PDA

Visualizza Versione Completa : Il femminismo e la questione maschile



Pagine : [1] 2

Gianluca
27-03-16, 02:48
Era da un po' che volevo aprire questo thread, che immagino aperto al contributo di tutti, e che ha lo scopo di raccogliere dati per verificare se quello che penso è corretto o meno.

Io penso che nella situazione attuale, in Italia ma forse più in generale nel mondo occidentale e cosiddetto evoluto, sia molto più difficile la vita per un uomo medio che per una donna media.

Andiamo con ordine.

che significa vita facile o vita difficile?

ci sono diverse interpretazioni. Noi viviamo un periodo (malgrado alcuni si lamentino) tutto sommato abbastanza prospero
si ok ora è peggio di 10 anni fa per alcuni, ma certamente meglio di 30-40, un architetto un anno fa lamentava che il padre con lo stesso lavoro era uno ricco che poteva permettersi un sacco di cose che la gente media non poteva, e che ora invece lui aveva più o meno lo stesso stipendio e potere di acquisto di un bidello, oltre al fatto che all'epoca i laureati essendo pochi erano riveriti molto più di adesso, tipo il medico del paese era una autorità cittadina ecc. Tuttavia le comodità che aveva ora adesso quell'architetto sono infinitamente superiori a quelle che aveva il padre, è solo cambiata la sua distanza dalla massa, quindi il suo è un rosicamento che deriva dal solo fatto di non poter abusare di una posizione dominante come poteva fare il padre.

Tuttavia si lamentava per la sua situazione relativa, sembrava irrilevante per lui che si vivesse ora di più e meglio, lui voleva una posizione di dominio e non ce l'aveva come invece era capitato al padre con lo stesso mestiere.

Questo genere di lamenti è secondo me da stronzi e un sacco di gente è così, siamo circondati da emeriti stronzi che non fanno altro che lamentarsi in modo odioso.

https://www.youtube.com/watch?v=5BxCqvRfo1Q

Faccio questa premessa perché la protesta di molte delle femministe attuali a me sembra una protesta e un lamento da stronze. Stronze e insopportabilmente viziate, piene di pregiudizi, spesso bigotte, prevaricatrici e misandriche. E ci tengo a precisare, per gli idiot* che leggeranno e che vorranno commentare con insulti che questa è una analisi, condivisibile o meno, ma una analisi, una opinione quindi. Una opinione che nasce da alcuni ragionamenti, che potranno essere anche confutati in tutto o in parte, ma che sono ragionamenti e non pregiudizi o luoghi comuni dati per assodati come assiomi.

In questo thread io cercherò di raccogliere alcuni elementi di interesse da apportare a questo tema cruciale.

Iniziamo dal principio: nella società attuale le donne sono davvero discriminate? Secondo me no, anzi la donna media ha una vita più facile dell'uomo medio. Malgrado ciò la capacità delle donne di lamentarsi raggiunge picchi inarrivabili e a tratti assolutamente insopportabilmente odiosi. Attenzione non tutte le donne, molte hanno anche motivi di lamentarsi, ma molte altre che sento lamentarsi meriterebbero di essere mandate a lavorare in miniera.

Prima di buttarmi sulla esposizione dei temi specifici ci tengo a segnalare che questo tema da un punto di vista politico è diventato talmente radioattivo che a parte qualcuno sui social nessun partito o movimento cavalca più il femminismo o la "questione maschile" (tutta colpa degli uomini che sono cattivi e colpevoli di tutto a prescindere) nemmeno "Possibile", che pure 2-3 anni fa ne aveva fatto una battaglia chiave:

https://www.facebook.com/giuseppecivati/posts/10151982010302489

Civati diceva:
LA MOZIONE: LA QUESTIONE MASCHILE
Sono stato accusato di avere scritto troppo nel documento congressuale, e di avere dettagliato eccessivamente. Mi sono diffuso sulla questione maschile (non femminile, perché in questo Paese i problemi ce li hanno i maschi) e credo di aver fatto non bene, benissimo.

metteva anche il link a questa mozione:
http://www.civati.it/portfolio-type/la-questione-maschile-2/

indovinate cosa c'è adesso?
ERRORE 404 - NON TROVATO

se persino gli antagonisti da salotto (no tav, no triv, no tap, no qualsiasi cosa che porti sviluppo e progresso) hanno abbandonato questa battaglia politica vuol dire che questa idea è stata sconfitta politicamente e archiviata, ogni tanto la Boldrini dice qualcosa ma nessuno la prende sul serio e si aspetta che finisca il suo mandato affinché la smetta di sciorinare banalità luoghi comuni e pregiudizi travestiti da politically correct e una bizzarra definizione di uguaglianza che interessa solo lei (come le assurde polemiche sulla semantica "la presidenta" o cose così, che per la stragrande maggioranza sia di uomini e donne non sono altro che inutili e fastidiose pippe mentali)

qui ci vorrebbe il contributo di @pedro (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=12117) @Felipe K. (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=14287) @Hermes (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=8029) @Bamba de Kraut (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=44028) @Kraut (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=10343) nel caso mi dimenticassi qualcosa

Gianluca
27-03-16, 03:42
Aprii già un thread sul tema sul fondo (e alcuni di quei punti saranno ripresi ed organizzati qui).
Il luogo comune più diffuso sulla mancanza di parità riguarda il fatto che le donne guadagnino meno.
A parte che sarebbe tutto da dimostrare e secondo molti non lo è affatto, quando poi, come diceva una vignetta, a che serve avere un lavoro se si possono avere comunque i soldi?
Quello che conta davvero non è lo stipendio ma chi ha questi soldi prodotti a propria disposizione, ovvero chi ha il reale potere di acquisto.
Ebbene se vogliamo credere alla legge del mercato in questo momento il potere di acquisto è delle donne di circa il 30% in più rispetto agli uomini.
Il mercato infatti chiede alle donne più soldi per gli stessi prodotti, sicuri del fatto che le donne abbiano maggiore propensione alla spesa e abbiano maggiore disponibilità economica.
Se così non fosse le aziende che si azzardano a fare una cosa del genere poco dopo falliscono e vengono rimpiazzate da altre che non hanno fatto lo stesso errore.
Invece è successo il contrario: le aziende che non si erano accorte che le donne sono quelle che hanno maggiore potere di spesa sono andate sotto, e hanno prosperato coloro i quali davano a intendere una maggiore qualità a fronte di un prezzo maggiorato.

Se le donne mediamente non avessero potuto permetterselo la loro roba sarebbe rimasta invenduta e invece...
Women paying more than men for everyday product thanks to 'unacceptable' gender price gap | Business | News | The Independent (http://www.independent.co.uk/news/business/women-paying-more-than-men-for-everyday-product-thanks-to-unacceptable-gender-price-gap-a6820816.html)
attenzione non sto dicendo che TUTTE le donne sono in queste condizioni di vantaggio rispetto agli uomini, sto dicendo che mediamente le donne hanno un potere di acquisto superiore e il mercato ne è la prova più evidente.
In questo articolo da radical chic dell'Independent si vuole fare passare una teoria secondo la quale ci sarebbe un complotto mondiale sessista.
Questa è secondo me una idiozia che non fa altro che dimostrare come ci siano degli idioti imbevuti di ideologia.
Alcuni di questi idioti risponderebbero "il mercato non è una religione e la politica dovrebbe imporre al mercato di rispondere secondo logiche diverse"

a questi che dicono queste cose io posso solo rispondere così

https://www.youtube.com/watch?v=uAYAKIBFb7o

insomma le donne pagano di più per cose inutili e la colpa sarebbe di un complotto sessista mondiale, come se qualcuno le costringesse a comportarsi come delle cretine.
Evidentemente il grosso delle donne quando fa acquisti si comporta in maniera irrazionale.

Alla fine alle femministe non conviene nemmeno dire che c'è un complotto, perché nessuno le costringe a comprare cose perfettamente inutili con un prezzo maggiorato non è che ci facciano proprio una bella figura, anzi fanno la figura delle idiote di massa. Meglio che dicano che è una loro libera scelta perché vogliono il meglio piuttosto che passare da deficienti facilmente impressionabili e condizionabili dalla pubblicità

e voi potendo scegliere tra l'avere più soldi a disposizione (indipendentemente dal lavoro) ed avere un lavoro meglio retribuito (ma dove ti devi fare nel mazzo) cosa sceglieresti?

molti uomini e donne sceglierebbero la prima opzione. Il problema di molti uomini che vorrebbero fare i "toy boy" è che è molto più difficile essere mantenuti che mantenute. Questo è un dato di fatto.

A lamentarsi quindi sembra essere una minoranza di donne particolarmente ambiziosa ma senza troppo talento, piuttosto misandrica o magari lesbica, che non vuole comunque finire legata ad un uomo per avere questo potere di acquisto indisturbato

a questo scopo si creano le quote rosa, le quali sono una brutale sovrarappresentazione delle donne nelle istituzioni.
La maggioranza delle donne della politica non ne vuole affatto sapere, si rifiuta categoricamente di candidarsi.
Un dato assolutamente certo di cui sono a conoscenza è questo (e qui ci metto la mano sul fuoco, davvero):
nei sondaggi politici online in media solo il 20% del campione complessivo è composto da donne, a fronte di un valore reale del 52% circa.
Sono 10 anni che li facciamo.
Ai primi tempi si pensava che la ragione fosse che ci fossero meno donne online. E forse nel 2006 era vero.
A quel tempo la percentuale di donne sul campione complessivo non superava il 6%

avete capito bene. Il 6%.
Con l'avvento dei social network le donne hanno iniziato a frequentare di più internet (spesso senza capirlo molto, ma su questo ci torneremo) e la % è salita a valori che oscillano tra il 17% e il 22% circa del campione complessivo.

Da cosa dipende?
Dal fatto che le donne in maggioranza non si interessano di politica.
Nel 2012 per la trasmissione "Cominciamo bene estate" facemmo dei sondaggi.
Uno di quelli riguardava i cuccioli di Green Hill, dei cuccioli di cane piuttosto pucciosi.
http://static.cibocanigatti.it/cani/cani-taglia-media/il-beagle-nano_NG4.jpg

indovinate un po... in quel caso a rispondere erano 80% donne e 20% uomini... a parità di numero del campione (quindi non erano solo gli uomini che si erano rifiutati di rispondere erano le donne che erano accorse in massa)

perché questi sono i temi che interessano le donne (e anche questo un qualsiasi editore online lo sa, basta guardare google analytics):
Gossip: cronaca rosa
Cronaca nera
Curiosità
Gallerie di immagini
Aforismi e frasi fatte

il resto degli altri temi non suscita l'interesse della maggior parte delle donne nemmeno a pregarle:
politica, economia, numeri, statistiche, attirano soprattutto un pubblico maschile. Sarà un fatto culturale o una naturale attitudine non lo so.
So solo che questa è la situazione attuale e chi crede che le donne siano in maggioranza politicizzate e imbevute di ideologia non ha capito niente. Ma proprio niente. Forse in futuro chi lo sa, ma è tipico dei manipolatori e di coloro che vogliono fare forzature storiche pensare che questo genere di cambiamento si possa attuare con le quote rosa tra i rappresentanti politici.

se non si pubblicano queste cose il grosso delle donne non ci clicca sul tuo sito, e le donne che pretendono la parità (qualsiasi cosa intendano) non sono davvero rappresentative dell'universo femminile.
Forzare una rappresentanza femminile in politica al 50% è una forzatura anti meritocratica

va detto che gli alfieri della sinistra radical chic non sono affatto per la meritocrazia, ma manco per niente loro sono per i sussidi e per tassazioni progressive che impediscano di arrivare a un certo livello di ricchezza superiore al loro, quello è stato un equivoco durato 20 anni durante la stagione del berlusconismo, la vera sinistra è per sua natura anti meritocratica nella maniera più assoluta, infatti non a caso il femminismo residuale si annida nell'estrema sinistra.

Il mio pensiero personale è che le donne sane siano quelle che se ne fottono di politica e che comprano le cose pagandole il 37% in più.
Grazie a quelle donne, che fanno figli, non ci siamo ancora estinti.
Si è vero che ci sono molti che vorrebbero che l'umanità si estinguesse o quasi (la famosa "decrescita felice" che poi consiste nel banale sterminio di circa 7 miliardi di persone, ma vabbé, questi sono dettagli, a questi si affiancano anche l'estremismo animalista e ambientalista, in comune sembrano avere tutti una forma spiccata di misantropia)

Gianluca
27-03-16, 03:58
ma adesso è il momento di leggere delle testimonianze di femminismo portate avanti da maschi.
Eh si perché le femministe più agguerrite si sono rese conto che la maggioranza delle donne non le seguono (anzi pare che le odino proprio, ho letto dei commenti tra di loro molto illuminanti. A causa di questo hanno pensato che per portare avanti le loro tesi avrebbero dovuto coinvolgere gli uomini...
si, proprio così tra di loro si è fatta strada questa idea.

E qualcuno (a parte Civati) lo ha anche fatto (oltre a rispondere in vario modo sui social con commenti agli articoli) su qualche blog come questo





FEMMINISMO PER I MASCHI (http://www.giorgiofontana.com/1206-femminismo-per-i-maschi.html)

Negli ultimi giorni si è discusso molto della sentenza di assoluzione (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/17/assolti-da-stupro-di-gruppo-giudici-fu-momento-di-debolezza-della-ragazza/1885295/) di sei accusati per stupro per quanto accaduto a Firenze nel 2008. Secondo la Corte d’Appello di Firenze, la ragazza coinvolta ebbe dei rapporti sessuali con i sei maschi (tutti italiani, tutti fra 20 e 25 anni) ma era anche presente a sé stessa; la ricostruzione dei fatti per i giudici non fa supporre “alcuna cesura apprezzabile tra il precedente consenso e il presunto dissenso della ragazza, che era poi rimasta ‘in balia’ del gruppo”.
Analizzando dal punto di vista linguistico la sentenza, Giusi Marchetta (http://www.laricerca.loescher.it/societa/1141-tutti-assolti-tranne-una.html) ha sottolineato come essa trasudi giudizi morali, fino a diventare inconsciamente un “piccolo manualetto per un eventuale stupratore. Si descrive in modo abbastanza accurato l’identikit della vittima ideale: una ragazza moderna, emancipata, con una vita sessuale “non lineare” (come invece dovrebbe essere, dice una simpatica vocina che viene dritta dagli anni Cinquanta)”. Un punto sollevato anche da Carlotta Majorana (http://www.softrevolutionzine.org/2015/sentenza-stupro-firenze/): la vita sessuale della ragazza — “disinibita”, “fragile ma creativa”, “in grado di gestire la sua bisessualità” — è dolorosamente messa in rilievo, come se fosse un fattore essenziale.
Il 19 luglio scorso la ragazza coinvolta ha pubblicato una lettera sul blog Abbatto i muri (https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/07/19/firenze-fortezza-significa-forza-adesso-non-piu/), dove ha scritto fra l’altro:
Abbiamo perso tutti. Ha perso la civiltà, la solidarietà umana quando una donna deve avere paura e non fidarsi degli amici, quando una donna é costretta a stare male nella propria città e non sentirsi sicura, quando una giovane donna deve sospettare quando degli amici le offrono da bere, quando si giudica la credibilità di una donna in base al tacco che indossa, quando dei giovani uomini si sentiranno in diritto di ingannare e stuprare una giovane donna perché e’ bisessuale e tanto “ci sta”.
Cosa possiamo fare?
Credo che concentrarsi solo sulla sentenza rischi di essere, a meno di non avere seri strumenti giuridici per elaborare un'opinione sensata, poco produttivo per un fine più ampio. Quello che possiamo fare è invece lavorare sul fine più ampio: ovvero estirpare una volta per tutte dalla coscienza maschile una visione gretta e pericolosissima delle donne, ancora fondata sul possesso e il senso di superiorità. Che nei casi peggiori si trasforma in violenza — una violenza per cui c’è un largo margine di impunità: non giuridico, ma sociale. Una sorta di vaga giustificazione collettiva basata su un rimosso enorme da parte dei maschi.
Giusi Marchetta, in chiusura di pezzo, diceva che le analisi e gli interventi pubblicati sul caso venivano quasi interamente da donne. Che fine hanno fatto gli uomini, in una situazione che riguarda moltissimo gli uomini?
Ha ragione.
Con questo articolo vorrei dunque offrire un breve contributo sul femminismo e sulla necessità di una più attenta coscienza della questione femminile. La semplificazione che ne risulterà può apparire fastidiosa a chi ha una conoscenza precisa dei molti temi in agenda, così come il punto di vista — necessariamente parziale. Me è una scelta coerente con il fine: parlare a una fetta precisa di persone. Ai maschi, appunto.
Un maschio che parla ai maschi di quanto grave sia il problema della differenza di genere e della violenza implicita ed esplicita sulle donne oggi. Mi sembrava importante.
Il lettore ideale di questo pezzo potrebbe dunque essere l'uomo democratico e impegnato che però non ritiene ci sia alcuna disparità sessuale in Italia oggi. Oppure quello di sinistra, consapevole di tale persistente disparità, ma scettico di fronte al concetto stesso di femminismo. O quello per cui "Questa o quest’altra cosa le donne non le possono fare e basta, è una questione genetica". O sperabilmente quello che nega ogni violenza ma ritiene che donne vestite in una certa maniera “un po’ se lo meritano” se qualcuno fa loro degli apprezzamenti pesanti e le mette a disagio. O anche il mio ipotetico ex compagno delle medie, che mi apostroferebbe dicendo: "Femminismo? Ma sei frocio?". (Sì, direbbe proprio così).
Pensavo a un articolo del genere già da tempo, quando un'amica giornalista (Federica Cocco) mi chiese se mi definissi femminista o meno. Avevo titubato e preso tempo chiedendo definizioni più precise di quelle fornite su Twitter. Ma di base, perché avevo titubato?
Perché noi maschi siamo educati malissimo: perché questa parola ci fa sentire in difficoltà — come se ci derubasse di un ruolo o di un potere. E in effetti sarebbe proprio questo il suo compito, inteso in senso positivo: abbattere un'egemonia che si è andata calcificando nei millenni, e ormai suona quasi implicita, quasi naturale. Ma non lo è affatto.
In realtà, il nucleo del femminismo è un affare di buon senso per chiunque abbia una coscienza democratica e uno sguardo appena attento alla struttura diseguale della società. E fra le tante cose urgenti, questa forma di ri-educazione mi sembra particolarmente urgente. Spero che quanto segue possa aiutare i maschi come me a capire che dirsi femministi è una cosa molto sensata: non si tratta tanto di una questione di genere, quanto di potere — il potere che noi maschi esercitiamo, anche inconsciamente, ogni giorno. E spero sia anche un parziale risarcimento per le volte in cui ho titubato, per ignoranza o stupidità.
E dunque:
1. Femminismo significa innanzitutto riconoscere che gli esseri di genere femminile sono stati discriminati più o meno sempre nella storia dell'essere umano; e insieme combattere perché questa discriminazione abbia termine.
2. "Discriminati" vuol dire ad esempio che rispetto ai maschi devono da sempre occuparsi della famiglia, hanno conquistato molto tardi il diritto al voto (https://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio_femminile), hanno stipendi più bassi (http://ec.europa.eu/justice/gender-equality/gender-pay-gap/index_it.htm), sono oggetto di violenze e soprusi da parte dei maschi (http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/11/19/femminicidi-ogni-due-giorni-viene-uccisa-una-donna_cc33c7e8-81c2-46fa-b1d6-f577eedfb727.html), sono considerati incapaci di svolgere certe professioni o meno dotati in certe discipline, eccetera eccetera. Questi sono fatti: se trovate che siano opinioni o che siano fatti sensati, siete dei maschilisti.
3. Ma maschilismo e femminismo non sono due ideologie contrapposte ed equivalenti, del tipo "W gli uomini e abbasso le donne" o "W le donne e abbasso gli uomini". Il femminismo non vuole creare una società oppressiva fondata su un genere; testimonia invece l'eguaglianza fra uomini e donne. Come per fascismo e antifascismo, la questione è semplice: da una parte c'è il torto, e dall'altra la ragione declinabile in modi differenti.
4. Il femminismo è dunque la critica radicale a una teoria genetica — gli uomini superiori alle donne — in tutte le sue incarnazioni storiche, anche le più subdole e sottili.
5. Il femminismo non implica affatto che uomini e donne siano identici fisicamente. Né che abbiano differenze culturali o di genere che possono essere rivendicate: implica però che tali differenze possano essere rivendicate liberamente. Per dirla con Gloria Steineim, femminista è "chiunque riconosca l'uguaglianza e la piena umanità di donne e uomini".
6. La disparità fra maschi e femmine, nonostante alcuni enormi passi avanti, vale ancora oggi. Detta in maniera spiccia, in genere per un maschio la vita è molto più semplice e sicura. Per un maschio bianco ed eterosessuale, poi, è estremamente più semplice e sicura. Viviamo in una società dove per una ragazza tornare a casa la sera è sempre fonte di qualche preoccupazione. Credo che molti maschi diano per scontata la cosa, e consiglierebbero alla ragazza di evitare certe strade, portarsi dietro una felpa per coprire il vestito sulla strada del rientro, e così via. E va bene: ma sono soluzioni parziali che non colpiscono il problema centrale: perché dare per scontato questo fatto? Perché voler vivere in una società del genere?
7. Le femministe non sono donne che non si lavano, non sono "automaticamente delle lesbiche", non mettono pantaloni di lana grezza, non sono hippy fuori tempo massimo, non pretendono che le donne siano superiori agli uomini o debbano comandare la nostra società, e non sono buzzicone moraliste (http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2013/06/26/buzzicone-moraliste-e-annoiatissime/). Secondo Felienne Hermans (http://www.felienne.com/archives/3230) (per citare una voce molto recente), le femministe sono una rottura di scatole perché dicono proprio ciò che non vogliamo sentire: ovvero che il mondo è diseguale, e che non è solo merito nostro se abbiamo ottenuto una posizione nella vita — ma anche, ahimé, del nostro genere o del nostro colore.
8. Se una donna vi lascia, può essere terribile: chi lo nega? Magari vi ha tradito. Magari è una persona che vi ha mentito fin dall'inizio. Solo che difficilmente una donna vi umilia, vi picchia, o pretende che voi siate sua proprietà fino al punto di uccidervi. Il femminismo dice che nessuno (né uomo né donna) dovrebbe pretendere di avere un possesso sull’altro. E la triste verità è che gli uomini danno per scontato questo possesso, forti anche della loro maggiore prestanza fisica. Per dirla in modo abbastanza netto: viviamo in un mondo (e in una nazione in particolare) dove metà degli esseri umani accampa dei diritti assurdi sull'altra metà. E molto spesso viene giustificata: magari non in pubblico, ma in privato sì.
9. (Okay, so che non vi è mai passato per la testa di fare del male a una donna. Non siete voi il problema: ma il problema potrebbero essere gli amici dei vostri amici, e nessuno meglio di voi potrebbe convincerli che non sono degli amanti delusi o dei mariti con un diritto, ma solo dei luridi bastardi).
10. (E poi, anche se non avete mai fatto del male fisico a una donna, davvero non avete mai approfittato del fatto che sia una donna per farle in qualche modo del male morale? Per offenderla? Per metterla in difficoltà? Per sminuirla?)
11. Temo che gran parte dei maschi abbia paura a definirsi femminista perché teme che così facendo si senta svilito in quanto maschio. Ma il femminismo non implica alcun tipo di svilimento.
12. In Italia il problema della disparità femminile è spaventosamente diffuso: vi basta andare in un bar o parlare coi vostri amici per capire quanto la differenza sia percepibile, se siete un minimo onesti. E la responsabilità è nostra. Già: come al solito, la responsabilità di correggere una situazione di squilibrio è della parte forte, non di quella debole: se non cominciano i maschi a rendersi conto del loro potere allora è tutto molto più difficile. Per iniziare sarebbe già importante parlarne fra amici; mettere il problema sul tavolo ed evitare di liquidarlo o, peggio, di scaricarne la responsabilità in qualche modo sulla vittima e sul genere della vittima.
13. Il riconoscimento di tale disparità di genere — e la lotta per una sua risoluzione — ci aiuta a vedere meglio anche tutte le altre disparità che attraversano il nostro tessuto sociale: quelle fra bianchi e neri, fra italiani e stranieri, fra gay ed eterosessuali e così via.
14. "Il femminismo è la nozione radicale che le donne sono persone." (Marie Shear).
(27/07/15)


questo post secondo me è un capolavoro di idiozia, perbenismo, servilismo, pregiudizi, luoghi comuni.

Gianluca
27-03-16, 04:41
una cosa va detta: rispetto al femminismo degli anni 60 e 70 queste non sono per la parità dei sessi nel senso della libertà.
Negli anni 60-70 si diceva se gli uomini sono liberi di fare sesso come e quando vogliono anche le donne devono avere la stessa libertà!
Queste di ora sono delle moraliste allucinanti (ricordo la polemica di un manifesto del PD con una gonna svolazzante al ginocchio che diceva "cambia il vento" ci furono delle polemiche furibonde sull' "uso del corpo della donna" da parte del PD su repubblica).
http://1.bp.blogspot.com/-17TyUJj2F3g/T-MdIK7w0xI/AAAAAAAAASc/8NF2INcOdyU/s1600/PD.jpg
Le femministe di adesso a mio parere sono delle donne represse sessualmente che vorrebbero che i maschi fossero educati in modo da essere repressi ache essi (castrati in sostanza).
E lo si capisce da questa frase (scritta da una scrittrice che si chiama Michela Murgia)

...si crede ancora che la molestia sessuale sia una manifestazione di desiderio.
Invece è una manifestazione di potere.

su che cosa sia molestia sessuale ci torneremo dopo, perché si chiarirà tutto quando il quadro sarà completo, ma chi non vuole aspettare i prossimi post può leggere questo:
Ho il cazzo e non mi sento in colpa | Tagli (http://tagli.me/articolo/ho-il-cazzo-e-non-mi-sento-colpa)
secondo queste donne il desiderio non si deve mai manifestare in alcun modo: il desiderio si deve reprimere, altrimenti è una manifestazione di potere.
Da quello che veniva fuori dal video della donna "molestata" si capisce che in realtà le molestie erano poche, definire qualsiasi cosa molestia significa appunto chiedere la totale repressione di qualsiasi contatto anche solo visivo (ma sullo "stare rape" ci torneremo)

Allora io mi sono fatto delle domande, ad alcune delle quali ho provato a dare delle risposte



Chi ha tirato fuori questa teoria
Chi la porta avanti ora
Chi fa seminari convegni iniziative
L'analisi riguarda il passato o anche il presente?
Se riguarda il passato è solo un fatto accademico o si vuole fare pagare agli uomini di adesso presunti crimini (chiamiamoli così) di uomini del passato?
Se riguarda il presente come si può dimostrare l'assunto o la tesi sul sessismo?
Nel caso che la dimostrazione contestualizzata della tesi sessista fosse confermata in termini di spazio luogo (succede qui o ad esempio nei paesi arabi?) e tempo (ora o in passato?) quale sarebbe lo scopo da raggiungere e attraverso quali azioni?
È una azione legislativa o culturale o entrambe le cose? Si sono valutati gli effetti collaterali?



una delle prime cose che ho scoperto è chi porta avanti questo discorso in Italia.
Capofila di questa forma di femminismo moralista e bigotto è tale Lorella Zanardo, amica della Boldrini che le ha dato un posto in una commissione extraparlamentare. Si è candidata alle scorse europee nella Lista Tsipras (che col senno di poi sembra sembra più una accozzaglia del peggio del radical chic italiano, la feccia dei salotti buoni insomma) prendendo circa 16000 voti e classificandosi quarta nella circoscrizione centrale.
Lei è l'autrice di un video di un bigottismo allucinante, uscito in pieno furore anti-berlusconiano doveva colpire l'immagine del Berlusconi puttaniere. Fu una manovra ovviamente appoggiata dal giornale partito Repubblica ovviamente in chiave anti cavaliere.

https://www.youtube.com/watch?v=EBcLjf4tD4E

Tra le altre persone coinvolte in questo genere di iniziative c'è questa scrittrice già citata Michela Murgia la quale gestisce un gruppo su FB
https://www.facebook.com/groups/pubblicitasessistaoffende/

a queste due già citate si aggiungono altre scrittrici o autrici come questa
https://ilnuovomondodigalatea.wordpress.com/2009/07/06/il-complesso-di-didone-ma-perche-le-donne-toste-perdono-la-testa-per-gli-enea/
(leggete sto pippone e ditemi se non pensate che l'autrice abbia fatto un libro su sta cosa perché è stato scaricato da un tipo alla Enea..)

al che mi sono posto alcune domande, una in particolare riguarda quanto davvero la nostra cultura possa essere spiegata o dimostrata semplicemente guardando le pubblicità?
E pure se fosse queste donne non si sono accorte che da anni oramai si strumentalizza anche il corpo maschile? Chi è imbevuto di ideologia e convinzioni a priori fa sempre una scelta selettiva. Se se ne fossero accorte avrebbero capito che la pubblicità non riflette un dominio dei sessi (se c'è un sesso debole ora sembrerebbe proprio quello maschile... poi vedremo anche questo) ma bensì sembra riflettere quella che io chiamerei "la dittatura della bellezza"
che vale per entrambi i sessi.

Ma con calma toccheremo tutti i punti... ci vuole solo un po' di tempo per ordinare le idee

Gianluca
27-03-16, 05:13
prima che mi dimentichi, a proposito dei "corpo delle donne" sono soprattutto le donne che si fanno la chirurgia plastica per cambiarlo (ultimamente anche molti uomini) va detto.
Anche qui, come coi prodotti da supermercato, se fosse vera la tesi moralista e savonarolista portata avanti da queste scrittrici di sinistra le donne nel loro complesso non ci farebbero una bella figura. La verità molto più probabilmente è che siamo tutti schiavi della dittatura della bellezza, uomini e donne.

la mia tesi è invece che questo gruppetto di scrittrici, appoggiate per un certo periodo da SEL e Possibile oltre che da alcuni giornali di area (ma ora piuttosto ignorate, e per fortuna) siano delle persone un po' fuori dal mondo.
Una altra scrittrice che è anche iscritta a questo forum (e che a me sembra una brava persona anche se non condivido quasi per nulla le sue opinioni) raccontava che queste si fanno soprattutto la guerra tra loro, con una serie di dispetti e gelosie mica da ridere... si parla di femminismi di seconda e terza generazione (che includerebbe anche una cosa chiamata "transfemminismo").

L'idea che mi sono fatto io è che per natura le donne siano molto brave a gestire situazioni di controllo di gruppi molto piccoli (per lo meno le donne alfa) ma quando la cosa inizia a scalare come dimensioni loro iniziano a combattersi tra loro in maniera feroce, non allineandosi mai, mentre gli uomini si allineano più disciplinatamente e sostengono uno solo loro continuano con invidie e gelosie che disgregano i gruppi appena questi crescono.

Non è sempre così ma nel 95% dei casi (il 95% non è una cifra a caso introdurrò in seguito la mia teoria di rappresentazione delle distribuzioni gaussiane). Un ragionamento di questo tipo si collega alla questione evolutiva raccontata da Yuval Harari.
La possibilità che si riuscisse a disciplinare una grande quantità di individui in modo ordinato e flessibile è ciò che ha permesso all'umanità (finora) di primeggiare sulle altre specie. La caratteristica di uniformarsi e conformarsi è più maschile che femminile. Ma anche su questo ci ritorneremo.

a me è venuta in mente questa scena del film "la grande bellezza" (eh si siamo tutti schiavi della bellezza, infatti è bastato il titolo a fargli vincere l'Oscar)


https://www.youtube.com/watch?v=vdzIiPu0HCU

Gianluca
27-03-16, 06:13
un altro intermezzo doveroso riguarda le donne contrapposte a queste qui:

- sono la maggioranza
- non se ne fottono della politica
- su cose per loro complicate vogliono delegare, possibilmente uomini, di cui in realtà si fidano di più
- sono terrorizzate dall'idea di restare sole e non sentono di avere la forza di affrontare piccoli problemi, per questo sentono il bisogno di un uomo che prenda le decisioni per loro e che risolva le loro empasse e le loro inquietudini
- amano lamentarsi ma non parlano sul serio, ovvero non intendono assolutamente quello che dicono quando sono nervose, si vogliono solo sfogare, i loro sfoghi non devono necessariamente portare a nulla, sono assolutamente fini a se stessi e spesso causati da semplici tempeste ormonali. L'unica cosa che temono davvero è essere abbandonate
- loro lo sanno e non capiscono come gli uomini si possano sentire frustrati per averle prese sul serio. Più in generale non capiscono come sia possibile che gli uomini non le leggano nel pensiero: nella loro testa i loro pensieri contraddittori sono fortissimi, loro li sentono gridare dentro nel loro cervello come voci incontrollabili e urlate a tutta forza (sempre e solo nella loro testa) come possono gli uomini non sentire le urla che loro sentono nella propria scatola cranica parlando con se stesse? Gli uomini devono essere dei cretini, incapaci di capire, questa è la loro conclusione
- stabiliscono se l'uomo sia giusto o meno per loro sulla base del fatto che abbia appunto letto nel loro pensiero (la cosa di solito avviene a culo nessuno legge davvero nel pensiero, ma non diteglielo mi raccomando a loro piace credere alle coincidenze che avvalorano le loro scelte). Cercano spesso nell'oroscopo un appiglio per dire si o no a una situazione (se lanciassero una monetina farebbero prima)
- usano un vocabolario tutto loro, sono moltissimi termini usati a sproposito dalle donne. per esempio la parola "superficiale" per loro ha solo un significato: uomo che guarda nelle donne solo la bellezza (che tanto poi svanirà) e che pensa solo al sesso, che poi svanisce anche quello e loro pensano molto a chi si prenderà cura di loro da vecchie, questo genere di donna ama condividere sui social foto di vecchi innamorati mano nella mano
- mentono con memoria selettiva e alterando i fatti in maniera anche brutale quando necessario. Quando per esempio si sentono abbandonate, fino a che pensano che ti possono riprendere non ti attaccano, quando sono sicure di aver perso iniziano a cercare di colpire mentendo. Qualsiasi cosa che sanno che possa ferirti, se fino a un attimo prima era assodato il contrario la situazione è ribaltata, non è mai stato così, anzi è stato l'esatto opposto. Le più squallide cominciano a dire che hanno finto orgasmi e cose così entrando nei dettagli dell'atto sessuale (al che uno dice vabbe cazzi tuoi a me che mi frega, pero poi pensa meno male che quelli materiali siamo noi uomini, alla faccia...) lo scopo è quello di colpire, di vendicarsi. La cosa più tipica è che negano di aver avuto mai interesse nei tuoi confronti (e tutto sto tempo appresso a me perché lo avresti perso?) cercando dettagli di quando una volta non si sarebbero concesse che sarebbe stato un chiaro segnale, altra cosa tipica è ricordare un numero ridotto di volte che ci sia stata intimità. Sarà successo mezza volta, così ti senti dire, ma tu ricordi bene che stavano sempre a casa tua anzi cominciava a dire come ti voleva cambiare l'arredamento della stanza e diceva che si volevano trasferire (poi ovviamente al momento di scaricare tutta la rabbia le senti dire "non ti sei accorto che non venivo tanto spesso come avrei potuto a casa tua?" e tu non ricordi esattamente quando la avresti invitata tutte queste volte, mah!). In alcuni casi le reazioni sono patetiche e fanno ridere, in altri danno fastidio perché nella loro voglia di vendetta coinvolgono altre persone sparlando e facendo casini. Il tutto senza alcuna coerenza, ma gli incoerenti sono gli uomini e soltanto gli uomini, certo. Intendiamoci le vaccate le facciamo anche noi ma difficilmente rompiamo i coglioni in questo modo o pensiamo a vendette così sottili o recitate. per loro è normale e ovviamente loro non mentono, sono solo gli uomini a farlo.
- Se trovate una che non rompe i coglioni non vuol dire che lei sia tranquilla di suo, vuol dire che è innamorata persa e sa che se sgarra viene mollata e quindi non rompe i coglioni, questo tipo qui quando viene mollata o tradita diventa cattivissima di solito
- quando non si arrabbia più con voi su cose per le quali ha sempre rotto i coglioni vuol dire che ha trovato un altro
- cercano il principe azzurro, su questo dobbiamo fare un post a parte alla fine


- i termini del loro vocabolario sono più artistici e meno tecnici degli uomini: esempio
nel 2003 andai in vacanza con una ragazza, molto molto femminile, lamentava con me che non la capivo e mi faceva l'esempio di una altra coppia in cui lui capiva al volo lei.
Io mi sentivo molto frustato per queste critiche, mi faceva capire che ero inadeguato come suo compagno e siccome era una bella femmina (fisicamente una bomba con delle tette e un culo stupendi) stavo incazzato come una iena. Nella fattispecie lei mi aveva detto per esempio "ma secondo te quei fiori sono veri o sono di plastica" fissando secondo me nel vuoto, io non capivo e lei mi fa "ecco lo vedi che non può funzionare? Non ci capiamo". La vendetta venne pochissimo dopo a pranzo. Tavolata con tre coppie, io questa ragazza, la coppia perfetta che lei prendeva come esempio e un'altra coppia.
A un certo punto lei e la ragazza della coppia perfetta dicono "ma quel legno li ieri non c'era..." senza indicare di cosa parlavano.
Anche la terza donna dice: "è vero non c'era!"
io il maschio della "coppia perfetta" e l'altro uomo ci guardiamo stupiti scuotendo la testa, noi il "legno" lo avevamo sempre visto da quando eravamo arrivati.

Dopo non meno di dieci minuti finalmente capimmo l'arcano perché uno di noi si alzò finalmente, fece qualche metro e andò a toccare quello che noi chiamavamo "legno"e non era quello di cui parlavano le donne. Quello di cui parlavano loro era un traliccio che stava un paio di metri più dietro in linea d'aria, di quelli per i matrimoni chitch alla "beautiful", ma senza i fiori
a nessuno di noi uomini era venuto in mente di chiamarlo legno perché, cazzo, era una struttura non era un legno!
era una cosa così tipo (ma senza la porticina davanti ovvero era un arco aperto con una struttura a traliccio)
http://thumbs.ebaystatic.com/images/g/~vYAAOSwUuFWvclP/s-l225.jpg

per loro quello era un legno...
non sapevano come chiamarlo quindi per loro era un legno e basta

e noi? Che cosa avevamo pensato?
C'era una specie di quadro di legno attaccato alla parete una specie di bassorilievo intarsiato.
Quello per tutti noi maschi del tavolo era un "legno". Un pezzo di legno inutile che doveva rappresentare qualcosa che forse era una scena di caccia azteca non so.
L'altro per noi era un traliccio, una struttura in legno, una cosa con un significato al di la della materia col quale era composta.
Il quadro invece era per noi un legno insignificante e per loro era appunto un quadro, una cosa decorativa quindi importante, in quanto decorativa, quindi non identificabile semplicemente come legno.

Ovviamente la coppia perfetta litigò perché lei lamentava che lui non avesse capito cosa lei volesse dire e non le aveva letto nel pensiero come lei avrebbe voluto... io ridevo pensando a quello che aveva detto la mia compagna di viaggio della coppia perfetta e di come fossi io che non riuscivo a capirla...

e queste cari miei lettori sono le donne normali, le migliori, finché ci saranno queste non ci estingueremo, quindi una volta capito come funzionano le si prende per come sono


https://www.youtube.com/watch?v=WNh6RN2JmZ4


https://www.youtube.com/watch?v=judmaktIxvY

per chiudere a proposito delle donne normali (ci si torna casomai alla fine) queste a differenza delle femministe non vogliono affatto che l'uomo non prenda iniziativa, anzi, vogliono l'uomo che non si ferma davanti a un loro no (il che entra in diretto contrasto con l'idea di molestia presentata dalle femministe di cui sopra)

ecco un esempio di uomo che non si ferma certo davanti a un no:
https://scontent-mrs1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xfp1/v/t1.0-9/41173_427367578283_5420521_n.jpg?oh=4fe5b352b41ea1 2137133adaa85ed769&oe=577E80FE



dice una mia amica "tu hai incontrato troppe stronze" no io ho incontrato un sacco di donne, che purtroppo sono stronze ne più ne meno della media maschile ma pare che sono sempre vittime quando invece sono molto spesso delle viziate rompicoglioni. Il fatto è che non bisogna ascoltarle quando parlano, non lo sanno manco loro quello che dicono, parlano per sfogarsi mica perché quello che dicono abbia senso o connessione con la realtà fattuale.

