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Kavalerists
20-04-16, 04:24
Per chi è interessato e ha la possiblità di andarci:

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Convegno contro il liberalismo libertario a Milano

3 maggio 2016 dalle 21:00 / liceo linguistico A. Manzoni via Grazia Deledda 11, Milano




Convegno “Contro il liberalismo libertario” e presentazione del libro “Un comunista a Parigi nel 68. Metamorfosi del capitalismo nel pensiero di Michel Clouscard” di Lorenzo Vitelli
Martedì 3 maggio ore 20.30 presso il liceo linguistico A. Manzoni in via Grazia Deledda 11 a Milano (metro MM2 Loreto)
Intervengono:
Lorenzo Vitelli (autore e direttore di Circolo Proudhon Edizioni)
Diego Fusaro (filosofo e professore all’Università vita-salute San Raffaele)
Vincenzo Sofo (il Talebano)

Modera: Ippolito Pingitore (Circolo Proudhon Milano)

Convegno contro il liberalismo libertario a Milano | L' intellettuale dissidente
(http://www.lintellettualedissidente.it/homines/michel-clouscard-un-pensiero-eretico/)


http://www.lintellettualedissidente.it/homines/michel-clouscard-un-pensiero-eretico/ (http://www.lintellettualedissidente.it/homines/michel-clouscard-un-pensiero-eretico/)






(http://www.lintellettualedissidente.it/homines/michel-clouscard-un-pensiero-eretico/)

Kavalerists
04-05-16, 22:30
http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/circoloMenu.png (http://www.circoloproudhon.it/)

L'Intellettuale Dissidente (http://www.lintellettualedissidente.it/) / Eventi (http://www.lintellettualedissidente.it/eventi)


http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2016/05/LOCANDINA-calabria.jpg (http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2016/05/LOCANDINA-calabria.jpg)
La guerra in Siria raccontata da Sebastiano Caputo (Catanzaro, Locri, Lamezia Terme)8 maggio 2016 dalle 18:00 / Calabria


(http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/donazioni.php)
Il giornalista e reporter Sebastiano Caputo in Calabria per presentare il suo libro “Alle porte di Damasco. Viaggio nella Siria che resiste”Invitato da “Cantiere Laboratorio” e “Osservatorio sulle Comunità Cristiane in Medio Oriente”, terrà una serie di incontri a Catanzaro, Locri e Lamezia TermeSebastiano Caputo, giovane e noto giornalista e reporter di ritorno dalla Siria, collaboratore de “Il Giornale” e direttore del quotidiano on-line “L’Intellettuale Dissidente”, il 6, 7 e 8 maggio sarà in Calabria su invito dell’Associazione “Cantiere Laboratorio” e dell’“Osservatorio sulle Comunità Cristiane in Medio Oriente”, a presentare il suo libro “Alle porte di Damasco. Viaggio nella Siria che resiste” e portare la sua diretta testimonianza, con l’aiuto di filmati che lo stesso ha girato nei giorni scorsi nel Paese in guerra.Il calendario prevede la presenza del giornalista ai seguenti incontri:

Venerdì 6 maggio, alle ore 16.30 a Catanzaro presso la “Biblioteca De Nobili” (sulla locandina non è stato aggiornato).
Sabato 7 maggio, alle ore 10.30 incontrerà gli studenti al Liceo “F. Fiorentino” di Lamezia Terme e alle 17.30 incontro Locri, presso il Salone del Seminario Vescovile.
Domenica 8 maggio, alle ore 10.30 a Lamezia Terme nella Sala Congressi “Prunia”.

Una testimonianza diretta e senza filtri, la testimonianza di un giornalista “onesto” e “non conforme” sulla tragedia della guerra in Siria, sulle cause del conflitto e sui Paesi terzi che l’hanno pianificato, sostenuto e finanziato per abbattere il legittimo governo di Damasco.Il libro è un resoconto interessante e fondamentale per chi vuol capire del “groviglio mediorientale” e non accontentarsi delle “verità di comodo” e della disinformazione, diffuse in Occidente dai potenti organi d’informazione funzionali o al servizio dei poteri mondialisti che, per interessi economici e geopolitici, calpestano i più elementari diritti dei popoli.I dettagli relativi ai singoli incontri pubblici e ai sodalizi organizzatori insieme a Cantiere Laboratorio e a “Osservatorio sulle Comunità Cristiane in Medio Oriente” verranno resi noti, nei prossimi giorni, con appositi comunicati stampa e locandine.

La guerra in Siria raccontata da Sebastiano Caputo (Catanzaro, Locri, Lamezia Terme) | L' intellettuale dissidente (http://www.lintellettualedissidente.it/eventi/tour-calabria-la-guerra-in-siria-raccontata-da-sebastiano-caputo-catanzaro-locri-lamezia-terme/)

Kavalerists
05-05-16, 22:56
7 maggio 2016
https://stopttipitalia.files.wordpress.com/2016/04/banner_stopttip7maggio.jpg?w=489&h=228Chiediamo a tutte le donne e gli uomini da sempre attivi in difesa dei diritti e dei beni comuni, ai sindaci, ai comitati, alle reti di movimento, alle organizzazioni sindacali, alle associazioni contadine e consumeristiche, agli ambientalisti e al mondo degli agricoltori e delle piccole imprese e a tutti quanti hanno a cuore la democrazia, di costruire assieme a noi una grande manifestazione nazionale a Roma il 7 maggio 2016.Per fermare il TTIP. Per tutelare i diritti e i beni comuni. Per costruire un altro modello sociale ed economico, per difendere la democrazia.
Tutte e tutti insieme è possibile


https://stop-ttip-italia.net/

Kavalerists
07-09-16, 21:32
http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/logoID.png Direttore: Sebastiano Caputo Caporedattore: Lorenzo Vitelli

(http://www.lintellettualedissidente.it/)

ARS DISPUTANDI











CONTROCULTURA












RASSEGNA






DOSSIER (http://www.lintellettualedissidente.it/dossier)
HOMINES (http://www.lintellettualedissidente.it/homines)
EVENTI (http://www.lintellettualedissidente.it/eventi)


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Presentazione “Il socialismo del XXI secolo” a Salerno

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Il socialismo del XXI secolo. Le rivoluzioni populiste in Sudamerica

Introduce: Amarilis Gutierrez Graffe
Console Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli

Modera: Andrea Pellegrino
giornalista

Intervengono: Stefano Bifulco
InformataMente
Luca Lezzi
autore

sabato 10 settembre ore 18 presso il locale Grill House in via Papio 35 Salerno


MaIn, potresti essere interessato, e probabilmente sei il più vicino...

LupoSciolto°
12-09-16, 16:41
Avanti così. Le iniziative dell'Intellettuale Dissidente sono ottime. La prossima volta che torneranno a Milano, mi fionderò!

Kavalerists
02-10-16, 22:04
PIIGS, finalmente un film sull’austerity


I paesi del nord Europa ci chiamano PIIGS, maiali, dall' acronimo di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, termine inventato dall' Economist ed entrato nel linguaggio comune politico ed economico per identificare in modo dispregiativo i paesi come il nostro, a loro giudizio sovra indebitati, poco produttivi, pesanti come delle zavorre, sporchi come maiali. Indescrivibile la quantità di razzismo nei confronti dei popoli mediterranei espressa in questo termine
di Luca Pinasco - 1 ottobre 2016 http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/facebook.svg (http://www.facebook.com/share.php?u=http%3A%2F%2Fwww.lintellettualedisside nte.it%2Festeri-3%2Fpiigs-finalmente-un-film-sullausterity%2F&title=PIIGS,%20finalmente%20un%20film%20sull%E2%80 %99austerity) http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/twitter.svg (http://twitter.com/intent/tweet?status=PIIGS,%20finalmente%20un%20film%20sul l%E2%80%99austerity+http%3A%2F%2Fwww.lintellettual edissidente.it%2F9zZ6j+@IntDissidente) http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/google+.svg (https://plus.google.com/share?url=http%3A%2F%2Fwww.lintellettualedissident e.it%2Festeri-3%2Fpiigs-finalmente-un-film-sullausterity%2F)
I paesi del nord Europa ci chiamano PIIGS, maiali, dall’ acronimo di Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, termine inventato dall’ Economist ed entrato nel linguaggio comune politico ed economico per identificare in modo dispregiativo i paesi come il nostro, a loro giudizio sovra indebitati, poco produttivi, pesanti come delle zavorre, sporchi come maiali. Indescrivibile la quantità di razzismo nei confronti dei popoli mediterranei espressa in questo termine. Ma d’altronde si sa che i virtuosi paesi nordici, tanto buoni (a parole) con i migranti africani, vedono i paesi mediterranei come spazzatura, gente incapace di governarsi, da mettere in riga a suon di austerity, basta ricordare le parole pronunciate di recente dal potente ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble quando disse che “Quando i leader socialisti si incontrano il più delle volte non viene fuori nulla di intelligente” riferendosi all’ incontro tra i leader dei paesi del mediterraneo EuroMed. Austerità è la loro soluzione. Ma la falsità e la malafede di questa impostazione è ormai evidente. I cittadini greci lavorano in media più di quelli tedeschi come evidenziato da uno studio di Noam Chomsky, l’Italia è la seconda maggiore potenza manifatturiera in Europa, era tra i paesi con il PIL pro capite più alto al mondo, l’unico nella storia dell’ umanità dove quasi ogni famiglia della classe media poteva permettersi due case di proprietà, una in città una al mare, un livello di benessere altissimo, tutto ciò prima di stringere accordi con questi scomodi alleati. La verità è un altra, austerità vuol dire non poter superare il 3% di deficit, ovvero non poter fare spesa pubblica, piuttosto fare continui tagli allo stato sociale, alla previdenza, alla sanità, all’ assistenza, vuol dire non poter pagare i debiti ad imprese ed associazioni virtuose, vuol dire bloccare la crescita e lo sviluppo, vuol dire alzare le tasse, diminuire i salari, distruggere la domanda interna ed ingabbiare la grande industriosità manifatturiera Italiana, che ancora oggi, nonostante tutto ciò riesce a rimanere nella vetta europea, vuol dire causare il fallimento di centinaia di migliaia di aziende, mandare sul lastrico milioni di famiglie. Austerità vuol dire dover puntare a raggiungere l’assurdo obbiettivo di un rapporto debito/PIL del 60%. Ridurre il debito nel breve termine vuol dire privatizzare, e qui comincia ad esser chiaro il vero significato di PIIGS, non maiali perché grassi di debito, sporchi e mangioni, piuttosto maiali da spolpare, grasse economie da divorare senza buttare nulla proprio come si fa con l’animale. Le nostre grandi società, almeno quel che ne resta hanno sempre fatto gola ai paesi nordici, ed ora finalmente con una retorica criminale unita ad una politica economica europea delinquenziale sono riusciti nel loro scopo. Ѐ arrivato il momento di denunciare massivamente, in maniera tale che ogni cittadino italiano ed europeo venga a conoscenza di quale delitto nei confronti dei cittadini sia l’austerity, più dannosa di una guerra, più di una pestilenza. Ci hanno pensato tre coraggiosi registi italiani, Adriano Curtraro, Federico Greco, Mirko Melchiorre, i quali dopo cinque anni di ricerca e due anni di riprese sono riusciti a mettere in luce tutte le contraddizioni della politica economica europea in uno straordinario film documentario “PIIGS”. Al suo interno troviamo interviste di autorevolissimi economisti, filosofi, sociologi del calibro di Noam Chomsky (filosofo e linguista), Warren Mosler (economista), Stephanie Kelton (economista capo commissione bilancio senato USA), Yanis Varoufakis (ex ministro delle finanze greco), Paolo Barnard (giornalista, economista), Federico Rampini (giornalista) e Vladimiro Giacché (economista) insieme molti altri personaggi di spicco. Nel contempo presenta la storia di una cooperativa sociale “Il Pungiglione” il quale a causa dell’ austerity ha avuto un mancato credito da un milione di euro da parte di comune e regione e sarà costretta a licenziare 100 lavoratori ed a lasciare 150 persone disabili e autistiche senza alcuna assistenza. Lo stile del film è incalzante come “Inside Job” analizza gli aspetti macroeconomici del problema portando contemporaneamente agli occhi dello spettatore, le dirette conseguenze a livello sociale. Il lavoro è stato ultimato, sarà distribuito dalla casa cinematografica Berta film, molto abile nel marketing, e potremo vederlo proiettato nelle sale dal 2017. La data esatta di uscita però dipende dalla velocità con cui saranno raccolti i restanti denari ( per post produzione, acquisto diritti clip di repertorio, masterizzazione dcp e blu-ray per la proiezione in sala, consulenza legale e promozione) insomma per poterlo diffondere al massimo.
<> Con questo grande lavoro, unico nel suo genere, ogni cittadino potrà capire perché ciò accade e come agire di conseguenza.
qui il link del Trailer https://vimeo.com/183239135
qui il link del Crowfunding https://www.indiegogo.com/projects/piigs-debunking-eu-austerity-greece-europe/x/3009445#/

PIIGS, finalmente un film sull?austerity (http://www.lintellettualedissidente.it/esteri-3/piigs-finalmente-un-film-sullausterity/)

Kavalerists
03-10-16, 20:09
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Presentazione del libro “Sfida alla tecnofinanza” a Salerno

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Sabato 8 ottobre ore 18 presentazione del libro “Sfida alla tecnofinanza”
Modera: Andrea Pellegrino, giornalista
Intervengono: Guido Rossi, autore
Alfonso D’Arienzo, Dottore in Economia e Commercio
presso il locale Grill House in via Papio 35

Dalla quarta di copertina:
Una lettura fuorviante della storia ha voluto celare quanto le rivoluzioni settecentesche abbiano realmente comportato: disoccupazione, inquinamento, individualismo, miseria. Si è passati da un’unione comunitaria di persone, ad un’aggregazione formale di individui in nome del “progresso” e dell’utile. Un utile divinizzato e fattosi pensiero e religione, dal calvinismo sino all’attuale monoteismo del Mercato. Un liberismo, sia economico che antropologico, eletto a istituzione, con l’unica auspicata libertà di consumare. Mercati e istituzioni globalizzati e deregolamentati, “sorvegliati” da strutture sovranazionali guidate dalla stessa follia speculativa, distruttrice di popoli e Nazioni vittime di trattati insensati e devastanti. Una crisi dunque figlia della storia, le cui soluzioni sono poche ma chiare, prima fra tutte riconquistare la sovranità nazionale e monetaria. Vi sono poi obiettivi più coraggiosi ed “etici”, e non per questo meno essenziali, come l’abbandonare la folle corsa per la crescita infinita in un mondo finito che ci implora di decrescere. Attuare soluzioni energetiche alternative, gratuite, pulite ed infinite, quale l’energia elettromagnetica scoperta da Tesla, inventore geniale oggi ai più sconosciuto. Queste solo alcune delle possibili risposte e vie d’uscita, ma per trovarle è necessario innanzitutto ripartire dalla comunità.

Presentazione del libro ?Sfida alla tecnofinanza? a Salerno (http://www.lintellettualedissidente.it/?post_type=eventi&p=71433)


@MaIn (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=8508)

Kavalerists
29-10-16, 08:38
http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2016/10/fusaro-ancona-566x800.png (http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2016/10/fusaro-ancona.png)
Quale Futuro? Democrazia, Europa, Sovranità ad Ancona

http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/facebook.svg (http://www.facebook.com/share.php?u=http%3A%2F%2Fwww.lintellettualedisside nte.it%2F%3Fpost_type%3Deventi%26p%3D74823&title=Quale%20Futuro?%20Democrazia,%20Europa,%20So vranit%C3%A0%20ad%20Ancona) http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/twitter.svg (http://twitter.com/intent/tweet?status=Quale%20Futuro?%20Democrazia,%20Europ a,%20Sovranit%C3%A0%20ad%20Ancona+http%3A%2F%2Fwww .lintellettualedissidente.it%2FqxSTd+@IntDissident e) http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/google+.svg (https://plus.google.com/share?url=http%3A%2F%2Fwww.lintellettualedissident e.it%2F%3Fpost_type%3Deventi%26p%3D74823)
Il sistema economico in cui viviamo, a differenza dei regimi del passato, non pretende di essere perfetto: semplicemente nega l’esistenza di alternative. Per la prima volta il potere non manifesta le proprie qualità, ma fa vanto del proprio carattere inevitabile. Si impone così il principale comandamento del monoteismo del mercato: “non avrai altra società all’infuori di questa!”. Il primo compito di una filosofia resistente è quindi ripensare il mondo come storia e come possibilità, creare le condizioni per cui gli uomini si riscoprano appassionati ribelli in cerca di un futuro diverso e migliore. Che futuro ci aspetta? Come cambiarlo? Che fare?


Ne parliamo Giovedì 17 Novembre con Diego Fusaro al CircolOff (zona Palombare, Ancona) dalle 21.15. “Ciò che c’è non è tutto. Il futuro è nostro.”

http://www.lintellettualedissidente.it/?post_type=eventi&p=74823

Kavalerists
20-03-17, 19:04
Populismo senza rivoluzione
Istruzioni per candidati che da grandi vogliono fare gli statisti. Con una visione del mondo.
di Sebastiano Caputo - 3 marzo 2017

Che l’Unione Europea debba essere smantellata siamo d’accordo e lo diciamo da molto prima di quei “sovranisti” che oggi fanno gli anti-elitari ma che ieri accoglievano in pompa magna Maastricht e la moneta unica. Ora il punto è un altro ed è compito di chi fa “avanguardia culturale” quello di far luce, spesso con riflessioni impopolari, sui pericoli dei prossimi anni che sono decisivi per tutti noi. Bene che esista un populismo globale ma che sia ragionato, in particolare qui in Europa. L’elezione di Trump è stato un primo passo importante che però nutre forti contraddizioni come tutti i movimenti di rottura con un certo establishment.

In questi universi politici esistono sotto culture decisamente antitetiche che camminano nella stessa direzione, vuoi per convenienza, vuoi per sintesi storica, e lo stesso sta accadendo anche nel nostro continente. Ecco perché il rischio maggiore diventa che quei populismi invece di rompere un sistema non fanno altro che rinsaldarlo. Questi sono una scommessa, sicuramente positiva, ma è bene dirlo ora prima che sia troppo tardi: in Olanda, in Francia, in Italia, in Inghilterra, in Ungheria, se non si lavora alla loro strutturazione dall’interno si rischia di lasciarlo nelle mani sbagliate. Ovvero a quei fanatici identitari che non vedono le trasformazioni del nostro maledetto tempo oltre la questione etnico-religiosa. Insomma dei suprematisti bianchi non ce ne facciamo assolutamente nulla. Troppo pericolosi, inaffidabili, ma soprattutto perfetti da manovrare da quello stesso establishment che dicono di combattere.

L’equazione del suicidio è semplice: si rischia di abbandonare la questione economico-sociale che è determinante per il futuro, in particolare dell’Europa, parlando unicamente di immigrazione, terrorismo e “islamizzazione” per lo più puntando sul nemico sbagliato. Con la guerra santa occidentale contro l’Islam dopo gli attentati dell’11 settembre si è iniziato a guardare al mondo musulmano come un blocco monolitico, ignorando un fattore imprescindibile per comprendere questa vasta area geografica: la diversità etnica e culturale e religiosa. Così negli ultimi anni ha prevalso la propaganda e il conflitto globale sta rischiando di diventare civile.

In un contesto internazionale che vede l’esportazione ingiustificata della guerra in Medio Oriente e l’importazione in Europa di rifugiati, attentati terroristici e tensioni sociali, discuteremo sulla ricostruzione di un dialogo tra queste due civiltà plurisecolari Giovedì 16 Marzo 2017 alle 18.30, nel magnifico Salone dei Piceni nei Musei di San Salvatore in Piazza San Salvatore in Lauro 15 (centro storico di Roma) con Alberto Negri (editorialista, inviato del Sole24Ore e autore del libro “Il musulmano errante” edizioni Rosenberg&Sellier), Franco Cardini (storico, saggista e professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Firenze). E’ il nostro grido ragionato su una questione decisiva che va affrontata con intelligenza e profondità di spirito, senza scadere nell’elemosina elettorale o nell’intellettualismo chic di certi salotti televisivi che idealizzano un mondo che non hanno mai visto.
Non prendete impegni, ci vediamo qui!
http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2017/03/Islamoccidente_def.png

LupoSciolto°
20-03-17, 19:16
A. Negri?? Dalla faccia, però, non sembra il Toni.

Kavalerists
29-03-17, 18:53
Le due anime del populismo
Dall’ideologia latinoamericana del “socialismo del XXI secolo” ai “forgotten man”, viaggio nelle principali tematiche che il Circolo Proudhon Milano e L’Intellettuale Dissidente discuteranno, nella giornata del 30 marzo, all’Università Cattolica di Milano in compagnia di ospiti di tutto rispetto.
di Andrea Muratore - 29 marzo 2017

Populismo. Una parola ormai utilizzata con leggerezza, tanto visibile quanto tendenzialmente difficile da afferrare, comprendere, riferire a un concetto preciso. Populismo, parola trasformata in etichetta di infamia dai media e dalla politica mainstream e banalizzata, calpestata e distorta ogniqualvolta il suo utilizzo è funzionale allo screditamento di una forza antisistema. È ora di fare un po’ di chiarezza e di cercare di comprendere come il termine “populismo”, che inizialmente definiva un preciso movimento attivo in Russia nel XIX secolo, sia arrivato a connotare in maniera tanto profonda il discorso politico attuale. Dietro al termine “populismo”, infatti, si cela una multiforme gamma di significati: lasciando da parte quello tradizionalmente adottato dal sistema informativo, che nel populismo identifica un preciso metodo di acquisizione di consenso politico attraverso l’utilizzo di una dialettica semplicistica e riduzionista, è interessante studiare il tema dei fenomeni populisti e della loro manifestazione politica in netta contrapposizione contro le tradizionali élite istituzionali ed economiche. Proprio per avviare una seria e rigorosa discussione sul tema, il Circolo Proudhon Milano ha organizzato un evento a riguardo: il 30 marzo, a partire dalle ore 18, presso il Collegio Augustinianum dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, interverranno sul tema Marcello Foa, tra i principali osservatori del fenomeno populista e tra i primi giornalisti a coglierne appieno le potenzialità, Marcello De Angelis, deputato del Popolo della Libertà nel corso della XVI Legislatura ed ex direttore del Secolo d’Italia, e Luca Lezzi, firma de L’Intellettuale Dissidente e co-autore del saggio Il socialismo del XXI secolo assieme a chi scrive, che svolgerà il ruolo di moderatore della discussione.
La locandina dell’evento organizzato dal Circolo Proudhon Milano e da L’Intellettuale Dissidente per la giornata del 30 marzo. Vi aspettiamo numerosi!

La locandina dell’evento organizzato dal Circolo Proudhon Milano e da L’Intellettuale Dissidente per la giornata del 30 marzo. Vi aspettiamo numerosi!

Oggetto della conferenza saranno le due principali ramificazioni che ha assunto il populismo a partire dall’inizio del XXI secolo: da un lato, in America Latina si è sviluppata l’ideologia politica del “socialismo del XXI secolo” che, a partire dall’ascesa al potere di Hugo Chavez in Venezuela nel 1999 ha avviato la fase storica delle “rivoluzioni bolivariane”; dall’altro, più recentemente in Europa e negli Stati Uniti ha preso vita una multiforme varietà di movimenti politici antisistema accomunati dalla contestazione del sistema istituzionale ed economico dominante, dalla critica alle decisioni delle leadership occidentali in ambito di politica economica e dal dichiarato antagonismo verso la tradizionale élite di potere. Tali movimenti hanno conosciuto una fase di forte espansione elettorale, principalmente in occasione del referendum sulla Brexit nel Regno Unito e dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca nel 2016, e si preparano ora ad affrontare un nuovo banco di prova nelle imminenti elezioni francesi. Tra le due tipologie di movimenti populisti, esiste una serie di punti in comune ma, al tempo stesso, sussistono vistose differenze. In primo luogo, è indiscutibile il fatto che l’ascesa dei partiti populisti, tanto in America Latina nei primi Anni Duemila quanto ai giorni nostri in Occidente, abbia avuto, tra le sue cause principali, la crescita del sentimento di malessere della popolazione per l’andamento del contesto socio-economico: ciò ha portato a rendere i forgotten man, i “dimenticati”, i ceti più vulnerabili alle tensioni e ai periodi di crisi, acuitisi in intensità nell’era della globalizzazione, propensi a entrare nell’elettorato di forze che propugnavano una rottura, una fase di netta discontinuità.

Un malessere percepibile, uno scontento popolare diffuso, per quanto poco compresi dai gruppi dirigenti, non sono sintomi di “rivolte elettorali” imminenti, dato che il “terremoto” si può manifestare da un momento all’altro. La percezione delle possibilità di successo di una forza antisistema è determinante nel suo sdoganamento definitivo: la convergenza delle forze sociali avviene sotto l’impulso della formazione di un soggetto collettivo, di un “Noi”. In parole diverse: tutte le istanze dei fenomeni populisti arieggiavano già nei Paesi che le hanno conosciute, e sono state incentivate dall’ascesa di soggetti politici che vi hanno costruito attorno una piattaforma elettorale. Questo meccanismo, in cui i concetti di “Destra” e “Sinistra” tradizionali vengono meno, si è riproposto tanto in occasione delle travolgenti vittorie dei leader populisti latinoamericani a inizio millennio quanto, più di recente, in occasione degli appuntamenti elettorali occidentali del 2016. In entrambi i casi, l’élite tradizionale si è approcciata al populismo come a un fenomeno transitorio, senza indagare le ragioni dei propri errori, procedendo o attraverso la “demonizzazione”, sottolineando la presunta irrazionalità e ignoranza dei fenomeni populisti, o in maniera “omeopatica”, interiorizzando nell’élite alcuni atteggiamenti tipici dei movimenti populisti. Entrambi i rimedi ipotizzati dall’élite si sono rivelati fallaci, eccezion fatta per casi anomali come le recenti elezioni olandesi.
Daniel Ortega, Hugo Chavez e Fidel Castro raffigurati in un murales a Managua; il “socialismo del XXI secolo” ha sempre fatto della sua dichiarata continuità con l’esperienza cubana uno dei suoi principali capisaldi ideologici.

Daniel Ortega, Hugo Chavez e Fidel Castro raffigurati in un murales a Managua; il “socialismo del XXI secolo” ha sempre fatto della sua dichiarata continuità con l’esperienza cubana uno dei suoi principali capisaldi ideologici.

Le principali differenze tra le due anime del populismo sono invece intrinsecamente legate alle diverse traiettorie di sviluppo storico che i Paesi latinoamericani e quelli occidentali hanno conosciuto nel corso del Novecento. In America Latina il populismo si è manifestato attraverso lo sviluppo di un’ideologia comune, il “socialismo del XXI secolo”, che nell’eterogeneità delle esperienze nazionali, da quella di Hugo Chavez in Venezuela alla Revolucion Ciudadana in Ecuador passando per il Nicaragua di Daniel Ortega e la Bolivia di Evo Morales, ha sviluppato una piattaforma omogenea attraverso la rivendicazione di una via autonoma allo sviluppo e la dichiarazione di continuità con l’operato di figure del calibro del Libertador Simon Bolivar, del leader argentino Juan Domingo Peron e del Jefe Fidel Castro, “padre nobile” dei nuovi regimi politici negli anni della loro ascesa. A ciò si è aggiunta una comune visione geopolitica, a tratti vicina ai principi dell’altermondismo e alle critiche al “Pensiero Unico” neoliberista espresse da autori del calibro di Ignacio Ramonet, fondata sulla volontà di emancipare i destini delle nazioni latinoamericane dall’ingerenza statunitense, di costruire un autonomo sistema di integrazione e di rapportarsi in maniera paritaria nel sistema multipolare e culminata nello sviluppo dell’ALBA, l’Alleanza Bolivariana per le Americhe. In linea di massima, inoltre, il sostegno politico ai movimenti latinoamericani è venuto dal pueblo, dalla grande massa di individui rimasti per decenni estromessi dalla divisione delle ricchezze e vittime perenni di inique disuguaglianze sociali ed economiche.

Sono state le classi medie squassate dalla Grande Crisi e dalle sue durature conseguenze, invece, a formare lo “zoccolo duro” dell’elettorato dei movimenti “populisti” occidentali.

