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Visualizza Versione Completa : Nostradamus 28: La Spagna non riuscirà a formare un governo per la seconda volta?



C@scista
10-07-16, 15:09
In Spagna si è votato nel 2015 ma come molti ricorderanno le elzioni per la prima volta nella storia della repubblica spagnola post franchista (nata negli anni settanta) avevano dato un risultato di parità con 4 grandi partiti praticamente alla pari (i socialisti del PSOE il partito popolare di Rajoy , i liberali di Ciudadanos e i populisti di sinistra di Podemos) e dopo 4 inutili mesi spesi a provare a formare un governo (in cui però i socialisti rifiutavano l'alleanza con Popolari di un governo tecnico cosi come l'alternativa di una coalizione con Podemos , Podemos che da parte sua puntava chiaramente a vampirizzareil PSOE e Ciudadanos rifiutava qualsiasi coalizione in cui ci fosse Podemos) il re aveva sciolto le camere per nuove elezioni. Nelle nuove elezioni di giugno 2016 i popolari hanno guadagnato qualche percentuale in piu ed hanno cantato vittoria ma in realtà anche questa volta (non esiste nella legge elttorale spagnola il premio di maggioranza) nessuno ha da solo la maggioranza e la situazione è quasi identica a prima
Le consultazioni di Rajoy per formare un governo sembrano infatti avviarsi al fallimento (per gli stessi motivi del 2015) per cui la domanda è:La Spagna non riuscirà a formare un governo per la seconda volta consecutica ed andrà nuovamente alle elzioni anticipate?
Si puo' votare nel sondaggio fino al 30 ottobre 2016

carter
10-07-16, 15:46
Votato SI.

Robert
11-07-16, 21:26
Mi sembra quel refrendum equivoci dove se voti SI sei per il No e viceversa...

se credo riusciranno a fare un governo cosa debbo votare, SI che non ci riusciranno, o NO che non ci riusciranno quindi che avranno un governo?

carter
11-07-16, 21:39
Mi sembra quel refrendum equivoci dove se voti SI sei per il No e viceversa...

se credo riusciranno a fare un governo cosa debbo votare, SI che non ci riusciranno, o NO che non ci riusciranno quindi che avranno un governo?

Cioè, io votato SI: la Spagna non riuscirà a formare un Governo per la seconda volta...SI penso che non ci riuscirà. Dovevo votare NO?

C@scista
12-07-16, 13:48
Mi sembra quel refrendum equivoci dove se voti SI sei per il No e viceversa...

se credo riusciranno a fare un governo cosa debbo votare, SI che non ci riusciranno, o NO che non ci riusciranno quindi che avranno un governo?
Si che non ci riusciranno e no che non ci riusciranno
Ma in ogni caso come sempre conta non il voto espressonel sondaggio ma quanto scritto in un post in questo thread

Desmond
12-07-16, 13:53
Non ci riusciranno.

Robert
12-07-16, 16:38
Mah spero per loro di sì, ho visto che Popolari e Socialisti assieme fanno 222 seggi cioè una maggioranza del 63% di tutta la Camera , facciano sto benedetto governo di larghe intese, magari senza Rajoi e buonanotte, oltretutto mi pare che siano in deficit forte, serve un governo legittimato (e che si scambi le responsabilità, come ai tempi del nostro Monti) per affrontare la crisi e le eventuali sanzioni e speculazioni finanziarie o rischiano davvero di far la fine della Grecia...

credo anche l'invito arrivato dagli elettori e cioè la perdita di Podemos ed il crollo di Ciudadanos, sia chiaro...
rispetto al 2015 i Popolari son cresciuti da 7.2 milioni a 7.9
i Socialisti son rimasti sostanzialmente costanti a 5.5 milioni
Podemos è leggermente sceso da 5.2 a 5 milioni
Ciudadanos da 3.5 a 3.1


la gente vuole un governo

e se l'anno scorso la gran coalizione non aveva i numeri ora sì


Voto SI, nel senso che riusciranno a far un governo

Flaviogiulio
12-07-16, 22:45
Votato no... nel senso che credo che stavolta bene o male qualcosa dovranno metter su. Mica possono continuare a votare ogni semestre...