King Z.
27-03-16, 08:35
L'aspetto di questo thread che più riempie il cuore di gioia è Gianluca che tagga i troll .
È un forum bellissimo .

King Z.
27-03-16, 08:37
Ovviamente quando parlo di troll mi riferisco a pedro , felipe e hermes mentre bamba e kraut li conosco personalmente e garantisco sulla loro serietà .

MaIn
27-03-16, 10:21
Era da un po' che volevo aprire questo thread, che immagino aperto al contributo di tutti, e che ha lo scopo di raccogliere dati per verificare se quello che penso è corretto o meno.

Io penso che nella situazione attuale, in Italia ma forse più in generale nel mondo occidentale e cosiddetto evoluto, sia molto più difficile la vita per un uomo medio che per una donna media.

Andiamo con ordine.

che significa vita facile o vita difficile?

ci sono diverse interpretazioni. Noi viviamo un periodo (malgrado alcuni si lamentino) tutto sommato abbastanza prospero
si ok ora è peggio di 10 anni fa per alcuni, ma certamente meglio di 30-40, un architetto un anno fa lamentava che il padre con lo stesso lavoro era uno ricco che poteva permettersi un sacco di cose che la gente media non poteva, e che ora invece lui aveva più o meno lo stesso stipendio e potere di acquisto di un bidello, oltre al fatto che all'epoca i laureati essendo pochi erano riveriti molto più di adesso, tipo il medico del paese era una autorità cittadina ecc. Tuttavia le comodità che aveva ora adesso quell'architetto sono infinitamente superiori a quelle che aveva il padre, è solo cambiata la sua distanza dalla massa, quindi il suo è un rosicamento che deriva dal solo fatto di non poter abusare di una posizione dominante come poteva fare il padre.

Tuttavia si lamentava per la sua situazione relativa, sembrava irrilevante per lui che si vivesse ora di più e meglio, lui voleva una posizione di dominio e non ce l'aveva come invece era capitato al padre con lo stesso mestiere.

Questo genere di lamenti è secondo me da stronzi e un sacco di gente è così, siamo circondati da emeriti stronzi che non fanno altro che lamentarsi in modo odioso.

https://www.youtube.com/watch?v=5BxCqvRfo1Q

Faccio questa premessa perché la protesta di molte delle femministe attuali a me sembra una protesta e un lamento da stronze. Stronze e insopportabilmente viziate, piene di pregiudizi, spesso bigotte, prevaricatrici e misandriche. E ci tengo a precisare, per gli idiot* che leggeranno e che vorranno commentare con insulti che questa è una analisi, condivisibile o meno, ma una analisi, una opinione quindi. Una opinione che nasce da alcuni ragionamenti, che potranno essere anche confutati in tutto o in parte, ma che sono ragionamenti e non pregiudizi o luoghi comuni dati per assodati come assiomi.

In questo thread io cercherò di raccogliere alcuni elementi di interesse da apportare a questo tema cruciale.

Iniziamo dal principio: nella società attuale le donne sono davvero discriminate? Secondo me no, anzi la donna media ha una vita più facile dell'uomo medio. Malgrado ciò la capacità delle donne di lamentarsi raggiunge picchi inarrivabili e a tratti assolutamente insopportabilmente odiosi. Attenzione non tutte le donne, molte hanno anche motivi di lamentarsi, ma molte altre che sento lamentarsi meriterebbero di essere mandate a lavorare in miniera.

Prima di buttarmi sulla esposizione dei temi specifici ci tengo a segnalare che questo tema da un punto di vista politico è diventato talmente radioattivo che a parte qualcuno sui social nessun partito o movimento cavalca più il femminismo o la "questione maschile" (tutta colpa degli uomini che sono cattivi e colpevoli di tutto a prescindere) nemmeno "Possibile", che pure 2-3 anni fa ne aveva fatto una battaglia chiave:

https://www.facebook.com/giuseppecivati/posts/10151982010302489

Civati diceva:

metteva anche il link a questa mozione:
http://www.civati.it/portfolio-type/la-questione-maschile-2/

indovinate cosa c'è adesso?
ERRORE 404 - NON TROVATO

se persino gli antagonisti da salotto (no tav, no triv, no tap, no qualsiasi cosa che porti sviluppo e progresso) hanno abbandonato questa battaglia politica vuol dire che questa idea è stata sconfitta politicamente e archiviata, ogni tanto la Boldrini dice qualcosa ma nessuno la prende sul serio e si aspetta che finisca il suo mandato affinché la smetta di sciorinare banalità luoghi comuni e pregiudizi travestiti da politically correct e una bizzarra definizione di uguaglianza che interessa solo lei (come le assurde polemiche sulla semantica "la presidenta" o cose così, che per la stragrande maggioranza sia di uomini e donne non sono altro che inutili e fastidiose pippe mentali)

qui ci vorrebbe il contributo di @pedro (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=12117) @Felipe K. (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=14287) @Hermes (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=8029) @Bamba de Kraut (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=44028) @Kraut (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=10343) nel caso mi dimenticassi qualcosa


quando pippa ciwati parlava di questione maschile se ricordo bene intendeva che i maschi sono quelli "malamente" (ovvero prevaricatori,...) e quindi bisogna agire sui loro comportamenti e non sulle donne che invece, secondo il pippa, si comportano bene.

pedro
27-03-16, 12:58
Gianluca, vorrei risponderti ma non ho tempo di leggere queste 2000 righe, pero' credo di aver capito di cosa si sta parlando e quindi ti daro' la mia opinione de panza.

Il femminismo non ha piu' senso di esistere da che le donne si sono definitivamente emancipate (al piu' tardi gli anni 70). Oggi serve a gente come Druuna per farsi rinnovare il contratto alle poste o a quella gran zoccola delle risorse umane (che grazie a Dio c'ha tutti gli acciacchi del mondo, prende psicofarmaci o antidolorifici o salcazzo per tenersi in piedi e un giorno si' e uno no collassa in terra con massima gioia di tutte le persone timorate di Dio e amanti del bene, cioe' del turbocapitalismo finanziario assoluto) per bloccarmi le assunzioni con la scusa che non ho fatto il colloquio a neanche una femmina, come se non fosse lei a girarmi i CV e come se mi avesse girato solo CV di uomini (tranne un'indiana in India col diploma da infermiera e la passione per l'informatica, una buona conoscenza di Office e lo IELTS destaminchia).

Gianluca
27-03-16, 13:57
L'aspetto di questo thread che più riempie il cuore di gioia è @Gianluca (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=10766) che tagga i troll .
È un forum bellissimo .
veramente mi volevo scusare con te per non averti taggato :D

Gianluca
27-03-16, 14:00
@Gianluca (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=10766), vorrei risponderti ma non ho tempo di leggere queste 2000 righe, pero' credo di aver capito di cosa si sta parlando e quindi ti daro' la mia opinione de panza.

Il femminismo non ha piu' senso di esistere da che le donne si sono definitivamente emancipate (al piu' tardi gli anni 70). Oggi serve a gente come @Druuna (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=606) per farsi rinnovare il contratto alle poste o a quella gran zoccola delle risorse umane (che grazie a Dio c'ha tutti gli acciacchi del mondo, prende psicofarmaci o antidolorifici o salcazzo per tenersi in piedi e un giorno si' e uno no collassa in terra con massima gioia di tutte le persone timorate di Dio e amanti del bene, cioe' del turbocapitalismo finanziario assoluto) per bloccarmi le assunzioni con la scusa che non ho fatto il colloquio a neanche una femmina, come se non fosse lei a girarmi i CV e come se mi avesse girato solo CV di uomini (tranne un'indiana in India col diploma da infermiera e la passione per l'informatica, una buona conoscenza di Office e lo IELTS destaminchia).
si ma che ci siano donne che usino questi temi per pura convenienza personale (per rendersi la vita più facile, e lo fanno sia consciamente che inconsciamente) è un fatto acclarato, figuriamoci

io mi aspettavo qualche studio in più, qualche dettaglio, vabbé pazienza, continuo nella mia ricerca

Gianluca
27-03-16, 14:05
quando pippa ciwati parlava di questione maschile se ricordo bene intendeva che i maschi sono quelli "malamente" (ovvero prevaricatori,...) e quindi bisogna agire sui loro comportamenti e non sulle donne che invece, secondo il pippa, si comportano bene.
esattamente.
Una cosa di una impoliticità (e che denota pregiudizio) imbarazzante, infatti basta leggere i commenti sotto da parte dei suoi stessi sostenitori.
ma su questo ci torneremo alla fine quando parleremo di chi sta davvero meglio e chi sta davvero peggio, quali sono le "vittime" (se così si può dire) nella società attuale?

cercheremo di riassumere un po' il tutto alla fine insomma.

Gianluca
27-03-16, 14:34
beccatevi questo botta e risposta trovato su Fb (e voglio invitare qui uno dei protagonisti così potrà aiutarci a documentare quello che ha scritto (gli ho chiesto l'amicizia dopo aver visto questa discussione e ho intenzione di invitarlo a partecipare a questo thread

chiamerò lui come A
il maschio femminista di questa discussione come B
e la femmina femminista come C

questa discussione era su Fb sotto un articolo di The Post Internazionale dove scrive anche il nostro @er uagh (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=1812)

A (in risposta a B):

Caro niente, non usiamo eufemismi. Non ti conosco. Conosco i dati però. Belli. Belli proprio. Comincio dicendo che non si tratta di partecipare alle olimpiadi delle vittime. Non si tratta di vedere chi è più vittima di chi. Ogni vittima è egualmente tragica. Detto ciò:

1) tu mi dici che nel 2014 sono state uccise 152 donne. Che sia in ambito familiare o meno è uguale. Nella statistica citano infatti i 117 in ambito familiare per dare un tono emotivo al tutto, il che è abbastanza viscido. Ma quanti sono gli uomini vittime di omicidio nel 2014? Se mi butti 152 così da solo sembra un numero immenso. Non riesco a vedere i dati del 2014 ma per il 2013 le donne sono il 35,7% degli omicidi in italia (sempre dati istat eh!). Il tuo dato è puramente emotivo. La violenza non è un fenomeno di genere. Bisogna ridurre il numero di donne uccise? Certo. Ma anche quello degli uomini.


2) Il divario salariale fa ridere. Nessun economista lo ritiene un problema macroeconomico. Si tratta semplicemente della media delle retribuzioni lorde annuali. Nel 2013 gli uomini hanno guadagnato 29891 euro e le donne 27890 euro, gap del 7,3% (fonte Jobpricing). A prima vista sembra la prova che esiste discriminazione di genere ma bisogna fare qualche domanda! Quante ore lavorano le donne? Che lavoro fanno? Fanno lavori rischiosi? Fanno lavori disgustosi? Che titoli di studio prendono? Quante donne non lavorano? Quante donne lasciano il lavoro per la famiglia? Quante ore extra fanno? Quante donne vedi ad ingegneria e quante a psicologia? Quante a chimica e quante a design? E questo che le donne sono libere di intraprendere la carriera che vogliono. Se si tiene conto di questi fattori il gap si restringe. Voler chiudere il ''gap'' con altre misure vorrebbe dire eliminare qualsiasi variabile meritocratica e assegnare un valore al lavoro in base al sesso. Sessista non credi? Oppure sovietico, dipendendo dal punto di vista. Vogliamo parlare di lavoro? Vai a vederti le statistiche degli incidenti e morti sul lavoro. Ti do un aiutino: la stragrande maggioranza non sono donne. Vai a vederti quante donne lavorano in miniera, sono netturbini o lavorano nella manutenzione delle fognature.
Tra l'altro è illegale pagare diversamente uomo e donna per lo stesso lavoro e per le stesse ore lavorate. Se succede, basta alzare un telefono, chiamare un avvocato e fare causa (causa che qualunque studio prenderà perchè è vinta!). Stai dicendo per caso che le donne sono talmente inette che non riescono a farlo? Ti bastavano 10 minuti di ricerca per capirla sta cosa.
Lo sai invece che in Italia il 20% dei consigli di amministrazione di imprese pubbliche, imprese a partecipazione maggioritaria pubblica e enti pubblici adesso DEVONO essere donne? Per quale motivo? Sostituisci la le parole mussulmani, buddisti, biondi, atei, di colore al posto di donne e vedi se la frase non risulta discriminatoria. Vedi?


3) Quella della ''violenza sulle donne'' (perchè ripeto, la violenza non è un fenomeno di genere) è forse la statisica più scioccante a prima vista, ma anche la più difficile da capire. Partiamo dal fatto che è stata fatta a partire da un campione di 21000 persone... Non mi sembra che le esperienza di queste donne rispecchino quelle dei 30 milioni di donne in italia. Donne dai 16 ai 70 tra l'altro (donne che hanno subito violenze 50 anni fa quando il mondo era senza dubbio più violento accontano anche oggi). Stesso discorso di prima però. Un numero da solo senza riferimento sembra immenso. 1 donna su 3 ha subito violenze nella sua vita? Quanti uomini hanno subito violenze? Strano che cercando dati nel Ministero della Giustizia si faccia distinzione tra uomini e donne appunto per parlare di ''violenza sulle donne''. Quando cerchi gli omicidi per gli uomini trovi solo dati comprendenti entrambi i sessi.
Che violenze poi?!? Vai a leggerti le domande dell'indagine! Se qualcuno ti ha toccato il culo in autobus per sbaglio, ti ha dato un sculacciata da piccola o ti ha uccisa è uguale! Viene assegnato lo stesso valore! E molte domande escludono la componente femminile! Come se le donne non fossero capaci di causare danno no? Ti do alcuni esempi:
-è mai capitato che un UOMO abbia minacciato di colpirla fisicamente in un modo che l‟ha davvero spaventata? (vedi l'enfasi sui sentimenti)
-le è mai capitato di avere rapporti sessuali con il Suo partner ANCHE SE NON NE AVEVA VOGLIA per paura della sua reazione? (quante volte ti è capitata una cosa del genere? A me qualche volta.)
Risultato? Statistica gonfiata.
La maggior parte delle domande sono valide per carità, però molte sono molto ambigue e altre sono proprio sessiste fatte apposta per perpetuare l'idea che l'uomo è violento e la donna subisce. Infine, pensare che un essere umano possa vivere la sua esistenza senza aver MAI subito alcun tipo di violenza mi sembra un po'... stupido. Poi vedi te.


Adesso continuo io. Vai a vederti le statistiche per quanto riguardano i suicidi, la povertà, gli esiti dei divorzi e l'affidamento dei figli.
Ci sono anche cose difficilmente trasformabili in numeri. Per esempio lo sai che nel mondo la maggior parte degli uomini deve fare il servizio militare altrimenti ti viene revocato voto, passaporto e diventi disertore? La verità è che uomini e donne hanno problemi in questo mondo e l'opinione pubblica ignora la vera sofferenza maschile e invece si preoccupa di appagare i sentimenti delle donne. Ogni giorno esce un articolo come questo sopra per creare polemica.
Ti ricordi il caso delle 200 ragazze rapite da boko haram? Giornali, Tg e celebrità che facevano campagne per combattere la violenza contro le donne, dimenticandosi però gli uomini e bambini degli altri villaggi non hanno avuto la stessa fine.


Guarda, forse dovresti tu renderti conto della banalità delle tue affermazioni, sopratutto quando prendi dati a caso senza dare contesto e li usi per giustificarti. I risultati di queste statistiche non sono verità assoluta, bisogna vedere la metodologia! Come dice il detto: There are lies, damned lies, and statistics. Con la statistica puoi dire tutto o niente.
Ricordati che è sempre facile concordare con la massa, infatti non devi neanche giustificare quello che dici. Io si invece. Non è facile andare contro corrente. Che ci sia sessismo o discriminazione nel mondo di sicuro! Non lo nego. Il fatto è che l'Italia, l'Europa e l'America del Nord non sono questa culla di sessismo che tu e questa manica di scemi che non sa interpretare una statistica dice che siano. Infatti le donne europee e americane del XXI secolo sono gli esseri più privilegiati mai esistiti ma per qualche motivo si ritengono oppressi per fatti del passato..


B:


Ho parlato di Italia e non di altri paesi, visto che in altri paesi senza dubbio hai situazioni ben più tragiche e non mi sembra il caso di entrare nel merito.
E comunque i dati sul divario salariale sono presi a parità di impiego.
D'altra parte, non credo di non sapere interpretare una statistica, ma non sto qui su Facebook a raccontare il mio lavoro.
Tu mi dici: quanti uomini sono stati uccisi nel 2014? Vedi che è la domanda sbagliata? Non ti rendi conto?
La domanda esatta sarebbe: quanti uomini sono stati uccisi dalla propria moglie, compagna, sorella etc?
Degli omicidi in passionali tra coppie eterosessuali (quindi uomo ammazza donna vs donna ammazza uomo) nel 2012 oltre l'80% delle vittime è una donna uccisa per mano di un uomo. La statistica sale al 89% quando ci riferiamo a persone uccise dai propri ex.
Per finire, mi sembra giusto precisare che non ritenere violenza il fatto che una donna che cammina da sola per strada riceve fischi, suonate di clacson etc, oppure non ritenere violenza certi atteggiamenti intimidatori, o non ritenere un problema di disuguaglianza la maggiore difficoltà di una donna nel trovare lavoro in impresa a causa delle possibili perdite economiche per maternità, o che ci siamo locali in cui la donna entra gratis, l'uomo paga, oppure non considerare un problema sociale diffuso è profondamente radicato la credenza che le donne debbano svolgere lavori domestici e gli uomini lavori "da leader" (come spieghi la schiacciante superiorità maschile nei ruoli dirigenziali, non è discriminazione? Davvero sei convinto che tutti gli uomini siamo più bravi di qualsiasi donna) - tapparsi gli occhi davanti a tutto questo, non ammettere che c'è un problema di disuguaglianza, è alla base della violenza e della discriminazione di genere.
Ps: nessuno dice che non ci siamo uomini che vivono male o sono vittime di atti criminali, ma non si può non ammettere la matrice sessista dietro certe situazioni diffuse nella nostra società.
Pps: stavamo parlando dell'Italia, ma tu hai tirato fuori un esempio completamente assurdo: nessuno crede che uomini e bambini nei villaggi in stato di guerra permanente in africa vivano bene, ma almeno non sono stati rapito a 10-12-13 anni per sposare ed essere ingravidate i propri aguzzini e procreare guerriglieri jihadisthi.....


A:

Ahh adesso parliamo solo di Italia?? Nonononono non ci siamo proprio. Perchè vuoi rendere la violenza un fenomeno di genere quando non lo è? Perchè vuoi farmi credere che una donna uccisa in ambito familiare sia peggio di una donna uccisa in altre circostanze? Non lo è, una vita è una vita. Adesso me lo spieghi proprio. Voglio vedere che ginnastica mentale fai per giustificare quello che hai detto. Per la giustizia non interessa se l'omicida è il marito, il ragazzo, il fratello, il postino o la suocera. Tutti gli omicidi vanno perseguiti e puniti. Punto. La differenza è rilevante appunto se vuoi vendere cronaca nera o se vuoi perseguire una agenda femminista. Anzi dobbiamo ringraziare il femminismo per il Duluth model invece. Quello si che è una vittoria. E si, sono ironico. Infatti gli uomini scontano pene più dure per lo stesso reato e in condizioni peggiori non dirmi di no.[

Ovvio che non ritengo violenza fischi e clacson. Qui stiamo già entrando in quelle che la teoria femminista chiama microaggressioni. Le microaggressioni sono dipendenti dal soggetto che le subisce e quindi difficilmente quantificabili. A certe donne non da fastidio, ad altre si oppure da fastidio e in intensità diverse. Succede? Certo che succede? E sgradevole? Certo che lo è! Ma non procurano danno alla tua integrità fisica di certo e se procurano danno emozionale... mi dispiace ma a una certa uno si fa anche i calli. Attenzione non giustifico chi lo fa, assolutamente! Ma da un fischio o un clacson ad un pestaggio e uno stupro ce ne vuole, e dare lo stesso peso a eventi così diversi mi sembra come minimo irrispettuoso nei confronti delle vere vittime. Poi vedi te.
Stessa cosa vale per le intimidazioni. La tendenza a intimidirsi difronte a certi atteggiamenti non è una caratteristica di genere. Dipende dal singolo.
Ultima cosa per farti capire che le donne NON guadagnano meno degli uomini per lo stesso lavoro e per le stesse ore lavorate: se ciò fosse vero, le imprese assumerebbero solo donne. Per quale motivo devono spendere di più assumendo uomini? Non ha senso.
Difficoltà di trovare lavoro? Ma dove? Entra in un bar, ristorante, negozio e dimmi quanti camerieri e commessi ci sono. Per i lavori che uno studente senza titolo può fare e che non richieda l'uso della forza fisica le ragazze sono la maggioranza. Guarda che tutti sono disperati per assumere ragazze.
Inoltre se trovi lavoro o meno dipende dal tuo curriculum. Vai a vedere che lauree prendono le donne! Se ti laurei in letteratura, filosofia, psicologia, biologia, infermieristica, belle arti e design mi sembra stupido pensare di trovare un posto di lavoro ben retribuito in una azienda, dove le competenze richieste sono altre. Che si iscrivano a ingegneria, statistica, economia, informatica e medicina no se vogliono belle buste paga. Non ci sono barriere alle iscrizioni.
Se vuoi fare carriera è OVVIO che devi fare sacrifici, specialmente in ambito familiare. Dimentichiamoci mito che le donne possono avere tutto! Il tempo è una grandezza limitata. Se vuoi fare carriera, ti dedichi meno alla famiglia, se vuoi una famiglia ti dedichi di meno al lavoro (e fai lavorare di più tuo marito, ore in più che contano quando si deve promuovere qualcuno!). Non riesco a capire perchè questa sia una sorpresa. Se ad una intervista di lavoro ti chiedono se hai intenzioni di mettere su famiglia è una domanda più che lecita! Sono in gioco costi non recuperabili per l'azienda! Di nuovo, se vuoi fare carriera basta che tu risponda no! Oppure se proprio insisti prendi il telefono e chiama un avvocato! Causa vinta!
E vero che la maggior parte dei ruoli dirigenziali sono ricoperti da uomini. Il fatto è che le donne fanno altre scelte! Non è questione di bravura, ma questione applicazione e di scelta (E DI CREDENZIALI ACQUISITE). Per questo ci sono pochi CEO donna. La maggior parte delle donne non è disposta a lavorare 14 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Le donne tendono a scegliere la famiglia al lavoro. Se scelgono entrambe le cose ci sono sacrifici.
Se tu da donna sei scoraggiata dalle opinioni e credenze degli altri e per colpa di queste non prendi le tue decisioni e non intraprendi il tuo percorso nel mondo del lavoro, allora mi dispiace ma quella non è la tua strada. Non proprio. Poi dov'è scritto che le donne devono diventare dirigenti? Non c'e niente di male nel scegliere la famiglia rispetto al lavoro. E questo tipo di pensiero invece che non da valore alla donna che decide di rimanere a casa coi figli.
Il mio punto di vista non è tapparsi gli occhi, anzi, è cercare di vedere l'altra faccia della moneta. Preferisco pensare che viviamo (e infatti viviamo) in un paese dove se vuoi certe cose, devi lavorarci su. Tu invece ignori le scelte che gli individui fanno e giustifichi certi risultati dicendo che esiste un fantomatico sistema patriarcale disegnato per opprimere le donne (cosa molto lesiva tra l'altro). Non mi sembra il caso. Sopratutto perchè si finisce per diluire il significato di oppressione e discriminazione. Viviamo in un paese libero e ognuno è responsabile delle proprie scelte. Le donne al giorno d'oggi hanno le stesse opportunità che gli uomini. Uguaglianza di opportunità però non vuol dire uguaglianza di risultati, attenzione.

E no, il mio esempio di boko haram non è assurdo. Affatto. Le ragazze sono state prese per fare da bambine mogli dei propri agguzzini. Un destino più che triste, credo che tutti siamo d'accordo. Ma i padri e ragazzi sono stati uccisi, arruolati come bambini soldato o fatti scappare senza niente nel deserto. Se non è peggio, non è una fine al quanto triste? Però quello che ha fatto notizia erano le ragazze. I media hanno giocato con i sentimenti dell'opinione pubblica nuovamente.
Questa è la genialità del femminismo come movimento. Ha preso un sentimento già radicato nella società e perpetuato nei secoli della letteratura (proteggere le donne) e l'ha usato per portare avanti un'agenda politica che sta degenerando..


A: (qui mi sono perso un messaggio di B al quale A rispondeva se riesco lo posto, ma più o meno si dovrebbe capire dalla risposta)

In verità che tu ci creda o meno si, mi è gia capitato. Sono sopravvissuto. Magari è una questione di educazione e se proprio vuoi forzare la cosa è un reato se fai clacson=stalking. Ma non è sessismo. Prendiamo la definizione di sessismo dalla treccani (che tra l'altro è sessita perchè non ammette che si possa essere sessisti nei confronti degli uomini).


sessismo s. m. [der. di sesso, sul modello di razzismo e per influsso del fr. sexisme e ingl. sexism]. – Termine coniato nell’ambito dei movimenti femministi degli anni Sessanta del Novecento per indicare l’atteggiamento di chi (uomo o donna) tende a giustificare, promuovere o difendere l’idea dell’inferiorità del sesso femminile rispetto a quello maschile e la conseguente discriminazione operata nei confronti delle donne in campo sociopolitico, culturale, professionale, o semplicemente interpersonale; anche, con sign. più generale, tendenza a discriminare qualcuno in base al sesso di appartenenza.

Ribadisco anche se mi sembra idiotico e ripetitivo. Fischi, clacson e commenti non desiderati sul proprio corpo sono cafoni, di pessimo gusto e segno di maleducazione. Ma non promuovono l'inferiorità del sesso femminile, ne discriminazione. Nel caso massimo potrebbero essere un reato. Se è un reato si prendono le contromisure appropriate. Facendo l'esempio della persona che cammina da sola la sera cadi di nuovo nel gioco dei sentimenti. ''Non ti senti sicura, quindi sei in pericolo'' quando invece essere uomo è più rischioso.
Smettiamo di diluire il significato delle parole, grazie..




C (questo è un messaggio che raccoglie la summa teologica del femminismo da social attuale, come abbiamo già visto si tratta di forzature, pregiudizi luoghi comuni dei quali queste persone, poche in verità, sembrano molto convinte) :

sono contenta che tu sia sopravvissuto al cosidetto "catcalling" come sono sopravvissute tutte le altre donne a cui è capitato. Permettimi di farti notare però una sottile differenza sottile come un baobab.

Quante volte ti è capitato di essere clacsonato, fischiato e chiamato in una giornata?
https://www.youtube.com/watch?v=b1XGPvbWn0A
Questo è ciò a cui una donna che gira in pantaloni e maglietta va incontro ogni giorno, cosa che peggiora drasticamente se disgraziatamente indossa una gonna o cammina di sera. Neghi il sessissimo e la discriminazione di genere di questo fenomeno perché ne parli estrapolandolo dal contesto e ignorandone frequenza/intensità: il fatto è che quando il fattaccio accade una volta, passi, ma quando è sistematico, puntuale e insistente, entra a far parte della percezione che hai di te stesso, e della percezione che di te hanno gli altri. Ti faccio un esempio. Cosa succede se una persona ti insulta una volta? Nulla. Capita. Cosa succede quando gli insulti sono sistematici, puntuali e precisi?
Carolina Picchio, la ragazza suicida di Novara (http://www.pinkblog.it/post/58719/carolina-picchio-ha-lasciato-un-messaggio-daddio-prima-del-suicidio)
Voilà. Perché poi si parla di sessismo in questo caso, oltre che di cafonaggine? Perché, de facto, il catcalling è un'esperienza prettamente femminile. Qui trovi tutte le informazioni che ti servono: Catcalling (http://www.huffingtonpost.com/news/catcalling/)
https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#tbm=bks&q=catcalling+
Il contesto che tu hai ignorato è invece forse la parte più importante. Il catcalling promuove una pericolosa ideologia per cui è ok esprimere i propri pareri positivi -"cavolo, sono complimenti!" cit- anche in maniera irruenta e prepotente nei confronti di una donna, tanto è una donna, a lei, sotto sotto, piace. Questa è esattamente la stessa mentalità di uno stupratore qualunque. "Sotto sotto, a lei piace."
Questa ideologia è alla base di questi dati in Italia La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia (http://www.istat.it/it/archivio/161716) e https://fullfact.org/sites/fullfact.org/files/Capture_6.JPG nel mondo. La percentuale di uomini e donne in questo caso è riferita alla criminalità generale.


In merito all'ambiente di lavoro, vorrei citare direttamente una parte della wiki inglese sull'ineguaglianza di genere (https://en.wikipedia.org/wiki/Gender_inequality#In_the_workplace nota: sono presenti tutte le forme di disuguaglianza di genere in vari aspetti della vita sociale, a partire dall'ambiente di lavoro a quello familiare), anche se ti consiglio la lettura completa dell'intera voce con calma: "Wage discrimination exists when workers are equally qualified and perform the same work but one group of workers is paid more than another. Historically, wage discrimination has favored men over similarly qualified women.


Human capital theories refer to the education, knowledge, training, experience, or skill of a person which makes them potentially valuable to an employer. This has historically been understood as a cause of the gendered wage gap but is no longer a predominant cause as women and men in certain occupations tend to have similar education levels or other credentials. Even when such characteristics of jobs and workers are controlled for, the presence of women within a certain occupation leads to lower wages. This earnings discrimination is considered to be a part of pollution theory. This theory suggests that jobs which are predominated by women offer lower wages than do jobs simply because of the presence of women within the occupation. As women enter an occupation, this reduces the amount of prestige associated with the job and men subsequently leave these occupations. The entering of women into specific occupations suggests that less competent workers have begun to be hired or that the occupation is becoming deskilled. Men are reluctant to enter female-dominated occupations because of this and similarly resist the entrance of women into male-dominated occupations"


La parte che segue fa riferimento ad un fenomeno particolarmente importante, e risponde alla tua domanda "Perché le donne non vanno a fare lavoro x o y?"
">>>>>>>>>The glass ceiling effect<<<<<< is also considered a possible contributor to the gender wage gap or income disparity. This effect suggests that gender provides significant disadvantages towards the top of job hierarchies which become worse as a person’s career goes on. The term glass ceiling implies that invisible or artificial barriers exist which prevent women from advancing within their jobs or receiving promotions. These barriers exist in spite of the achievements or qualifications of the women and still exist when other characteristics that are job-relevant such as experience, education, and abilities are controlled for. The inequality effects of the glass ceiling are more prevalent within higher-powered or higher income occupations, with fewer women holding these types of occupations. The glass ceiling effect also indicates the limited chances of women for income raises and promotion or advancement to more prestigious positions or jobs. As women are prevented by these artificial barriers, from either receiving job promotions or income raises, the effects of the inequality of the glass ceiling increase over the course of a woman’s career."


Per quanto riguarda le "quote rosa" in parlamento, ecco a te un infographic sulla questione http://thelondoner.eu/wp-content/uploads/2015/03/proof-read-infographic2.jpg
Il motivo delle quote, direi, è abbastanza tonto. Possono le donne avere la libertà che i propri interessi vengano rappresentati da una donna? (spoiler: domanda retorica)
Inoltre, sapevi che tutti i farmaci e tutte le cure sono tarate di default sull'uomo bianco cinquantenne, nonostante ci siano profonde differenze in termini di risposta e resilienza tra questo e una controparte femminile? A questo proposito, hai mai sentito parlare del fenomeno delle "donne mancanti"? (Il genocidio nascosto delle donne | Noi Donne (http://www.noidonne.org/articolo.php?ID=01855))
Il benessere e la speranza di vita di un paese oltre i 10000 dollari pro-capite sembrano essere direttamente proporzionali all'istruzione femminile, nonostante questa venga scoraggiata da usi ed esperienze di vita fin dall'infanzia: http://rameznaam.com/wp-content/uploads/2013/11/Income-and-Life-Expectancy-Worldwide.jpg


Perché tuttavia, ti chiederai, tutto questo accanimento, tutta questa gara a chi viene discriminato di più? Quando si sarà ottenuto questo triste primato, cosa ci sarà di guadagnato?
Nulla, se non il riconoscimento di un problema e un possibile punto di partenza su cui lavorare per migliorare il benessere individuale e comunitario, non solo femminile. La parità dei diritti e l'arginamento del gap basato sul genere è alla base del progresso di uno stato più equo, libero e umano, incidendo direttamente sul ratio degli stupri, femminicidi e violenze anche solo semplicemente promuovendo l'idea che di principio questi sono sbagliati, cominciando a rispettare la donna in quanto essere umano, e cessando di opprimere lo sviluppo della sua sessualità.


Per approfondire, altre immagini di impatto immediato: http://www.borgenmagazine.com/wp-content/uploads/2014/06/Gender_Inequality.jpg
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4c/2013_Gender_gap_index_world_map,_Gender_Inequality _Distribution.svg/2000px-2013_Gender_gap_index_world_map,_Gender_Inequality _Distribution.svg.png
http://image.slidesharecdn.com/genderinequalitypresentation-141127215228-conversion-gate02/95/gender-inequality-presentation-6-638.jpg?cb=1417125250
http://images.foodworldnews.com/data/images/full/56652/inequality.png
http://www.sidewaysthoughts.com/blog/wp-content/uploads/2012/09/Australian-gender-inequality-infograph-7101.jpg
http://graphs.net/wp-content/uploads/2013/11/infographics-UNICEF-557x1024.jpg


P.S. Riconoscere le difficoltà legate al genere femminile non significa screditare quelle maschili, che esistono in ogni caso. L'uguaglianza di genere (-> femminismo) si muove in favore di entrambi i sessi, promuovendo il rispetto della salute e della vita dell'essere umano in quanto essere umano, piuttosto che uomo o donna. Tutto ciò che si distacca da questa idea di fondo -non- è femminismo..


B ad A:

sei un trollacchione e chiaramente discuti sapendo di essere in errore, perché le tue argomentazioni sono troppo ben limate (per quanto trite e fallaci) per non essere già state discusse e smontate con persone meglio informate e meno di parte.
Detto questo, tanto per informare chiunque legga qui (non tanto te, che immagino essere irreparabile), linko un documento della UE relativo al divario salariale: http://ec.europa.eu/justice/gender-equality/files/gender_pay_gap/140319_gpg_it.pdf. Sull'argomento molestie e violenze sessuali non ci provo neanche. Fare finta che sia un problema equiparabile tra i generi è ridicolo e ignorante. Tra l'altro, che tu non ti renda conto che il sentimento "proteggere le donne" (come da te esposto, e prevalente in Italia) sia sessista mostra come tu non abbia minimamente compreso ciò di cui stai parlando. La prossima volta che ti capita, pensa alle donne come persone e pari, non come cose da proteggere..


A verso C:

Guarda di pay gap no ho gia parlato prima in altri commenti. Vai a vedere come è stato calcolato. Il la mia critica è appunto sul calcolo. Il gap esiste perchè uomini e donne fanno scelte diverse nella loro vita lavorativa. Detto ciò è ovvio ci saranno episodi di discriminazione di genere nel mercato del lavoro, ma questi sono reati perseguibili dalla giustizia.


Ti consiglio di dare un'occhiata al lavoro delle signore Edwina Currie, Christina Hoff Sommers, Janice Fiammingo e Karen Straughan. Tutto reperibile su youtube. Loro hanno partecipato alla vita politica e accademica del movimento femminista e possono esporre le idee che condivido pienamente meglio di me per quanto riguarda le inconsistenze ideologiche che sussistono.


Per quanto riguarda la l'ultima parte della tua esposizione sono perfettamente d'accordo. Niente da ridire. Vorrei che capissi che la critica che io rivolgo non si tratta appunto di vedere chi è più vittima di chi. Si tratta di dare rilievo a questioni che non vengono sollevate dal femminismo. Non ti pare ironico che per un'ideologia (di stampo marxista tra l'altro) che prega la parità di genere, questioni che non riguardano la donna non vengono mai sollevate? Anzi, vediamo orde di femmisiti che sabotano dibattiti, fanno chiudere centri di sostegno ecc?
Ah se hai tempo guardati questi.
https://www.youtube.com/watch?v=Ip7kP_dd6LU
https://www.youtube.com/watch?v=uBYa__A5nHo
https://www.youtube.com/watch?v=iARHCxAMAO0


A verso B:

Hahahahah dai su. Di pay gap ne ho già parlato in altri commenti e non mi dilungo qui dinuovo. Non no ho voglia. Basta che digiti su google ''gender pay gap myth''. Ti si aprirà un mondo nuovo te lo giuro.

E sulla violenza, dilungati quanto vuoi. Non è un fenomeno di genere. Punto.
E ho per caso detto che questo sentimento di protezione verso le donne non sia sessista? Hm.. mi sa di no. Bravo..




A:

No. Il canada fa notizia perché come la svezia é un paese che cede alle richieste di un gruppo abbastanza esaltato di femministe. Sai che c'e gente sotto processo per aver dato contro a delle femministe su internet?? Ricordiamoci che il femminismo è responsabile per bellissimi risultati come il Duluth model oppure per la rimozione della componente femminile dalla definizione giuridica di violenza sessuale in paesi come regno unito, israele e india (con tentativi anche in canada e usa). Sono queste cose che fanno preoccupare.

pedro
27-03-16, 15:38
si ma che ci siano donne che usino questi temi per pura convenienza personale (per rendersi la vita più facile, e lo fanno sia consciamente che inconsciamente) è un fatto acclarato, figuriamoci

io mi aspettavo qualche studio in più, qualche dettaglio, vabbé pazienza, continuo nella mia ricerca

Studio su cosa? L'esistenza del gender gap?

pedro
27-03-16, 15:41
I dati sul gender gap non sono presi a parita' di impiego, perche' quel dato evidentemente non esiste e non puo' esistere

Gianluca
27-03-16, 16:26
http://9gag.com/gag/ab5nwzX/we-need-feminism-to-stop-stare-rape

allora abbiamo un sacco di carne a cuocere e abbiamo anche un nuovo elemento il Duluth model (https://en.wikipedia.org/wiki/Duluth_model)

ma siamo davvero così sicuri che le donne siano le uniche vittime?

come si quantifica per esempio la violenza psicologica? La fanno solo gli uomini verso le donne?

L'idea che la violenza possa essere definita anche come qualcosa che urta i tuoi sentimenti è arbitraria e contraria a qualsiasi idea di diritto e parità (cosa che le donne di cui sopra fanno, il dialogo di FB lo dimostra), e poi alcune di queste cose secondo queste donne dovrebbero portare ad azione penale come lo stare rape, che è la dimostrazione plastica del fatto che queste donne (come del resto lo sono sotto sotto i radical chic di sinistra) sono a favore dello schiavismo, e sono per il razzismo, la prova di questo è lo stare rape, che è uno dei più grossi abomini di questa epoca.

in sostanza delle femmine orrendamente viziate definiscono come crimine un qualcosa che urta la loro sensibilità di donne classiste e viziate mascherate da femministe:
loro vogliono mettersi in mostra per farsi guardare da chi dicono loro o da chi ritengono alla loro altezza, attraente, e bello secondo loro.
Ma se a farlo è qualcuno che a loro non piace (di solito fisicamente perché brutto o semplicemente perchè timido o magari perchè non veste abbastanza bene o non è abbastanza ricco) allora questo essere inferiore non deve azzardarsi a guardarle, non ne ha il diritto! Abbassa lo sguardo schiavo altrimenti ti faccio arrestare per stalking e stare rape!
Secondo loro lo stare rape dovrebbe essere un reato, un reato che deve coinvolgere solo chi decidono loro a seconda del loro umore.
ovviamente non si sognerebbero mai di accusare di tale reato uno così (anzi lamentano che uno così non le guardi, hanno messo le tette e le cosce di fuori proprio nella speranza che uno così le guardi)
http://4.bp.blogspot.com/-yVMS8XiIZEY/VaUyCj5Zd7I/AAAAAAAANIw/5fEonuIfncw/s1600/Jason%2BMorgan%2Bper%2Bgiorgio%2Barmani%2Bacqua%2B di%2Bgio%2Bpour%2Bhomme.jpg

ma se l'uomo che le guarda non è così come osa anche solo guardarle??? Stare rape! In galera il maschio non sufficientemente bello o non sufficientemente ricco.

certo se è ricco beh, può fare quello che vuole...
ipocrisia, si chiama ipocrisia. parlano a nome di tutte le donne? e allora rispondano a queste:

https://www.youtube.com/watch?v=XbYNAZxcWh4

non parlano a nome di tutte le donne? e allora che cazzo vogliono quando criminalizzano l'intero genere maschile solo per il proprio (maschile) naturale desiderio? Desiderio per il quale siamo stati programmati durante milioni di anni di evoluzione sia chiaro eh. Cosa che queste estremiste disconoscono totalmente e di cui negano la legittimità. Fino a 50 anni fa gli uomini avevano una situazione di privilegio anche legislativo, ma avevano anche una tolleranza sociale "si sa l'uomo è cacciatore" era una frase piuttosto comune. Il nuovo femminismo condanna questi comportamenti e tende a voler rieducare le nuove generazioni di maschi a non avere più questi impulsi predatori (che hanno permesso tra le altre cose alla nostra specie di evolversi e sopravvivere finora)
https://www.facebook.com/417187651771167/videos/600303473459583/

la chiusura delle case chiuse ha impedito che gli uomini sfogassero i loro naturali istinti costringendoli a reprimerli per un puro moto moralista

Gli unici uomini ai quali sarebbe concesso di mantenere il loro status sono gli uomini alfa, ovvero quelli molto belli o molto ricchi o molto potenti o di successo.
Tutti gli altri fatti fuori. Infatti alcune estremiste femministe teorizzano la eliminazione del 90% della attuale popolazione maschile.
Non è difficile credere che vogliano tenersi solo i maschi per loro attraenti... (a me no che non siano lesbiche)

Quindi si promuove una discriminazione sulla base della bellezza e della ricchezza... e siccome la bellezza dipende dai geni io credo che tecnicamente si tratti di razzismo... per quanto riguarda la ricchezza invece dimostra solo classismo (e meno male che queste poi si annidano a sinistra dove una volta si faceva la lotta di classe, questa è una ulteriore dimostrazione che la sinistra attuale non abbia nulla a che fare con quella di un tempo essendo solo concepita nei salotti radical chic)

possono dire "ma io non sono attratta da quello brutto che colpa ne ho?"
Ok ma non mandarlo in galera o discriminarlo impedendogli la liberta di guardare solo perche lui è brutto... lo ignori e basta. Punto.