Movimenti che, criticando i vigenti sistemi di potere, hanno portato avanti una forte contestazione della globalizzazione neoliberale e di istituzioni contro l’Unione Europea senza però proporre modelli di integrazione transnazionale e, anzi, facendo del sovranismo e della protezione dei confini geografici, storici ed economici un’importante tessera del loro mosaico. Si parla di movimenti che, sotto il profilo “ideologico”, sono altamente divisi tra loro: il Movimento Cinque Stelle in Italia e, al giorno d’oggi, il Front National francese hanno elaborato piattaforme politiche nì droite nì gauche, seppur con diversi gradi di dettaglio, mentre in Olanda Gert Wilders ha espresso posizioni decisamente più schierate a destra. In questo campo, il candidato francese di Sinistra radicale Jean–Luc Mélenchon si pone a metà del guado, avendo interiorizzato nel suo pensiero numerosi elementi del populismo latinoamericano.

In entrambi i casi, si pone il problema dei “populismi di governo” e della difficoltà che i movimenti antisistema potrebbero conoscere nel momento in cui, venuto il loro turno, giungesse per loro il tempo di costituirsi a “nuovo sistema”. L’America Latina vive in maniera impellente questa tematica, mentre negli USA si sono visti in maniera palese i numerosi compromessi che Trump ha dovuto stringere coi tradizionali “apparati”. Questa tematica rappresenta oggigiorno la più importante questione per i movimenti populisti: per molti di loro, soprattutto in Occidente, è giunta l’ora di capire cosa fare “da grandi” e di decidersi a costituire proposte politiche tali da favorire un cambiamento sistemico piuttosto che un compattamento protettivo del sistema stesso in risposta alle loro azioni. Discussi, chiacchierati e incompresi, il populismo e le sue due anime hanno ancora una lunga storia da scrivere: il Circolo Proudhon Milano e L’Intellettuale Dissidente vi aspettano numerosi il 30 marzo per poter discutere con voi della storia e delle prospettive future di un fenomeno ora più che mai d’assoluta attualità.
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Kavalerists
19-04-17, 18:14
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Filippo Corridoni, un sindacalista rivoluzionario

Giovedì 20 aprile alle ore 18 presso la libreria L’angolo delle storie in via Fosso Santa Lucia 4 si terrà la presentazione del libro “Filippo Corridoni, un sindacalista rivoluzionario” Circolo Proudhon edizioni.

Modera: Vincenzo Fiore, saggista

Intervengono: Carmine Pinto, docente dell’Università degli Studi di Salerno

Luca Lezzi, autore

LupoSciolto°
20-04-17, 19:40
Le due anime del populismo
Dall’ideologia latinoamericana del “socialismo del XXI secolo” ai “forgotten man”, viaggio nelle principali tematiche che il Circolo Proudhon Milano e L’Intellettuale Dissidente discuteranno, nella giornata del 30 marzo, all’Università Cattolica di Milano in compagnia di ospiti di tutto rispetto.
di Andrea Muratore - 29 marzo 2017

Populismo. Una parola ormai utilizzata con leggerezza, tanto visibile quanto tendenzialmente difficile da afferrare, comprendere, riferire a un concetto preciso. Populismo, parola trasformata in etichetta di infamia dai media e dalla politica mainstream e banalizzata, calpestata e distorta ogniqualvolta il suo utilizzo è funzionale allo screditamento di una forza antisistema. È ora di fare un po’ di chiarezza e di cercare di comprendere come il termine “populismo”, che inizialmente definiva un preciso movimento attivo in Russia nel XIX secolo, sia arrivato a connotare in maniera tanto profonda il discorso politico attuale. Dietro al termine “populismo”, infatti, si cela una multiforme gamma di significati: lasciando da parte quello tradizionalmente adottato dal sistema informativo, che nel populismo identifica un preciso metodo di acquisizione di consenso politico attraverso l’utilizzo di una dialettica semplicistica e riduzionista, è interessante studiare il tema dei fenomeni populisti e della loro manifestazione politica in netta contrapposizione contro le tradizionali élite istituzionali ed economiche. Proprio per avviare una seria e rigorosa discussione sul tema, il Circolo Proudhon Milano ha organizzato un evento a riguardo: il 30 marzo, a partire dalle ore 18, presso il Collegio Augustinianum dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, interverranno sul tema Marcello Foa, tra i principali osservatori del fenomeno populista e tra i primi giornalisti a coglierne appieno le potenzialità, Marcello De Angelis, deputato del Popolo della Libertà nel corso della XVI Legislatura ed ex direttore del Secolo d’Italia, e Luca Lezzi, firma de L’Intellettuale Dissidente e co-autore del saggio Il socialismo del XXI secolo assieme a chi scrive, che svolgerà il ruolo di moderatore della discussione.
La locandina dell’evento organizzato dal Circolo Proudhon Milano e da L’Intellettuale Dissidente per la giornata del 30 marzo. Vi aspettiamo numerosi!

La locandina dell’evento organizzato dal Circolo Proudhon Milano e da L’Intellettuale Dissidente per la giornata del 30 marzo. Vi aspettiamo numerosi!

Oggetto della conferenza saranno le due principali ramificazioni che ha assunto il populismo a partire dall’inizio del XXI secolo: da un lato, in America Latina si è sviluppata l’ideologia politica del “socialismo del XXI secolo” che, a partire dall’ascesa al potere di Hugo Chavez in Venezuela nel 1999 ha avviato la fase storica delle “rivoluzioni bolivariane”; dall’altro, più recentemente in Europa e negli Stati Uniti ha preso vita una multiforme varietà di movimenti politici antisistema accomunati dalla contestazione del sistema istituzionale ed economico dominante, dalla critica alle decisioni delle leadership occidentali in ambito di politica economica e dal dichiarato antagonismo verso la tradizionale élite di potere. Tali movimenti hanno conosciuto una fase di forte espansione elettorale, principalmente in occasione del referendum sulla Brexit nel Regno Unito e dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca nel 2016, e si preparano ora ad affrontare un nuovo banco di prova nelle imminenti elezioni francesi. Tra le due tipologie di movimenti populisti, esiste una serie di punti in comune ma, al tempo stesso, sussistono vistose differenze. In primo luogo, è indiscutibile il fatto che l’ascesa dei partiti populisti, tanto in America Latina nei primi Anni Duemila quanto ai giorni nostri in Occidente, abbia avuto, tra le sue cause principali, la crescita del sentimento di malessere della popolazione per l’andamento del contesto socio-economico: ciò ha portato a rendere i forgotten man, i “dimenticati”, i ceti più vulnerabili alle tensioni e ai periodi di crisi, acuitisi in intensità nell’era della globalizzazione, propensi a entrare nell’elettorato di forze che propugnavano una rottura, una fase di netta discontinuità.

Un malessere percepibile, uno scontento popolare diffuso, per quanto poco compresi dai gruppi dirigenti, non sono sintomi di “rivolte elettorali” imminenti, dato che il “terremoto” si può manifestare da un momento all’altro. La percezione delle possibilità di successo di una forza antisistema è determinante nel suo sdoganamento definitivo: la convergenza delle forze sociali avviene sotto l’impulso della formazione di un soggetto collettivo, di un “Noi”. In parole diverse: tutte le istanze dei fenomeni populisti arieggiavano già nei Paesi che le hanno conosciute, e sono state incentivate dall’ascesa di soggetti politici che vi hanno costruito attorno una piattaforma elettorale. Questo meccanismo, in cui i concetti di “Destra” e “Sinistra” tradizionali vengono meno, si è riproposto tanto in occasione delle travolgenti vittorie dei leader populisti latinoamericani a inizio millennio quanto, più di recente, in occasione degli appuntamenti elettorali occidentali del 2016. In entrambi i casi, l’élite tradizionale si è approcciata al populismo come a un fenomeno transitorio, senza indagare le ragioni dei propri errori, procedendo o attraverso la “demonizzazione”, sottolineando la presunta irrazionalità e ignoranza dei fenomeni populisti, o in maniera “omeopatica”, interiorizzando nell’élite alcuni atteggiamenti tipici dei movimenti populisti. Entrambi i rimedi ipotizzati dall’élite si sono rivelati fallaci, eccezion fatta per casi anomali come le recenti elezioni olandesi.
Daniel Ortega, Hugo Chavez e Fidel Castro raffigurati in un murales a Managua; il “socialismo del XXI secolo” ha sempre fatto della sua dichiarata continuità con l’esperienza cubana uno dei suoi principali capisaldi ideologici.

Daniel Ortega, Hugo Chavez e Fidel Castro raffigurati in un murales a Managua; il “socialismo del XXI secolo” ha sempre fatto della sua dichiarata continuità con l’esperienza cubana uno dei suoi principali capisaldi ideologici.

Le principali differenze tra le due anime del populismo sono invece intrinsecamente legate alle diverse traiettorie di sviluppo storico che i Paesi latinoamericani e quelli occidentali hanno conosciuto nel corso del Novecento. In America Latina il populismo si è manifestato attraverso lo sviluppo di un’ideologia comune, il “socialismo del XXI secolo”, che nell’eterogeneità delle esperienze nazionali, da quella di Hugo Chavez in Venezuela alla Revolucion Ciudadana in Ecuador passando per il Nicaragua di Daniel Ortega e la Bolivia di Evo Morales, ha sviluppato una piattaforma omogenea attraverso la rivendicazione di una via autonoma allo sviluppo e la dichiarazione di continuità con l’operato di figure del calibro del Libertador Simon Bolivar, del leader argentino Juan Domingo Peron e del Jefe Fidel Castro, “padre nobile” dei nuovi regimi politici negli anni della loro ascesa. A ciò si è aggiunta una comune visione geopolitica, a tratti vicina ai principi dell’altermondismo e alle critiche al “Pensiero Unico” neoliberista espresse da autori del calibro di Ignacio Ramonet, fondata sulla volontà di emancipare i destini delle nazioni latinoamericane dall’ingerenza statunitense, di costruire un autonomo sistema di integrazione e di rapportarsi in maniera paritaria nel sistema multipolare e culminata nello sviluppo dell’ALBA, l’Alleanza Bolivariana per le Americhe. In linea di massima, inoltre, il sostegno politico ai movimenti latinoamericani è venuto dal pueblo, dalla grande massa di individui rimasti per decenni estromessi dalla divisione delle ricchezze e vittime perenni di inique disuguaglianze sociali ed economiche.

Sono state le classi medie squassate dalla Grande Crisi e dalle sue durature conseguenze, invece, a formare lo “zoccolo duro” dell’elettorato dei movimenti “populisti” occidentali.

Movimenti che, criticando i vigenti sistemi di potere, hanno portato avanti una forte contestazione della globalizzazione neoliberale e di istituzioni contro l’Unione Europea senza però proporre modelli di integrazione transnazionale e, anzi, facendo del sovranismo e della protezione dei confini geografici, storici ed economici un’importante tessera del loro mosaico. Si parla di movimenti che, sotto il profilo “ideologico”, sono altamente divisi tra loro: il Movimento Cinque Stelle in Italia e, al giorno d’oggi, il Front National francese hanno elaborato piattaforme politiche nì droite nì gauche, seppur con diversi gradi di dettaglio, mentre in Olanda Gert Wilders ha espresso posizioni decisamente più schierate a destra. In questo campo, il candidato francese di Sinistra radicale Jean–Luc Mélenchon si pone a metà del guado, avendo interiorizzato nel suo pensiero numerosi elementi del populismo latinoamericano.

In entrambi i casi, si pone il problema dei “populismi di governo” e della difficoltà che i movimenti antisistema potrebbero conoscere nel momento in cui, venuto il loro turno, giungesse per loro il tempo di costituirsi a “nuovo sistema”. L’America Latina vive in maniera impellente questa tematica, mentre negli USA si sono visti in maniera palese i numerosi compromessi che Trump ha dovuto stringere coi tradizionali “apparati”. Questa tematica rappresenta oggigiorno la più importante questione per i movimenti populisti: per molti di loro, soprattutto in Occidente, è giunta l’ora di capire cosa fare “da grandi” e di decidersi a costituire proposte politiche tali da favorire un cambiamento sistemico piuttosto che un compattamento protettivo del sistema stesso in risposta alle loro azioni. Discussi, chiacchierati e incompresi, il populismo e le sue due anime hanno ancora una lunga storia da scrivere: il Circolo Proudhon Milano e L’Intellettuale Dissidente vi aspettano numerosi il 30 marzo per poter discutere con voi della storia e delle prospettive future di un fenomeno ora più che mai d’assoluta attualità.
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Però De Angelis non se po' sentì...

Kavalerists
20-04-17, 20:15
Però De Angelis non se po' sentì...
Basta lasciare la sala per il break caffe...:D

Kavalerists
28-06-17, 06:26
La Crisi in Donbass. Storia e prospettive di un conflitto nel cuore dell’Europa

Giovedì 6 luglio alle ore 18 presso Palazzo Pirelli in via Fabio Filzi 22 a Milano si terrà il convegno dal titolo “La crisi in Donbass. Storia e prospettive di un conflitto nel cuore dell’Europa”

Introduce: Stefano Maullu, Europarlamentare, membro della Delegazione di Cooperazione UE-Russia

Intervengono: S.E. Alexander Nurizade, Console Generale della Federazione Russa a Milano

Nicolai Lilin, scrittore

Sebastiano Caputo, giornalista e reporter

Conclude: Vittorio Pesato, consigliere Regione Lombardia

Modera: Francesco Tajani, Geopolitica.info

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La Crisi in Donbass. Storia e prospettive di un conflitto nel cuore dell?Europa | L' intellettuale dissidente (http://www.lintellettualedissidente.it/?post_type=eventi&p=88320)

LupoSciolto°
30-06-17, 18:00
Purtroppo sarò impegnato :-(

Kavalerists
03-02-18, 17:55
Se ci fosse qualcuno interessato e in zona*....

NULLA VA PERDUTO E TUTTO RITORNA: seminario teorico di P101
[ 29 dicembre 2017]

https://4.bp.blogspot.com/-538pC-D7__I/WkYL23HDG3I/AAAAAAAAcOI/NGU2OEts76gQG5EigEsqjm7t1mbskc1ggCEwYBhgL/s400/seminario-todi.jpg

Nei giorni 5-7 gennaio prossimi a Todi (Umbria) Programma 101 svolgerà un seminario teorico. La prenotazione è obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: mail a: p101@programma101.org.
O telefonare al: 3348143745.


Programma del Seminario:

1a Sessione
L’AFFARE SCHLAGETER
La crisi della Repubblica di Weimar e gli albori del nazismo

2a Sessione
INDAGINE SULL’ITALIA
Povertà e classi sociali nell’austerità permanente

3a Sessione
SOVRANITÀ E COSTITUZIONE
Il partito che non c’è

4a Sessione
PER UNA SINISTRA PATRIOTTICA
Bilanci e prospettive di Programma 101

https://sollevazione.blogspot.it/2017/12/nulla-va-perduto-e-tutto-ritorna.html




* magari C@scista o Flaviogiulio o 22gradi... so che sono di quelle zone :D

Kavalerists
19-02-18, 20:50
sollevazione: II. ASSEMBLEA NAZIONALE DI P.101 (http://sollevazione.blogspot.it/2018/02/ii-assemblea-nazionale-di-p101.html)

https://2.bp.blogspot.com/-kUb65GOSAls/WolMDsK1s8I/AAAAAAAAcwo/ex68NhtVxWojAQbm7iqv6lDMtwhVQOpXACLcBGAs/s1600/seconda-ssemblea-P101.jpg

II. ASSEMBLEA NAZIONALE DI P.101
[ 18 febbraio 2018 ]

Si svolgerà sabato 10 e domenica 11 marzo in Umbria la II. Assemblea Nazionale di Programma 101.

È aperta ai militanti e ai simpatizzanti.

Per informazioni e prenotazioni scrivere a: p101@programma101.org oppure telefonare a Daniela: 334 81 43 745.

ORDINE DEI LAVORI

Sabato 10 marzo

Ore 10.00: Apertura dei lavori

Prima sessione: ore 10.30-13.00
SOVRANITÀ E SOVRANISMI DOPO IL 4 MARZO

Pranzo

Seconda sessione: ore 14.30-17.00
TESI PER UNA SINISTRA PATRIOTTICA

Pausa dei lavori

Terza sessione: ore 17.30- 20.00
INDAGINE SULLA SOCIETÀ ITALIANA DOPO DIECI ANNI DI CRISI

Cena

Domenica 11 marzo

Quarta sessione: ore 09.00:-11.00
P101 COME ORGANIZZAZIONE MILITANTE

Quinta sessione: ore 11.00-13.00
STATUTO DI P101

Pranzo


Sessione Finale: ore 14.30-16.30

Votazione documenti ed elezione degli organismi dirigenti

Kavalerists
13-04-18, 18:44
Più che un evento o un appuntamento è una iniziativa.
Contro la decisione di far iniziare il Giro d'Italia da una prima tappa in... Israele! :vom::facepalmi:
Per chi interessato:

https://bdsitalia.org/index.php/campagne/campagna-cambia-giro

Tra gli altri, aderisce anche l'Associazione Indipendenza.
https://associazioneindipendenza.wordpress.com/

No al Giro d’Italia in Israele
Pubblicato il 10 aprile 2018 di associazioneindipendenza

La decisione di iniziare l’edizione 2018 del Giro d’Italia da Israele è inaccettabile, a maggior ragione dopo il recentissimo acuirsi degli scontri e le gravissime e sistematiche violazioni dei basilari diritti umani da parte dell’esercito israeliano.

Scegliere l’anno in cui ricorre il settantesimo anniversario della Nakba per tale iniziativa è una vergognosa legittimazione delle politiche poste in essere nell’area dallo Stato ebraico e, suo tramite, dagli Stati Uniti d’America.
Una decisione che contraddice la tradizionale vicinanza italiana al mondo arabo e le consolidate relazioni di amicizia con i popoli del bacino mediterraneo.

Indipendenza aderisce alla campagna per l’isolamento internazionale di Israele anche sul piano sportivo: annullare la partenza del Giro da quella sede è un atto dovuto e una contromisura necessaria per non fornire alcuna legittimazione alle criminali politiche del governo Netanyahu.

Alberto Leoncini (Indipendenza, Treviso)

ass.indipendenza.info@gmail.com *** info@rivistaindipendenza.org

https://associazioneindipendenza.files.wordpress.com/2018/04/cambia-giro.jpg?w=640

Kavalerists
17-04-18, 20:13
FERMARE LA GUERRA: MOBILITAZIONI IN CORSO
[ 17 aprile 2018 ]


Informiamo i nostri lettori della capitale, invitandoli a partecipare, che oggi, a partire dalle ore 15.00, si svolgerà in Piazza Vidoni a Roma un presidio contro la guerra. Il presidio è promosso da varie forze tra cui Potere al Popolo.

Dopodomani, Giovedì 19 aprile, se ne svolgerà un altro promosso dal sindacalismo di base. Concentramento alle 16,30 in Piazza Barberini, sempre a Roma.

Qui sotto il testo di convocazione.


* * *


La Guerra è contro i lavoratori e i ceti popolari

“Alla fine della guerra tra i vinti faceva la fame la povera gente, tra i vincitori faceva la fame la povera gente ugualmente”(B.Brecht). I lavoratori, contro i quali si combatte una guerra interna che toglie loro il reddito, diritti e welfare, devono sapere che il rischio di una guerra devastante non è mai stato così alto e che serve una mobilitazione per opporsi alla guerra “esterna” e a quella “interna”.

NON ESISTONO BOMBE INTELLIGENTI e GUERRE UMANITARIE, la guerra è sempre promossa per disegni imperialistici e di sopraffazione. E in Medio Oriente, per le sue ricchezze e la posizione strategica, il conflitto è stato intensificato negli ultimi venti anni con un copione che si ripete: un pretesto per muovere guerra, il mostro di turno da presentare all’opinione pubblica e si avvia la guerra con migliaia di morti civili come tragico risultato. Solo dopo aver fatto la guerra in Iraq, Blair riconobbe che erano inesistenti le tanto decantate armi di distruzione di massa, con buona pace delle centinaia di migliaia di civili uccisi.

Oggi tocca alla SIRIA; a Douma, sarebbero state usate armi chimiche provocando morti e civili e, senza accertare se ciò sia accaduto realmente, senza alcuna delibera delle istituzioni nazionali e internazionali, Trump con un messaggino ci avvisa che darà una lezione ad Assad, quasi come se giocasse alla play station. Questa volta Macron fa il Blair e assicura che le armi chimiche sono state davvero usate ed è pronto per la guerra! Gli stessi difensori dell’umanità, non dimostrano la stessa sensibilità nei confronti delle azioni perpetrate contro la popolazione civile dello Yemen, ad Afrin contro i Curdi, in Palestina, dove ISRAELE ha fatto di Gaza un enorme campo di concentramento e si allena con il tirassegno sui palestinesi.

I TRE PAESI (USA-FRANCIA e GRAN BRETAGNA), che bombardano ora in SIRIA, sono i principali trafficanti di armi nello scenario di guerra. Nel 2018, in Italia, si spenderanno 23 miliardi di euro (64 milioni di euro al giorno), di cui 15,5 per il rinnovo degli armamenti, ossia per avere armamenti idonei a uccidere meglio.

La guerra va respinta e impedita!
SCENDIAMO IN PIAZZA

Il sindacalismo di base organizza iniziative anche a Milano, Firenze, Genova, Torino, Napoli e Palermo per dire NO alla GUERRA e alle SPESE MILITARI.

Firmatari: C.U.B., SI-Cobas, S.G.B.

sollevazione: FERMARE LA GUERRA: MOBILITAZIONI IN CORSO (http://sollevazione.blogspot.it/2018/04/fermare-la-guerra-mobilitazioni-in-corso.html)

Kavalerists
03-05-18, 07:27
Sabato 19 Maggio a Pesaro: La nuova Cina a 40 anni dalle riforme di Deng Xiaoping

https://www.ilpartitocomunistaitaliano.it/2018/05/02/sabato-19-maggio-a-pesaro-la-nuova-cina-a-40-anni-dalle-riforme-di-deng-xiaoping/

Anglachel
08-05-18, 23:15
Roma, 27 maggio: 3ª Assemblea nazionale del Fronte Sovranista Italiano e 1° Seminario del CPR

Roma, 27 maggio: 3ª Assemblea nazionale del Fronte Sovranista Italiano e 1° Seminario del CPR ? Appello al Popolo (http://appelloalpopolo.it/?p=41699)

Kavalerists
17-05-18, 07:32
sollevazione: USCIRE DALL'EURO È DI SINISTRA - Incontro con Domenico Moro (http://sollevazione.blogspot.it/2018/05/uscire-dalleuro-e-di-sinistra-incontro.html)

Sabato 19 maggio, a Foligno (presso gli Orti Orfini, ore 17:00), Domenico Moro incontrerà la cittadinanza, presentando il suo libro "LA GABBIA DELL'EURO. Perchè uscirne è internazionalista e di sinistra".
Promuovono l'evento P101, Rifondazione comunista e Potere al Popolo.

https://4.bp.blogspot.com/-n7_QgmM5uyA/WvrsbYWEViI/AAAAAAAAduc/A8XE29X4rLAHuzjKQ4LCQ6gUUW4_muq1wCEwYBhgL/s400/D.-MORO-a-Foligno%2Bper%2Bweb.jpg

Lord Attilio
19-05-18, 22:43
https://www.sinistrainrete.info/pdf/locand.convegnoMarx.pdf

Un convegno internazionale (Roma e Padova) per i duecento anni della nascita di Karl Marx. Chi vive in zona, ci vada.

Kavalerists
27-05-18, 13:22
sollevazione: AGRICOLTORI INDIGNATI (http://sollevazione.blogspot.it/2018/05/agricoltori-indignati.html)

https://2.bp.blogspot.com/-Vxmv0kyxi-g/WwgRMS6YdnI/AAAAAAAAd3Y/41H1iQialGYwZx8yq8AesBt8Y0k81y7cACEwYBhgL/s400/bandiera-agricoltura.jpg

AGRICOLTORI INDIGNATI
[ 25 maggio 2018 ]

E' ora di aprire il fronte della sovranità agricola ed alimentare italiana

La situazione in cui versa l'agricoltura italiana è ogni giorno più drammatica, malgrado l'alta qualità di ciò che viene prodotto. Dipende forse dalla scarsa "produttività" delle aziende? NO! E non dipende nemmeno, come vorrebbero fra credere i neoliberisti, dalle loro ridotte dimensioni (che non sono sarebbero sufficienti "a stare sul mercato"). Dipende dalla spietata concorrenza dei grandi gruppi agro-industriali che l'Unione europea difende. Il governo italiano e quelli regionali, invece di proteggere l'agricoltura italiana ed i suoi addetti, ubbidiscono supinamente a Bruxelles e lasciano morire migliaia di aziende.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la notizia della prossima manifestazione degli agricoltori che si svolgerà a Perugia il 5 giugno prossimo. Ci auguriamo che sia un successo contagioso, in barba al boicottaggio delle associazioni di categoria e del governo regionale umbro. [Sopra la bandiera che i manifestanti umbri porteranno in piazza]

* * *



AGRICOLTORI INDIGNATI
ADESSO BASTA!


1) Contestiamo le politiche agricole della Regione Umbria:
➡︎ per il privilegio dato a noti gruppi agroindustriali, impegnando per essi la maggior parte delle risorse del Piano di Sviluppo Rurale;

➡︎ per la penalizzazione dei piccoli produttori, biologici e di qualità, con una netta riduzione dei finanziamenti programmati;

➡︎ per il fatto che oltre il 75% delle domande di insediamento dei giovani agricoltori non sono state finanziate.

2) Contestiamo AGEA (l’Ente di rogazione dei fondi in agricoltura) che pur avendo ampia disponibilità di risorse stanziate dalla Comunità Europea non riesce a saldare i progetti di investimento regolarmente rendicontati e le regolari domande di sostegno all’agricoltura per inettitudine e incompetenza, mettendo a serio repentaglio la vita stessa delle aziende per motivi esclusivamente burocratici.

3) Contestiamo alcune associazioni di categoria per quei comportamenti che spesso non hanno rappresentato i diritti degli agricoltori e per non essere riuscite a porre argine a queste problematiche.

CORTEO REGIONALE DI PROTESTA CON I TRATTORI

Martedì 5 Giugno ore 15.00

Nessuna bandiera ma trattori, pale, zappe e prodotti della nostra Terra!
CORTEO DEI TRATTORI

ore 15.00: raduno dei TRATTORI parcheggio PIAZZALE DEL BOVE, Perugia

ore 16.00: partenza del corteo dei TRATTORI con sosta sotto la Regione Umbria (Broletto), arrivo parcheggio Minimetrò PIAN DI MASSIANO
DELEGAZIONE DI 5 TRATTORI

ore 18.30: assemblea pubblica degli agricoltori sotto il palazzo del Consiglio Regionale PIAZZA ITALIA con una delegazione di 5 trattori (Minimetrò da Pian di Massiano per raggiungere Piazza Italia)

Tutta la cittadinanza è chiamata a partecipare per difendere i nostri cibi, il nostro territorio, le nostre acque e i nostri Agricoltori veri custodi del territorio.

Kavalerists
28-05-18, 19:44
sollevazione (http://sollevazione.blogspot.it/2018/05/blog-post.html)

https://3.bp.blogspot.com/-rRt0bfL1iUs/WwmQ_9X8b3I/AAAAAAAAd4k/i57OPQFL3iYJw_TX1XRSAwcTremryLmHACLcBGAs/s320/salerno-2018.jpg

[ 28 maggio 2018]

Nel 70° della Costituzione

Sabato 2 giugno, alle 10h.30m, presso la nuova sala del bar Moka di Salerno in corso Vittorio Emanuele,108, la sezione locale del MPL-P101 organizza un incontro pubblico sul tema: Fase politica e crisi economico-sociale: le analisi e le proposte del MPL. Intervengono : Moreno Pasquinelli e Nello De Bellis,Consiglio nazionale MPL. Introduce Maurizio del Grippo,modera Adele D'Anna,conclude Francesco Maggio.
La cittadinanza è invitata a partecipare.

"Abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa —hanno dichiarato gli esponenti locali del movimento — per rilanciare la nostra presenza sul territorio dopo una pausa di riflessione dovuta al succedersi incalzante degli eventi e in cui non è comunque mai venuta meno la nostra funzione di osservatorio politico. I gravi sviluppi che la crisi politica sta avendo, col passaggio da una Repubblica parlamentare ad una Repubblica presidenziale, aprono una fase nuova e inedita nel nostro panorama politico ed istituzionale.
Ciò è la prova-hanno proseguito gli organizzatori — che non appena si accenna a mettere in discussione i fondamenti del potere eurocratico, che ha prodotto gravissimi danni al nostro Paese, dopo l'ostruzionismo e le minacce, scatta addirittura la violazione della legalità costituzionale. Per questo —come recita anche l'ultimo documento politico di P101 — "noi che abbiamo sempre sostenuto che prima o poi saremmo arrivati alla prova decisiva per l'uscita dall'euro e dall'UE ed abbiamo per primi invocato la formazione di un Comitato di Liberazione Nazionale, saremo in campo e daremo il nostro contributo per la sovranità popolare e nazionale".

https://1.bp.blogspot.com/-5GIGh-Ll0xE/WwuqhzXrTkI/AAAAAAAAd5g/TJb-DsiRDZkFZ2DsY90EQV5-wql2rD3VgCLcBGAs/s640/INIZIATIVA-MPL.jpg

Riteniamo perciò utile e necessario condividere le nostre analisi e proposte con la cittadinanza e le forze vive e sinceramente democratiche della nostra città."

Salerno,27-05-2018.

Kavalerists
07-06-18, 20:10
sollevazione: AGRICOLTORI INDIGNATI (http://sollevazione.blogspot.it/2018/05/agricoltori-indignati.html)

https://2.bp.blogspot.com/-Vxmv0kyxi-g/WwgRMS6YdnI/AAAAAAAAd3Y/41H1iQialGYwZx8yq8AesBt8Y0k81y7cACEwYBhgL/s400/bandiera-agricoltura.jpg

AGRICOLTORI INDIGNATI
[ 25 maggio 2018 ]

E' ora di aprire il fronte della sovranità agricola ed alimentare italiana

La situazione in cui versa l'agricoltura italiana è ogni giorno più drammatica, malgrado l'alta qualità di ciò che viene prodotto. Dipende forse dalla scarsa "produttività" delle aziende? NO! E non dipende nemmeno, come vorrebbero fra credere i neoliberisti, dalle loro ridotte dimensioni (che non sono sarebbero sufficienti "a stare sul mercato"). Dipende dalla spietata concorrenza dei grandi gruppi agro-industriali che l'Unione europea difende. Il governo italiano e quelli regionali, invece di proteggere l'agricoltura italiana ed i suoi addetti, ubbidiscono supinamente a Bruxelles e lasciano morire migliaia di aziende.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la notizia della prossima manifestazione degli agricoltori che si svolgerà a Perugia il 5 giugno prossimo. Ci auguriamo che sia un successo contagioso, in barba al boicottaggio delle associazioni di categoria e del governo regionale umbro. [Sopra la bandiera che i manifestanti umbri porteranno in piazza]

* * *



AGRICOLTORI INDIGNATI
ADESSO BASTA!


1) Contestiamo le politiche agricole della Regione Umbria:
➡︎ per il privilegio dato a noti gruppi agroindustriali, impegnando per essi la maggior parte delle risorse del Piano di Sviluppo Rurale;

➡︎ per la penalizzazione dei piccoli produttori, biologici e di qualità, con una netta riduzione dei finanziamenti programmati;

➡︎ per il fatto che oltre il 75% delle domande di insediamento dei giovani agricoltori non sono state finanziate.

2) Contestiamo AGEA (l’Ente di rogazione dei fondi in agricoltura) che pur avendo ampia disponibilità di risorse stanziate dalla Comunità Europea non riesce a saldare i progetti di investimento regolarmente rendicontati e le regolari domande di sostegno all’agricoltura per inettitudine e incompetenza, mettendo a serio repentaglio la vita stessa delle aziende per motivi esclusivamente burocratici.

3) Contestiamo alcune associazioni di categoria per quei comportamenti che spesso non hanno rappresentato i diritti degli agricoltori e per non essere riuscite a porre argine a queste problematiche.

CORTEO REGIONALE DI PROTESTA CON I TRATTORI

Martedì 5 Giugno ore 15.00

Nessuna bandiera ma trattori, pale, zappe e prodotti della nostra Terra!
CORTEO DEI TRATTORI

ore 15.00: raduno dei TRATTORI parcheggio PIAZZALE DEL BOVE, Perugia

ore 16.00: partenza del corteo dei TRATTORI con sosta sotto la Regione Umbria (Broletto), arrivo parcheggio Minimetrò PIAN DI MASSIANO
DELEGAZIONE DI 5 TRATTORI

ore 18.30: assemblea pubblica degli agricoltori sotto il palazzo del Consiglio Regionale PIAZZA ITALIA con una delegazione di 5 trattori (Minimetrò da Pian di Massiano per raggiungere Piazza Italia)

Tutta la cittadinanza è chiamata a partecipare per difendere i nostri cibi, il nostro territorio, le nostre acque e i nostri Agricoltori veri custodi del territorio.

sollevazione: CON I CONTADINI IN RIVOLTA (http://sollevazione.blogspot.com/2018/06/con-i-contadini-in-rivolta.html)

CON I CONTADINI IN RIVOLTA
[ 6 giugno 2018 ]

https://1.bp.blogspot.com/-QFN-zlIEwdM/WxetPNBTZXI/AAAAAAAAeAU/AkAk_e-SdLsGbXD5M59cumFcGG48zd8dACLcBGAs/s400/PARTIGAINI-DELLA-TERRA.jpg


Giorni addietro davamo conto della giornata di protesta degli "agricoltori indignati" che si sarebbe svolta a Perugia il 5 giugno, segnalando quindi le loro sacrosante ragioni. Ebbene, quella di ieri è stata una bella, combattiva ed emozionante manifestazione.
Esageriamo?

«Un impatto maestoso forse mai visto prima. Gli agricoltori indignati assediano le istituzioni» [Corriere dell'Umbria di oggi 6 giugno]
«Centinaia e centinaia di contadini indignati in piazza: "Siamo noi i veri custodi dell'Umbria»
[La Nazione di oggi 6 giugno]


Prima della partenza del corteo
Non si discostano da questi giudizi le decine di siti web regionali. Diversi i motivi che spiegano l'importanza e l'impatto della manifestazione di ieri. Quello che spicca su tutti è che questa protesta è nata indipendente, promossa da un gruppo di agricoltori che si sono autorganizzati, fuori e contro le tradizionali associazioni di categoria (Coldiretti e compagnia) denunciate come colluse con un sistema politico neoliberista che favorisce le grandi aziende e uccide le piccole e medie imprese agricole.

Associazioni di categoria che davanti alla montante protesta hanno deciso, in combutta con l'assessorato e la giunta regionale (piddina), di rispondere, col boicottaggio aperto. Quando lorisignori (che le antenne le hanno lunghe) han capito che la marea non si poteva fermare, e sempre allo scopo di far fallire la protesta autorganizzata, son giunti addirittura ad organizzare il giorno prima (4 giugno) una manifestazione di protesta. Ma l'opera sfrontata di depistaggio è fallita, e quella autorganizzata è stata un grande successo.

Merito, appunto, di quel pugno di coraggiosi che con tenacia, pazienza e intelligenza politica hanno saputo non solo evitare l'accerchiamento ma costruire attorno a loro
consenso, solidarietà a partecipazione. Tra essi spicca Giovanni Cenci [nella foto sotto], portavoce degli "AGRICOLTORI INDIGNATI viticoltore di qualità, cuore e testa della protesta. Lo ricordiamo Giovanni, per anni principale portavoce del movimento studentesco, esponente di spicco della sinistra perugina, quella al contempo eretica e popolare, sempre in prima fila nelle mobilitazioni, da quelle contro lo sfascio della scuola pubblica, a quelle di solidarietà con le resistenze dei popoli oppressi.
Giovanni Cenci
Giovanni, che più umbro non si può, francescano combattente, impasto tra asceta e indomabile soldato della guerra santa contro le ingiustizie.

Di acqua e melma ne è passata sotto i ponti...

Ecco, se c'è una lezione da trarre è questa: dove c'è memoria, dove c'è coerenza e senso storico, quando non si rompono le connessioni con i semplici, non si può asciugare la sorgente da cui sgorga lo spirito che da forza e speranza al popolo lavoratore. I rivoluzionari hanno questo in comune con i contadini oltre all'amore per Madre Terra: che essi sanno che non basta seminare, che per il raccolto, oltre a tanti sacrifici ed al lavoro, occorre che le stagioni facciano il loro corso.

Una stagione, quella più buia, volge al tramonto. Una nuova si staglia all'orizzonte, la stagione del riscatto e della dignità. Dopo il 4 marzo, che pur per vie discutibili ha portato all'emersione una grande voglia di cambiamento, nulla sarà come prima.

Torneremo sulla giornata di ieri.
Sotto il Palazzo della regione


Intanto rivolgiamo un appello ai nostri lettori, anzitutto agli agricoltori (che sappiamo essere numerosi) a dare una mano agli INDIGNATI, a prendere contatto con loro, ad organizzarsi.

Anzitutto a firmare la loro PETIZIONE
La Petizione su change.org

Questa la loro PAGINA FACEBOOK, con i filmati della giornata di ieri.

Lord Attilio
10-06-18, 20:07
https://4.bp.blogspot.com/-W3bX9p6rPx0/Wxz4jRDRDfI/AAAAAAAAA_Y/KxZ3H_258xE0MUm9rnRKSIH_YEukHWM9wCLcBGAs/s1600/Roma%2BAsimmetrie.jpeg

Presentazione a Roma del libro di Cesaratto.

Kavalerists
23-06-18, 22:30
sollevazione: RINASCITA! (http://sollevazione.blogspot.com/2018/06/rinascita.html)

RINASCITA!

[ 22 giugno 2018 ]

Per iniziativa di Carlo Formenti, Mimmo Porcaro Ugo Boghetta, è nata l'associazione politico-culturale RINASCITA! Per un’Italia sovrana e socialista.

Due sono le cifre che caratterizzano questo nuovo raggruppamento: sovranità nazionale e socialismo. Come esse verranno declinate concretamente vedremo. Fa ben sperare, come si evince dal Comunicato stampa che pubblichiamo qui sotto, che essi non solo abbiano compreso la svolta avvenuta il 4 marzo, ma che non dichiarino guerra al governo giallo-verde. "Andrà sostenuto quando farà cose che vanno nella direzione di rompere la gabbia ordoliberista, incalzato a resistere contro l'élite eurocratica che vorrà tornare al potere, combattuto quando adotterà misure neoliberiste"; questo quanto affermano in buona sostanza — come scritto altrove. Una linea che condividiamo e che dispone l'Associazione in quello che chiamiamo "campo della sinistra patriottica".
Facciamo ai compagni i migliori auguri di buon lavoro.


* * *


E’ nata: RINASCITA! Per un’Italia sovrana e socialista


«Rinascita! Per un’Italia sovrana e socialista è la denominazione decisa il 9 giugno a Milano nel primo incontro politico-organizzativo successivo alla presentazione, avvenuta a Bologna il 15 aprile, della proposta avanzata da Formenti, Porcaro, Boghetta. Un progetto centrato sul rilancio della prospettiva socialista, la sovranità e l’interesse nazionale e popolare come soluzione alla crisi del capitalismo liberista, dell’Unione Europea, dell’euro. Rinascita!, dunque, di un paese che senza sovranità e senza prospettiva socialista è destinato al declino.

Questa proposta risulta tanto più necessaria dopo il voto del 4 marzo e la nascita del governo gialloverde che fa dell’Italia un laboratorio.

Per la prima volta in Europa, infatti, dopo la sciagurata esperienza greca, va al governo una coalizione che rappresenta anche i ceti stressati e vessati dalle politiche liberiste, dalla globalizzazione e dalle aperture incontrollate a capitali, merci e persone.
Il giudizio e l’atteggiamento nei confronti di questo governo non può dunque che essere articolato.

Per noi di Rinascita! si tratta di incalzarlo sui provvedimenti favorevoli alle classi popolari e sulla collocazione internazionale. La rottura dell’Unione e del suo pilastro, l’euro, è infatti un obiettivo strategico che va perseguito fino in fondo. Per altro verso la politica economica della coalizione, basata sul togliere le tasse ai ricchi perché investano producendo effetti economici positivi, è già fallita in passato e non può che aumentare le già enormi diseguaglianze. In realtà solo con un forte intervento dello Stato per una nuova matrice economica e sociale si possono perseguire la piena occupazione e gli altri obiettivi popolari.

Negativa è poi tutta la parte riguardante la sicurezza. Il diritto di sparare, la repressione come sola risposta peggiorano la situazione come dimostra il modello americano. Per quanto attiene la questione immigrati il fenomeno va controllato e regolato anche al fine di stabilizzare chi vive, studia, lavora in Italia, ma è del tutto evidente che occorre affrontarne le cause che stanno nei paesi di origine: guerre, sfruttamento delle multinazionali, asservimento dei governi locali. Il diritto a non emigrare, che riguarda anche tanti giovani italiani, lo si persegue attraverso il cambiamento radicale di un modello economico basato sul profitto e lo sfruttamento, e con la lotta internazionalista per la liberazione dal dominio del capitalismo.

Nei prossimi mesi Rinascita! Per un’Italia sovrana e socialista si propone di approfondire la proposta con le realtà intellettuali e politiche convergenti e presentandola nella varie realtà locali».

Kavalerists
09-07-18, 15:01
CE LA FARÀ L'ITALIA?
[ 8 luglio 2018 ]

https://1.bp.blogspot.com/-sUoYT39n06A/W0DZ1nwAv_I/AAAAAAAAeZI/Ps97UXqnuEcMRIQGJDO7Bc9EMgxtN8ELwCLcBGAs/s640/foligno-14-giugno-web.jpg

Lavoro, reddito, fisco, diritti sociali. Cosa cambia col governo dei populisti

La sezione di Foligno di Programma 101 promuove un incontro aperto alla cittadinanza.
Intervengono Antonio Maria Rinaldi e Luciano Barra Caracciolo

Ci si vede sabato 14 luglio, ore 18:00 in punto
presso la sala congressi dell'Hotel le Mura (Via A. Bolletta, 29)

Kavalerists
17-09-18, 19:13
L'ITALIA AL BIVIO: DA CHE PARTE VA LA SINISTRA?
[ 17 settembre 2018 ]


https://2.bp.blogspot.com/-fIiaVIIQxtE/W5-kIozwdII/AAAAAAAAe_Y/8DBgKdk05Coc83nfwt55AHIwAp0XmyOMgCLcBGAs/s400/13-ottobre-2018-roma-p101.jpg


Le classi dominanti, sconfitte nelle urne il 4 marzo,
vogliono impedire che il governo realizzi il cambiamento atteso.
Esigono ubbidienza ai diktat della Ue.
Auspicano addirittura la ritorsione dei “mercati” ove la Legge di bilancio
rappresenti una svolta rispetto all’austerità ordo-liberista.


Costruiamo un blocco costituzionale per una nuova liberazione,
per la sovranità popolare e nazionale.

* * *
L'ITALIA AL BIVIO: DOVE VA LA SINISTRA?

incontro pubblico

Roma, sabato 13 ottobre, ore 15:00
Presso l'Aula Magna della Link Campus University
(Via Casale di San Pio V, 44)

Introduce

Fabio Frati

Intervengono fra gli altri

Luciano Barra Caracciolo
Sergio Cesaratto
Alfredo D’Attorre
Stefano Fassina
Massimo Garavaglia
Antonio Maria Rinaldi
Marco Zanni

conclude

Moreno Pasquinelli

LupoSciolto°
18-09-18, 16:18
Peccato non essere a Roma.

Kavalerists
18-09-18, 17:56
Peccato non essere a Roma.

Peccato davvero, molto interessante visto anche i partecipanti.
Spero mettano qualcosa dell'incontro sul loro sito su YouTube.

Kavalerists
23-11-18, 20:31
PERUGIA: P101 DISCUTE CON M5S E LEGA
[ 22 novembre 2018 ]

https://4.bp.blogspot.com/-SI_15gR3wQA/W_a2-tyE9_I/AAAAAAAAfzo/vzUt_SlQSm8AQcmg94mmpkwmqtE-vupTgCLcBGAs/s400/Grafica%2BFb%2Bperugia.jpg


REDDITO DI CITTADINANZA
Chi ne potrà davvero usufruire? E quale sarà la cifra?

LEGGE FORNERO
Quota 100, ma prenderò meno se vorrò andare in pensione prima?

PACE FISCALE
Ci guadagnerà chi ne ha
bisogno o i soliti furbetti?

SICUREZZA
Davvero per debellare la criminalità bastano leggi più dure?

IMMIGRAZIONE
Giusto porre fine all’anarchia ma come aiutare chi è già qui ad integrarsi?

E IL LAVORO?
Che farà il governo contro la piaga della disoccupazione?

Ne discutiamo sabato 24 novembre a Perugia con
On. Tiziana Ciprini (M5S), On. Virgino Caparvi (Lega) e Antonio M. Rinaldi (Scenari Economici)
Presiede: Marcello Teti

* * *
E’ fuori di dubbio che la recente manovra economica del governo giallo-verde rappresenti un coraggioso atto di disobbedienza ai dettami della Commissione Europea.

Con esso, il Governo scaturito dalle elezioni del 4 Marzo, ha dimostrato di voler respingere la continuità con il passato, con i dogmi dell’austerità dei governi precedenti e ha posto l’esigenza di iniziare a metter fine alle imposizioni volute dalle oligarchie europee, che da anni strangolano l’economia italiana.

Non è un caso che questa inversione di tendenza, dopo lunghi anni di fido servilismo all’Europa dei potenti, sia visto con simpatia e susciti il consenso popolare e al contempo stia provocando la brutale aggressione all’Italia da parte di Bruxelles che ha già respinto in toto tutto la manovra economica e minaccia misure severissime contro il nostro Paese.

Certamente il piano economico del Governo non è e non potrebbe essere un vero cambio di politica economica, come invece sarebbe necessario. Ma al contempo ci chiediamo, le misure contenute nel suddetto piano potranno effettivamente rimettere in moto l’economia del Paese, come effettivamente sperano Di Maio e Salvini, oltre ad essere un chiaro segnale di inversione di tendenza?

Ad esempio: il reddito di cittadinanza (oltre che eticamente condivisibile) sarà sufficiente a dare un impulso al consumo interno e a rimettere in moto la nostra economia piuttosto depressa? O ci si sarà bisogno invece di un vigoroso piano di investimenti pubblici (peraltro non chiaramente individuabile nella manovra economica) per dare un chiaro rilancio alla nostra economia.

E ancora. L’aver fissato il rapporto deficit/pil per i prossimi 3 anni al 2,4% sarà sufficiente per recuperare i molti miliardi necessari per le politiche espansive e popolari che il Governo intende avviare o ci sarà bisogno di un ulteriore “strappo” alle regole europee?

La riforma della legge Fornero sulle pensioni, (significativa sia sul piano simbolico sia su quello sostanziale, dal momento che permetterà di andare giustamente in pensione a centinaia di migliaia di lavoratori) libererà effettivamente centinaia di migliaia di posti di lavoro per i giovani disoccupati che rappresentano una delle più gravi emergenze del nostro Paese?

Di tutto ciò vogliamo parlare con i cittadini di Perugia sabato prossimo i quali, dopo aver sentito per lunghi anni parlare solo di tasse, di austerità, di sacrifici in nome dell’Europa, avvertono che qualcosa finalmente potrebbe cambiare e che finalmente si ritorna a parlare dei loro bisogni e dei loro interessi e non di quelli di una astratta e lontana Europa.

Kavalerists
18-12-18, 00:01
LA FRANCIA CHIAMA, L'ITALIA RISPONDE

https://1.bp.blogspot.com/-mAvIFDZeOd8/XBZnWX-BrdI/AAAAAAAAgFQ/7ZLgEZTquyQ7mbJexSMjoLBtRBUHqMZ2QCLcBGAs/s400/Roma%2BGG%2BIvan%2Be%2Bveronique.jpg

Kavalerists
16-01-19, 23:59
https://1.bp.blogspot.com/-2Q0eD9mQfw4/XD2eYssntJI/AAAAAAAAgTA/mQKq7qN42g01JvKfmV51v55mcO-kUzuFgCLcBGAs/s400/se%2Bquesta%2Be%25CC%2580%2Bsinistra.jpg

https://sollevazione.blogspot.com/2019/01/fabrizio-marchi-contromano-di.html

Kavalerists
24-01-19, 14:56
IDENTITÀ, SOVRANITÀ, COSMOPOLITISMO....
[ 22 gennaio 2019 ]

VOLENTIERI SEGNALIAMO L'EVENTO PROMOSSO DA ALETHEIA
DENTRO IL PRESENTE, PER ANDARE OLTRE

https://3.bp.blogspot.com/-mmyT3s2VwVU/XEbpiCq-fDI/AAAAAAAAgYY/V1P6FsdzOgEKvSNtOEuXYRIkR3O_9MwXQCLcBGAs/s400/aletheia-2-febbraio.jpg


«Il neoliberismo cosmopolitico non è un’ideologia fra le altre; esso pretende di essere l’ultima, suprema visione del mondo. Suoi capisaldi sono che la politica debba ubbidire all’economia e che l’economia debba seguire le leggi di mercato.
Affermatosi come sistema, l’ordine neoliberista ha quindi mercificato, cartolarizzato, sfasciato i tradizionali legami sociali, tolto alla sfera politica ogni autonomia, snaturato la democrazia, privato gli stati nazionali delle loro sovranità, trasferendola a ristrette oligarchie mondiali.
Il tutto è stato presentato non solo come progresso, ma come destino irreversibile, con L’Unione Europea considerata come suo luminoso risultato. Oggi questo processo è in affanno, sotto attacco da parte di forze opposte che sono venute crescendo man mano che esso avanzava.
Forze diverse e potenti ma tutte accomunate dal fare appello al popolo contro l’élite. Esse vengono bollate come “sovraniste”. L’opposizione sovranismo-globalismo avrebbe addirittura sostituito la tradizionale dicotomia destra-sinistra. E’ davvero così? E quale sarà l’esito di questa lotta? Sul serio sarebbe regressiva l’avanzata del sovranismo? Davvero non ci sarebbe alternativa tra globalismo e revanchismi nazionalistici?»

https://2.bp.blogspot.com/-zy76vTNvwYE/XEbrjYp9gCI/AAAAAAAAgYk/qgSrZzCoAm02rOTOxBsLO_4JvtuTRu2hQCLcBGAs/s320/Aletheia.jpg

A BOLOGNA, IL 2 FEBBRAIO, ore 16:30 presso
Hotel I PORTICI – Salone delle Feste / Via Indipendenza 69 / Bologna

PAOLO BECCHI Filosofo del Diritto
DIEGO FUSARO Filosofo e Opinionista
ALESSANDRO SOMMA Docente di Diritto Comparato e Giornalista

Modera l’incontro MORENO PASQUINELLI Editorialista Politico


INGRESSO GRATUITO

https://sollevazione.blogspot.com/2019/01/identita-sovranita-cosmopolitismo.html

FRUGALE amaryllide , mi sembra che siete emiliani, anche se non so di dove. Se siete interessati...

FRUGALE
25-01-19, 11:00
Grazie per l'informazione.
Interessante, è di sabato pomeriggio, devo fare dei lavori in cortile, ma se c'è brutto un salto a Bologna si potrebbe fare. Che associazione è Aletheia? Ha un logo un po' da "comunisti"...:D

Kavalerists
02-02-19, 09:22
BOLOGNA: IDENTITÀ, SOVRANITÀ, COSMOPOLITISMO....
[ 2 febbraio 2019 ]

VOLENTIERI SEGNALIAMO CHE L'EVENTO DI OGGI, SABATO 2 FEBBRAIO, PROMOSSO DA ALETHEIA, SARÀ TRASMESSO IN DIRETTA SUL CANALE DI BYOBLU CON INIZIO ALLE ORE 16:30.



https://2.bp.blogspot.com/-vQTTuyXgnSI/XFSSWFuk-5I/AAAAAAAAggY/VqLX3EpgUKkYt34LHlyK3HRbAkzOoFs2wCLcBGAs/s320/50602336_368824750335319_2376984254799151104_o.jpg

https://sollevazione.blogspot.com/2019/02/bologna-identita-sovranita.html

Kavalerists
02-02-19, 09:30
9 FEBBRAIO: CAROVANA DI SOLIDARIETÀ CON I GILET GIALLI
[ 1 febbraio 2019 ]

A NIZZA!

Sabato prossimo, 9 febbraio, si svolgerà il XIII Atto di mobilitazione dei Gilet Gialli.
Per l'occasione, su invito dei fratelli francesi, come P101 organizziamo una CAROVANA DI SOLIDARIETÀ.
Nel video messaggio Fabio Frati spiega perché siamo vicini ai cittadini francesi in lotta e perché è importante portargli direttamente la solidarietà dei cittadini italiani.
Per informazioni su come partecipare alla carovana (logistica, orari, punto di raccolta, ecc.) chiamare il 334 81 43 745.
Non si accettano casinisti e provocatori d'ogni risma.

https://sollevazione.blogspot.com/2019/01/9-febbraio-carovana-di-solidarieta-con.html

FRUGALE
04-02-19, 10:39
BOLOGNA: IDENTITÀ, SOVRANITÀ, COSMOPOLITISMO....
[ 2 febbraio 2019 ]

VOLENTIERI SEGNALIAMO CHE L'EVENTO DI OGGI, SABATO 2 FEBBRAIO, PROMOSSO DA ALETHEIA, SARÀ TRASMESSO IN DIRETTA SUL CANALE DI BYOBLU CON INIZIO ALLE ORE 16:30.



https://2.bp.blogspot.com/-vQTTuyXgnSI/XFSSWFuk-5I/AAAAAAAAggY/VqLX3EpgUKkYt34LHlyK3HRbAkzOoFs2wCLcBGAs/s320/50602336_368824750335319_2376984254799151104_o.jpg

https://sollevazione.blogspot.com/2019/02/bologna-identita-sovranita.html

Mi sarebbe piaciuto, ma per motivi famigliari non sono riuscito a venire a Bologna. Qualcuno c'è andato? E' stato interessante?

Kavalerists
04-02-19, 19:36
Mi sarebbe piaciuto, ma per motivi famigliari non sono riuscito a venire a Bologna. Qualcuno c'è andato? E' stato interessante?

Lo puoi vedere qui, è stato registrato:

https://www.youtube.com/watch?v=Lgz6jxlm5Sg

Comincia a vedersi qualcosa però verso il minuto 30, 35 ma è più o meno dall'inizio.

Kavalerists
11-03-19, 22:09
EUREXIT: Quali strategie per la liberazione?
[ 11 marzo 2019 ]

https://2.bp.blogspot.com/-ARpd8Aq-Kns/XIY0RP_oIDI/AAAAAAAAg_c/CvX4HDA7ozozNNxXTVucQInLbzF6yBQQACLcBGAs/s400/roma-13-aprile.jpg

Nessun organismo geopolitico può evitare il collasso se, invece di armonizzare le nazioni, ne accentua i contrasti, scavando un solco tra paesi di serie A e di serie B, tra nazioni imperialiste e nazioni a sovranità limitata. Nessun sistema economico può sopravvivere se, invece di creare eguaglianza sociale e benessere, accresce le contraddizioni, le ingiustizie ed il divario tra ricchi e poveri.


L’Unione europea, proprio perché ha approfondito le diseguaglianze sociali, gli squilibri economici e le discordie tra nazioni, ha imboccato la via del tramonto. L’accanimento terapeutico con cui le élite vogliono tenerla in vita aumenta i rischi di un caos catastrofico. I popoli sono posti davanti all’alternativa: seguire le élite verso l’abisso oppure invertire la rotta.

Ma qual è la giusta rotta? E’ possibile una riforma dell’Unione europea? Se questo non lo fosse è realistico sperare in smantellamento concordato attraverso un’intesa multilaterale? Oppure ogni popolo, riconquistata la sua piena sovranità, seguirà una sua propria strada? Ed in questo caso qual è la migliore strategia? L’uscita secca unilaterale oppure per tappe, attraverso progressive violazioni dei trattati? Ed in caso di uscita unilaterale si deve restare entro la cornice del neoliberismo (Brexit) o invece, come noi auspichiamo, farla finita con la globalizzazione ed il predominio del grande capitalismo predatorio?

Alle porte di importanti elezioni europee il forum di Roma del 13 aprile, mettendo a confronto le diverse posizioni euro-critiche, vuole essere occasione per coordinare le forze di alternativa a livello italiano ed europeo.

https://sollevazione.blogspot.com/2019/03/eurexit-quali-strategie-per-la.html

LupoSciolto°
12-03-19, 22:30
Kavalerists , potresti svuotare la casella di posta? Grazie.

