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Visualizza Versione Completa : Come vanno le cose da queste parti?



Italicvs
12-09-16, 14:40
Ciao a tutti! Dopo vari impegni e qualche problema ho deciso di riaffacciarmi per vedere come procedono le cose. Come va? Novità importanti? Quello che ho notato subito è stata la scelta del simbolo del forum, simbolo direi azzeccato per ovvie ragioni non so però se in questo periodo sono avvenuti contatti con organizzazioni politiche e culturali. Ditemi voi.

LupoSciolto°
12-09-16, 16:49
Ciao a tutti! Dopo vari impegni e qualche problema ho deciso di riaffacciarmi per vedere come procedono le cose. Come va? Novità importanti? Quello che ho notato subito è stata la scelta del simbolo del forum, simbolo direi azzeccato per ovvie ragioni non so però se in questo periodo sono avvenuti contatti con organizzazioni politiche e culturali. Ditemi voi.

Bentornato Italicvs!

Le cose, almeno qui, procedono per il verso giusto. Le discussioni e i confronti non mancano e i trolloni maledetti (finalmente) sono stati sconfitti. Abbiamo raggiunto una maggiore popolarità rispetto ai forum della sinistra ufficiale e rifondarola. Il nostro forum, se guardi la lista a destra, si colloca al sesto posto tra quelli tematici. Non mi sarei aspettato tanto.

Contatti con altre realtà? Inizialmente stava nascendo una corrispondenza con l'OSRE francese ma, per un motivo o per l'altro, la cosa è rimasta lì. Tenterò di ricontattarli anche se, come suggerito da MaIn e Kavalerists, sarebbe meglio dialogare con alcune realtà culturali-politiche italiane. Penso all'Intellettuale Dissidente e a Maschi Beta (vicini all'insegnamento di Preve). Con veri e proprio "partiti", al momento, credo sia inutile intavolare dibattiti di qualsiasi tipo.

E tu che ci racconti?

Italicvs
13-09-16, 18:10
Bentornato Italicvs!

Le cose, almeno qui, procedono per il verso giusto. Le discussioni e i confronti non mancano e i trolloni maledetti (finalmente) sono stati sconfitti. Abbiamo raggiunto una maggiore popolarità rispetto ai forum della sinistra ufficiale e rifondarola. Il nostro forum, se guardi la lista a destra, si colloca al sesto posto tra quelli tematici. Non mi sarei aspettato tanto.

Contatti con altre realtà? Inizialmente stava nascendo una corrispondenza con l'OSRE francese ma, per un motivo o per l'altro, la cosa è rimasta lì. Tenterò di ricontattarli anche se, come suggerito da MaIn e Kavalerists, sarebbe meglio dialogare con alcune realtà culturali-politiche italiane. Penso all'Intellettuale Dissidente e a Maschi Beta (vicini all'insegnamento di Preve). Con veri e proprio "partiti", al momento, credo sia inutile intavolare dibattiti di qualsiasi tipo.

E tu che ci racconti?Sono contento per il forum e che tutto finalmente funzioni bene direi che già questa è un'ottima notizia. Per quanto riguarda me che dire? Momento negativo dal punto di vista economico dove sono andato incontro ad una truffa e a disdette dell'ultimo momento, come se non bastasse (ma questa in realtà è una bazzecola) mi sono preso un bello spavento con la scossa del terremoto e abitando a Pescara (non del Tronto ma in Abruzzo) ho sentito tutto molto bene fin troppo bene direi fortunatamente nessun danno ma ripeto tanta paura. Politicamente ho avuto una delusione forte con Socialismo Patriottico (avevo pensato di iscrivermi a questo movimento pur non condividendo totalmente la linea politica) e con il mov5stelle dopo gli scandali di questi giorni ho perso molta fiducia in loro.

Kavalerists
13-09-16, 19:34
Sono contento per il forum e che tutto finalmente funzioni bene direi che già questa è un'ottima notizia. Per quanto riguarda me che dire? Momento negativo dal punto di vista economico dove sono andato incontro ad una truffa e a disdette dell'ultimo momento, come se non bastasse (ma questa in realtà è una bazzecola) mi sono preso un bello spavento con la scossa del terremoto e abitando a Pescara (non del Tronto ma in Abruzzo) ho sentito tutto molto bene fin troppo bene direi fortunatamente nessun danno ma ripeto tanta paura. Politicamente ho avuto una delusione forte con Socialismo Patriottico (avevo pensato di iscrivermi a questo movimento pur non condividendo totalmente la linea politica) e con il mov5stelle dopo gli scandali di questi giorni ho perso molta fiducia in loro.
Bentornato Italicvs, ti auguro che il periodo critico sia passato e spero di poterti leggere più spesso qui sul forum.
Per il resto le delusioni politiche non mancano e non mancheranno mai per noi, credo che dobbiamo farci un pò il callo.
Piuttosto, visto che eri in procinto di iscriverti a SP, puoi chiarirci cosa sia successo che ha fatto implodere questo movimento? Io mica l'ho capito...

Italicvs
13-09-16, 20:00
Bentornato Italicvs, ti auguro che il periodo critico sia passato e spero di poterti leggere più spesso qui sul forum.
Per il resto le delusioni politiche non mancano e non mancheranno mai per noi, credo che dobbiamo farci un pò il callo.
Piuttosto, visto che eri in procinto di iscriverti a SP, puoi chiarirci cosa sia successo che ha fatto implodere questo movimento? Io mica l'ho capito...Economicamente parlando ancora niente ma cerco di rimanere ottimista! :D
Per il resto mi spiace deluderti ma non ho saputo più niente, hai presente le agenzie? Uguale! Dall'oggi al domani puf, inesistente. Penso che tutto derivi comunque da profondi dissidi interni che erano presenti infatti all'interno di SP dove convivevano due anime una comunista staliniana simpatizzante di Zyuganov e un'altra socialriformista simpatizzante di Craxi queste anime sono giunte ai ferri corti ed è successo quello che sappiamo ovvero la scomparsa di Socialismo Patriottico.

Kavalerists
13-09-16, 20:09
Economicamente parlando ancora niente ma cerco di rimanere ottimista! :D
Per il resto mi spiace deluderti ma non ho saputo più niente, hai presente le agenzie? Uguale! Dall'oggi al domani puf, inesistente. Penso che tutto derivi comunque da profondi dissidi interni che erano presenti infatti all'interno di SP dove convivevano due anime una comunista staliniana simpatizzante di Zyuganov e un'altra socialriformista simpatizzante di Craxi queste anime sono giunte ai ferri corti ed è successo quello che sappiamo ovvero la scomparsa di Socialismo Patriottico.
Forse l'ultima linea politica un pò strana del gruppo, rispetto al primo periodo di Stato&Potenza sarà stata proprio la risultante malriuscita di questo tiraemolle tra due "estremi", estremi che comunque, entrambi, non riscuotono le mie piene simpatie. Ho sempre visto alcuni aspetti di SP come un deragliamento più che una evoluzione di S&P ( tipo, in ultimo, l'"armiamoci e partiamo ad occupare la Libia, magari pure insieme alla NATO"), forse sarà stato per questa frattura interna latente, non so... hai avuto anche tu questo sentore o ne hai avuto una visione e un' idea diversa dalla mia?

LupoSciolto°
14-09-16, 11:09
Sono contento per il forum e che tutto finalmente funzioni bene direi che già questa è un'ottima notizia. Per quanto riguarda me che dire? Momento negativo dal punto di vista economico dove sono andato incontro ad una truffa e a disdette dell'ultimo momento, come se non bastasse (ma questa in realtà è una bazzecola) mi sono preso un bello spavento con la scossa del terremoto e abitando a Pescara (non del Tronto ma in Abruzzo) ho sentito tutto molto bene fin troppo bene direi fortunatamente nessun danno ma ripeto tanta paura. Politicamente ho avuto una delusione forte con Socialismo Patriottico (avevo pensato di iscrivermi a questo movimento pur non condividendo totalmente la linea politica) e con il mov5stelle dopo gli scandali di questi giorni ho perso molta fiducia in loro.

Mi spiace moltissimo per quello che ti è successo. Spero che tu riesca a venirne fuori. La vita, alle volte, sa essere davvero bastarda.

Tornando alla politica: confermi quindi che è stata una lite intestina ad aver messo la parola "fine" a SP? Comunisti pro-Zyuganov contro socialriformisti craxiani e olivettiani? Nel frattempo, però, ho notato la nascita di un gruppo chiamato "Iniziativa Socialista". I toni sono quelli usati da SP e il logo , seppur diverso, riecheggia quello del defunto (?) movimento.