Il fatto che le femministe di adesso non prendano le distanze e non squalifichino lo stare rape (che io sappia non sembra essere così) e non considerino queste che lo propongono come delle emerite stronze razziste e classiste qualifica anche loro... chi si somiglia si piglia, i gruppi attigui riempiono piazze vicine fisicamente ed emotivamente, a volte la stessa piazza e la stessa battaglia, finendo con l'essere la stessa cosa. la teoria dei gruppi attigui sarà la chiave di volta finale di tutta la mia raccolta, quindi se ne parlerà in un altro thread.

Si lo so arriverà qualcuna che dirà che il proprio è il vero femminismo appartenendo alla corrente tal dei tali in conflitto con una altra corrente di femminismo di generazione N (con N che tende a infinito). Ma a sto punto sta gente a parte se stessa chi rappresenta?
Politicamente come dicevamo non valgono nulla, questo post serve però in realtà a qualificarle per quello che sono realmente ed isolarle come meritano.



Per quanto riguarda la misura del danno psicologico (così come una misura del benessere reale) c'è una idea un po assurda al momento ma forse non in futuro.
L'idea potrebbe essere quella di misurare la quantità di neurotrasmettitori che circolano nel nostro sangue per stabilire se si è felici o meno, un po' come misurare la pressione o altre cose di routine
di fatto i sentimenti sono misurabili così, il nostro corpo è un calcolatore che anziché usare transistor ed elettronica usa la neurochimica e gli ormoni, ma il concetto è lo stesso, le emozioni e le sensazioni sono dettate dal risultato della chimica che fluisce nel nostro corpo. Come qualcuno ha fatto notare per delle macchine evolute sarebbe facile calcolare i flussi che viaggiano nel nostro corpo. Fa quindi ridere la teoria dei film di fantascienza secondo la quale noi sconfiggeremmo sempre le macchine perchè loro non sarebbero in grado di capire i nostri sentimenti. ma si sa i film, soprattutto americani, se non hanno lieto fine gli umani non li vanno a vedere, quindi si porta avanti sta teoria un po' del cazzo secondo la quale la nostra apparente fragilità emozionale sarebbe la vera chiave del nostro inevitabile successo. Persino Star Trek (la serie migliore di fantascienza) ha giocato moltissimo su questo fatto.

Sarebbe la dittatura della felicità che si potrebbe sostituire alla dittatura della bellezza (o dell'altezza) perchè alcuni studi hanno dimostrato che gli stipendi più alti non li prendono gli uomini a prescindere dal merito. Quando non c'è una corrispondenza col merito ciò che fa si che uno stipendio sia più alto è effettivamente la bellezza (lo misurarono con l'altezza a dire il vero visto che la bellezza è comunque soggettiva, fu scoperto che le persone più alte hanno stipendi più alti, è un discorso da approfondire e che dimostrerebbe che il genere non c'entra affatto).

Gianluca
27-03-16, 16:28
I dati sul gender gap non sono presi a parita' di impiego, perche' quel dato evidentemente non esiste e non puo' esistere
io sono a conoscenza di studi che invece dimostrano una correlazione con l'altezza.
Nell'articolo che lessi (mi pare su Focus di qualche anno fa) addirittura c'era gente in Cina che si faceva segare le gambe per essere piu alta di 5 cm
Repubblica.it/esteri: Cina, corsa a diventare più alti dal chirurgo per avere successo (http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/esteri/cinaudisio/cinaudisio/cinaudisio.html)

questa roba da sola farebbe crollare tutto il castello di carte del "gender gap"

dipenderebbe dall'altezza e sarebbe probabilmente un retaggio della selezione evolutiva

intendiamoci lo è anche la scelta degli uomini migliori da parte delle donne, questo sia chiaro, ma l'idea di sterminare o imprigionare o castrare quelli non ritenuti "alfa" è un abominio che a confronto Hitler era un pacioccone che giocava con le biglie in spiaggia senza fare male a nessuno


Source: Website of Simon Fraser University Women’s Centre, on its page “Male Allies.” This page has been removed by the Women’s Center, but was screenshotted and uploaded to our website (http://boysmeneducation.com/wp-content/uploads/2013/11/SFU-Womens-Centre-1.png).I have a great deal of difficulty with the idea of the ideal man. As far as I’m concerned, men are the product of a damaged gene. They pretend to be normal but what they’re doing sitting there with benign smiles on their faces is they’re manufacturing sperm. They do it all the time. They never stop. I mean, we women are more reasonable.We pop one follicle every 28 days, whereas they are producing 400 million sperm for each ejaculation, most of which don’t take place anywhere near an ovum. I don’t know that the ecosphere can tolerate it.


Source: Dr. Germaine Greer, at a Hilton Hotel literary lunch, promoting her book The Change – Women, Aging and the Menopause. Reported in “Greer Mocks Men’s Misses” in the Sydney Morning Herald, 11/14/91 (http://www.riddlebook.com.au/riddle-book-articles/1991/11/14/greer-mocks-mens-misses/).
The proportion of men must be reduced to and maintained at approximately 10% of the human race.

Source: Dr. Sally Miller Gearhart, in her article “The Future – If There Is One – Is Female,” ironically featured in a later book promoting nonviolence: Reweaving the Web of Life: Feminism and Nonviolence, p. 266
I think it’s not a bad idea at all. If life is to survive on this planet, there must be a decontamination of the Earth. I think this will be accompanied by an evolutionary process that will result in a drastic reduction of the population of males.

Source: Dr. Mary Daly’s response when asked what she thought of the above quote by Dr. Gearhart, in an interview called “No Man’s Land” conducted by EnlightenNext Magazine, 2001.
(http://web.archive.org/web/20100621105210/http://www.enlightennext.org/magazine/j16/daly.asp?page=3)

http://boysmeneducation.com/the-language-of-misandry-in-academia-faculty-students-administrators/

cioè gli uomini dovrebbero fare qualcosa per risolvere il problema causato da alcuni uomini violenti e loro non hanno niente da dire contro questo genere di femministe?
nastenka che ne pensi?

Gianluca
27-03-16, 17:42
sul discorso di chi sia più vittima di questi tempi attuali nella società occidentale moderna io ho le mie opinioni che coincidono con quelle di Elio e le storie tese.
noi maschi (che non abbiamo la facilità di sfogare i nostri istinti come facevano i nostri padri) siamo quasi tutti servi della gleba, schiavi dei nostri desideri (qui si rimanda al thread "proteggimi da ciò he voglio") chi ha davvero la vita più facile?



https://www.youtube.com/watch?v=FbPtvFxUb60

ma gli interessi divergono purtroppo e non ci possiamo fare molto
http://www.prismomag.com/poliamore/
http://www.huffingtonpost.it/2015/02/02/lamicizia-uomo-e-donna-non-esiste_n_6593446.html?ref=fbpr

diceva una vignetta (dove c'era una mamma e una figlia)

"mamma cosa è una ninfomane?"
"una donna che pensa solo al sesso"
"quindi le donne che pensano solo al sesso si chiamano ninfomani, e come si chiamano gli uomini che pensano solo al sesso?"
"uomini"

ma la legge del mercato sana tutte le ferite e infatti succederà questo
http://ofigenno.cc/realistichnaya-seks-kukla
robot sempre più perfetti usati per il sesso a disposizione di tutti quelli che non sembrano il modello di Acqua di Giò oppure non sono ricchi o famosi come un attore di Hollywood...
chi ci riuscirà si farà tanti di quei soldi che non si potranno nemmeno contare

ma ve lo immaginate un futuro con donne androidi fatte solo per il sesso?
Gli uomini lavorerebbero per permettersi le più belle androidi da farci quello che vogliono senza essere rotti i coglioni.

tutti guadagnerebbero lo stesso ed avrebbero lo stesso potere di acquisto

gli uomini inizierebbero a ignorare le donne, le quali non avrebbero più regali e cene pagate e non avrebbero tanti soldi da spendere

i figli nascerebbero con l'eugenetica e quindi sarebbero pochi quelli che si troveranno a seguire metodi antichi

e chi ci guadagnerebbe? Quale dei due sessi starebbe meglio?

E' questo quello che vogliono davvero? Sono proprio sicure che le convenga?

https://www.youtube.com/watch?v=Zye28xU3F64

Gianluca
27-03-16, 18:10
altra polemica sulla sensibilità delle donne (in politica) è stata fatta sulla Bedori ex candidata a sindaco di Milano perché brutta grassa e goffa (invece la Raggi che è figa è stata portata in palmo di mano dal Beppone nazionale, qualcuno ha cercato l'hash tag #raggisindaco ed ha trovato un sacco di tweet di incoraggiamento da parte di Beppone nostro, invece di #bedorisindaco nemmeno uno nemmeno per sbaglio, gli faceva troppo schifo perché era un cesso.

Ma il genere non c'entra, questa è la dittatura della bellezza!

Ah anche gli uomini subiscono insulti e sfotto ma loro sono uomini e quindi se li devono tenere, mentre la donna è fragile e quindi va trattata meglio... come era la storia della parità? Ah già era chiaramente una cazzata. Le donne vanno aiutate in politica per colpa del "patriarcato", come no...

Bedori "brutta e grassa"? Se fai politica devi aspettarti di tutto, gli uomini lo sanno (http://www.ilfoglio.it/politica/2016/03/15/bedori-brutta-e-grassa-se-fai-politica-devi-aspettarti-di-tutto-gli-uomini-lo-sanno___1-v-139427-rubriche_c133.htm)

MaIn
27-03-16, 18:30
altra polemica sulla sensibilità delle donne (in politica) è stata fatta sulla Bedori ex candidata a sindaco di Milano perché brutta grassa e goffa (invece la Raggi che è figa è stata portata in palmo di mano dal Beppone nazionale, qualcuno ha cercato l'hash tag #raggisindaco ed ha trovato un sacco di tweet di incoraggiamento da parte di Beppone nostro, invece di #bedorisindaco nemmeno uno nemmeno per sbaglio, gli faceva troppo schifo perché era un cesso.

Ma il genere non c'entra, questa è la dittatura della bellezza!

Ah anche gli uomini subiscono insulti e sfotto ma loro sono uomini e quindi se li devono tenere, mentre la donna è fragile e quindi va trattata meglio... come era la storia della parità? Ah già era chiaramente una cazzata. Le donne vanno aiutate in politica per colpa del "patriarcato", come no...

Bedori "brutta e grassa"? Se fai politica devi aspettarti di tutto, gli uomini lo sanno (http://www.ilfoglio.it/politica/2016/03/15/bedori-brutta-e-grassa-se-fai-politica-devi-aspettarti-di-tutto-gli-uomini-lo-sanno___1-v-139427-rubriche_c133.htm)


brunetta, berlusconi e ferrara sono stati presi in giro molto spesso per la loro fisicità.
ferrara anche dalle femministe :snob:

Gianluca
27-03-16, 19:20
facciamo un primo parziale riepilogo
le cose di cui si lamentano sono sostanzialmente queste (con risposta mia sotto)

- le donne non hanno pari diritti rispetto agli uomini
VERO, godono di diritti maggiori degli uomini e di molti privilegi sia legislativi che sociali
- il femminicidio esiste
VERO esiste ma se consideriamo la sua esistenza allora il "maschicidio" esiste anche esso e vale il doppio
- alcune donne sono vittime di violenza fisica
VERO ma anche loro la commettono e per gli stessi crimini nelle stesse circostanze vengono punite meno severamente rispetto agli uomini in termini di sentenze
- alcune donne sono vittime di violenza psicologica
VERO ma lo sono anche gli uomini, anzi nel perpetrare violenza psicologica le donne sembrano avere una marcia in più, hanno strumenti molto più raffinati
- donne e uomini non hanno la stessa disponibilità economica
VERO gli uomini risultano avere meno potere di acquisto tanto è vero che le aziende hanno capito che alle donne possono chiedere più soldi per gli stessi prodotti
- non c'è la possibilità di esprimere le proprie naturali inclinazioni
VERO i maschi che hanno impulso sessuale sono condannati socialmente. La prostituzione non è accettata e i maschi vengono educati a considerare male l'idea di andare a prostitute a seguito di una educazione castrante

- le donne prendono uno stipendio minore
FALSO (oltre che irrilevante contano i soldi che puoi spendere non quelli che guadagni per mantenere lo stesso tenore di vita sarebbero costrette a produrre il 37% in più degli uomini, sono così sicure che gli convenga o di poterci riuscire?)
- le donne sono vittime sempre e comunque e la colpa è sempre degli uomini in ogni caso
FALSO una visione così sciocca e manichea non ha nemmeno bisogno di commento
- le donne subiscono violenza se sentono dentro di averla subita (quindi si lega il fatto al proprio sentimento personale alle proprie emozioni soggettive)
FALSO se ragionassimo così i crimini sarebbero soggettivi e la giustizia sarebbe arbitraria. Questa è una barbarie e le donne che non si rendono conto di questo dimostrano la loro totale inadeguatezza al comando. Quando qualcosa ti fa del male in modo soggettivo l'unica risposta è sceglierti compagni/amici differenti l'idea di punirli per legge per sentimenti personali arbitrari è una aberrazione del diritto
- le donne hanno diritto a sentirsi violentate se sono guardate con desiderio da qualcuno che non le piace
Questo è razzismo e classismo. Le donne che pensano davvero questo sono delle razziste classiste e non se ne rendono nemmeno conto -il che getta una luce inquietante sulle altre pretese sul salario


per esempio, molti di quelli che lamentano di non prendere abbastanza si rivelano i più grandi fancazzisti che sono frustrati dalla mancanza del successo desiderato e invece di attribuirla alla loro mancanza di talento la attribuiscono al mondo ingiusto esterno. Se lo fanno gli uomini gli si ride in faccia, se lo fanno le donne in parte c'è una convinzione di fondo che un po' abbiano ragione e che sia vero, quando non è assolutamente così

questa insieme ad altre cose come la statistica dei morti sul lavoro (oltre il 90% uomini segno che i lavori difficili e rischiosi li fanno gli uomini questo spiega anche che ci sia un ricavo maggiore da parte degli uomini) la statistica delle morti violente, la statistica delle differenze di condanne in termini di anni per gli stessi crimini, la statistica di affidamento dei figli, e il fatto di dover lavorare di più per soddisfare le pretese delle donne che sono interessate alle relazioni con l'altro sesso e ad avere figli, il fatto che l'aspettativa di vita media degli uomini sia inferiore ma l'eta della pensione sia superiore a quella delle donne


tutte queste cose e altre spiegate in questo manifesto dimostrano che si, c'è una questione sessista.
ma le vittime sono gli uomini non le donne.
Uomini per bene che oltre a lavorare come schiavi ed ad avere meno diritti ed essere puniti peggio devono pure reprimere le loro pulsioni naturali perché sarebbero immorali.
E non solo, devono anche sentirsi colpevolizzati per cose che non hanno fatto loro ma altri maschi che loro tengono sui coglioni (i violenti e i prepotenti rompono il cazzo anche agli altri uomini mica solo alle donne)

servi della gleba, la questione maschile esiste ed è ora che qualcuno ne parli e dica la verità, è tempo che la giustizia torni a essere equilibrata, se 50 anni fa era sbilanciata a favore degli uomini ora lo è a favore delle donne.
E' tempo di cambiare questo stato di cose.

intanto leggete cosa dice questa (ridicola) commentatrice
http://club.quotidiano.net/carbutti/la_ridicola_rivolta_degli_uomini_beta.html

ce l'ha con gli "uomini beta" il cui gruppo ha il difetto di caratterizzare troppo a sinistra con linguaggio post marxista una battaglia che ha invece molte cose da dire

non è scimmiottando le richieste delle donne che si ottiene la parità, ma facendo richieste nuove e trovando nuove vie di uscita alle esigenze primarie, senza dare carattere ideologico, ma solo umanistico

poi le voglio vedere le tipe come quella di quel pezzo a doversi davvero guadagnare il pane senza chiedere niente a nessuno (nel suo ragionamento la donna beta o trova George Clooney o non può trovare nessun altro, perché secondo lei l'unico uomo definito alfa sarebbe George Clooney evidentemente)

il fatto che viviamo sotto la dittatura della bellezza e del successo invece non lo hanno colto nessuno dei due contendenti, purtroppo.

Giuliano Jara Ziron
27-03-16, 21:19
Sono due anni che mi interesso del fenomeno del femminismo e della sua resurrezione come forza ideologica e conseguentemente politica in tempi recenti. A mio vedere la nuova popolarità che ha guadagnato deriva, non dalle azioni del movimento in sé, non dalle vere condizioni sociali della donna, ma dalle nuove tendenze politiche. Dal 2000 in poi vediamo nel mondo occidentale l'indebolimento e il fallimento delle idee ''di centro''. Centro destra e centro sinistra non hanno più la valenza di prima. Chi non si sente rappresentato dal centro sinistra o centro destra, per affinità, tende a identificarsi politicamente con gli estremi dello spettro. Dove voglio arrivare? Il Femminismo che è chiaramente un movimento che poggia su idee di stampo marxista e si è ritrovato dalla mattina alla sera nuovi sostenitori grazie all'estremizzazione di chi prima aveva una posizione moderata (bisognerebbe considerare anche il boom dei social network in tutto ciò). La formula ''il lavoratore è oppresso e quindi il borghese opprime'' viene sostituita da ''la donna è oppressa e quindi l'uomo opprime'' (rinasce il femminismo degli anni 60). Il conflitto di classe diventa conflitto di sesso. Attenzione però perché qua si fa la magia! Marxismo e comunismo già pregavano l'uguaglianza di uomini e donne, poiché accomunati dal fatto di essere proletari. Il femminismo attuale sembra invece appropriarsi del concetto di uguaglianza di genere e vuole averne il monopolio, dettando cosa sia e cosa non sia equo o discriminatorio nei confronti della donna (infatti quando capita di criticare le azioni di qualche femminista, la prima cosa che fanno è rifugiarsi dietro la definizione di femminismo, e dato che per loro femminismo = eguaglianza tra sessi, chi discorda è automaticamente sessita, misogino ecc.). Bisogna aggiungere alla formula anche un pizzico di collettivismo, in modo da rendere uomini e donne due gruppi omogenei, eliminando le idee, azioni, esperienze e responsabilità del singolo. Non si dà rilievo alle scelte dell'individuo, dato che le donne fanno X e gli uomini fanno Y.

E quali sono le conseguenze?
1) La ricerca in campo viene falsata o presenta errori di metodo. Il metodo scientifico ormai passa in secondo piano. La verità non viene più determinata attraverso osservazione del fenomeno, l'indagine, la formulazione di un'ipotesi e la verificazione di quest'ultima. Si parte invece dalla premessa ''la donna è oppressa e quindi l'uomo opprime'' e a partire da questa si cerca qualsiasi cosa che possa sostenerla. Da qui derivano le ''prove'' dell'oppressione della donna: il divario salariale e le statistiche sulla violenza.
La verità non viene determinata dai fatti ma dai sentimenti. Vengono poi diluiti il significato di oppressione e discriminazione a scapito delle persone che veramente ne soffrono.

2) L'implicazione che uomini e donne sono gruppi omogenei e che la donna viene oppressa (ignorando il fatto che nel mondo occidentale le donne hanno tutti i diritti di un uomo e non viceversa) ci porta quindi ad assumere che il mondo è governato da uomini che perpetuano il famoso sistema patriarcale. Dall'esistenza di tale sistema quindi derivano esenzioni di responsabilità. Ogni ostacolo e fallimento è colpa di questo fantomatico sistema patriarcale. Non c'è più bisogno di provare di aver subito un torto o di migliorare sé stessi e cercare di superare le difficoltà della vita, no, si può incolpare il sistema e conseguentemente l'uomo (e quindi si creano quote rosa per prendere scorciatoie).

Per quanto mi riguarda il femminismo nella sua forma attuale vive delle virtù del passato. Nasce come movimento a sostegno delle necessità e diritti della donna e non degli uomini. Poi si è appropriato del significato di equità e ha continuato a preoccuparsi esclusivamente dei problemi della donna. Risultato? Ci si preoccupa sempre di più di pseudo problemi o di non problemi relativi al genere femminile (esempio del catcalling, manspreading, mansplaining e cazzate varie), ignorando invece problemi molto seri che riguardano il genere maschile (suicidio, povertà, istruzione, paternità, incidenti sul lavoro, incidenza del cancro testicolare e alla prostata). Se devo essere sincero non vedo nell'immediato futuro un femminismo che affronti ''la questione maschile'' e quindi si impegni per la parità. Purtroppo ciò non farà altro che creare risentimento verso il genere femminile e servirà solo da ''giustificazione'' per chi poi prenderà effettivamente posizioni sessiste e discriminatorie nei confronti della donna.

Gianluca
27-03-16, 23:18
intanto benvenuto giuliano (o forse dovrei chiamarti "A")
io a differenza tua ritengo che politicamente queste frange siano state sconfitte, sopravvivono solo nella aggressività sui social da parte di alcuni repressi che secondo me possiamo ben vedere nella mappa che troviamo qui:
http://pvnmtt.it/pages/img/complottisti.jpg

Gianluca
27-03-16, 23:27
questa mappa involontariamente dimostra che gli anti femministi sono lontani anni luce dal pattume complottista globale

e sono convinto che se l'autore avesse cercato invece le pagine della Zanardo e compagnia cantante si troverebbero proprio li in mezzo vicine a animalisti e vegani e nuovo ordine mondiale

è una cosa che dobbiamo assolutamente sviluppare.

la mia teoria dice questo, parafrasando il mio mentore spirituale il Prof Sassaroli:
è tutta una catena di affetti che non possiamo spezzare
come le ciliegie quando prendi un gruppo di disadattati quello si porta dietro tutta una serie di disadattati o lamentosi di ogni genere, si sostengono e si spalleggiano perché simili, disadattati allo stesso modo, ognuno col suo carico di mostruosità e insensatezza, ma tutti uniti contro un mondo nel quale non si sono perfettamente integrati

Bamba de Kraut
28-03-16, 12:01
I dati sul gender gap non sono presi a parita' di impiego, perche' quel dato evidentemente non esiste e non puo' esistere

il gender gap non esiste perchè chi tiene la fessa può fare entrare piu pesci e di conseguenza fare un carrierone a botte di bkini. Discorso chiuso

King Z.
28-03-16, 12:59
Ciao Bamba!

nastenka
30-03-16, 00:05
Voglio commentare un aspetto di tutta la questione. Che è quello che mi sta più a "cuore".

La violenza va punita a prescindere senza distinzioni di genere. L’aggravante del “femminicidio” o “donnicidio” (termini sgradevoli) sarebbe inutile e anche di difficile operatività. E’ un discorso rivolto solo a placare certi animi sull’onda di una scia emotiva (certamente comprensibile). E non risolverebbe il “dramma” della violenza sulle donne che si verifica per fattori culturali in determinati ambienti e per opera di determinati soggetti. Inutile, perché sostituibile attraverso il ricorso ad aggravanti generiche e speciali già esistenti nel codice penale (in particolare, art. 61 n. 1, n. 4, n. 11 e art. 576 n. 5.1). Di difficile operatività, perché di difficile accertamento processuale provare di aver ucciso una donna, in quanto donna, a causa dell’odio nei confronti del genere femminile. Odio di genere che, a mio parere, non esiste, non sotto forma di “gruppi”, ma appunto “rintracciabile” solo in determinati soggetti e riferito a persone specifiche (non “donna” in generale in contrapposizione ad “uomo”) e riferibile piuttosto a sentimenti malsani ed a rapporti di coppia malati, che portano a considerare il partner come oggetto di possesso piuttosto che soggetto di desiderio. Sarebbe una norma “problematica”. Sarebbe come introdurre delle “aggravanti sentimentali”. Il lavoro va fatto su di un altro piano, quello culturale e sociale, sulla educazione e sulla prevenzione, ma non attraverso l’introduzione di pene ad hoc poco chiaramente qualificabili, e forse anche in contrasto con l’art. 3 della Costituzione.

Gianluca
30-03-16, 00:10
una femminista mi ha risposto su FB (in modo gentile cosa inusuale per le femministe di solito aggressive classiste e razziste, e di questo gliene va reso merito:

Gianluca, ti rispondo e poi chiudo qui perché mi sembra di avere già detto quello che avevo da dire, non mi interessa avere l'ultima parola. Cosa vuol dire parità?
1)Parità di pena presupponendo che il reato sia equivalente.
Se vuol dire che chi uccide qualcuno deve prendere la stessa pena sia che sia maschio o femmina o intersessuale mi sta bene come principio di base ma non mi basta da solo.

Credo che sarebbe poco difendibile il dare la stessa pena per un omicidio dovuto allo scoppio di un pneumatico alla guida e ad un omicidio dove un mafioso uccide un giudice per dare un avvertimento ad altri giudici. Nel secondo caso ci sono dinamiche di potere che richiedono una maggiorazione della pena.

Se un tipo di omicidio è prevalente in un certo ambiente (come accade per la violenza domestica) e si ripete sempre nello stesso modo e io sono il legislatore, ho il dovere di tutelare quel gruppo (qualunque esso sia). Non si tratta di vittimizzare il gruppo, la scelta di tutelare un gruppo viene corroborata da statistiche, non viene fatta perché uno si alza la mattina e decide di penalizzare l'altro gruppo che gli sta antipatico. Le leggi vengono votate in Parlamento peraltro, occorre una maggioranza etc. non è nemmeno semplice farle passare (vedi ad esempio la legge contro la transfobia e l'omofobia che è ancora arenata in parlamento).

2) Parità di pena, avendo constatato che il reato non è equivalente ad altri reati simili (ovvero che non accade in modo imprevedibile e in un luogo qualunque ma che fa parte di un pattern: un certo tipo di crimini specifici che si ripete nel tempo in maniera consistente contro uno specifico gruppo sociale). Se un certo gruppo sociale (nel caso della violenza domestica sono donne ma il principio è generale e può valere allo stesso modo per gli imprenditori soggetti al pizzo per esempio) è più soggetto a subire un certo tipo di crimine in un certo ambiente, si corre ai ripari prevedendo delle aggravanti. Anche questa è parità.

Per cui, non posso risponderti se sono per la parità: dipende da caso a caso. Di certo non escludo che una donna non debba essere condannata con le aggravanti solo perché è donna. Questo di per sé non significa nulla, come non significa nulla per l'uomo o per l'intersessuale. Non vedo colpe che prescindano dai fatti ma non vedo nemmeno una soluzione unica per tutti (magari fosse così semplice!).





a risponderle, da un punto di vista del diritto è stata proprio @nastenka (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=10797)

in pratica, la femminista moderata chiede una giustizia "emotiva" che tenga quindi conto delle emozioni personali delle donne nel proprio giudizio.
Non un giudizio oggettivo ma un giudizio emozionale.
Da un punto di vista del diritto è una delle cose più aberranti che abbia mai sentito: istituire per legge sentenze che tengano conto del punto di vista emozionale degli interessati al di la dei fatti stessi. ve l'immaginate un giudice che emette una sentenza sull'onda emotiva? Senza il necessario distacco?

Le femministe, anche le più moderate non sono affatto ragionevoli

la stessa poi lamentava che non ci fossero molte statue di donne

nessuno ha mai notato che gli artisti, i costruttori, i compositori sono tutti uomini?
Perché c'è stato il "patriarcato"? (qualsiasi cosa significhi)

eggia, le donne non sanno comporre musica ma solo fare le cantanti di roba scritta da uomini perché qualcuno glielo ha impedito...
come se non fossero andate anche loro al conservatorio come i colleghi maschi o come se comporre musica fosse apprezzato sulla base del sesso (voi se ascoltate una musica e questa vi piace sapete se l'ha composta una donna o un uomo? NO quindi se non ci sono compositrici famose se non casi rarissimi - meno dell'1% del totale certamente- un motivo ci sara' o e' colpa del patriarcato?)

chiariamo subito un punto:

BASTA COL CHERRY PICKING

BASTA!

Questa è una curva gaussiana
http://www.albanesi.it/wp-content/uploads/2014/01/gaussiana1.gif

qualsiasi rappresentazione nella quale i casi di un lato si possono rinchiudere in una delle due code di Gauss NON SONO RILEVANTI STATISTICAMENTE, ovvero si dimostra che l'occorrenza di quei casi è rara ed occasionale e NON può essere messa nello stesso livello.

Un coefficiente di incidenza inferiore al 5% NON E' SIGNIFICATIVO

il che vuol dire che se le "donne ingegneri" davvero operative nella progettazione (non quelle che prendono il titolo e poi lo cestinano) e davvero attive sono meno del 5% esse sono un rumore statistico di fondo e non una vera incidenza.
Sono dei casi limite e la verità è un altra.

Persino nella corrente elettrica ci sono elettroni che statisticamente fanno il percorso opposto, ma sono statisticamente irrilevanti e i vostri dispositivi funzionano ugualmente perché quei casi sono irrilevanti, ovvero possono essere trascurati matematicamente.
Sono delle casualità, delle coincidenze, delle bizzarrie che NON descrivono la realtà ma solo aspetti marginali di essa.
Non statisticamente significativi insomma.

Se le costruzioni fatte dall'uomo le hanno materialmente fatte al 99,99% maschi anche negli ultimi 10 anni e anche nei paesi piu' "femministi", se le composizioni musicali, la ricerca scientifica hanno nel loro complesso meno del 5% di donne tra coloro che creano e inventano qualche cosa vuol dire

esempi tipo "Margherita Hack" o "Madame Curie" non dimostrano nulla.

Come fa notare Rawls l'equità, la parità di condizioni presuppone o una partenza alla pari o la possibilità di pareggiare gli svantaggi in corso d'opera. In questo caso la partenza alla pari non c'è e non ci sono nemmeno leggi (a parte le rare quote rosa che però non riguardano gli omicidi) che permettano di bilanciare la mancanza di parità iniziale in corso d'opera. Non lo dico perché ritengo le donne necessariamente vittime e gli uomini necessariamente assassini (ritengo che la vita umana valga a prescindere dal genere) ma perché culturalmente (specialmente in Italia ma anche all'estero) la vita di una donna non sia ritenuta a livello simbolico pari a quella di un uomo. E il livello simbolico è l'assunto di base di una cultura (anche se è un assunto in genere poco esplorato).
Ti faccio un esempio che ti sembrerà fuorviante: quante statue di donne con nomi e cognomi che non siano nobili hai mai visto in luoghi pubblici o accessibili al pubblico? A Londra ce ne sono 11 contro circa 3000 di statue di uomini che non sono nobili con nomi e cognomi.
La statua è l'emblema del riconoscimento pubblico per una impresa/vita esemplare. Mi si potrebbe dire che fare una statua è costoso, ma poi ci sono una quantità sproporzionata di statue raffiguranti il corpo femminile anche recenti che non hanno nome e cognome e servono solo a simboleggiare altro (mentre il corpo maschile non viene mai usato per questo scopo). Sembra che il corpo femminile (e la donna) siano solo il simbolo (un rimando, il significante) di qualcos'altro (vittoria, flora, fauna, la patria etc.). A mio modesto avviso finché non riusciremo a rovesciare questo richiamo simbolico, la parità non ci potrà essere. Una donna che viene uccisa perché ha detto al compagno che sta per lasciarlo vuol dire che viene annientata perché si rifiuta di fare da riferimento simbolico alla persona con cui sta. Non esiste un'equivalente di questo nel maschio. Non esistono casi di cronaca in cui una donna uccide il partner maschio solo perché le ha detto che la lasciava mentre è un dato di fatto che le fasi più pericolose per la violenza domestica per le donne siano la gravidanza e la minaccia di lasciare il partner. Finché una donna non potrà che significare sé stessa e venire riconosciuta pubblicamente per questo, la parità (ma anche la fine della violenza) mi sembra solo un'utopia.

Poi dicono "ma in passato non era permesso alle donne"

ma saranno secoli che alle donne viene permesso di suonare il pianoforte ma nessuna ha mai composto un cazzo

escono fuori pop star ogni tanto che nella stragrande maggioranza dei casi non sono autrici ma interpreti (i compositori sono uomini) e quando compongono le cose si tratta comunque di POP music qualche cagata hip-hop che alla fine sono solo mode passeggere, e comunque Morricone, Hans Zimmer ecc sono tutti uomini.
Se facciamo 100 la musica prodotta anche solo negli ultimi anni quanta è creata da donne?

La verità è una sola: se le donne vivessero da sole nel mondo, il progresso procederebbe con 1/20 della velocità nella migliore delle ipotesi, le città sarebbero ancora dei villaggi come quelli dei nativi americani, opere come le piramidi non sarebbero mai esistite e qualche idiota misandrica ci veine pure a raccontare che a cantare e portare la croce nei secoli sono state le donne?

Quelle si approfittano del lavoro degli uomini (degli uomini che per loro non hanno alcun diritto e non devono nemmeno osare guardarle e che loro deridono se solo osano lamentarsi in quanto "non uguali a George Clooney") li sfruttano economicamente si approfittano del loro desiderio sessuale e di fatto comandano.

ma tutto questo non durerà a lungo. I servi della gleba troveranno presto una nuova via di uscita e loro col loro razzismo e il loro classismo saranno costrette a lavorare davvero per mantenere il tenore di vita che hanno adesso (oltre al bagno di umiltà necessario per queste sciocche viziate-ovviamente si parla di occidente non di islam o roba simile sia chiaro lì la situazione è diversa e ci sono rivendicazioni sensate, ma noi siamo all'esatto opposto).

nastenka
30-03-16, 01:22
Ma qua, sulla tua “descrizione” delle donne generalizzi, in una maniera che può apparire anche “fastidiosa”, partendo da posizioni di una minoranza che cavalca la scia emozionale di violenze "sovraesposte".
Ci sono tante donne multitasking che si dividono tra lavoro e famiglia, c'è chi dà precedenza alla famiglia, sono scelte. L’importante è avere parità di opportunità.

Sull'analisi nel mondo del lavoro sono d'accordo, anche se non per tutte le realtà.

Sulle quote rosa. Sono una forzatura.

Sulla famiglia. Non esistono leggi che svantaggiano gli uomini. Ma nell’applicazione pratica il diritto di famiglia ha sempre tutelato più le madri.

Sulla questione che sono temi di sinistra. Io sono di sinistra (benché non vicina a nessun gruppo politico). Ogni tema che riguardi la tutela di chi è più debole è più di sinistra. Bisogna solo capire chi e se è più debole e in quali ambiti.
Sui commenti sull’estrema sinistra. Gli opposti spesso coincidono, ma l'estrema destra ricalca la legge del più forte e persone come quelli di CasaPound sono l'incarnazione della violenza a livelli proprio inconcepibili (questa è una mia opinione off topic).

Sul sessismo. In alcuni uomini ci sarebbe il sessismo sotto forma di sessismo ambivalente, quello della concezione della donna debole e fragile da proteggere, e in molte donne pure ci sarebbe il sessismo, quello dell'uomo "coglione" che te lo rigiri come vuoi, e quello positivo del "dietro ogni uomo c'è sempre una grande donna”. Se si volesse ricondurre tutto a discriminazioni di genere lo sarebbero anche queste cose qua. E, invece, l'odio di genere non credo esista, se non in riferimento a persone che enfatizzano in malo modo i propri sentimenti ovvero le loro pulsioni.
Per quanto concerne “l’uso del corpo della donna”, là è proprio l'uso del richiamo sessuale da parte del mercato per attrarre. Adesso si sta estendendo ai maschi, prima la bellezza era una prerogativa femminile, adesso non più.

Sulla prostituzione semplifichi perché c'è tutta una questione relativa allo sfruttamento di donne ridotte in schiavitù. Chi è contrario non lo è sempre e solo per motivi morali. Una cosa è la prostituzione in generale, altra cosa sono le escort.

Un'altra cosa. La Murgia usa in malo modo le sue stesse parole. Perché la differenza è proprio tra manifestazione di desiderio e di possesso. Ma non come la spiega lei. Le manifestazioni di possesso esistono anche nelle donne, solo che certamente i casi di uomini violenti sono di più (che l'uomo abbia in media una forza fisica superiore è una cosa che non si può contestare ma non è certo "odio di genere").

Poi tutte la questione su cosa è molestia sessuale, là con certe cose e con certi neologismi si scende nel ridicolo proprio.

Altra cosa ancora è la questione della condizione femminile in altre realtà diverse da quella occidentale.

Vabbè si è capito che io nell’odio di genere non ci credo. Né “maschi contro femmine” né femmine contro maschi”. La differenza la fanno sempre e solo le persone. Con il loro bagaglio di valori ed esperienze.

E un mondo di sole donne non ha senso tanto quanto non ha senso un mondo di soli uomini.

Gianluca
30-03-16, 01:33
ho appena risposto a una persona che conosco, una deputata in gamba che ha postato questo articolo

Breve storia delle donne nel parlamento italiano - OpenBlog (http://blog.openpolis.it/2016/03/23/breve-storia-delle-donne-nel-parlamento/6385)


io le ho scritto molto garbatamente


posso permettermi una domanda? Diamo per noto il dato che su 100 persone che si interessano anche solo vagamente di politica solo il 20% sia donna (e mi sto tenendo alto ti assicuro) a fronte di un 52% circa della popolazione di sesso femminile, non trovi che % superiori al 20% significhino sovra rappresentare le donne interessate alla politica in maniera anti-meritocratica? Invece di forzare che siano al 50% donne al governo e al parlamento non sarebbe più giusto motivare le donne ad interessarsi di politica in modo da poter essere elette al 50% non con una decisione dall'alto (una forzatura) ma con una partecipazione dal basso? Non sarebbe più giusto guardare le statistiche e cercare di rimuovere le cause anziché i sintomi? Nessuno obbliga alle donne a disinteressarsi di politica. Se non fanno click o se lo fanno solo quando si parla di un sondaggio sui cani (è tutto vero e documentato da oltre 10 anni ti assicuro) evitando come la peste qualsiasi argomento di politica di chi è la colpa? io ricordo che a scuola, al liceo, non si impediva alle ragazze di parlare o di interessarsi di politica e parlo di 20-30 anni fa mica di adesso... ho fatto molti seminari nelle università (facoltà di giornalismo) e le ragazze mi dicevano tutte "che pizza sta politica ma il vostro sito non parla mai di cronaca nera o cronaca rosa? queste sono le notizie che vogliamo leggere...". Le nostre statistiche confermano tutto questo, monitorate oramai da 10 anni di forte pressione mediatica atta al coinvolgimento femminile. un coinvolgimento contro il quale l'80% è quasi totalmente refrattario (poi vanno a votare ok, ma non è la stessa cosa che interessarsi attivamente). Insomma se vogliamo coniugare giustizia e meritocrazia e vogliamo che le donne siano il 50% degli eletti, dovremmo anche pretendere che si interessino un po' di più alla politica, perché pare che per attitudine naturale trovino l'argomento noioso e sgradevole...

in pratica io comincio a essere un po' stufo di donne che dicono "se non facciamo questo o quello è colpa di qualcun altro"
e basta anche no?

