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MaIn
02-07-16, 10:12
cala dello 0.7% la disoccupazione dal maggio dell'anno scorso e scende 11.5%.
il fisiologico di una nazione sarebbe il 3-4%. se continua cos' a fine anno invece si scenderà solo di poco più dell'1% e appena sotto l'11%.
un trend positivo ma del tutto insufficiente. non si pretende che un governo faccia miracoli ma di certo pare che l'attenzione maggiore si verso le banche piuttosto che verso i disoccupati e i precari.
meno occupati, significa anche meno soldi per le casse dello Stato per welfare e più individui deboli di fronte alle sopraffazioni di crimine, capitalismo, burocrazia.
la vera emergenza di un Paese in cui si è più occupati a dare a chi ha già piuttosto a chi non ha nulla.

Occupazione, continua il trend positivo* | Economia*| www.avvenire.it (http://www.avvenire.it/Economia/Pagine/disoccupazione-in-lieve-calo.aspx)

Dati sul lavoro positivi per l'Italia: a maggio il tasso di disoccupazione scende all'11,5%. Aumentano anche gli occupati:299.000 posti di lavoro in più in un anno, mentre la crescita frena sul mese (+21.000). Soddisfatto il premier Matteo Renzi. "Con i dati Istat di oggi siamo a 497mila posti di lavoro in più da febbraio 2014. Il jobsact sta creato lavoro stabile #avantitutta", scrive su Twitter il presidente del Consiglio. Anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, parla di dati "positivi che confermano una tendenza di crescita dell'occupazione".


Tornando ai numeri il tasso di disoccupazione a maggio è pari all'11,5%, in calo di 0,1 punti percentuali su aprile e di 0,7 punti percentuali rispetto a maggio 2015. Dopo l'aumento di aprile (+1,5%) la stima dei disoccupati a maggio cala dello 0,8% (-24 mila). Il calo interessa sia gli uomini (-1,0%) sia le donne (-0,6%). Dopo l'aumento registrato nei due mesi precedenti (+0,3% a marzo e ad aprile), spiega l'Istat, la stima degli occupati a maggio sale ancora, seppure in modo lieve (+0,1%, pari a +21 mila persone occupate).


La crescita dell'occupazione è attribuibile alla componente femminile e riguarda i dipendenti (+11 mila i permanenti, +37 mila quelli a termine) mentre calano gli indipendenti (-28 mila). Nel trimestre marzo-maggio l'aumento degli occupati (+0,4%, pari a +101 mila) è associato ad un calo dei disoccupati (-1,1%, pari a -32 mila) e degli inattivi (-0,9%, pari a -121 mila). Su base annua si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+1,3%, pari a +299 mila). La crescita tendenziale è interamente attribuibile ai dipendenti, sia permanenti (+1,7%, pari a +248 mila) sia a termine (+3,5%, pari a +81 mila), mentre sono in calo gli indipendenti. Nello stesso periodo calano i disoccupati (-5,6%, pari a -175 mila) e gli inattivi (-2,2%, pari a -305 mila).


Sempre nel mese di maggio il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 36,9%, invariato rispetto al mese precedente. La flessione rispetto a maggio del 2015 è pari a 4,3 punti percentuali. Intanto oggi il Centro Studi Confindustria ha tagliato le stime di crescita del Pil italiano per il 2016 e il 2017, anche a causa dell'impatto della Brexit.


Secondo le nuove previsioni, la crescita sarà dello 0,8% nel 2016 e dello 0,6% nel 2017, contro il +1,4% e il +1,3% rispettivamente stimati a dicembre. Il Csc sostiene che gli effetti della Brexit si sentiranno nel rallentamento della domanda globale, che causa una crescita più lenta dell'export, l'aumento dell'incertezza tra imprese e consumatori e la caduta del prezzo delle azioni. Confindustria stima per l'anno in corso una crescita dello 0,7% dell'occupazione, un aumento dell'1,2% dei consumi e dell'1,9% degli investimenti.