Italicvs
14-09-16, 13:38
Forse l'ultima linea politica un pò strana del gruppo, rispetto al primo periodo di Stato&Potenza sarà stata proprio la risultante malriuscita di questo tiraemolle tra due "estremi", estremi che comunque, entrambi, non riscuotono le mie piene simpatie. Ho sempre visto alcuni aspetti di SP come un deragliamento più che una evoluzione di S&P ( tipo, in ultimo, l'"armiamoci e partiamo ad occupare la Libia, magari pure insieme alla NATO"), forse sarà stato per questa frattura interna latente, non so... hai avuto anche tu questo sentore o ne hai avuto una visione e un' idea diversa dalla mia?Lo sai che ho pensato anch'io ai manifesti sulla Libia? Se non sbaglio tempo fa l'utente Savonarola aveva postato sul forum Socialismo Nazionale proprio quell'ambiguo manifesto che aveva fatto storcere il naso a molti, anche l'equivoco della camionetta presente che sembrava un mezzo dei marines invece era un lince italiano. Poi ovvio, io non considero né il veterocomunismo né il socialismo riformista la soluzione adeguata per i nostri tempi però l'idea di fondo di un socialismo nazionalpatriottico mi trovava e mi trova ancora favorevole l'unica incognita è come realizzare questo tipo di socialismo.

Italicvs
14-09-16, 13:47
Mi spiace moltissimo per quello che ti è successo. Spero che tu riesca a venirne fuori. La vita, alle volte, sa essere davvero bastarda.

Tornando alla politica: confermi quindi che è stata una lite intestina ad aver messo la parola "fine" a SP? Comunisti pro-Zyuganov contro socialriformisti craxiani e olivettiani? Nel frattempo, però, ho notato la nascita di un gruppo chiamato "Iniziativa Socialista". I toni sono quelli usati da SP e il logo , seppur diverso, riecheggia quello del defunto (?) movimento.Ti ringrazio della solidarietà, i momenti negativi capitano a tutti l'importante è non abbattersi e cercare di venirne fuori. :encouragement: Ritornando a Socialismo Patriottico: la creatura politica denominata Socialismo Patriottico è nata da una fusione tra l'ex Stato&Potenza e alcuni elementi di spicco che orbitavano nel movimento ormai sciolto Sinistra Nazionale. Quello che posso dirti (prendi quello che ti dico con "i guanti" come si suol dire) è che per certo convivevano due anime ben distinte e queste due anime hanno convissuto finchè è convenuto a loro dopodichè i conflitti sono diventati insanabili. Più di questo non so dirti (per ora)!

Italicvs
14-09-16, 13:53
Ah! un'ultima cosa che ha dell'inquietante, su facebook il responsabile di Socialismo Patriottico aveva un avatar del movimento per intenderci quello con l'ingranaggio, le spighe e le mani giunte però questo simbolo era immerso in uno sfondo verde bianco e rosso trasversale che era identico alla bandiera di forza italia, sì avete capito bene... il movimento di Berlusconi.

LupoSciolto°
14-09-16, 14:01
Ah! un'ultima cosa che ha dell'inquietante, su facebook il responsabile di Socialismo Patriottico aveva un avatar del movimento per intenderci quello con l'ingranaggio, le spighe e le mani giunte però questo simbolo era immerso in uno sfondo verde bianco e rosso trasversale che era identico alla bandiera di forza italia, sì avete capito bene... il movimento di Berlusconi.

Alluncinante...non ho parole. Forse sono diventati berluscones perché "Silvio sta(va) con Craxi e Putin"? Non ci sarebbe altra spiegazione dinnanzi a un simile e incredibile gesto.

LupoSciolto°
14-09-16, 14:22
Stato e Potenza nacque come movimento politico legato ad Eurasia. Il nome, ovviamente, venne preso dal libro manifesto di Gennady Zyuganov. Agli esordi, infatti, la formazione esponeva tesi simili a quelle del KPRF oltre a piazzare foto di Lenin, Stalin e Kim Il Sung.
In seguito la svolta pro-polizia (certo, anche loro sono lavoratori. Ma cosa farebbero di fronte a un sacrosanto sciopero generale?), pro-Craxi, pro-Olivetti (il fu Movimento Comunità, di ispirazione laburista) e l'abbandono dei temi marcatamente sociali.
Fondamentalmente la nuova creatura, denominata Socialismo Patriottico, affrontava temi di carattere geopolitico e securitario. Non che si tratti di "bazzecole" , chiariamolo una volta per tutte, ma sono temi che devono assolutamente essere affiancati ad un forte interesse per le condizioni economiche e lavorative del neo o post-proletariato.

In mancanza di ciò, sinceramente, non vedo come si possa parlare di "socialismo".

Mi spiace per la fine di questa esperienza , che ha prodotto anche delle analisi interessanti, ma comincio a credere che il neo-soviettismo alla Zyuganov , pur riveduto e corretto, sia di difficile comprensione per l'italiano medio. Forse ci vorrà ancora del tempo per poter parlare di socialismo (non certo riformista) e amor di patria.

Italicvs
14-09-16, 15:33
Alluncinante...non ho parole. Forse sono diventati berluscones perché "Silvio sta(va) con Craxi e Putin"? Non ci sarebbe altra spiegazione dinnanzi a un simile e incredibile gesto.Guarda cercando di sdrammatizzare ti potrei dire che magari quello sfondo poteva rappresentare semplicemente il tricolore italiano e nulla di più ma siccome non sono nato ieri mi domando: perchè utilizzare un tricolore snaturato con quelle linee oblique esattamente come il movimento del berlusca? Che senso ha?

Italicvs
14-09-16, 15:46
Secondo me l'ideologia di fondo di Socialismo Patriottico è il cosiddetto Socialismo Tricolore. Cos'è il socialismo tricolore? Riporto quello che avevo scritto sul vecchio forum del Socialismo Nazionalitario:

I Socialisti Tricolori craxiani: Alcuni vengono dal mondo fascista e qualcun'altro no, quello che è certo è che sono nostalgici del PSI craxiano; sono favorevoli ad una via nazionale del socialismo però questo socialismo è piuttosto moderato e aperto al libero mercato.

Kavalerists
14-09-16, 18:43
Ah! un'ultima cosa che ha dell'inquietante, su facebook il responsabile di Socialismo Patriottico aveva un avatar del movimento per intenderci quello con l'ingranaggio, le spighe e le mani giunte però questo simbolo era immerso in uno sfondo verde bianco e rosso trasversale che era identico alla bandiera di forza italia, sì avete capito bene... il movimento di Berlusconi.
Sarà stato della corrente socialcraxiana. Tra craxiani e berluscones c'è sempre stata una certa simpatia, infatti molti "pissini" :D(perchè fargli l'onore di chiamarli socialisti?) sono passati a frotte alla corte del Berluska già negli anni '90.

Kavalerists
14-09-16, 19:42
Stato e Potenza nacque come movimento politico legato ad Eurasia. Il nome, ovviamente, venne preso dal libro manifesto di Gennady Zyuganov. Agli esordi, infatti, la formazione esponeva tesi simili a quelle del KPRF oltre a piazzare foto di Lenin, Stalin e Kim Il Sung.
In seguito la svolta pro-polizia (certo, anche loro sono lavoratori. Ma cosa farebbero di fronte a un sacrosanto sciopero generale?), pro-Craxi, pro-Olivetti (il fu Movimento Comunità, di ispirazione laburista) e l'abbandono dei temi marcatamente sociali.
Fondamentalmente la nuova creatura, denominata Socialismo Patriottico, affrontava temi di carattere geopolitico e securitario. Non che si tratti di "bazzecole" , chiariamolo una volta per tutte, ma sono temi che devono assolutamente essere affiancati ad un forte interesse per le condizioni economiche e lavorative del neo o post-proletariato.

In mancanza di ciò, sinceramente, non vedo come si possa parlare di "socialismo".

Mi spiace per la fine di questa esperienza , che ha prodotto anche delle analisi interessanti, ma comincio a credere che il neo-soviettismo alla Zyuganov , pur riveduto e corretto, sia di difficile comprensione per l'italiano medio. Forse ci vorrà ancora del tempo per poter parlare di socialismo (non certo riformista) e amor di patria.
Infatti per questo ci siamo "noi eretici" e questo forum, che abbiamo fortemente voluto: per segnare una via!
Perdonate la presunzione...:ghigno::D

LupoSciolto°
14-09-16, 19:44
Secondo me l'ideologia di fondo di Socialismo Patriottico è il cosiddetto Socialismo Tricolore. Cos'è il socialismo tricolore? Riporto quello che avevo scritto sul vecchio forum del Socialismo Nazionalitario:

I Socialisti Tricolori craxiani: Alcuni vengono dal mondo fascista e qualcun'altro no, quello che è certo è che sono nostalgici del PSI craxiano; sono favorevoli ad una via nazionale del socialismo però questo socialismo è piuttosto moderato e aperto al libero mercato.

Il progetto Socialismo Tricolore, al quale l'ultimo SP si ispirava, altro non era che tiepido riformismo con caratteri vagamente "patriottici" e, soprattutto, presidenzialisti.

Il progetto fu di Giano Accame : missino e, in seguito, collaboratore di Nuova Repubblica, movimento para-golpista fondato dall'ex partigiano azionista ed ex PRI Randolfo Pacciardi. A tale movimento era vicino pure un certo Ugo Gaudenzi...che tutti , nel bene o nel male, conosciamo.

