondato sospetto che la soglia di povertà attuale (definita da Emiliano in 3000 euro per famiglia) non sia una vera soglia di povertà, una volta la gente era denutrita e moriva di fame, poi grazie alla rivoluzione industriale (quelle industrie tanto odiate che dovremmo chiudere perché deturpano l'ambiente) si è diffusa una tale ricchezza che non solo siamo passati da 30 a 60 milioni in 100 anni ma è anche raddoppiata l'aspettativa di vita, è crollata la mortalità infantile (grazie soprattutto ai vaccini, ah ci sono pure quelli contro i vaccini non ce li dimentichiamo)

ma tutto questo a questi bambini viziati della nuova generazione cresciuta nella bambagia non basta

la soglia di povertà si manifesta quando non puoi comprare l'iPhone 6S su ebay o su Amazon...
tutti soldi che noi daremmo a questi giovani che potranno finalmente fare ciò per il quale sono portati: "il fashion blogger!"
https://www.facebook.com/iPantellasOfficial/videos/10156306024225648/?comment_id=10156306115640648&reply_comment_id=10156306153085648&comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22R9%22%7D

Tutto corretto salvo il particolare che la disoccupazione non nasce solo dalla volontà dell'individuo di lavorare, ma anche dalle opportunità che gli si presentano, che non sono le stesse per tutti gli individui.

Gianluca
23-08-16, 03:22
ecco un pezzo interessante pubblicato su quello che di solito è un ottimo giornale

Il reddito di cittadinanza, un aiuto per sopravvivere a Internet e robot - La Stampa (http://www.lastampa.it/2016/08/22/economia/il-reddito-di-cittadinanza-un-aiuto-per-sopravvivere-a-internet-e-robot-UhC4b2D4dlmwh3lut4S24K/pagina.html)



Il reddito di cittadinanza, un aiuto per sopravvivere a Internet e robot


La rivoluzione informatica potrebbe rottamare migliaia di posti di lavoro. Ecco come funziona l’assegno minimo nel mondo e quali sono i rischi

http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p4/2016/08/21/Italia/Foto/RitagliWeb/RTX1IU6U%20(1)-k0lE-U1090265608601AOC-1024x576@LaStampa.it.jpg



REUTERS

I robot rischiano di ridurre l’occupazione






22/08/2016
ANTONIO MARIA COSTA






La Bibbia inizia con Dio indaffarato a creare il mondo. Il diritto/dovere al lavoro è sancito dall’Onu nella Dichiarazione universale dei Diritti. La Costituzione italiana fonda la Repubblica sul lavoro. Eppure, non tutti sono d’accordo che il lavoro nobilita. Da anni i dimostranti all’Euroday strillano: il lavoro è schiavitù. Da mesi gli scioperanti a Parigi sventolano striscioni: il lavoro è un crimine contro l’umanità.

IL DIBATTITO POLITICO
Conflitto generazionale, confronto tra conservatori e riformisti? O la fine dell’epoca che ha generalizzato l’opportunità di guadagnarsi la vita sudando, e l’inizio dell’età che generalizza il diritto a un reddito sfaticato? A parte millenari principi religiosi (carità) e umanitari (filantropia), il concetto del diritto al benessere senza controparte risale a qualche secolo addietro. Manifestato al tempo delle rivoluzioni francese (François Huet) e americana (Thomas Paine), è stato portato avanti da economisti (Stuart Mill, Maynard Keynes e Milton Friedman) e visionari (Martin Luther King). Tutti loro hanno auspicato misure per promuovere la giustizia sociale, ridurre il ruolo coercitivo dello Stato e restaurare la libertà individuale - finanche l’emancipazione dal lavoro.

Nasce così il concetto Rug, reddito universale garantito - l’auspicio che la società si organizzi in modo da permettere a ciascuno di re-orientare la vita a proprio piacimento. L’obbligo del lavoro per sostentarsi è sostituito dal diritto di soddisfare i bisogni personali, nulla escluso - neppure il dolce far niente, il divertimento fine a stesso. Una formulazione rivoluzionaria, per alcuni utopistica, che supera tanto il concetto marxista dell’economia redistributiva (tassare i ricchi per assistere i poveri) quanto il concetto capitalista dello Stato assistenziale (proteggere chi è in condizioni di indigenza).