Desmond
13-07-16, 11:58
e se l'anno scorso la gran coalizione non aveva i numeri ora sì

I numeri sono pressoché identici, potevano benissimo farla anche dopo le elezioni di dicembre.

C@scista
22-08-16, 17:08
Al momento Mariano Rajoy (il leader del partito Popolare) ha accettato l'incarico di provare a formare un governo per cui in base alla Costituzione se entro due mesi a partire da ora non riuscirà nel suo tentativo (e se nessun altro candidato alternativo alla presidenza del consiglio ci riuscirà in questi stessi due mesi) il parlamento verrà sciolto dal re e si tornerà per la terza volta alle elzioni. Nonostante l'ottimismo di Mariano Rajoy però (e sono ormai passati ben due mesi dalle ultime elezioni) solo Ciudadanos ha accettato di votargli la fiducia (ma senza voler entrare nel eventuale governo di Rajoy preferendo un appoggio esterno e chiedendo in cambio sei pesanti condizioni al Partito popolare , alcune delle quali ragionevoli come una nuova legge elttorale ed altre umilianti per Rajoy come una commissione di inchiesta parlamentare sulla corruzione dello stesso Partito poplare) e anche messi insieme PP e Ciudadanos non hanno i voti necessari in parlamento.
La mia previsione (per quel po' che conosco del "carattere" degli spagnoli) è che non riusciranno a formare il governo nemmeno questa volta e torneranno nuovamente (per la terza volta in un anno) alle elzioni

Saturno
22-08-16, 17:40
Sono pessimista, anche a costo di essere smentito domani stesso. Il problema però è la situazione di finanza pubblica, per ora la procedura di infrazione l'hanno evitata, ma l'anno prossimo non credo che in caso di sforamento la eviteranno.

Desmond
23-08-16, 14:47
Il 31 agosto ci sarà il primo voto di fiducia, in cui serve la maggioranza assoluta. Se non passerà, si rivoterà entro il 2 settembre, e basterà la maggioranza relativa. In ogni caso servirà l'astensione di almeno parte del PSOE. E ad oggi pare esclusa.

Robert
05-09-16, 17:01
Falliti tutti e due i voti di fiducia...