Kavalerists
12-03-19, 22:44
Kavalerists , potresti svuotare la casella di posta? Grazie.
LupoSciolto°, fatto.

Kavalerists
06-05-19, 21:12
LA FINE DI UN MONDO di Alétheia
https://3.bp.blogspot.com/-1LrDwdRCdjM/XNBDOxlwCzI/AAAAAAAAhs0/opKaQZpNMKwrLW6u6v46Qls8ns2KIBJdgCLcBGAs/s400/Ratto-Visani.jpg
[ 6 maggio 2019 ]

Un incontro sui mutamenti geopolitici con Pietro Ratto e Piero Visani. Modera Moreno Pasquinelli. Giovedì 6 giugno, ore 21:00 - Bologna, Sala M. Biagi, Via Santo Stefano 119.

Con “America First” gli Stati Uniti, che sono stati il motore della globalizzazione, sembrano ora voler invertire la rotta.
Il “liberoscambismo” sfrenato ha finito per colpire la supremazia finora indiscussa dell’Occidente e ha fatto emergere, assieme alla Cina, potenze più che mai decise a consolidare un emergente desiderio di egemonia.
La sfrenata concorrenza commerciale lascia il posto non solo a politiche protezionistiche, ma anche a contese geopolitiche e forse a conflitti militari inediti e devastanti.
Con la crisi della globalizzazione economica, assistiamo al tramonto del soft power dell’Occidente. Declina la sua pretesa ideologica di essere sola potenza civilizzatrice e faro del progresso. Altre civiltà, con altri se non opposti valori etici e visioni del mondo, bussano alla porta della storia.

Per informazione e contatti vai sul sito di Alétheia

https://2.bp.blogspot.com/-EP2BmUeRFc8/XNA9-sWDvaI/AAAAAAAAhsc/oUTz0hvD1_IzKYHWobGMUXYplp6tNrQlACLcBGAs/s640/ALETEHIA%2B2%2Bbologna.jpg

Kavalerists
20-07-19, 12:20
12 OTTOBRE: NOI CI SAREMO
di Giovine Italia
[ sabato 20 luglio 2019 ]

https://1.bp.blogspot.com/-0PYcdsndXS0/XTLDyFGasXI/AAAAAAAAitU/rGQaw5MvV3ccqepseFqC3RWfXYkQoBMsQCEwYBhgL/s320/liberiamo-l%2527italia.jpg

Crescono ogni giorno che passa le adesioni alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE che si svolgerà a Roma il 12 OTTOBRE promossa da 200 cittadini italiani, lavoratori, studenti, intellettuali. Sul sito comitato promotore potete trovare l'appello e firmarlo, oltre ad ogni altra informazione.
Tra i promotori della manifestazione i ragazzi di GIOVINE ITALIA, che ci spiegano le ragioni del loro impegno.



«E’ stata indetta da parte del comitato “Liberiamo l’Italia” una manifestazione nazionale contro l’Unione Europea e a favore della sovranità democratica dei popoli per il 12 ottobre a Roma. Giovine Italia da subito risponde a questa chiamata promuovendo e supportando questa iniziativa.

L’azione vale più di mille parole, e sarebbe da ipocriti tirarci ora indietro adducendo ridicole scuse dal piglio aristocratico, buone forse per professori e dottrinari ma in netto contrasto con la natura del nostro movimento e gli scopi che per questo ci siamo prefissati. E’ il nostro stesso periodo storico, segnato dai continui attacchi ai danni della libertà dei popoli, ad imporre una prassi radicale che sappia sfruttare ogni occasione per restituire alle oligarchie padronali i colpi.

Per questo, in nome della comune battaglia contro il sistema capitalista e la sua emanazione politico-finanziaria che prende il bugiardo nome di “Unione Europea”, siamo pronti a collaborare attivamente con qualsiasi altra forza che si riconosca nella Costituzione della Repubblica così come ci è stata trasmessa dai Padri Costituenti, e che si dimostri solerte nella lotta per la conquista delle libertà fondamentali e della sovranità popolare.

https://1.bp.blogspot.com/-ITDGHS7HiLM/XTLD69XK5XI/AAAAAAAAitY/LEHdfc4JcjoTFn_3Zo6qORSPb9LSfI1DgCLcBGAs/s320/ffef359e-ecdf-447b-961c-43838ad178ff.jpg

Il 12 ottobre ogni affiliato alla Giovine Italia sarà a Roma in qualità di italiano, chiediamo ad ogni nostro simpatizzante, sostenitore o lettore di fare altrettanto, in modo da contribuire, con la sua forza, alla creazione di un grande movimento di contestazione che possa difendere il popolo da attacchi e soprusi».

Usciamo dalla gabbia della UE! Riprendiamoci la sovranità monetaria! Riconquistiamo la democrazia! Applichiamo la Costituzione del 1948! Lavoro e dignità per tutti!

https://sollevazione.blogspot.com/2019/07/12-ottobre-noi-ci-saremo-di-giovine.html

Kavalerists
20-07-19, 12:30
CON NOI AVETE CHIUSO
di Comitato Centrale di P101
[ venerdì 19 luglio 2019 ]


Comunicato n. 9/2019 del Comitato Centrale di P101

«Da questo momento, visto che i 5 Stelle hanno la maggioranza assoluta dei ministri,
e dato il loro tradimento — che dovranno pagare a caro prezzo —, la Sinistra Patriottica
denuncia questo governo come una succursale della cupola eurocratica, come un nemico della causa sovranista e del popolo lavoratore. Che la Lega decida o no di staccare la spina,
il governo è oramai un pericoloso morto che cammina. Prima se ne va, meglio è».





Perché l’appoggio tattico

Non appena il governo Conte si insediò a Palazzo Chigi, segnalammo subito che M5S e Lega avevano fatto male ad accettare in ministeri chiave — come minimo quelli all’economia e agli esteri — gli ascari euristi imposti da Mattarella, che bollammo subito come “Quinta colonna” e “Cavallo di Troia”. Nacque di fatto un governo tri-partito, per sua natura conflittuale e instabile. Malgrado ciò come Programma 101 adottammo una posizione di sostegno critico e tattico al governo, un sostegno cioè vincolato alla capacità dei giallo-verdi di porre fine alle politiche eurocratiche di austerità che da tempo strangolavano il Paese ed anzitutto il suo Mezzogiorno, la gioventù, il popolo lavoratore. Di contro a chi considerava pietra angolare i diritti civili o l’accoglienza indiscriminata degli immigrati, noi tenemmo fermo il punto che il giudizio sull’operato del governo dipendeva anzitutto dalla consistenza e dalla qualità delle misure sociali e di politica economica che esso avrebbe adottato.

Il bicchiere mezzo pieno


Il “Decreto dignità”, voluto anzitutto da 5 Stelle, per quanto insufficiente, andava nella giusta direzione. Come ci andava, dopo la tragedia di Genova, la ri-nazionalizzazione di autostrade. Nonostante il compromesso al ribasso con la Commissione europea sulla Legge di Bilancio 2019 — compromesso siglato sotto l’egida della troika Mattarella-Conte-Tria — questa contemplò due misure, la riforma della Legge Fornero e il cosiddetto “Reddito di Cittadinanza”, che andavano nella direzione di segnare una svolta, mettendo al primo posto gli interessi del popolo lavoratore e non più quelli delle classi dominanti. Quanto fosse stata pesante l’ipoteca dell’accordo con Bruxelles lo si è visto dagli ostacoli stringenti per accedere alla pensione e al “RdC”: due misure che a causa del rispetto dei vincoli di bilancio sono risultate ben lontane dal soddisfare le istanze delle classi popolari e rappresentare il necessario rilancio della domanda interna.

Governo in coma

Dopo la Legge di Bilancio l’attività del governo ha subito una sostanziale paralisi. M5S e Lega hanno iniziato a bisticciare su ogni cosa. Gli elementi di discordia si sono accentuati con l’imminenza delle elezioni europee e amministrative, segnate dalla grande avanzata elettorale della Lega e dal pesante arretramento dei 5 Stelle — causato in primo luogo da una campagna elettorale suicida, svolta all’insegna di un farsesco europeismo. Nel frattempo, approfittando di un governo in stato confusionale la Commissione europea, con l’avallo della “Quinta colonna” mattarelliana (Giuseppe Conte compreso), lanciava ufficialmente la pesante minaccia di una “procedura d’infrazione” contro l’Italia. Invece di farla finita con gli alterchi, invece di fare blocco per opporre una muraglia contro Bruxelles, invece di sbarazzarsi finalmente di Tria e della tutela del Quirinale, Di Maio e Salvini hanno continuato a litigare su ogni cosa lasciando che gli ascari dell’Unione europea scrivessero le linee della prossima manovra economica.


Dopo il tradimento dei 5 Stelle

E’ in questo contesto paludoso che è giunta a fine giugno la decisione del Presidente del Consiglio di sostenere, su richiesta di Merkel e Macron, la super-eurista Von Der Leyen alla presidenza della Commissione europea. Come se non bastasse, è giunto il vergognoso voto favorevole dei parlamentari europei 5 Stelle per la stessa Von Der Leyen — la Lega, pur non senza tentennamenti, ha invece votato contro. Con questo tradimento il M5S ha attraversato il Rubicone, passando armi e bagagli nel campo dell’élite eurocratica — passaggio sancito dalla indegna adesione al gruppo liberista capeggiato da Macron Renew Europe.

Da questo momento, visto che i 5 Stelle hanno la maggioranza assoluta dei ministri, e dato il loro tradimento — che dovranno pagare a caro prezzo —, la Sinistra Patriottica denuncia questo governo come una succursale della cupola eurocratica, come un nemico della causa sovranista e del popolo lavoratore. Che la Lega decida o no di staccare la spina, il governo è oramai un pericoloso morto che cammina. Prima se ne va, meglio è.

Mettiamo in guardia dal fare affidamento su Salvini, imprigionato dalla componente eurista della Lega e sotto scacco per l’insidiosa inchiesta che vorrebbe criminalizzarlo per la sua amicizia con la Russia di Putin. Il popolo italiano deve fare affidamento sulle sue proprie forze, deve alzarsi in piedi, mobilitarsi per impedire che si torni indietro e che il governo ritorni nelle mani dei poteri forti.

Per questo Programma 101 aderisce e sostiene la manifestazione del 12 ottobre per uscire dalla gabbia della Ue, per riprenderci la sovranità nazionale e la democrazia, per attuare la Costituzione del ’48.

Roma, 18 luglio 2019

https://sollevazione.blogspot.com/2019/07/con-noi-avete-chiuso-di-comitato.html

LupoSciolto°
20-07-19, 16:49
Sono d'accordo. Ma ora P101 con chi si schiererà? Spero non con PaP o La Sinistra.

Kavalerists
20-07-19, 17:01
Sono d'accordo. Ma ora P101 con chi si schiererà? Spero non con PaP o La Sinistra.

Non credo proprio... voglio sperare.

Kavalerists
07-08-19, 21:17
12 OTTOBRE: L'ADESIONE DI DIEGO FUSARO
[ lunedì 5 agosto 2019 ]

In vista della manifestazione popolare del prossimo 12 ottobre, aumentano le adesioni dei cittadini.
Aderisci e partecipa anche tu!
Firma l'appello per liberare l'Italia dalle catene del neoliberismo.

Qui sotto il video di Diego Fusaro, tra i primi promotori della manifestazione.


https://www.youtube.com/watch?time_continue=72&v=Ln0jeSCClz8

https://sollevazione.blogspot.com/2019/08/12-ottobre-ladesione-di-diego-fusaro.html

LupoSciolto°
08-08-19, 15:29
Meridio, il tuo messaggio è stato cancellato. Puoi esprimere il tuo disappunto su questo o quel personaggio ma senza replicare le belanti frasi della platea radical chic e anti suffragio universale. ALMENO QUESTO. Grazie.

Meridio91
11-08-19, 00:58
deficiènte agg. e s. m. e f. [dal lat. deficiens -entis, part. pres. di deficĕre «mancare»]. – 1. agg. Che viene meno; mancante o anche insufficiente al bisogno: supplire alle forze deficienti. Nella terminologia scolastica, di candidato o alunno che non raggiunga la sufficienza necessaria alla promozione: essere d. in greco, in matematica, in geografia, ecc.

A questo mi riferivo. Prendo il radical-chic come un vero e proprio insulto, perché nulla è più lontano dalla mia personalità. Considero che il signor Fusaro sia totalmente mancante ed insufficiente al bisogno, in questo caso quello della dialettica e del dibattito politico. Egli usa apposta un linguaggio complesso, quasi inventato, per poter diffondere nozioni false sul sovranismo e fare gli interessi degli stessi che attualmente stanno conducendo la nazione sul baratro del disastro.

Spero che questa risposta sia consona ai criteri dell'admin.

Kavalerists
11-08-19, 07:26
deficiènte agg. e s. m. e f. [dal lat. deficiens -entis, part. pres. di deficĕre «mancare»]. – 1. agg. Che viene meno; mancante o anche insufficiente al bisogno: supplire alle forze deficienti. Nella terminologia scolastica, di candidato o alunno che non raggiunga la sufficienza necessaria alla promozione: essere d. in greco, in matematica, in geografia, ecc.

A questo mi riferivo. Prendo il radical-chic come un vero e proprio insulto, perché nulla è più lontano dalla mia personalità. Considero che il signor Fusaro sia totalmente mancante ed insufficiente al bisogno, in questo caso quello della dialettica e del dibattito politico. Egli usa apposta un linguaggio complesso, quasi inventato, per poter diffondere nozioni false sul sovranismo e fare gli interessi degli stessi che attualmente stanno conducendo la nazione sul baratro del disastro.

Spero che questa risposta sia consona ai criteri dell'admin.

Posso capire che non ti piaccia, ma non credo sia "mancante" in nulla. Opinioni.

Quello che davvero non capisco è cosa ci si possa trovare di complesso nel suo linguaggio... a me sembra invece molto chiaro ed esplicito. Soprattutto quando analizza ed espone la trasformazione/degenerazione della sinistra storica nella cosa informe attuale, ed i meccanismi e le infiltrazioni che ne hanno provocato la mutazione genetica.

Quanto al "baratro della nazione" è cominciato almeno dal 1992 ( senza voler andare ancora più indietro ), ed ha ben altri artefici e momenti fondamentali che non le boiate di Salvini e Di Maio, che rappresentano solo l'attuale tacca che segna il livello raggiunto nella discesa, o tanto meno le esternazioni di Fusaro: non inventiamoci improbabili capri espriatori fuori tempo massimo.

Ah, non sono l'admin di TPOL, sono solo uno dei due moderatori di questo forum.

p.s.: simpatica la tua spiegazione/svicolamento sull'etimologia del termine deficiente, ma sappiamo benissimo in che senso e con quali finalità lo stesso viene usato oggi... accà nisciun' è fess.:)

Meridio91
11-08-19, 22:39
Pensavo che fosse stato Lupo a cancellare il mio messaggio, dato che aveva risposto lui...ma va bene, non fa niente, errore mio.

Il suo linguaggio non è complesso per persone come me e te, che abbiamo studiato e studiamo ancora (almeno io, non so se anche tu fai o hai fatto l'università). Per la maggior parte della massa, che magari ha solo la terza media, il suo linguaggio non è comprensibile. Aggiungiamo anche il fatto che la maggior parte delle cose che dice sono fuffa, fake news o nozioni totalmente sbagliate. Va bene criticare la sinistra storica, ma ci sono critici decisamente migliori di lui.

Per quanto riguarda il baratro, sicuramente ha avuto inizio nel 1992 ma è solo con Salvini e Di Maio che stiamo veramente rischiando tutto quanto ci è più caro: la libertà ed il benessere economico, i diritti sociali e civili, la nostra dignità all'estero. Le esternazioni di Fusaro non sono né utili né intelligenti.

Quando do del deficiente mi riferisco proprio al significato stesso del termine sopra esposto, non voglio fare fesso nessuno.

Kavalerists
11-08-19, 23:17
Pensavo che fosse stato Lupo a cancellare il mio messaggio, dato che aveva risposto lui...ma va bene, non fa niente, errore mio.

Il suo linguaggio non è complesso per persone come me e te, che abbiamo studiato e studiamo ancora (almeno io, non so se anche tu fai o hai fatto l'università). Per la maggior parte della massa, che magari ha solo la terza media, il suo linguaggio non è comprensibile. Aggiungiamo anche il fatto che la maggior parte delle cose che dice sono fuffa, fake news o nozioni totalmente sbagliate. Va bene criticare la sinistra storica, ma ci sono critici decisamente migliori di lui.

Per quanto riguarda il baratro, sicuramente ha avuto inizio nel 1992 ma è solo con Salvini e Di Maio che stiamo veramente rischiando tutto quanto ci è più caro: la libertà ed il benessere economico, i diritti sociali e civili, la nostra dignità all'estero. Le esternazioni di Fusaro non sono né utili né intelligenti.

Quando do del deficiente mi riferisco proprio al significato stesso del termine sopra esposto, non voglio fare fesso nessuno.

Meridio, mi sa che su questo argomento Fusaro non andremo mai d'accordo.

E' un'opinione tua, e tale rimane.

Mi sa di giustificazionismo per ciò che c'è stato prima. La nostra dignità allo straniero l'hanno svenduta altri, gli stessi che hanno annacquato i diritti sociali

Io le trovo utili e approfondite ( intelligenti o meno resta un'opinione ).

Meridio91
13-08-19, 17:28
Tu sei il primo di sinistra (o comunque socialista) che lo difende che io abbia incontrato finora.

Kavalerists
13-08-19, 18:19
Tu sei il primo di sinistra (o comunque socialista) che lo difende che io abbia incontrato finora.

Dipende.

Di quale sinistra staresti parlando? Di quella stessa sx-rosafucsia ( Fusaro qui è troppo buono, il fucsia resta un colore abbastanza scuro, io la chiamo rosapallido ) che lui sputtana a sangue? La sx Boldrini/Saviano/PD/Leu/Pap/+Bonino?. Quella SX? O quella troscoanarcoide-radicalchic alla WuMikia? E ci credo che ne parlano male: immagino, rossobruno, criptofascista, ecc ecc. e cazzate varie.

Tranquillo, se questa sarebbe la SX io NON VOGLIO MANCO ESSERE CONSIDERATO di sinistra! "La sinistra più stupida della storia dell'umanità" la definisce Fusaro, e con piena ragione!

E il socialismo, nel senso più ampio, resta comunque cosa diversissima da questa sinistra liberalprogressista "all'americana" che appesta in particolare l'europa occidentale e che Fusaro descrive molto bene.

Ah, io non difendo Fusaro, che si difende benissimo da solo, io concordo al 100%/ con le sue analisi; di questo video ad esempio, sottoscriverei ogni singola parola, ma non tanto sul governo, quanto sull'analisi complessiva della situazione mondiale, e sulla funzione subalterna e di sostegno al capitale che questa finta sinistrafucsia, come la chiama lui, rappresenta.


https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=S_VuCiVvtOU

LupoSciolto°
14-08-19, 11:55
Mah. Fusaro , ultimamente, non sta rendendo giustizia alla causa socialista e sovranista. Partecipazione a programmi radio-tv disgustosi, utilizzo di supercazzole senza freno alcuno e altro ancora. Eppure, tralasciando la forma, condivido quasi tutto ciò che dice/scrive. Di certo non mi metterei mai a giudicarlo con frasi lapidarie e sentenziose.

PS: Diego, ritorna quello che eri circa 6 anni fa!

Kavalerists
14-08-19, 12:15
Mah. Fusaro , ultimamente, non sta rendendo giustizia alla causa socialista e sovranista. Partecipazione a programmi radio-tv disgustosi, utilizzo di supercazzole senza freno alcuno e altro ancora. Eppure, tralasciando la forma, condivido quasi tutto ciò che dice/scrive. Di certo non mi metterei mai a giudicarlo con frasi lapidarie e sentenziose.

PS: Diego, ritorna quello che eri circa 6 anni fa!

I programmi tv in Italia fanno tutti cacare, specie quelli politici, che sono sempre in mano ai- e per dar voce ai soliti, al coro degli omologati al liberismo e alla globalizzazione. Ho spento la tv, intesa come RAI-Mediaset.La7 un bel pò di anni fa, e devo dire che sono reti che non mi mancano per niente.
Se ogni tanto compare e in Tv e fanno parlare Fusaro, giusto per mantenersi l'immagini di reti democratiche e pluraliste, che male c'è?

Meridio91
14-08-19, 20:37
Io comunque ci tengo a dire che il mio giudizio su Fusaro non è solo personale, ma è basato su giudizi espressi da persone che hanno studiato economia, scienze politiche, storia, giurisprudenza, tutte materie che spesso Fusaro generalizza in modo pesante.

Ad ogni modo, Cavaliere, no, non mi riferivo certo alla sinistra di cui parli tu. Non so se il PCI o Rizzo rientrino nell'espressione "Wu Minkia" (non credo proprio), ma nel caso neanche a quella mi riferivo. Mi riferivo, semplicemente, alla sinistra per come è sempre stata conosciuta sin dalla sua fondazione.

Kavalerists
14-08-19, 21:22
Io comunque ci tengo a dire che il mio giudizio su Fusaro non è solo personale, ma è basato su giudizi espressi da persone che hanno studiato economia, scienze politiche, storia, giurisprudenza, tutte materie che spesso Fusaro generalizza in modo pesante.

Ad ogni modo, Cavaliere, no, non mi riferivo certo alla sinistra di cui parli tu. Non so se il PCI o Rizzo rientrino nell'espressione "Wu Minkia" (non credo proprio), ma nel caso neanche a quella mi riferivo. Mi riferivo, semplicemente, alla sinistra per come è sempre stata conosciuta sin dalla sua fondazione.

Rizzo sicuramente no, infatti è odiatissimo dai WuMinkia.

Le persone possono studiare quello che vogliono, ma poi la posizione ideologica fa da filtro e da metro di giudizio.

La sinistra "fin dalla sua fondazione"? Io concordo con quanto afferma J.C Michea:

"...socialismo e sinistra non sono, storicamente, la stessa cosa. Né Marx né Engels, ricorda Michéa, hanno mai pensato una sola volta di definirsi «uomini di sinistra». E il movimento socialista si è tenuto, al suo sorgere, così opportunamente lontano dalla sinistra da subirne le più feroci repressioni (in primo luogo quella di Adolphe Thiers contro la Comune di Parigi nel maggio del 1871).
Ciò che definiamo «sinistra» ha in realtà, per Michéa, un'altra origine. Un'origine che risale al compromesso che le forze del movimento operaio stipularono a un certo punto della loro storia con i loro vecchi avversari della sinistra parlamentare contro i fautori dell’Ancien Régime (in Francia ciò accade con l’affaire Dreyfus). Compromesso che è il vero atto di nascita della sinistra moderna, il punto di partenza di quel processo che ha condotto alla dissoluzione del socialismo nel cosiddetto «campo del Progresso»." *

E già quella sinistra che si opponeva all'Ancien Regime aveva milioni di volte più dignità dell'attuale sinistra che si erge a quinta colonna del cosmopolitismo liberista.

Meridio91, chiudiamo qui questa piccola polemica, che tedia gli altri utenti e dalla quale non verremo mai a capo, restando ognuno sulle proprie posizioni.

* Neri Pozza Editore | I misteri della sinistra. Dall'ideale illuminista al trionfo del capitalismo assoluto (http://neripozza.it/libri/i-misteri-della-sinistra-dallideale-illuminista-al-trionfo-del-capitalismo-assoluto)

Kavalerists
22-08-19, 00:16
PROBABILMENTE LE ZECCHE IMMONDE DEI CESSISOCIALI, LERCI SERVI E QUINTE COLONNE DELLE OLIGARCHIE FINANZIARIE COSMOPOLITE, SONO GIA' STATE ALLERTATE PER METTERSI ALL'OPERA...

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GENOVA: INSULTATI E AGGREDITI ATTIVISTI DEL 12 OTTOBRE
[ mercoledì 20 agosto 2019]

Nella foto Leonardo Sinigaglia, uno degli attivisti aggrediti ieri a Genova e tra i promotori della MANIFESTAZIONE DEL 12 OTTOBRE.


COMUNICATO STAMPA

«Denunciamo l’ignobile aggressione avvenuta oggi al Mercato Rionale di Bolzaneto da parte di vili che ci hanno insultato, diffamandoci come fascisti, e hanno sputato contro i nostri ragazzi intenti a volantinare a favore della liberazione dell’Italia e della manifestazione che si terrà il 12 Ottobre 2019 a Roma.
Uno di questi, sfruttando le spalle rivoltegli, ha sferrato un pugno al capo di uno dei nostri, azione barbara ed immotivata, prima di scappare fra la folla.
Questo atto è particolarmente grave perché avviene in una città medaglia d’oro al Valor Militare alla Resistenza e perché si inserisce in un clima generale di polarizzazione violenta delle masse sfruttate.
La guerra fra poveri la vincono i ricchi, ed è bene che si inizi a capirlo.
Provvederemo a presentare un denuncia a carico di ignoti per diffamazione, in quanto nessuno può permettersi di apostrofarci con tali termini».

Comitato Liberiamo l’Italia – Liguria

https://sollevazione.blogspot.com/2019/08/genova-insultati-e-aggrediti-attivisti.html

Meridio91
24-08-19, 12:09
Spero che stavolta abbia imparato che la politica è una cosa seria e che non si dovrebbe scherzare parlando di bombe nelle banche ed altre fesserie del genere.

Mi riferisco proprio al Sinigaglia, che ho conosciuto a distanza e che reputo molto dannoso per l'ideologia sovranista e socialista. Blatera di disarmo totale della nazione, di democrazia organica ed altre sciocchezze utopiche che non ho ben capito.

So solo che, quando lo esautorammo stanchi dell'immobilità del movimento e lui riuscì a rientrare, mi espulse accusandomi di atlantismo fascioborghese (:44:) e sospese l'intera sezione romana che uscì in blocco. Dopodiché Giovine Italia tornò al solito immobilismo.

Certo, mi dispiace quanto gli è capitato, ma spero davvero gli sia di lezione.

LupoSciolto°
31-08-19, 10:53
Dopodiché Giovine Italia tornò al solito immobilismo.


Giovine Italia?

LupoSciolto°
31-08-19, 10:54
PROBABILMENTE LE ZECCHE IMMONDE DEI CESSISOCIALI, LERCI SERVI E QUINTE COLONNE DELLE OLIGARCHIE FINANZIARIE COSMOPOLITE, SONO GIA' STATE ALLERTATE PER METTERSI ALL'OPERA...

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GENOVA: INSULTATI E AGGREDITI ATTIVISTI DEL 12 OTTOBRE
[ mercoledì 20 agosto 2019]

Nella foto Leonardo Sinigaglia, uno degli attivisti aggrediti ieri a Genova e tra i promotori della MANIFESTAZIONE DEL 12 OTTOBRE.


COMUNICATO STAMPA

«Denunciamo l’ignobile aggressione avvenuta oggi al Mercato Rionale di Bolzaneto da parte di vili che ci hanno insultato, diffamandoci come fascisti, e hanno sputato contro i nostri ragazzi intenti a volantinare a favore della liberazione dell’Italia e della manifestazione che si terrà il 12 Ottobre 2019 a Roma.
Uno di questi, sfruttando le spalle rivoltegli, ha sferrato un pugno al capo di uno dei nostri, azione barbara ed immotivata, prima di scappare fra la folla.
Questo atto è particolarmente grave perché avviene in una città medaglia d’oro al Valor Militare alla Resistenza e perché si inserisce in un clima generale di polarizzazione violenta delle masse sfruttate.
La guerra fra poveri la vincono i ricchi, ed è bene che si inizi a capirlo.
Provvederemo a presentare un denuncia a carico di ignoti per diffamazione, in quanto nessuno può permettersi di apostrofarci con tali termini».

Comitato Liberiamo l’Italia – Liguria

https://sollevazione.blogspot.com/2019/08/genova-insultati-e-aggrediti-attivisti.html

Solite merde zozzo rosa. Solidarietà!

Lord Attilio
31-08-19, 13:07
Solite merde zozzo rosa. Solidarietà!