IN EUROPA
Nel mondo il concetto Rug esibisce connotati diversi. In Italia il proposto reddito di cittadinanza mira a garantire il raggiungimento della soglia Ue di rischio povertà: 780 euro/mese condizionati alla disponibilità al lavoro (il ministero delle Finanze evidenzia l’assente copertura di bilancio: 17 miliardi, pari 1% del Pil). La Gran Bretagna già offre un reddito di base: 500 euro/mese, in aggiunta a varie prestazioni gratuite (indennità-casa e sanità). In Olanda diverse municipalità, Utrecht tra esse, partecipano al programma pilota weten wat werkt (conoscere cosa funziona): assegni mensili fino a 1000 euro sono offerti, alcuni senza controparte, altri in sostituzione di tradizionali forme d’assistenza. In Finlandia l’esperimento di reddito universale inizierà alla fine dell’anno, per 24 mesi e un costo di 20 milioni di euro: l’obiettivo è riformare la politica sociale, creare un incentivo al lavoro e rafforzare i vincoli familiari. In Svizzera, la proposta di un vitalizio sociale (euro 26 mila/anno a ogni cittadino, a prescindere da età, lavoro e patrimonio) è stata rottamata in un recente referendum: prevedeva una spesa annua di 18 miliardi di euro.

NEL RESTO DEL MONDO
Anche fuori dell’Europa l’idea prende piede. In Canada, l’esperimento degli Anni 90 nello Stato del Manitoba porta a risultati ambigui: i genitori passano più tempo con i figli (buon auspicio), ma aumentano anche il consumo di cannabis, l’ozio e la disoccupazione. Dopo un quarto di secolo, il Canada intenderebbe riprovarci con un progetto di 15 mila dollari/anno per ogni adulto. I fondi non esistono ma i sostenitori affermano che 2/3 di essi potrebbero essere generati ristrutturando e riducendo le altre spese federali. Negli Usa, dove metà della vita è passata lavorando (con il 50% di questa metà assorbito dal fisco), l’Alaska da tempo distribuisce annualmente 2000 petrodollari a ogni cittadino. La proposta del candidato democratico Sanders di estendere il progetto a tutto il paese è irrealistica: secondo il Center for Policy Priorities (d’ispirazione riformista) costerebbe 3 mila miliardi di dollari - pari al totale delle entrate federali. Brasile e India manifestano il desiderio di lanciare simili esperimenti per rimediare all’inefficienza dello stato sociale e gestire evidenti lacerazioni sociali: per ora nulla di concreto. Il reddito universale garantito è più che la risposta ai dimostranti di Parigi. Neppure si basa solo su una ragione morale: «La giustizia verso la folla di poveri che ci circonda» (parole di Francesco).

LA RIVOLUZIONE INFORMATICA
A porlo sul tavolo c’è una circostanza sistemica e improrogabile: la rivoluzione informatica in corso rischia di vanificare ogni sforzo di guadagnarsi il pane. Dispositivi elettronici che vincono a scacchi, guidano l’automobile e stampano lamiere possono ugualmente controllare il traffico, coltivare la terra, assistere in banca, consegnare la posta, insegnare a scuola e servire al ristorante. Gli scienziati del Mit stimano che, in una generazione, metà dell’umanità potrebbe non trovare più lavoro; secondo i futurologi di Oxford, metà dell’occupazione odierna sarà distrutta nel prossimo quarto di secolo. C’è effettivamente da temere che la demolizione di posti lavoro, in corso da un decennio, continui inesorabilmente. Non tutti concordano. Si osserva che negli ultimi due secoli, molteplici rivoluzioni industriali hanno distrutto occupazione e reddito in vecchie attività, creandone volumi maggiori in nuovi settori: nel tempo la proporzione di gente attiva sul mercato del lavoro è cresciuta e con essa il tenore di vita. Personalmente, dubito usufruiremo di un risultato analogamente positivo in futuro.

I ROBOT
L’attuale progresso verso la robotizzazione è una nuova forma di globalizzazione. Ieri, a seguito della globalizzazione della produzione, la nostra industria è stata distrutta: Europa e America hanno perso le manifatture, delocalizzate in Oriente. Oggi, la globalizzazione dell’automazione in ufficio e in azienda distrugge i servizi (2/3 dell’occupazione): l’intelligenza artificiale sostituisce il ragionamento umano, circuiti e sensori sostituiscono nervi e braccia, voci sintetiche assistono gli utenti. L’interazione tra la globalizzazione geografica (ieri, a favore della Cina) e la globalizzazione strumentale (oggi, a favore dei robot) può solo risultare in ulteriore disoccupazione e abbassamento dei salari reali. Il recente dibattito tra Obama e gli imprenditori di Silicon Valley rende evidente la contiguità tra le due globalizzazioni. Al Presidente che chiede il rimpatrio delle aziende trasferite in Cina, la risposta è tutta un programma: «La relocalizzazione verso gli Usa è iniziata. Sostituiamo operai in Cina con robot in America». In altre parole, i proprietari delle nuove tecnologie sono patriottici: accumulano reddito, senza preoccuparsi se il lavoro è un’eccellenza o un crimine.