Governo Spagna: cosa succede dopo il doppio No a Rajoy? Ecco tutti gli scenari possibili
170 contro 180. Di nuovo. La Spagna continua a non avere un Governo , il che se dal punto di vista economico non sembra essere un problema data la crescita pari al 3,2% ottenuta da Madrid, dal punto di vista politico è diventata una farsa che non fa più neanche ridere. Il gioco è bello quando dura poco, si dice. Nella Penisola iberica i leader dei quattro maggiori partiti continuano a giocare da nove mesi e la crisi si è ormai trasformata in un vero e proprio imbarazzo che palesa l’inadeguatezza non solo di chi ha governato in precedenza tra austerità e scandali di corruzione, ma anche di chi avrebbe dovuto rappresentare un’alternativa che, a conti fatti, alternativa non è.
Tutto è andato come previsto. Mariano Rajoy si è presentato in Parlamento per chiedere la fiducia e ha ottenuto due rifiuti in 72 ore , eguagliando il primato storico conquistato da Pedro Sanchez lo scorso marzo. Dalla fine della dittatura franchista sono soltanto due i candidati che hanno ricevuto due bocciature consecutive dal Congresso di Madrid. Superfluo specificare chi. La differenza tra le due votazioni di investitura risiedeva nel fatto che la seconda volta l’obiettivo non era la maggioranza assoluta di 176 seggi, ma quella semplice (vale a dire più Sì che No). E invece, come da previsioni, nessuna astensione e nessun dietrofront. Ad appoggiare Rajoy sono stati i 137 deputati del PP, i 32 di Ciudadanos e quelli della Coaliciòn Canaria.
Il PSOE ha detto no, in blocco, di nuovo, così come Podemos- Izquierda Unida e indipendentisti baschi e catalani. D’altronde Sanchez lo aveva preannunciato nel corso del dibattito tenutosi prima del voto del 31 agosto: “Il PSOE non si asterrà davanti alla corruzione. Non mi fido di Rajoy, non gli daremo un ingiustificato perdono”.
A questo punto occorrerà vedere se i socialisti manterranno anche l’altra promessa fatta nel corso del dibattito del 31 agosto: il numero uno del partito ha infatti anticipato che voterà contro qualsiasi tentativo che il Primo Ministro incaricato farà da qui al 31 ottobre, giorno in cui scadrà l’ultimo giorno utile per trovare una soluzione che eviti l’avvicendarsi di terze elezioni in un anno, per formare un Governo.
Spagna: cosa succede ora?
A questo punto “la palla” torna nelle mani di re Felipe VI. Sarà lui a decidere se avviare nuove consultazioni con i partiti o proclamare l’ennesima tornata elettorale.
Nel caso, probabile, in cui il monarca scegliesse la prima opzione, come detto in precedenza ci sarà tempo fino al 31 ottobre. Le votazioni di investitura hanno dato infatti avvio al conto alla rovescia. In base a quanto previsto dalla Costituzione iberica, i politici avranno due mesi di tempo a decorrere dal primo voto di fiducia per formare un Governo, scaduti i quali le Camere verranno sciolte e le elezioni diventeranno inevitabili.
Felipe VI avrà tre opzioni: conferire nuovamente l’incarico al vincitore delle ultime due elezioni (Rajoy ndr.), nominare un altro candidato, scelta che fece dopo le prime elezioni, dando mandato a Sanchez di provare a formare un nuovo Esecutivo dopo il rifiuto del leader popolare, oppure optare per una persona che fino ad oggi sia stata al di fuori dai giochetti politici dei partiti, una sorta di “tecnico” che traghetti la Spagna fuori dalla crisi politica. In realtà, tenendo conto anche della tradizione iberica, quest’ultima opzione sembra nuovamente essere la meno probabile, anche se forse l’unica davvero utile a sciogliere l’impasse.
Spagna: le possibili soluzioni
A parole, fino ad oggi, tutte le fazioni politiche affermano di voler evitare le terze elezioni consecutive nel giro di un solo anno. Nei fatti, l’immobilismo è tale da non lasciare spazio a nessun altra soluzione.
A conti fatti dunque, ci sarebbe una sola strada da seguire per non “disturbare” nuovamente i cittadini, l’unica che nessuno sembra disposto a percorrere: un harakiri politico di uno dei due esponenti principali. Se Pedro Sanchez facesse un passo indietro, alla guida del PSOE potrebbe arrivare un leader più aperto al compromesso, disposto ad ascoltare quella parte del partito, guidata dagli ex premier Felipe González e José Zapatero, che preme per il “voto di responsabilità”, magari andando al Governo in coalizione con il PP.
Sull’altra sponda, se Rajoy decidesse di farsi da parte gli avversari potrebbero finalmente vedere quel segno di discontinuità col passato in grado di far smuovere le acque, ma soprattutto di accumulare i numeri necessari. Il Primo Ministro incaricato però, dopo aver vinto non una ma ben due elezioni, non ha la benché minima intenzione di cedere né la leadership del Partido Popular né tanto meno la poltrona di Premier.
La Spagna si avvia dunque a proclamare terze elezioni. Una tornata elettorale che, tra l’altro, potrebbe continuare a non risolvere il problema. Si rivoteranno le stesse persone, con lo stesso sistema elettorale, nello stesso identico scenario politico fatto di immobilismo e beghe.
Il voto, tra l’altro, dovrebbe svolgersi il 25 dicembre, una data che non piace né ai cittadini né tanto meno ai partiti. Per questo motivo c’è già chi si prepara, avanzando la proposta di anticipare le votazioni di una settimana.

Desmond
05-09-16, 17:15
A meno di colpi di scena, come un passo indietro di Rajoy o Sanchez, si rivoterà.