Va beh però anche loro fanno manifestazioni con dentro tutto il contrario di tutto tra cui gente impresentabile. E' dai tempi del Campo Antimperialista che fanno sti errori e non hanno ancora imparato. E ste cose non le dico io, marxista-leninista, ma anche un "sovranista" come Fraioli.


https://www.youtube.com/watch?v=HUyrPTK1aoA

Insomma l'aggressione è condannabile, però che vadano appresso a leghisti e gente ambigua ormai è difficlmente negabile.

Kavalerists
31-08-19, 14:22
Va beh però anche loro fanno manifestazioni con dentro tutto il contrario di tutto tra cui gente impresentabile. E' dai tempi del Campo Antimperialista che fanno sti errori e non hanno ancora imparato. E ste cose non le dico io, marxista-leninista, ma anche un "sovranista" come Fraioli.


https://www.youtube.com/watch?v=HUyrPTK1aoA

Insomma l'aggressione è condannabile, però che vadano appresso a leghisti e gente ambigua ormai è difficlmente negabile.

Per me sono più impresentabili ( per usare un eufemismo ) le merde immonde dei cessi sociali e tutti i sostenitori di scafisti, ONG, negrieri vari, immigrazionisti e feccia no borders.
Quanto il video: mi sembra l'elogio dell'immobilismo. E' stato giusto secondo me indire una manifestazione ora che la situazione è ancora calda.
Un coordinamento propedeutico, giusto perchè i vari liderini non si sentissero scavalcati, avrebbe significato solo una gran perdita di tempo.
Anzi, forse ottobre potrebbe essere già tardi.
Fraioli continuasse pure a fare il solone.

Lord Attilio
31-08-19, 15:08
Per me sono più impresentabili ( per usare un eufemismo ) le merde immonde dei cessi sociali e tutti i sostenitori di scafisti, ONG, negrieri vari, immigrazionisti e feccia no borders.

Il che non toglie che andare appresso ai leghisti e alla gente che gli sta attorno non è una buona idea.



Quanto il video: mi sembra l'elogio dell'immobilismo. E' stato giusto secondo me indire una manifestazione ora che la situazione è ancora calda.

Però nelle attuali condizioni rischia di pigliarsi tutti i riflettori Salvini se Sollevazione continua con gli stessi metodi. Cacchio, hanno fatto un errore tattico madornale nella valutazione del sostegno al governo. Hai presente dov'è finita la sinistra che dopo aver sostenuto Prodi ha fatto finta che non fosse successo nulla?



Un coordinamento propedeutico, giusto perchè i vari liderini non si sentissero scavalcati, avrebbe significato solo una gran perdita di tempo.
Anzi, forse ottobre potrebbe essere già tardi.
Fraioli continuasse pure a fare il solone.

La fretta però non è mai buona consigliera. Cosa gli costa riorganizzarsi un minimo? Tanto sicuramente non c'è la rivoluzione alle porte.

LupoSciolto°
31-08-19, 16:03
Pure io contesto alcune scelte di P101 e di Moreno Pasquinelli. Ma loro, con tutti i limiti del caso, hanno cercato di uscire dal ghetto della "sinistra" (oramai moribonda e autoreferenziale) per aprire un dialogo con i populisti (che comunque s'è rivelato fallimentare). Hanno fatto autocritica, ma questa autocritica non ha comportato un loro riposizionamento in qualche partitino zozzopallido.

Giusto? Sbagliato? Non sta a me dirlo.

Quello che non tollero è vedere i promotori del nulla (anarchici, trotskisti, autonomi della mutua e "antifa" vari) tacciare di fascismo e colpire vigliaccamente l'esponente di un movimento comunque valido.

Kavalerists
31-08-19, 16:24
Però nelle attuali condizioni rischia di pigliarsi tutti i riflettori Salvini se Sollevazione continua con gli stessi metodi. Cacchio, hanno fatto un errore tattico madornale nella valutazione del sostegno al governo. Hai presente dov'è finita la sinistra che dopo aver sostenuto Prodi ha fatto finta che non fosse successo nulla?

Questo governo aveva tanti limiti ideologici e di programma ma era un momento di rottura con l'azzerbinaggio totale dei precedenti, infatti era molto sgradito da quei poteri europisti che sugli zerbini ci si puliscono abitualmente la merda dalle scarpe. E oltre a questo aveva palesi quinte colonne che mettevano i bastoni fra le ruote. Ma nessuno si poteva immaginare il suicidio di Salvini, quindi di che autocritica si dovrebbe parlare? Di non aver avuto la palla di cristallo?

Quanto alla rottura o comunque alla fine del sostegno tattico al governo, Programma 101 l'ha palesato pubblicamente l'indomani del voto M5S alla Van der Leyen...

http://https://sollevazione.blogspot.com/2019/07/con-noi-avete-chiuso-di-comitato.html

Poi vabbè, ci sono i sovranisti alla Fraioli che magari si aspettano l'Italexit dal PD al governo e dall'inciucio coi 5S...

Kavalerists
31-08-19, 16:42
Che poi voglio dire la Lega fa schifo perchè fa schifo, perchè è un partito ricchista e liberista, filopadronale fin nelle ossa, non perchè è un partito posizionato ufficialmente a destra ( almeno è coerente ).
Perchè non è che fa meno schifo il PD delle liberalizzazioni, delle leggi per renderci tutti precari, dei Job Acts, e dell'abolizione dell'art. 18., e del'austerity perchè ce lo chiede l'Europa, solo perchè si posiziona a sinistra e i sinistrati di vario tipo e grado sono contenti.
Per non parlare dei paglaicci pentastellati che anni fa blateravano di uscita dall'euozona e dalla moneta unica e poi votano la bilderberghiana Van del Leyen, e appestano il governo con un elemento come la Trenta che davanti alla protervia delle ONG sembrava mantenere un filo diretto con Macron e Moscovici per ricevere ordini...
Con chi di questi mi dovrebbe fare più schifo accompagnarmi?
Se poi la differenza, la discriminante, sta nel "più negri per tutti", o nelle adozioni gay, che fa sentire migliori e moralmente superiori tanti sinistroidi, allora vabbè, lascio perdere perchè proprio manca il terreno di confronto, per quel che mi riguarda.

Meridio91
31-08-19, 17:22
Comunque ho saputo che la manifestazione di ottobre sarà apartitica.

Gran bella pensata, son sicuro che il governo si cagherà nelle mutande...(chiedo scusa in anticipo per il gergo scurrile)

Kavalerists
31-08-19, 18:14
Comunque ho saputo che la manifestazione di ottobre sarà apartitica.

Gran bella pensata, son sicuro che il governo si cagherà nelle mutande...(chiedo scusa in anticipo per il gergo scurrile)

E figurati quanto si caca se la gente se ne resta a casa...

Lord Attilio
31-08-19, 20:45
Pure io contesto alcune scelte di P101 e di Moreno Pasquinelli. Ma loro, con tutti i limiti del caso, hanno cercato di uscire dal ghetto della "sinistra" (oramai moribonda e autoreferenziale) per aprire un dialogo con i populisti (che comunque s'è rivelato fallimentare). Hanno fatto autocritica, ma questa autocritica non ha comportato un loro riposizionamento in qualche partitino zozzopallido.

Giusto? Sbagliato? Non sta a me dirlo.

Quello che non tollero è vedere i promotori del nulla (anarchici, trotskisti, autonomi della mutua e "antifa" vari) tacciare di fascismo e colpire vigliaccamente l'esponente di un movimento comunque valido.

Io non metto in discussione la buona fede di P101, a differenza di quanto faccio per esempio con quella congrega di opportunisti e poltronari che è diventato il circo Bagnai. E manco giustifico un atto di intimidazione politica, ci mancherebbe. La cosa che volevo dire è che a differenza di noi del FGC, che ci becchiamo dei rossobruni a cazzo dai soliti mongoloidi nonostante facciamo le camminate partigiane, loro farebbero meglio a troncare i rapporti con certa gente. Già vieni categorizzato male a priori, se gli dai pure un motivo valido allora è finita.

Lord Attilio
31-08-19, 20:54
Questo governo aveva tanti limiti ideologici e di programma ma era un momento di rottura con l'azzerbinaggio totale dei precedenti, infatti era molto sgradito da quei poteri europisti che sugli zerbini ci si puliscono abitualmente la merda dalle scarpe. E oltre a questo aveva palesi quinte colonne che mettevano i bastoni fra le ruote. Ma nessuno si poteva immaginare il suicidio di Salvini, quindi di che autocritica si dovrebbe parlare? Di non aver avuto la palla di cristallo?

Quanto alla rottura o comunque alla fine del sostegno tattico al governo, Programma 101 l'ha palesato pubblicamente l'indomani del voto M5S alla Van der Leyen...

http://https://sollevazione.blogspot.com/2019/07/con-noi-avete-chiuso-di-comitato.html

Poi vabbè, ci sono i sovranisti alla Fraioli che magari si aspettano l'Italexit dal PD al governo e dall'inciucio coi 5S...

Era abbastanza palese già prima delle elezioni dove sarebbero andate a parare le due forze anti-sistema, quando sia Salvini che Di Maio hanno cominciato a moderare i toni anti-sistema e hanno entrambi giurato fedeltà alla NATO e all'UE. Da lì si poteva capire che, dati i margini di manovra striminziti che ci sono consentiti dentro queste due entità, il governo non avrebbe spostato di un millimetro i rapporti di forza. Loro purtroppo non riescono a vedere questi duri fatti ma sono rimasti tutto il tempo ammaliati da scontri sui nomi, da commissioni controllate da Bagnai, insomma da giochi di ombre, incolpando questa o quella figura, per esempio Mattarella, che avrebbe complottato ai danni del governo. Ma non sono i nomi, ma i rapporti di forza nella società che cambiano le cose. E sostenendo tatticamente il governo hai perso tempo prezioso a costruire un'alternativa decente.

Lord Attilio
31-08-19, 20:57
Che poi voglio dire la Lega fa schifo perchè fa schifo, perchè è un partito ricchista e liberista, filopadronale fin nelle ossa, non perchè è un partito posizionato ufficialmente a destra ( almeno è coerente ).
Perchè non è che fa meno schifo il PD delle liberalizzazioni, delle leggi per renderci tutti precari, dei Job Acts, e dell'abolizione dell'art. 18., e del'austerity perchè ce lo chiede l'Europa, solo perchè si posiziona a sinistra e i sinistrati di vario tipo e grado sono contenti.
Per non parlare dei paglaicci pentastellati che anni fa blateravano di uscita dall'euozona e dalla moneta unica e poi votano la bilderberghiana Van del Leyen, e appestano il governo con un elemento come la Trenta che davanti alla protervia delle ONG sembrava mantenere un filo diretto con Macron e Moscovici per ricevere ordini...
Con chi di questi mi dovrebbe fare più schifo accompagnarmi?
Se poi la differenza, la discriminante, sta nel "più negri per tutti", o nelle adozioni gay, che fa sentire migliori e moralmente superiori tanti sinistroidi, allora vabbè, lascio perdere perchè proprio manca il terreno di confronto, per quel che mi riguarda.

Di certo è sempre utile riconoscere i servi del sistema, ma è ancora meglio riconoscere possibili tsiprioti in tempo prima che facciano danni, senza perdersi in uno scontro sul meno peggio da cui francamente non credo verrebbe fuori nulla di utile.

Kavalerists
25-09-19, 18:12
KONARÈ: IL 12 OTTOBRE SARÒ CON VOI
[ martedì 24 settembre 2019 ]

https://1.bp.blogspot.com/-Pd9P6gPEOaw/XYnhR_Xbj5I/AAAAAAAAjQU/Y210aaJcSR8Ore5ZelF9euRAZOvjKbr9gCLcBGAsYHQ/s400/konare%25CC%2580-12-ottobre.jpg

Crescono le adesioni alla manifestazione del 12 ottobre LIBERIAMO L'ITALIA.
L'ultima in ordine di tempo è quella di Mohamed Konarè, portavoce del Movimento Panafricanista.
Di seguito, nel conteso della sua critica al Ministro dell'agricoltura Bellanova, la video-dichiarazione con cui Konarè annuncia la sua partecipazione alla manifestazione del 12 ottobre.


https://www.youtube.com/watch?v=D26-HTQJPAo


https://sollevazione.blogspot.com/2019/09/konare-il-12-ottobre-saro-con-voi.html

Kavalerists
01-10-19, 21:22
https://www.youtube.com/watch?v=3iej0A0QDEU

Kavalerists
12-10-19, 23:15
Un brevissimo anticipo:



https://www.youtube.com/watch?v=NENQ8mEsTOE

Blake
14-10-19, 17:52
Un brevissimo anticipo:



https://www.youtube.com/watch?v=NENQ8mEsTOE

Purtroppo poca gente.Senza il sostegno dei media è dura. . .

Kavalerists
14-10-19, 18:58
Purtroppo poca gente.Senza il sostegno dei media è dura. . .

Puntii di vista.


https://www.youtube.com/watch?v=0ylrTp2cWcU

Ma mica c'era da aspettarsi le centinaia di migliaia, eh...

Kavalerists
14-10-19, 18:59
https://www.youtube.com/watch?v=IdaoNrJOck4

Kavalerists
14-10-19, 19:01
12 OTTOBRE: BILANCIO A CALDO
[ domenica 13 ottobre 2019 ]



UNA SINFONIA DI LIBERTÀ
12 ottobre, un primo bilancio

comunicato del Comitato promotore


Diversi sono i criteri per valutare se una manifestazione è stata un successo oppure no.

Certo, anzitutto da quanti hanno raccolto la sfida. Aver motivato più di tremila cittadini venuti a Roma da tutto il Paese, la gran parte con mezzi propri, è un grande successo. La data del 12 ottobre sarà una data da ricordare.

Un grande successo, per niente scontato quindi, confermato dal diversi fattori.

Avevamo detto che il 12 ottobre sarebbe stato il primo passo, l’inizio di un cammino, quello che dovrà dare vita ad un movimento popolare, indipendente e trasversale, per liberare l’Italia dalle gabbie dell’Unione europea e del neoliberismo.


La volontà, non solo nostra, ma dei tanti che erano in piazza è che sì, si deve andare avanti in questa direzione. Non demordere, agire, organizzarsi, per costruire LIBERIAMO L’ITALIA come nuova comunità politica, democratica, ribelle, patriottica e internazionalista perché solidale con gli altri popoli. La Costituzione del 1948 come nostra stella polare.

Sappiamo che il terreno è in salita, ma i tantissimi cittadini che ieri ci hanno avvicinato offrendo la loro disponibilità ad essere protagonisti di questo cammino di libertà, ci riempie di gioia e ci da tanta forza. La responsabilità è enorme, sappiamo che il difficile comincia adesso, che non possiamo permetterci errori.

Non li faremo se sapremo fare tesoro della lezione che ieri ci è venuta.


Ieri, in piazza, era palpabile il clima di soddisfazione: per lo spirito unitario, plurale ma inclusivo della manifestazione.

È stata come una sinfonia: tante le voci uno solo l’annuncio: LIBERIAMO L’ITALIA!

Di più. Grazie ai fratelli stranieri presenti (greci, francesi, spagnoli, inglesi, austriaci, ma anche africani) e di quelli non presenti (saluti sono giunti da diversi altri paesi), la manifestazione ha voluto esprimere il sentimento di fratellanza verso tutti i popoli che soffrono sotto il giogo delle oligarchie liberiste e della finanza predatoria globale.

Solo uniti vinceremo, uniti procederemo, uniti ce la faremo.

Il Comitato promotore
13 ottobre 2019

* Fonte Fonte: Liberiamo l'Italia

https://sollevazione.blogspot.com/2019/10/12-ottobre-bilancio-caldo.html

Blake
15-10-19, 00:16
Ho visto le immagini.Per essere un primo passo organizzato senza sostegno mediatico va più che bene.Mi auguro che Vox riesca a radunare politicamente tutti questi italiani "svegli",sovranisti,anti Ue,anti BCE socialisti e patrioti.

Kavalerists
18-10-19, 21:54
12 OTTOBRE: IO C'ERO di Paola N.
[ giovedì 17 ottobre 2019 ]

https://1.bp.blogspot.com/-QP9vE6zmpeg/XagsaTOzYdI/AAAAAAAAjck/tHYhKzftF9AwbzLT0f8edHBYf0UmBajFwCLcBGAsYHQ/s400/bici.jpg

Sapevo che dalla mia regione partiva un autobus organizzato dai promotori.
Sono andata invece per fatti miei, in treno. Un po' perché non li conoscevo, un po' perché mi sono voluta mantenere ai margini, e poi perché la manifestazione sarà un flop.
Se va male, mi son detta, me ne ritorno a casa così come sono venuta.
Sì, un misto di sfiducia, di curiosità, di pessimismo, e anche di timore.
Poi, una volta partito il corteo mi ci sono infilata dentro.
Mi sono sentita a casa mia, come in famiglia.
Una strana magia, non conoscevo nessuno di quelli accanto a me, ma sentivo gli altri non solo come amici, li sentivo come sorelle e fratelli, accomunati dalla stessa rabbia, dallo stesso orgoglio.
Mi mancava tanto e da tanto tempo questo sentirmi parte di una comunità.

Donne e uomini, giovani (molti, finalmente) e anziani, italiani da ogni parte d'Italia.
E man mano che avanzavamo il sentimento di paura svaniva e si trasformava in gioia, gioia per esserci, per esistere, per non sentirmi più sola.
Confesso di essermi emozionata, commossa, anzitutto quando ha preso la parola quella bellissima donna greca che mostrando la terra di Maratona, ha portato i fieri saluti del suo popolo in resistenza contro i mostri che l'hanno umiliato.
No, noi non faremo la stessa fine!
Il mio grazie dal profondo del cuore agli organizzatori che ci hanno convocato a Roma.
Che sia l'alba della nuova Italia.

https://1.bp.blogspot.com/-zJsCpyB2_Yg/XagxaE8ohfI/AAAAAAAAjcs/5vzEpRZLKJQqRh_V6BHXOF1um6PjoR9TgCLcBGAsYHQ/s320/DSC_0087_merci_k-e1571170193955.jpg

Paola N. venuta FIRENZE

https://sollevazione.blogspot.com/2019/10/12-ottobre-io-cero-di-paola-n.htmlhttp://

RibelleInEsilio
19-10-19, 02:46
Notevole, direi, data l'auto-organizzazione.

Bene così.

LupoSciolto°
19-10-19, 17:35
Ottimo.

Kavalerists
25-10-19, 20:44
ELEZIONI IN UMBRIA.


UMBRIA: PER CHI VOTIAMO NOI
[ venerdì 25 ottobre 2019 ]

https://1.bp.blogspot.com/-SVpC8WnzWMA/XbKjddOj02I/AAAAAAAAjgQ/YhkBJZkuv7EK-vOdBatWLnsgFOaCoYnZgCLcBGAsYHQ/s400/rubicondi.jpg

Gli umbri vanno al voto prima del previsto a causa delle dimissioni della Giunta di centro-sinistra, travolta da "sanitopoli".

Non è difficile prevedere, anche visto com'è andata in diverse elezioni comunali, la vittoria del centro-destra a trazione leghista.
Il tracollo della improbabile coalizione tra PD e 5 Stelle è quindi certo. Si tratta semmai di vedere quanto esso sarà grande.

Come sezione Umbra del Movimento Popolare di Liberazione - Programma 101 la nostra indicazione di voto è per Rossano Rubicondi, candidato Presidente del Partito Comunista. Decisione avvenuta dopo un incontro svolto con Rossano ed il segretario regionale del Pc.

Le ragioni sono presto dette.

(1) Rossano Rubicondi non è figlio di nessuno. Elemento di punta dell'opposizione interna alla CGIL, è stato protagonista di tante battaglie in difesa dei diritti dei lavoratori, e non solo di quelle. Mai colluso col corrotto sistema di potere del Pd. Rossano è quindi un simbolo, un simbolo della lotta per la giustizia sociale, di chi non ha tradito le proprie radici ideali. Per questo, malgrado le differenze, noi lo consideriamo non solo un compagno ma anche un fratello.

(2) Rossano è il candidato del Partito comunista. Per quante critiche si possano fare a questo Partito, esso è il solo, di quel che resta della sinistra, che ha il coraggio di rivendicare l'uscita dalla gabbia dell'Unione europea, dall'euro come pure dalla NATO.

(3) Tenendo conto del sistema istituzionale brutalmente presidenzialista, rafforzato da una legge elettorale ultra maggioritaria (voluta dal Pd), scarse sono le possibilità, per una forza popolare rivoluzionaria, di entrare nel Consiglio regionale. Per quanto appesa ad un filo, questa possibilità tuttavia esiste e va quindi perseguita con forza. Superare l'alto sbarramento elettorale sarebbe una grande vittoria, non solo per il Partito comunista, ma per tutta l'opposizione, sociale e patriottica della nostra regione. In vista del futuro c'è bisogno come il pane di un risultato positivo che attesti che c'è una minoranza consapevole che non ha portato la testa all'ammasso.

Sulla scheda gli umbri troveranno anche la lista del Fronte Sovranista Italiano con Martina Carletti candidata alla Presidenza della regione. Auguriamo agli amici del FSI un risultato dignitoso, ma per come stanno le cose e per l'estrema debolezza del gruppo, ciò è altamente improbabile. Si tratta di una candidatura di bandiera destinata all'irrilevanza. Non ci sono ragioni per cui noi, in questa fase in cui c'è invece bisogno di far fare passi avanti all'opposizione democratica e patriottica, si debba condividere una scelta minoritaria destinata alla sconfitta.


I compagni umbri del Movimento Popolare di Liberazione - Programma 101


https://sollevazione.blogspot.com/2019/10/umbria-per-chi-votiamo-noi.html

Kavalerists
01-11-19, 07:59
LIBERIAMO L'ITALIA: VERSO L'ASSEMBLEA COSTITUENTE
[ martedì, 29 ottobre 2019 ]

Sabato 26 ottobre, a Firenze, si è riunito il Coordinamento nazionale di Liberiamo l’Italia, i promotori della manifestazione del 12 ottobre scorso.
La riunione ha approvato all’unanimità la risoluzione con cui si da avvio al processo costituente per fare di Liberiamo l’Italia un movimento politico popolare alternativo al centro destra e al centro sinistra.
Ecco il testo della risoluzione

«Il prossimo 7 dicembre si svolgerà a Roma l’assemblea con cui verrà pubblicamente aperto il processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico democratico basato sulla partecipazione attiva dei cittadini nei Comitati Popolari Territoriali già in via di formazione.

Per partecipare all’assemblea è necessario registrarsi sul sito web liberiamolitalia.org, segnalando così la propria partecipazione.

L’Assemblea del 7 dicembre deve:

(1) Approvare per acclamazione una mozione politica d’indirizzo con cui viene dato avvio al processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico indipendente. Questa deve contenere i principi del modello organizzativo che dovrà darsi LIBERIAMO L’ITALIA e le regole basilari che accompagnano il Movimento fino alla sua effettiva fondazione (primavera 2020).

(2) Approvare nelle linee generali la bozza di Manifesto politico del Movimento, che dovrà contenere la nostra visione sociale e politica. Manifesto che appunto sarà sottoposto al vaglio del processo costituente ed ai vari Comitati Popolari Territoriali.

(3) Eleggere per acclamazione il Coordinamento nazionale.

(4) L’Assemblea si concluderà con un giuramento solenne di fedeltà alla Costituzione del 1948 e l’impegno di ognuno che la lotta continuerà fino a quando la Repubblica italiana non diventerà pienamente sovrana, libera e democratica».

* Fonte: LIBERIAMO L'ITALIA:
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6 commenti:

Vincenzo Cucinotta scrive:
30 ottobre 2019 11:32

Ma perchè "per acclamazione"? Pubblico che applaude a decisioni già assunte, una partecipazione del tutto passiva, o ho capito male deducendolo dall'uso ripetuto del termine "acclamazione"?
Se invece è come ho capito, permettetemi di dire che non la trovo cosa di cui esserne fieri.
SOLLEVAZIONE risponde:
30 ottobre 2019 13:09

Gentile Vincenzo,

l'assemblea del 7 dicembre è, come sottolineato, atto politico con cui si aprirà il processo costituente.
Per acclamazione vuol dire che i due documenti (Manifesto e modello organizzativo), approvati nelle loro linee generali, saranno poi sottoposti, nei messi successivi, al vaglio dei COMITATI POPOLARI TERRITORIALI, che li discuteranno, potendo così proporre emendamenti e cambiamenti.
I due documenti saranno quindi sottoposti a voto conclusivo dell'assemblea o congresso fondativo (primavera 2020).
A noi pare una procedura massimamente democratica.
Vincenzo Cucinotta scrive:
30 ottobre 2019 17:08

Un'approvazione per acclamazione è un'approvazione farlocca, non v'è in questo nessuna traccia, neanche minima, di democrazia. Mi parrebbe molto meglio che, visto che c'è un gruppo proponente, si assuma le sue responsabilità, non nascondendosi dietro una procedura che si pretende democratica senza evidentemente esserlo.
L'importante è che al momento della costituzione dell'organizzazione il gruppo proponente faccia il necessario passo indietro senza pretendere di prefigurare l'organizzazione che ha concorso a proporre, ma della quale non deve credere di avere la proprietà. Il rischio, quando si prevedono false certificazioni democratiche, è quello di pretendere poi di avere titoli maggiori rispetto agli altri per imporre la propria idea all'organizzazione, cioè di trasformare un congresso fondativo in un semplice momento di ratifica di quanto deciso dai proponenti.
Insomma, io penso si debba separare nettamente le due fasi, quella precongressuale e quella congressuale/postcongressuale. Nessuno chiede a un gruppo proponente permessi e certificazioni per portare avanti il proprio progetto, ma chiede che si ritragga opportunamente al momento della costituzione dell'organizzazione, cioè quando il proprio compito si è esaurito, avendo ottenuto il risultato auspicato.
Anonimo scrive:
30 ottobre 2019 19:39

"Giuramento solenne di fedelta' alla Costituzione Italiana", se ti avessero proposto una cosa del genere negli anni 70 gli avresti riso in faccia. Cosa si deve fare per campare! Chiedo scusa, ma la considerazione mi e' venuta spontanea.
SOLLEVAZIONE risponde:
31 ottobre 2019 10:26

Gentile Cucinotta,

noi pensiamo che farlocca ( e francamente stramba) sia la sua critica.

Ci ripetiamo: verrà approvata la BOZZA del Manifesto proposta dal Coordinamento nazionale

Ci ripetiamo: l'assemblea del 7 dicembre NON E' un "momento fondativo", che avverrà solo a conclusione della fase costituente (primavera)

Finto e falsamente democratico sarebbe un congresso fondativo che avesse dovuto discutere, e quindi votare un Manifesto, nell'arco angusto di un giorno o due. Questa sì che sarebbe stata una farsa di democrazia.

Si è scelto, al contrario, proprio per dare massimo spazio alla partecipazione dei militanti e degli attivisti, che la discussione si sviluppi ai vari livelli terrritoriali, per alcuni mesi.


SOLLEVAZIONE risponde:
31 ottobre 2019 10:27

LA COSTITUZIONE....

applicarla oggi, entro la gabbia Ue liberista, sarebbe un atto di portata rivoluzionaria.

https://sollevazione.blogspot.com/2019/10/liberiamo-litalia-verso-lassemblea.html

Blake
01-11-19, 12:07
LIBERIAMO L'ITALIA: VERSO L'ASSEMBLEA COSTITUENTE
[ martedì, 29 ottobre 2019 ]

Sabato 26 ottobre, a Firenze, si è riunito il Coordinamento nazionale di Liberiamo l’Italia, i promotori della manifestazione del 12 ottobre scorso.
La riunione ha approvato all’unanimità la risoluzione con cui si da avvio al processo costituente per fare di Liberiamo l’Italia un movimento politico popolare alternativo al centro destra e al centro sinistra.
Ecco il testo della risoluzione

«Il prossimo 7 dicembre si svolgerà a Roma l’assemblea con cui verrà pubblicamente aperto il processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico democratico basato sulla partecipazione attiva dei cittadini nei Comitati Popolari Territoriali già in via di formazione.

Per partecipare all’assemblea è necessario registrarsi sul sito web liberiamolitalia.org, segnalando così la propria partecipazione.

L’Assemblea del 7 dicembre deve:

(1) Approvare per acclamazione una mozione politica d’indirizzo con cui viene dato avvio al processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico indipendente. Questa deve contenere i principi del modello organizzativo che dovrà darsi LIBERIAMO L’ITALIA e le regole basilari che accompagnano il Movimento fino alla sua effettiva fondazione (primavera 2020).