Se la politica NON piace all'80% delle donne facciamocene una ragione e non cerchiamo di forzare la cosa dall'alto con le quote rosa (qualche femminista di sinistra sicuramente sarà d'accordo ricordo certamente @bsiviglia (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=10818))

Gianluca
30-03-16, 01:48
prima che mi dimentichi prendo tre note
1) le donne che parlano del principe azzurro immaginano sempre un qualcuno ad un livello sociale superiore (l'ascensore sociale, o "l'unico mestiere che veniva concesso alle donne"). Un tema da approfondire. Una donna che cerca di sistemarsi o se vogliamo "qualcuno che se la campa" vuole una vita facile e senza affanni dove il massimo che fa è rassettare la casa o preoccuparsi della spesa. Le preoccupazioni di un lavoro vero sono ben altre. Andiamolo a dire a un ingegnere che progetta un ponte. Si io sono di parte considero gli ingegneri la punta di diamante della società. il meglio in assoluto. Non perfetti nelle singole espressioni ma nel contributo dato sono l'architrave assoluta della nostra civiltà, senza di loro dell'umanità non resterebbe niente di concreto e tangibile, solo cose deperibili. Ma questo poche donne lo valutano, le valutazioni sono molto più vacue e sempre meno concrete. Questa è una generazione andata al macero anche per questo motivo, le donne sono uscite viziate e con scale di valori anti evolutive

2) cazzo nello scrivere la prima ora mi sfuggono le altre due appena mi tornano in mente le aggiungo :D

Gianluca
30-03-16, 02:08
Ma qua, sulla tua “descrizione” delle donne generalizzi, in una maniera che può apparire anche “fastidiosa”, partendo da posizioni di una minoranza che cavalca la scia emozionale di violenze "sovraesposte".
Ci sono tante donne multitasking che si dividono tra lavoro e famiglia, c'è chi dà precedenza alla famiglia, sono scelte. L’importante è avere parità di opportunità.

sta storia del multitasking mi pare un po' sopravvalutata, ne vogliamo parlare? è facile fare multitasking quando si tratta di cazzate scusa il termine, tipo fare la spesa e pulire la casa. Se devi creare qualcosa il multitasking di piccolo cabotaggio è insignificante, non a caso fare le pulizie di casa lo può fare chiunque comporre una sinfonia no. E come dicevo non si ricordano sinfonie scritte da donne. Manco una... e non perché alle donne fosse vietato l'accesso ai pianoforti. Credo anzi che qualsiasi donna della alta borghesia fosse molto incoraggiata a imparare a suonare... ma nessuna ha mai composto nulla di originale, perché? Colpa del patriarcato?
Sull'analisi nel mondo del lavoro sono d'accordo, anche se non per tutte le realtà.

si le donne sono di solito più ordinate nelle cose semplici, tengono meglio una agenda di tempistiche di solito e sono molto metodiche, nei lavori ripetitivi vanno benissimo, in quelli creativi no
Sulle quote rosa. Sono una forzatura.

lo pensano molte femministe quindi non sei l'unica donna a pensarlo
Sulla famiglia. Non esistono leggi che svantaggiano gli uomini. Ma nell’applicazione pratica il diritto di famiglia ha sempre tutelato più le madri.

cosi come le sentenze condanno più fortemente gli uomini che le donne sono d'accordo ci sarebbe da fare uno studio
Sulla questione che sono temi di sinistra. Io sono di sinistra (benché non vicina a nessun gruppo politico). Ogni tema che riguardi la tutela di chi è più debole è più di sinistra. Bisogna solo capire chi e se è più debole e in quali ambiti.
Sui commenti sull’estrema sinistra. Gli opposti spesso coincidono, ma l'estrema destra ricalca la legge del più forte e persone come quelli di CasaPound sono l'incarnazione della violenza a livelli proprio inconcepibili (questa è una mia opinione off topic).

Sul sessismo. In alcuni uomini ci sarebbe il sessismo sotto forma di sessismo ambivalente, quello della concezione della donna debole e fragile da proteggere, e in molte donne pure ci sarebbe il sessismo, quello dell'uomo "coglione" che te lo rigiri come vuoi, e quello positivo del "dietro ogni uomo c'è sempre una grande donna”. Se si volesse ricondurre tutto a discriminazioni di genere lo sarebbero anche queste cose qua. E, invece, l'odio di genere non credo esista, se non in riferimento a persone che enfatizzano in malo modo i propri sentimenti ovvero le loro pulsioni.
Per quanto concerne “l’uso del corpo della donna”, là è proprio l'uso del richiamo sessuale da parte del mercato per attrarre. Adesso si sta estendendo ai maschi, prima la bellezza era una prerogativa femminile, adesso non più.

quindi la Zanardo e la Murgia dicono cazzate, d'accordo con te
Sulla prostituzione semplifichi perché c'è tutta una questione relativa allo sfruttamento di donne ridotte in schiavitù. Chi è contrario non lo è sempre e solo per motivi morali. Una cosa è la prostituzione in generale, altra cosa sono le escort.

qui non ci siamo capiti. Se si legalizza la prostituzione sono tutte escort con controlli igienico sanitari strettissimi, senza alcuna schiavitù o sfruttamento ma solo esercizio volontario in cambio di soldi. Un mestiere come un altro, d'altronde cosa differisce la prostituzione materiale da quella intellettuale?
Un'altra cosa. La Murgia usa in malo modo le sue stesse parole. Perché la differenza è proprio tra manifestazione di desiderio e di possesso. Ma non come la spiega lei. Le manifestazioni di possesso esistono anche nelle donne, solo che certamente i casi di uomini violenti sono di più (che l'uomo abbia in media una forza fisica superiore è una cosa che non si può contestare ma non è certo "odio di genere").

Poi tutte la questione su cosa è molestia sessuale, là con certe cose e con certi neologismi si scende nel ridicolo proprio.

lo stare rape è una cosa ridicola eppure quanta gente ancora condivide il video della ragazza "molestata" come prova?
Altra cosa ancora è la questione della condizione femminile in altre realtà diverse da quella occidentale.

Vabbè si è capito che io nell’odio di genere non ci credo. Né “maschi contro femmine” né femmine contro maschi”. La differenza la fanno sempre e solo le persone. Con il loro bagaglio di valori ed esperienze.

la società attuale è piena di stronze, tu mi dicesti "il problema è che hai conosciuto un sacco di stronze" io dico che il problema è che l'andazzo ha favorito il fiorire di una stronzaggine femminile senza precedenti storici. Stronze viziate a morte, odiose insopportabili maleducate presuntuose aggressive saccenti pur essendo di una ignoranza assurda e alla fine l'hanno sempre vinta loro... questo non va bene e in qualche modo deve finire, il numero di stronze viziate ha secondo me superato il livello di guardia e da questo deriva anche il crollo demografico, abbiamo mandato al macero una generazione educando delle vasciaole facendole credere di essere principesse
E un mondo di sole donne non ha senso tanto quanto non ha senso un mondo di soli uomini.

alcuni punti condivisibili, su altri avrei delle obiezioni che ti metto in grassetto. Al mondo di soli uomini non si arriva ma appena si riapriranno le case chiuse e le frontiere dell'est ci sarà un abbassamento di creste generalizzato e con la creazione di androidi femmine per sesso ci sarà il colpo di grazia totale a queste stronze viziate.

Perché loro sono abituate ad abusare di una posizione dominante dovuta a un mercato del sesso drogato e alterato domanda e offerta completamente alterate che hanno portato ste cretine a salirsene di testa

riapriamo le case chiuse, riapriamo le frontiere con l'est e vediamo che fine fanno queste...
col cazzo che avranno il 37% in più di potere di acquisto, poi le voglio vedere a dire e credere di essere indispensabili

nastenka
30-03-16, 02:15
alcuni punti condivisibili, su altri avrei delle obiezioni che ti metto in grassetto. Al mondo di soli uomini non si arriva ma appena si riapriranno le case chiuse e le frontiere dell'est ci sarà un abbassamento di creste generalizzato e con la creazione di androidi femmine per sesso ci sarà il colpo di grazia totale a queste stronze viziate.

Perché loro sono abituate ad abusare di una posizione dominante dovuta a un mercato del sesso drogato e alterato domanda e offerta completamente alterate che hanno portato ste cretine a salirsene di testa

riapriamo le case chiuse, riapriamo le frontiere con l'est e vediamo che fine fanno queste...
col cazzo che avranno il 37% in più di potere di acquisto

Basterebbe essere meno "schiavi della bellezza". Si può fare. Le tue "queste" non sono le "donne". ;)

Gianluca
30-03-16, 02:19
Basterebbe essere meno "schiavi della bellezza". Si può fare. Le tue "queste" non sono le "donne". ;)
e chi sarebbero se non sono le donne?

sono sempre di più e sono sempre peggio... poi ci si chiede perché non si fanno più figli...

hanno viziato troppo Lucy
https://concettodelsolk.wordpress.com/2013/12/08/perche-la-nostra-generazione-e-infelice/

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.525045304349661.1073741838.164225370431658&type=3


Un argomento da approfondire sicuramente. Così ad occhio direi che il problema è solo la centralità del sesso (che assume significati molto diversi tra uomini e donne, forse per una questione culturale ma probabilmente anche biologica). L'atteggiamento delle ragazze come quella del dialogo in allegato è infantile e immaturo (si lo so nel nostro ambiente molte donne sono convinte che solo gli uomini possono essere stronzi e immaturi, è evidente che non è così). Che se ne fa lei di uno verso il quale non ha attrazione fisica al punto che pur essendoci affezionata non vuole nemmeno provare a iniziare nulla? È un atteggiamento egoista... Farebbe meglio a dire "se hai bisogno di parlare con qualcuno ci sono, anzi se posso ti aiuto a trovare la persona giusta magari facendoti conoscere qualche mia amica", poi a lui può anche non stare bene e andarsene incazzato per il rifiuto (che è un altro tema di grande interesse) ma almeno lei così dimostra di essergli davvero amica. Che poi questo genere di ragazze se davvero hai bisogno di parlare di qualcosa (tipo un problema al lavoro) non ti vogliono nemmeno sentire, hanno sempre troppo da fare per ascoltarti hanno solo il tempo di dirti quello che ti vogliono dire loro. Ti usano solo per sfogarsi e raccontarti i loro problemi col tipo che le prende regolarmente a calci (quando una va dietro per troppo tempo a uno che la tratta come una pezza da piedi non solo è immatura ma è anche masochista e una così non può essere amica di nessuno perché in primis non lo è di se stessa). Tipo di donna quindi da evitare, del quale non affezionarsi mai. Non ne vale proprio la pena, sono persone che non valgono nulla, certamente molto molto meno di quello che loro (in teoria) disprezzano sopra ogni cosa: "l'uomo che le vorrebbe solo scopare". Cominciassero a chiedersi perché mai tutti quelli che le cercano vogliono solo scoparsele (gli uomini sono solo dei maiali vero?) e cominciassero a chiedersi loro che cosa sanno offrire in un rapporto. Questa domanda mi sa che non se la fanno molto spesso...

nastenka
30-03-16, 02:22
e chi sarebbero se non sono le donne?

sono sempre di più e sono sempre peggio... poi ci si chiede perché non si fanno più figli...

hanno viziato troppo Lucy
https://concettodelsolk.wordpress.com/2013/12/08/perche-la-nostra-generazione-e-infelice/

Intendevo, non rappresentano la totalità delle donne. Come gli "stronzi" non rappresentano la totalità degli uomini. :)

Gianluca
30-03-16, 02:51
Intendevo, non rappresentano la totalità delle donne. Come gli "stronzi" non rappresentano la totalità degli uomini. :)
bisogna sempre comparare le %
altrimenti si paragonano ordini di grandezza diversi

Alepk
08-05-16, 21:12
Gianluca penso che questo thread contiene evidenti esagerazioni :D pur avendo un fondo di verità.

La cosa più interessante di tutte l'hai scritta all'inizio:



Io penso che nella situazione attuale, in Italia ma forse più in generale nel mondo occidentale e cosiddetto evoluto, sia molto più difficile la vita per un uomo medio che per una donna media.


Ecco! E' quello che sospetto anche io. Dico anche che è una situazione nuova, se non nuovissima, fino a pochi decenni fa sicuramente era molto meglio essere un uomo medio che una donna media. Forse ora non più.

Potresti argomentare nel dettaglio questa posizione? Non ti sto chiedendo di dimostrarmi che le femministe sono estremiste o che le donne sono irrazionali, ma proprio che "scientificamente" nella nostra società conviene essere donna e non uomo.

Gianluca
09-05-16, 02:06
non è facile dimostrare una cosa del genere se non col potere di acquisto per esempio, di cui si è già parlato

Hermes
17-06-16, 20:55
https://www.youtube.com/watch?v=ztdHIpGxrQA

Gianluca
17-06-16, 22:00
https://www.youtube.com/watch?v=ztdHIpGxrQA
Ma questo cosa dimostra?

Hermes
17-06-16, 22:34
Ma questo cosa dimostra?
Che discriminare contro gli uomini è perfettamente accettabile, apparentemente.

Gianluca
18-06-16, 15:23
Che discriminare contro gli uomini è perfettamente accettabile, apparentemente.

Spiegati meglio

A me sembra capire che dica che non importa il merito o sbaglio

Hermes
19-06-16, 09:31
Spiegati meglio
È un'azienda che ha deciso di dare un aumento alle dipendenti donne, e solo a loro. Non ti pare discriminatorio? Tra l'altro l'altro non sono i soli ad avere quell'idea (https://www.timeshighereducation.com/news/university-of-essex-hikes-salaries-for-female-professors-to-eliminate-pay-gap).

A me sembra capire che dica che non importa il merito o sbaglio
Il merito è un concetto patriarcale. Che sembra una battuta ma non lo è, sta cosa l'ho letta davvero scritta da una femminista.

Josef Scveik
19-06-16, 11:00
una cosa va detta: ...
sì, va detto che vaneggi.:D

Gianluca
19-06-16, 13:26
sì, va detto che vaneggi.:D
andiamo a vedere di chi sei il clone

Gianluca
28-07-16, 00:30
oggi una mia conoscente di FB ha pubblicato questo pezzo
Il filosofo Ercolani: «Quello dei maschi violenti è prima di tutto un problema culturale» - Io Donna (http://www.iodonna.it/attualita/in-primo-piano/2016/07/27/il-filosofo-ercolani-quello-dei-maschi-violenti-e-prima-di-tutto-un-problema-culturale/)


Il filosofo Ercolani: «Quello dei maschi violenti è prima di tutto un problema culturale»La ragazza di 15 anni stuprata a Napoli dal branco di coetanei, gli insulti di Salvini alla Boldrini. La donna è ancora considerata un oggetto: «Serve una rivoluzione culturale che parta dall'educazione affettiva e sessuale dei giovanissimi»di Farian Sabahi



1 (http://www.iodonna.it/attualita/in-primo-piano/2016/07/27/il-filosofo-ercolani-quello-dei-maschi-violenti-e-prima-di-tutto-un-problema-culturale/?refresh_ce-cp#cmnt_anchor)















Da una parte il caso della ragazza di 15 anni stuprata a Napoli dal branco di coetanei (http://www.corriere.it/cronache/16_luglio_26/napoli-baby-boss-fa-stuprare-ragazza-11-amici-minacce-sito-che-ha-raccontato-notizia-8a480ec8-52a3-11e6-9335-9746f12b2562.shtml)dall’altra gli insulti di Salvini alla Boldrini (http://www.corriere.it/politica/16_luglio_25/offese-presidente-boldrini-bufera-frase-salvini-lega-bambola-a472a9fe-52ab-11e6-9335-9746f12b2562.shtml)alla quale ha dato della “bambola gonfiabile”. Sono due esempi agli opposti: dalla cronaca nera alla sguaiata scena politica, ma entrambi ci dicono quanto la donna, in Italia, sia ancora vittima di pregiudizi e di come dietro la violenza alle donne, anche solo quella verbale, ci sia un problema di cultura ancora aperto.
Abbiamo chiesto un commento al filosofo Paolo Ercolani, autore del volume Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio(Marsilio, pp. 318, €17,50). Quarantaquattro anni, docente dell’Università di Urbino, Ercolani ha ricostruito in maniera completa e critica i pregiudizi contro le donne, mettendo in chiaro come non uno dei grandi autori sia riuscito a tenersene lontano, meno che mai a contrastarlo.




(http://inread-experience.teads.tv/)




http://www.iodonna.it/wp-content/uploads/2016/07/13699960_10154317166824876_1677294146390371397_n-480x480.jpg (http://www.iodonna.it/wp-content/uploads/2016/07/13699960_10154317166824876_1677294146390371397_n.j pg)Il filosofo Paolo Ercolani

Alla luce del recente stupro della ragazzina di 15 anni violentata a Napoli dal branco, quanto è importante l’educazione di genere tra pre-adolescenti?
Il tragico episodio di Napoli è allucinante ma non sorprendente. Da una parte il pregiudizio antico e radicato che vuole il corpo della donna a disposizione di tutti gli appetiti maschili. Dall’altra un Paese che impoverisce la propria scuola, rendendola incapace di contrastare i pregiudizi e le usanze imposte da quella vera e propria “pedagogia popolare” che in questo caso è rappresentata dalla malavita organizzata e dalla sua antichissima cultura maschilista.
In mezzo ci sono le donne, condannate a recitare il ruolo di carne da macello e di corpi utilizzabili dai maschi, un po’ come erano le “comfort women” (donne di conforto) cinesi durante la II guerra mondiale.
Che si sia nei paesi arabi infestati dall’Isis e dalla sua “teologia dello stupro”, o nelle nostre metropoli “civilizzate” come Napoli, altrettanto infestate dalla cultura della “donna oggetto”, risulta palese la necessità di una rivoluzione culturale che parta dall’educazione affettiva e sessuale dei giovanissimi. Derogare rispetto a questo imperativo categorico significa essere correi delle violenze sulle donne, quindi ipocriti quando piangiamo per loro.
Oltre all’ignoranza, qual è l’altra causa dell’aumento dei femminicidi in Italia?
L’interesse. Fa comodo, e ha fatto comodo, alla cultura occidentale dominante perpetuare l’unica grande legge che governa il consorzio umano: la legge del più forte. L’uomo è più forte, è lui a fare le leggi e a dettare le regole del gioco. È lui a riservarsi l’esclusiva del “desiderio”. La donna è fisicamente più debole (e quindi “inferiore”, stando alla logica del pregiudizio misogino). La stessa legge divina l’ha condannata a subire il dominio del maschio, ed ella è e deve essere l’oggetto di quel desiderio che è considerato legittimo soltanto se proviene dagli istinti maschili.
http://www.iodonna.it/wp-content/uploads/2016/07/13620078_10154274551359876_6277105710031048213_n-331x480.jpg (http://www.iodonna.it/wp-content/uploads/2016/07/13620078_10154274551359876_6277105710031048213_n.j pg)Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio (Marsilio, pp. 318, €17,50)

Quali sono i rischi per la donna che viene meno a queste regole?
Una donna che osa contravvenire a queste leggi maschili, anche solo avvalendosi del diritto di lasciare un uomo e rifiutare il suo “amore”, si espone per ciò stesso alla vendetta più o meno violenta della maestà maschile offesa. Nella storia l’ignoranza è sempre stato lo strumento privilegiato con cui il più forte ha potuto soggiogare il più debole. Di fatto, anche oggi siamo dentro a questo perimetro ideologico.
Quando a uccidere le donne sono gli immigrati, o quando succede nei paesi a maggioranza musulmana, la religione viene messa in primo piano. Secondo lei in quale misura la religione c’entra veramente qualcosa?
La religione non c’entra nulla. Possiamo dire che rappresenta uno dei grandi alibi con cui il maschio giustifica e persino avvalora il proprio dominio sulla donna. Basti pensare che la nostra Bibbia è molto più drastica e violenta del Corano rispetto alla condizione della donna, e che l’usanza del velo è nata nel contesto della Grecia di Pericle e della Roma cristiana, mentre nello stesso periodo nei paesi musulmani era pressoché sconosciuta.
Come possiamo, di questi tempi, comprendere i pregiudizi nei confronti delle donne?





Il pregiudizio misogino può essere compreso, e quindi affrontato, soltanto se lo si guarda dritto negli occhi, liberandosi dagli alibi religiosi e ideologici. Al contrario, il presunto scontro di civiltà diventa soltanto un pretesto per far dire, in questo caso al nostro “branco” occidentale, che le nostre donne le sottomettiamo e le uccidiamo come diciamo noi, e non come vorrebbero i musulmani o chissà quale altra cultura estranea alla nostra.

Gianluca
28-07-16, 00:49
io ho commentato cosi

Posso riassumere? Visto che queste campagne sono dirette alle persone per bene (magari dei poveracci che sono stati ridotti sul lastrico dalla moglie) e non sono assolutamente diretti ai criminali l'idea che mi sono fatto è questa: voi donne che portate avanti questa battaglia avete paura degli uomini violenti ed avete pensato che la maniera migliore è scaricare la vostra rabbia e il vostro risentimento misandrico su dei poveracci che lavorano come muli e non hanno mai fatto male a nessuno, quelli che Elio e le storie tese chiamano "servi della gleba". Tutte queste campagne fatte di post it gessetti colorati e articoli sui giornali radical chic sembrano avere come unico scopo quello di trovare delle vittime sulle quali scaricare le colpe di gente che non sapete e volete affrontare. Altrimenti ve la prendereste con i colpevoli e non parlereste degli uomini tutti come se fossero tutti colpevoli in quanti uomini, perché è questo il messaggio che passa anche da pezzi come questo: gli uomini sono colpevoli perché nascono col peccato originale di essere uomini. Ovviamente i criminali di queste fatwe misandriche da social network se ne fregano, mentre la gente normale, che non ha mai fatto male a nessuno deve essere colpevolizzata e condannata a prescindere da una sentenza sessista. Se così non fosse voi non parlereste di genere maschile come colpevole a prescindere qualsiasi cosa faccia, cosa che questo articolo per esempio fa. Succederanno tante cose ma io spero che verrà un giorno in cui le donne che odiano gli uomini e che li disprezzano in questo modo potranno vivere da sole, per vedere come se la cavano senza gli odiati e disprezzati uomini.


in realtà sbagliavo perché loro i maschi li vogliono eccome, ma sottomessi e schiavi

mi hanno risposto in maniera gentile


Ti consiglio di leggere il libro di Paolo Ercolani (https://www.facebook.com/paolo.ercolaniuniurb?hc_location=ufi). Per rimetterti il cuore in pace con la storia e con il pregiudizio. Io sono in pace con me stessa e con gli uomini.

e io


Non hai risposto alla mia domanda.

lei

Non hai fatto domande. Ti sei dato solo risposte. Comunque...se posso


io

Riformulo: volete prendervela con persone innocenti perché avete paura dei criminali? Volete che paghino altri per colpe che non hanno commesso perché non sapete e non volete affrontare i colpevoli? Cominciamo da questa domanda

lei

Comprendere le radici del pregiudizio non significa dare la caccia ai criminali. Innocenti o colpevoli di cosa? L'unico tribunale che io conosco è quello della storia la quale riguardo il pregiudizio contro le donne parla chiarissimo. Lo stereotipo delle femministe che odiano gli uomini è proprio uno dei frutti avvelenati del pregiudizio stesso


Continui a non rispondere alla mia domanda, oppure lo hai fatto rispondendo "si gli uomini sono tutti colpevoli a prescindere e devono pagare (gli uomini di adesso) presunte colpe dei loro antenati, siamo qui per chiedere il conto: vae victis"

lei

Anche io credo che un uomo violento non leggerà mai il libro di Ercolani. Ma magari il libro di Ercolani può essere letto da una madre o da un padre o potrebbe essere letto a scuola o da un docente di scuola di ogni ordine e grado. Sarebbe già moltissimo.
Allora ti rispondo secca: domanda n°1 NO Domanda n°2 NO.


io

Parlami del tribunale della storia che avrebbe condannato il genere maschile. Io ricordo una frase simile quando qualcuno proclamò le leggi razziali... Parlami di questo tribunale, io sarei nato colpevole per i crimini fatti dal genere maschile prima che io nascessi è così? Parliamone





lei

Ma non c'è nessuna condanna "di genere"! Sarei sciocca se lo pensassi! Davvero...non lo dico per provocare...leggi il libro poi mi dici cosa ti ha lasciato. Qui è difficile dire e spiegarsi.



io

A voi sfuggono diverse cose mi sembra: 1) fate una battaglia contro gli uomini perché proponete di "rieducare" i maschi ma non parlate delle femmine, come se il mondo fosse fatto da maschi cattivi e femmine buonissime sincere e vittime a prescindere. Beh questa vostra versione dei fatti è manichea oltre ad essere falsa a tutti i livelli. Se aveste parlato anche di rieducare le ragazze a essere meno bugiarde, approfittatrici, meno manipolatrici, meno vuote nel loro insaziabile desiderio di shopping di inutili scarpe e borse allora sareste stati un pelino più credibili, ma niente. I mali della terra dipendono solo dagli uomini quindi "rieduchiamoli da piccoli". 2) non vi rendete conto che i "cattivi" non solo non leggono libri ma non vanno manco a scuola, il problema quindi non nasce a scuola visto che questi soggetti la abbandonano subito e non è nel programma scolastico che si dovrebbe intervenire. Quindi pensando di imporre nelle scuole il libro di questo signore nella migliore delle ipotesi avrebbe come unico risultato fare ricco lui, nella peggiore delle ipotesi potrebbe fare danni enormi a una generazione di poveri ragazzi innocenti colpevoli solo di essere del sesso sbagliato (condannati dal presunto tribunale della storia a essere castrati per le presunte colpe dei loro avi, poi la gente si chiede perché le femministe di adesso le chiamano femi-nazi) . 3) non si capisce che genere di educazione vorreste dare ma quando si tratta di reprimere impulsi sessuali sin dalla giovane età a me vengono tre esempi: arancia meccanica; Robertino di Massimo Troisi; 1984. In tutti e tre i casi voi non sareste la soluzione ma il problema. Io spero che non arriviate mai al potere perché se dovesse succedere sarebbe la fine, non che siamo messi bene adesso, anzi, ma con idee di questo genere ci sarebbe un finale orribile da film di fantascienza di quelli inquietanti...


come vedete si tratta di feminazi dal volto umano

pensano pur sempre di "tribunale della storia" che condannerebbe il genere maschile (poi ha corretto il tiro), ma si vede quale è il pensiero di base.

Dominio, prevaricazione, umiliazione del maschio, vendetta, sopruso, coercizione, repressione

questi sono i sentimenti che muovono le feminazi, è del tutto evidente, infatti vogliono fornire una educazione castrante solo ai maschi per favorirne la sottomissione totale e schiavizzarli

il tizio che ha fatto il libro spera che queste vadano al potere per fare adottare in tutte le scuole il suo libro e fare un sacco di soldi, d'altro canto il nazismo ha sempre avuto i suoi collaborazionisti...

quando leggo queste cose non posso fare altro che sperare che Trump vinca.
@nastenka (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=10797)

ecco la rieducazione proposta dalle feminazi

https://farefilm.it/sites/default/files/styles/node-detail/public/arancia-meccanica.jpg?itok=LehZzc8J

la condanna e la repressione del sesso da parte delle feminazi

https://www.youtube.com/watch?v=pX0LbjUM5Uo


i nuovi maschi dopo la rieducazione voluta dalle feminazi

https://www.youtube.com/watch?v=E75fjbTHEOA

Gianluca
28-07-16, 00:59
ci insegnano a chiedere perdono per cose che non abbiamo fatto, per colpe che non abbiamo

io non chiederò perdono per quello che sono
non chiederò perdono per quello di cui ho bisogno
non chiederò perdono per quello che voglio


https://www.youtube.com/watch?v=9W7wMHHPLgA

pedro
28-07-16, 11:21
Sono 4 sceme che parlano di 4 scemi e tu perdi tempo a discuterci. La violenza sulle donne nel 2016 evidentemente non è sistemica e riguarda 4 reietti e 4 disgraziate. Tant'è che per avvalorare le loro non-tesi hanno deciso che "ti tiene il broncio" e "gli stanno antipatiche le tue amiche" son condizioni sufficienti per parlare di "femminicidio".

Gianluca
28-07-16, 12:58
Sono 4 sceme che parlano di 4 scemi e tu perdi tempo a discuterci. La violenza sulle donne nel 2016 evidentemente non è sistemica e riguarda 4 reietti e 4 disgraziate. Tant'è che per avvalorare le loro non-tesi hanno deciso che "ti tiene il broncio" e "gli stanno antipatiche le tue amiche" son condizioni sufficienti per parlare di "femminicidio".

Chi ha scritto ste cazzate sul broncio che sarebbe femminicidio?

Gianluca
28-07-16, 13:02
..

pedro
28-07-16, 13:04
Chi ha scritto ste cazzate sul broncio che sarebbe femminicidio?

Una delle ASL che ha stilato le statistiche, ne avevamo parlato tempo fa sul forum.

Gianluca
31-07-16, 18:59
Una delle ASL che ha stilato le statistiche, ne avevamo parlato tempo fa sul forum.

Hai qualche link?

Rachel Walling
01-08-16, 09:27
Una delle ASL che ha stilato le statistiche, ne avevamo parlato tempo fa sul forum.

Ti prego, trova il link... perché deve essere una roba esilarante.

nastenka
03-08-16, 00:41
io ho commentato cosi


in realtà sbagliavo perché loro i maschi li vogliono eccome, ma sottomessi e schiavi

mi hanno risposto in maniera gentile



e io



lei



io


lei




lei


io


lei



io



come vedete si tratta di feminazi dal volto umano

pensano pur sempre di "tribunale della storia" che condannerebbe il genere maschile (poi ha corretto il tiro), ma si vede quale è il pensiero di base.

Dominio, prevaricazione, umiliazione del maschio, vendetta, sopruso, coercizione, repressione

questi sono i sentimenti che muovono le feminazi, è del tutto evidente, infatti vogliono fornire una educazione castrante solo ai maschi per favorirne la sottomissione totale e schiavizzarli

il tizio che ha fatto il libro spera che queste vadano al potere per fare adottare in tutte le scuole il suo libro e fare un sacco di soldi, d'altro canto il nazismo ha sempre avuto i suoi collaborazionisti...

quando leggo queste cose non posso fare altro che sperare che Trump vinca.
@nastenka (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=10797)

ecco la rieducazione proposta dalle feminazi

https://farefilm.it/sites/default/files/styles/node-detail/public/arancia-meccanica.jpg?itok=LehZzc8J

la condanna e la repressione del sesso da parte delle feminazi

https://www.youtube.com/watch?v=pX0LbjUM5Uo


i nuovi maschi dopo la rieducazione voluta dalle feminazi

https://www.youtube.com/watch?v=E75fjbTHEOA
Il mio pensiero l'ho espresso più volte...

*piccola ape furibonda*

Gianluca
20-11-16, 16:08
Cinque milioni di uomini ogni anno sono vittime delle violenze femminili - IlGiornale.it (http://www.ilgiornale.it/news/politica/cinque-milioni-uomini-ogni-anno-sono-vittime-1333858.html)

Senza nulla togliere alla gravità della violenza maschile sulle donne, credo sia giunto il momento di coniare un nuovo termine anche per il fenomeno opposto: maschicidio.http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/large/public/foto/2016/11/20/1479631135-1393846533457.jpg.jpg





Perché anche il maschio può essere vittima della violenza femminile. Di certo lo è dell'informazione unidirezionale e di una cultura dominante che procede per stereotipi e pregiudizi: la donna è sempre docile incolpevole vittima e l'uomo sempre carnefice e bastardo. Ma la verità sta sempre in mezzo. Dopo l'elezione di Donald Trump e l'apertura del vaso di Pandora sui media che nascondono, insabbiano o discreditano modificando la verità secondo ideologia (o stereotipi), è emerso il bisogno di autenticità. Di una verità tale a trecentosessanta gradi, la sola capace di darci gli strumenti per risolvere il gap culturale che permette ancora differenze sostanziali tra uomini e donne. E che può fornirci forse perfino la soluzione per diminuire il numero dei femminicidi, costante nel tempo nonostante i passi avanti anche legislativi.
Non possiamo dunque non tenere conto, quando osserviamo il fenomeno del femminicidio, dell'altra faccia della medaglia: la condizione maschile, l'emancipazione psicologica dell'uomo, i pregiudizi legati al concetto di maschio e il tabù che riguarda la violenza femminile sul sesso opposto. Violenza che esiste - anche se raramente ha dinamiche omicidiarie - e che riguarda la psiche, il portafogli e perfino la sessualità. In Italia sono poche le indagini in questo senso. Una di queste - passata quasi inosservata - è stata effettuata nel 2012 da una equipe dell'Università di Siena su un campione di uomini tra i 18 e i 70 anni. La metodologia è la stessa utilizzata dall'Istat nel 2006, per la raccolta dei dati sulla violenza contro le donne e che ancora oggi vengono riportati con grande enfasi. Secondo l'indagine dell'Università di Siena, nel 2011 sarebbero stati oltre 5 milioni gli uomini vittime di violenza femminile configurata in: minaccia di esercitare violenza (63,1%); graffi, morsi, capelli strappati (60,05); lancio di oggetti (51,02); percosse con calci e pugni (58,1%). Molto inferiori (8,4%), a differenza della violenza esercitata sulle donne, gli atti che possono mettere a rischio l'incolumità personale e portare al decesso.



Una differenza rilevante questa, che in parte giustifica la maggiore attenzione al femminicidio. Nella voce «altre forme di violenza» dell'indagine (15,7%) compaiono tentativi di folgorazione con la corrente elettrica, investimenti con l'auto, mani schiacciate nelle porte, spinte dalle scale. Come gli uomini anche le donne usano forme di violenza psicologica ed economica se pur con dinamiche diverse: critiche a causa di un impiego poco remunerato (50.8%); denigrazioni a causa della vita modesta consentita alla partner (50,2%); paragoni irridenti con persone che hanno guadagni migliori (38,2%); rifiuto di partecipare economicamente alla gestione familiare (48,2%); critiche per difetti fisici (29,3%). Insulti e umiliazione raggiungono una quota di intervistati del 75,4%; distruzione, danneggiamento di beni, minaccia (47,1%); minaccia di suicidio o di autolesionismo (32,4%), specialmente durante la cessazione della convivenza e in presenza di figli, spesso utilizzati in modo strumentale: minaccia di chiedere la separazione, togliere casa e risorse, ridurre in rovina (68,4%); minaccia di portare via i figli (58,2%); minaccia di ostacolare i contatti con i figli (59,4%); minaccia di impedire definitivamente ogni contatto con i figli (43,8%). Nulla di nuovo rispetto alle ricerche sulla violenza nell'ambito delle relazioni intime condotte in altri paesi, dove c'è una maggiore propensione a studiare il fenomeno tenendo conto di entrambi i sessi.
In una ricerca effettuata nel 2015 nell'ambito del progetto europeo Daphne III sulla violenza nelle dinamiche di coppia e che coinvolge 5 paesi tra cui l'Italia, analizzando un campione di giovani tra i 14 e i 17 anni: le ragazze che hanno subito una forma di violenza sessuale variano dal 17% al 41% in base all'entità dell'aggressione e i ragazzi dal 9% al 25%. Allora, tenendo conto del fatto che la violenza femminile sugli uomini è di entità più lieve, non possiamo negarla. Dobbiamo prendere atto che il problema della così detta violenza di genere va affrontato da un nuovo punto di vista. Gli sportelli antiviolenza, per esempio, sono attualmente dedicati per lo più alle donne e, come afferma Luca Lo Presti, Presidente di Fondazione Pangea, non sono sempre in grado di gestire la richiesta di aiuto del sesso opposto. «Oggi siamo al paradosso - sostiene Lo Presti - che un uomo cosciente di avere un problema legato alla mancanza di controllo della violenza e che chiede aiuto perché ha paura di ferire a morte la compagna, si trova di fronte a muri altissimi. Quando si presenta in un centro antiviolenza ci sono casi in cui viene aggredito psicologicamente e criminalizzato come se dovesse pagare per tutti, in quanto ritenuto parte di una categoria di esseri umani sempre carnefici». Oppure capita che se un uomo è vittima di una forma di violenza e trova il coraggio di denunciare - nonostante il rischio di derisione perché dimostra una fragilità non consona allo stereotipo di virilità e forza -, allora non è creduto. Perché il cliché lo vuole capace di reagire al sopruso senza fare una piega. In un caso e nell'altro non c'è soluzione. Senza la capacità di ascolto e di aiutare gli uomini concretamente a gestire gli impulsi distruttivi o a risanare una ferita dovuta ad abusi subiti da una donna, non ci sarà mai la possibilità di risolvere un problema profondo e articolato come quello della violenza domestica. Oltre il genere però. Perché il centro di tutto non siano i maschi o le femmine, ma la persona.

Gianluca
20-11-16, 16:47
https://www.youtube.com/watch?v=OFpYj0E-yb4

Hermes
20-11-16, 18:13
https://www.youtube.com/watch?v=OFpYj0E-yb4
Based Mom :love_heart:

Gianluca
22-11-16, 03:12
uno dei più ridicoli giornali degli ultimi anni: il Fuffington Post!
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Huffington Post.<br><br>Delete your account. <a href="https://t.co/GRCDA6YY8B">pic.twitter.com/GRCDA6YY8B</a></p>&mdash; Stefan Molyneux (@StefanMolyneux) <a href="https://twitter.com/StefanMolyneux/status/800055596120764416">19 novembre 2016</a></blockquote>
<script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

Gianluca
22-11-16, 03:13
Ma solo a me suona strano che parità di genere significhi "prima le donne sempre e comunque"? Poi si è visto con quali risultati

«Spalate la neve prima per le donne» E Stoccolma piomba nel caos - Corriere.it (http://www.corriere.it/esteri/16_novembre_14/spalate-neve-prima-le-donne-91347e7c-a9e4-11e6-9e75-99cc0b521152.shtml)



«Spalate la neve prima per le donne»
E Stoccolma piomba nel caos

La sindaca ordina l’«uguaglianza di genere» nel pulire le città imponendo agli addetti municipali di ripulire prima i marciapiedi le le piste ciclabili dove circolano più persone di sesso femminile. Risultato: traffico paralizzato

di Luigi Offeddu




http://images2.corriereobjects.it/methode_image/2016/11/14/Esteri/Foto%20Esteri%20-%20Trattate/2016-11-09T155738Z_249004958_D1BEULWEMKAB_RTRMADP_3_SWEDEN-WEATHER-kdwD-U43240909986134oeC-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443.jpg?v=20161114114320
shadow
Trentanove centimetri, fiocco più fiocco meno: è la neve caduta su Stoccolma da mercoledì all’alba di giovedì scorso, record assoluto delle nevicate novembrine negli ultimi 111 anni. E tanti fiocchi hanno provocato il caos. Ma soprattutto, hanno sommerso il politically correct in versione invernale, cioè l’«uguaglianza di genere nello spalare la neve», com’è stata chiamata la decisione amministrativa presa dalla capitale (sindaca Karin Wanngård) come da altre città della Svezia: quella che impone agli addetti municipali di ripulire da neve e ghiaccio prima i marciapiedi e le piste ciclabili, dove statisticamente circolano di più le donne, a piedi o in bici, e poi le strade, le corsie automobilistiche che di solito sarebbero più frequentate dai maschi. «Anche le donne hanno il diritto di circolare sicure quando gela o fiocca troppo», disse al momento della decisione l’assessore ai Trasporti di Stoccolma, aderente al partito di Verdi, spiegando che d’inverno le donne sono più spesso vittime di incidenti rispetto ai loro concittadini maschi.

Anzi l’assessore lo garantì, lo promise come impegno della sua amministrazione: il nuovo sistema, disse, avrebbe permesso una circolazione invernale più ordinata; e forse una sicurezza più equa. Ma ecco, il tempo è passato, ora si riaffaccia all’orizzonte l’inverno, si sono riaperti i cieli del grande Nord. E lo «snökanon» di mercoledì scorso («cannonata di neve», così vengono chiamate in Svezia certe precipitazioni eccezionali) sembra ora smentire tutto: perché il politically correct non ha evitato il caos totale della città, né protetto in modo particolare le donne e neppure gli uomini, o qualunque altro genere bipede in circolazione.