POL
09-09-16, 18:45
http://www.termometropolitico.it/media/2016/09/rajoy-sanchez-250x153.jpg
Spagna verso nuove elezioni. Natale al seggio elettorale?
Se vi chiedessero di rinunciare alle feste natalizie per andare a votare, che cosa rispondereste? E’ una domanda assurda? Non proprio. Questo Natale gli spagnoli potrebbero trovare sotto l’albero un regalo poco gradito. Secondo la legge elettorale, infatti, le eventuali nuove elezioni si dovrebbero svolgere proprio il prossimo 25 dicembre. Almeno su questo punto i principali partiti sono tutti d’accordo: sarebbe un’assurdità. Ed ecco che arriva immediata la proposta del partito socialista di cambiare la legge elettorale in tempi record per anticipare di una settimana il voto.
http://www.termometropolitico.it/media/2016/09/Sanchez-Spagna.jpg (http://www.termometropolitico.it/media/2016/09/Sanchez-Spagna.jpg)
Meglio non prenotare le vacanze di Natale Dopo il doppio ‹‹no›› a un nuovo governo guidato dal premier uscente Mariano Rajoy, c’è tempo fino al 31 ottobre per formare un nuovo esecutivo (http://www.termometropolitico.it/1223728_elezioni-spagna-rajoy-podemos.html). Se la situazione non dovesse sbloccarsi, il risultato delle urne verrà annunciato direttamente dal bambin Gesù e – in caso di governo certo – si dovrà gridare al miracolo. L’immagine del Presepe, d’altronde, è la metafora perfetta. Il bue come i cittadini, l’asinello come i partiti. Il primo è necessario per riscaldare l’ambiente; il secondo, dopo tanto andare, è lento e stanco, incapace di guardare oltre il suo naso.
Nuova disaffezione alla politica e il problema dell’affluenzaIn Spagna è tanto il malumore per questo impasse politico. Soprattutto tra i giovani. Proprio durante ultime elezioni, infatti, molti ragazzi avevano deciso di tornare alle urne. Tanti avevano votato Podemos, proprio per dare un forte segnale alla classe dirigente tradizionale. L’accordo con Izquerda Unida (votato regolarmente sulla pagina del movimento, ma con numeri molto bassi) è stato un mezzo passo falso per il partito nato dalle ceneri del 15-M. Izquierda Unida è l’erede del partito comunista (http://www.termometropolitico.it/1223591_diretta-elezioni-spagna-risultati-affluenza-podemos.html)spagnolo e rappresenta, esattamente come il Pp o il Psoe, il passato che Pablo Iglesias avrebbe dovuto combattere. Il risultato è oltre un milioni di voti persi nelle ultime elezioni. La rottura del bipartitismo ha mostrato l’incapacità dei politici – vecchi e nuovi – di capire il proprio Paese.
Nonostante due tornate elettorali, il risultato è sempre lo stesso: nessuno può governare da solo. C’è bisogno di un compromesso e non di alleanze, c’è bisogno di trovare i punti di contatto e non sottolineare le differenze.
Aspettando le elezioni regionali nei Paesi Baschi e in Galizia Nonostante i due secchi ‹‹no›› del Congreso, Rajoy ha ancora un asso nella manica (http://www.termometropolitico.it/1228481_spagna-nuove-elezioni-rajoy.html). Il prossimo 25 settembre ci saranno due importanti appuntamenti elettorali. Si voterà infatti nei Paesi Baschi e in Galizia. Il leader dei Popolari spera in un netto successo elettorale per mettere nuova pressione al leader socialista e chiedere per l’ennesima volta una sua astensione. In questa fase il re gioca un ruolo decisivo. In queste settimane dovrà decidere se affidare un nuovo mandato esplorativo a Rajoy o (come avvenuto a marzo) al leader socialista Pedro Sánchez. Quest’ultimo nel suo ultimo intervento al Congreso ha cambiato tono invitando Ciudadanos e Podemos a collaborare. Una soluzione possibile, ma poco probabile.


