Romania, rinasce il partito comunista

[Murru]

BUCAREST - A vent' anni dalla caduta di Nicolae Ceausescu è rinato ieri in Romania il Partito Comunista (Pcr). «Siamo tornati», ha annunciato il suo presidente, Constantin Rotaru, ai simpatizzanti arrivati da tutto il Paese. «Speriamo di entrare in parlamento nel 2012 ma già da ora lanciamo una campagna contro il saccheggio selvaggio a cui è sottoposto il Paese e il caos economico e finanziario». Non è un caso che la «resurrezione» del Pcr, avvenuta sulle ceneri di un piccolo partito socialista, sia avvenuta negli stessi giorni in cui il governo di centrodestra ha avviato un durissimo piano d' austerità concordato con il Fondo monetario. Oltre 50mila posti di lavoro soppressi nel settore pubblico, taglio degli stipendi del 25%, aumento dell' Iva dal 19% al 24%. Misure che puntano a contenere al 6,8% il deficit pubblico 2010 e a sbloccare i crediti internazionali. Ieri il Fmi ha infatti annunciato l' erogazione di una nuova tranche da 913 milioni di euro al Paese che nel marzo 2009 aveva concordato con lo stesso Fondo, la Banca Mondiale e l' Ue un pacchetto di prestiti da 20 miliardi in due anni. Tra gli obiettivi dei neocomunisti figurano la gratuità dell' insegnamento e il mantenimento delle partecipazioni statali nei settori strategici. Il partito, sostengono però gli analisti, avrà poco impatto sulla Romania viste la mancanza di sostegni finanziari e lo scarso accesso ai media.

Natale Maria Serena

4 luglio 2010
Romania, rinasce il partito comunista (http://archiviostorico.corriere.it/2010/luglio/04/Romania_rinasce_partito_comunista_co_9_100704010.s html)

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l'Ernesto Online - Rivista Comunista (http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=19585)

In Romania rinasce il Partito Comunista
Il nuovo Partito Comunista Romeno (PCR) ha celebrato, sabato 3 luglio, a Bucarest, il suo congresso di fondazione, che ha riunito più di 400 delegati e invitati.

Il nuovo PCR, sebbene riprenda la denominazione del precedente partito comunista romeno, nasce dal mutamento del nome del già esistente Partito dell’Alleanza Socialista (nella Sinistra Europea, ndt), che non dispone di rappresentanza parlamentare.

Il suo leader, Constanti Rotaru, ha fatto un bilancio dei 20 anni trascorsi dal colpo di Stato del dicembre 1989, che ha rovesciato il regime socialista, rilevando che la restaurazione del capitalismo ha provocato un autentico “genocidio sociale”. In memoria delle vittime del capitalismo nel paese, il congresso ha osservato un minuto di silenzio.

Rotaru ha parlato del saccheggio dei servizi e delle imprese pubbliche e della distruzione generalizzata dell’apparato produttivo, che ha ridotto la popolazione alla miseria, costringendo milioni di romeni ad abbandonare il paese in cerca di lavoro.

Tra i molti esempi concreti, Rotaru ha affermato che resta attualmente solo il 54% degli ospedali esistenti nel 1989, la produzione tessile rappresenta il 13% rispetto ad allora, l’estrazione di carbone il 36%, la produzione di acciaio il 19% e la produzione di macchinari si è ridotta al cinque percento; l’allevamento bovino si attesta al 31% e la produzione di carne si è ridotta al 14% rispetto al livello di 20 anni fa.

In un comunicato, citato dall’agenzia AFP, il PCR afferma che “si lancerà nella lotta per mettere fine al saccheggio, a cui il paese è sottoposto”, individuando come obiettivo l’elezione di una rappresentanza parlamentare. Nel suo programma difende la gratuità dell’istruzione pubblica e la proprietà statale nei settori strategici.

Tuttavia, la legalizzazione del nuovo partito è una battaglia che si presenta difficile, poiché una legge del 1991 proibisce espressamente “manifestazioni pubbliche che perseguano la propaganda di idee totalitarie di natura fascista, comunista, razzista o di qualsiasi organizzazione terrorista”.