Ora mi chiedo: come fanno a definirsi "antisistema" gruppi come SP e Rinascita se, nei fatti, vogliono riproporre il craxismo con qualche richiamo a De gaulle??

Entrambi i gruppi, poi, hanno cercato contatti con quel sindacato-truffa denominato UGL. Se la "sinistra nazionale" è questa, scusate la franchezza, io penso che sia ora di prendere le distanze.

Kavalerists
14-09-16, 19:54
Il progetto Socialismo Tricolore, al quale l'ultimo SP si ispirava, altro non era che tiepido riformismo con caratteri vagamente "patriottici" e, soprattutto, presidenzialisti.

Il progetto fu di Giano Accame : missino e, in seguito, collaboratore di Nuova Repubblica, movimento para-golpista fondato dall'ex partigiano azionista ed ex PRI Randolfo Pacciardi. A tale movimento era vicino pure un certo Ugo Gaudenzi...che tutti , nel bene o nel male, conosciamo.

Ora mi chiedo: come fanno a definirsi "antisistema" gruppi come SP e Rinascita se, nei fatti, vogliono riproporre il craxismo con qualche richiamo a De gaulle??

Entrambi i gruppi, poi, hanno cercato contatti con quel sindacato-truffa denominato UGL. Se la "sinistra nazionale" è questa, scusate la franchezza, io penso che sia ora di prendere le distanze.
L'ho già detto e lo ribadisco: non confondiamo la sinistra nazionale storica col movimento che portava questo nome, sarebbe, per restare in tema, come voler identificare il socialismo patriottico col movimento da poco imploso.
Poi se ricordo bene nel momento di massima """"espansione"""", Sinistra Nazionale aveva pure creato un sindacato proprio, il Sindacato dei Lavoratori, o qualcosa di simile.

LupoSciolto°
14-09-16, 20:27
Poi se ricordo bene nel momento di massima """"espansione"""", Sinistra Nazionale aveva pure creato un sindacato proprio, il Sindacato dei Lavoratori, o qualcosa di simile.

Hai notizie?

Italicvs
15-09-16, 13:01
L'ho già detto e lo ribadisco: non confondiamo la sinistra nazionale storica col movimento che portava questo nome, sarebbe, per restare in tema, come voler identificare il socialismo patriottico col movimento da poco imploso.
Poi se ricordo bene nel momento di massima """"espansione"""", Sinistra Nazionale aveva pure creato un sindacato proprio, il Sindacato dei Lavoratori, o qualcosa di simile. Kavalerists se ti va potresti aprire un 3d dove parlare di questa Sinistra Nazionale Storica, che cos'è, quali possono essere i personaggi di spicco, etc. Mi interessa!

RibelleInEsilio
15-09-16, 16:49
In SP io c'ho visto tutto tranne che un movimento politico.

Kavalerists
15-09-16, 18:38
@Kavalerists (https://forum.termometropolitico.it/member.php?u=7467) se ti va potresti aprire un 3d dove parlare di questa Sinistra Nazionale Storica, che cos'è, quali possono essere i personaggi di spicco, etc. Mi interessa!
ma penso che questo 3d
https://forum.termometropolitico.it/695334-il-filone-nazionale.html
potrebbe essere esaustivo e comprensivo di una idea generale di sinistra nazionale, forse sarebbe da approfondire maggiormente la SN italiana, da Mazzini a Pisacane, da De Ambris a Corridoni, oltre Niekisch o lo strasserismo.

Kavalerists
15-09-16, 18:44
In SP io c'ho visto tutto tranne che un movimento politico.
Ribelle, dicci le tue impressioni. Io credo che il tentativo c'è stato di creare un vero e proprio movimento, però è fallito per nette divisioni sulla linea politica, almeno per come ci dice Italicvs che è stato il più vicino ad entrarci.

LupoSciolto°
15-09-16, 18:56
In SP io c'ho visto tutto tranne che un movimento politico.

So bene come la pensi. Però devi capire anche come l'hanno vissuta persone come me e Italicvs. Non volevamo aggregarci a nessuna forza della sinistra ufficiale né a quelle del neofascismo. Sembrava un fulmine a ciel sereno ma, evidentemente, le persone non erano preparate.

RibelleInEsilio
16-09-16, 18:51
Ribelle, dicci le tue impressioni. Io credo che il tentativo c'è stato di creare un vero e proprio movimento, però è fallito per nette divisioni sulla linea politica, almeno per come ci dice Italicvs che è stato il più vicino ad entrarci.

Dissi tempo addietro su Socialismo Nazionale cosa pensavo di SP.

Da interessante centro di discussione geopolitica, Stato & Potenza, è diventata con Socialismo Patriottico una fornace di cazzate, manifesti al limite del ridicolo, posizioni altalenanti da sindrome bipolare, tutto incentrato sulla geopolitica e contenuti politico-dottrinali inesistenti.

Meglio che sia finito.

Kavalerists
16-09-16, 20:45
Dissi tempo addietro su Socialismo Nazionale cosa pensavo di SP.

Da interessante centro di discussione geopolitica, Stato & Potenza, è diventata con Socialismo Patriottico una fornace di cazzate, manifesti al limite del ridicolo, posizioni altalenanti da sindrome bipolare, tutto incentrato sulla geopolitica e contenuti politico-dottrinali inesistenti.

Meglio che sia finito.
Concordo, infatti anch'io avevo parlato di una degenerazione/involuzione rispetto alle potenzialità che Stato&Potenza aveva fatto intravedere, e alle conseguenti aspettative.

RibelleInEsilio
17-09-16, 02:51
Concordo, infatti anch'io avevo parlato di una degenerazione/involuzione rispetto alle potenzialità che Stato&Potenza aveva fatto intravedere, e alle conseguenti aspettative.

Io credo che l'unica formazione che riesca a proporre serie analisi politiche ed economiche resti l'USN che per certo qui dentro farà storcere il naso a qualcuno per il carattere "repubblichino/rossobruno" ma che a conti fatti, liberi di smentirmi, è l'unico riferimento politico con basi progettuali serie parlando di Socialismo.

L'unica cosa che non condivido in toto (ma che allo stesso tempo non biasimo, dati i tempi e la struttura del movimento) è un loro certo senso di immobilismo. Ma li leggo sempre con molto piacere.

Avanguardia
17-09-16, 13:37
Mah, per quanto riguarda ME, la politica è un capitolo chiuso. Qualunque politica.

LupoSciolto°
17-09-16, 17:55
Io credo che l'unica formazione che riesca a proporre serie analisi politiche ed economiche resti l'USN che per certo qui dentro farà storcere il naso a qualcuno per il carattere "repubblichino/rossobruno" ma che a conti fatti, liberi di smentirmi, è l'unico riferimento politico con basi progettuali serie parlando di Socialismo.

L'unica cosa che non condivido in toto (ma che allo stesso tempo non biasimo, dati i tempi e la struttura del movimento) è un loro certo senso di immobilismo. Ma li leggo sempre con molto piacere.

Al di là della mia attuale e ben nota opinione sul fascismo storico (che muore nel '45. Ciò che verrà dopo , saranno solo regimi militari anticomunisti), credo che l'USN esprima un'idea non condivisibile e utilizzi un approccio comunicativo estremamente datato. Mi spiego meglio:

1) L'idea di socializzazione in ambito neo-corporativo. Ecco, io credo che la socializzazione, da raggiungere dopo un serio piano di nazionalizzazioni, debba essere realizzata tramite qualcosa di simile ai consigli degli operai. Quelli che un tempo venivano chiamati "soviet". Altro , in tal senso, non aggiungo...perché il socialismo del XXI secolo dovrà sperimentare diverse ricette economiche e partecipative. Non è detto, quindi, che quanto ci è stato tramandato da Lenin sia ATTUALMENTE l'opzione preferibile. Chi vivrà vedrà.

2) Parlavo di una difficoltà comunicativa dell'USN. Troppe parole, infatti, sembrano arrivare dal periodo '43-'45 e ho notato l'utilizzo di un'iconografia che, senza ombra di dubbio, può spaventare gli italiani. Anche quelli desiderosi di intraprendere una militanza extraparlamentare.

Nonostante queste e altre divergenze, bisogna però essere onesti e affermare che l'USN è l'unico gruppo neofascista non ancora venuto a patti con il cesso-destra (FI, Lega, FaRdelli D'Itaglia) né con la destra radicale (FN, CPI, Fronte e fiamme di vari colori ed estrazione).

Avanguardia
17-09-16, 18:19
Al di là della mia attuale e ben nota opinione sul fascismo storico (che muore nel '45. Ciò che verrà dopo , saranno solo regimi militari anticomunisti), credo che l'USN esprima un'idea non condivisibile e utilizzi un approccio comunicativo estremamente datato. Mi spiego meglio:

1) L'idea di socializzazione in ambito neo-corporativo. Ecco, io credo che la socializzazione, da raggiungere dopo un serio piano di nazionalizzazioni, debba essere realizzata tramite qualcosa di simile ai consigli degli operai. Quelli che un tempo venivano chiamati "soviet". Altro , in tal senso, non aggiungo...perché il socialismo del XXI secolo dovrà sperimentare diverse ricette economiche e partecipative. Non è detto, quindi, che quanto ci è stato tramandato da Lenin sia ATTUALMENTE l'opzione preferibile. Chi vivrà vedrà.