L’uguaglianza di genere è stata garantita sì, ma in modo opposto a quello sperato. Voli, fratture, e ritardi letali in ufficio hanno colpito ogni sesso e ogni età: infatti vi sono stati 1.500 reclami alle autorità, con vari ricoveri all’ospedale e minacce di cause giudiziarie; e con tram e autobus bloccati, vetture lasciate sulle tangenziali, vie e piazze intere trasformate in labirinti polari, scuole chiuse, automobilisti prigionieri delle loro auto anche per 10 ore di fila, marciapiedi trasformati in piste nere alla Lillehammer, ingorghi da Profondo Sud. L’ordinata Stoccolma tramutata, a sentire certe Tv, in una specie di Napoli sottozero, altrettanto scarruffata ma meno filosofa. E, forse inevitabili, le ghignate su certi blog o media non proprio femministi: «Andava meglio quando spazzini e spazzaneve potevano lavorare di testa loro, senza regolamenti di genere…». Ghignate inevitabili, ma probabilmente fuori tema: perché «qualcosa non ha funzionato — ha ammesso Anders Porelius, dirigente dell’assessorato ai Trasporti — e forse è meglio che in queste ore chi può lavori da casa». Ma poi ha anche difeso a spada tratta, insieme con il suo assessore, la bontà dell’«uguaglianza di genere nello spalare la neve». Per due buoni motivi. Primo, perché lo stesso Istituto nazionale di meteorologia, che registra certi dati dal 1905, conferma che quest’anno si sono avute fioccate mai viste a Stoccolma, almeno in novembre, fenomeni difficilmente gestibili. Secondo, perché in realtà, almeno in questi giorni, secondo i rapporti arrivati al Comune il sistema dell’«uguaglianza» sarebbe stato usato troppo poco e non troppo, dunque non può avere colpe eccessive.



E ci sarebbe in fondo anche un terzo buon motivo, dicono i sostenitori di questo fronte: la priorità data alla pulizia di marciapiedi e piste ciclabili gioverebbe anche alla sicurezza degli utenti più anziani, uomini e donne senza distinzioni di sorta, anch’essi frequentatori più comuni di quei percorsi. L’inverno scandinavo ha ancora nel sacco 4 o 5 mesi, al Comune si lavora per risolvere la baraonda nata intorno alle nevicate «di genere». Prima del prossimo «snökanon», naturalmente.

paterfamilias
22-11-16, 08:47
una guerra e tornano giù

paterfamilias
22-11-16, 08:48
uno dei più ridicoli giornali degli ultimi anni: il Fuffington Post!
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Huffington Post.<br><br>Delete your account. <a href="https://t.co/GRCDA6YY8B">pic.twitter.com/GRCDA6YY8B</a></p>&mdash; Stefan Molyneux (@StefanMolyneux) <a href="https://twitter.com/StefanMolyneux/status/800055596120764416">19 novembre 2016</a></blockquote>
<script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

esilarante come la 27a ora del corrierone. Speriamo non li chiudano

Gianluca
30-01-17, 01:09
ci sono molti video nuovi che fanno veramente riflettere
da questo anche piuttosto ironico dove le donne che marciavano contro Trump nemmeno sapevano per quale motivo erano li, ma era tanto bello
insomma si sono fatte una scampagnata nella migliore delle ipotesi
divertentissima la ex senatrice Davis che non sapeva manco lei cosa cazzo rispondere alla finta trans e parlava della questione delle donne che non riescono a smettere di comprare roba come una piattaforma politico economica

buon divertimento

https://www.youtube.com/watch?v=XUDtoDAGVE8

Hermes
30-01-17, 01:24
"So all feminists should be effectively liberal feminists killjoys"

"Yes"

Grande Crowder!

Gianluca
30-01-17, 01:55
ma cosa dicono le femministe estremiste?

Loro sono talmente misandriche e odiano così tanto il maschio bianco colpevole di aver creato il patriarcato che evocano il terrorismo islamico per distruggerlo


https://www.youtube.com/watch?v=r3NDeyR_1-U

peccato che in Arabia Saudita dove impera la sharia da loro evocata le cose non vadano molto bene per le donne

https://www.youtube.com/watch?v=om1aVcw0jq4

è dura per una femminista che evoca l'islam come salvifico ammettere che la legge del corano non è affatto tenera con le donne, considerate degli esseri inferiori, forse loro si sentono tali e evocano chi le possa domare e darli la lezione di vita che meritano. Forse è questo il messaggio che vogliono dare al maschio bianco che tanto odiano "voi ridicoli e inutili mezzi uomini perché non ci punite per la nostra stronzaggine? Non lo vedete che siamo delle insopportabili stronze che fanno di tutto per essere punite, perché ci rispettate? noi vogliamo essere menate, lapidate e decapiate se necessario, per questo ci rivolgiamo a degli uomini veri che non hanno paura di dirci in faccia che pazze isteriche e irragionevoli arpie siamo e che ci trattano come meritiamo essere trattate"

insomma delle masochiste pervertite e cariche di odio verso se stesse e il mondo

peccato che queste pazze masochiste stiano dominando culturalmente il movimento femminista di questa generazione

Gianluca
30-01-17, 02:09
altri video mostrano donne criticare il pattume femminista

https://www.youtube.com/watch?v=5GFKpU6a8rM

questo in particolare mostra una leader del primo femminismo

https://www.youtube.com/watch?v=ZR9FHKKbMZo
questa donna dice alcune verità
il nuovo femminismo considera le donne che vogliono avere figli e famiglia come delle merde
il nuovo femminismo di fatto incoraggia le donne a prendere altri valori come scopare in giro come farebbe un uomo ma senza esserlo
quindi l'uguaglianza significa comportarsi allo stesso modo rigettando la loro natura

e cosa è diventato l'8 marzo? Una ressa di sgallettate che si spingono per poter mettere banconote nelle mutande di qualche palestrato

ok io sono anche favorevole alla libertà sessuale delle donne e sono assolutamente favorevole a che si vestano come delle porche sexy se hanno un bel corpo

chi potrebbe lamentarsi di questo? solo un idiota e idioti sono quelli che chiamano queste come puttane

pero poi a un certo punto dopo essersi divertiti come ci pare sarebbe il caso di insegnare anche altro, c'è un tempo per divertirsi e un tempo per costruire qualcosa

le femministe di nuova generazione si sono dimenticate di questo secondo punto e hanno poi ritrattato il primo proponendo la cultura del burqua

il burqua è bello e libera le donne...
http://www.huffingtonpost.com/entry/the-beautiful-reasons-why-these-women-love-wearing-a-hijab_us_57320575e4b0bc9cb0482225


ma davvero?

E allora come mai nel 1979 le donne iraniane scendevano in piazza per protestare contro la legge che le voleva imporre il burqua?
https://www.jihadwatch.org/wp-content/uploads/2014/04/IranWomanAgainstHijab.png

queste erano le femministe originali che le nuove femministe hanno tradito, ma perché lo hanno fatto?

qui altri video

https://www.youtube.com/watch?v=wJkFQohIKNI


https://www.youtube.com/watch?v=TRUd4Jn6p8U


https://www.youtube.com/watch?v=6I-JbSESqxw

Gianluca
30-01-17, 02:36
ma di che cosa parliamo quindi?
Di pazze isteriche che per qualche motivo sono di moda in questo momento perché fanno parte di un set culturale di estrema sinistra dominante in alcune classi intellettuali occidentali che tendono a pensare che il loro benessere sia usurpato

la sindrome dell'impostore è una delle cose peggiori che le donne hanno portato in politica

stanno sempre a scusarsi di tutto e tutti.

Guardate questo video, molto bello

https://www.youtube.com/watch?v=ygr_u6ys9YQ

e questo è il video di risposta di Bill Maher che ogni tanto, pur essendo liberal e anti Trump, è capace di critiche sensate da sinistra

https://www.youtube.com/watch?v=JaC1-U8LIY0

questo è un riassunto sulla questione della sensibilità e suscettibilità individuale come fondamento della azione politica


https://www.youtube.com/watch?v=hiU20QjKPCo

insomma fare leggi sulla base dei sentimenti, rispettare gli altri non significa più secondo loro rispettarne la loro libertà di azione ma anche i loro sentimenti.
Mentre una volta si diceva che la mia libertà finisce quando inizia la tua libertà ora loro dicono che la mia libertà finisce dove inizia la loro sensibilità e suscettibilità e fragilità psicologica soggettiva e individuale

in pratica si sta creando una società che ha come proprio fondamento il chiedere scusa a tutti per qualsiasi cosa

una società di persone emozionalmente instabili esattamente come una donna in sindrome pre-mestruale

questo sarebbe il contributo delle donne in politica?

La suscettibilità soggettiva individuale che causa indignazione e richiesta di scuse come in un gruppo di amiche delle scuole inferiori?
Il mondo politico deve diventare una specie di serie tv tipo gossip girl teenager politically correct?


Diciamolo pure a sto punto e poi non ci meravigliamo se diventano molto popolari personaggi come Connor Mc Gregor che prende l'occasione per dire che non vuole scusarsi assolutamente con nessuno!

https://www.youtube.com/watch?v=0Szj21arytU

emulato da Reince Priebus:
http://www.realclearpolitics.com/video/2017/01/29/priebus_we_wont_apologize_for_keeping_america_safe .html


https://www.youtube.com/watch?v=JNu4xU9qOEM

Gianluca
30-01-17, 02:40
le parole magiche una volta era
esaudire (quindi saper dire si)
grazie (ringraziare per ciò che si riceve)


nella nuova morale le parole importanti sono
no (perché chi ha carattere dice no!)
scusa (anche se non c'è un cazzo di motivo)


in questo cambio c'è l'errore culturale portato dalla sinistra degli ultimi 10 anni

una sinistra assolutamente sbagliata da un punto di vista antropologico evolutivo a mio giudizio

dove ci sono categorie che vanno colpite e condannate in quanto tali come gli uomini dalla pelle bianca soprattutto se eterosessuali

in favore delle minoranze, che invece vanno protette non tanto nella loro libertà fisica quando nella tutela delle loro emozioni

c'è proprio una classifica pre-compilata delle categorie e razze vittime con tutte le loro combinazioni

un negro non può essere razzista,

https://www.youtube.com/watch?v=DZQ8fNtHlq4
ma certo che no, come nemmeno una femminista può esserlo, beh basta nascondere la verità e va tutto bene, la narrativa non può essere toccata


https://www.youtube.com/watch?v=4AafOhLUMvc

in questa narrativa ovviamente si tende a evidenziare qualsiasi colpa come proveniente solo ed esclusivamente dall'uomo bianco eterosessuale

gli animali, l'ambiente, le donne, le minoranze, tutte vittime

per non parlare del fatto che le guerre, tutte causate dall'uomo bianco e dalla sua avidità e cattiveria, causano vittime delle quali appunto l'uomo bianco occidentale deve farsi carico in quanto direttamente o indirettamente responsabile

https://www.youtube.com/watch?v=WfGMYdalClU
qualsiasi cosa contraddica questa narrativa viene attaccata in modo feroce dai social justice warrior

a questa si aggiunge molto spesso la narrativa pauperistica dell'1% contro il 99%, di derivazione comunista, antagonista e a volte anche anarchica

il tutto quindi si ammanta di anticapitalismo e misandria se non misantropia

a chi appartiene a una classe oppressa e che non si conforma con queste narrative è destinata la scomunica dei profeti di questa visione del mondo

una visione del mondo che è in parte di accusa e in parte autoflagellante

sempre proti a doverci scusare con tutto e tutti

l'uomo non è figlio di questa terra, ma ospite sgradito
l'umanità deve chiedere scusa alla terra e a tutti i suoi legittimi abitanti, qualsiasi cosa prodotta dall'uomo non è naturale, è artificiale e questo dimostra in maniera tautologica che noi siamo un organismo esterno che perturba il naturale equilibrio della natura


c'è un film in cui un personaggio molto efficace espone in un solo minuto tutte queste filosofie e questo pensiero della sinistra radicale e antagonista:

https://www.youtube.com/watch?v=DoANmDxZFO0
non c'è da meravigliarsi se queste donne non vogliono più fare figli

Gianluca
30-01-17, 02:54
come sempre chiedo il parere di Hermes Felipe K. pedro ecc

sto raccogliendo le idee per fare dei video che spero siano efficaci

ho intenzione di cercare di coinvolgere anche altre persone in questo lavoro oltre voi e altri del forum


https://www.youtube.com/watch?v=fieiF2D_v_M

Gianluca
30-01-17, 03:12
https://www.youtube.com/watch?v=Hlidu1UoWyA

l'ossessione per il controllo

l'ossessione verso l'idea che il governo possa controllare tutto e se non lo fa non ha fatto il suo dovere

ci sono i terremoti?

E' lo stato che ci ha abbandonato!

qualcuno dice qualcosa che ti da fastidio e urta la tua sensibilità individuale?

Il governo deve fare una legge per mettere in galera chi ha detto quelle cose

il governo deve controllare tutto anche le idee e la libertà di parola

l'unica libertà di parola è quella accettata dall'incrocio di tutte le sensibilità e di tutti i sentimenti individuali

insomma se governano questi siamo tutti liberi di chiederci scusa a vicenda non si capisce nemmeno per cosa in un mare di ipocrisia e di falsità nei rapporti

ovviamente dobbiamo risarcire il resto del mondo con quello che abbiamo perché se altri si ammazzano tra loro è in ogni caso colpa nostra, e anche quando è stato il governo a iniziare una guerra sono i cittadini (che magari manco lo hanno votato quel cazzo di governo) sono responsabili

e con quali soldi?

A loro che gliene fotte?

Un dogma della sinistra è "i soldi di sono"
non si capisce i soldi di chi e prodotti come
mica li hanno prodotti loro quindi non lo sanno

immaginate un bambino viziato che piange e grida al padre che vuole comprare tutti i dolci del supermercato e grida "i soldi ci sono, tu guadagni tanto!" gne gne gne

questa è la sinistra di adesso

i soldi ci sono
possiamo ospitare tutti i migranti per qualsiasi ragione (che ricorda un po' i bambini che chiedono ai genitori di adottare un altro cane, anzi tutti i cani che vedono)
la cosa più importante è non urtare la sensibilità individuale di nessuno e chiedere scusa preventivamente proprio come i bambini educati
l'ambiente va lasciato come lo si è trovato proprio come farebbe un bambino educato quando entra in casa di altri perché secondo loro questa terra non è la nostra, ma degli animali e della natura incontaminata (che tra le altre cose io nemmeno credo che debba essere eliminata)

Gli stati nazionali non hanno diritto ad avere frontiere: la canzone Imagine di john Lennon non li prevede.
Gli stati nazionali non hanno diritto a fermare alcun migrante per nessun motivo
Bisogna accoglierli e dargli da mangiare a prescindere come se fossero tutti bambini
Mica devono lavorare?
E chi paga? Ah già "i soldi ci sono"
Ma lì fuori sono miliardi! Non importa noi possiamo accogliere tutti a prescindere
Le ragazzine che amano gli animali accoglierebbero tutti gli animali possibili che vedono perché questo è il loro modo di esprimere amore
Sono i genitori, che cattivoni, che impediscono dicendo che non c'è spazio e risorse per tutti

ognuno dei paradigmi politici di questa sinistra attuale può essere facilmente spiegato con un esempio comportamentale di educazione da bravi bambini fatto da una madre ossessa dalla mania del controllo come la madre di Robertino di Massimo Troisi


e per molti questa non è altro che una moda un modo per conformarsi come quando da ragazzini compravamo le marche di vestiti dei paninari per non sentirci esclusi dal gruppo e allora le scarpe erano Timberland i jeans Levi's le cinture El Charro, le felpe Best Company il giubbino Moncler ecc

conformismo, moda, autolesionismo tutti presentati in una piattaforma politica fatta coi ragionamenti e le dinamiche sociali di un gruppo di ragazzine viziate delle scuole medie che non sanno quali siano le reali risorse ne da dove arrivino visto che ci pensano i genitori

è questo il contributo che possono dare le donne in politica?

Altro luogo comune è che le donne in politica portino la pace, chi lo dice non ha mai dovuto affrontare una donna in sindrome pre-mestruale evidentemente per non capire che il rischio di guerra sarebbe altissimo

Gianluca
30-01-17, 03:38
appena ho un attimo analizziamo anche questo video

https://www.youtube.com/watch?v=wzkFoetp-_M
mi chiedi cosa vedo quando ti vedo? Nella lista che hai fatto c'è quello che vedo:
una plagiata, ecco cosa vedo quando vedo una persona che è contenta di vestire quella roba in testa perché da piccola le hanno detto che le donne sono come le caramelle, quindi degli oggetti, e che se la caramella è senza la confezione che l'avvolge vuol dire che non è buono e che nessuno vorrà mangiarsela

il concetto della roba che si mettono in testa è lo stesso delle mutilazioni genitali femminili:
se non lo fai non dimostri di essere seria e nessuno ti prenderà in considerazione come donna seria da sposare e quindi sarai sola emarginata e infelice come una persona sporca che non si lava

inutile dire che tutto questo proviene da culture tribali, precedenti alle religioni attuali, ma ben integrate per alcuni tratti con l'islam e invece decisamente in contrasto con il cristianesimo attuale

qualcuno mi fece notare che alcune zone dove va di moda la mutilazione genitale femminile sono zone cristiane.
Non so se sia vero, ma se lo fosse lo sarebbe in spregio al cristianesimo stesso e non secondo i suoi dettami, mentre la pratica di coprire le donne considerandole degli oggetti è non solo accettata ma anche incoraggiata dall'islam che ne fa uno dei fondamenti della struttura sociale.

il concetto dietro l'infibulazione e il burqa è lo stesso:
la donna deve auto flagellarsi dimostrando in questo modo serietà e disprezzo verso il piacere fisico e la vanità personale
non deve cercare l'ammirazione e il consenso di molti uomini ma di uno solo

l'umiltà non è un valore sbagliato, il problema è quando è inculcata in modo coercitivo

ho notato che i progressisti estremisti (gender ecc) non prendono nemmeno in considerazione che l'età tra 3 e 10 anni sia una età delicata di formazione della psiche con rischi di plagio o di deviazione del naturale sviluppo psicologico

se a un bambino di 3-4 anni gli imponi una regola assurda non la metti nella parte razionale del suo cervello ma nel sistema limbico, nella configurazione del kernel del suo cervello subconscio

non se ne potrà mai liberare se non con lunghissimi lavori e da come ho capito con regressioni ipnotiche

inserire un virus nel kernel, nel core, significa che il sistema non lo riconosce come minaccia ma come parte di stesso

sii te stesso? dicono sempre tutti, ma cosa significa esattamente? Pochi lo sanno e molto dipende da come è stato configurato il tuo cervello a pensare te stesso nella fase dai 3 agli 8 anni in modo particolare

la formazione cognitiva che si è creata attraverso l'educazione, i primi contatti con i familiari e coi bambini della stessa età, che a loro volta erano influenzati da altri

leggo che molti progressisti estremisti (regressive) credono che gli individui siano delle specie di compartimenti stagni, forse gli adulti in molti casi (soprattutto loro direi) ma i bambini sono delle spugne, assorbono e interiorizzano, sono permeabili e sensibili

si potrebbero fare altri discorsi per esempio sulla questione del gender insegnato nelle scuole ai bambini ma non voglio andare OT

tornando a noi questi si sottopongono a delle torture inutili perché gli sono state inculcate da piccoli

scusate ma io voglio una società che abbatte queste cose, queste superstizioni, questi pregiudizi, questo conformismo autolesionista

come direbbe Don Pizarro:

io non me ne vado in giro col turbante 'n testa, io quando me sciaquo i capelli... che me ne vado 'n giro con l'asciugamano? Io non me metto in ginocchio sur tappeto, è sporco 'r tappeto, ce cammino co 'e scarpe

Gianluca
02-02-17, 11:56
http://giphy.com/gifs/26gJyOjldm8kpUHcs


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Gianluca
09-02-17, 01:48
https://www.youtube.com/watch?v=T77frLL_bsg

questo ha 3,3 milioni di follower, in tutti i video precedenti dice che ha pure votato la Clinton ma sta passando a destra se non lo ha già fatto visto questo video proprio per la stronzaggine di siti come Buzzfeed

in quest'altro video c'è Tom Hanks che è stato assalito per aver accavallato le gambe e si è giustamente incazzato, era da solo nella metro!!


https://www.youtube.com/watch?v=0aEgTn6nd4w

e qui c'è Cenk Uygur dei TYT che critica questa cosa perché il 94% degli arrestati è negro!
ma non dice che è una merda femminista

https://www.youtube.com/watch?v=Wvgcd5SBbZo

che poi come si incazza che non abbiano arrestato dei maschi bianchi!
se la prende con Matthew Broderick che pero non da fastidio a nessuno perché sta da solo!

Insomma la legge è stata voluta dalle orrende femministe per fare incarcerare dei maschi bianchi e i loro compari regressive si sono incazzati perché hanno incarcerato quasi solo negri!

Questi regressive liberals fanno la gara a chi è piu stronzo!

Gianluca
15-05-17, 01:10
in questo video si parla di come la guerra alle donne la facciano le femministe

https://www.youtube.com/watch?v=sUXY8QKHyoo

e qui Red Pill

https://www.youtube.com/watch?v=MpGzgFX_X4I

https://www.youtube.com/watch?v=itSTzV29bS0
qui

https://www.youtube.com/watch?v=QQDOAFJwCnM


https://www.youtube.com/watch?v=Gsxjaa1P9kI

pedro
15-05-17, 09:29
https://www.youtube.com/watch?v=T77frLL_bsg

questo ha 3,3 milioni di follower, in tutti i video precedenti dice che ha pure votato la Clinton ma sta passando a destra se non lo ha già fatto visto questo video proprio per la stronzaggine di siti come Buzzfeed

in quest'altro video c'è Tom Hanks che è stato assalito per aver accavallato le gambe e si è giustamente incazzato, era da solo nella metro!!


https://www.youtube.com/watch?v=0aEgTn6nd4w

e qui c'è Cenk Uygur dei TYT che critica questa cosa perché il 94% degli arrestati è negro!
ma non dice che è una merda femminista

https://www.youtube.com/watch?v=Wvgcd5SBbZo

che poi come si incazza che non abbiano arrestato dei maschi bianchi!
se la prende con Matthew Broderick che pero non da fastidio a nessuno perché sta da solo!

Insomma la legge è stata voluta dalle orrende femministe per fare incarcerare dei maschi bianchi e i loro compari regressive si sono incazzati perché hanno incarcerato quasi solo negri!

Questi regressive liberals fanno la gara a chi è piu stronzo!

Ma chi so sti du drogati?

Gianluca
15-05-17, 22:56
Lacie Green, una delle più popolari femministe su YouTube ha iniziato a dubitare delle cose dette dalla setta femminista e ha preso la "pillola rossa" scatenando reazioni di tutti i tipi

Abbiamo finalmente delle pentite dell'orrore femminista, questa ideologia disumana e brutale che persegue l'odio e la sopraffazione mostra segni di cedimento
https://m.youtube.com/watch?v=nQ1ga8yuM50

Hermes
16-05-17, 08:35
Lacie Green, una delle più popolari femministe su YouTube ha iniziato a dubitare delle cose dette dalla setta femminista e ha preso la "pillola rossa" scatenando reazioni di tutti i tipi

Abbiamo finalmente delle pentite dell'orrore femminista, questa ideologia disumana e brutale che persegue l'odio e la sopraffazione mostra segni di cedimento
https://m.youtube.com/watch?v=nQ1ga8yuM50

Guarda il rapporto like/dislike in questo video. Guarda quello nei 10 video precedenti. kek

Gianluca
16-05-17, 08:53
Sono sul cell e non riesco a vedere me lo dici tu per favore?

Gianluca
16-05-17, 10:14
Ora sto vedendo ma i commenti sembrano disabilitati per quasi tutti i video

Hermes
16-05-17, 11:09
Ora sto vedendo ma i commenti sembrano disabilitati per quasi tutti i video

Eheh, appunto. Se non lo fossero il rapporto sarebbe probabilmente simile a quello che ha Franchesca Ramsey.

Gianluca
16-05-17, 11:29
Eheh, appunto. Se non lo fossero il rapporto sarebbe probabilmente simile a quello che ha Franchesca Ramsey.

Non mi sono fissato su queste cose comunque sta gente ha una missione
Quindi se ne fottono se c'è gente che non è d'accordo

Hermes
16-05-17, 12:51
Non mi sono fissato su queste cose comunque sta gente ha una missione
Quindi se ne fottono se c'è gente che non è d'accordo

Sono missionari.

Gianluca
16-05-17, 17:58
Comunque pensavo che il femminismo è peggio del nazismo

Il nazismo aveva le sue regole e il proprio codice di onore. Odiavano gli ebrei questo è vero ma il loro odio era finalizzato e non fine a se stesso
Non odiavano tutti, rispettavano molto gli inglesi per esempio e cercarono una pace con loro fin dall'inizio

Il femminismo è odio puro
Non c'è niente di umano, nessun onore nessuna pietà nessuna relazione nei confronti di nessuno

Odio cieco e puro

Possiamo dire che i nazisti sono come predator e le femministe come alien

Non ci puoi negoziare con le femministe il loro uno desiderio è vendicarsi e sopraffare chiunque gli capiti a tiro
Non fanno prigionieri il loro odio non ha confini ne limiti

La massima forma di orrore che si sia mai vista su questo pianeta
Ecco cosa è il femminismo

kodiak
16-05-17, 19:51
e qui c'è Cenk Uygur dei TYT che critica questa cosa perché il 94% degli arrestati è negro!
ma non dice che è una merda femminista

https://www.youtube.com/watch?v=Wvgcd5SBbZo

che poi come si incazza che non abbiano arrestato dei maschi bianchi!
se la prende con Matthew Broderick che pero non da fastidio a nessuno perché sta da solo!



Ahahahaah, delirio.

Comunque questo viscido pronto a dispensare lezioni fuffa contro i bianchi patriarcali (perchè lui come turco sarebbe un nero oppresso dalla storia ??? con tutti gli schiavi slavi che smerciavano ???) e che poi al momento giusto nega il coinvolgimento di mammina Turchia nei genocidi di inizio secolo mi sta sui coglioni in una maniera pazzesca, il ritratto dell'ipocrisia peggiore.

Gianluca
16-05-17, 20:22
Ahahahaah, delirio.

Comunque questo viscido pronto a dispensare lezioni fuffa contro i bianchi patriarcali (perchè lui come turco sarebbe un nero oppresso dalla storia ??? con tutti gli schiavi slavi che smerciavano ???) e che poi al momento giusto nega il coinvolgimento di mammina Turchia nei genocidi di inizio secolo mi sta sui coglioni in una maniera pazzesca, il ritratto dell'ipocrisia peggiore.

Ipocrisia è la parola chiave

Comunque in tutto questo ciò che è il vero abominio è l'orrore femminista.
Non so se riesco a esprimere fino in fondo il mio disprezzo verso questa setta immonda

Gianluca
18-05-17, 22:12
Gli uomini sono la metà delle vittime di violenza domestica e la metà delle vittime di stupro, quindi non è vero che siete sempre e solo voi le vittime. Inoltre la violenza domestica è quasi sempre bidirezionale.

Fonti (pubblicazioni accademiche):
- Muehlenhard CL, Cook SW. Men’s self-reports of unwanted sexual activity. J Sex Res. 1988 Jan;24(1):58-72.
- Struckman-Johnson C, Struckman-Johnson D. Men pressured and forced into sexual experience. Arch Sex Behav. 1994 Feb;23(1):93-114.
- Fiebert, M. S., & Osburn, K. (2001). Effect of gender and ethnicity on self reports of mild, moderate and severe sexual coercion. Sexuality & Culture, 5, (2), 3-11.
- Krahé B, Scheinberger-Olwig R, Bieneck S. Men’s reports of nonconsensual sexual interactions with women: prevalence and impact. Arch Sex Behav. 2003 Apr;32(2):165-75.
- Safeguarding Teenage Intimate Relationships (STIR). Briefing Paper 2: Incidence Rates and Impact of Experiencing Interpersonal Violence and Abuse in Young People’s Relationships.
- Costa D, Soares J, Lindert J, Hatzidimitriadou E, Sundin Ö, Toth O, Ioannidi-Kapolo E, Barros H. Intimate partner violence: a study in men and women from six European countries. Int J Public Health. 2015 May;60(4):467-78.
- Agardh A, Tumwine G, Asamoah BO, Cantor-Graae E (2012) The Invisible Suffering: Sexual Coercion, Interpersonal Violence, and Mental Health – A Cross-Sectional Study among University Students in South-Western Uganda. PLoS ONE 7(12): e51424.
- Waldner LK, Vaden-Goad L, Sikka A. Sexual Coercion in India: an exploratory analysis using demographic variables. Arch Sex Behav. 1999 Dec;28(6):523-38.
[Arias, I.; Samios, M.; O’Leary, K. D. (1987), “Prevalence and correlates of physical aggression during courtship”, Journal of Interpersonal Violence 2: 82-90.]
- [Rouse, L. P., Breen, R., & Howell, M. (1988). Abuse in intimate relationships. A comparison of married and dating college students. Journal of Interpersonal Violence, 3, 414 – 429.]
- [Archer, J.; Ray, N. (1989), “Dating violence in the United Kingdom: a preliminary study”, Aggressive Behavior 15: 337-343.]
- [Brush, Lisa (1990). “Violent Acts and Injurious Outcomes in Married Couples: Methodological Issues in the National Survey of Families and Households.” Gender & Society 4(1): 56-67.]
- [Carrado, M., George, M.J., Loxam, E., Jones, L. and Templar, D. (1996), Aggression in British heterosexual relationships: A descriptive analysis. Aggr. Behav., 22: 401–415.]
- [McNeely RL, Cook PW, Torres JB. Is domestic violence a gender issue, or a human issue? Journal of Human Behavior in the Social Environment. 2001;4:227–251.]
- [Capaldi DM, Owen LD. Physical aggression in a community sample of at-risk young couples: gender comparisons for high frequency, injury, and fear. J Fam Psychol. 2001 Sep;15(3):425-40.]
- [Hines, D. A., & Saudino, K. J. (2002). Intergenerational transmission of intimate partner violence: A behavioral genetic perspective. Trauma, Violence, and Abuse, 3, 210−225.]
- [M.J. George. Invisible touch. Aggression and Violent Behavior 8 (2003) 23-60.]
- [Busch, A. L., and Rosenberg, M. S. (2004). Comparing women and men arrested for domestic violence: A preliminary report. Journal of Family Violence, 19(1), 49-57.]
- [Basile, S. (2004), “Comparison of abuse by same and opposite-gender litigants as cited in requests for abuse prevention orders”, Journal of Family Violence 19: 59-68]
- [Archer J (2004). Sex differences in aggression in real-world settings: A meta-analytic review. Rev Gen Psychol 4: 291–322.]
- [Cercone JJ, Beach SRH, Arias I. Gender symmetry in dating intimate partner violence: does similar behavior imply similar constructs? Violence Vict. 2005;20(2):207–218.]
- [Donald G. Dutton, Tonia L. Nicholls. The gender paradigm in domestic violence research and theory: Part 1—The conflict of theory and data. Aggression and Violent Behavior 10 (2005) 680 – 714.]
- [Rohrbaugh, J. B. (2006). Domestic violence in same-gender relationships. Family Court Review, 44(2), 287-299.]
- [Donald G. Dutton, Kenneth Corvo. Transforming a flawed policy: A call to revive psychology and science in domestic violence research and practice. Aggression and Violent Behavior 11 (2006) 457–483.]
- [Robertson K, Murachver T. (2007). It Takes Two to Tangle: Gender Symmetry in Intimate Partner Violence. Basic and Applied Social Psychology, 29, 109-118.]
- [Dutton, Donald G. Female Intimate Partner Violence and Developmental Trajectories of Abusive Females. International Journal of Men’s Health;Spring2007, Vol. 6 Issue 1, p54.]
- [Whitaker DJ, Haileyesus T, Swahn M, Saltzman LS. Differences in frequency of violence and reported injury between relationships with reciprocal and nonreciprocal intimate partner violence. Am J Public Health. 2007 May;97(5):941-7. Epub 2007 Mar 29.]
- [Murray A. Straus. Dominance and symmetry in partner violence by male and female university students in 32 nations. Children and Youth Services Review Volume 30, Issue 3, March 2008, Pages 252–275.]
- [Chan KL, Straus MA, Brownridge DA, Tiwari A, Leung WC. Prevalence of dating partner violence and suicidal ideation among male and female university students worldwide. J Midwifery Womens Health. 2008 Nov-Dec;53(6):529-37.]
- [Lysova AV, Douglas EM. Intimate partner violence among male and female Russian university students. J Interpers Violence. 2008 Nov;23(11):1579-99.]
[Graham-Kevan N, Archer J. Control tactics and partner violence in heterosexual relationships. Evolution and Human Behavior. 2009;30(6):445–452.]
- [Shorey RC, Meltzer C, Cornelius TL. Motivations for self-defensive aggression in dating relationships. Violence Vict. 2010;25(5):662-76.]
[D.G. Dutton (2010). The Gender Paradigm and the Architecture of Anti-science. Partner Abuse, 1(1), 5-25.]
- [Desmarais SL, Reeves KA, Nicholls TL, Telford RP, Fiebert MS. Prevalence of physical violence in intimate relationships, part 2: rates of male and female perpetration. Partner Abuse 2012;3:170–98.]
- [Jennifer Langhinrichsen-Rohling, Tiffany A. Misra, Candice Selwyn, Martin L. Rohling. (2012). Rates of Bidirectional Versus Unidirectional Intimate Partner Violence Across Samples, Sexual Orientations, and Race/Ethnicities: A Comprehensive Review. Partner Abuse, 3(2), 199-230.]
- [Chan KL. Gender symmetry in the self-reporting of intimate partner violence. J Interpers Violence. 2012 Jan;27(2):263-86.]
- [Bert H. Hoff, (2012) “US National Survey: more men than women victims of intimate partner violence”, Journal of Aggression, Conflict and Peace Research, Vol. 4 Iss: 3, pp.155 – 163]
- [Schlack R, Rüdel J, Karger A, Hölling H. Physical and psychological violence perpetration and violent victimisation in the German adult population: results of the German Health Interview and Examination Survey for Adults (DEGS1). Bundesgesundheitsblatt Gesundheitsforschung Gesundheitsschutz. 2013 May;56(5-6):755-64.]
- [Koller, Jürgen. “The ecological fallacy” (Dutton 1994) revised. Journal of Aggression, Conflict and Peace Research 5.3 (2013): 156-166.]
- [Bates, E. A., Graham-Kevan, N. and Archer, J. (2014), Testing predictions from the male control theory of men’s partner violence. Aggr. Behav., 40: 42–55.]
- [Supa Pengpid, Karl Peltze. Intimate Partner Violence Victimization and Associated Factors among Male and Female University Students in 22 Countries in Africa, Asia and the Americas. Afr. J Reprod Health 2016; 20[1]: 29-39.]
- [Martin Fiebert. References Examining Assaults by Women on Their Spouses or Male Partners: An Updated Annotated Bibliography. Sexuality & Culture (2014) 18:405-467.]
- [Family Violence in Canada: A Statistical Profile (2000). Canadian Centre for Justice Statistics. – Statistics Canada, General Social Survey 1999.]
- [Douglas, E. M., Hines, D. A. The Helpseeking Experiences of Men Who Sustain Intimate Partner Violence: An Overlooked Population and Implications for Practice. Journal of Family Violence. Aug 2011; 26(6): 473–485.]

Gianluca
18-05-17, 22:31
Sessismo *misandrico.

Minori? Sicuro? Gli uomini sono la quasi totalità dei senzatetto, sono la quasi totalità dei morti suicidi per cause economiche, sono la quasi totalità dei morti sul lavoro, non possono rinunciare alla paternità, quasi mai ottengono l'affido condiviso o primario (inteso in senso di locazione, bada bene), sono economicamente svantaggiati in caso di divorzio, sono la metà delle vittime di stupro ma in molti paesi lo stupro contro uomini non è un reato o è un reato minore ("penetrazione forzata". Gli uomini sono anche la metà delle vittime di violenza domestica ma non hanno accesso ai servizi antiviolenza (in Italia un solo centro antiviolenza accoglie anche gli uomini). E ancora: gli uomini hanno una speranza di vita inferiore a quella femminile, e la forbice si va via via allargando perché si fanno campagne solo per la salute femminile e non per quella maschile. In caso di pericolo, gli uomini sono gli ultimi a essere salvati. Gli uomini sono i principali protagonisti della dispersione scolastica. A parità di reato, gli uomini hanno in media una pena il 63% più lunga, molte più possibilità di essere condannati ingiustamente e il doppio di possibilità di essere incarcerati se condannati. Quando le lesbiche erano invisibilizzate dalla società, l’omosessualità maschile era punita molto più di quella femminile, e ancora oggi molti Stati che condannano l’omosessualità lo fanno solo con quella maschile o questa riceve le pene peggiori. Se muoiono 5 uomini e 2 donne si dice che vi sono stati “7 morti, tra cui 2 donne“; se un problema attacca principalmente gli uomini è un problema “della gente”, se attacca principalmente donne p un “problema delle donne” o “un problema di genere”. Gli uomini subiscono il pigshaming e il virginshaming. Il corpo maschile è oggettificato dai media quanto quello femminile, ma quasi nessuno se ne lamenta. Si combatte giustamente contro le mutilazioni genitali femminili, ma quasi nessuno apre bocca per quelle maschili (la circoncisione, in taluni casi, può portare a gravissimi danni al pene).

Gianluca
20-05-17, 21:14
https://www.facebook.com/feminismvsworld/posts/1775346806052092


l'orrore del femminismo attuale.

Gianluca
21-05-17, 10:31
Qui un video ben fatto che spiega quanto siano idiote le femministe

https://m.youtube.com/watch?v=fNtxvEHdagY



https://www.youtube.com/watch?v=fNtxvEHdagY&app=desktop

Gianluca
21-05-17, 10:32
https://www.youtube.com/watch?v=Ws0iSawXwLs

Gianluca
24-05-17, 00:25
https://www.youtube.com/watch?v=SeVTijj0DHs

Gianluca
24-05-17, 00:27
https://www.youtube.com/watch?v=tffXY6LDdD0

Rotwang
24-05-17, 00:31
Viva il femminismo!

Gianluca
24-05-17, 01:11
ahahaha
grazie per il tuo contributo

Rotwang
24-05-17, 01:48
Thread demenziale, non c'è neanche da rispondere seriamente. Il femminismo nemico degli uomini esiste perché gli uomini hanno prevaricato e asservito le donne per millenni. Trovati una ragazza e non rompere le scatole.

Gianluca
24-05-17, 08:22
Thread demenziale, non c'è neanche da rispondere seriamente. Il femminismo nemico degli uomini esiste perché gli uomini hanno prevaricato e asservito le donne per millenni. Trovati una ragazza e non rompere le scatole.

Ahahahahaha
Quindi adesso bisogna fare pagare agli uomini di adesso presunti asservimenti del passato giusto?
Ora ci vogliono millenni di asservimento maschile per pareggiare il conto giusto?

PS per l'ultima frase è bene che tu ti renda conto che le femministe non sono donne, a me piacciono le donne, tu non sai nemmeno come è fatta una donna vera se la confondi con una femminista. Ma questo è un flame quindi se vuoi parlare di questo lo facciamo su febbre a me interessa capire la prima parte del discorso ovvero se sei convinto che noi dobbiamo pagare per espiare questo peccato commesso dai nostri antenati

Gianluca
24-06-17, 16:44
https://www.youtube.com/watch?v=eMs5eBO-xfs&app=desktop

https://www.usatoday.com/story/news/nation-now/2017/03/15/hijab-becomes-symbol-resistance-feminism-age-trump/98475212/
My Hijab Doesn't Oppress Me, It Empowers Me (http://www.huffingtonpost.ca/amber-rehman/feminism-hijab-canada_b_2808850.html?utm_hp_ref=ca-hijab-feminism)
https://www.theguardian.com/commentisfree/video/2015/jun/24/hijab-not-oppression-feminist-statement-video

https://www.youtube.com/watch?v=8ViDYNJE0W8

e se osi contraddirli vieni aggredito e insultato dai malati di mente di Holywood

https://www.youtube.com/watch?v=vln9D81eO60

Gianluca
05-07-17, 02:53
https://www.youtube.com/watch?v=dD5FhhK-UuM


https://www.youtube.com/watch?v=mgMFWje38nU



https://www.youtube.com/watch?v=6W1N_iq7YTg

animal
05-07-17, 08:22
la donna e' il peggior nemico dell'occidente...il cavallo di TROIA del i$lamismo e mondialismo

Gianluca
03-08-17, 23:49
https://www.facebook.com/245858232566185/photos/a.247081602443848.1073741828.245858232566185/264518420700166/?type=3&theater


http://www.doppiadifesa.it/wp-content/uploads/2017/03/09.03.2017_Viva-la-disparita-se-sono-donne-a-essere-favorite.pdf

Gianluca
10-08-17, 23:34
interessante narrativa
https://www.facebook.com/1686605244984282/photos/a.1686645811646892.1073741828.1686605244984282/1765141160464023/?type=3&theater

animal
11-08-17, 14:43
Se questa è una femminista. Dalle pagine de L’Espresso si torna ad attaccare gli uomini.

luglio 25, 2017 By Giulio Tandiod 25 Comments

Copertina misandrica de L’Espresso della scorsa settimana.

