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Visualizza Versione Completa : La famiglia nei testi sacri



Druuna
04-08-16, 20:20
Oltre ai vari uteri in affitto, incesti e roba varia dell'Antico testamento, il Vangelo pare dire che Gesù fosse nato in modo più che biologico, e che avesse un concetto "allargato" e "moderno" di famiglia ....

Il Vangelo di Marco, che dovrebbe essere più vicino ai fatti, non parla minimamente di una nascita miracolosa di Gesù. Anzi, racconta che Gesù mette alla porta la propria famiglia biologica (madre e fratelli) ritenendola miscredente e specifica che la "vera famiglia" è quella spirituale e non quella fisica.




31 Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. 32 Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». 33 Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». 34 Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 35 Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».


Marco 3/31-35

:D

Scipione
11-08-16, 00:18
Per l'uomo è sempre stata una necessità quella di stabilire un rapporto con la divinità e, conseguentemente, costruire miti, leggende e favole. La nascita divina del Cristo assomiglia molto alla storiella di Zeus e Danae e del loro figlio Perseo, come di altri semidei che, fin dall'antichità più remota, hanno semplicemente incarnato l'aspirazione dell'uomo a colmare la distanza con la divinità, fino ad arrivare a fondersi con essa. E' poi singolare come il "miracolo", nello specifico, prosegua temporalmente attribuendo alla "madre di dio" caratteristiche postume di verginità prima, durante e financo dopo il parto, tali da meritare niente meno che l'elevazione a dogma. Dogmi basati sull'interpretazione meramente favolistica degli eventi, elevati a verità assolute. Un modo concreto di rinverdire la leggenda e rianimare una fede che ha bisogno continuamente di verifiche e conferme, per rianimare un credere ormai stantìo ed ammuffito da quanto di irrazionale esso chiede alla ragione dell'uomo. Di fronte al dubbio si inventano i miracoli e, nonostante la stessa chiesa ne riconosca al massimo un paio di decine, essi non rappresentano nient'altro che il mero proseguire del vecchio mito. Più vicini a cause non ancora scientificamente spiegabili che a improbabili interventi divini. L'importante è che il fedele creda. Per il suo bene e per il bene, di certo superiore, di chi sulla fede altrui ha costruito il proprio dominio sull'uomo e, spesso, anche la propria fortuna. :nodding: :drinky:

Jerome
11-08-16, 10:05
Per l'uomo è sempre stata una necessità quella di stabilire un rapporto con la divinità e, conseguentemente, costruire miti, leggende e favole. La nascita divina del Cristo assomiglia molto alla storiella di Zeus e Danae e del loro figlio Perseo, come di altri semidei che, fin dall'antichità più remota, hanno semplicemente incarnato l'aspirazione dell'uomo a colmare la distanza con la divinità, fino ad arrivare a fondersi con essa. E' poi singolare come il "miracolo", nello specifico, prosegua temporalmente attribuendo alla "madre di dio" caratteristiche postume di verginità prima, durante e financo dopo il parto, tali da meritare niente meno che l'elevazione a dogma. Dogmi basati sull'interpretazione meramente favolistica degli eventi, elevati a verità assolute. Un modo concreto di rinverdire la leggenda e rianimare una fede che ha bisogno continuamente di verifiche e conferme, per rianimare un credere ormai stantìo ed ammuffito da quanto di irrazionale esso chiede alla ragione dell'uomo. Di fronte al dubbio si inventano i miracoli e, nonostante la stessa chiesa ne riconosca al massimo un paio di decine, essi non rappresentano nient'altro che il mero proseguire del vecchio mito. Più vicini a cause non ancora scientificamente spiegabili che a improbabili interventi divini. L'importante è che il fedele creda. Per il suo bene e per il bene, di certo superiore, di chi sulla fede altrui ha costruito il proprio dominio sull'uomo e, spesso, anche la propria fortuna. :nodding: :drinky:

Hai demolito loro le credenze letteralistiche, ci credo che ti hanno bannato... :D :drinky: :capelli:

Druuna
11-08-16, 10:14
Al di là delle considerazioni di Scipione, mi sembra interessante il fatto che, leggendo quel passo del Vangelo, sembra che l'idea di Gesù sia proprio nel ribadire che ciò che conta è l'amore, la collaborazione, la comunanza di intenti, la cura del prossimo, mentre svaluta totalmente i legami di sangue.

Jerome
11-08-16, 10:26
Si, è così... c'era anche un documentario recente su Focus/Discovery che ne parlava, e il tutto rende paradossale la fissazione cattolica per la famiglia tradizionale patriarcale regolare

Druuna
11-08-16, 23:00
Si, è così... c'era anche un documentario recente su Focus/Discovery che ne parlava, e il tutto rende paradossale la fissazione cattolica per la famiglia tradizionale patriarcale regolare

già

Scipione
12-08-16, 05:14
Hai demolito loro le credenze letteralistiche, ci credo che ti hanno bannato... :D :drinky: :capelli:
Mi hanno bannato perchè sono, in primo luogo, dei vili che non sopportano alcun contradditorio nel loro sacro e maleodorante pertugio, come dimostra anche la bannatura di FSC. Aaaaamen! :D :drinky: