PDA

Visualizza Versione Completa : Razzismi vari



LupoSciolto°
17-05-16, 20:04
Visto che siamo esseri senzienti , non sentiamo il bisogno di appellarci al politically correct o ai dogmi preteschi tipici della morente sinistra antipopolare. La domanda, semplice-semplice, è la seguente: esiste il razzismo non bianco? Ho letto articoli di violente discriminazioni contro i bianchi di Francia, Stati Uniti e Sud Africa. Sappiamo BENISSIMO cos'è stato e cos'è tutt'oggi il razzismo bianco e sappiamo BENISSIMO a cosa ha portato (schiavitù, apartheid, massacri ecc...). Eppure ritengo ipocrita tacere su altre forme di razzismo.

In Belgio perfino i COMUNISTI , senza grossolane generalizzazioni, hanno riconosciuto l'esistenza di questo fenomeno:

Oscar Hammerstein, in un articolo pubblicato sul sito del Partito Comunista Belga (https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Partito_Comunista_Belga&action=edit&redlink=1), richiama all'esistenza di un «atteggiamento antibianco di chiara origine immigrata (Africa del nord e Africa nera)», pur invitando a un uso adeguato del termine e non a un abuso ai fini di generalizzare, precisando[17] (https://it.wikipedia.org/wiki/Razzismo_contro_i_bianchi#cite_note-cet_article-17)[17] (https://it.wikipedia.org/wiki/Razzismo_contro_i_bianchi#cite_note-cet_article-17):


(FR)« Tout autant il est stupide de prétendre que 'les Belges' sont (sous-entendu: tous) racistes, tout aussi ridicule est la généralisation du 'racisme anti-blanc' à l'ensemble des populations allochtones, comme le fait le Père Samuel, le grand copain de Jean-Claude Van Cauwenberghe. »
(IT)« Così come è stupido affermare che 'i belgi' sono [tutti] razzisti, altrettanto ridicolo è generalizzare sul 'razzismo antibianco' delle popolazioni non autoctone, come fa padre Samuel, grande amico di Jean-Claude Van Cauwenberghe. »


https://it.wikipedia.org/wiki/Razzismo_contro_i_bianchi


Inoltre vi chiedo: le discriminazioni contro i bianchi sudafricani sono il frutto dell'apartheid o , invece, si tratta di qualcosa di antropologicamente più complesso?

E , poi, come dimenticare il razzismo del popolo israeliano verso gli arabi?

PS: Cerchiamo di discutere civilmente e di non lanciare cori da stadio. Frasi o insinuazioni razziste (anti-nere, anti-bianche, anti-islamiche e anti-semite) verranno ELIMINATE. Eventuali troll, in questo senso, si considerino già esclusi dalla discussione.

Logomaco
17-05-16, 22:03
Il razzismo in quanto tale può manifestarsi presso chiunque, non è un'esclusiva dei bianchi. Le discriminazioni contro i bianchi sudafricani sono in gran parte frutto della storia di quel paese e io non mi sento di difenderli in nome di un "orgoglio bianco" che sa molto di destra radicale e che proprio a livello speculativo è una cavolata, pur condannando le violenze gratuite. Si tratta di strascichi dell'enorme problema del colonialismo europeo nel resto del mondo, che ha avuto nei secoli un ruolo fondamentale nella genesi dell'occidente capitalista e quindi del mondo attuale. Un discorso molto simile vale per gli USA seppur lì c'è stato uno sviluppo storico e quindi risultanti rapporti di forza diversi. In linea teorica io auspico il risorgimento dei popoli nativi e il crollo delle costruzioni (post)imperialistiche di matrice storica europide in Africa e in America. Può apparire una posizione eccessivamente terzomondista ma penso sia l'unica coerente rispetto a una posizione anticapitalista. Il caso israeliano invece è diverso, il sionismo ha più a che fare col nazionalismo ottocentesco europeo (spesso di derivazione sinistrorsa) che ha portato alla costruzione dello Stato-Nazione come forma istituzionale egemone, oggi in crisi a causa della globalizzazione.

Avanguardia
17-05-16, 22:16
Tutto il mondo è paese, come c'è il razzismo dei bianchi contro gli altri e anche tra i bianchi, c'è il razzismo dei neri contro bianchi e gialli, e tra i neri, poi c'è il razzismo dei gialli contro gli altri e all' interno dei gialli, stessa cosa per gli amerindi, gli arabi, i melanesiani/polinesiani. Poi possiamo aggiungere il razzismo contro i poveri, quello contro i ricchi, quello contro gli handicappati, contro chi è debole o contro chi è forte.
Personalmente ritengo il razzismo biologico incentrato su colore della pelle e cose così una cavolata, francamente trovo demenziale stare a battagliare su questa cosa, roba da essere cancellati da qualche catastrofe. Io su quello sono tranquillo e non voglio storie.

Riguardo la situazione in Sudafrica, lì penso che il razzismo sia qualche "viagra" dato dal sistema alle plebi per farle sentire qualcuno, tutto lì.
Sugli israeliani, è una forma di super-razzismo biancocentrico di un popolo bianco che continua a conservare esteriormente gli aspetti del razzismo euro-americano dell' '800.