CONTRO LE DISEGUAGLIANZE


Per colmare la crescente disuguaglianza sociale prima che l’antitesi diventa irreversibile, magari violenta, il reddito universale garantito è interessante - se riusciamo a superare le differenti valutazioni tra pubblico, imprenditori e governi. Nell’Unione Europea 2/3 dell’opinione pubblica è a favore, secondo il sondaggio telematico della Delia Research. Nel mondo degli affari prevale l’opinione negativa, espressa dall’amministratore del colosso svizzero-svedese Abb, Ulrich Spiesshofer: «Un aiuto che garantisce il tenore di vita minimo è auspicabile; un reddito che spezza il legame tra sforzo e beneficio è impensabile». Ai politici tocca mediare. A livello concettuale l’assegno universale, garantito e incondizionato potrebbe essere finanziato eliminando gli inefficienti meccanismi d’assistenza attuali (indennità di disoccupazione, buoni alimentari, contributo affitto, etc) e soprattutto riducendo burocrazia, sprechi, privilegi, costi della politica, prezzi manipolati e usura. È improbabile che questi eccellenti programmi di riforma siano messi in pratica. Un pessimo Rug è invece probabile: un altro assegno da 80 euro, magari moltiplicato per dieci, garantito per vincere le elezioni.

via l'ipocrisia!
Non vogliamo fare un cazzo e vogliamo i soldi e i beni materiali, cibo, vestiti, case, beni di lusso

fanno tutto i robot no?

Non li vedete i robot operai?
I robot che fanno i camerieri?
I robot che prendono le decisioni strategiche e politiche?

Vabbe parliamone, a me pare che stiano parlando di una realtà possibile futura e che vogliano usarla per fottersi i soldi e i beni di quelli che lavorano adesso

parliamone

saltarellicristiano
23-08-16, 14:43
Devi sapere che della ricchezza prodotta in un sistema economico sviluppato, solo una quota tra il 40 e il 50 % va ai lavoratori, la parte restante di ricchezza va ad altri (Puoi chiamarli capitalisti, padroni, imprenditori, proprietari, redditieri, finanzieri). Ora tu, da lavoratore ti preoccupi che un intervento redistributivo, che potrebbe favorire anche te in due sensi. Il primo perché anche se il lavoro ce l'hai, il lavoro si può sempre perdere, il secondo perché la presenza di una garanzia di reddito minimo modifica i rapporti di potere dei lavoratori con gli altri permettendogli di valorizza re meglio il loro lavoro.

Gianluca
23-08-16, 15:09
Siamo così sicuri che solo il 50% vada ai lavoratori?
Il resto lo prendono dei papponi che si magnano i soldi o sono beni reinvestiti in buona parte ?

Chi ha queste statistiche?

E poi siamo sicuri che il reddito di cittadinanza sarebbe preso dai papponi e non dai lavoratori?

A me sembra che sia più probabile sia preso dai lavoratori
Per essere dato a gente che non fa un cazzo

saltarellicristiano
24-08-16, 16:52
Siamo così sicuri che solo il 50% vada ai lavoratori?
Il resto lo prendono dei papponi che si magnano i soldi o sono beni reinvestiti in buona parte ?

Chi ha queste statistiche?

E poi siamo sicuri che il reddito di cittadinanza sarebbe preso dai papponi e non dai lavoratori?

A me sembra che sia più probabile sia preso dai lavoratori
Per essere dato a gente che non fa un cazzo

Le statistiche sono le più generali che conosciamo, io comunque non ho chiamato papponi gli altri e sono convinto che anche questi altri svolgano una funzione, anche se per questa funzione magari si prendono un po' troppo. Diciamo che probabilisticamente il RdC sarebbe preso da tutti i redditi, ma esso permetterebbe di garantire una maggiore forza per i lavoratori che hanno sempre l'opzione di scegliere di non lavorare, lasciando il lavoro a uno di quelli che non fanno niente, e di vivere con il RdC. Tale opzione determina un maggiore potere contrattuale per i lavoratori i quali si ritroverebbero anche con salari più alti. Se sei un lavoratore, e non sei uno degli altri o dei loro servi, hai tutto l'interesse a che il RdC esista.