Tutti ricorderanno la polemica nata la scorsa settimana, in seguito alla decisione del settimanale L’Espresso di pubblicare in copertina un titolo schifosamente sessista che attaccava, senza alcuna ragione, tutti gli uomini occidentali. Molti attivisti per i diritti maschili, indignati dall’accaduto, non solo hanno fatto sentire le proprie voci di protesta sulla pagina Facebook del settimanale ma, su indicazione dalla pagina Diritti Maschili Mra Italia, hanno tentato anche un dialogo costruttivo, inviando una lettera alla redazione, nella quale spiegavano le ragioni per cui quel titolo doveva considerarsi offensivo e discriminatorio.

L’idea di degli attivisti era quella di dimostrare, contrariamente a quello che sostengono i detrattori, che le loro richieste e i temi sollevati sono sostenuti da argomentazioni solide e veritiere, credendo così di trovare legittimazione agli occhi delle femministe che occupano la redazione de L’Espresso (e ormai di qualsiasi quotidiano e settimanale italiano).

Cosa hanno ottenuto in cambio?

La risposta alle critiche pervenute alla redazione. Stupidità o malafede?

La foto che vedete pubblicata al lato è tratta dalla versione cartacea del settimanale e dovrebbe contenere, in quelle poche righe scritte in grassetto, la risposta alle critiche piovute in redazione la scorsa settimana.

Attraverso un’operazione di disonestà intellettuale, la redazione de L’Espresso non solo ha ignorato nel merito le argomentazioni sollevate dagli attivisti, ma le ha addirittura interpretate come una conferma delle tesi avanzate nel suo presunto dossier.

Quindi, se un gruppo di uomini e donne si mostra offeso per un titolo sfacciatamente sessista, e giustamente protesta portando argomentazioni, per la redazione di un settimanale sedicente progressista, queste critiche non hanno alcun valore, ma sono semplicemente un riflusso del maschilismo, o tutt’al più un sintomo della condizione subalterna del maschio moderno, spodestato dal suo trono di oppressore grazie alle Marianne del femminismo.

Non solo. L’operazione compiuta da L’Espresso è stata ancora più subdola, perché nella scelta delle mail da pubblicare sono state individuate quelle che maggiormente potevano essere strumentalizzate.

Nella prima troviamo le parole di un uomo che mette a nudo ingenuamente il suo personale stato emotivo, pensando così di toccare le corde della sensibilità per legittimare le sue argomentazioni. Nella seconda, invece, leggiamo una denuncia razionale del male compiuto dalle donne, che dovrebbe smentire la narrazione a senso unico portata avanti dal mondo femminista. Questi due uomini, in spregio ad ogni tipo di onestà intellettuale, diventano agli occhi della redattrice i prototipi estremi del maschio moderno: Il primo, rassegnato alla sua condizione di “inutilità”, il secondo, accecato dall’odio e dal risentimento verso le donne.

Con questa operazione il femminismo ha dimostrato che al pari di qualsiasi ideologia totalitaria non ha alcun interesse al confronto. Sono decenni che esso dialoga da solo, senza interlocutori che non siano ad esso conniventi, propinando al mondo la sua narrazione criminalizzatrice degli uomini, e liquidando qualsiasi opinione contraria alla propria come manifestazione di misoginia o di vittimismo machista.

Verso qualsiasi argomentazione che viene sollevata contro il suo racconto, il femminismo risponde ridicolizzando o colpevolizzando gli uomini che cercano un dialogo, etichettati ora come maschi fragili, frustrati dal confronto con le donne, ora come misogini e violenti. Lo scopo, in entrambi i casi, è delegittimarli attraverso la vergogna e il senso di colpa per indurli al silenzio.

Se il femminismo fosse davvero un movimento inclusivo e se le femministe fossero davvero in buona fede, esse accoglierebbero le istanze maschili come il tentativo pacato di instaurare un dialogo per pervenire ad una sintesi di interessi, con l’obiettivo di raggiungere una vera parità dei sessi. Quello che invece accade è un perenne tentativo di screditare l’universo maschile, un continuo alimentare lo scontro, costruendo muri e lanciando accuse, mentre viene delineata l’immagine stereotipata del nemico: “uomo bianco, occidentale e mediamente istruito“, come si legge chiaramente in quelle pagine.

Come abbiamo ampiamente argomentato in un articolo pubblicato qualche settimana addietro, il femminismo ha mostrato per l’ennesima volta che un dialogo con chi milita tra le sue fila è praticamente impossibile perché, come dimostrato anche oggi, ogni tentativo viene trasformato in un pretesto ulteriore per attaccare gli uomini. Chi in buona fede cerca legittimazione attraverso il confronto, non fa altro che cadere nel giogo femminista dell’umiliazione e criminalizzazione del maschile.

Ma non bisogna credere che arrendersi sia la soluzione. Chi sostiene la causa maschile non ha bisogno dell’approvazione del femminismo per avere legittimazione. La nostra battaglia deve essere portata avanti con la controinformazione e con la protesta, se necessario, perché le idee sono contagiose e se trovano un’animo fertile possono attecchire più di ogni altro seme.

D’altronde il tentativo delle femministe di screditare i movimenti maschili non testimonia forse la loro paura nei confronti di un vento nuovo che soffia verso il cambiamento?


Se questa è una femminista. Dalle pagine de L?Espresso si torna ad attaccare gli uomini. (http://it.avoiceformen.com/propaganda-femminista/se-questa-e-una-femminista-dalle-pagine-de-lespresso-si-torna-ad-attaccare-gli-uomini/)

Gianluca
11-08-17, 15:40
per tutti quelli che dicono che manspreading ecc non esistono o che certamente non ci sono in Italia ecco chi comincia a portare avanti questa cultura repressiva

Cos&#039;è il manspreading e perché a Madrid è vietato ? TPI (http://www.tpi.it/mondo/europa/spagna/cosa-e-manspreading/#)

animal
11-08-17, 18:53
Non viaggio sui mezzi pubblici ma raramente ho notato uomini sedersi cosi al bar, ritorante o sulle panchine, salvo che fossero sofferenti di emorroidi.
Per farne una campagna mondiale o si tratta di un fenomeno maschile in rapida crescita oppure e' uno dei tanti tasselli homo versus.
Propendo per la seconda ipotesi!

Sparviero
26-08-17, 11:30
Io faccio manspredding apposta per rompere le balle alle femministe.

Gianluca
04-09-17, 21:56
https://www.facebook.com/freedamedia/videos/1836529486658368/?hc_ref=ARRyzAQUstamVIXP6SgYMdumkv5DhaoPsGRfb6Nb6a QE0J9sIAcM9Vt5cQaNNhHgeTc

ecco un bel video manicheo

il vero problema della estremizzazione della politica nasce dai giornali online e dalle pagine sui social che diffondono oscenità come questa

che poi gli uomini guardando questo video e comparandolo con la loro vita diranno "queste sono delle pazze col cazzo che voto sta gente"

anche le donne oramai odiano il femminismo di terza generazione (molti che si dicono femministi adesso vengono e mi parlano delle suffragette di 1 secolo fa... ridicolo!)

Sgiar
05-09-17, 00:00
Sarebbe interessante rileggere la definizione che da del viso la Zanardi nel suo documentario, alla luce di questo video.


https://www.youtube.com/watch?v=FUVWVBrPsTM

Io sono trasecolato...

Gianluca
05-09-17, 00:14
Sarebbe interessante rileggere la definizione che da del viso la Zanardi nel suo documentario, alla luce di questo video.


https://www.youtube.com/watch?v=FUVWVBrPsTM

Io sono trasecolato...

Ci sono grossi finanziamenti da parte di arabi per i media occidentali che promuovono l'idea che per le donne sia meglio mettere il burka

Potresti mettere un trascritto delle parole della Zanardo? (Molto legata alla Boldrini tra l'altro)

Sgiar
05-09-17, 00:39
Ci sono grossi finanziamenti da parte di arabi per i media occidentali che promuovono l'idea che per le donne sia meglio mettere il burka

Potresti mettere un trascritto delle parole della Zanardo? (Molto legata alla Boldrini tra l'altro)

Pardon, sarebbe Zanardo, non Zanardi :3

" Nascondendo la nostra faccia, stiamo rinunciando alla nostra autenticità e dunque alla nostra anima? Il volto esprime la nostra autenticità. Anzitutto, c'è la sua esposizione diretta, senza difesa nella quale appare la sua nudità dignitosa. E' proprio il volto che inizia e rende possibile ogni discorso ed è il presupposto di tutte le relazioni umane"

Hermes
05-09-17, 07:59
Sarebbe interessante rileggere la definizione che da del viso la Zanardi nel suo documentario, alla luce di questo video.


https://www.youtube.com/watch?v=FUVWVBrPsTM

Io sono trasecolato...

"New Crusde when?"

Sgiar
05-09-17, 10:10
"New Crusde when?"

Do you appreciate British values? I have fish and chips ....

Gianluca
26-09-17, 01:30
questa è veramente bellissima
https://www.facebook.com/daniele.scalea/posts/1348083055289588

sono arrivati al punto di menarsi tra di loro, bene

Gianluca
26-09-17, 03:02
https://www.youtube.com/watch?v=TlgOmEemI0M

Gianluca
04-10-17, 02:09
una donna sana che dice che le donne hanno più bisogno degli uomini di quanto non sia vero il viceversa


https://www.youtube.com/watch?v=ZH0tNzrbqH0

il problema delle femministe coi robot


https://www.youtube.com/watch?v=0HauuUSKKmM

"If civilization had been left in female hands, we would still be living in grass huts." (Camille Paglia)

https://www.youtube.com/watch?v=On8R310xWAo


https://www.youtube.com/watch?v=bvCZwT1P32c

Lord Attilio
04-10-17, 03:49
una donna sana che dice che le donne hanno più bisogno degli uomini di quanto non sia vero il viceversa


https://www.youtube.com/watch?v=ZH0tNzrbqH0

il problema delle femministe coi robot


https://www.youtube.com/watch?v=0HauuUSKKmM

"If civilization had been left in female hands, we would still be living in grass huts." (Camille Paglia)

https://www.youtube.com/watch?v=On8R310xWAo


https://www.youtube.com/watch?v=bvCZwT1P32cLa prima è quantomeno controversa: io so per certo ho molto bisogno delle donne ma non posso appurare se le donne hanno bisogno di me perché dovrei uscire con loro e chiederlo, ma hanno tutte diverse nonne molto malate.

Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk

Jerome
04-10-17, 13:42
Il problema a livello legislativo riguarda il fatto che spesso una donna che accusa un uomo di molestie viene sempre creduta a scatola chiusa.

Hermes
04-10-17, 14:04
Il problema a livello legislativo riguarda il fatto che spesso una donna che accusa un uomo di molestie viene sempre creduta a scatola chiusa.

Lesbian fantasist invented 15 rapes and sexual assaults which saw man jailed to get sympathy from girlfriends, court hears (http://www.telegraph.co.uk/news/2017/08/24/woman-falsely-accused-15-men-rape-sexual-assault-jailed-ten/)

Beale’s first victim, Mahad Cassim, served two years and nine months in jail, while she received £11,000 in criminal injuries compensation following the alleged rape.

Gianluca
05-10-17, 15:39
guardate questo post che fu pubblicato dal Fuffington UK
era uno del blog quindi una opinione
provate a cliccarci

lo hanno cancellato! ahhahaha

https://www.facebook.com/silvio.altarelli/posts/1501305250146067:0?pnref=story

questo pezzo invece no

The Woman Who Thinks Reducing the Male Population by 90 Percent Will Solve Everything
https://www.vice.com/en_us/article/5gkkj5/is-reducing-the-male-population-by-90-percent-the-solution-to-all-our-problems

non si è inventata niente, è una cosa che tra le femministe gira da anni

The proportion of men must be reduced to and maintained at approximately 10% of the human race.

Source: Dr. Sally Miller Gearhart, in her article “The Future – If There Is One – Is Female,” ironically featured in a later book promoting nonviolence: Reweaving the Web of Life: Feminism and Nonviolence, p. 266

naturalmente le donne possono dire una cosa del genere e certo è un loro diritto, a parti invertite cosa sarebbe successo?

guardiamo la differenza di trattamento, una donna subisce violenza da un uomo e tutti gli uomini devono chiedere scusa. TUTTI
Nicolina, presidente Grasso: "A nome di tutti gli uomini ti chiedo scusa" (http://www.adnkronos.com/fatti/politica/2017/09/21/nicolina-presidente-grasso-nome-tutti-gli-uomini-chiedo-scusa_uXWGyOIDYXrkDaJEMjGu6J.html)

che qualche alta carica dello stato avrebbe dovuto chiedere scusa a nome di tutti gli uomini

la Boldrini ha per caso chiesto scusa a William a nome di tutte le donne?
Non mi risulta... che strano...


https://www.youtube.com/watch?v=_OtdOlgCvjo

https://www.youtube.com/watch?v=nJiHnp-sDUE

la donna che ha fatto questo a William non si è fatta nemmeno 1 giorno di carcere
perché le donne, a differenza degli uomini, in galera non ci vanno, nemmeno per gli stessi identici crimini

Questa è la cultura della sinistra attuale in Italia
non se ne rendono nemmeno conto, ovviamente

chi vuole approfondisca da se l'argomento, ascolti le loro parole, legga i loro articoli, no non quelli che vogliono difendere gli uomini, come me, io dico di leggere loro
gli esponenti della sinistra italiana, i giornalisti di sinistra, i radical chic sui social
fate domande per vedere cosa pensano davvero
fate capire che pensate anche voi la stessa cosa e vedrete come si lasciano andare e cosa pensano davvero

poi una volta visto decidete chi votare.

Gianluca
05-10-17, 16:12
la parità dei sessi secondo la sinistra in Italia

non è secondo la sinistra?

Provate a postare questa immagine e guardate chi vi risponde e vi aggredisce sui social: femministe (quasi tutte di sinistra) donne isteriche e maschi di sinistra

fatevi due domande e datevi una risposta da soli

https://i2.wp.com/it.avoiceformen.com/wp-content/uploads/sites/8/2014/06/Untitled.jpg

Lord Attilio
05-10-17, 17:29
la parità dei sessi secondo la sinistra in Italia

non è secondo la sinistra?

Provate a postare questa immagine e guardate chi vi risponde e vi aggredisce sui social: femministe (quasi tutte di sinistra) donne isteriche e maschi di sinistra

fatevi due domande e datevi una risposta da soli

https://i2.wp.com/it.avoiceformen.com/wp-content/uploads/sites/8/2014/06/Untitled.jpg

Su questo hai ragione, la differenza di trattamento è vergognosa: il fatto è che se non vai in televisione non conti una sega, e Lucia Annibali attraverso anche la sua sponsorizzazione politica è potuta andare ovunque a farsi sentire. Per cui per contare qualcosa devi farti strumentalizzare dai politici come spot elettorale.

Jerome
05-10-17, 17:37
anche la Annibali ha avuto dei danni agli occhi, anche se minori dell'uomo

Kavalerists
05-10-17, 20:13
anche la Annibali ha avuto dei danni agli occhi, anche se minori dell'uomo

Peccato che questo non cambia di una virgola il senso dell'immagine postata da Gianluca.

Jerome
05-10-17, 21:55
Peccato che questo non cambia di una virgola il senso dell'immagine postata da Gianluca.

Nella considerazione generale, lo so. Precisavo. Poi ci sono meccanismi inconsci difficili da esplicare in due parole.

Gianluca
05-10-17, 22:49
qui c'è un dibattito molto interessante con Camille Paglia (quella che dice che se il mondo fosse stato sempre dominato da donne vivremmo tutti ancora nelle capanne, che è poi la tesi di Yuval Noah Harari)


https://www.youtube.com/watch?time_continue=261&v=Yas2ef62UfM

Gianluca
27-11-17, 03:47
https://www.facebook.com/petalopubblica/photos/a.258447051302318.1073741830.257734491373574/317809915366031/?type=3&theater

a proposito di manspreading e di come la cosa si stia diffondendo nella cultura di una certa sinistra ideologica
https://www.theguardian.com/commentisfree/2017/nov/23/manspreading-womanspreading-fightback-metoo-resistance-physical?CMP=fb_gu

ma questa è la cosa più bella:
Martina Dall'Ombra che ha fatto un video satirico dicendosi contro il femminicidio (lei fa finta di avere idee non politicamente accettabili dal sistema mediatico alla 1984 che si è instaurato nel mondo con i media di sinistra a creare la neolingua), evidentemente alcune femministe arrabbiate hanno pensato che dicesse sul serio dimostrando involontariamente che le vere pazze invasate sono loro e che sono anche più becere di quelli che sono definiti razzisti

https://www.facebook.com/martinadellombra/videos/667699980071210/?hc_ref=ARTyJTcRFr-otjMROvYi_TKc4QO-JSifdbO7BNdJAqchdi5VlxNIEQksDyEtLQdzOjs&fref=gs&dti=260340637383411&hc_location=group


fate attenzione perché lei parla con genere maschile (neutro) quando a fare questi commenti sono tutte donne quindi si potrebbe usare tranquillamente il femminile!
Che strano non si era detto che bisognava chiamare al femminile tutte le cose? Tipo la MATRIA
Michela Murgia: Il concetto di patria ha fatto solo danni. Cominciamo a parlare di Matria - l'Espresso (http://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2017/11/15/news/michela-murgia-per-sconfiggere-i-nazionalismi-distruggiamo-il-maschilismo-1.314252)

e questo dimostra quanto sia il gruppo l'Espresso l'espressione del male assoluto oramai


ma le donne sono sempre vittime, tutta colpa del maschio bianco che ha i privilegi
http://favoritememes.com/_nw/25/47877935.png


una volta erano così
https://www.facebook.com/advanceaustraliawhere/photos/pcb.1937651313153232/1937651273153236/?type=3&theater


ora sono così
https://www.facebook.com/advanceaustraliawhere/photos/pcb.1937651313153232/1937651283153235/?type=3&theater

Gianluca
27-11-17, 03:58
il sessismo scatenato delle estremiste di non una di meno

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10213060956710643&set=a.1485497269464.64757.1594869020&type=3&theater

Gianluca
27-11-17, 04:25
la barbarie che sta arrivando:
https://bagniproeliator.it/il-nuovo-codice-di-hammurabi/

ma ad amplificare il fenomeno sono i nuovi media online soprattutto: fuffington post, fuffapage, fuffubblica (o petalopubblica se preferite)


Il nuovo codice di Hammurabi


Su Le Monde, un gruppo di femministe dichiara che se un uomo viene accusato di stupro è colpevole fino a prova contraria. Lena Dunham, sceneggiatrice di Girls, ha dichiarato la stessa cosa: le donne non mentono sullo stupro. Quindi se un padre, un fratello o un figlio verranno accusati di molestie da una tizia qualsiasi, è giusto linciarlo su Twitter, farlo licenziare, calunniarlo, diffamarlo e possibilmente suicidarlo. Sarà bellissimo andare da un uomo di 66 anni e dirgli “papà, hai 12 ore per dimostrare a degli sconosciuti che 30 anni fa non hai toccato il culo a una tizia, altrimenti ti toglieranno la pensione”.

Sperando non crepi subito d’infarto come con gli errori di Equitalia, sarà spassoso.

Mi colpisce come né le femministe di Le Monde né la Dunham abbiano spiegato perché questo principio si debba applicare solo ai casi di molestia/stupro e non, che so, a quelli di tortura. O di omicidio. O strage. Vorrei inoltre far notare che se un tizio stupra una donna, conoscendo questo principio gli conviene ucciderla; se lei è morta avrà un processo equo e assistenza legale. Se lei è viva, no.

Portentoso, ‘sto principio.

Altra domanda: se la stupratrice/molestatrice è una donna, magari di un’altra donna, o di un bambino? Anche lei è colpevole fino a prova contraria? Perché è risaputo che anche le donne stuprano, torturano, uccidono e sfregiano uomini, donne e bambini. In quel caso come funziona? La parola di un uomo vale meno che quella di una donna? E quella di un bambino?





Lo so, lo so, sto facendo il cockblocker. So che queste domande complicano una cosa “semplicissima” e tolgono alla folla il suo giusto e meritato linciaggio quotidiano, ma sto ancora imparando come funziona il tribunale popolare Social. Faccio domande a questi nuovi Savonarola e mi sento come quando discutevo con certi elettori che rispondevano “ma va làààà, va làààà, checcivuole a gestire un comuneeeee?”.

E non ho nemmeno finito.
Perché con tutto il rispetto del mondo e senza voler sembrare antipatico… c’è un altro problema non trascurabile, in questo nascente tribunale sociale.









Ecco, lungi da me rovinare tutta quest’allegra giustizia sommaria, ma in agosto una ragazza ha accusato un collega di Lena Dunham di averla molestata. Lena ha risposto che la ragazza certamente mentiva. Per questa dichiarazione è stata massacrata dal tribunale social, nonostante si sia scusata per aver dubitato. Tolta Lena, ci sarebbe la storia della tizia che non aveva voglia di pagare il taxi e se n’è andata minacciando di accusarlo di molestie. Un altro tassista è stato salvato dall’app per lo stesso scherzo. E un altro ancora. A Milano un tassista sudamericano ha violentato la turista canadah, no. Sempre a Milano, la studentessa violentata sul treno da due marocchini si era inventata tutto. C’è poi il caso dello stupro di Chiaia denunciato su Facebook, proposte di giustizia sommaria e poi era una palla. Un’altra ha mentito perché voleva 1000 euro al mese da un imprenditore. Una chiede un passaggio, la carichi e scatta il ricatto. Anche le prostitute lo fanno. A Torino c’è stata la ragazza violentata dai ROM; guerriglia urbana, poi scusate, mentivo. Una donna ha accusato il suo ex fidanzato di stupro ”per farlo tornare da lei”. Idea che ha avuto anche un’altra donna a Olbia.

Dev’essere tipo “prima Badoo, dopo #metoo”.

Un’altra, per nascondere al marito l’amante, lo ha fatto incarcerare per un anno dicendo che l’aveva violentata. Un’altra l’ha detto per attirare l’attenzione. Una, per nascondere i succhiotti che le ha lasciato l’amante, racconta di essere stata violentata. Messa alle strette confessa di “avere fatto una cavolata”. Una passa la notte con l’amante, poi si presenta dalla polizia millantando di essere stata sequestrata e stuprata. Non è la sola a usare il trucco per coprire tradimenti. Ci sono poi gli immancabili 2/3 immigrati stupratori; roboanti dichiarazioni di Salvini, immancabile “castrazione chimica”, poi non è vero. Notare che, stando ai Carabinieri, la signora era “non nuova a questo genere di reati”. Un’altra non ha il coraggio di dire al marito che fa la pornostar e dice che “è stata costretta da un conoscente”: falso. Un’altra s’è inventata tutto per far ingelosire il fidanzato. Una ha accusato il vicino di casa di stupro per liberarsene. Un’altra ha speso tutti i soldi, non ha avuto il coraggio di dirlo al marito e ha inventato stupro e rapina. Un’altra lo ha fatto per non pagare il biglietto del treno. E l’ha fatto anche un’altra. In Inghilterra, una tizia nel corso degli anni ha rovinato la vita a ben 15 uomini, finché qualcuno non si è accorto che nessuno l’aveva mai stuprata. Che ne è degli uomini, dopo? A me viene in mente Mohammed Fikri, intercettato durante l’indagine su Yara Gambirasio. La brava gente si è premurata di rovinargli la vita. Poi è saltato fuori che non c’entrava nulla. C’è anche il caso di un italiano mandato in galera dalla compagna un mese per niente. Per. Niente.







Ora: sono assolutamente certo i casi qui sopra siano rarissimi e isolati. O forse non così tanto. Ma sempre attenendosi ai numeri: quanti uomini innocenti è accettabile rovinare, per saziare la sete di giustizialismo della casalinga di Voghera? Uno su mille? Su diecimila? Soprattutto: chi ha deciso che una massa dietro una tastiera ha il diritto di giudicare e punire qualcuno? Chi gli ha dato il potere di farlo?

Bè, ammettiamolo: noi media, opinionisti e webstar di stocazzo abbiamo una discreta responsabilità.

Non facciamo muro contro la falange d’immondizia umana che si indigna per noia e lincia per divertimento; anzi, ne abbiamo un terrore assoluto. Tanto da legittimare calunnie e diffamazioni coi vari “l’opinione della rete”, “il web insorge”, “la rete si indigna”. Non sono opinioni, sono calunnie e diffamazioni, ossia reati. Il terrore di essere bollati come sessisti ci ha portati a presumere la colpevolezza in base all’organo sessuale. Abbiamo accettato il linciaggio dei colpevoli, e questo ha legittimato il linciaggio dei presunti colpevoli, in un delirio giustizialista collettivo dove chi cerca di moderare i toni è bollato come complice, e per dimostrare di avere la coscienza pulita bisogna fare a gara a chi è più intransigente; chiedere punizioni via via più severe fino alle immancabili torture, mutilazioni, esecuzioni.

Forse, prima di ritornare al codice di Hammurabi, sarebbe il caso di tirare fuori i coglioni e opporsi. Non partecipare a questo schifo. Non fare nomi. Non dare visibilità ai linciaggi. Boicottare, bloccare e impedire ai capipopolo di crearne altri. In una parola, comportarci da persone responsabili e non da bestie emotive.

Ma immagino sia la frase che dice il classico guastafeste.

Gianluca
27-11-17, 13:29
https://www.facebook.com/dirittimaschili/posts/1458929684225103


"Qualche giorno fa, l’associazione femminista “Non Una di Meno” ha pubblicato un documento dal nome “Abbiamo un Piano”, allo scopo di analizzare il problema della “violenza sulle donne” ed avanzare richieste alle istituzioni. Come prevedibile, il documento presenta molte criticità. Vediamole insieme:
1) COLPEVOLIZZAZIONE DEGLI UOMINI E NEGAZIONISMO DELLA POSSIBILITÀ CHE POSSANO ESSERE VITTIME ANCHE LORO
Nel documento si parla in continuazione di patriarcato e di “violenza maschile contro le donne”. Nessun accenno alle vittime maschili e al fatto che i centri antiviolenza aperti a loro si contano sulle dita di una mano, nonostante i dati mostrino una sostanziale simmetria di genere per quanto riguarda violenza domestica, stupri e autori di omicidi. No, meglio concentrarsi solo sulle vittime femminili!
Non Una di Meno, che per quanto segue sarebbe meglio rinominare Non Una ETERO di Meno, addirittura stigmatizza la possibilità di centri antiviolenza neutri per il genere, aperti cioè non solo alle donne etero, ma anche agli uomini etero e agli uomini e alle donne in una relazione omosessuale. Cito (il maiuscolo è mio):
“La Conferenza Stato Regioni ha definito i requisiti minimi necessari dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio per il loro riconoscimento a livello nazionale e per poter accedere al riparto delle risorse finanziarie. Quanto stabilito lascia ampi spazi nella definizione di CAV e di chi può candidarsi a gestirlo, consentendo l’attivazione di servizi NEUTRI, assistenzialistici e privi di competenze specifiche che non sono in grado di accogliere le donne e accompagnarle in un percorso di autonomia e autodeterminazione. […] In quest’ottica pretendiamo che la definizione di CAV e Case Rifugio, così come gli enti chiamati a gestirli e il ruolo delle operatrici e la loro formazione, riflettano i principi espressi in questo Piano [e nel piano si parla di donne etero come uniche vittime, ndr]“.
2) ESCLUSIONE DELLE VITTIME MASCHILI ED LGBT+ DAI SERVIZI ANTIVIOLENZA
E’ una conseguenza di quanto sopra. Nel paragrafo “Libere di (Auto)Formarci e di Formare”, Non Una Di Meno chiede:
– Operatrici donne (e quindi esclusione di operatori uomini) per i Centri Antiviolenza
– Servizio improntato sulle donne vittime di violenza maschile, che dunque esclude l’assistenza a vittime maschili ed LGBT+ di violenza domestica e sessuale
– Formazione di insegnanti, operatori socio-sanitari, consulenti, avvocati ed educatori, a una visione quindi che è nettamente di parte e che ostacolerà dunque il riconoscimento di uomini e persone LGBT+ come vittime di violenza, nonostante ancora oggi denuncino molto meno delle donne etero proprio in virtù dello stigma sociale
– Attività di lobbying: nel piano si includono nella formazione anche le “istituzioni politiche”
– Attacco alla neutralità dei magistrati e delle forze dell’ordine: includendo anch’essi nella formazione, si rafforzerà ancora di più il sessismo giuridico, che porta gli uomini a essere arrestati e incarcerati più spesso e ad avere sentenze più lunghe rispetto alle donne, il tutto a parità di reato commesso e di circostanze (come evidenziato da numerosi studi)
– Influenza sui sindacati: il piano auspica “lo sviluppo di forme di raccordo virtuose tra questi ultimi [i Centri Antiviolenza femministi, ndr] e le associazioni sindacali”.
3) FEMMINISMO ANCHE IN OSPEDALE
– Il Piano recita:
“Per scongiurare la medicalizzazione e l’istituzionalizzazione degli interventi a favore delle donne che subiscono violenza pretendiamo che nell’elaborazione di qualsiasi iniziativa di contrasto a quest’ultima vengano coinvolti attivamente i CAV laici e femministi. Riteniamo infatti inadeguati e dannosi interventi di stampo esclusivamente assistenziale, emergenziale e repressivo, che non tengono conto dell’analisi femminista della violenza come fenomeno strutturale. Per questo esprimiamo contrarietà al cosiddetto “Codice Rosa” (codice di accesso al Pronto Soccorso riservato alle donne che subiscono violenza, coordinato da Procura, Regione e Azienda Sanitaria), e ne chiediamo la totale riorganizzazione al di fuori delle logiche securitarie che impongono percorsi obbligati, lesivi dell’autonomia e della libertà di scelta delle donne.”
Insomma, se prima c’era la possibilità di aiutare, per caso, gli uomini e le persone LGBT+ vittime di violenza domestica, nonostante il Codice Rosa sia qualcosa di estremamente sessista che ha sempre ostacolato tutto ciò, adesso togliamo anche questa piccola possibilità: gli ospedali devono ricorrere all’analisi femminista!
Magari evitando anche che decidano in merito gli organi preposti, mettiamoci le femministe direttamente a negare l’assistenza alle vittime! Questo è quanto vuole Non Una Di Meno.
– “Incoraggiamo l’apertura di nuove e sempre più numerose consultorie femministe e transfemministe, intese come spazi di sperimentazione, auto-inchiesta, mutualismo e ridefinizione del welfare”
Nuovamente, un attacco alla neutralità di un servizio statale.
4) IL FEMMINISMO COME MINISTERO DELLA VERITÀ
La Teoria del Patriarcato fa acqua da tutte le parti, ma loro pretendono di diffondere la loro narrativa unilaterale:
a) A SCUOLA: “formazione in materia di prevenzione della violenza di genere, mediazione dei conflitti ed educazione alle differenze per insegnanti, educatori ed educatrici”: questa visione della violenza ovviamente va ad escludere la sensibilizzazione sul fenomeno delle vittime maschili ed LGBT+ di violenza domestica e sessuale (che non corrispondono ai criteri di “violenza di genere” della narrazione femminista).
Si parla inoltre di “revisione dei manuali e del materiale didattico adottati nelle scuole di ogni ordine e grado e nei corsi universitari, perché la scuola non contribuisca più a diffondere una visione stereotipata e sessista dei generi e dei rapporti di potere tra essi”: nuovamente si introduce l’idea che vi sia un rapporto di potere tra i sessi, in cui gli uomini, genere privilegiato, hanno da sempre comandato e oppresso le donne, genere oppresso; si cerca dunque di diffondere una visione patriarchista, visione che da tempo abbiamo già smentito, più e più volte.
b) ALL’UNIVERSITÀ: in molte strutture americane il programma di studi di genere, che poteva essere benissimo usato per informare sulle questioni di minoranze appartenenti alla comunità LGBT+, affrontare i problemi di omofobia, bifobia, transfobia, riconoscimento dei diritti intersex, asessuali e poliamorosi, è stato dirottato, mutando un ambito originariamente neutrale, che avrebbe dovuto occuparsi delle questioni maschili e femminili in maniera indifferenziata, in mera retorica femminista; non a caso spesso il nome “studi di genere” è stato sostituito con “women’s studies”, “studi delle donne”.
Questo è quanto richiede anche Non Una Di Meno, che parla de “la valorizzazione di luoghi di diffusione di culture e pratiche femministe all’università – sia sul piano curricolare con la creazione di corsi specifici, sia introducendo la prospettiva di genere nei corsi già esistenti”.
Si vorrebbe anche che le università e le scuole creassero “reti mutualistiche territoriali assieme a consultori, Centri Antiviolenza (CAV), associazioni femministe […] dove si possa progettare in cooperazione metodi e pratiche didattiche e di ricerca”; addirittura le strutture femministe dovrebbero formare “in materia di prevenzione della violenza di genere” (escludendo dunque le vittime maschili ed LGBT+) chi lavora in ambito scolastico e universitario, al punto da richiedere “che siano presenti nei corsi di abilitazione all’insegnamento”. Insomma si vorrebbe togliere la neutralità di spazi universitari e scolastici per sottometterli alla retorica patriarchista femminista.
c) SUL POSTO DI LAVORO, con corsi obbligatori tenuti da femministe allo scopo di informare sulla “violenza maschile sulle donne”.
d) Soprattutto, NEL GIORNALISMO, con modalità analoghe (corsi femministi obbligatori per essere abilitati alla professione). Ovvio il motivo dell’attenzione particolare al giornalismo, ossia la diffusione dell’ideologia patriarchista tramite mass media. Leggiamo infatti: “La violenza nasce dalla disparità di potere ed è strettamente connessa alla cancellazione sistematica delle donne e dei soggetti non conformi alle norme di genere: occorre promuovere un uso consapevole del linguaggio che sia rispettoso dei generi e che restituisca la storia delle donne.”
Il fatto che gli studi più autorevoli mostrino invece il contrario, ovvero che la violenza è simmetrica tra uomini e donne e che il patriarcato come motivo per essa non sta in piedi, è un dettaglio che Non Una Di Meno evita di menzionare.
Tra le linee guida più inquietanti da seguire per una narrazione “non sessista” troviamo:
– “La violenza è strutturale e come tale deve essere raccontata: occorre evitare di presentarla come emergenza o di trattare i fatti di cronaca come episodi privi di legami fra loro, dovuti a circostanze peculiari e fattori individuali”
Ergo: bisogna presentarla come “violenza maschile sulle donne”, fenomeno sistematico da ricondurre al fantomatico Patriarcato. Alle donne le tutele e il monopolio della narrazione mediatica, agli uomini un bel niente, perché sono privilegiati e oppressori.
– “Le donne al centro: occorre fare riferimento a CAV [Centri Antiviolenza, ndr] e associazioni femministe come fonti principali di informazione”
Associazioni femministe che, già di per sé poco imparziali, avrebbero tutto l’interesse a gonfiare i numeri della violenza sulle donne e a sgonfiare quelli della violenza sugli uomini, in modo da far sì che i CAV femministi prendano quanti più fondi possibile dallo Stato e soprattutto che non debbano spendere questi soldi per occuparsi anche delle vittime maschili ed LGBT+.
– “Gli uomini che agiscono violenza non sono mostri, belve, pazzi, depressi”: insomma, tutti gli uomini sono potenzialmente violenti. Gli uomini sarebbero tutti dei violenti di Schrödinger. Immaginiamo l’idea contrapposta, che per poche donne violente non esistano donne “mostri, belve, pazze, ecc.”, ma che tutte le donne siano potenzialmente violente, che tutte le donne siano delle violente di Schrödinger. Farebbe scalpore, giusto? Sarebbe offensivo, giusto? Sessista magari? E perché in questo caso no?
5) FINANZIAMENTI PUBBLICI A CENTRI ANTIVIOLENZA CHE ESCLUDONO VITTIME MASCHILI ED LGBT+
Non Una Di Meno richiede:
“Risorse e finanziamenti adeguati economicamente e rispondenti ai bisogni individuati dai CAV. I finanziamenti pubblici devono prevedere convenzioni o contratti a tempo indeterminato che coprano le spese di gestione annuali. Il contratto di finanziamento dovrebbe coprire tutti i servizi forniti, e non essere suddiviso in diverse parti”.
Secondo noi un Centro Antiviolenza dovrebbe invece ricevere finanziamenti pubblici SOLO ED ESCLUSIVAMENTE se dimostrasse di essere aperto e di sponsorizzare equamente i suoi servizi sia agli uomini che alle donne, sia a persone etero che a persone omosessuali e bisessuali, e sia a persone cisgender che a persone transgender e non-binarie.
Altrimenti non dovrebbe prendere nemmeno una lira dallo Stato.
6) PERCORSI FACILITATI PER LE DONNE CHE CERCANO LAVORO (MA NON PER GLI UOMINI)
Leggiamo:
“Che la formazione e l’orientamento al lavoro, per le donne coinvolte nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, superino gli stereotipi sessisti, ossia non indirizzino l’occupazione delle donne su un arco ristretto e specificatamente “femminile” di opzioni. Per questo è opportuno implementare una rete di supporto che sia efficacemente collegata alle aziende, alle strutture istituzionali e agli enti territoriali e che preveda un percorso basato sul riconoscimento della centralità delle donne”.
Insomma, si richiede che alle donne sia concesso un favoritismo nelle assunzioni. Tutto ciò è discriminatorio e assolutamente in contrasto con i principi egualitari che reggono la società civile.
7) SALARI MINIMI, REDDITO DI AUTODETERMINAZIONE E WELFARE PER TUTT@ (MA IN REALTÀ SOLO PER LE DONNE)
Tutto molto bello, se non fosse che è tutto declinato al femminile.
– IL SALARIO MINIMO PER LE DONNE lo vogliono perché secondo loro c’è il gender pay gap (che invece non esiste… o pensiamo che i sindacati inseriscano il gender gap nei contratti collettivi di lavoro?!). Ovviamente SOLO per le donne, eh!
– IL REDDITO DI AUTODETERMINAZIONE PER DONNE CHE VOGLIONO USCIRE DALLA VIOLENZA:
In soldoni, diamo dei soldi per convincere le donne (etero e cisgender, in quanto vittime universali di violenza; uomini etero e gay, insieme alle lesbiche e alle persone trans, ne saranno esclusi. Alla faccia della parità!) a denunciare i propri aguzzini. Ok, qui c’è da ridere per non piangere. Perché se va bene, stai creando una fabbrica di truffe. Se va male, ad essere ottimisti centuplichi le false denunce.
– IL REDDITO DI AUTODETERMINAZIONE PER LE DONNE IN QUANTO DONNE: detta così sembra il riciclo del punto precedente, ma leggendo la descrizione sul sito di Non Una Di Meno ci si accorge che è molto peggio: “reddito di autodeterminazione di base, slegato dalle condizioni lavorative, di soggiorno e di cittadinanza”. Insomma, si sta dicendo: “Sei donna?” – “Sì!” – “Bene ti diamo tot euro per sostenerti economicamente perché non importa se sei schifosamente ricca, ti meriti quei soldi perché sei donna e sei nata con l’apparato riproduttivo giusto”.
– UN WELFARE PER I DISABILI SOLO SE DONNE: leggiamo che si parla di un welfare apparentemente universale ma poi lo stesso richiede “il rafforzamento dei servizi e delle infrastrutture a sostegno delle donne disabili, la cui carenza aggrava peraltro l’esposizione di queste ultime alla violenza”: insomma se sei un uomo disabile non subisci violenza e anche se la subisci chissenefrega, secondo Non Una Di Meno.
– Sempre parlando del loro modello di WELFARE APPARENTEMENTE UNIVERSALE, esso è finalizzato a “riconoscere garanzie e diritti sociali non solo alle donne, ma alle persone migranti, alle soggettività lesbiche, gay, trans, queer e intersex”. Al 95% degli uomini quindi no, mentre agli uomini gay e alle altre persone LGBT+ solo a parole ma non nei fatti, visto che l’attenzione di Non Una (Etero) di Meno è solo sulla “violenza maschile contro le donne”, mantra che viene ripetuto fino alla nausea e che è presente persino sulla copertina del piano. Per entrare nei Centri Antiviolenza così come da loro concepiti, devi necessariamente essere una donna che ha subito violenza da un uomo, altrimenti non ci entri.
Uomini etero, gay e bisessuali e donne lesbiche e bisessuali che sono state con donne sono tutti esclusi.
Questa non è inclusività, ma esclusività misandrica ed eteronormativa.
8) DONNE MIGRANTI FACILITATE RISPETTO AGLI UOMINI MIGRANTI
– Recita il piano:
“Pretendiamo intanto l’applicazione di procedure semplificate, accelerate e requisiti ridotti per l’ottenimento della cittadinanza per le donne migranti”.
E gli uomini migranti? A Non Una Di Meno non importa. Sessismo anche nell’antirazzismo!
– “L’effettivo accesso alle procedure e il riconoscimento della protezione internazionale per le donne che si sottraggono a ogni forma di violenza. A tal fine chiediamo il riconoscimento esplicito delle donne e delle soggettività LGBT*QIA+ come determinato “gruppo sociale” ai fini della legislazione sulla protezione internazionale.”
Questo significa richiedere protezione internazionale solo per le donne, ignorando gli uomini vittime di violenza. Addirittura si associa la condizione delle donne a quella delle persone LGBT+, comparando così un atto di violenza (anche privo di matrice sessista) verso una donna con una violenta oppressione sistematica di un individuo ad esempio perché omosessuale. Inoltre si pone il sessismo contro un 50% della popolazione, le donne (la misoginia), come intrinsecamente più grave di quello contro l’altro 50%, gli uomini (la misandria), comparandolo invece all’oppressione che subirebbe una minoranza (una minoranza non è il 50% del totale, però!).
– “Deve essere praticato un approccio femminista sia nei percorsi dedicati alle vittime di tratta sia a quelli per le richiedenti asilo, con l’obiettivo che l’utenza diventi agente delle strategie di fuoriuscita dalla violenza”
Secondo Non Una Di Meno, le vittime maschili di tratta (ad esempio per lavori forzati) ovviamente vanno ignorate, così come i richiedenti asilo uomini!
– “Che sia allargata la tutela del permesso di soggiorno per le donne che subiscono qualunque forma di violenza (art. 18 bis TUIMM), anche episodica e sul posto di lavoro, svincolandolo dal percorso giudiziario/penale, e garantendone l’accesso effettivo alle donne prive di documenti sul territorio.”
Nuovamente: e gli uomini che subiscono violenza? Ah vero loro non importano!
9) INTERSEZIONALISMI IMPROBABILI: LA VIOLENZA AMBIENTALE SULLE DONNE
Cito:
“Vediamo la necessità di inserire nel nostro piano il tema della violenza ambientale sulle donne, su tutti gli esseri viventi e sulla natura stessa, intesa come tessuto bio-relazionale in cui siamo tutte interconnesse, perché riconosciamo nel modello antropocentrico, neutro-maschile, eterosessuale corrente un dispositivo di dominio patriarcale che impone come “naturale” un sistema di oppressione e sfruttamento dei corpi.
Definiamo “violenza ambientale” quella che si attua contro il benessere dei nostri corpi e gli ecosistemi in cui viviamo attraverso pratiche di sfruttamento biocida, ossia attraverso uno sfruttamento che impiega mezzi e sostanze nocivi per la salute dei microrganismi animali e vegetali […]”
In pratica, i maschi brutti e cattivi hanno creato il sistema capitalista e neoliberista che sfrutta le risorse ambientali e opprime non solo le donne, ma qualsiasi essere vivente. Ovviamente, il sistema capitalista e le sue storture non esisterebbero se governassero le donne, perché si sa, le donne sono brave, buone, pure, incorruttibili, altruiste e tanto altro.
Desta molte perplessità anche questo passaggio, che non commento perché troppo criptico:
“[…] è violenza ambientale quella che disegna spazi urbani e rurali attraverso logiche che non rispondono alle esigenze delle donne e nega accesso agli spazi abitativi e non […]”
10) OPPOSIZIONE ALLA BIGENITORIALITÀ
Non Una di Meno si oppone all’affidamento alternato perché “causa pregiudizio e svuotamento dei diritti economici delle donne (la perdita del diritto all’assegnazione della casa familiare e del mantenimento)”. Parafrasando, ciò che si sta dicendo è che ogni donna che si separa dal marito dovrebbe aver diritto in automatico a un mantenimento e alla casa familiare. Questi non sono diritti, ma soprusi. Una donna che non sia oggettivamente impossibilitata a farlo dovrebbe cercarsi un lavoro, pagarsi l’affitto e provvedere da sola a sé stessa, come fanno tutti gli altri. Senza violare i diritti del marito, che per l’unica “colpa” di esser stato sposato, si vede costretto a finire in mezzo alla strada e a corrispondere assegni vita natural durante per non si sa bene quale “disabilità” della moglie. Altrimenti il matrimonio e il divorzio si trasformeranno (come già ormai sono) in un business, il che sarebbe una cosa disgustosa e con conseguenze sociali molto gravi.
11) FACILITAZIONI PER LE LAVORATRICI DONNE RISPETTO AI LAVORATORI UOMINI
– Si vuole inoltre “vietare il licenziamento e prevedere il trasferimento dai luoghi di lavoro con assicurazione di ricollocazione, il diritto alla flessibilità di orario, l’aspettativa retribuita e la sospensione della tassazione per le lavoratrici autonome”.
Non è ben chiaro se queste ultime misure sono rivolte solo alle donne vittime di violenza o a tutte le donne, certo è però che se parli di lavoratrici autonome allora ti stai riferendo a tutte le lavoratrici autonome. In caso contrario andava specificato. Dunque si tratta di misure facilitate per le donne, attuando una piena discriminazione a carico degli uomini.
12) CONGEDI PER LE DONNE, MA NON PER GLI UOMINI, VITTIME DI VIOLENZA
Non Una Di Meno chiede di “Modificare il congedo lavorativo per violenza (articolo 24 del D.lgs. n. 80/2015) che esclude le lavoratrici addette ai servizi domestici e familiari e non garantisce l’anonimato.”
Il problema è che il congedo è solo per donne: “Art. 24. Congedo per le donne vittime di violenza di genere”.
Quindi la prima cosa da chiedere è che venga esteso anche agli uomini vittime di violenza domestica, e che la dizione “violenza di genere” venga sostituita, in modo da potersi applicare anche alle persone LGBT+ vittime di violenza dal/la partner.
13) ALTRE MISURE A SENSO UNICO
– “[…] vietare di procedere a valutazione psicologica e psicodiagnostica sulle donne vittime di violenza e sulla loro capacità genitoriale, valutazione che dovrebbe essere centrata sulla sola figura paterna evitando l’equiparazione dell’uomo maltrattante alla donna maltrattata”
Si suppone che lo standard sia quello di procedere a valutazione psicologica su entrambi i partner in ogni caso di violenza, indipendentemente dal sesso. Se si vuole vietare di fare la valutazione psicologica sulla donna maltrattata, allora bisognerebbe vietarla anche quando è l’uomo ad essere maltrattato. Non Una di Meno, naturalmente, non si preoccupa di richiedere anche questo, perché ritiene la violenza uomo su donna l’unica esistente.
Stessa cosa quando si chiede “l’applicazione dei provvedimenti ablativi e/o limitativi della responsabilità genitoriale paterna”: o vale anche per quella materna o si ha una disparità di trattamento.
– “Ampliare, modificare e applicare su tutto il territorio nazionale l’esperienza della Delibera 163 del Comune di Roma prevedendo che il contributo quadriennale per l’affitto sia destinato anche alle donne uscite da situazioni di violenza; a tal fine è necessario che sia equiparata, per gravità e urgenza, la necessità di fuga dalla casa familiare per sottrarsi a una situazione di violenza all’essere colpite da una ingiunzione di sfratto, esperimento già utilizzato con successo in alcuni municipi di Roma Capitale“
Idem come sopra: o vale anche per gli uomini usciti da situazioni di violenza, o è discriminazione.
Essendo già stato applicato a Roma, inoltre, chiediamo che dove è stato messo in pratica venga esteso a tutti, uomini e vittime LGBT+ inclusi.
– “Prevedere l’istituzione di un fondo di garanzia che permetta una stipula del contratto facilitato per le donne, che potrebbero così avvalersi dei Centri Antiviolenza e delle Associazioni che li gestiscono come garanti”
Ancora una volta: o vale anche per gli uomini, o è discriminazione.
– “Assegnare nelle graduatorie per le case popolari massimi punteggi per le donne che hanno avviato un percorso di uscita dalla violenza presso i CAV”
Dovrebbe valere anche per gli uomini o non dovrebbe valere per nessuno.
– “Mettere a disposizione il 10% del patrimonio pubblico per l’implementazione di case di Semiautonomia gestite da Centri Antiviolenza, e di case con affitti calmierati per donne che escono da situazioni di violenza, da sole o in co-housing, per una durata di 4 anni”
Centri Antiviolenza che però, come abbiamo visto sopra, non accolgono uomini e, al di là di una certa retorica vuota e contraddittoria, non accolgono neanche le vittime LGBT+ (visto che lo sforzo di Non Una di Meno è tutto incentrato sulla lotta alla “violenza maschile contro le donne”).
– “Mettere a disposizione per attività di imprenditoria femminile una percentuale dei beni commerciali confiscati”
Trattasi di discriminazioni “positive”, solo per donne, la morte della meritocrazia.
14) ALTRE VISIONI DISTORTE DEI FATTI
Nella sezione “Violenza assistita: minori” si legge: “[…] gli episodi di violenza spesso si amplificano con la cessazione della convivenza familiare e vedono le e i figl@ strumentalmente utilizzat@ dai padri contro le madri.”
Questa interpretazione è estremamente di parte. Come fanno i padri a strumentalizzare i figli se a loro non li affidano quasi mai? È più facile mettere un figlio contro l’altro genitore se ce l’hai sempre o quasi sempre da te, o se lo vedi solo ogni morte di papa? E ricordiamoci che l’affido condiviso è condiviso solo nel nome ma non nei fatti, che sono sotto gli occhi di tutti. Non a caso, si distingue tra affidamento – che implica il diritto a prendere decisioni per il futuro del bambino, come la scuola che dovrà frequentare – e collocamento, che è dove il bambino va a stare: abbiamo un affido condiviso ma non una residenza alternata, non un collocamento condiviso, che sarebbe la vera uguaglianza nella custodia dei figli dopo il divorzio.
15) DANNEGGIARE ANCHE LE DONNE CHE SI VOGLIONO PROTEGGERE
Il piano infatti agisce anche “contrastando in sede penale ogni forma di obbligatorietà della denuncia e procedibilità d’ufficio dei reati – che limiti il diritto di autodeterminazione delle donne”. Altrove sempre su Non Una Di Meno spunta anche lo slogan: “Nessun obbligo di denuncia nei pronto soccorso senza il consenso delle donne”: una simile proposta non contrasta la violenza, anzi fa solo compiere dei passi indietro. Una denuncia che proviene da un ente terzo e con delle referenze, come una struttura sanitaria, durante un processo ha un livello probatorio maggiore. Oltretutto attraverso la denuncia in automatico, si aiutano persone che rischierebbero la vita restando in una situazione che in nessun modo può essere accettata, anche se consensuale alle vittime (si può davvero parlare di consenso in un contesto di paura, minacce e terrore per la propria vita?).
16) ACCUMULARE DATI… FREGANDOSENE DELL’UNDER-REPORTING
Non Una Di Meno vuole accumulare dati partendo da chi si rivolge ai Centri Antiviolenza o comunque da un campione femminile. Il problema è che ovviamente, se le offerte dei centri e le altre rilevazioni si rivolgono alle sole donne etero, resta un numero sommerso di vittime maschili ed LGBT+ che non verranno calcolate. Noi chiediamo, al contrario, che l’ISTAT raccolga dati non solo sulla violenza sulle donne, ma anche sugli uomini, come già accade in altri Paesi. Chiediamo inoltre che nei sondaggi sulla violenza domestica vengano inclusi campioni rappresentativi della comunità LGBT+ in modo da sensibilizzare sulla loro condizione e istituire servizi antiviolenza estesi e diretti anche a loro, così agli uomini di qualsiasi orientamento sessuale.
Il piano termina con una sezione: “Libere di Dare i Numeri”. In questo siamo d’accordo con Non Una (Etero) Di Meno: con questo piano state davvero dando i numeri!"