2) Parlavo di una difficoltà comunicativa dell'USN. Troppe parole, infatti, sembrano arrivare dal periodo '43-'45 e ho notato l'utilizzo di un'iconografia che, senza ombra di dubbio, può spaventare gli italiani. Anche quelli desiderosi di intraprendere una militanza extraparlamentare.

Nonostante queste e altre divergenze, bisogna però essere onesti e affermare che l'USN è l'unico gruppo neofascista non ancora venuto a patti con il cesso-destra (FI, Lega, FaRdelli D'Itaglia) né con la destra radicale (FN, CPI, Fronte e fiamme di vari colori ed estrazione).
Anche la Comunità Politica di Avanguardia non è mai venuta a patti con centro destra e la destra radicale tipo Forza Nuova, Casapound, Fiamma etc.

LupoSciolto°
17-09-16, 18:24
Anche la Comunità Politica di Avanguardia non è mai venuta a patti con centro destra e la destra radicale tipo Forza Nuova, Casapound, Fiamma etc.

Però non ho mai capito se va intesa come movimento politico o semplicemente come rivista (in questo senso, allora, dovremmo inserire anche la FNCRSI).

RibelleInEsilio
17-09-16, 18:25
Al di là della mia attuale e ben nota opinione sul fascismo storico (che muore nel '45. Ciò che verrà dopo , saranno solo regimi militari anticomunisti), credo che l'USN esprima un'idea non condivisibile e utilizzi un approccio comunicativo estremamente datato. Mi spiego meglio:

1) L'idea di socializzazione in ambito neo-corporativo. Ecco, io credo che la socializzazione, da raggiungere dopo un serio piano di nazionalizzazioni, debba essere realizzata tramite qualcosa di simile ai consigli degli operai. Quelli che un tempo venivano chiamati "soviet". Altro , in tal senso, non aggiungo...perché il socialismo del XXI secolo dovrà sperimentare diverse ricette economiche e partecipative. Non è detto, quindi, che quanto ci è stato tramandato da Lenin sia ATTUALMENTE l'opzione preferibile. Chi vivrà vedrà.

Come hai già detto nel 2016 è un po' surreale voler parlare di socialismo storico di inizio 900, ma per lo meno USN parla di socializzazione con piena coscienza ed argomentazione, sia ciò condivisibile o meno, con una progettualità molto più chiara di molti altri, vedasi chessò, Casapound.

Dal punto di vista comunicativo... Non so se hai mai dato un'occhiata in giro ai vari gruppi e movimenti nati, sciolti, rinati, risciolti. Ecco, si parlava di Socialismo Patriottico. E quelli? Dal punto di vista comunicativo facevano letteralmente cadere le palle coi soldati e i carri armati tutto a tono propagandistico da Korea del Nord.

LupoSciolto°
17-09-16, 18:38
Come hai già detto nel 2016 è un po' surreale voler parlare di socialismo storico di inizio 900, ma per lo meno USN parla di socializzazione con piena coscienza ed argomentazione, sia ciò condivisibile o meno, con una progettualità molto più chiara di molti altri, vedasi chessò, Casapound.

Figurati! E' chiaro quello che scrivi ed è in buona parte condivisibile. Però , da posizioni socialcomuniste, non credo in una socializzazione come sorta di compimento del sistema corporativo (in sostanza Sermonti scriveva questo).


Dal punto di vista comunicativo... Non so se hai mai dato un'occhiata in giro ai vari gruppi e movimenti nati, sciolti, rinati, risciolti. Ecco, si parlava di Socialismo Patriottico. E quelli? Dal punto di vista comunicativo facevano letteralmente cadere le palle coi soldati e i carri armati tutto a tono propagandistico da Korea del Nord.

Su questo siamo d'accordo. Parlare di Juche in Italia (o meglio: PER l'Italia!) è qualcosa che ritengo assurdo. Ma potrei citare tanti altri atteggiamenti macchiettistici di SP. A livello iconografico, riconosco al defunto movimento solo un merito: la ruota dentata + spiga di grano (con due mani che si stringevano).

Comunque ripeto quanto scritto giorni fa: deluso dalla sinistra delle canne e dalla destra radicale, cercavo un movimento-partito che fosse lontano da queste due fazioni. SP, almeno all'inizio, sembrò un fulmine a ciel sereno. Poi, purtroppo, sappiamo tutti com'è andata a finire.

Oggi come oggi non trova nulla di interessante in Italia. Ci sarebbero gli Autonomi Nazionali del nostro amico Italicum. Però, a mio avviso, dovrebbero completamente smarcarsi dalle destre più o meno radicali.

All'estero: Zmiana (Polonia), Vatan Partisi (Turchia), KPRF (Fed. Russa), Socialistiche Partji (Olanda) e OSRE (Francia). Chiaramente sarebbe assurdo voler riproporre queste esperienze nello stivale. Ogni nazione ha la sua via al socialismo. analizzare questi movimenti politici, comunque, credo sia importante.

Italicvs
17-09-16, 21:48
https://socialismonazionale.wordpress.com/2015/12/11/la-terza-via-come-unica-soluzione

Da questo articolo si può leggere chiaramente cos'è l'USN, un movimento nazionalista (come casapound, forza nuova, fiamma tricolore, etc.) l'unica differenza con gli altri movimenti nazionalisti è l'importanza che questa organizzazione dà al socialismo solo che questo socialismo non è semplicemente "a-marxista" (e fin qui ci potrebbe pure stare) ma proprio "anti-marxista" quindi fortemente anti-egalitario e gerarchico alla faccia del socialismo.
L'usn non è un movimento "rossobruno" ma fascista repubblicano e nostalgico senza possibilità di crescita, per alcuni versi è speculare al pmli.

LupoSciolto°
18-09-16, 18:33
https://socialismonazionale.wordpress.com/2015/12/11/la-terza-via-come-unica-soluzione

Da questo articolo si può leggere chiaramente cos'è l'USN, un movimento nazionalista (come casapound, forza nuova, fiamma tricolore, etc.) l'unica differenza con gli altri movimenti nazionalisti è l'importanza che questa organizzazione dà al socialismo solo che questo socialismo non è semplicemente "a-marxista" (e fin qui ci potrebbe pure stare) ma proprio "anti-marxista" quindi fortemente anti-egalitario e gerarchico alla faccia del socialismo.
L'usn non è un movimento "rossobruno" ma fascista repubblicano e nostalgico senza possibilità di crescita, per alcuni versi è speculare al pmli.

Beh sì, loro si dichiarano fascisti pro-RSI. Nulla di nuovo.

RibelleInEsilio
19-09-16, 11:08
L'usn non è un movimento "rossobruno" ma fascista repubblicano e nostalgico senza possibilità di crescita, per alcuni versi è speculare al pmli.

Beh dai paragonare l'USN a quei simpatici elementi in stato comatoso del PMLI mi pare azzardato. Cioè, l'USN ha posizioni nette e radicali, ma hanno comunque una visione d'insieme moderna, da sempre dichiarano di non aver progetti veterofascisti o di restaurazione e anzi, avversano (come più volte espressamente dichiarato) formazioni "fascisticamente" ultraconservatrici, supportano apertamente forme socialiste come baathismo e chavismo. Inoltre, nonostante la militanza sia limitata in numero, sono diffusi in modo strutturato e capillare. Francamente più coi piedi per terra di tante altre sigle dell'ala social-comunista.

Il PMLI è una macchietta, leggerli sembra di avere in mano l'Unità del 1950 (e proprio per questo a volte abbastanza incoerenti) e secondo me nemmeno loro credono veramente alle loro idee, senza parlare di una comunicazione ridicola oltre ogni misura.

A paragonare PMLI e Feudalesimo e Libertà trovo il secondo meno goliardico.

LupoSciolto°
19-09-16, 17:05
Beh dai paragonare l'USN a quei simpatici elementi in stato comatoso del PMLI mi pare azzardato. Cioè, l'USN ha posizioni nette e radicali, ma hanno comunque una visione d'insieme moderna, da sempre dichiarano di non aver progetti veterofascisti o di restaurazione e anzi, avversano (come più volte espressamente dichiarato) formazioni "fascisticamente" ultraconservatrici, supportano apertamente forme socialiste come baathismo e chavismo. Inoltre, nonostante la militanza sia limitata in numero, sono diffusi in modo strutturato e capillare. Francamente più coi piedi per terra di tante altre sigle dell'ala social-comunista.