Avanguardia
17-05-16, 22:30
Il razzismo in quanto tale può manifestarsi presso chiunque, non è un'esclusiva dei bianchi. Le discriminazioni contro i bianchi sudafricani sono in gran parte frutto della storia di quel paese e io non mi sento di difenderli in nome di un "orgoglio bianco" che sa molto di destra radicale e che proprio a livello speculativo è una cavolata, pur condannando le violenze gratuite. Si tratta di strascichi dell'enorme problema del colonialismo europeo nel resto del mondo, che ha avuto nei secoli un ruolo fondamentale nella genesi dell'occidente capitalista e quindi del mondo attuale. Un discorso molto simile vale per gli USA seppur lì c'è stato uno sviluppo storico e quindi risultanti rapporti di forza diversi. In linea teorica io auspico il risorgimento dei popoli nativi e il crollo delle costruzioni (post)imperialistiche di matrice storica europide in Africa e in America. Può apparire una posizione eccessivamente terzomondista ma penso sia l'unica coerente rispetto a una posizione anticapitalista. Il caso israeliano invece è diverso, il sionismo ha più a che fare col nazionalismo ottocentesco europeo (spesso di derivazione sinistrorsa) che ha portato alla costruzione dello Stato-Nazione come forma istituzionale egemone, oggi in crisi a causa della globalizzazione.
Il razzialismo sarebbe stata la condizione ideale, tuttavia per come sono andate le cose un Europa completamente bianca, un' Africa completamente nera, le Americhe completamente amerindie non torneranno mai più, neppure dopo guerre nucleari e super-catastrofi, un pò l' Asia resterà gialla-gialla, ma l' immigrazione qualificata non se la negano neppure loro.
Quindi bisogna pensare alle cose veramente importanti e lasciare perdere i campanilismi del cavolo, lasciando libere le persone che vogliono farlo, sempre ci saranno, tranquilli, di figliare tra simili.

LupoSciolto°
18-05-16, 19:01
Il razzialismo

Cos'è il razzialismo? Hai qualche link?

Lèon Kochnitzky
18-05-16, 19:12
https://www.youtube.com/watch?v=zAhonqXr56s

ma il Pci all'epoca che diceva di questo?

LupoSciolto°
18-05-16, 19:13
Nel caso del Sud Africa e della Rhodesia mi tocca dare ragione a Logo. Lì , non dimentichiamolo, i bianchi hanno fatto i loro porci comodi, estromettendo dalla vita sociale e politica i veri abitanti di quelle terre.

Però , sinceramente, non si può continuare con questa spirale d'odio. La parola "pacificazione" ha spesso assunto una valenza ipocrita. Ma nel caso dei due paesi in questione è l'unica via percorribile.


Altro esempio di razzismo "antibianco" è quello di Mugabe in Zimbawe. Partendo da lodevoli ideali (abolizione del latifondo) ha però colpito solamente i bianchi.


E come dimenticare il suprematismo "sionista" (quindi anti-arabo) di questo individuo?

https://en.wikipedia.org/wiki/Moshe_Feiglin

LupoSciolto°
18-05-16, 19:16
https://www.youtube.com/watch?v=zAhonqXr56s

ma il Pci all'epoca che diceva di questo?

Eh , vallo a dire a Crani Sciolti o a Raimmondo. L'ho postato più volte e hanno cercato di banalizzare il tutto definendo Marchais come "finto compagno" (perché, ai tempi aderì al progetto eurocomunista, pur mantenendo ottimi rapporti con l'URSS). Comunque non c'è nulla di razzista in quel video. Solo una rara dose di buon senso.

Lèon Kochnitzky
18-05-16, 19:28
ahahah probabilmente lo riterrebbero un intruso rossobruno?

LupoSciolto°
18-05-16, 19:35
ahahah probabilmente lo riterrebbero un intruso rossobruno?

Esatto. I mantra, alla fine, sono due o tre:encouragement:

Kavalerists
18-05-16, 19:37
Cos'è il razzialismo? Hai qualche link?
Credo che abbia a che fare col riconoscimento dell'esistenze delle differenti razze umane, delle quali si riconoscono le differenze fisiologiche, antropologiche, e culturali, ma senza fare tra esse alcuna graduatoria di valore, cercando anche di favorire la naturale tendenza delle razze a non mescolarsi tra loro, al fine di preservarne le peculiarità e le differenze.
Il razzialismo quindi non ha nulla a che fare con odio, discriminazione, o suprematismo, ma rispetta e mira a conservare l'identità di tutte le razze, le loro differenze, a cominciare ovviamente dalla propria di appartenenza, concetto che dovrebbe valere per ciascun essere umano.

Kavalerists
18-05-16, 19:40
Esatto. I mantra, alla fine, sono due o tre:encouragement:
Una volta si usava revisionista, ora c'è rossobruno

LupoSciolto°
18-05-16, 20:58
Credo che abbia a che fare col riconoscimento dell'esistenze delle differenti razze umane, delle quali si riconoscono le differenze fisiologiche, antropologiche, e culturali, ma senza fare tra esse alcuna graduatoria di valore, cercando anche di favorire la naturale tendenza delle razze a non mescolarsi tra loro, al fine di preservarne le peculiarità e le differenze.
Il razzialismo quindi non ha nulla a che fare con odio, discriminazione, o suprematismo, ma rispetta e mira a conservare l'identità di tutte le razze, le loro differenze, a cominciare ovviamente dalla propria di appartenenza, concetto che dovrebbe valere per ciascun essere umano.

Non per polemizzare o per banalizzare ciò che hai scritto...ma anche i boeri bianchi descrivevano l'apartheid come qualcosa di simile. Non so che dirti. Sinceramente non mi interessa la questione del meticciato. Non entro nelle camere da letto di nessuno. Altro discorso, invece, è quello riguardante l'immigrazione incontrollata. E lì credo che ogni autentico anticapitalista dovrebbe riflettere seriamente (possibilmente senza i paraocchi boldriniani o disobbedienti).