Scritto da: Beniamino Valeriano
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C@scista
09-09-16, 18:48
http://www.termometropolitico.it/media/2016/09/rajoy-sanchez-250x153.jpg
Spagna verso nuove elezioni. Natale al seggio elettorale?
Se vi chiedessero di rinunciare alle feste natalizie per andare a votare, che cosa rispondereste? E’ una domanda assurda? Non proprio. Questo Natale gli spagnoli potrebbero trovare sotto l’albero un regalo poco gradito. Secondo la legge elettorale, infatti, le eventuali nuove elezioni si dovrebbero svolgere proprio il prossimo 25 dicembre. Almeno su questo punto i principali partiti sono tutti d’accordo: sarebbe un’assurdità. Ed ecco che arriva immediata la proposta del partito socialista di cambiare la legge elettorale in tempi record per anticipare di una settimana il voto.
http://www.termometropolitico.it/media/2016/09/Sanchez-Spagna.jpg (http://www.termometropolitico.it/media/2016/09/Sanchez-Spagna.jpg)
Meglio non prenotare le vacanze di Natale

Dopo il doppio ‹‹no›› a un nuovo governo guidato dal premier uscente Mariano Rajoy, c’è tempo fino al 31 ottobre per formare un nuovo esecutivo (http://www.termometropolitico.it/1223728_elezioni-spagna-rajoy-podemos.html). Se la situazione non dovesse sbloccarsi, il risultato delle urne verrà annunciato direttamente dal bambin Gesù e – in caso di governo certo – si dovrà gridare al miracolo. L’immagine del Presepe, d’altronde, è la metafora perfetta. Il bue come i cittadini, l’asinello come i partiti. Il primo è necessario per riscaldare l’ambiente; il secondo, dopo tanto andare, è lento e stanco, incapace di guardare oltre il suo naso.
Nuova disaffezione alla politica e il problema dell’affluenza

In Spagna è tanto il malumore per questo impasse politico. Soprattutto tra i giovani. Proprio durante ultime elezioni, infatti, molti ragazzi avevano deciso di tornare alle urne. Tanti avevano votato Podemos, proprio per dare un forte segnale alla classe dirigente tradizionale. L’accordo con Izquerda Unida (votato regolarmente sulla pagina del movimento, ma con numeri molto bassi) è stato un mezzo passo falso per il partito nato dalle ceneri del 15-M. Izquierda Unida è l’erede del partito comunista (http://www.termometropolitico.it/1223591_diretta-elezioni-spagna-risultati-affluenza-podemos.html)spagnolo e rappresenta, esattamente come il Pp o il Psoe, il passato che Pablo Iglesias avrebbe dovuto combattere. Il risultato è oltre un milioni di voti persi nelle ultime elezioni. La rottura del bipartitismo ha mostrato l’incapacità dei politici – vecchi e nuovi – di capire il proprio Paese.
Nonostante due tornate elettorali, il risultato è sempre lo stesso: nessuno può governare da solo. C’è bisogno di un compromesso e non di alleanze, c’è bisogno di trovare i punti di contatto e non sottolineare le differenze.
Aspettando le elezioni regionali nei Paesi Baschi e in Galizia

Nonostante i due secchi ‹‹no›› del Congreso, Rajoy ha ancora un asso nella manica (http://www.termometropolitico.it/1228481_spagna-nuove-elezioni-rajoy.html). Il prossimo 25 settembre ci saranno due importanti appuntamenti elettorali. Si voterà infatti nei Paesi Baschi e in Galizia. Il leader dei Popolari spera in un netto successo elettorale per mettere nuova pressione al leader socialista e chiedere per l’ennesima volta una sua astensione. In questa fase il re gioca un ruolo decisivo. In queste settimane dovrà decidere se affidare un nuovo mandato esplorativo a Rajoy o (come avvenuto a marzo) al leader socialista Pedro Sánchez. Quest’ultimo nel suo ultimo intervento al Congreso ha cambiato tono invitando Ciudadanos e Podemos a collaborare. Una soluzione possibile, ma poco probabile.


Scritto da: Beniamino Valeriano
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Mi sa che in molti abbiamo indovintao la previsione

cvd (Come volevasi dimostrare): Sono decisi a battere il record del Belgio di un anno senza governo (e pensare che la stampa italiana sempre cosi "lucida nelle sue analisi :cool:aveva citato le elzioni spagnole di giugno scorso come "voto di elettori serio e responsabile di governo e filoeuropeo " contrapponendola al irresponsabilità del voto inglese sulla Brexit)

Mascio88
24-09-16, 14:03
Credete per davvero che le elezioni in Galizia e nei Paesi Baschi possano cambiare qualcosa? O il ritorno al voto a dicembre è ormai scontato?