E' lo stesso problema che oggi posso riscontrare con simili e piccoli formazioni come la FNCRSI. Persone oneste, pronte a fare autocritica, pronte perfino a demistificare gli idoli della destra radicale (Rauti, Borghese, Evola) ma , ahimè, lontanissime da un'analisi che affonda le sue radici nel marxismo/pensiero marxiano. Ovviamente questo è un mio parere. Non cercherò di convertirti al pensiero del barbudos di Treviri :D


Il PMLI è una macchietta, leggerli sembra di avere in mano l'Unità del 1950 (e proprio per questo a volte abbastanza incoerenti) e secondo me nemmeno loro credono veramente alle loro idee, senza parlare di una comunicazione ridicola oltre ogni misura.

A paragonare PMLI e Feudalesimo e Libertà trovo il secondo meno goliardico.

Scherzi??? Negli anni '50 , per loro, c'era il revisionista Togliatti e l'oppositore Pietro Secchia era un operaista-trotskista (tutto scritto sul loro sito)! Penso che l'unico partito paragonabile al PMLI, pur da posizioni diametralmente opposte, sia il MFL.

RibelleInEsilio
20-09-16, 06:43
Scherzi??? Negli anni '50 , per loro, c'era il revisionista Togliatti e l'oppositore Pietro Secchia era un operaista-trotskista (tutto scritto sul loro sito)! Penso che l'unico partito paragonabile al PMLI, pur da posizioni diametralmente opposte, sia il MFL.

Ecco, MFL ci sta.

A me ad essere sincero, comunque, non interessa poi molto che un nuovo partito - movimento si richiami o no a RSI, sia critico o no verso il Fascismo, Comunismo o quant'altro.

A me interessa un partito che parli di Socialismo reale e non come entità astratta, di Patria e di sovranità. Il resto non conta o conta poco, ma oggi questo partito non esiste.

Italicvs
21-09-16, 11:45
Beh dai paragonare l'USN a quei simpatici elementi in stato comatoso del PMLI mi pare azzardato. Cioè, l'USN ha posizioni nette e radicali, ma hanno comunque una visione d'insieme moderna, da sempre dichiarano di non aver progetti veterofascisti o di restaurazione e anzi, avversano (come più volte espressamente dichiarato) formazioni "fascisticamente" ultraconservatrici, supportano apertamente forme socialiste come baathismo e chavismo. Inoltre, nonostante la militanza sia limitata in numero, sono diffusi in modo strutturato e capillare. Francamente più coi piedi per terra di tante altre sigle dell'ala social-comunista.

Il PMLI è una macchietta, leggerli sembra di avere in mano l'Unità del 1950 (e proprio per questo a volte abbastanza incoerenti) e secondo me nemmeno loro credono veramente alle loro idee, senza parlare di una comunicazione ridicola oltre ogni misura.

A paragonare PMLI e Feudalesimo e Libertà trovo il secondo meno goliardico.Non era mia intenzione offendere l'USN paragonandoli al pmli forse ho calcato la mano. :) Sono persone che pur con difficoltà stanno cercando di uscire dalla melma del destrume e per questo meritano rispetto, quello che invece non perdono all'USN è quello di essersi appropriati di un'ideologia come appunto quella Socialista Nazionale e di averla considerata come una creatura del fascismo e così facendo non hanno fatto altro che allontanare tutte quelle persone che fasciste non sono ma che comunque credono in un percorso socialista nazionale perchè ricordiamo che socialismo nazionale= Giustizia Sociale + Sovranità e Identità Nazionale.
Lasciamo le ideologie novecentesche dove devono essere, un conto è prendere alcuni spunti un altro sognare un periodo storico che non verrà più.

LupoSciolto°
21-09-16, 16:08
Non era mia intenzione offendere l'USN paragonandoli al pmli forse ho calcato la mano. :) Sono persone che pur con difficoltà stanno cercando di uscire dalla melma del destrume e per questo meritano rispetto, quello che invece non perdono all'USN è quello di essersi appropriati di un'ideologia come appunto quella Socialista Nazionale e di averla considerata come una creatura del fascismo e così facendo non hanno fatto altro che allontanare tutte quelle persone che fasciste non sono ma che comunque credono in un percorso socialista nazionale perchè ricordiamo che socialismo nazionale= Giustizia Sociale + Sovranità e Identità Nazionale.
Lasciamo le ideologie novecentesche dove devono essere, un conto è prendere alcuni spunti un altro sognare un periodo storico che non verrà più.

Tieni però presente che il termine "nazionalsocialismo" era già in uso negli ambienti della destra radicale tedesca. Ancor prima del 1933. E tra "nazionalsocialismo" e "socialismo nazionale", sinceramente, non vedo una grande differenza.

Io preferisco definirmi comunista patriottico o sovranista. Gli equivoci, in questo senso, possono essere evitati.

PS: scherzosamente, alle volte, mi definisco "nazional-bolscevico". Giusto per rendere un barlume d'idea riguardo le mie posizioni politiche. Ma con Dugin e Limonov non ho nulla a che spartire.

Kavalerists
21-09-16, 19:10
Tieni però presente che il termine "nazionalsocialismo" era già in uso negli ambienti della destra radicale tedesca. Ancor prima del 1933. E tra "nazionalsocialismo" e "socialismo nazionale", sinceramente, non vedo una grande differenza.

Io preferisco definirmi comunista patriottico o sovranista. Gli equivoci, in questo senso, possono essere evitati.

PS: scherzosamente, alle volte, mi definisco "nazional-bolscevico". Giusto per rendere un barlume d'idea riguardo le mie posizioni politiche. Ma con Dugin e Limonov non ho nulla a che spartire.

L'idea socialista nazionale è antecedente al Nazionalsocialismo alla tedesca, Zeev Sternhell lo spiega molto bene ( due libri in particolare: Né destra né sinistra. La nascita dell'ideologia fascista eLa destra rivoluzionaria. Le origini francesi del fascismo 1885-1914 ) Al limite il nazionalsocialismo nè e' appunto l'interpretazione tedesca, non avendo il socialismo nazionale, proprio perchè "nazionale", alcuna pretesa di essere universale e unico per ogni paese. Lo stesso Mussolini usò il termine molto prima della fondazione della NSDAP. E sarebbe anche da tener presente che l'originale Nazionalsocialismo tedesco era quello dei fratelli Strasser, non l'hitlerismo che purtroppo prese il sopravvento dal 1933-34.
Quanto al Nazionalbolsecvismo l'unica versione da considerare valida è quella originale di Niekisch, non le versioni panslaviste e razziste dei nazbol russi.

RibelleInEsilio
22-09-16, 07:09
Non era mia intenzione offendere l'USN paragonandoli al pmli forse ho calcato la mano. :) Sono persone che pur con difficoltà stanno cercando di uscire dalla melma del destrume e per questo meritano rispetto, quello che invece non perdono all'USN è quello di essersi appropriati di un'ideologia come appunto quella Socialista Nazionale e di averla considerata come una creatura del fascismo e così facendo non hanno fatto altro che allontanare tutte quelle persone che fasciste non sono ma che comunque credono in un percorso socialista nazionale perchè ricordiamo che socialismo nazionale= Giustizia Sociale + Sovranità e Identità Nazionale.
Lasciamo le ideologie novecentesche dove devono essere, un conto è prendere alcuni spunti un altro sognare un periodo storico che non verrà più.

Sì, su questo hai pienamente ragione, quella Fascista è una parte, importante certo, ma una, di un corpus più vasto di teorie che hanno contribuito al Socialismo Nazionale.

E sì, detto anche nazionalsocialismo e questo ben prima di Hitler; chiaro che il termine, seppur di per sé neutrale, oggi non può venire usato a causa della connotazione negativa impossibile da smacchiare.

Ma di per sé il definirsi nazionalsocialista non ha nulla di diverso dal definirsi nazionalconservatore, liberaldemocratico, socialdemocratico, socialriformista, democristiano eccetera eccetera.

LupoSciolto°
22-09-16, 17:25
L'idea socialista nazionale è antecedente al Nazionalsocialismo alla tedesca, Zeev Sternhell lo spiega molto bene ( due libri in particolare: Né destra né sinistra. La nascita dell'ideologia fascista eLa destra rivoluzionaria. Le origini francesi del fascismo 1885-1914 ) Al limite il nazionalsocialismo nè e' appunto l'interpretazione tedesca, non avendo il socialismo nazionale, proprio perchè "nazionale", alcuna pretesa di essere universale e unico per ogni paese. Lo stesso Mussolini usò il termine molto prima della fondazione della NSDAP. E sarebbe anche da tener presente che l'originale Nazionalsocialismo tedesco era quello dei fratelli Strasser, non l'hitlerismo che purtroppo prese il sopravvento dal 1933-34.
Quanto al Nazionalbolsecvismo l'unica versione da considerare valida è quella originale di Niekisch, non le versioni panslaviste e razziste dei nazbol russi.