https://ci.memecdn.com/9104099.jpg

https://i.imgflip.com/8g09x.jpg

http://i.imgur.com/MJgtEIn.jpg

https://pics.me.me/stop-oppressing-us-sorry-feminism-in-a-nutshell-lol-19078983.png

https://qph.ec.quoracdn.net/main-qimg-a41c355716635b01695cea13e84c9adc

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="in" dir="ltr"><a href="https://twitter.com/hashtag/Feminism?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Feminism</a> - Iran 1979 vs USA 2017<a href="https://twitter.com/hashtag/nikehijab?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#nikehijab</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/RegressiveLeft?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#RegressiveLeft</a> <a href="https://twitter.com/hashtag/Islam?src=hash&amp;ref_src=twsrc%5Etfw">#Islam</a> <a href="https://t.co/TaBOkFdP4X">pic.twitter.com/TaBOkFdP4X</a></p>&mdash; Good Ideas Vs Bad (@BadIdeasVs) <a href="https://twitter.com/BadIdeasVs/status/839891855743463424?ref_src=twsrc%5Etfw">9 marzo 2017</a></blockquote>
<script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>


ma la cosa più importante nella società attuale è che le ragazze di adesso sono orribilmente viziate, acide, maleducate, ingrate, se la tirano, si credono superiori a chiunque

https://img.memecdn.com/boy-vs-girls_o_522441.jpg


la parola chiave è ingratitudine
viziate e ingrate.
Guardatevi intorno e guardate come si comportano le ragazze soprattutto se carine: manipolatrici, approfittatrici, aggressive, offensive, pensano che tutto le sia dovuto in cambio di nulla, ti dicono tranquillamente che tu le devi quello che vogliono perché sono belle e tu devi pagare la loro presenza vicino a loro.

Questo è uno dei risultati della chiusura delle case chiuse
il mercato della figa è salito alle stelle con milioni di maschi che soffrono di sex starvation e diventano morti di figa, le femmine se la tirano e hanno un prezzo di mercato esageratissimo
https://pics.me.me/chivalry-isnet-dead-guys-just-get-tiredof-ungrateful-bitches-memeeu-6643687.png

Gianluca
27-11-17, 13:39
questo è il classico esempio di stronza viziata che ha già il mondo ai suoi piedi (figuriamoci se cagherebbe mai una persona normale) e che vuole più potere in base a quello che ha tra le cosce

https://www.facebook.com/angelicamasseraofficial/videos/862413187249886/


qui invece una riflessione
Vietato avvicinarsi alle donne! - l'interferenza (http://www.linterferenza.info/attpol/vietato-avvicinarsi-alle-donne/)


C’è qualcosa che non funziona, qui sotto il sole. Scoppiano, uno dopo l’altro scandali sessuali a scoppio ritardato. Il “bianco suprematista” è ormai il mostro. Guai a rimanere soli in ascensore con una donna. È diventato rischioso. Da un lato ogni pubblicità ti invita a “liberare i tuoi istinti”, dall’altro l’indicazione implicita proveniente dal mainstream è “fatti monaco se non vuoi finire nei guai”.
Se hai toccato il ginocchio di una fanciulla 20 anni fa devi provare rimorso? Comunque devi essere politically correct. E’ obbligatorio. E per questo devi cambiare il tuo vocabolario. Altrimenti ti mettiamo in un angolo. Ma tutto l’immaginario collettivo è strapieno di sesso. C’è un certo senso di dissonanza cognitiva.
Viene qualche sospetto. È come se ti spingessero a guardare dove non dovresti. In tutti i sensi. Il mondo sta precipitando verso una crisi gigantesca e “loro”, quelli con il piffero in bocca, stanno suonando una musica strana. La cui stonata melodia crea barriere fittizie tra gl’individui, motivate dal sesso, o dalla sua mancanza, o dalle forme che esso assume. Il sospetto è che stiano frettolosamente calando un sudario sul disastro che ci attende. E su quel sudario stiano proiettando un film semi-pornografico. Per poi chiederci perentoriamente di pentirci di averlo guardato.


insomma sempre più gente inizia a rompersi i coglioni di questa situazione

se continua così inizierà un movimento (probabilmente dopo la prossima grande guerra) per togliere il diritto di voto alle donne
stanno abusando troppo del potere e della importanza che le è stato dato

Gianluca
28-11-17, 00:48
in questo articolo c'è il vero pensiero profondo delle femministe:
l'uomo non ha più diritto a desiderare di fare sesso
https://www.washingtonpost.com/opinions/lets-rethink-sex/2017/11/26/d8546a86-d2d5-11e7-b62d-d9345ced896d_story.html?utm_term=.4b0a2fcda8e0

il Washington Post è uno dei fogli di propaganda di questa nuova ideologia, che è oramai quasi una religione, anzi leviamo il quasi: sono una vera e propria SETTA mondiale
Sono gli officianti di una nuova idea di mondo futuro, un futuro che se finisse nelle loro mani significherebbe la nostra estinzione
loro sono il cancro di questa nuova società
l'autrice infatti è una femminista negra, e scommetto che sia anche lesbica

in pratica questa storia che l'uomo cerca di soddisfare i suoi bisogni fisici come fu classificato da Maslow come bisogno primario (e poi censurato nelle versioni successive dalle sinistre) non è più accettabile
l'uomo deve reprimere il proprio impulso sessuale, il proprio desiderio, l'uomo va castrato

questa era l'immagine originale di Maslow
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/36/Piramide_maslow.png/400px-Piramide_maslow.png
e questa la versione censurata dalle femministe, il cui unico obiettivo è castrare tutti gli uomini
come vedete in queste immagini il sesso sparisce improvvisamente
http://www.comunicareconvincere.com/wp-content/uploads/2013/05/Piramide-di-Maslow-tecniche-di-vendita1-300x225.jpg
http://2.bp.blogspot.com/-eP2nAmq9t88/UN25YMNJyiI/AAAAAAAAALs/CJq7NrqxvoI/s1600/image.jpg
http://www.contabileinaffitto.it/wp-content/uploads/2015/11/piramide-di-maslow.jpg

il sesso è censurato, cancellato, non è più accettabile che l'uomo abbia degli impulsi sessuali
la condanna di questi impulsi è parte di questa nuova religione
dove abbiamo già visto una donna che pensa queste cose?
ah si, qui:

https://www.youtube.com/watch?v=E75fjbTHEOA
ma all'epoca era derisa quasi con violenza da Troisi, ora invece...


attenzione gli immigrati hanno diritto a questi impulsi e se violentano in fondo sono giustificati
?Se gli africani stuprano è perché non sanno che è vietato?. Il pensiero choc di un avvocato (http://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/gli-africani-stuprano-perche-non-sanno-vietato-pensiero-schock-un-avvocato-72736/)
loro possono avere gli impulsi sessuali, possono avere 10 figli senza curarsene minimamente, possono anche violentare le donne, non si possono condannare perché
noi no

di cosa è figlia questa cultura?
della cultura anarchica più in generale, di una forma di masochismo autolesionista tipico delle società in declino.
perché noi siamo bianchi, siamo cattivi, tutti i mali del mondo dipendono da noi, dobbiamo scusarci con tutti, e per scusarci davvero dobbiamo estinguerci. Questo è quello che pensano.
https://www.facebook.com/tumblrinaa/photos/a.199080773802212.1073741828.199008633809426/530828887294064/?type=3&theater
E questa è la ragione per la quali etnie si sono estinte: hanno smesso di credere in se stesso e si sono crollate sotto i loro stessi incomprensibili sensi di colpa tirandosi da soli nel cestino della storia. Le femministe sono l'enzima che dice alle cellule di suicidarsi di fare apotosi.
Ci stanno dicendo che dobbiamo cancellarci da questo pianeta. Come tutte le sette ad un certo punto chiede il suicidio collettivo nella ricerca della purificazione.
Sta a noi scegliere se vogliamo suicidarci come ci dicono oppure no.

ecco cosa

Gianluca
29-11-17, 19:09
https://www.facebook.com/AbbattoMuri/photos/a.415642955169537.89941.415529121847587/1524015244332297/?type=3&theater


ma sono delle psicopatiche

la cosa assurda è che il gruppo del male, l'Espresso, insieme al falso quotidiano a fuffapage e pattume vario da retta a queste psicopatiche

Gianluca
26-12-17, 12:56
https://www.facebook.com/TuckerCarlsonTonight/videos/561297147538942/

https://www.facebook.com/TheTraffick/posts/700126766862848


SEXUAL CRIMES: BLAMING the VICTIM.

MEMO to MEN: Stop the sexual harassment, assault and rape of Women, now!

The toxic, testosterone-driven male-culture needs to change here in America and all around the world. It will take time but we need to start now.

Recognizing this tipping-point in history, Time Magazine just named the "Silence Breakers" its person of the year. More positive, real changes are hopefully to come, but it will be a bumpy, painful ride at times, for sure.

Meantime, the natural sexual-instinct in all of us needs to continue to find decent and healthy expressions, without any violence and with utmost respect to others' rights and well-being as fully protected by Law.

Protection by Law applies to the "accused" as well, with due process and the judiciary principle "innocent till proven guilty" in effect at all times.

Now, I'd like to bring up another related issue:

BLAMING the VICTIM.

Ms.Peggy Drexler (CNN) wrote on Dec 14th:

"Congresswoman's victim-blaming comment is an outrage.
Democratic Rep.Marcy Kaptur of Ohio reportedly believes that her female colleagues should rethink their wardrobe choices if they want to protect themselves from unwanted sexual advances on Capitol Hill. Too many outfits she sees around Washington, she told colleagues this week, are "an invitation" to be harassed.
For men who harass, it's one of the oldest arguments in the book -- the "she asked for it" defense. And in her unfortunate remarks, Kaptur is making that bogus argument for them."
Ms.Drexler's article continues at: http://www.cnn.com/…/victim-blaming-on-how-women…/index.html
-----------------------------------
NEVER BLAME the VICTIM.
Sounds right and very reasonable.

But, how about these VICTIMS at a Chinese animal-park? (Short Video captured by the security-camera of the park. From CNN: July 26th, 2016):
http://www.cnn.com/…/07/25/a…/china-animals-death/index.html

It seems to me that the debate about "NEVER BLAME the VICTIM" needs to continue, as well.
Thank you.

Celik Kayalar, Ph.D.
Writer, Director & Producer of "The Traffick".
The Web Series aimed at raising awareness and fighting the heinous crime of child sex trafficking around the world. A fight we can not afford to lose.

La guerra al testosterone, la toxic masculinity. Tutto vero, e questa cultura si sta diffondendo. Da qui è chiaro chi la diffonde e sulla base di quale ideologia: la mascolinità è il male, dal testosterone nascono tutti i mali. Da questa cultura, sostenuta da media importanti come Time CNN ecc escono fuori quelle che dicono che bisogna eliminare il 90% dei maschi. Una criminalizzazione di massa che non si vedeva dai tempi dei nazisti verso gli ebrei. Questa cultura è sostenuta e abbracciata dalla sinistra americana e di conseguenza mondiale. Chi la appoggia in gran parte non ha capito bene con chi ha a he fare esattamente come quelli che appoggiarono il nazismo agli inizi degli anni 30 non avevano capito il potenziale devastante di quella ideologia. Ora credono che il problema sia il nazionalismo ma non è così. Il problema è la criminalizzazione di massa

Gianluca
26-12-17, 12:58
qui c'è l'istigazione all'odio degli zii panzoni

Uomini sul divano. Il Natale delle famiglie patriarcali | NarrAzioni Differenti (http://narrazionidifferenti.altervista.org/uomini-sul-divano-il-natale-delle-famiglie-patriarcali/)

un sito estremamente misandrico, ho fatto un commento nel quale dicevo:
"ma quale è lo scopo di questi articoli? A parte fare click e istigare all'odio verso gli zii panzoni?"
prima mi hanno risposto piccate e poi mi hanno cancellato il commento!

ahahahah

Gianluca
03-01-18, 01:49
intanto una editor del fuffington fa un tweet che dice che bisogna uccidere tutti gli uomini (i maschi si intende)

ma le femministe mica sono misandriche noooooo

https://www.inc.com/suzanne-lucas/huffpost-editor-says-new-years-resolution-is-to-kill-all-men.html



<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">In case you missed the deleted tweet from <a href="https://twitter.com/msemilymccombs?ref_src=twsrc%5Etfw">@msemilymccombs</a> <a href="https://t.co/SGcOSGTPn4">pic.twitter.com/SGcOSGTPn4</a></p>&mdash; 3 mice down Keith (@TheBlazeKeith) <a href="https://twitter.com/TheBlazeKeith/status/947112735413764097?ref_src=twsrc%5Etfw">30 dicembre 2017</a></blockquote>
<script async src="https://platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>


non è il primo che fa e non è un incidente di percorso

Filed my nails into sharp little points last night so that I may spear and devour the hearts of men.

-- Emily McCombs (@msemilymccombs) November 29, 2017

Can we have a day without men tomorrow?

-- Emily McCombs (@msemilymccombs) March 9, 2017


indovinate come è composta la redazione del fuffington post?

https://freetheanimal.com/wp-content/uploads/2016/05/Ci7V02mXIAAs3eN.jpg

Gianluca
03-01-18, 02:00
https://www.facebook.com/viverepiusani/videos/1609399955779911/

https://www.facebook.com/FemministadiM/posts/1773430199629664?pnref=story

Gianluca
03-01-18, 02:25
https://www.facebook.com/FlipsideIreland/videos/673822969483538/?hc_ref=ARSpJpjNK7rPVvH6GbX7MEK7zHdjEUtrgdHkMNmqGD c9OJwj9wdbQrBObZKNjz1ygqo
non si riesce a vedere, sono interviste alle donne che partecipano alla marcia per l'aborto

la confusione è totale

alcune dicono che si può uccidere il feto nel grembo il giorno prima della nascita...

per loro non è omicidio

le femministe del nuovo millennio

Gianluca
03-01-18, 04:05
https://www.youtube.com/watch?v=ZQfBb95uQVM

Gianluca
03-01-18, 04:27
https://www.youtube.com/watch?v=3WMuzhQXJoY

Gianluca
03-01-18, 04:47
una espressione di cosa si intende l'uguaglianza, quella che intendono loro con equality

non lasciatevi ingannare dal fatto che dica di non essere una femminista

questo andrebbe meglio nel thread della teoria del gender


https://www.youtube.com/watch?v=H50eCfpquBI

ci torneremo perché questa qui dice provocatoriamente che dovrebbero dismettere la parola femminismo perché impedisce il raggiungimento del vero obiettivo: l'uguaglianza totale di punto di arrivo
non è chiaro se questo comprenda una femminilizzazione dei maschi e una mascolinizzazione delle femmine dalla tenera età per raggiungere questo obiettivo ma certo è che lei parla di un processo per arrivare alla titale uguaglianza tra i sessi
totale uguaglianza di punto di arrivo
identità
per risolvere i conflitti la soluzione più semplice è la cancellazione delle differenze, secondo alcuni (io non ne sarei così convinto ma diamola per buona) perché alla base dei conflitti ci sarebbero appunto le differenze tra le persone

quindi non uguaglianza di diritti, non uguaglianza di punto di partenza, ma un processo per farci diventare uguali dopo, identici

come dice nel video precedente l'altra speaker queste non vogliono nemmeno l'uguaglianza ma l'identità la copia conforme, L'OMOLOGAZIONE

ecco cosa vogliono davvero, con le migliori intenzioni eh!

nessun conflitto mai più (ammesso che sia vero)
nessuna rabbia nessuna invidia nessun risentimento
tutti cloni dello stesso sesso, anzi asessuati

forse un giorno arriveremo davvero a questo, ma è questo che davvero vogliamo diventare?

Si rendono conto che questa convergenza portata agli estremi porta solo a questo?


ah giusto per dovere di cronaca, indovinate su che giornale scrive questa scienziata qui

dai non è difficile

il FUFFINGTON POST (https://www.huffingtonpost.com/author/betsy-234)!

Gianluca
03-01-18, 04:56
un interessante cosa che viene fuori:
le coppie sposate non scopano
la questione del "sex starvation"
donne educate per non avere interesse verso il sesso
femminismo che ha imposto la rimozione dell'obbligo familiare e al tempo stesso la chiusura delle case chiuse e la criminalizzazione della prostituzione e più in generale del sesso

un uomo non ha più diritto ad avere impulsi sessuali, è una cosa riprorevole! No?

Hanno castrato e mutilato le donne colpevolizzando il loro desiderio di sesso per secoli

ora queste vogliono l'uguaglianza castrando anche gli uomini...

questo è in sostanza il loro desiderio di uguaglianza


in questo video non si dicono esattamente queste cose ma resta interessante

https://www.youtube.com/watch?v=LVgzOyHVcj4

non tutte le donne sono così castranti, solo le mele marce
quando ne incontrate una lo capite subito

Gianluca
04-01-18, 23:18
le donne si sa non mentono mai...
Calhanoglu, la cantante che lo accusava di (http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Milan/04-01-2018/calhanoglu-cantante-che-accusava-percosse-stata-condannata-mentiva-240678154615.shtml)

Zeit
04-01-18, 23:30
le donne si sa non mentono mai...
Calhanoglu, la cantante che lo accusava di (http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Milan/04-01-2018/calhanoglu-cantante-che-accusava-percosse-stata-condannata-mentiva-240678154615.shtml)

Io quando penso a questo femminismo mi domando: come ci siamo ridotti cosi? a questo politicamente corretto che è più stupido di qualsiasi altra cosa al mondo?

Gianluca
10-03-18, 01:28
Io quando penso a questo femminismo mi domando: come ci siamo ridotti cosi? a questo politicamente corretto che è più stupido di qualsiasi altra cosa al mondo?

è una religione

una religione laica e secolare

guardate come questo ragazzo nel video da del fascista a una studiosa solo perché ha osato dire che gli uomini sono in media più alti delle donne

https://www.youtube.com/watch?v=kh2equGCBhw




https://www.youtube.com/watch?v=tu4tB9W3xFo

Matrix
10-03-18, 01:34
Io quando penso a questo femminismo mi domando: come ci siamo ridotti cosi? a questo politicamente corretto che è più stupido di qualsiasi altra cosa al mondo?

Ci siamo ridotti così perché ci siamo girati dall'altra parte: per il quieto vivere, per una sc....ta in più, per non mandare a monte un matrimonio, per l'educazione imposta dalle nostre madri, per non avere rogne coi suoceri, per stare "dalla parte giusta della società", per tanti altri motivi...

L'iportante è prendere coscienza della situazione ed assumere la Redpill il prima possibile...:D

Gianluca
10-03-18, 01:54
https://www.youtube.com/watch?v=LrhHkQhglig&feature=youtu.be
grandissimo Tucker Carlson

ma ancora più grande è Jordan Peterson

https://www.youtube.com/watch?v=aMcjxSThD54




https://www.youtube.com/watch?v=eieVE-xFXuo


https://www.facebook.com/fuffapostitalia/photos/a.833596520081809.1073741828.833388383435956/1597288557045931/?type=3&theater

l'hash tag è #killallmen

Gianluca
10-03-18, 02:10
ma c'è anche un nazifemminismo dal volto umano, questa nazi femminista è magnanima

non bisogna uccidere tutti gli uomini, basta ucciderne il 75%

il 25% di sopravvissuti sentitamente ringrazia!

https://www.facebook.com/FemministadiM/photos/a.1687724308200254.1073741829.1587599801546039/1795676130738404/?type=3&theater

e al primo che dice "ma sta gente è malata come si fa a infangare un movimento per l'uguaglianza con il pensiero di alcune pazze?"

io rispondo
1) prima di tutto queste pazze vanno alle manifestazioni femministe, parlano dal palco e si spellano le mani ad applaudirle, le loro frasi o i loro articoli sono condivisi e "likati" da migliaia e migliaia di persone, quindi altro che casi isolati
2) se un movimento culturale a un certo punto degenera in questo modo in alcuni suoi componenti vuol dire che il messaggio nel suo complesso non è affatto sano. Un messaggio chiaro e sano non degenera in questo modo, se degenera e buona parte dei seguaci del movimento più generico applaude vuol dire che il movimento più generico porta dentro i semi del male.

Il secondo punto è estremamente importante

se dici a queste stesse persone che l'ideologia fascista dimostrava il male che portava proprio con le "squadracce" e non certo con l'immagine istituzionale che permetteva di fare i patti lateranensi essi ti diranno che hai ragione

quando fai notare che il femminismo ha dei tratti nazisti e mostri cose come #nonunadimeno e #killallmen mica ammettono che è un sintomo di ideologia malata, nooooo
perché questa va di moda adesso sui loro giornali di riferimento ed è dura per questa gente ammettere di avere torto e di non avere alcuna superiorità morale

si chiama conformismo, gruppo-pensiero

la sinistra ha accusato il M5S di essere una setta e nel frattempo setta lo è diventata essa stessa

Gianluca
14-10-18, 01:12
qui c'è l'epitomo del ragionamento cancerogeno:
la parola di una donna che accusa è sufficiente a condannare (almeno moralmente) qualcuno, e a iniziare un processo penale contro di lui:

https://www.realclearpolitics.com/video/2018/10/11/the_view_co-host_hostin_a_womans_word_is_enough_to_prosecute_s exual_assault.html


HOSTIN, 'THE VIEW' CO-HOST: We finally said a woman's word is enough. I've taken many cases to trial with just a woman's word. [ Applause ] And now you have the First Lady of the United States telling women everywhere your word is not enough. I think it does so much damage, and quite frankly, that isn't the law...

Testimony is evidence! You don't need corroborating evidence. You don't need a rape kit. You don't need witnesses because oftentimes, guess what? There are no witnesses during rape! When you're talking about evidence, testimonial evidence is the very best in the system! ...

And the law is very clear that testimonial evidence, a woman standing there taking an oath and saying this happened to me is enough. You don't need a witness. You don't need forensic evidence. You need someone's truth, and we heard Dr. Ford's truth.

non sono richieste prove di alcun genere, basta la parola.

ricordiamo inoltre che con lo stesso ragionamento si prevedono, da parte di alcune femministe le seguenti cose:
1) l'accusatrice può restare anonima, l'uomo può essere condannato senza sapere mai chi l'ha accusata ne confrontarsi pubblicamente con lei
2) qualsiasi rapporto tra persone di livello sociale differente si suppone automaticamente come un abuso da parte dell'uomo, perché per loro è evidente che la donna ci sta perché l'uomo appare in una posizione più elevata socialmente.

il punto 2 è molto interessante, di fatto queste femministe, che non sono altro che delle invidiose di merda rispetto a donne che si sono "sistemate" (mentre loro, di solito cessi a pedali, NO, quindi bisogna impedire che qualche altra donna trovi la propria felicità con un uomo), di fatto sdoganano un ragionamento simile a quello delle caste indiane, con gli "intoccabili" i paria e cose così

poi dicono che quelli che vogliono il medioevo sono gli altri...

il punto 1 deriva dal fatto che si suppone che la donna sia terrorizzata dall'uomo e che l'uomo una volta fuori di galera si voglia vendicare...

il tutto quindi si regge su questi assiomi:
- i maschi sono tutti cattivi, bugiardi e violenti
- le donne sarebbero tutte buone (bisogna convincerle a denunciare i loro aguzzini tanto che sono buone), non mentono mai, non manipolano, non si approfittano mai delle situazioni (perché il loro archetipo di donna è quella ingenua che si fa sfruttare sempre e non saprebbe cogliere una occasione con malizia nemmeno volendo, forse perché credono che per questioni genetiche la donna sia incapace di mentire)

il fatto che ci sia questa differenza genetica cozza con l'idea che siamo tutti uguali e che dobbiamo essere tutti uguali ma naturalmente non ci fanno caso, l'unica cosa che conta è che hanno un punto di riferimento per il male assoluto:
maschio bianco eterosessuale cristiano
tutto quello che differisce va bene e più differisce e meglio è per loro, più rispettabile è per loro, più vittima è per loro e quindi più creditore di diritti rispetto agli altri

ugobagna
21-12-18, 14:48
https://www.nytimes.com/2018/12/19/upshot/twelve-books-for-feminist-boys-and-girls.html?action=click&module=MoreInSection&pgtype=Article&region=Footer&contentCollection=The%20Upshot

Twelve Books for Feminist Boys and Girls
Most parents say they want to raise boys and girls as equals, but children absorb gender stereotypes early on. New children’s books help combat them.

Indottrinamento dei bambini a una pura ideologia, che tristezza...

Gianluca

Druuna
21-12-18, 15:03
questo post secondo me è un capolavoro di idiozia, perbenismo, servilismo, pregiudizi, luoghi comuni.

quindi secondo te non è vero che " innanzitutto riconoscere che gli esseri di genere femminile sono stati discriminati più o meno sempre nella storia dell'essere umano" ?

ok be'...detto tutto.
Il tuo è negazionismo puro e semplice :ghigno:

Druuna
21-12-18, 15:05
il tutto quindi si regge su questi assiomi:
- i maschi sono tutti cattivi, bugiardi e violenti
- le donne sarebbero tutte buone

che cazzata.
Parli solo per slogan e affermazioni apodittiche

Gianluca
21-12-18, 15:24
quindi secondo te non è vero che " innanzitutto riconoscere che gli esseri di genere femminile sono stati discriminati più o meno sempre nella storia dell'essere umano" ?

ok be'...detto tutto.
Il tuo è negazionismo puro e semplice :ghigno:
non capisci quello che leggi e parti all'attacco. Sei così sicura di voler fare queste figure continuamente?


che cazzata.
Parli solo per slogan e affermazioni apodittiche

ecco ti sei risentita perché ti ho dimostrato che sei una che parla per pregiudizi e ora ti devi vendicare cercando qualsiasi post mio, interpretandolo a modo tuo senza manco leggere e attaccando e insultando e lanciando frecciate

dovrei spendere un sacco di tempo a spiegarti perché non capisci quello che leggi e sei piena di pregiudizi e di luoghi comuni nella testa, ma perché dovrei sprecare tutto questo tempo?

Quando cresci?

Druuna
21-12-18, 15:41
seitu che hai scritto una sbrodolata di pregiudizi e luoghi comuni mai visti...ma va bene così.
Tanto qui non si può discutere

ಠ_ಠ
21-12-18, 15:44
Non ho mai capito perché bisogna ragionare per blocchi contrapposti.
come se ci fosse un esercito di donne tutte uguali e di uomini tutti uguali che si danno battaglia l'uno con l'altro.

Druuna
21-12-18, 15:45
ecco ti sei risentita perché ti ho dimostrato che sei una che parla per pregiudizi

questa poi è la più divertente..
non ti chiedo nemmeno di provare quale sarebbe il pregiudizio da me espresso perché tanto non puoi rispondere..perché non esiste.

Druuna
21-12-18, 15:46
Non ho mai capito perché bisogna ragionare per blocchi contrapposti.
come se ci fosse un esercito di donne tutte uguali e di uomini tutti uguali che si danno battaglia l'uno con l'altro.

ma infatti è proprio questo fare blocchi a priori che è una stronzata

Sparviero
21-12-18, 15:56
Non ho mai capito perché bisogna ragionare per blocchi contrapposti.
come se ci fosse un esercito di donne tutte uguali e di uomini tutti uguali che si danno battaglia l'uno con l'altro.

Perché la risposta più comoda alla domanda eterna della femminista (ovvero perché nessun maschio decente mi considera?) è il buon vecchio sono tutti degli stronzi, e via lì.

Gianluca
21-12-18, 15:57
ma infatti è proprio questo fare blocchi a priori che è una stronzata

ma se sei la prima a farlo continuamente ahahahah

Gianluca
21-12-18, 15:58
seitu che hai scritto una sbrodolata di pregiudizi e luoghi comuni mai visti...ma va bene così.
Tanto qui non si può discutere
purtroppo non capisci quello che leggi altrimenti avrei cercato di spiegarti meglio le cose, ma è tempo sprecato

questa poi è la più divertente..
non ti chiedo nemmeno di provare quale sarebbe il pregiudizio da me espresso perché tanto non puoi rispondere..perché non esiste.

e che te lo spiego a fare, non capiresti comunque.

Druuna
21-12-18, 16:31
ma se sei la prima a farlo continuamente ahahahah

sì certo, certo.