C@scista
26-09-16, 15:18
Credete per davvero che le elezioni in Galizia e nei Paesi Baschi possano cambiare qualcosa? O il ritorno al voto a dicembre è ormai scontato?

Risposta facile:queste elezioni regionali saranno ininfluenti e il ritorno al voto per lil parlamento naionale (per la terza volta in un anno) a dicembre è ormai scontato

Flaviogiulio
26-09-16, 23:51
La prospettiva di una tranvata elettorale potrebbe magari indurre i socialisti a più miti consigli...

POL
01-10-16, 23:45
http://www.termometropolitico.it/media/2016/03/56da7bcdc3618872778b45ec-250x141.jpg
PSOE: ufficiale, dimette il segretario generale Pedro Sánchez
Dopo la votazione del congresso federale (133 voti contrari e solo 107 a favore), è ufficiale: Pedro Sánchez dimette dalla carica di segretario generale del partito socialista. Sánchez termina il suo mandato da segretario generale dopo aver accumulato una serie di importanti sconfitte elettorali che hanno leso la sua leadership all’ interno dell’ organigramma socialista
http://www.termometropolitico.it/media/2016/09/PedroSanchezDiscurso-e1475348187420.jpg (http://www.termometropolitico.it/media/2016/09/PedroSanchezDiscurso.jpg)Sánchez: orgoglioso di aver rappresentato il PSOELe prime parole, a caldo: “ho sempre creduto che il PSOE doveva offrire una alternativa; disgraziatamente, nella passata legislatura non è stato possibile.” Rimarca l’importanza della base militante, che avrebbe dovuto prendere la decisione. In ogni caso, Sánchez chiude affermando che è stato un grande orgoglio e onore.
Susana Díaz pronta a rilevare Pedro SánchezL’ influente leader del PSOE di Andalucía, Susana Díaz, è la candidata maggiormente indiziata per il dopo-Sánchez. Ma il partito rimane spaccato, e non si sono fatte attendere le manifestazioni in Calle Ferraz (Madrid) a sostegno del segretario uscente. Oltre ai militanti del PSOE, anche molti simpatizzanti e votanti della coalizione Unidos Podemos, formata dal partito di Pablo Iglesias, Podemos, e il partito d’ ispirazione comunista, Izquierda Unida. Vari mezzi di comunicazione hanno già parlato di “golpe”.
PSOE: dimissioni Sánchez erano nell’ ariaLe ultime settimane sono state fatali per l’ ormai ex segretario Pedro Sánchez, che non è riuscito a reggere l’ ennesima disfatta elettorale – questa volta nelle comunità autonome di Galicia e País Vasco (http://www.termometropolitico.it/1230725_elezioni-spagna-galizia-paesi-baschi.html) -. Dopo le prime critiche giunte da alti esponenti del partito, pochi giorni fa è arrivato l‘ammutinamento di 17 membri del consiglio federale (http://www.termometropolitico.it/1231220_spagna-psoe-spinge-sanchez.html).  Sánchez ha cercato di resistere il più possibile ma – alla fine – ha dovuto rinunciare alla carica di segretario generale. Si aspettano le reazioni degli altri partiti. Nell’ ottica della formazione di un nuovo governo, l’ opzione che premia il Partido Popular di Mariano Rajoy – attraverso l’astensione dei socialisti – sembra sempre più credibile.


Scritto da: Alessandro Faggiano
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Desmond
23-10-16, 15:12
E alla fine Rajoy l'ha spuntata.

Il PSOE si asterrà, quindi ci sarà un governo PP-Ciudadanos con appoggio esterno dei socialisti.

Flaviogiulio
23-10-16, 16:32
Votato no... nel senso che credo che stavolta bene o male qualcosa dovranno metter su. Mica possono continuare a votare ogni semestre...
:peace:

Robert
23-10-16, 19:24
evvai!
chiudo il tredde e poi stilo la classifica

Robert
24-10-16, 15:11
Vincitori:
Andrea Vuolo 7
DarKNicolazzi 7
Robert 728
Flaviogiulio 728

Zero punti:
Cascista
Carter
Desmond