Questo lo sappiamo io, te , Ribelle, Italicvs e pochi altri. Se parli di Otto Strasser all'uomo di strada , ebbene, ti dirà che si tratta del centravanti della nazionale tedesca o dell'attore che impersonava l'Ispettore Derrick. Perché scrivo questo? Perché STORICAMENTE il nazionalsocialismo , quello consolidatosi politicamente e conosciuto universalmente, è stato quello hitleriano. Il nazionalsocialismo reazionario e razzista. Quindi io non voglio essere considerato un fan di Hitler o una persona vicina alle sue idee. I libri che hai segnalato sembrano molto interessanti, appena potrò vedrò di reperirli. Tuttavia dobbiamo fare i conti con quella che è la realtà. Il già menzionato Strasser o personaggi eretici come Niekisch , Stanis Ruinas, Thiriart ecc...sono degli outsiders che pochissimi conoscono. Si deve parlare di socialismo e patria, di socialismo e sovranità, senza tirare in ballo figure, parole d'ordine o teorie di un passato che a molti fa paura. Si dovrebbe parlare di uomini come Garibaldi, Mazzini, D'Annunzio, Di Vittorio, Mattei, Falcone, Borsellino. SP aveva ben capito questa cosa (e forse è stata una delle poche buone intuizioni del defunto gruppo). Non scrivo questo post per negare quanto hai esposto con cura: noi sappiamo bene certe cose. E' l'uomo della strada a non aver mai sentito parlare dei dissidenti della NSDAP, dei nazionalcomunisti o di Jeune Europe.

RibelleInEsilio
22-09-16, 18:51
Questo lo sappiamo io, te , Ribelle, Italicvs e pochi altri. Se parli di Otto Strasser all'uomo di strada , ebbene, ti dirà che si tratta del centravanti della nazionale tedesca o dell'attore che impersonava l'Ispettore Derrick. Perché scrivo questo? Perché STORICAMENTE il nazionalsocialismo , quello consolidatosi politicamente e conosciuto universalmente, è stato quello hitleriano. Il nazionalsocialismo reazionario e razzista. Quindi io non voglio essere considerato un fan di Hitler o una persona vicina alle sue idee. I libri che hai segnalato sembrano molto interessanti, appena potrò vedrò di reperirli. Tuttavia dobbiamo fare i conti con quella che è la realtà. Il già menzionato Strasser o personaggi eretici come Niekisch , Stanis Ruinas, Thiriart ecc...sono degli outsiders che pochissimi conoscono. Si deve parlare di socialismo e patria, di socialismo e sovranità, senza tirare in ballo figure, parole d'ordine o teorie di un passato che a molti fa paura. Si dovrebbe parlare di uomini come Garibaldi, Mazzini, D'Annunzio, Di Vittorio, Mattei, Falcone, Borsellino. SP aveva ben capito questa cosa (e forse è stata una delle poche buone intuizioni del defunto gruppo). Non scrivo questo post per negare quanto hai esposto con cura: noi sappiamo bene certe cose. E' l'uomo della strada a non aver mai sentito parlare dei dissidenti della NSDAP, dei nazionalcomunisti o di Jeune Europe.

Concordo in pieno, queste analisi possono essere fatte in sede storico-politica con chi ne capisce, non portate davanti al pubblico.

Anche il linguaggio secondo me va cambiato.

Kavalerists
22-09-16, 19:17
Questo lo sappiamo io, te , Ribelle, Italicvs e pochi altri. Se parli di Otto Strasser all'uomo di strada , ebbene, ti dirà che si tratta del centravanti della nazionale tedesca o dell'attore che impersonava l'Ispettore Derrick. Perché scrivo questo? Perché STORICAMENTE il nazionalsocialismo , quello consolidatosi politicamente e conosciuto universalmente, è stato quello hitleriano. Il nazionalsocialismo reazionario e razzista. Quindi io non voglio essere considerato un fan di Hitler o una persona vicina alle sue idee. I libri che hai segnalato sembrano molto interessanti, appena potrò vedrò di reperirli. Tuttavia dobbiamo fare i conti con quella che è la realtà. Il già menzionato Strasser o personaggi eretici come Niekisch , Stanis Ruinas, Thiriart ecc...sono degli outsiders che pochissimi conoscono. Si deve parlare di socialismo e patria, di socialismo e sovranità, senza tirare in ballo figure, parole d'ordine o teorie di un passato che a molti fa paura. Si dovrebbe parlare di uomini come Garibaldi, Mazzini, D'Annunzio, Di Vittorio, Mattei, Falcone, Borsellino. SP aveva ben capito questa cosa (e forse è stata una delle poche buone intuizioni del defunto gruppo). Non scrivo questo post per negare quanto hai esposto con cura: noi sappiamo bene certe cose. E' l'uomo della strada a non aver mai sentito parlare dei dissidenti della NSDAP, dei nazionalcomunisti o di Jeune Europe.


Concordo in pieno, queste analisi possono essere fatte in sede storico-politica con chi ne capisce, non portate davanti al pubblico.

Anche il linguaggio secondo me va cambiato.
Ma io sono perfettamente daccordo, però credo che nulla vieti di fare anche un pò di sana controinformazione.
Ci sarà sempre quello a cui non fregherà nulla, ma magari invece qualche spirito un pò più curioso, aperto e meno dogmatico, sarà spinto ad informarsi e documentarsi, oltre i testi e le versioni ufficiali.
Se sottolineo certe cose non è per spiegarle a te o a Ribelle, ma appunto per qualcuno che potrebbe leggere...
Mai lasciare nulla d'intentato..;)
A me comunque dà fastidio che se si parla di socialismo nazionale si pensi subito ad Hitler, allo stesso modo come ritengo errata, forzata e fastidiosa, per fare un esempio, l'equazione che necessariamente identifichi tout court il socialismo al marxismo. Sono entrambe forzature ed estremizzazioni che proprio per i motivi che voi esponete possono allontanere le persone invece di avvicinarle.

Jerome
22-09-16, 20:33
Strasser, leggevo, è una specie di nazionalsocialista pacifista, in pratica, simile a Peron, interessato alla questione di classe e non di razza. Se nel 1934 avessero vinto Strasser e Rohm e non Himmler, niente shoah e niente seconda guerra mondiale

nihilism
22-09-16, 20:36
Strasser, leggevo, è una specie di nazionalsocialista pacifista, in pratica, simile a Peron, interessato alla questione di classe e non di razza. Se nel 1934 avessero vinto Strasser e Rohm e non Himmler, niente shoah e niente seconda guerra mondiale
Che ne pensi del nazionalbolscevismo di Limonov?

Jerome
22-09-16, 20:44
Che ne pensi del nazionalbolscevismo di Limonov?

Quello che penso del nazionalcomunismo di Dziuganov.

Logomaco
22-09-16, 21:03
Strasser, leggevo, è una specie di nazionalsocialista pacifista, in pratica, simile a Peron, interessato alla questione di classe e non di razza. Se nel 1934 avessero vinto Strasser e Rohm e non Himmler, niente shoah e niente seconda guerra mondiale

La vittoria di Hitler e dell'ala destra dello NSDAP fu voluta dai capitalisti tedeschi e non solo.

Lèon Kochnitzky
22-09-16, 21:16
Secondo me l'ideologia di fondo di Socialismo Patriottico è il cosiddetto Socialismo Tricolore. Cos'è il socialismo tricolore? Riporto quello che avevo scritto sul vecchio forum del Socialismo Nazionalitario:

I Socialisti Tricolori craxiani: Alcuni vengono dal mondo fascista e qualcun'altro no, quello che è certo è che sono nostalgici del PSI craxiano; sono favorevoli ad una via nazionale del socialismo però questo socialismo è piuttosto moderato e aperto al libero mercato.
e come fanno a coniugare a) il craxismo b) l'esser fascisti c) e il libero mercato (soprattutto con il punto b)?

Kavalerists
22-09-16, 21:26
Strasser, leggevo, è una specie di nazionalsocialista pacifista, in pratica, simile a Peron, interessato alla questione di classe e non di razza. Se nel 1934 avessero vinto Strasser e Rohm e non Himmler, niente shoah e niente seconda guerra mondiale
Molto probabile, anche se il trattato di Versaglia resta comunque un'infamia.
"Per noi il nazionalsocialismo è sempre stato un movimento antimperialista e il cui spirito doveva limitarsi a conservare e ad assicurare la vita e lo sviluppo della nazione tedesca senza nessuna tendenza a dominare altri popoli e altri paesi". Questa era l'essenza del pensiero nazionalsocialista per Otto Strasser.

Kavalerists
22-09-16, 21:30
Che ne pensi del nazionalbolscevismo di Limonov?


Quello che penso del nazionalcomunismo di Dziuganov.
Che c'entrano ben poco l'uno con l'altro, al di là dell'apparenza.
Comunque l'unico vero nazionalbolscevismo è quello tedesco degli anni '30, di Ernst Niekisch, non la versione panslavista.

RibelleInEsilio
23-09-16, 02:50
Strasser, leggevo, è una specie di nazionalsocialista pacifista, in pratica, simile a Peron, interessato alla questione di classe e non di razza. Se nel 1934 avessero vinto Strasser e Rohm e non Himmler, niente shoah e niente seconda guerra mondiale

La Germania avrebbe sicuramente avuto relazioni più distese con i sovietici e questo è per certo. L'Europa era già di per sé in fermento ma, opinione mia, saremmo stati ben distanti dalle frenesie hitleriane.