(2) Approvare nelle linee generali la bozza di Manifesto politico del Movimento, che dovrà contenere la nostra visione sociale e politica. Manifesto che appunto sarà sottoposto al vaglio del processo costituente ed ai vari Comitati Popolari Territoriali.

(3) Eleggere per acclamazione il Coordinamento nazionale.

(4) L’Assemblea si concluderà con un giuramento solenne di fedeltà alla Costituzione del 1948 e l’impegno di ognuno che la lotta continuerà fino a quando la Repubblica italiana non diventerà pienamente sovrana, libera e democratica».

* Fonte: LIBERIAMO L'ITALIA:
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6 commenti:

Vincenzo Cucinotta scrive:
30 ottobre 2019 11:32

Ma perchè "per acclamazione"? Pubblico che applaude a decisioni già assunte, una partecipazione del tutto passiva, o ho capito male deducendolo dall'uso ripetuto del termine "acclamazione"?
Se invece è come ho capito, permettetemi di dire che non la trovo cosa di cui esserne fieri.
SOLLEVAZIONE risponde:
30 ottobre 2019 13:09

Gentile Vincenzo,

l'assemblea del 7 dicembre è, come sottolineato, atto politico con cui si aprirà il processo costituente.
Per acclamazione vuol dire che i due documenti (Manifesto e modello organizzativo), approvati nelle loro linee generali, saranno poi sottoposti, nei messi successivi, al vaglio dei COMITATI POPOLARI TERRITORIALI, che li discuteranno, potendo così proporre emendamenti e cambiamenti.
I due documenti saranno quindi sottoposti a voto conclusivo dell'assemblea o congresso fondativo (primavera 2020).
A noi pare una procedura massimamente democratica.
Vincenzo Cucinotta scrive:
30 ottobre 2019 17:08

Un'approvazione per acclamazione è un'approvazione farlocca, non v'è in questo nessuna traccia, neanche minima, di democrazia. Mi parrebbe molto meglio che, visto che c'è un gruppo proponente, si assuma le sue responsabilità, non nascondendosi dietro una procedura che si pretende democratica senza evidentemente esserlo.
L'importante è che al momento della costituzione dell'organizzazione il gruppo proponente faccia il necessario passo indietro senza pretendere di prefigurare l'organizzazione che ha concorso a proporre, ma della quale non deve credere di avere la proprietà. Il rischio, quando si prevedono false certificazioni democratiche, è quello di pretendere poi di avere titoli maggiori rispetto agli altri per imporre la propria idea all'organizzazione, cioè di trasformare un congresso fondativo in un semplice momento di ratifica di quanto deciso dai proponenti.
Insomma, io penso si debba separare nettamente le due fasi, quella precongressuale e quella congressuale/postcongressuale. Nessuno chiede a un gruppo proponente permessi e certificazioni per portare avanti il proprio progetto, ma chiede che si ritragga opportunamente al momento della costituzione dell'organizzazione, cioè quando il proprio compito si è esaurito, avendo ottenuto il risultato auspicato.
Anonimo scrive:
30 ottobre 2019 19:39

"Giuramento solenne di fedelta' alla Costituzione Italiana", se ti avessero proposto una cosa del genere negli anni 70 gli avresti riso in faccia. Cosa si deve fare per campare! Chiedo scusa, ma la considerazione mi e' venuta spontanea.
SOLLEVAZIONE risponde:
31 ottobre 2019 10:26

Gentile Cucinotta,

noi pensiamo che farlocca ( e francamente stramba) sia la sua critica.

Ci ripetiamo: verrà approvata la BOZZA del Manifesto proposta dal Coordinamento nazionale

Ci ripetiamo: l'assemblea del 7 dicembre NON E' un "momento fondativo", che avverrà solo a conclusione della fase costituente (primavera)

Finto e falsamente democratico sarebbe un congresso fondativo che avesse dovuto discutere, e quindi votare un Manifesto, nell'arco angusto di un giorno o due. Questa sì che sarebbe stata una farsa di democrazia.

Si è scelto, al contrario, proprio per dare massimo spazio alla partecipazione dei militanti e degli attivisti, che la discussione si sviluppi ai vari livelli terrritoriali, per alcuni mesi.


SOLLEVAZIONE risponde:
31 ottobre 2019 10:27

LA COSTITUZIONE....

applicarla oggi, entro la gabbia Ue liberista, sarebbe un atto di portata rivoluzionaria.

https://sollevazione.blogspot.com/2019/10/liberiamo-litalia-verso-lassemblea.html

C'è il rischio di una frammentazione eccessiva.Occorre convogliarci tutti su Vox. . .

Kavalerists
01-11-19, 12:25
C'è il rischio di una frammentazione eccessiva.Occorre convogliarci tutti su Vox. . .

Ovunque, purchè magari si riuscisse a fare un soggetto unico, anche una federazione, però fatta con sincerità e reale unità d'intenti. .

Kavalerists
10-11-19, 19:33
LIBERIAMO L'ITALIA: ASSEMBLEA NAZIONALE IL 7 DICEMBRE
[ venerdì 8 novembre 2019 ]

https://1.bp.blogspot.com/-ueE5MaqESxw/XcWiqQV_w6I/AAAAAAAAjlc/-kwwGydXHQwtukWWO5O3CFkBXnNY6AZ2wCLcBGAsYHQ/s400/ass-cost-7-12.jpg

Sabato 26 ottobre, a Firenze, si è riunito il Coordinamento nazionale di Liberiamo l’Italia. Dopo articolata discussione è stata approvata all’unanimità la risoluzione (vedi più sotto) con cui si è deciso di avviare il processo costituente per fare di Liberiamo l’Italia un movimento politico popolare alternativo al centro destra e al centro sinistra.

«Il prossimo 7 dicembre si svolgerà a Roma l’assemblea con cui verrà pubblicamente aperto il processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico democratico basato sulla partecipazione attiva dei cittadini nei Comitati Popolari Territoriali già in via di formazione.

Per partecipare all’assemblea è necessario registrarsi sul sito web liberiamolitalia.org, segnalando così la propria partecipazione.

L’Assemblea del 7 dicembre deve:

(1) Approvare per acclamazione una mozione politica d’indirizzo con cui viene dato avvio al processo costituente di LIBERIAMO L’ITALIA come movimento politico indipendente. Questa deve contenere i principi del modello organizzativo che dovrà darsi LIBERIAMO L’ITALIA e le regole basilari che accompagnano il Movimento fino alla sua effettiva fondazione (primavera 2020).


(2) Approvare nelle linee generali la bozza di Manifesto politico del Movimento, che dovrà contenere la nostra visione sociale e politica. Manifesto che appunto sarà sottoposto al vaglio del processo costituente ed ai vari Comitati Popolari Territoriali.
(3) Eleggere per acclamazione il Coordinamento nazionale.
(4) L’Assemblea si concluderà con un giuramento solenne di fedeltà alla Costituzione del 1948 e l’impegno di ognuno che la lotta continuerà fino a quando la Repubblica italiana non diventerà pienamente sovrana, libera e democratica».

https://1.bp.blogspot.com/-6xazufft85g/XcUnZj7m94I/AAAAAAAAjlI/dm3agHtb3SkBkDBhtff7YLnfdWbBB9XXgCLcBGAsYHQ/s400/testata-nuova.jpg

* Fonte: LIBERIAMO L'ITALIA


https://sollevazione.blogspot.com/2019/11/liberiamo-litalia-assemblea-nazionale.html

Kavalerists
17-11-19, 23:51
https://www.voxitalia.net/eventi/1-liberiamoci-dal-liberismo

https://www.voxitalia.net/images/icagenda/thumbs/themes/ic_large_w900h600q100_evento-24-nov-milano.jpg
LupoSciolto° tu magari ci potresti andare e farci poi sapere qualcosa, le tue impressioni?

Kavalerists
18-11-19, 00:15
Dal sito di Vox Italiae:





VOX ITALIA è un movimento politico che nasce per dar voce all'Interesse Nazionale.

Il movimento unisce valori di destra e idee di sinistra. Valori dimenticati dalla destra e idee abbandonate dalla sinistra. Occorre pensare altrimenti. Sempre. E muoversi obstinate contra. In rivendicata antitesi con l'inerzialità del coro virtuoso del politicamente corretto, superstruttura santificante i rapporti di forza del globalismo finanziario a beneficio degli apolidi signori del big business sradicato e sradicante.

Il pensiero unico politicamente corretto ha valori di sinistra e idee di destra: si identitifca valorialmente nel cosmopolitismo sans frontières, nel libertarismo post-identitario, nel progressismo senza limitazioni, nell'abbattimento di ogni autorità; si rispecchia idealmente nel competitivismo assoluto, nel sacro dogma della liberalizzazione del materiale e dell'immateriale, nella rimozione dei diritti sociali in nome della concorrenza planetaria al ribasso.
Contro il pensiero unico, occorre oggi avere idee di sinistra e valori di destra. Idee di sinistra: lavoro, diritti sociali, senso sociale della comunità e del bonum commune, solidarietà antiutilitaristica. Valori di destra: Stato nazionale patriottico come fortilizio contro la privatizzazione liberista, famiglia contro l'atomizzazione individualistica della società, lealtà e onore contro l'"impero dell'effimero" (Lipovetsky) e la superficialità consumistica liberal-libertaria, religione della trascendenza come opposizione ragionata al monoteismo idolatrico del mercato e all'ateismo nichilistico della forma merce.

Poco importa se a destra diranno che siamo comunisti e a sinistra che siamo fascisti. È il prezzo da pagare per chi abbia il coraggio di procedere controcorrente, consapevole che il vecchio sta morendo e il nuovo fatica a nascere.

D. Fusaro
Manifesto Politico


https://www.voxitalia.net/

LupoSciolto°
18-11-19, 16:11
https://www.voxitalia.net/eventi/1-liberiamoci-dal-liberismo

https://www.voxitalia.net/images/icagenda/thumbs/themes/ic_large_w900h600q100_evento-24-nov-milano.jpg
LupoSciolto° tu magari ci potresti andare e farci poi sapere qualcosa, le tue impressioni?

Vedrò se tempo e benzina me lo permetteranno. Grazie per la segnalazione.

LupoSciolto°
25-11-19, 18:23
Non sono andato. L'influenza ha avuto la peggio:snob:

Kavalerists
26-11-19, 20:35
https://1.bp.blogspot.com/-JvAcmjymu1s/XdrHShavStI/AAAAAAAAjuM/hQWSoPRCEyU_pzcSi9mTZtqky42zHFWuwCLcBGAsYHQ/s400/6-7-dicembre-LIT.jpg

Kavalerists
09-12-19, 20:31
LIBERIAMO L'ITALIA C'È
di Daniela Di Marco
[ domenica 8 dicembre 2019 ]

Con l'inno nazionale si sono aperti ieri a Roma i lavori
dell'Assemblea Costituente di Liberiamo l'Italia
Due giorni intensi, faticosi, importanti per Liberiamo l’Italia.
Nel pomeriggio di venerdì la manifestazione-presidio sotto il Parlamento per dire No al MES.
Quindi ieri l’annunciata Assemblea Costituente presso il Centro Congressi Frentani.
Il tempo ci dirà se ciò che stiamo seminando porterà i frutti che tutti vogliamo.

Partiamo dalla manifestazione. E’ un fatto che essa sia stata, almeno ad oggi, l’unica protesta pubblica contro questo trattato capestro che è il MES.
Non c’è solo questo di cui andare fieri, siamo orgogliosi soprattutto per la qualità dei numerosi interventi che si sono succeduti, a dimostrazione che lorsignori non hanno a che fare con degli indignati che esprimono il loro dissenso, ma con dei cittadini che hanno studiato, che non solo hanno fatto “i compiti a casa” sviscerando fin nei dettagli le insidie del trattato, ma che hanno idee precise su come il nostro Paese potrebbe risorgere se si decidesse ad uscire dalla gabbia dell’Unione europea riconquistando piena sovranità.
Il giorno dopo eravamo al Centro congressi Frentani per l’Assemblea costituente del movimento Liberiamo l’Italia.
Sala quasi completamente gremita, con attivisti e amici giunti da tutto il Paese.

Dopo l’apertura dei lavori di Guido Grossi e l’introduzione politica di Leonardo Sinigaglia, si è dato via al dibattito.
Ben 54 gli interventi.
Il primo l’ha fatto Marianna, 16 anni, vera e propria mascotte dell’Assemblea, la più giovane tra i diversi ragazzi presenti. Fatto che considero un importante punto di merito per Liberiamo l’Italia.


Prima Assemblea-presidio contro il MES, sotto il Parlamento. Roma, 6 dicembre 2019
Non ricordo qui tutti i nomi degli intervenuti. Segnalo solo i saluti di Paolo Maddalena, l’amico Nino Galloni, Fulvio Grimaldi, Gilberto Trombetta del Fronte Sovranista, Ugo Boghetta di Nuova Direzione, Mauro Grimolizzi di Riscossa Italia, Valerio Colombo del Partito Umanista, Gaia Dondoli del Partito dei Carc.

Colpiva che gli intervenuti ai lavori venivano, alcuni dopo un lungo viaggio, dalla Val d’Aosta, dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Veneto, dal Friuli, dalla Liguria, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana, dall’Umbria, dalle Marche, dall’Abruzzo, dal Lazio, dalla Campania, dalla Puglia. Non tutta l’Italia, ma quasi! Inoltre, quasi tutte le categorie sociali sono state rappresentate. Dagli studenti agli insegnanti, agli avvocati, partite IVA e piccoli imprenditori, agricoltori, precari, operai, medici eccetera…
Tanti gli attivisti e gli amici che si incontravano per la prima volta, che hanno dato vita ad un dibattito che ha mostrato, oltre alle inevitabili differenze di accento su questo o quel problema, una evidente unità d’intenti, la passione politica senza la quale non andremmo da nessuna parte.
Alla fine le conclusioni di Moreno Pasquinelli, che ci ha ricordato che l’Assemblea è solo l’inizio di un processo costituente, che questo andrà a buon fine solo a condizione che la discussione sulla bozza di Manifesto e di Statuto proposti dal Coordinamento nazionale si sposti nei territori, nei Comitati Popolari Territoriali già esistenti e nelle speriamo decine che si formeranno nei prossimi mesi.
E’ qui che ci giochiamo la partita: nel penetrare nelle regioni in cui non ci siamo ancora, nella capacità di attivare centinaia e centinaia di cittadini, non solo coinvolgendoli nella discussione su Manifesto e Statuto, in vista del vero e proprio congresso costituivo che vorremmo svolgere prima dell’estate 2020, ma nella lotta concreta, nella capacità di costruire iniziative di lotta città per città, a cominciare da quella contro il MES.

Alla fine dei lavori è stato reso noto il nuovo Coordinamento nazionale, formato da 27 attivisti a rappresentare, a seconda della loro consistenza, tutte le regioni in cui già opera Liberiamo l’Italia.

Come si suol dire: ogni grande marcia inizio da un primo passo. E questo primo passo è stato compiuto con successo!
* Fonte: Liberiamo l'Italia


https://sollevazione.blogspot.com/2019/12/liberiamo-litalia-ce-di-daniela-di-marco.html

Kavalerists
22-12-19, 09:47
LA BREXIT PARLA ANCHE A NOI
di Liberiamo l'Italia
[ giovedì 19 dicembre 2019 ]

Volentieri pubblichiamo la risoluzione sulle recenti elezioni in Gran Bretagna approvata dal Coordinamento nazionale di LIBERIAMO L'ITALIA.

* * *

BREXIT!

Le elezioni della scorsa settimana in Gran Bretagna, di fatto un secondo referendum sulla Brexit, ci hanno consegnato un risultato storico. Dopo tre anni di melina parlamentare, di pressioni di tutti i tipi per cancellare la vittoria del leave nel 2016, la scelta di uscire dall’UE è stata clamorosamente confermata. Liberiamo l’Italia saluta con soddisfazione questo successo.

Si tratta di un risultato storico perché, mentre da un lato dà forza a chi (come noi) si batte per la riconquista della sovranità nazionale, dall’altro esso segna un serio indebolimento dell’Unione europea, della sua pretesa egemonica e del suo espansionismo. Di più, smentendo tutti i catastrofismi del caso, il voto del 12 dicembre dimostra che dalla gabbia europea si può uscire, eccome.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando, in qualità di presidente della Commissione europea, Romano Prodi parlava di una UE che un giorno sarebbe andata da Lisbona a Vladivostok! Adesso, non solo si è fermata l’espansione ad est, ma problemi serissimi sono sorti ad ovest, segno evidente dell’esaurimento di quella spinta unionista su cui tanto confidavano le oligarchie del continente.

Certo, a guidare la Brexit sarà il liberista Boris Johnson. Ma ciò è dipeso dal fatto che alla chiarezza del suo decisivo slogan — get brexit done — si è contrapposto il ponziopilatismo di Corbyn proprio sul decisivo punto del rispetto dell’esito del voto popolare di tre anni fa. In questo quadro, lo stesso programma di Corbyn – per quanto apprezzabile e positivo per diversi aspetti – è risultato astratto e velleitario, dato che non ci voleva molto a capire la sua totale irrealizzabilità nella cornice dell’Unione europea.

La sconfitta laburista non è stata dunque il frutto di un destino cinico e baro, bensì la diretta conseguenza delle contraddizioni e delle scelte della sua leadership, incapace di vedere come il nodo della Brexit sarebbe stato quello decisivo, quello che avrebbe determinato una vera polarizzazione tra le classi. Sta di fatto che mentre i laburisti hanno vinto nei ricchissimi quartieri londinesi di Chelsea e Kensington, essi hanno perso nelle più povere zone (oggi largamente deindustrializzate) del nord Inghilterra, quelle dove un tempo facevano il pieno di voti. Quelle dove già nel 2016 il leave aveva ottenuto percentuali altissime.

Ma la Brexit parla anche a noi. Parla ai popoli dell’intera Unione, ed in particolare a quelli che (come il nostro) soffrono maggiormente l’oppressione eurista. La Brexit ci parla della forza della volontà popolare, della praticabilità di un percorso di liberazione, della necessità di percorrerlo senza indugio.

E’ un segnale che Liberiamo l’Italia intende cogliere fino in fondo. La via dell’uscita dalla gabbia europea non sarà certo facile, ed è necessario aprire un dibattito su come percorrerla concretamente nel nostro Paese, ma è quella che dobbiamo intraprendere. Contro l’euro-dittatura, per un’alternativa antiliberista, per applicare finalmente la Costituzione del 1948.

Coordinamento nazionaledi Liberiamo l’Italia
18 dicembre 2019


https://sollevazione.blogspot.com/2019/12/la-brexit-parla-anche-noi-di-liberiamo.html

Kavalerists
28-05-20, 06:16
2 GIUGNO MOBILITAZIONE NAZIONALE
13 Maggio 2020di PC

https://ilpartitocomunista.it/wp-content/uploads/2-giugno-comunisti-piazza-partito-iniziativa-evento-italia-180x180.jpg

È ora di dire BASTA!!!
Licenziamenti, cassa-integrazioni non pagate, chiusure di decine di migliaia di piccoli esercizi commerciali e artigianali, una massa enorme di situazioni di povertà assoluta o comunque di grande difficoltà. Vogliamo rendere protagonisti i lavoratori tutti, salariati od autonomi. Chi produce la ricchezza del Paese deve esser al centro delle decisioni. Serve il cambio del modello di società.
La Repubblica Italiana è fondata sul LAVORO. Vogliamo combattere l’ulteriore aggressione contro i diritti dei lavoratori e le condizioni materiali del nostro popolo.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà a chi si batte per la difesa di diritti popolari.
La politica percorsa dal Governo, totalmente supino ai monopoli capitalistici italiani e stranieri, è quello di far pagare i costi della crisi del sistema capitalistico globalizzato ai lavoratori ed ai ceti popolari.
Il popolo deve rifiutare in modo risoluto ed organizzato di pagare questo conto! Sviluppiamo la resistenza ed il contrattacco popolare.
Serve rompere la gabbia europea.
FUORI da UE, EURO e NATO.

Il Partito Comunista mette tutte le sue forze a disposizione per una prima MOBILITAZIONE NAZIONALE il 2 GIUGNO 2020.

https://ilpartitocomunista.it/2020/05/13/2-giugno-mobilitazione-nazionale/

Dottorlequack
02-06-20, 12:24
Il PC secondo me è un buon partito, però che mi dite di Rizzo? Insomma a parte comunque che non è l'ultimo dei politici, ha fatto un sacco di legislature e ogni volta leggo che è stato criticato da sinistre radicali e varie per i fatti della NATO del 1999. In passato aveva ragione a dire: "Non ci danno spazio in Tv" però ora sinceramente anche lui stesso non ha visto un cambiamento netto da questo punto di vista? Tutto casuale?

LupoSciolto°
02-06-20, 22:18
Il PC secondo me è un buon partito, però che mi dite di Rizzo? Insomma a parte comunque che non è l'ultimo dei politici, ha fatto un sacco di legislature e ogni volta leggo che è stato criticato da sinistre radicali e varie per i fatti della NATO del 1999. In passato aveva ragione a dire: "Non ci danno spazio in Tv" però ora sinceramente anche lui stesso non ha visto un cambiamento netto da questo punto di vista? Tutto casuale?

Pure Turigliatto , che da anni fa il figo, votò per il rifinanziamento delle missioni NATO (FONTE:https://www.pclavoratori.it/files/index.php?obj=NEWS&oid=5803). Spero che Rizzo abbia fatto seriamente autocritica e spero che non si infogni con gente come PaP o simili.

Dottorlequack
15-07-20, 19:00
Assisi 2020: teoria e azione della gioventù rivoluzionaria | Giovine Italia (http://www.giovineitalia.org/assisi-2020-teoria-e-azione-della-gioventu-rivoluzionaria/)

Altra nuova organizzazione M48.
Penso siano vicini a P101

Kavalerists
15-07-20, 19:11
Assisi 2020: teoria e azione della gioventù rivoluzionaria | Giovine Italia (http://www.giovineitalia.org/assisi-2020-teoria-e-azione-della-gioventu-rivoluzionaria/)

Altra nuova organizzazione M48.
Penso siano vicini a P101

Sì, pare anche a me, mi sembra di aver letto qualche volte comunicati ed iniziative loro pubblicate e promosse su Sollevazione, il sito di P101.

LupoSciolto°
19-07-20, 16:18
Sì, pare anche a me, mi sembra di aver letto qualche volte comunicati ed iniziative loro pubblicate e promosse su Sollevazione, il sito di P101.

Anche a me . Credo che agiscano uniti.

Kavalerists
06-10-20, 20:10
LA MARCIA SI FARA’, SENZA SE E SENZA MA!
OTT 05, 2020di SOLLEVAZIONEin LOTTE SOCIALI

Di fronte alle voci che preannunciano nuove ed inammissibili misure del governo, ulteriormente restrittive dei nostri diritti e libertà fondamentali garantiti dalla costituzione – tra cui quello di manifestazione – il Comitato organizzatore della Marcia della Liberazione rassicura ufficialmente tutti gli aderenti e i simpatizzanti che la nostra manifestazione, che ha già da tempo regolarmente ottenuto tutti i permessi di legge, si svolgerà in ogni caso.
La grande ampiezza di piazza San Giovanni garantisce lo svolgimento regolare di una manifestazione popolare.
Chiamando i cittadini alla partecipazione, ricordiamo il principio che Giuseppe Dossetti formalizzò in seno all’Assemblea Costituente il 21 novembre del 1946: «La resistenza individuale e collettiva agli atti dei poteri pubblici, che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione, è diritto e dovere di ogni cittadino».
Comitato organizzatore Marcia della Liberazione
Fonte: marciadellaliberazione.it

https://www.sollevazione.it/2020/10/la-marcia-si-fara-senza-se-e-senza-ma.html

----------------------------------

LA MARCIA E' PROGRAMMATA PER IL 10 OTTOBRE A ROMA, ORE 14.00 PIAZZA SAN GIOVANNI

LupoSciolto°
09-10-20, 17:28
IN DIFESA DELLA VERITA’ di Marcia della Liberazione


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2020/10/spazzatura.jpg

IN DIFESA DELLA VERITA’ di Marcia della Liberazione
OTT 07, 2020di SOLLEVAZIONEin MARCIA DELLA LIBERAZIONE
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Comunicato Stampa del 07 ottobre 2020

Crescono ogni istante le adesioni alla grande Marcia della Liberazione.

Data l’importanza dell’evento, ne parlano da ieri anche importanti testate nazionali, sia della carta stampata che web.

Vorremmo ringraziarli non fosse che lo stanno facendo raccontando bugie, per gettare discredito sulla nostra manifestazione. Veniamo accusati di essere “negazionisti di estrema destra” e confusi con gli organizzatori di altre manifestazioni, da cui abbiamo preso e prendiamo le distanze.

Respingiamo questa accusa come una intollerabile fake news e, per questo, adiremo alle vie legali per proteggere la reputazione nostra come quella dei manifestanti che saranno sabato prossimo in Piazza San Giovanni.

Mentre ribadiamo che ci riconosciamo pienamente nei principi democratici e patriottici sanciti dalla Costituzione del 1948, ci vediamo costretti a ribadire che non neghiamo l’esistenza del virus.

Quello che noi contestiamo è l’uso politico liberticida e terroristico che ne fa il potere, un potere che fa leva sulla paura dei cittadini per meglio addomesticarli e soggiogarli (vedi la proroga dello Stato d’emergenza).

Non ci limitiamo tuttavia a protestare, noi indichiamo la via per evitare che il Paese precipiti nel burrone in cui le classi dirigenti lo stanno spingendo.

“Lavoro, Reddito, Democrazia, Sovranità”: queste sono le quattro parole d’ordine su cui abbiamo indetto la Marcia della Liberazione.

Per questo migliaia e migliaia di cittadini affluiranno da tutta l’Italia per chiedere, in modo pacifico e composto, un cambio netto di direzione.

E’ troppo esigere, se non condivisione, rispetto?

Comitato Organizzatore Marcia della Liberazione

Fonte: marciadellaliberazione.it

https://www.sollevazione.it/2020/10/in-difesa-della-verita-di-marcia-della-liberazione.html

LupoSciolto°
11-10-20, 17:03
Marcia della liberazione, un successo nonostante le fake news dei soliti media

https://www.lantidiplomatico.it/resizer/resiz/public/Screenshot_20201011_010426.jpg/700x350c50.jpg

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-marcia_della_liberazione_un_successo_nonostante_le _fake_news_dei_soliti_media/6119_37708/

Kavalerists
11-10-20, 20:55
https://www.youtube.com/watch?v=AhfQjKiubwc

sì, lo so, sono più di 4 ore, ma per chi è interessato c'è praticamente tutta la manifestazione.

LupoSciolto°
12-10-20, 18:46
https://www.youtube.com/watch?v=AhfQjKiubwc

sì, lo so, sono più di 4 ore, ma per chi è interessato c'è praticamente tutta la manifestazione.

Lo guarderò a spezzoni.

LupoSciolto°
12-10-20, 18:47
Bene. Una piazza alternativa alla destra e alla sinistra fucsia è stata creata. Vedremo come si muoveranno P101 e gli altri soggetti che hanno aderito.

LupoSciolto°
13-10-20, 14:43
La marcia è stata demonizzata in maniera atroce dai pennivendoli di regime. Ho letto titoli e articoli sul web che definire deliranti sarebbe un eufemismo.

Kavalerists
13-10-20, 15:24
La marcia è stata demonizzata in maniera atroce dai pennivendoli di regime. Ho letto titoli e articoli sul web che definire deliranti sarebbe un eufemismo.

E a tal proposito ecco una breve rassegna sulla stampa di regime, con commento...


https://www.youtube.com/watch?v=0O3JeM42tko

Sparviero
13-10-20, 17:08
ahahah negazzzziunismo

banalità e idiozia son sorelle

LupoSciolto°
14-10-20, 09:31
UN GRIDO DI LIBERTA’ di Tiziana Alterio


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2020/10/alterio-x-sollevazione.jpg

https://www.sollevazione.it/2020/10/un-grido-di-liberta-di-tiziana-alterio.html

LupoSciolto°
19-10-20, 09:53
NAPOLI CHIAMA, BARCELLONA RISPONDE


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2020/10/segnali-di-rivolta.jpg

https://www.sollevazione.it/2020/10/napoli-chiama-barcellona-risponde.html

LupoSciolto°
29-11-20, 18:12
PERCHÉ LIBERIAMO L’ITALIA SI SEPARA DA PARAGONE di Liberiamo l’Italia


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2020/11/con-paragone--768x501.jpg

https://www.sollevazione.it/2020/11/perche-liberiamo-litalia-si-separa-da-paragone-di-liberiamo-litalia.html

LupoSciolto°
04-12-20, 17:39
IL PARTITO MAI N.A.T.O. di Moreno Pasquinelli


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2020/12/non-ce-paragone-768x501.jpg

https://www.sollevazione.it/2020/12/il-partito-mai-n-a-t-o-di-moreno-pasquinelli.html

LupoSciolto°
08-12-20, 09:12
FERMIAMO IL MES! Manifestiamo perché il Senato dica no!


