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Visualizza Versione Completa : Niente ricongiungimento a coppia gay, la Corte europea condanna l'Italia



Scipione
30-06-16, 20:59
Per Strasburgo il rifiuto di rilasciare il permesso di soggiorno a un neozelandese che voleva vivere con il suo compagno italiano è discriminazione, e come tale va risarcita.

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia a risarcire i "danni morali" provocati per aver negato il ricongiungimento familiare a una coppia gay. Per i giudici di Strasburgo, rifiutando di rilasciare il permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare a un cittadino neozelandese che voleva vivere con il suo compagno italiano, l'Italia ha violato il diritto della coppia a non essere discriminata.

La sentenza prevede un risarcimento di 20mila euro, ma indica soprattutto un principio etico e una via giuridica da rispettare. La condanna diventerà definitiva in tre mesi se le parti non ricorreranno in appello. La decisione, presa per sei voti contro uno, contesta all'Italia la violazione degli articoli 14 e 8 della Convenzione europea dei diritti umani: il primo proibisce la discriminazione, il secondo sancisce il diritto al rispetto per la vita familiare e privata.

Paradossalmente, la Corte ha punito l'Italia proprio per aver trattato la coppia omosessuale come avrebbe fatto con una coppia eterosessuale: secondo la Corte europea, infatti, la situazione della coppia non poteva essere equiparata a quella di una coppia eterosessuale non sposata in quanto, proprio non potendosi sposare, non avrebbero potuto ottenere le tutele che la legge italiana accorda alle coppie "sposate". Per i giudici, "l'interpretazione restrittiva della nozione di famiglia costituisce, per le coppie omosessuali, un ostacolo insuperabile per l'ottenimento del permesso di soggiorno per motivi familiari", non tenendo conto "della situazione specifica dei richiedenti e in particolare della loro impossibilità di ottenere una forma legale di riconoscimento della loro relazione in Italia".

I richiedenti, una coppia di 51 e 58 anni, vivono ad Amsterdam e hanno fatto ricorso ritenendo di essere discriminati per il loro orientamento sessuale. Dopo aver vissuto in Nuova Zelanda fino al dicembre 2003, la coppia ha deciso di trasferirsi in Italia. Il cittadino neozelandese è arrivato con un permesso di studio temporaneo e ha chiesto successivamente un permesso di soggiorno per motivi familiari, ma il 18 ottobre 2004 le autorità di Livorno avevano respinto la richiesta sostenendo che non sussistessero i criteri previsti. Nel 2005 il tribunale civile di Firenze aveva dato loro ragione, ma il ministero degli Interni era ricorso in appello.

Il percorso giudiziario era approdato in Cassazione, dove l'appello finale della coppia era stato respinto sulla base dell'articolo 29 del decreto legislativo 286 del1998 secondo cui il concetto di "familiare" include solo gli sposi e i figli minorenni o non ancora indipendenti. Una visione contro cui si è espressa oggi la Corte europea per i diritti dell'uomo, alla quale la coppia aveva fatto ricorso nel 2009.

FONTE (http://www.repubblica.it/esteri/2016/06/30/news/niente_ricongiungimento_a_coppia_gay_la_corte_euro pea_condanna_l_italia-143113395/?ref=HREC1-4)