Fammi un esempio

King Z.
21-12-18, 16:32
Non ho mai capito perché bisogna ragionare per blocchi contrapposti.
come se ci fosse un esercito di donne tutte uguali e di uomini tutti uguali che si danno battaglia l'uno con l'altro.Non hai mai giocato a maschi contro femmine? non sarai mica fru fru ?? Sparviero
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20181221/22ec01eb64f5ac74d341b2b1efe55f5f.jpg

Druuna
21-12-18, 16:34
purtroppo non capisci quello che leggi altrimenti avrei cercato di spiegarti meglio le cose, ma è tempo sprecato


e che te lo spiego a fare, non capiresti comunque.

chi si loda s'imbroda :ghigno:

Sparviero
21-12-18, 21:12
Non hai mai giocato a maschi contro femmine? non sarai mica fru fru ?? Sparviero
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20181221/22ec01eb64f5ac74d341b2b1efe55f5f.jpg

che minghia c'entro io?

utente 404
25-12-18, 23:04
quando pippa ciwati parlava di questione maschile se ricordo bene intendeva che i maschi sono quelli "malamente" (ovvero prevaricatori,...) e quindi bisogna agire sui loro comportamenti e non sulle donne che invece, secondo il pippa, si comportano bene.


ha ragione chewa le donne a parte rari casi si comportano meglio

Rotwang
29-12-18, 23:49
Il femminismo dice che gli uomini possono essere migliori di quello che il patriarcato e i MRA dicono che possono solo essere, chi osteggia il femminismo ha bisogno di un TSO.

Jerome
30-12-18, 00:15
Il femminismo dice che gli uomini possono essere migliori di quello che il patriarcato e i MRA dicono che possono solo essere, chi osteggia il femminismo ha bisogno di un TSO.

Il femminismo radicale è merda. E basta.

Rotwang
30-12-18, 04:30
Il femminismo radicale è merda. E basta.

Si dice cura, la cura radicale non piace a nessuno per guarire e rinascere e i virus sterminati.

utente 404
30-12-18, 09:34
avete ragione entrambi, il femminismo rockefelleriano è ***** mentre quello spontaneo è VITA

don Peppe
01-01-19, 11:19
Comunque pensavo che il femminismo è peggio del nazismo

Il nazismo aveva le sue regole e il proprio codice di onore. Odiavano gli ebrei questo è vero ma il loro odio era finalizzato e non fine a se stesso
Non odiavano tutti, rispettavano molto gli inglesi per esempio e cercarono una pace con loro fin dall'inizio

Il femminismo è odio puro
Non c'è niente di umano, nessun onore nessuna pietà nessuna relazione nei confronti di nessuno

Odio cieco e puro

Possiamo dire che i nazisti sono come predator e le femministe come alien

Non ci puoi negoziare con le femministe il loro uno desiderio è vendicarsi e sopraffare chiunque gli capiti a tiro
Non fanno prigionieri il loro odio non ha confini ne limiti

La massima forma di orrore che si sia mai vista su questo pianeta
Ecco cosa è il femminismo

questo vecchio film degli anni settanta aveva previsto tutto


https://youtu.be/ipvwWVqVxQ4

Kavalerists
01-01-19, 12:28
questo vecchio film degli anni settanta aveva previsto tutto


https://youtu.be/ipvwWVqVxQ4

E' proprio negli anni 70 che questa marea di merda è iniziata, per essere poi alimentata negli anni a seguire, finendo ormai per travolgere tutto.

Rotwang
01-01-19, 14:43
E' proprio negli anni 70 che questa marea di merda è iniziata, per essere poi alimentata negli anni a seguire, finendo ormai per travolgere tutto.

Vai a lavorare, difensore delle molestie e dello stupro.

Rotwang
01-01-19, 15:11
Poi cazzo, postate film di serie B popolari per malati di figa di una generazione di pederasti decaduti della Prima Repubblica, complimentoni.

Kavalerists
01-01-19, 15:39
Gnegnegne, ti metto in ignore, addio...gnegnegne.

Fixed.
:77:

Jerome
01-01-19, 16:17
Vai a lavorare, difensore delle molestie e dello stupro.

Il femminismo è peggiore come crimine

Gianluca
03-02-19, 03:05
questa donna non poteva spiegare meglio cosa è il femminismo adesso

https://www.youtube.com/watch?v=lgIgytWyo_A

Rotwang
04-02-19, 17:49
da AgoraVox Italia (http://www.agoravox.it/)

In tempi recenti, forse sospinti da inchieste giornalistiche, da ordinanze sindacali o da dibattiti sui social, guizzano rigurgiti nostalgici “regolamentaristici” e istanze moralistiche di carattere fiscale a target limitato.

Parliamo dei sostenitori della riapertura delle “case chiuse” o con termine realistico e meno edulcorato, bordelli. Le ragioni dei regolamentaristi sono quelle relative alle maggiori tutele e ai controlli medici, uniti al decoro delle strade cittadine, alla pensione che questo genere di “lavoratrici” e, in minima parte, “lavoratori” percepirebbero, e ai maggiori introiti per lo Stato dovuti alle tasse da costoro versate.

Proveremo a confutare una per una queste argomentazioni, talvolta ingenuamente fatte proprie, più spesso invece indicate come di irrefutabile e universale validità ma evidentemente espressione di interessi particolaristici. L’Olanda e la Germania, Paesi in cui la regolamentazione dello sfruttamento della prostituzione è una realtà già da anni, e dove le organizzazioni criminali (camorra e ‘ndrangheta) si sono insediate a gamba tesa nel business multimilionario del commercio umano in edifici dedicati, stanno cercando di tornare indietro dopo aver verificato il fallimento di quella che si era ritenuta una soluzione al vergognoso fenomeno della vendita di corpi umani in strada. I capi del racket, infatti, non si sarebbero mai lasciati sottrarre dalle mani un business tanto facile e redditizio, in cui gli “effetti collaterali” sono rappresentati dal solo ricambio frequente della “merce” per usura. Uno studio recente, condotto dalla rivista scientifica Nómadas. Revista Crítica de Ciencias Sociales y Jurídicas (2009) ha confermato pienamente il totale fallimento del modello regolamentarista (già screditato da numerosi studi condotti negli anni passati, tra Europa ed USA), link: https://buleria.unileon.es/bitstream...pdf?sequence=1 (https://buleria.unileon.es/bitstream/handle/10612/3462/Nomadas_2009.pdf?sequence=1)

Una puntata di “Presa diretta” di qualche anno fa, la trasmissione condotta da Riccardo Iacona su Rai Tre, ci illustra molto bene il fenomeno da vicino, con interviste a varie “lavoratrici del sesso”, e ci introduce in quello che da fuori appare come un’industria organizzata e funzionante, ma che dall’interno si palesa per qualcosa che è difficilmente immaginabile se non osservato da molto vicino: un inferno fra quattro mura. Il giornalista, che si è recato in alcuni bordelli tedeschi, ci ha mostrato donne sfruttate, con ritmi insopportabili e con un pesante senso di umiliazione e di mortificazione, consumate nel corpo senza avere tempi di vita degni di questo termine al di fuori di quella realtà. Molte altre inchieste ci mostrano inoltre che le richieste, del tutto legittime perché la legge lo consente, sono sempre più oscene e violente – ci si immagina che dietro il pagamento di una determinata tariffa ci sia una prestazione che corrisponde a un rapporto sessuale, invece … umiliazioni, sputi, schiaffi e sesso di gruppo non protetto: avete presente quei ristoranti che propongono la formula “all You can eat”? Ecco, qui, senza mezzi termini, si legge “all you can fuck”. Lo stupro di gruppo, poi, è abitualmente perpetrato usando espressioni violente con le quali gli uomini si caricano emotivamente a vicenda in certi contesti di frustrazione maschile, spesso mascherata da normale indole dalla parola goliardia. Questo viene considerato semplicemente “prestazione”.

Ora che tale degrado imposto da un genere nei confronti dell’altro (perché la sproporzione è evidente) debba essere sancito e istituzionalizzato, ecco, direi che una cosa del genere farebbe scattare dall’indignazione ogni persona civile, perché vorrebbe dire che si sta retrocedendo verso una società che può permettersi tranquillamente cancellare l’articolo 3 della costituzione. La prostituzione è già legale, in Italia, ma solo come libera scelta dell’individuo. E fin qui nessuno avrebbe già obiettare: ognuna/o faccia di sé quello che crede. Quello che non è legale oggi è il suo sfruttamento da parte di organizzazioni, che sia all’aperto, in zone poco abitate o al chiuso in industrie che reificano gli esseri umani – prevalentemente di sesso femminile, teniamolo sempre a mente – facendo business senza guardare in faccia a nessuno. E non raccontiamoci balle sui controlli sanitari: chi controllerebbe, infatti, i “clienti” (con “clienti” usiamo qui una parola gentile, perché queste persone alimentano lo sfruttamento con le loro richieste)? Da numerose inchieste emerge, infatti, una domanda più serrata di “prestazioni” al limite della sopportazione umana, senza protezione (il business non guarda in faccia a nessuno, anche nei bordelli tedeschi e olandesi) e alimentato dall’industria multimilionaria del porno. Non facciamoci illusioni: senza contare l’uso sistematico di alcool e droghe per sopportare il ribrezzo e i ritmi intensi per portare a casa il necessario per vivere. La Svezia ha invece adottato un modello diverso: la “rieducazione” degli uomini a non rivendicare sesso come un diritto, addirittura con il sostegno delle istituzioni, ma a intraprendere un percorso improntato al rispetto dell’altro sesso partendo dal fatto che usare una persona come un oggetto è un reato sanzionabile, oltre che un cattivo esempio per le giovani generazioni. L’acquisto e l’utilizzo del corpo di una persona – di sesso femminile al 99%, tanto che si parla di “prostitute” e non di prostituti – a fini di sfogo personale, è, infatti, un messaggio molto pericoloso, che fa sì che i giovani maschi finiranno per dare per scontato, per le loro compagne, un minor valore sociale.

Vorremmo ricordare, inoltre, che le multinazionali e i vari imprenditori che portano i loro guadagni nei paradisi fiscali fanno un danno enormemente maggiore alle casse dello Stato (e al lavoro che non si crea), ma il business della prostituzione continua a diffondere lo slogan “vogliamo pagare le tasse ” (menzogna) per indirizzare la popolazione verso uno sfruttamento finalmente legale che depenalizzerebbe molti criminali, finalmente autorizzati ad agire “lecitamente” entro schemi normativi legittimati.

I fautori della legge per l’apertura delle neo-fabbriche del piacere, a senso unico, sostengono che le prostitute opererebbero al caldo, con tutele e una pensione un domani, e che questa attività avrebbe addirittura dei benefici sociali (!!). Le cronache ci raccontano, invece, che le violenze e gli omicidi non sono stati per niente debellati spostando il business al chiuso, non a caso, un altro studio condotto dal Departamentos de Historia, Departamento de Historia, Facultad de Humanidades y Centro Regional Universitario Bariloche (Universidad Nacional del Comahue, San Carlos de Bariloche, 2009) conferma che il regolamentarismo non farebbe altro che tutelare prosseneti e crimine organizzato, lasciando pienamente “scoperte” le prostitute da ogni genere e forma di tutela (link: http://cdsa.aacademica.org/000-008/776.pdf). Abbiamo dossier spaventosi su come il crimine organizzato gestisca queste “case”, dove le donne non hanno nessuna tutela e nessuna dignità. Non ci si deve fare illusioni, ripeto: quanto ai benefici per la società, io direi senza risultare poco attenta ai bisogni altrui, che non è affar mio provvedere a legittimare la necessità di alcuni (e non di tutta la società) di sfogare istinti e scaricare liquidi biologici (anche in gruppo, sì) sul viso di altre persone, degradate per legge a subire tale trattamento per “lavoro”.

Ecco che cosa s’intende spesso per “regolamentazione”. Io, sempre da cittadina, mi rifiuto di considerare quest’ attività un lavoro; per giunta, un’attività che riguarda quasi solo il genere cui appartengo. Il lavoro deve conferire dignità e crescita, non degradare, mortificare e consumare in pochi anni una persona, sia fisicamente che psicologicamente. Facciamo attenzione, perché poi diranno che la disoccupazione femminile è stata pressoché debellata. E guai a rifiutarsi, perché un rifiuto esporrebbe le sole donne alla disoccupazione che “si sarebbero cercate” rifiutando “delle opportunità “. …? Sai che carriera?

Come si fa allora a cavare queste povere ragazze dalla strada, si chiedono in tanti. Povere, è vero, perché solo la povertà o la mancanza di una famiglia può spingerle ad accettare una vita simile, dove il ribrezzo e la paura sono costanti e ti dominano togliendoti ogni arbitrio. Povere, perché è la disparità economica che produce certi orrori. Come si fa, dicevo? Semplice: multando chi sfrutta i corpi di queste donne pagando per fare quello che vuole, senza prevedere alcuna partecipazione o interesse dall’altra parte, ma usandola come si utilizza (spesso in gruppo, perché lo squadrismo erotico è una realtà quotidiana, in Germania e in Olanda) un oggetto che si usa e poi si getta; multando chi se ne infischia del fatto che quella ragazza potrebbe essere sua figlia o addirittura sua nipote e ha solo avuto la sfortuna di nascere in un’altra nazione, magari più povera o in via di sviluppo. È la domanda che va contenuta. Assecondando i fautori della riapertura dei bordelli, possiamo immaginare altresì una società che crei “posti di lavoro” per chi si accontenti di essere umiliato e picchiato, solo perché molti fanno richiesta di sfogare le loro frustrazioni in questo modo. Lo regolerebbero, i sostenitori della regolamentazione, un “mercato” di questo tipo, solo perché è esigenza di molti uomini e porterebbe un po’ di introiti sotto forma di tasse? Ecco, la differenza in sostanza non c’è.

C’è chi parla di salvaguardare anche la salute dei “clienti”, di quelli che sono spesso i fidanzati o i mariti attuali o futuri di qualcuna di noi. C’è, insomma, chi si preoccupa di prevenire per quanto possibile il diffondersi di malattie, avendo a cuore con tutta evidenza solo la salute degli uomini, i quali, dovrebbero essere tutelati in questo senso, ma che possono tranquillamente continuare a fruire di un mercato umano in cui la malattia può ovviamente proliferare. Come dire che concedendo degli ospedali al controllo delle varie mafie, si potrebbe sconfiggere la contaminazione virale o batterica di tipo sessuale. Sì, perché le persone prostituite sono ben lontane da uno stato di salute ideale, come vogliono farci immaginare. Esse sono soggette alle malattie portate dall’esterno (chi controlla il “cliente”?) e subiscono violenze anche all’interno delle “case” chiuse (anche qui, la parola “inferno” viene opportunamente edulcorata).

Quando penso alla prostituzione, mi chiedo: qual è modello di sessualità che abbiamo appreso, che genere di sessualità tramandiamo, come la costruzione di genere influenza gli atteggiamenti che apprendiamo verso la sessualità? Dall’infanzia apprendiamo ruoli in cui la distinzione sessuale è marcata e presente, ci educano in modo totalmente differenziato: le donne sono passive e gli uomini attivi ed impulsivi, l’uomo impone il suo potere sessuale, la donna lo deve subire o, al massimo, “accogliere”. La sessualità femminile è passiva, è un oggetto da possedere o, semplicemente, riproduttiva, mentre quella degli uomini è piacere e il desiderio. Da qui nasce l’accettazione della prostituzione: il maschio è colui che desidera, che ha bisogno di imporre la propria potenza sessuale, mentre la donna è colei che si limita ad assecondarlo ed accoglierlo. Da qui nasce l’esigenza di creare un’apposita categoria di “donne perdute” disposte, per denaro, ad assecondare qualsiasi desiderio maschile, rinunciando ovviamente al proprio piacere personale.

Desiderano farci credere che la prostituzione sia qualcosa di normale, che sia una semplice relazione sessuale, mentre la prostituzione è un rapporto di potere, dove il maschio “compra” il consenso femminile (nella prostituzione non c’è libero consenso in quanto il consenso-femminile viene acquistato come una qualsiasi merce) per sottoporre la donna prostituita ad un rapporto di dominio.

Il femminismo dovrebbe essere una teoria critica del potere, non dovrebbe avere alcuna relazione con il relativismo morale o il relativismo politico legato alla postmodernità.

Dovrebbe cercare la fine della prostituzione, – e credo che questo sia molto importante – dovrebbe distinguere analiticamente tra le donne prostituite e la prostituzione. Criticare il concetto di patriarcato significa essere consapevoli di vivere in una società in cui tutti gli uomini hanno una posizione egemonica in tutte le sfere della società, dalla politica all’economia. In un contesto in cui la donna resta minoritaria o marginale sotto il profilo socio-economico (e negli apparati di potere) non è possibile alcuna autentica e sincera libera scelta. L’accademica spagnola nonché attivista femminista e lesbica Beatriz Gimeno da anni ribadisce la totale incompatibilità del “sex work” con il femminismo, tantomeno con la militanza per i diritti delle minoranze (a partire proprio da lesbiche e trans), link: https://beatrizgimeno.es/2016/11/24… (https://beatrizgimeno.es/2016/11/24%E2%80%A6)

Aira Carrese

Maddalena Celano

Gianluca
04-02-19, 17:51
Grazie per averci dato altri argomenti contro il cancro femminista

Druuna
04-02-19, 18:04
il femminismo è l'altra faccia del maschilismo....
meditate gente

Jerome
04-02-19, 18:11
il femminismo è l'altra faccia del maschilismo....
meditate gente

Io sono per l'egualitarismo difatti, maschilismo e femminismo (radicale) sono deformazioni: prostitute e prostituti (volontarie/i), etero e gay, dovrebbero poter esistere al tempo stesso, che poi gli uomini ne hanno bisogno fisiologico o sociale forse maggiore è un'altra storia...

Il proibizionismo è sempre sbagliato.

manihi
04-02-19, 18:55
Il femminismo è peggiore come crimine

che bestemmia

Jerome
04-02-19, 19:02
che bestemmia

Intendo il femminismo radicale ovviamente e le sue conseguenze suprematiste a lungo termine.

https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ429CoSFVNZDyPYblZ6RLKXwZAB3PAo vPWUDE4RwKevTZubePrYA
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/93/Dworkin_on_After_Dark.JPG/220px-Dworkin_on_After_Dark.JPG

Jerome
04-02-19, 19:11
Apprezzo invece il femminismo liberale, libertario e quello di William Moulton Marston.

ಠ_ಠ
04-02-19, 19:44
Io apprezzo gli asteroidi specie in rotta di collisione con la terra

Kavalerists
04-02-19, 20:11
Intendo il femminismo radicale ovviamente e le sue conseguenze suprematiste a lungo termine.

https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ429CoSFVNZDyPYblZ6RLKXwZAB3PAo vPWUDE4RwKevTZubePrYA
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/93/Dworkin_on_After_Dark.JPG/220px-Dworkin_on_After_Dark.JPG

Ovviamente la bocca del porco è la sua bocca.
Che lurida scrofa.

Sparviero
04-02-19, 20:29
il femminismo è l'altra faccia del maschilismo....
meditate gente

La differenza è che il "maschilismo" (anche noto come "civiltà") funziona davvero.

Druuna
05-02-19, 09:36
La differenza è che il "maschilismo" (anche noto come "civiltà") funziona davvero.

il maschilismo funziona talmente male che ha partorito il femminismo

Jerome
05-02-19, 11:23
Io apprezzo gli asteroidi specie in rotta di collisione con la terra

Grande Segretario Supremo.

Se passi dalle mie parti, vieni a trovarmi, prendiamo un caffè e discutiamo dei metodi di estinzione di massa naturali più graditi a Cthulhu.
:cthulhu: :capelli:

Sparviero
05-02-19, 12:24
il maschilismo funziona talmente male che ha partorito il femminismo

No, quello sono stati gli ebrei.
Ma che vi insegnano a scuola?

Druuna
05-02-19, 12:27
No, quello sono stati gli ebrei.
Ma che vi insegnano a scuola?

ah be' giusto.. qualunque cosa è colpa degli ebrei
:ghigno:

Rotwang
05-02-19, 15:21
il maschilismo funziona talmente male che ha partorito il femminismo

Il femminismo è un'ideologia santa, il maschilismo va estirpato con le mitragliatrici assieme a tutte le donne che lo difendono.

Jerome
05-02-19, 15:28
Il femminismo è un'ideologia santa, il maschilismo va estirpato con le mitragliatrici assieme a tutte le donne che lo difendono.

Basta con questo odio, ti attirerai gli strali del 90% delle donne normali se continui così. Siete un culto.

Non ho letto una sola donna su TP che condivida la tua roba, a parte mi pare Fulvia che era proibizionista sulla prostituzione.
Te ne rendi conto?

Rotwang
05-02-19, 15:43
Basta con questo odio, ti attirerai gli strali del 90% delle donne normali se continui così. Siete un culto.

Non ho letto una sola donna su TP che condivida la tua roba, a parte mi pare Fulvia che era proibizionista sulla prostituzione.
Te ne rendi conto?

1) Non ci sono donne

2) Ci sono tre forumiste, di cui una posto foto sue porno

3) Il 99% dei forumisti è etero e segaiolo

Jerome
05-02-19, 15:51
1) Non ci sono donne

2) Ci sono tre forumiste, di cui una posto foto sue porno

3) Il 99% dei forumisti è etero e segaiolo

Hatshepsut, Druuna, Manihi, Iside, THE MATRIX, Malandrina, non sono donne?
PaolaRomana poi è cento volte meglio di te anche intellettualmente.l

Per curiosità ho fatto leggere a una mia famigliare la roba che scrivi e ha detto "ma questo è normale?"

Rotwang
05-02-19, 20:42
Hatshepsut, Druuna, Manihi, Iside, THE MATRIX, Malandrina, non sono donne?
PaolaRomana poi è cento volte meglio di te anche intellettualmente.l

Per curiosità ho fatto leggere a una mia famigliare la roba che scrivi e ha detto "ma questo è normale?"

Più di te che condividi questo forum osceno coi familiari :D

Jerome
05-02-19, 20:44
Più di te che condividi questo forum osceno coi familiari :D

questo forum è osceno perché permette a gente come BlackSheep di accedere, e se gli rispondi per le rime vieni bannato. Basta. Stop BlackSheep!

Druuna
06-02-19, 09:58
Il femminismo è un'ideologia santa, il maschilismo va estirpato con le mitragliatrici assieme a tutte le donne che lo difendono.

il femminismo è stato un fenomeno storico necessario, ma adesso bisogna andare oltre

Luis Molina
06-02-19, 10:33
il femminismo è stato un fenomeno storico necessario, ma adesso bisogna andare oltre

Cosa intendi per andare oltre?

Druuna
06-02-19, 10:41
Cosa intendi per andare oltre?

dal mio punto di vista il problema non è acuire una contrapposizione tra uomini e donne, né focalizzarsi sui gap di potere o sulle differenze di ruoli.
Il punto interessante è coinvolgere tutti in una discussione sulla relazione di genere.
I diritti delle persone (sul lavoro , civili, sessuali ecc.) devono essere difesi a prescindere dal genere.
La società potrebbe essere più equa e più equilibrata, secondo me, se il genere, da una parte contasse di meno, dall'altra fosse semplicemente visto in maniera più frastagliata.

Il femminismo rivendica una "identità femminile" e uno "spazio sociale e politico femminile". Questo presuppone confermare degli equivalenti maschili, equivale a rafforzare il binarismo, equivale a concepire la relazione di genere in modo rigido e conflittuale. Tutto il contrario di quello che, secondo me, può aiutare a ottenere una società più "rilassata e pacifica" rispetto alle strutture di genere

manihi
06-02-19, 10:43
il femminismo è stato un fenomeno storico necessario, ma adesso bisogna andare oltre

:applause:

Adl122
06-02-19, 14:32
il maschilismo funziona talmente male che ha partorito il femminismo

scommetto che quelle come te, se per ipotesi piombasse una bomba atomica e distruggesse il mondo intero, se ne tornerebbero a cuccia da brave lasciando ai "maschilisti"l'onere di ricostruire la civiltà. Starnazzare contro maschilisti immaginari quando si ha tutto servito su un piatto d'argento è facile, vero?



ps: femminismo ha un'accezione positiva, maschilismo negativa. Ci si chieda il perchè.


ahhh, ma vero, ora che gli obiettivi del femminismo sono stati smascherati, i sottomaschi cercano di correre ai ripari blaterando di "femminismo radicale".


pensate se parlassimo anche di "maschilismo radicale".

Druuna
06-02-19, 14:35
il delirio del giorno

Adl122
06-02-19, 15:02
se lo dici tu Druuna sono sicuro di aver detto cose sensate.

Rotwang
06-02-19, 16:24
Bisogna andare oltre, annullare la sessualità e riprodurci in provetta, così vi calmerete tutti. Il maschilismo e gli uomini sono il cancro del pianeta, la misandria è giusta.

Jerome
06-02-19, 16:26
Bisogna andare oltre, annullare la sessualità e riprodurci in provetta, così vi calmerete tutti. Il maschilismo e gli uomini sono il cancro del pianeta, la misandria è giusta.
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Druuna , io sono stato il primo a capire dove stava finendo R., altro che abisso senza fondo

Druuna
06-02-19, 17:52
Bisogna andare oltre, annullare la sessualità e riprodurci in provetta, così vi calmerete tutti. Il maschilismo e gli uomini sono il cancro del pianeta, la misandria è giusta.

ma sei serio ?
:ghigno:

Jerome
06-02-19, 18:01
ma sei serio ?
:ghigno:

è serissimo, è il Robespierre femmina di cui parlavo altrove, ma è un maschio. Prendilo sul serio, perché - purtroppo - è davvero serio.

Rotwang
06-02-19, 19:14
ma sei serio ?
:ghigno:

Serissimo, le vostre puttanate maschiliste sono fallite e tu donna maschilista sei solo un'ancella.

Jerome
06-02-19, 19:16
Serissimo, le vostre puttanate maschiliste sono fallite e tu donna maschilista sei solo un'ancella.

E' la prima volta che sento chiamare Druuna donna maschilista!!!! King Z. non c'è più religione sul serio

Rotwang
06-02-19, 19:20
E' la prima volta che sento chiamare Druuna donna maschilista!!!! @King Z. (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=308) non c'è più religione sul serio

Chiunque critichi il femminismo radicale è maschilista, se tu ancora vivi sugli allori a Savona credendo che le donne siano sante e non possano essere maschiliste, sei una capra, quale sei sempre stato.

Rotwang
06-02-19, 19:21
https://www.ilpost.it/2017/06/16/maschilista-femminista-non-sono-parole-equivalenti/ tieni Druuna, fatti 'na cultura

Jerome
06-02-19, 19:22
Chiunque critichi il femminismo radicale è maschilista, se tu ancora vivi sugli allori a Savona credendo che le donne siano sante e non possano essere maschiliste, sei una capra, quale sei sempre stato.

Il femminismo radicale è un'ideologia integralista come il jihadismo, partorita dalla mente malata di Andrea Dworkin. Non ha dignità di idea, è crimine teorico.

Rotwang
06-02-19, 19:37
Il femminismo radicale è un'ideologia integralista come il jihadismo, partorita dalla mente malata di Andrea Dworkin. Non ha dignità di idea, è crimine teorico.

Il femminismo radicale è odiatissimo perché ha scoperto cosa non va nel mondo: gli uomini.

Jerome
06-02-19, 19:40
Il femminismo radicale è odiatissimo perché ha scoperto cosa non va nel mondo: gli uomini.

Chiedo che venga applicato il regolamento per "crimini d'odio".

Rotwang
06-02-19, 19:51
Chiedo che venga applicato il regolamento per "crimini d'odio".

Gli uomini hanno il privilegio, ogni commento è consentito contro di loro.

Gianluca
06-02-19, 21:10
Gli uomini hanno il privilegio, ogni commento è consentito contro di loro.

secondo quale criterio?
Quali uomini hanno il privilegio? Tutti?

Jerome
06-02-19, 21:17
secondo quale criterio?
Quali uomini hanno il privilegio? Tutti?

Per esempio mi pare di non avere i privilegi che ha Daniela Santanchè o Barbara Berlusconi.

Kavalerists
06-02-19, 21:49
Per esempio mi pare di non avere i privilegi che ha Daniela Santanchè o Barbara Berlusconi.

Sono le cazzate di sempre del nazifemminismo, dalle origini ad oggi. Negli ANNI 70 Marina Ripa di Meana, in quanto donna, era più sfruttata dell'operaio di Mirafiori, oggi "tutti gli uomini sono privilegiati"... non è cambiato nulla in fondo.

Rotwang
06-02-19, 22:27
Per esempio mi pare di non avere i privilegi che ha Daniela Santanchè o Barbara Berlusconi.

Infatti loro sono insultate e ingiuriate come "bocchinare" e tanti altri carini epiteti, tu no, buffone nazista.

Jerome
06-02-19, 22:35
Infatti loro sono insultate e ingiuriate come "bocchinare" e tanti altri carini epiteti, tu no, buffone nazista.

Nazista? :facepalmi:

Rotwang
07-02-19, 02:42
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/51364654_2180581145540111_8214568958729125888_n.jp g?_nc_cat=111&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=ce36ebeddb42b8bbadc8b66f106883d0&oe=5CFE48A3

Lord Attilio
07-02-19, 03:25
scommetto che quelle come te, se per ipotesi piombasse una bomba atomica e distruggesse il mondo intero, se ne tornerebbero a cuccia da brave lasciando ai "maschilisti"l'onere di ricostruire la civiltà. Starnazzare contro maschilisti immaginari quando si ha tutto servito su un piatto d'argento è facile, vero?



ps: femminismo ha un'accezione positiva, maschilismo negativa. Ci si chieda il perchè.


ahhh, ma vero, ora che gli obiettivi del femminismo sono stati smascherati, i sottomaschi cercano di correre ai ripari blaterando di "femminismo radicale".


pensate se parlassimo anche di "maschilismo radicale".Tu non mi sembri così "immaginario".

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Lord Attilio
07-02-19, 03:29
Bisogna andare oltre, annullare la sessualità e riprodurci in provetta, così vi calmerete tutti. Il maschilismo e gli uomini sono il cancro del pianeta, la misandria è giusta.Effettivamente molti qua non meritano di riprodursi oppure non sono in grado. Io direi di riservare questa attività unicamente ad una élite ristretta di persone che sappiano cosa vuol dire erotismo, gli altri possono anche subire la castrazione o ritirarsi in un convento.

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

Druuna
07-02-19, 09:31
https://www.ilpost.it/2017/06/16/maschilista-femminista-non-sono-parole-equivalenti/ tieni Druuna, fatti 'na cultura

se vuoi ti mando la mia tesi di dottorato

Druuna
07-02-19, 09:44
https://www.ilpost.it/2017/06/16/maschilista-femminista-non-sono-parole-equivalenti/ tieni Druuna, fatti 'na cultura

"Lo stereotipo della brutta femminista che nessuno “si farebbe mai” esiste per una ragione: esiste perché è ancora l’ultima, migliore linea di difesa contro qualsiasi donna che è un po’ troppo forte, un po’ troppo interessata alla politica. Allora le si fa notare che se va avanti così, nessuno la amerà mai"

questa osservazione è condivisibile, ma andrebbe inquadrata meglio.
Gli uomini che non riescono a confrontarsi dialetticamente, essendo cresciuti introiettando l'idea di occupare di diritto una posizione privilegiata/superiore, vivono con disagio il confronto con donne dal carattere forte che mettono in dubbio le loro certezze. Poichè vivono di stereotipi, la loro reazione istintiva è quella di utilizzare i meccanismi di discredito basati sugli stereotipi prima di tutto sessuali e affettivi, ma anche su quelli legati all'estetica, dal momento che utilizzano lo schema che "una donna vale prima di tutto per le sue qualità estetiche" e non per le sue capacità o qualità intellettuali.

Con me lo fanno di continuo e non sono nemmeno femminista :ghigno:
tra l'altro lo fanno, qui, anche perchè non è possibile mettere a confronto diretto l'aspetto fisico né mio, né loro.

Rotwang
07-02-19, 13:37
Il femminismo è inutile, infatti qualsiasi donna viene appellata come puttana appena contesta qualsiasi cosa di questa società o sistema, gli uomini non sono trattati in questo modo in nessun caso, neanche i gay (infatti il matrimonio gay non scalfisce minimamente il patriarcato MRA). Poi arriva la laureata ennesima a dire che lei ha studiato e quindi certe cose le sa, anche Salvini ha "studiato" quindici anni, studiare e dare tesi significa ben poco ai fini di certi argomenti, soprattutto se si nega che femminismo abbia dignità filosofica e importanza in questo mondo di merda.

Sparviero
08-02-19, 00:52
Il femminismo è una malattia mentale, come l'omosessualità o l'antifascismo.

Sparviero
08-02-19, 00:52
Ah, e druna dovrebbe maritarsi con rotwank.

Rotwang
08-02-19, 02:58
https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/51116965_2453203058084806_2618654793165438976_n.pn g?_nc_cat=105&_nc_ht=scontent-mxp1-1.xx&oh=2186eb8548acca33668536486ffd1419&oe=5CFE6003

Kavalerists
08-02-19, 08:15
Ah, e druna dovrebbe maritarsi con rottenwank.
Fixed. :D

Druuna
08-02-19, 09:27
Ah, e druna dovrebbe maritarsi con rotwank.

fai sempre degli interventi che denotano la tua superiorità intellettuale
:ghigno:

Adl122
08-02-19, 15:03
"Lo stereotipo della brutta femminista che nessuno “si farebbe mai” esiste per una ragione: esiste perché è ancora l’ultima, migliore linea di difesa contro qualsiasi donna che è un po’ troppo forte, un po’ troppo interessata alla politica. Allora le si fa notare che se va avanti così, nessuno la amerà mai"

questa osservazione è condivisibile, ma andrebbe inquadrata meglio.
Gli uomini che non riescono a confrontarsi dialetticamente, essendo cresciuti introiettando l'idea di occupare di diritto una posizione privilegiata/superiore, vivono con disagio il confronto con donne dal carattere forte che mettono in dubbio le loro certezze. Poichè vivono di stereotipi, la loro reazione istintiva è quella di utilizzare i meccanismi di discredito basati sugli stereotipi prima di tutto sessuali e affettivi, ma anche su quelli legati all'estetica, dal momento che utilizzano lo schema che "una donna vale prima di tutto per le sue qualità estetiche" e non per le sue capacità o qualità intellettuali.

Con me lo fanno di continuo e non sono nemmeno femminista :ghigno:
tra l'altro lo fanno, qui, anche perchè non è possibile mettere a confronto diretto l'aspetto fisico né mio, né loro.

facciamo uno scambio di foto, Druuna? io ti mando la mia (non quella del mio pisello) e tu mi mandi la tua. Ti prometto che se hai il kulo flaccido e enorme chiuderò un occhio.

manihi
08-02-19, 15:33
Il femminismo è una malattia mentale, come l'omosessualità o l'antifascismo.

che colossale assurdità

Jerome
08-02-19, 15:35
che colossale assurdità

Mettete in Ignore quella mente deforme

Sparviero
08-02-19, 15:40
che colossale assurdità

Sembra assurdo perché ti hanno insegnato il contrario (non solo a te, eh) per decenni.

E infatti siamo nel letame, metaforicamente ma non solo.

Adl122
08-02-19, 15:44
Sembra assurdo perché ti hanno insegnato il contrario (non solo a te, eh) per decenni.

E infatti siamo nel letame, metaforicamente ma non solo.

di piuttosto che sono ideologie nefaste che stanno portando al declino dell'occidente.

Druuna, allora?

Jerome
08-02-19, 15:59
di piuttosto che sono ideologie nefaste che stanno portando al declino dell'occidente.

Druuna, allora?

il nazionalismo ha portato al declino dell'occidente. dalla prima guerra mondiale in poi

Adl122
08-02-19, 16:15
il nazionalismo ha portato al declino dell'occidente. dalla prima guerra mondiale in poi

ti rispondo così:


https://www.youtube.com/watch?v=gwXVBzLKFbE

Gianluca
08-02-19, 16:28
il nazionalismo ha portato al declino dell'occidente. dalla prima guerra mondiale in poi

Veramente non è per niente così
Il nazionalismo funziona eccome

Lo dice anche Yuval Noah Harari
Uno dei due più influenti pensatori dell’ultimo decennio

Jerome
08-02-19, 16:32
Veramente non è per niente così
Il nazionalismo funziona eccome


Il nazionalismo classico è militarista, e la gara a chi ha più armi porta per forza a guerreggiare per la supremazia, la storia degli imperialismi è finita male nel novecento. Una cosa sono i confini, una cosa è il nazionalismo "alla prussiana".
L'industria delle armi uno sbocco lo deve avere, mica bastano i pochi cacciatori o tiratori a segno, in qualche posto bisogna per forza guerreggiare perché possa sussistere, o va a rifornire la criminalità, o diffondere la cultura delle armi come la NRA, ecc.

Bisogna allora inventare un nazionalismo pacifista, se può esistere.

Jerome
08-02-19, 17:00
Oggi in Occidente non esiste più alcun patriarcato. Le spinte antiegualitarie sono sbagliate, sia quelle maschiliste di ritorno, sia quelle del femminismo radicale antimaschile.

Le prime ondate femministe (due) non erano anti-maschili, ma egualitarie. Sulla spinta di alcune estremiste dell'ultima parte della seconda ondata, è nata la terza ondata, quella misandrica-dworkiniana di cui fa parte Rotwang. è un'eresia come i Testimoni di Geova in raffronto al cristianesimo ufficiale, non un sequitur naturale come il mentitore sparvy e il suo omologo rotw. (complementari) vuole far credere.
Da Mary Wollstonecraft e J.S. Mill non viene Andrea Dworkin, è un frutto bacato di un albero malato, nato da un seme della pianta sana originale.

Io la penso così. Oggi nel mondo occidentale il femminismo non ha più molto senso, è una cosa esaurita.

Sparviero
08-02-19, 17:02
Da Mary Wollstonecraft e J.S. Mill non viene Andrea Dworkin, è un frutto bacato di un albero malato, nato da un seme della pianta sana originale.

Illuso.
Trattasi di pianta infestante da estirpare, altroché.

Jerome
08-02-19, 17:06
Illuso.
Trattasi di pianta infestante da estirpare, altroché.

avete la mente deformata che vorrebbe la società tribale tipo arabia saudita ma col vostro dio semita (il figlio del falegname e al contempo di YHWH) al posto dell'altro dio semita allah-al-bar (ma al contempo volete essere anti-semiti).

Poi pigli per il c. chi va a p... ma quando approcci una donna che le dici "ehi essere inferiore vuoi uscire con me?"

Sparviero
08-02-19, 17:36
Siete voi a darmi dell'antisemita, eh.
Fate pace col vostro cervello.

P.S.: Le donne non sono affatto esseri inferiori, mica stiamo parlando dei gommonauti.

Jerome
08-02-19, 18:34
Confondere il femminismo vero, con la terza ondata è come confondere la chiesa ufficiale coi testimoni di Geova (testimoni di Dworkin nel caso).

Rotwang
08-02-19, 18:50
Confondere il femminismo vero, con la terza ondata è come confondere la chiesa ufficiale coi testimoni di Geova (testimoni di Dworkin nel caso).

Sì ma quando limoniamo?

Jerome
08-02-19, 18:52
Ogni giorno mi convinco sempre più che S. e R. sono due cloni dello stesso utente, non so se fascista o di sinistra.

Sì ma quando limoniamo?

Che schifo, allora vedi che lo sei?

Jerome
08-02-19, 19:01
https://www.repubblica.it/esteri/2016/12/13/news/wonder_woman_nazioni_unite-154037293/

Però non è giusto che abbiano cacciato Wonder Woman dalle ambasciatrici virtuali all'ONU 3 anni fa, una donna bella, forte e pure simbolo femminista, cacciata dalle femministe false.

Druuna
09-02-19, 09:03
facciamo uno scambio di foto, Druuna? io ti mando la mia (non quella del mio pisello) e tu mi mandi la tua. Ti prometto che se hai il kulo flaccido e enorme chiuderò un occhio.

alle donne si può dire tutto vero Gianluca ?

Druuna
09-02-19, 09:36
l'importante è metterla sempre sul piano sessuale con le donne

https://forum.termometropolitico.it/772105-gruber-qui-non-facciamo-il-discorso-delle-ong-finanziate-da-soros-4.html#post17629025

vero?

Hermes
09-02-19, 20:11
Oggi in Occidente non esiste più alcun patriarcato.

Basta vedere il rapporto uomini:donne in qualsiasi posizione di potere, pubblica o privata, per capire che non è così.