RibelleInEsilio
23-09-16, 02:53
La vittoria di Hitler e dell'ala destra dello NSDAP fu voluta dai capitalisti tedeschi e non solo.

Se Mussolini è dovuto scendere a compromessi con clero e monarchia, Hitler non ha avuto altre opzioni che non fossero l'appoggio dei capitalisti industriali tedeschi (specialmente in settori strategici dal punto di vista bellico).

Senza di loro Adolf Hitler sarebbe rimasto un disegnatore.

LupoSciolto°
23-09-16, 12:49
Strasser, leggevo, è una specie di nazionalsocialista pacifista, in pratica, simile a Peron, interessato alla questione di classe e non di razza. Se nel 1934 avessero vinto Strasser e Rohm e non Himmler, niente shoah e niente seconda guerra mondiale

Strasser era più a "sinistra" di Rohm. Comunque la storia non si fa con i se o con i ma. L'avvento di Hitler è stato favorito dai capitalisti tedeschi (spaventati dai comunisti e dalla concorrenza ebraica), capitalisti che non avrebbero mai puntato su un uomo come Strasser.

LupoSciolto°
23-09-16, 12:50
Senza di loro Adolf Hitler sarebbe rimasto un disegnatore.

Esattamente. Per questo non potrò mai rivalutare la sua figura.

LupoSciolto°
23-09-16, 12:52
Quello che penso del nazionalcomunismo di Dziuganov.

Il KPRF può piacere o no, ma è da folli volerlo paragonare al Partito Nazionalbolscevico di quel tossicomane, pederasta e alcolista di Limonov. Il KPRF è un partito radicato tra le masse popolari e dotato di un programma serio.

LupoSciolto°
23-09-16, 12:57
Ma io sono perfettamente daccordo, però credo che nulla vieti di fare anche un pò di sana controinformazione.
Ci sarà sempre quello a cui non fregherà nulla, ma magari invece qualche spirito un pò più curioso, aperto e meno dogmatico, sarà spinto ad informarsi e documentarsi, oltre i testi e le versioni ufficiali.
Se sottolineo certe cose non è per spiegarle a te o a Ribelle, ma appunto per qualcuno che potrebbe leggere...
Mai lasciare nulla d'intentato..;)
A me comunque dà fastidio che se si parla di socialismo nazionale si pensi subito ad Hitler, allo stesso modo come ritengo errata, forzata e fastidiosa, per fare un esempio, l'equazione che necessariamente identifichi tout court il socialismo al marxismo. Sono entrambe forzature ed estremizzazioni che proprio per i motivi che voi esponete possono allontanere le persone invece di avvicinarle.

Certo. Questo è un forum di dibattito politico e storico. E' inevitabile discutere di figure marginali, eppure interessanti, come Niekisch o Thiriart. Il punto è un altro. SE dovesse mai nascere un partito socialista e patriottico, ebbene, esso dovrà appellarsi ad altri "numi tutelari". La gente è maggiormente propensa ad accettare un Mattei o un Falcone che non un Ernst Niekisch.

Logomaco
23-09-16, 14:07
Se Mussolini è dovuto scendere a compromessi con clero e monarchia, Hitler non ha avuto altre opzioni che non fossero l'appoggio dei capitalisti industriali tedeschi (specialmente in settori strategici dal punto di vista bellico).

Senza di loro Adolf Hitler sarebbe rimasto un disegnatore.

Hitler fu sostenuto e poi imposto dai capitalisti tedeschi e anche stranieri al vecchio Hindenburg che non lo poteva vedere. Per loro era l'opzione migliore dopo la crisi dei partiti moderati. Una volta perso il potere l'ala sinistra dello NSDAP venne liquidata in quanto minaccia per gl'interessi che Hitler doveva tutelare.

RibelleInEsilio
25-09-16, 10:17
SE dovesse mai nascere un partito socialista e patriottico, ebbene, esso dovrà appellarsi ad altri "numi tutelari". La gente è maggiormente propensa ad accettare un Mattei o un Falcone che non un Ernst Niekisch.

Ad ogni modo vorrei fare una puntualizzazione, molto personale.

Ritengo che aspettare un arrivo messianico di una qualsivoglia formazione politica militante sia come aspettare Cristo in Terra. La cosa deve plasmarsi, e questo è un mio auspicio, da esperienze non attive (e con "non attive" non intendo apolitiche ma semplicemente non militanti) preesistenti. Il caso Stato & Potenza è, appunto, un vivido esempio di transizione fallita da stato osservativo-critico a stato attivo.

Un movimento deve nascere da circostanze prima di tutto "concrete"; ciò che critico (e criticai) di SP è proprio l'inconsistenza programmatica che teneva in piedi il tutto.

È facile infatti sbandierare paroloni come SOCIALISMO, ma quale Socialismo?

L'impianto dottrinale di un ipotetico movimento dev'essere chiaro, pragmatico non solo nelle idee ma anche nella loro attualizzazione e diciamoci la verità, quant'è bello ritrovarci in una sala convegni e raccontarci di come il mondo abbia interpretato bene i male Lenin, Mussolini o Tizio Caio e di come sarebbe la realtà che vorremmo. Ma ditemi, è questo fare politica?

Siamo franchi, esistono o sono esistiti movimenti capaci di andare oltre alle chiacchiere?

La concretezza è irrinunciabile, non serve un partito se questo si deve limitare a fare formazione, convegni, riunioni, un centro studi è sufficiente. E poi la cosa è ancor più grave se questo riguarda una formazione che si definisce (o pretende di definirsi) in un qualsivoglia modo socialista. Il Socialismo nasce dal Lavoro, dalle fabbriche, dall'esperienza umana nella realtà circostante, non statica ma duratura (e mutevole) nel tempo. Facciamo autocritica, c'è mai stato qualcosa in tal senso? Non meravigliamoci poi se l'operaio medio in provincia di Brescia vota Lega Nord o M5S.

Per non parlare del banale e risibile riduzionismo generale, come se il mondo fosse ancora a metà '900. In poche parole, se devono nascere partiti di professori di storia meglio che non ne nascano. Più strada, meno libri.

LupoSciolto°
25-09-16, 18:17
Ad ogni modo vorrei fare una puntualizzazione, molto personale.

Ritengo che aspettare un arrivo messianico di una qualsivoglia formazione politica militante sia come aspettare Cristo in Terra. La cosa deve plasmarsi, e questo è un mio auspicio, da esperienze non attive (e con "non attive" non intendo apolitiche ma semplicemente non militanti) preesistenti. Il caso Stato & Potenza è, appunto, un vivido esempio di transizione fallita da stato osservativo-critico a stato attivo.

Un movimento deve nascere da circostanze prima di tutto "concrete"; ciò che critico (e criticai) di SP è proprio l'inconsistenza programmatica che teneva in piedi il tutto.

È facile infatti sbandierare paroloni come SOCIALISMO, ma quale Socialismo?

L'impianto dottrinale di un ipotetico movimento dev'essere chiaro, pragmatico non solo nelle idee ma anche nella loro attualizzazione e diciamoci la verità, quant'è bello ritrovarci in una sala convegni e raccontarci di come il mondo abbia interpretato bene i male Lenin, Mussolini o Tizio Caio e di come sarebbe la realtà che vorremmo. Ma ditemi, è questo fare politica?

Siamo franchi, esistono o sono esistiti movimenti capaci di andare oltre alle chiacchiere?

La concretezza è irrinunciabile, non serve un partito se questo si deve limitare a fare formazione, convegni, riunioni, un centro studi è sufficiente. E poi la cosa è ancor più grave se questo riguarda una formazione che si definisce (o pretende di definirsi) in un qualsivoglia modo socialista. Il Socialismo nasce dal Lavoro, dalle fabbriche, dall'esperienza umana nella realtà circostante, non statica ma duratura (e mutevole) nel tempo. Facciamo autocritica, c'è mai stato qualcosa in tal senso? Non meravigliamoci poi se l'operaio medio in provincia di Brescia vota Lega Nord o M5S.

Per non parlare del banale e risibile riduzionismo generale, come se il mondo fosse ancora a metà '900. In poche parole, se devono nascere partiti di professori di storia meglio che non ne nascano. Più strada, meno libri.

Infatti ho scritto "SE". E quel "SE" non è stato messo lì per caso. Da par nostro non c'è alcuna intenzione di fondare una nuova quanto inutile sigla di "irriducibili" nemici del sistema. Questo è solo uno spazio di dibattito. Molto di quello che scrivi è vero, ma noi abbiamo sempre precisato a) di non essere i detentori di nessuna verità b) di non essere l'avanguardia di alcunché c) di non voler fondare nessun ULTERIORE partito/movimento/sigla elettorale o non.

Questo forum è un'occasione di confronto tra tutte le anime anticapitaliste, patriote e sovraniste.

Lèon Kochnitzky
25-09-16, 18:44
Ad ogni modo vorrei fare una puntualizzazione, molto personale.