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2020/12/pantheon.jpg

https://www.sollevazione.it/2020/12/fermiamo-il-mes-manifestiamo-perche-il-senato-dica-no.html

LupoSciolto°
09-04-21, 07:14
ASSEMBLEA NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/04/fronte-del-dissenso.jpg

https://www.sollevazione.it/2021/04/assemblea-nazionale-del-fronte-del-dissenso.html

LupoSciolto°
09-04-21, 07:15
Chi è di Roma e zone limitrofe , ci vada.

LupoSciolto°
22-04-21, 16:25
SAREMO IN TANTI


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/04/le-adesioni-600x391.jpg

https://www.sollevazione.it/2021/04/saremo-in-tanti.html

LupoSciolto°
26-04-21, 07:35
CONSERVAZIONE CREATIVA di Moreno Pasquinelli


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/04/mezzo-miracolo-600x391.jpg

https://www.sollevazione.it/2021/04/conservazione-creativa-di-moreno-pasquinelli.html

LupoSciolto°
30-04-21, 08:40
CORSO DI FORMAZIONE SULLA “GLOBAL COMMUNICATION” con Glauco Benigni


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/04/soll.jpg

https://www.sollevazione.it/2021/04/corso-di-formazione-sulla-global-communication-con-glauco-benigni.html

Kavalerists
30-04-21, 09:19
CONSERVAZIONE CREATIVA di Moreno Pasquinelli


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/04/mezzo-miracolo-600x391.jpg

https://www.sollevazione.it/2021/04/conservazione-creativa-di-moreno-pasquinelli.html

"Alla loro “distruzione creativa” la creatura oppone, a ben vedere, una conservazione creativa. Difendere e custodire ciò che resta di umanità sociale, di democrazia e di libertà è, oggi come oggi, un atto rivoluzionario. Come se dovessimo rovesciare lo slogan del ’68: “Siamo irrealisti, esigiamo il possibile!”."

Perfetto.

Siamo in un epoca in cui conservare è rivoluzionario e riformare è sinonimo di reazione.
Altro che stare ancora a menarsela con Destra e Sinistra, di sicuro per quello che rappresentano oggi.

LupoSciolto°
01-05-21, 07:08
DEDICATO A CHI NON C’ERA di Riccardo Paccosi


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/04/presidenza-circo-massimo-600x328.jpg

https://www.sollevazione.it/2021/04/dedicato-a-chi-non-cera-di-riccardo-paccosi.html

Blake
01-05-21, 19:47
DEDICATO A CHI NON C’ERA di Riccardo Paccosi


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/04/presidenza-circo-massimo-600x328.jpg

https://www.sollevazione.it/2021/04/dedicato-a-chi-non-cera-di-riccardo-paccosi.html

ho seguito un pezzettino di questo evento in diretta su youtube e dicevano che avevano rifiutato di partecipare anche il partito comunista di rizzo.Peccato !

LupoSciolto°
13-05-21, 06:43
E’ NATO IL FRONTE DEL DISSENSO


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/05/ce-labbiamo-fatta.jpg

https://www.sollevazione.it/2021/05/e-nato-il-fronte-del-dissenso.html

LupoSciolto°
13-05-21, 06:45
ho seguito un pezzettino di questo evento in diretta su youtube e dicevano che avevano rifiutato di partecipare anche il partito comunista di rizzo.Peccato !

Il PC ha una sua linea: scendere in piazza da solo o, al massimo, con forze dichiaratamente comuniste (ricordo la partecipazione sporadica del PCI di Arboresi).

Non si può fargliene una colpa, certo, ma credo che prima o poi debba anche considerare realtà simili , seppur non identiche.

Kavalerists
13-05-21, 07:29
Il PC ha una sua linea: scendere in piazza da solo o, al massimo, con forze dichiaratamente comuniste (ricordo la partecipazione sporadica del PCI di Arboresi).

Non si può fargliene una colpa, certo, ma credo che prima o poi debba anche considerare realtà simili , seppur non identiche.

Colpa no, ma una scelta da criticare, essendo nel merito una scelta isolazionista e, a parer mio, fondamentalmente sbagliata.

Blake
13-05-21, 10:24
Colpa no, ma una scelta da criticare, essendo nel merito una scelta isolazionista e, a parer mio, fondamentalmente sbagliata.

La penso anch'io così , il pc a parer mio dovrebbe aprirsi a queste realtà pur mantendo la propria linea

Sparviero
13-05-21, 13:38
Colpa no, ma una scelta da criticare, essendo nel merito una scelta isolazionista e, a parer mio, fondamentalmente sbagliata.

Non sono necessariamente d'accordo.

Kavalerists
13-05-21, 16:36
Non sono necessariamente d'accordo.

In linea generale sarei d'accordo con te, nel momento attuale no.

LupoSciolto°
13-05-21, 18:34
Beh in passato era impossibile veder collaborare PC e P101 , proprio perché questi ultimi propendevano per l'entrismo nei partiti populisti.

Oggi che viaggiano da soli, in effetti, potrebbero diventare interlocutori del PC. Ma ho paura che Rizzo veda in Pasquinelli un trotskista, oltretutto sostenitore di posizioni "sovraniste" (il PC le si definisce "anti-imperialiste" ma, in fondo, anch'esso vuole lo sganciamento da NATO e UE).

LupoSciolto°
18-05-21, 06:49
18 MAGGIO IN PIAZZA A ROMA CONTRO IL DL 44


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/05/186556603_303995414734091_6833274505003333932_n-600x600.png

https://www.sollevazione.it/2021/05/18-maggio-in-piazza-a-roma-contro-il-dl-44.html

Kavalerists
16-07-21, 20:56
ASSEMBLEA NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO – Assisi 17 luglio

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/07/a3f52d_13c332c683924114a8a3d2c6aface28emv2-768x402.jpg

in vista delle prossime battaglie

ASSEMBLEA NAZIONALE DEL FRONTE DEL DISSENSO

Sabato 17 luglio 2021, ore 10:00-17:00

Assisi, Monte Subasio, Camping Fontemaggio, via Eremo delle Carceri, 24

Per informazioni e prenotazioni: frontedeldissenso@gmail.com

Alla riunione del Fronte del Dissenso svoltasi su Zoom il 14 giugno, si è deciso unanimemente di convocare una assemblea nazionale in presenza per sabato 17 luglio.

L’Assemblea si svolgerà ad ASSISI sabato 17 luglio con inizio alle ore 10:00. Conclusione prevista ora 17:00.

Due saranno i punti da affrontare e su cui adottare decisioni:

(1) Organizzazione e funzionamento del FRONTE

(2) Manifestazione nazionale di Ottobre come avvio della campagna autunnale di mobilitazione

L’Assemblea nazionale del 17 luglio è aperta a tutti gli attivisti del FRONTE.

continua...

https://www.sollevazione.it/2021/07/assemblea-nazionale-del-fronte-del-dissenso-assisi-17-luglio.html

LupoSciolto°
22-07-21, 18:47
LAVORO E LIBERTA’ – 16 OTTOBRE TUTTI A ROMA


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/07/fronte-600x436.png

https://www.sollevazione.it/2021/07/lavoro-e-liberta-16-ottobre-tutti-a-roma.html?fbclid=IwAR3h5CKmWwNWtQa99e2panuszSiv9jZ 7_u7hQDHzxzXscWtzb8EF1vx4FCY

Kavalerists
19-08-21, 19:29
IL 28 AGOSTO A MILANO PER LA LIBERTA’ E IL LAVORO
AGO 13, 2021

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/08/MIlano-28-agosto-LiT-768x511.jpg

Liberiamo l’Italia, in quanto parte costitutiva del Fronte del Dissenso, è tra i promotori della manifestazione nazionale – “Sì alla libertà, No al Green pass” – che si terrà in Piazza Duomo, il 28 agosto a Milano, alle ore 18:00, promossa da: Fronte del Dissenso, No Paura Day, Ancora Italia, Primum Non Nocere, FISI (la manifestazione è sostenuta da Visione Tv e 100 giorni da leoni).

Liberiamo l’Italia invita tutti i suoi aderenti e simpatizzanti a sostenere questa importante manifestazione unitaria.

No alla discriminazione, no al Green pass
Difendiamo la democrazia, le libertà individuali e collettive
Respingiamo l’attacco al diritto al lavoro di milioni di persone
BASTA CON LO STATO D’EMERGENZA

DRAGHI SE NE DEVE ANDARE INSIEME ALLE SUE MISURE LIBERTICIDE


https://www.sollevazione.it/2021/08/il-28-agosto-a-milano-per-la-liberta-e-il-lavoro.html

Kavalerists
07-11-21, 09:08
PER UNA GIORNATA DI LOTTA CONTRO IL GOVERNO DRAGHI
NOV 05, 2021

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/11/4-dicembre.jpg

Di seguito l’appello che il Fronte del Dissenso rivolge a tutti gli organismo del movimento no green pass per organizzare congiuntamente, per sabato 4 dicembre, una giornata nazionale di lotta con manifestazioni i tutti i capoluoghi di regione.

NO, DRAGHI NO!
Per l’Italia, la Costituzione, il Lavoro e la Libertà

Il 4 dicembre manifestiamo in tutti i capoluoghi di regione

Mario Draghi è al governo da meno di un anno, ma l’instaurazione del regime autoritario edificato in suo nome procede di gran carriera. L’imposizione del Green pass più liberticida del mondo rappresenta lo snodo decisivo verso un modello economico, sociale e politico fondato sulla discriminazione ed il potere assoluto.
Quello che stiamo contrastando nelle mobilitazioni di questi mesi è il progetto antiumano ed antisociale della cupola globalista, di cui l’Italia è oggi il principale campo di sperimentazione. Un ruolo reso possibile proprio dalla conquista del governo da parte dell’ex presidente della BCE che strangolò la Grecia.
All’attacco alle libertà costituzionali, si somma adesso quello al lavoro ed ai diritti sociali in genere. Il ritorno alla legge Fornero in materia pensionistica, l’attacco al Reddito di cittadinanza, le controriforme legate al PNRR, il riavvio di politiche di taglio alla spesa pubblica, ci mostrano come meglio non si potrebbe a cosa serva l’attuale “stato d’eccezione” alimentato dalla narrazione sistemica sul Covid.
Con il parlamento trasformato in uno zerbino da calpestare ogni giorno, con i media compatti nel glorificare il nuovo “uomo della Provvidenza”, il discorso pubblico è ormai ridotto ad un’invocazione a Draghi, presentato come il “Salvatore” cui destinare per diritto divino tutte le cariche dello Stato. Siamo quindi in presenza di una sorta di monarchia tecnocratica, la cui evoluzione verso un sistema dispotico più strutturato va contrastata con tutte le forze.
Oggi che la discriminazione è fatta legge, oggi che il diritto al lavoro ed alla vita è stato sottratto a milioni di persone a colpi di decreti, oggi che si vuole prorogare all’infinito un illegittimo “stato d’emergenza”, è venuto il momento di mettere sotto accusa il principale responsabile di tutto ciò. Certo, Mario Draghi non agisce da solo. Ma senza il suo ruolo di snodo centrale tra la cupola finanziaria globale, l’Ue ed i centri del potere economico nostrano, il sistema non ce la farebbe.
In questi mesi abbiamo manifestato, con una continuità mai vista, per i diritti e la libertà. Oggi è il momento di fare un salto di qualità, di trasformare il dissenso in aperta opposizione. E’ il momento di nominare con chiarezza il nemico: Draghi dev’essere fermato! Il “vile affarista” (copyright Francesco Cossiga) non deve andare al Quirinale!
Per questi motivi, sabato 4 dicembre manifesteremo in tutta Italia. Per dire no al regime, per costruire una forte opposizione che prepari la strada alla futura liberazione del nostro Paese.

Fronte del Dissenso

https://www.sollevazione.it/2021/11/per-una-giornata-di-lotta-contro-il-governo-draghi.html

https://www.sollevazione.it/2021/10/scopi-e-funzionamento-del-fronte-del-dissenso.html

Kavalerists
19-11-21, 21:16
ROMA 20 NOVEMBRE: PERCHÉ NON CI SAREMO
di Fronte del Dissenso
NOV 19, 2021

Il governo Draghi annuncia che inasprirà le già gravissime misure di repressione e segregazione sociale verso milioni di cittadini che legittimamente hanno deciso di non vaccinarsi. Ecco quindi le prescrizioni del Ministero degli interni (divieto di manifestazioni e cortei) che preludono ad una più vasta repressione del dissenso.

In nome del “Grande Reset” e del PNRR, ubbidendo ai poteri forti e all’eurocrazia, il governo Draghi, per tappe progressive, sta attuando un vero e proprio colpo di stato, con l’obbiettivo di rimpiazzare la democrazia costituzionale con uno stato digitale di polizia.

In questa drammatica situazione il movimento contro il “green pass”, la sola forza d’opposizione contro la nascente dittatura, ha enormi responsabilità storiche. Il nostro movimento, se non vuole fare la fine dei Gilet Gialli, deve fare quattro passi avanti: 1) sconfiggere gli atteggiamenti divisivi: ci vuole la massima unità; 2) superare lo spontaneismo sgangherato: c’è bisogno di un’efficace e capillare organizzazione; 3) basta navigare a vista: occorre un piano d’azione strategico; 4) allontanare megalomani, esibizionisti e provocatori: ci vuole un centro dirigente nazionale autorevole e democraticamente eletto dai coordinamenti territoriali.

La manifestazione di Roma al Circo Massimo, invece di andare in questa direzione, va in quella opposta: 1) è fortemente divisiva in quanto proclamata escludendo i coordinamenti territoriali del movimento no green pass, e quelli di studenti, sanitari, insegnanti e lavoratori; 2) non c’è alcuna organizzazione della manifestazione e tutto è lasciato all’improvvisazione, col rischio di pericolose infiltrazioni; 3) tra le torbide finalità, circola quella, inaccettabile, che vorrebbe spingere il movimento a dare manforte a Salvini e Meloni; 4) non si capisce chi siano davvero i promotori, se non confusionari che dichiarano che quella del 20 è la continuazione di quella del 9 ottobre.

Per queste ragioni il Fronte del Dissenso non aderisce alla manifestazione romana e, come tutti i coordinamenti cittadini e regionali no green pass, indica per sabato 20 novembre, di restare sui propri territori organizzando massicce manifestazioni di protesta, e dove possibile anche sfidando i divieti di fare cortei e occupare piazze del centro cittadino.

Il Fronte del Dissenso ricorda infine la giornata di lotta nazionale del 4 dicembre “NO, DRAGHI NO”. L’invito a tutti i coordinamenti no green pass è di promuovere e organizzare unitariamente manifestazioni in ogni capoluogo di regione.

Fronte del Dissenso
18 novembre 2021

https://t.me/Frontedeldissenso
frontedeldissenso@gmail.com

https://www.sollevazione.it/2021/11/roma-20-novembre-perche-non-ci-saremo-di-fronte-del-dissenso.html

Sparviero
19-11-21, 23:31
"ci vuole la massima unità", però non ci saremo.

Kavalerists
20-11-21, 05:57
"ci vuole la massima unità", però non ci saremo.

le motivazioni del perchè le hanno date, e mi sembrano tutte valide... specialmente la 1 e la 3 mi sembrano proprio molto valide per decidere di "assentarsi".

Sparviero
20-11-21, 11:15
Sulla prima non mi esprimo perché non conosco i fatti, la terza è ridicola: generico spaventismo sulla vaga possibilità di dare una mano al felpa, che fa parte del regime contro il quale si protesta, e la Meloni che è la Meloni.

Se ci si divide anche in momenti di massima emergenza...

LupoSciolto°
03-12-21, 08:09
QUESTA E’ LA VERA POLITICA ECONOMICA DI DRAGHI


https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2021/12/GRAFICA-4-12-WEB-siti-768x461.jpg

https://www.sollevazione.it/2021/12/questa-e-la-vera-politica-economica-di-draghi.html

Kavalerists
11-12-21, 09:25
Commissione Dubbio e Precauzione | Live streaming [08|12|2021]

È nata la commissione DU.PRE: una commissione permanente con l’obiettivo di tutelare la libertà e i diritti umani, una riflessione per mezzo degli strumenti di dubbio e precauzione.

https://www.youtube.com/watch?v=_ZLFlY7y_2w

Kavalerists
11-01-22, 18:37
NON SCENDEREMO A PATTI!
GEN 11, 2022
di SOLLEVAZIONE

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/01/ass.-nazionale-movimenti-768x461.jpg

Contro gli ultimi infami decreti del governo Draghi, il Fronte del Dissenso ha rivolto un appello urgente alla mobilitazione e all’unità di tutte le forze della resistenza costituzionale: ai coordinamenti no green pass, alla associazioni ed ai movimenti politici organizzati, agli intellettuali ed ai parlamentari solidali con la nostra lotta. Si sono così svolti, il 6 e l’8 gennaio, due partecipati e appassionati incontri nazionali. E’ stato discusso e approvato all’unanimità un patto in cui ci si impegna a promuovere una “capillare campagna di resistenza attiva e disobbedienza civile, affinché sorga, in stretta connessione con i movimenti di resistenza degli altri paesi, una grande opposizione politica antisistemica”.


NON SCENDEREMO A PATTI!

Operazione Covid”. Nonostante due anni di guerra psicologica e di terrorismo mediatico, malgrado innumerevoli atti liberticidi, milioni di italiani continuano a rifiutare i diktat del governo e l’infame “green pass”.

Coloro che si oppongono a questo trattamento sanitario sperimentale sono stati puniti, privati del lavoro, del reddito, del diritto allo studio, dell’accesso a qualsiasi attività pubblica. La democrazia costituzionale è morta e al suo posto è sorto un regime di dittatura, di oppressione e di segregazione sociale.

Come se non bastasse l’eversivo governo del “vile affarista” Draghi, sostenuto da partiti corrotti, ha compiuto l’ennesimo, gravissimo, strappo anticostituzionale: con l’ultimo decreto l’obbligo vaccinale è stato esteso a 27 milioni di persone e 7 di queste vivranno il ricatto del posto di lavoro e della perdita del reddito mentre, anche per accedere ai pubblici uffici ed a molte tipologie di negozi ci vorrà il lasciapassare verde, per finire con lo scandaloso sequestro di massa a cui sono sottoposti i tanti cittadini delle isole.

Il momento è drammatico. La resistenza a queste misure liberticide è la nostra linea del Piave, il punto da cui si deve ripartire per sconfiggere il nuovo regime raccolto attorno a Draghi — un regime prono agli interessi della finanza predatoria globale e deciso a svendere all’Unione europea (vedi il Pnrr e la minaccia del Mes) gli ultimi scampoli di sovranità popolare e nazionale.

Tutti coloro che hanno a cuore la libertà, la giustizia sociale, lo democrazia e la dignità della Patria debbono ribellarsi e serrare i ranghi.

Per questo, come rappresentanti dei coordinamenti no Green Pass, dei movimenti e delle associazioni che sin dal primo momento si sono opposti alla svolta autoritaria, ci siamo riuniti allo scopo di organizzarci meglio e di lanciare una capillare campagna di resistenza attiva e disobbedienza civile, affinché sorga, in stretta connessione con i movimenti di resistenza degli altri paesi, una grande opposizione politica antisistemica

Queste le forme di mobilitazione principali sulle quali ci impegniamo a fornire indicazioni più precise a breve:

– Sciopero generale, con un’astensione dal lavoro che utilizzi tutte le forme possibili

– Partecipazione alla manifestazione del 15 gennaio a Roma

– Sviluppo delle manifestazioni locali in vista di una grande prova di forza nazionale

– Realizzazione di un incontro internazionale dei movimenti di lotta da tenersi in Italia

Ritiro immediato del “green pass” dello Stato d’emergenza e di tutte le restrizioni anticostituzionali! Nessun cedimento! Nessuna collaborazione! Nessuno dev’essere lasciato solo! Indietro non si torna!

L’assemblea nazionale dei movimenti di resistenza costituzionale

8 gennaio 2022

https://www.sollevazione.it/2022/01/non-scenderemo-a-patti.html

Kavalerists
30-01-22, 11:29
ADERISCI A LIBERIAMO L’ITALIA
GEN 28, 2022

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/01/tesseramento-LiT-768x433.jpg

L’Operazione Covid è utilizzata dalle élite mondialiste come arma per attuare il Grande Reset, ovvero riplasmare l’intero sistema sociale. Per molteplici ragioni, con la colpevole complicitŕ delle classi dominanti nazionali, l’Italia viene utilizzata da queste élite come laboratorio per attuare i loro piani strategici di ristrutturazione sociale e come banco di prova per testare la reazione delle masse popolari. Così ci spieghiamo l’adozione delle più dure misure di segregazione sociale e quindi la nascita del governo Draghi. Quali sono, in estrema sintesi, questi piani?

Mentre la Quarta Rivoluzione Rivoluzione Industriale (digitalizzazione dispiegata, intelligenza artificiale, internet delle cose) verrà utilizzata per imporre rapporti sociali neo-feudali, sul piano politico, grazie a invasivi e sofisticati apparati di controllo e sorveglianza, sorgeranno regimi di tirannia tecnocratica. Le élite teorizzano addirittura, con l’ibridazione uomo-macchina, una vera e propria regressione antropologica spacciata per “potenziamento”.

Cybercapitalismo è il nome che diamo a questo nuovo stadio evolutivo del sistema capitalistico. Un passaggio irto di ostacoli, che offrirà alle nuove forze antagoniste la possibilità di sabotarlo e interromperlo, riaprendo la strada alle lotte di emancipazione per un nuovo umanesimo.

Liberiamo l’Italia è un movimento politico organizzato il quale, sulla base di una chiara visione teorica e strategica, agisce concretamente nei movimenti di lotta, affinché si rafforzino, si uniscano e acquistino piena coscienza che solo con una rivoluzione democratica di massa e la conquista della guida politica del Paese sarà possibile rovesciare gli oppressori, evitare la barbarie tecnocratica e costruire un’alternativa di società davvero fondata sui valori della libertà, della fratellanza e dell’eguaglianza.

Fonte: liberiamolitalia.org

https://www.sollevazione.it/2022/01/aderisci-a-liberiamo-litalia.html

Blake
30-01-22, 12:57
ADERISCI A LIBERIAMO L’ITALIA
GEN 28, 2022

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/01/tesseramento-LiT-768x433.jpg

L’Operazione Covid è utilizzata dalle élite mondialiste come arma per attuare il Grande Reset, ovvero riplasmare l’intero sistema sociale. Per molteplici ragioni, con la colpevole complicitŕ delle classi dominanti nazionali, l’Italia viene utilizzata da queste élite come laboratorio per attuare i loro piani strategici di ristrutturazione sociale e come banco di prova per testare la reazione delle masse popolari. Così ci spieghiamo l’adozione delle più dure misure di segregazione sociale e quindi la nascita del governo Draghi. Quali sono, in estrema sintesi, questi piani?

Mentre la Quarta Rivoluzione Rivoluzione Industriale (digitalizzazione dispiegata, intelligenza artificiale, internet delle cose) verrà utilizzata per imporre rapporti sociali neo-feudali, sul piano politico, grazie a invasivi e sofisticati apparati di controllo e sorveglianza, sorgeranno regimi di tirannia tecnocratica. Le élite teorizzano addirittura, con l’ibridazione uomo-macchina, una vera e propria regressione antropologica spacciata per “potenziamento”.

Cybercapitalismo è il nome che diamo a questo nuovo stadio evolutivo del sistema capitalistico. Un passaggio irto di ostacoli, che offrirà alle nuove forze antagoniste la possibilità di sabotarlo e interromperlo, riaprendo la strada alle lotte di emancipazione per un nuovo umanesimo.

Liberiamo l’Italia è un movimento politico organizzato il quale, sulla base di una chiara visione teorica e strategica, agisce concretamente nei movimenti di lotta, affinché si rafforzino, si uniscano e acquistino piena coscienza che solo con una rivoluzione democratica di massa e la conquista della guida politica del Paese sarà possibile rovesciare gli oppressori, evitare la barbarie tecnocratica e costruire un’alternativa di società davvero fondata sui valori della libertà, della fratellanza e dell’eguaglianza.

Fonte: liberiamolitalia.org

https://www.sollevazione.it/2022/01/aderisci-a-liberiamo-litalia.html

iniziativa molto importante quella di una piattaforma che unisca tutte le realtà antagoniste.Il passo successivo sarebbe quello di stilare un vero e proprio programma politico anticapitalistico in cui queste realtà possano riconoscersi.Cosa forse non così semplice

Kavalerists
16-02-22, 20:54
La grande discriminazione
15 Febbraio 2022

https://p5.informazione.it/pics/abd35829-f866-4dbf-86eb-31857a633730.jpg?w=460&h=260&scale=both&mode=crop&anchor=topcenter

Il Senatore del Partito Comunista Emanuele Dessì, e altri senatori, incatenato davanti a Palazzo Madama per protestare contro la misura discriminatoria che azzera lo stipendio per tutti i lavoratori over 50 anni che da oggi non percepiscono lo stipendio e corrono il rischio di perdere il lavoro.
Se il governo Draghi avesse realmente a cuore la sanità pubblica farebbe investimenti e non privatizzazioni.
Anche per questo saremo in tutte le piazze dei capoluoghi di regione Sabato 26 Febbraio.


https://ilpartitocomunista.it/la-grande-discriminazione/

Kavalerists
10-03-22, 22:31
PER LA PACE, SÌ, MA QUELLA VERA
di Fronte del Dissenso
MAR 08, 2022
di SOLLEVAZIONE

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/03/RC-FdD-ERC-768x461.jpg

Pubblichiamo di seguito il testo del video realizzato dal Fronte del Dissenso in vista della manifestazione nazionale di Bologna (sabato 12 marzo, ore 15:00).

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

I veri aggressori

I russi si sentono minacciati dalla NATO e hanno ragione. Dicevano che l’alleanza atlantica era nata per difendere il capitalismo occidentale dal “pericolo comunista” ma, sparito questo “pericolo”, la NATO, invece di sciogliersi, ha fatto entrare altri 13 paesi dell’Europa orientale, circondando così la Russia di basi militari e missilistiche. Peggio ancora hanno tramato per far entrare nella NATO anche l’Ucraina (con la Moldavia e la Georgia). Pure i santi, a posto dei russi, avrebbero perso la pazienza!

Lupi vestiti d’agnello

I governanti americani e dei paesi NATO fanno i buonisti e piangono per gli ucraini. Ma sono la smania di continuare a dominare il mondo, il folle disegno strategico di mettere in ginocchio la Russia, le vere cause della reazione di Mosca. Se questi lupi avessero avuto a cuore la pace, non avrebbero respinto la legittima richiesta russa di una Ucraina neutrale, mai avamposto militare della NATO. Lupi bugiardi: invocano la sovranità dell’Ucraina ma sono gli stessi che in nome dell’Europa la tolgono al nostro Paese e decidono chi debba governarci e come.

Isteria antirussa

I governanti occidentali, italiani compresi, nella loro isteria anti-russa accusano Putin di aver causato “la prima guerra nel cuore dell’Europa”. Falso! La prima guerra nel cuore dell’Europa la scatenarono proprio loro nel marzo del 1999, con lo spaventoso attacco alla Jugoslavia ribelle: vennero sganciate sulla Jugoslavia più bombe che durante tutta la seconda guerra mondiale (38 mila missioni aeree e 24 mila bombe, anche all’uranio impoverito). Do you remember Mr D’Alema?

Guerrafondai

Avevamo già udito queste accuse ai tempi della loro sanguinosa guerra all’Iraq. Questi guerrafondai, bollato l’Iraq come “stato canaglia”, col pretesto di inesistenti “armi di distruzione di massa”, giunsero ad occupare e distruggere quella nazione, applicando una vera e propria politica di sterminio — mezzo milione di bambini morti a causa delle sanzioni dopo la prima “Guerra del Golfo” del 1991, 500mila iracheni uccisi durante la seconda invasione del 2003. Do you admit that Mr Berlusconi?

Eredi di Hitler

Nella loro campagna di menzogne questi imbroglioni giungono ad accusare Putin di essere un “fuorilegge” e lo definiscono addirittura un “malato di mente”, un nuovo Hitler. In verità sono proprio questi pazzi, con la loro pretesa di domare l’orso russo, gli eredi del Führer. Proprio loro, sostennero la rivolta denominata “euromaidan” permettendo ai neonazisti ucraini di salire al potere.

Anche l’Italia è in guerra

Con sanzioni mai viste prima, la stessa Unione europea, ubbidendo ai comandi del Pentagono e della NATO, ha dichiarato guerra alla Russia (è un’azione di guerra anche strangolare un paese economicamente). I pazzi, pur consapevoli del rischio di un conflitto atomico, si preparano a riarmare la Germania e ad inviare in guerra battaglioni di mercenari. Da parte sua il governo italiano, noncurante delle sofferenze a cui sottoporrà il popolo lavoratore ma col sostegno un Parlamento di scellerati, ha deciso l’invio di armi all’Ucraina. Si tratta di un flagrante e avventuristico atto ostile contro la Russia, contrario agli interessi nazionali ed in palese contrasto con l’art. 11 della Costituzione. Is’nt that Mr Draghi?

Il nemico ce lo abbiamo in casa

Sapete perché vogliono far fuori Putin? perché difende la dignità e l’identità storica e spirituale del suo popolo, e respinge il diabolico disegno delle élite occidentali di un governo mondiale tecnocratico in cui non c’è posto per popoli fieri e nazioni sovrane. Queste élite sono le stesse che hanno organizzato l’operazione covid, asservito i cittadini, adottato norme liberticide fino al cosiddetto “green pass” che istituisce un regime di vera e propria segregazione sociale di chi resiste e si ribella alla loro dittatura. I malvagi che attaccano la Russia in nome dei valori di libertà e democrazia, sono gli stessi che qui da noi tolgono il diritto al lavoro e alla vita coloro che non si sottomettono alle loro regole biopolitiche di tirannia. Guerra e pandemia stessa strategia! Dopo aver addomesticato i cittadini con l’arma del covid ora vogliono intrupparli come guerrieri nella crociata contro la Russia.

La soluzione c’è

Ogni nazione ha il dovere di rispettare l’indipendenza altrui, ma possiede anche il diritto di proteggersi dall’eventuale minaccia di accerchiamento da parte di potenze apertamente ostili. La soluzione per la pace in Europa (e nel mondo) c’è: prendere atto che è finità l’epoca della supremazia imperialistica americana, sciogliere la NATO, sostenere un mondo multipolare basato sul rispetto della dignità di ogni popolo e della sicurezza di ogni nazione sovrana.

Per un’Italia neutrale

Avendo a cuore la pace e gli interessi del nostro popolo il FRONTE DEL DISSENSO condanna la velenosa campagna di odio verso la Russia; chiede l’abrogazione delle sanzioni e respinge l’invio di armi all’esercito ucraino; propone di stabilire accordi di cooperazione e fratellanza con la Russia come con tutti gli altri popoli; chiede a tutte le opposizioni patriottiche e democratiche di mobilitarsi per una pace giusta e l’uscita dell’Italia dalla NATO affinché diventi un paese neutrale e non allineato.

GUERRA E PANDEMIA, STESSA STRATEGIA!

FERMIAMO I PAZZI CHE VOGLIONO FARE LA GUERRA ALLA RUSSIA!

PER UNA PACE GIUSTA, UCRAINA NEUTRALE E SCIOGLIMENTO DELLA NATO!

RISTABILIRE IN ITALIA LA DEMOCRAZIA E I DIRITTI CIVILI E SOCIALI!

VIA IL GREEN PASS!

VIA IL GOVERNO DRAGHI!

sabato 12 marzo, alle ore 15:00, BOLOGNA

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA PACE, QUELLA VERA!

https://www.sollevazione.it/2022/03/per-la-pace-si-ma-quella-vera-di-fronte-del-dissenso.html

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BOLOGNA 12 MARZO MANIFESTAZIONE NAZIONALE: ADESIONI
MAR 10, 2022

Continuano a giungere adesioni da tutta Italia alla manifestazione nazionale del 12 marzo a Bologna.
A causa di un concomitante evento promosso dal Comune di Bologna, il concentramento non si svolgerà in P.zza XX Settembre ma in P.zza Nettuno.
Ci sposteremo quindi a P.zza San Francesco, dove la manifestazione si concluderà.
Guerra e pandemia stessa strategia

PRIME ADESIONI ALLA MANIFESTAZIONE DEL 12 MARZO A BOLOGNA

(per adesioni: frontedeldissenso@gmail.com)

Movimenti sociali

Veneto No Green Pass, Cordinamento Firenze No Green Pass, Movimento No Green Pass (Ravenna), Comitato No Green Pass (Pisa), Comitato No Green Pass (Trieste), F.I.S.I., Studenti Contro il Green Pass (Milano, Lecce, Bergamo, Genova, Bologna, Perugia, Napoli, Cagliari, Pavia, Marche, Accademia di Sassari), Uniamoci per la Libertà (Pordenone), La gente come noi (Portogruaro), Libera Piazza Genova, Coord. Umbro per la Costituzione, Atto Primo (Toscana), Belluno Libera, Valle Serchio Aternativa (Lucca), Centro doc. Iskra (Carpi), Il secondo respiro (Modena), Fare per l’Italia (Liguria), Rivoluzione Allegra (Toscana), Alister (Trieste), Cellula immaginativa G. De Donno (Roma), Free at last (Milano), Movimento per la Terra, IUS-Comitato Italia Unita e Sovrana, FederAzione, Miracolo a Milano, Giustizia & Libertà (Ascoli), Stop Green Pass Alta Valle del Tevere, Italia Risorge, Tempi PostModerni (Firenze), Confederazione Abruzzo-Marche-Molise#noGP, S.O.S. Libertà (Padova), Libertà di Scelta (Modena), Insieme per la Costituzione (Salerno)

Forze politiche

Borotba (Ucraina), Ancora Italia, Comitato Liberazione Nazionale, Eurexit, Federazione Terza Repubblica, Forza del Popolo, Liberiamo l’Italia, Riconquistare l’Italia, Partito Comunista (Federazione di Bologna)

Intellettuali e singoli cittadini

Fulvio Grimaldi, Sonia Savioli, Diego Fusaro, Giorgio Bianchi, Enzo Pennetta, Paolo Borgognone, Andrea Asciuti (consigliere comunale Firenze), Angela Camuso

https://www.sollevazione.it/2022/03/bologna-12-marzo-manifestazione-nazionale-adesioni.html

Kavalerists
17-03-22, 12:19
Manifestazione a Roma contro il Governo Draghi: “green pass inutile, ha fallito nella gestione della pandemia ed ha impoverito l’Italia”
Il 26 Marzo a Roma in Piazza Santi Apostoli, dalle ore 15 Alternativa chiama a raccolta tutti i cittadini “per gridare a gran voce Stop al Governo dell’Impoverimento
16 Marzo 2022 19:03

“Una grande manifestazione per mandare a casa Mario Draghi e tutto il suo Governo“. Il 26 Marzo a Roma in Piazza Santi Apostoli, dalle ore 15 Alternativa chiama a raccolta tutti i cittadini “per gridare a gran voce Stop al Governo dell’Impoverimento! Basta con questo Governo dei migliori che si è rivelato essere dal 13 febbraio 2021 il governo dei peggiori”. “Nell’ultimo anno Mario Draghi ha collezionato una serie di fallimenti che stanno mandando letteralmente a rotoli l’intero Paese. Il popolo- afferma Alternativa annunciando la manifestazione- è stremato da tutte le decisioni prese a discapito dei cittadini, ecco perché il 26 marzo saremo in piazza per dire basta! Per dire No alle misure, ai provvedimenti, ai decreti che non possono essere più tollerati: Draghi deve rispondere del suo operato solo ai cittadini, lavorare per migliorare la loro vita, invece fa esattamente il contrario; per questo deve andare via e noi di Alternativa, con la vostra partecipazione, vogliamo licenziarlo per sempre“. “Le cause – sottolinea la nota – sono chiare ed evidenti. Ha fallito nelle politiche economiche, proprio per questo servono interventi seri per dare ossigeno alle imprese e ai lavoratori schiacciati dai debiti e dei rincari. Ha fallito nella gestione della pandemia, ha creato il green pass, una vera e propria discriminazione che non ha ridotto minimamente la crisi sanitaria. Ha fallito nella strategia di risoluzione della crisi ucraina. Il Governo Draghi regalerà armi all’Ucraina con un valore di 12 milioni di euro, armi che non contribuiranno alla pace ma solo alla perdita di altre vite umane preziose. Ha fallito nell’intervento per sanare la crisi energetica, dopo aver smantellato il Superecobonus e aver dimenticato in legge di bilancio di rifinanziare il sostegno alla mobilità ibrida ed elettrica, il prezzo della benzina e delle bollette è arrivato alle stelle”. “Noi – conclude la nota – pretendiamo un cambio radicale e netto di tutte le politiche messe in campo dal Governo, pretendiamo che Draghi lasci Palazzo Chigi perché abbiamo una visione Alternativa, diversa. Noi immaginiamo e vogliamo costruire una società senza soprusi, più giusta e vogliamo farlo con tutti voi, iniziamo subito: tutti in piazza e Licenziamo Draghi”.


http://www.strettoweb.com/2022/03/manifestazione-a-roma-contro-il-governo-draghi/1317082/

Kavalerists
17-03-22, 22:33
Ternana, l’iniziativa del Presidente Bandecchi: “chi non lavora entra allo stadio pagando il biglietto 2 euro”
Interessante iniziativa del Presidente della Ternana Stefano Bandecchi, che ha lanciato la #Operazione2euro: chi è disoccupato piò infatti entrare allo stadio pagando il biglietto 2 euro
17 Marzo 2022 15.14

http://www.strettoweb.com/wp-content/uploads/timthumb.php?src=http://www.strettoweb.com/wp-content/uploads/2020/02/stefano-bandecchi.jpg&q=100&w=638&zc=1&a=c

Il Presidente della Ternana Stefano Bandecchi, che più volte ha elogiato la Reggina e la sua tifoseria negli ultimi anni*, ha lanciato un’importante e interessante iniziativa per permettere sabato – nel match contro l’Alessandria – l’accesso allo stadio umbro, il Libero Liberati, anche a chi ha poche possibilità economiche. Il patron del club rossoverde ha spiegato tutto nel dettaglio ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Con due euro si entra allo stadio, sabato. Purtroppo se si è disoccupati, se si è perso il lavoro. Si fa il certificato di disoccupazione e si va a fare il biglietto, con due euro si entra. E si entra anche con i figli, ed è una cosa estremamente importante. Si può andare allo stadio”.

L’iniziativa si chiama #Operazione2euro e permetterà ai tifosi delle Fere in difficoltà di poter essere presenti comunque allo stadio, anche se si è senza lavoro, pagando il biglietto soltanto 2 euro. Come spiega poi il sito ufficiale della società, l’operazione 2 euro si rivolge ai disoccupati ed ai loro figli che potranno acquistare il biglietto per la gara con i piemontesi al costo di 2 euro per tutti i settori riservati ai tifosi locali, ad esclusione della Tribuna B centrale. La stessa società rossoverde spiega come per poter usufruire dell’agevolazione si dovrà essere in possesso del documento “C2 storico”, rilasciato dal centro per l’impiego che dovrà essere esibito al momento dell’acquisto in una delle nostre rivendite ufficiali VivaTicket (ma non online).

http://www.strettoweb.com/2022/03/ternana-alessandria-disoccupati-allo-stadio-con-biglietto-2-euro/1317411/

*sta parte è un pò un di più ma trattandosi di un sitoweb locale...

Kavalerists
26-03-22, 13:27
LA MIA ROTTURA CON IL MANIFESTO
di Manlio Dinucci
MAR 11, 2022

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/03/usa-nato-ue-768x501.jpg

«non mi uniformo al Ministero della Verità»

L’8 marzo, dopo averlo per breve tempo pubblicato online (vedi link), il Manifesto ha fatto sparire nottetempo questo articolo anche dall’edizione cartacea, poiché mi ero rifiutato di uniformarmi alla direttiva del Ministero della Verità e avevo chiesto di aprire un dibattito sulla crisi ucraina. Termina così la mia lunga collaborazione con questo giornale, su cui per oltre dieci anni ho pubblicato la rubrica L’Arte della guerra.

Manlio Dinucci

Ucraina, era tutto scritto nel piano della Rand Corp

https://ilmanifesto.it › ucraina-era-tutto-scritto-nel-piano…

Il piano strategico degli Stati uniti contro la Russia è stato elaborato tre anni fa dalla Rand Corporation (il manifesto, Rand Corp: come abbattere la Russia, 21 maggio 2019). La Rand Corporation, il cui quartier generale ha sede a Washington, è «una organizzazione globale di ricerca che sviluppa soluzioni per le sfide politiche»: ha un esercito di 1.800 ricercatori e altri specialisti reclutati da 50 paesi, che parlano 75 lingue, distribuiti in uffici e altre sedi in Nord America, Europa, Australia e Golfo Persico. Personale statunitense della Rand vive e lavora in oltre 25 paesi.

La Rand Corporation, che si autodefinisce «organizzazione non-profit e non-partisan», è ufficialmente finanziata dal Pentagono, dall’Esercito e l’Aeronautica Usa, dalle Agenzie di sicurezza nazionale (Cia e altre), da agenzie di altri paesi e potenti organizzazioni non-governative.

La Rand Corp. si vanta di aver contribuito a elaborare la strategia che permise agli Stati uniti di uscire vincitori dalla guerra fredda, costringendo l’Unione Sovietica a consumare le proprie risorse nell’estenuante confronto militare. A questo modello si è ispirato il nuovo piano elaborato nel 2019: «Over-extending and Un-balancing Russia», ossia costringere l’avversario a estendersi eccessivamente per sbilanciarlo e abbatterlo.

Queste sono le principali direttrici di attacco tracciate nel piano della Rand, su cui gli Stati Uniti si sono effettivamente mossi negli ultimi anni.

continua....

https://www.sollevazione.it/2022/03/la-mia-rottura-con-il-manifesto-di-manlio-dinucci.html

Kavalerists
01-04-22, 08:09
FAR FINTA DI ESSERE SANI seminario online
MAR 30, 2022

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/03/Vignali-corso-768x476.jpg

Dalla “mente democratica” al “pensiero unico”. Psicopatologia della contemporaneità nella cosiddetta “era delle pandemie”.

Ciclo a cura di ALESSIA VIGNALI

Psicologa e psicoterapeuta

giovedì 7 aprile, ore 21:00-23:00

1) “Shock economy”, mente collettiva esposta al trauma e tratti salienti di una nuova soggettività plasmata dai media: il “sé trasmissivo”.

giovedì 14 aprile, ore 21:00-23:00

2) Narcisisti, borderline, antisociali: “se li conosci, li eviti?” Un quadro esaustivo delle psicopatologie forgiate da un Occidente in declino, caratterizzate da un profondo vuoto d’identità.

giovedì 21 aprile, ore 21:00-23:00

3) Gender, Gender Roles e Gender Fluid. Dove ci porta la ricusa della struttura basata sui generi che in passato organizzava mente e società.

Il ciclo si svolgerà su ZOOM

Per partecipare, telefonare o scrivere al: 334 81 43 745

https://www.liberiamolitalia.org/wp-content/uploads/2022/03/corso-alessia-211x300.jpg

https://www.sollevazione.it/2022/03/far-finta-di-essere-sani-seminario-online.html

Kavalerists
05-04-22, 18:50
https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/04/MANIFESTAZIONE-9-aprile-Roma.jpg

https://www.sollevazione.it/2022/04/guerra-e-pandemia-stessa-strategia-di-alceste-de-ambris.html

Kavalerists
23-04-22, 12:48
L’APPELLO DEI 100
APR 23, 2022

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/04/Appello-dei-100-768x476.jpg

Il popolo dell’opposizione chiede unità!
LANCIATO L’APPELLO DEI CENTO
Cento firmatari, in rappresentanza dei movimenti che in tutta Italia si sono battuti in questi mesi contro il governo Draghi e le sue misure liberticide, lo hanno già sottoscritto.
Leggi attentamente e firma anche tu!
Qui i primi 100 firmatari
Qui le adesioni successive in perenne aggiornamento
NOI CI SAREMO !
Appello per una lista elettorale dei movimenti di Resistenza Costituzionale

Col pretesto della pandemia i fuorilegge che comandano hanno gettato le fondamenta di un regime di dittatura fondato sulla segregazione sociale e la persecuzione di chiunque si ribelli ai soprusi di stato. Simbolo di questo regime è il “green pass”: chi ce l’ha gode della libertà (provvisoria), chi non ce l’ha diventa un paria. Non è bastato, a questi fuorilegge, rubare alle persone i più elementari diritti di cittadinanza, addirittura del lavoro e di ogni fonte di reddito; questi banditi, mentre nulla hanno fatto per migliorare la sanità pubblica, sono giunti persino ad infierire sui bambini. Non si era mai visto un tale abominio. Nessun altro paese del mondo ha toccato tanta immorale nefandezza.
Ma al peggio non c’è limite. Davanti al conflitto tra la Russia e il blocco USA-NATO-UE-Ucraina il governo del satrapo liberista Draghi, in palese contrasto con la Costituzione e gli interessi nazionali, invece di agire per una pace giusta, ha occupato la prima linea del fronte militarista e oltranzista anti-russo. Come con la pandemia il conflitto viene usato per attuare un secondo violento shock così da imporre un’economia di guerra, inaccettabili spese militari volute dalla NATO, nuovi stati d’emergenza, ulteriori strette autoritarie per prevenire e schiacciare le incipienti proteste popolari. Siamo al nuovo capitolo della cospirazione mondialista denominata “grande reset”.
E’ urgente mettere in sicurezza il Paese, per farlo occorre rovesciare l’élite disfattista che comanda, cacciare Draghi e la sua corte di tecnocrati, dare quindi agli italiani un governo che apra la strada ad un secondo Risorgimento. Questo, nulla di meno, deve essere il punto di arrivo della marcia avviata due anni fa dal movimento contro la dittatura sanitaria. Ma per vincere occorre costruire un ampio fronte d’opposizione. Il movimento di resistenza che ha animato le piazze del Paese è la sola base reale per costruirlo.
Vinceremo se, oltre ad unire le lotte per la libertà, contro il carovita, la disoccupazione, la nuova austerità e il militarismo, sapremo proporre una seria alternativa di società che persegua la difesa dell’ambiente contro il falso ecologismo di regime.
Una tappa importante di questa battaglia saranno le elezioni politiche che si svolgeranno all’inizio del 2023 (forse addirittura nell’autunno di quest’anno). Serve fare del Parlamento la nostra trincea avanzata, serve una lista unica nazionale, con un simbolo unico e una piattaforma condivisa, servono candidati combattenti approvati da assemblee territoriali degli attivisti.
Cinque sono i punti principali sui quali riteniamo si possa costruire un fronte ampio:
Il ripristino di tutti i diritti di libertà cancellati in questi ultimi anni, tra cui la libertà di scelta terapeutica;
Il rifiuto dello Stato tecnocratico di polizia e l’abolizione di tutti i dispositivi elettronici di schedatura e sorveglianza;
L’abbandono del liberismo per un’economia che assicuri giustizia, lavoro e reddito per tutti, attuando ma aggiornando il modello di economia mista scolpito nella Costituzione del 1948;
La piena sovranità politica, economica, alimentare, monetaria dell’Italia, quindi l’uscita dall’euro e dalla Ue;
Una politica di neutralità, di pace e fratellanza tra i popoli, quindi di liberazione dalle catene della NATO.
I piccoli e litigiosi partiti sorti negli ultimi anni dovrebbero agire per costruire questo fronte ampio. Invece, in barba alla diffusa domanda unità, proprio in vista della sfida elettorale, stanno procedendo ognuno per conto proprio. Andare alle elezioni con più liste sarebbe una iattura, un suicidio collettivo. Per questo il movimento di resistenza contro la nuova dittatura, con le sue migliaia di attivisti, può e deve entrare in gioco. A questo serve questo appello. Se saremo in tanti a sostenerlo ce la faremo. Tutti i firmatari verranno chiamati a partecipare ad assemblee locali (principalmente provinciali) e regionali, con all’ordine del giorno la costruzione di una grande alleanza e di una lista unica alle prossime elezioni. Tutte le adesioni saranno individuali. Alle forze già organizzate chiediamo di contribuire fattivamente al processo unitario.
Fonte: www.appellodei100.it

https://www.sollevazione.it/2022/04/lappello-dei-100.html

Kavalerists
23-04-22, 13:37
MAYDAY: IL 1° MAGGIO TUTTI A PADOVA!
APR 15, 2022

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/04/mayday5-768x480.jpg

COMUNICATO STAMPA
Lanciato il “Mayday” il Primo Maggio a Padova
Grande manifestazione nazionale per il ritorno in piazza del movimento no green pass

“Mayday” è il segnale utilizzato nella radiofonia militare internazionale per chiedere soccorso in caso di grave pericolo. In lingua inglese indica anche la giornata del Primo Maggio.

A partire dall’inizio dell’operazione Covid ormai due anni fa, i mass media, la classe politica e le istituzioni hanno quotidianamente abusato del lessico militaresco per instillare negli italiani la paura e l’assuefazione ad un’emergenza perpetua, indispensabile per giustificare una dittatura fondata sulla segregazione sociale e la persecuzione di chiunque si ribelli al pensiero unico dominante.

I movimenti di Resistenza Costituzionale hanno così deciso di fare propria la strategia comunicativa del governo e di utilizzare quello stesso linguaggio militare per lanciare il “Mayday” per una grande manifestazione nazionale a Padova il Primo Maggio. Quale termine migliore infatti per diffondere una richiesta di aiuto in tutta Italia e convergere in massa proprio il Primo Maggio a Padova?

Sarà una giornata di solidarietà e di soccorso reciproco in cui ravviveremo la lotta contro il governo Draghi, contro le sue misure liberticide e di austerity, contro il suo bellicismo e il suo servilismo verso NATO e Unione Europea, deleteri per i nostri interessi nazionali. Un Primo Maggio per dare finalmente vita ad un fronte ampio delle forze sociali e politiche di opposizione. Un Primo Maggio per dare voce ai lavoratori discriminati, ai movimenti di base che hanno animato l’opposizione sociale e politica negli ultimi due anni. Un Primo Maggio per denunciare l’incombente macelleria sociale e delle piccole e medie imprese pianificata da tempo, che – con la scusa della guerra in Ucraina – sarà portata avanti come da tabella di marcia del Grande Reset attraverso i rincari speculativi delle materie prime e dell’energia con cui Draghi intende metterci in ginocchio.

Ma il Primo Maggio di Padova sarà soprattutto l’occasione per rilanciare le piazze come luogo di lotta politica, quelle stesse piazze che ci hanno visto combattere indomiti in questi mesi e che nell’attuale momento di apparente tregua non devono assolutamente abbassare la guardia.

Quindi tutti a Padova il Primo Maggio!

DIVISI SIAMO NULLA, UNITI POSSIAMO TUTTO!

Coordinamento nazionale dei movimenti di Resistenza Costituzionale

Per maggiori informazioni potete contattare l’Ufficio stampa centrale:
Donatella Marchezzolo, 338 2548871
Cristiano Fazzini, 393 9968000
David Monticelli, 347 3607890

https://www.sollevazione.it/2022/04/mayday-il-1-maggio-tutti-a-padova.html

Kavalerists
09-08-22, 20:02
UNA NUOVA DIREZIONE – Assisi 26/28 agosto – Forum dei movimenti di Resistenza Costituzionale
AGO 09-2022
di SOLLEVAZIONE

https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/08/grafica-Assisi-2-forum-768x512.jpg

Forum dei movimenti di Resistenza Costituzionale

ASSISI 26-27-28 AGOSTO

(per informazioni: forumassisi@gmail.com – per prenotazioni: info@fontemaggio.it)

Una tornata elettorale tanto improvvisa, quanto non risolutiva, si avvicina ed impone riflessioni profonde ed adeguate alla gravità della situazione.

Molte tra le giovani forze del dissenso, nella loro articolazione più poliedrica e diversificata, hanno purtroppo ceduto alla seduzione solipsistica della frenesia elettorale, nella miope prospettiva che un tavolo da gioco così truccato possa sortire effetti diversi da quelli attesi.

All’azione eversiva del Governo, che tutto ha predisposto perché le voci del dissenso non trovassero spazio di espressione, si è combinata la cieca inadeguatezza di molte delle nuove realtà di partito, protesa più all’ascolto di singoli protagonismi, che all’attenta costruzione di un ampio movimento popolare, sociale e politico.

I numerosi appelli, ma insieme ad essi ogni attività voluta, organizzata e promossa dal Fronte del Dissenso prima, ed insieme ai Movimenti di Resistenza Costituzionale poi, hanno rinforzato in queste organizzazioni, la consapevolezza che solo un orizzonte di lotta plurale e coordinato, autenticamente in grado di generare la più ampia coalizione, possa davvero dare vita a quella opposizione sociale e politica di cui le numerose piazze di questi ultimi anni, hanno dimostrato di aver bisogno, desiderio e necessità.

Non è questo il momento di accentuare le divisioni.

Il contrario.

E’ questo il momento di rilanciare con più forza e convinzione di prima, il progetto di costruzione di quel fronte di lotta unitario e plurale, attraverso l’analisi e la discussione, l’approfondimento e lo studio delle proposte che su così tanti temi impegna le nostre energie e che deve orientare la vera politica.

Per questa ragione, come forza costituente dei Movimenti di Resistenza Costituzionale, abbiamo sostenuto e promosso con convinzione il Forum politico che si terrà ad Assisi l’ultimo fine settimana di agosto, e parteciperemo con determinazione al confronto e all’approfondimento, per comprendere, insieme e meglio, come orientare i nostri comuni e futuri sforzi, affinché le proposte si possano tradurre in azioni di lotta adeguate, condivise, strutturate. In una parola, efficaci.

https://www.sollevazione.it/2022/08/una-nuova-direzione-assisi-26-28-agosto.html

Kavalerists
31-10-22, 09:58
DA SOGGETTO FEDERATIVO A MOVIMENTO POLITICO UNITARIO
OTT 21, 2022di SOLLEVAZIONE

Risoluzione del Fronte del Dissenso

L’umanità è ad un bivio. I due i pilastri su cui si reggeva la globalizzazione — liberismo sul piano economico e predominio americano su quello geopolitico— stanno crollando. Un sistema muore, un altro dovrà nascere sulle sue ceneri.

Lungi dall’arroccarsi per difendere l’esistente, le élite dominanti, hanno un preciso disegno di rifondazione sistemica del capitalismo. Disponendo delle armi fornite dalla tecno scienza, pensano di governare il caos togliendo la gestione degli affari sociali ai corpi politici per consegnarla ad una tecnocrazia assistita dalla “infallibile” e “predittiva” potenza di calcolo dell’intelligenza artificiale. La “infida” democrazia lascerebbe il posto ad una cyber-dittatura, gestita da algoritmi che mentre renderanno cronometrici e infallibili i processi di precarizzazione del lavoro e lo sfruttamento dei nuovi schiavi, potranno sorvegliare e plasmare la vita, i corpi e persino i sogni dei cittadini. Da una parte una moltitudine di oppressi, dall’altra i milionari dominanti che immaginano addirittura di diventare, grazie a manipolazioni genetiche e ibridazioni cibernetiche, una nuova razza di “superuomini”. Per ottenere il necessario consenso sociale, e quindi per legittimare la fede nei poteri salvifici della tecno-scienza e la venerazione dei suoi falsi taumaturghi, l’élite non si limita a spacciare questa funesta distopia come fulgido progresso, ma vuole dimostrarne l’inevitabilità — di qui la strategia del cosiddetto Grande Reset che implica la produzione di una serie di shock, imposti su scala mondiale, quali l’Operazione Covid, e molti altri, fino al conflitto geopolitico totale.

continua...

https://www.sollevazione.it/2022/10/da-soggetto-federativo-a-movimento-politico-unitario.html

Kavalerists
18-12-22, 06:00
https://www.sollevazione.it/wp-content/uploads/2022/12/aviano.jpg