Ritengo che aspettare un arrivo messianico di una qualsivoglia formazione politica militante sia come aspettare Cristo in Terra. La cosa deve plasmarsi, e questo è un mio auspicio, da esperienze non attive (e con "non attive" non intendo apolitiche ma semplicemente non militanti) preesistenti. Il caso Stato & Potenza è, appunto, un vivido esempio di transizione fallita da stato osservativo-critico a stato attivo.

Un movimento deve nascere da circostanze prima di tutto "concrete"; ciò che critico (e criticai) di SP è proprio l'inconsistenza programmatica che teneva in piedi il tutto.

È facile infatti sbandierare paroloni come SOCIALISMO, ma quale Socialismo?

L'impianto dottrinale di un ipotetico movimento dev'essere chiaro, pragmatico non solo nelle idee ma anche nella loro attualizzazione e diciamoci la verità, quant'è bello ritrovarci in una sala convegni e raccontarci di come il mondo abbia interpretato bene i male Lenin, Mussolini o Tizio Caio e di come sarebbe la realtà che vorremmo. Ma ditemi, è questo fare politica?

Siamo franchi, esistono o sono esistiti movimenti capaci di andare oltre alle chiacchiere?

La concretezza è irrinunciabile, non serve un partito se questo si deve limitare a fare formazione, convegni, riunioni, un centro studi è sufficiente. E poi la cosa è ancor più grave se questo riguarda una formazione che si definisce (o pretende di definirsi) in un qualsivoglia modo socialista. Il Socialismo nasce dal Lavoro, dalle fabbriche, dall'esperienza umana nella realtà circostante, non statica ma duratura (e mutevole) nel tempo. Facciamo autocritica, c'è mai stato qualcosa in tal senso? Non meravigliamoci poi se l'operaio medio in provincia di Brescia vota Lega Nord o M5S.

Per non parlare del banale e risibile riduzionismo generale, come se il mondo fosse ancora a metà '900. In poche parole, se devono nascere partiti di professori di storia meglio che non ne nascano. Più strada, meno libri.

Ribelle, però, permettimi una critica modesta: se fare politica è solamente occuparsi delle strade dissestate o della riforma della giustizia o del fertility day, come continuamente ci propinano programmi tv e giornali populisti, me ne guardo bene dal fare politica.
Sarà che in me vi è una dose di idealismo romantico e per cui concepisco la politica come un'arte, come la concepivano i greci, ma di queste faccende burocratiche, non me ne occuperei mai, almeno finché non è cambiato il modo di organizzare la società, che francamente, mi sembra una cosa più importante che la politica spicciola da condominio che ci propinano media e politici

RibelleInEsilio
26-09-16, 07:26
Ribelle, però, permettimi una critica modesta: se fare politica è solamente occuparsi delle strade dissestate o della riforma della giustizia o del fertility day, come continuamente ci propinano programmi tv e giornali populisti, me ne guardo bene dal fare politica.
Sarà che in me vi è una dose di idealismo romantico e per cui concepisco la politica come un'arte, come la concepivano i greci, ma di queste faccende burocratiche, non me ne occuperei mai, almeno finché non è cambiato il modo di organizzare la società, che francamente, mi sembra una cosa più importante che la politica spicciola da condominio che ci propinano media e politici

Ma infatti io non sto dicendo che un partito debba diventare una cooperativa, anzi, ho sottolineato come debbano essere presenti una dottrina e delle idee precise; il tutto però deve poi trasformarsi in dinamiche di tipo pragmatico, un partito o fa il partito o rimane un'associazione culturale, non ci si può definire movimento politico se le uniche cose che tale gruppo di persone riesce a fare sono dibattiti, manifesti e conferenze delle quali non frega niente a nessuno.

E ripeto, men che meno chi vuole fare il socialista. C'è una linea di confine abbastanza netta tra le due cose.

Esempio, Partito Comunista di Rizzo: - L'immigrazione sta togliendo gli ultimi diritti rimasti ai Lavoratori europei" vero, giusto, come non concordare. E dunque? Quali soluzioni concrete adottare, oltre allo slogan "No all'imperialismo"?

Questo è soltanto uno, potrei portare molti altri esempi...

RibelleInEsilio
26-09-16, 07:34
Infatti ho scritto "SE". E quel "SE" non è stato messo lì per caso. Da par nostro non c'è alcuna intenzione di fondare una nuova quanto inutile sigla di "irriducibili" nemici del sistema. Questo è solo uno spazio di dibattito. Molto di quello che scrivi è vero, ma noi abbiamo sempre precisato a) di non essere i detentori di nessuna verità b) di non essere l'avanguardia di alcunché c) di non voler fondare nessun ULTERIORE partito/movimento/sigla elettorale o non.

Questo forum è un'occasione di confronto tra tutte le anime anticapitaliste, patriote e sovraniste.

Certo ma ci mancherebbe altro, non stavo parlando del forum, dicevo riguardo un eventuale formazione alla quale io, singolarmente, potrei essere interessato. In anni di approfondimento politico, diversi nonostante la mia giovane età, non ho mai trovato un movimento che potesse rispecchiarmi appieno e né ho mai avuto tessere, figurati se voglio stare qua a sbattermi per fare un'atra sigla pronta a diventare un "circolo"...

No, l'informazione, quella è importante. Ecco perchè ho detto che fondare un movimento è inutile se tale movimento funziona a mo' di... Forum!

Avanguardia
26-09-16, 11:51
Le competenze si sono oramai perse.
Ci si metta il cuore in pace.

RibelleInEsilio
26-09-16, 13:51
Le competenze si sono oramai perse.
Ci si metta il cuore in pace.

Altro punto fondamentale, esatto Avanguardia.

Non c'è stato cambio generazionale, non ci sono state formate menti in grado di poter creare spazi alternativi od ampliarne i preesistenti. Poi oggi con i mezzi informatici è una bolgia, tutti dicono tutto e anche il più idiota degli analfabeti si mette a commentare, un tempo c'erano vere e proprie scuole politiche.

Ad ogni modo, io rimango speranzoso.

Lèon Kochnitzky
26-09-16, 15:15
Ma infatti io non sto dicendo che un partito debba diventare una cooperativa, anzi, ho sottolineato come debbano essere presenti una dottrina e delle idee precise; il tutto però deve poi trasformarsi in dinamiche di tipo pragmatico, un partito o fa il partito o rimane un'associazione culturale, non ci si può definire movimento politico se le uniche cose che tale gruppo di persone riesce a fare sono dibattiti, manifesti e conferenze delle quali non frega niente a nessuno.

E ripeto, men che meno chi vuole fare il socialista. C'è una linea di confine abbastanza netta tra le due cose.

Esempio, Partito Comunista di Rizzo: - L'immigrazione sta togliendo gli ultimi diritti rimasti ai Lavoratori europei" vero, giusto, come non concordare. E dunque? Quali soluzioni concrete adottare, oltre allo slogan "No all'imperialismo"?

Questo è soltanto uno, potrei portare molti altri esempi...

I rizziani non sono per il blocco dell'immigrazione, ma, ragionando in termini più "larghi" superando il capitalismo verrebbe meno la necessità da parte delle masse di emigrare.
La destra populista, invece, propone di fermare l'immigrazione indipendentemente dalle logiche mercantili ed economiche internazionali.
I muri lo dimostrano.
Per me è meglio la soluzione rizziana, nonostante non sia comunista.

Kavalerists
26-09-16, 19:00
I rizziani non sono per il blocco dell'immigrazione, ma, ragionando in termini più "larghi" superando il capitalismo verrebbe meno la necessità da parte delle masse di emigrare.
La destra populista, invece, propone di fermare l'immigrazione indipendentemente dalle logiche mercantili ed economiche internazionali.
I muri lo dimostrano.
Per me è meglio la soluzione rizziana, nonostante non sia comunista.
Il problema è che i tempi sono LUNGHI, non larghi.
Come ha detto Ribelle: fatta l'analisi che si fà? in attesa che crolli l'imperialismo a livello planetario, che è causa di ogni male, continuiamo ad "importare" clandestini da ogni dove e continuiamo a far sì che vengano tolti gli ultimi diritti ai lavoratori autoctoni e che i loro salari si abbassino sempre di più?
Non vedo in questa scelta nè pragmatismo nè logica.

Kavalerists
26-09-16, 19:02
Altro punto fondamentale, esatto Avanguardia.

Non c'è stato cambio generazionale, non ci sono state formate menti in grado di poter creare spazi alternativi od ampliarne i preesistenti. Poi oggi con i mezzi informatici è una bolgia, tutti dicono tutto e anche il più idiota degli analfabeti si mette a commentare, un tempo c'erano vere e proprie scuole politiche.

Ad ogni modo, io rimango speranzoso.
Anche io, non voglio davvero perdere la speranza, almeno quella.

Lèon Kochnitzky
26-09-16, 19:09
Il problema è che i tempi sono LUNGHI, non larghi.
Come ha detto Ribelle: fatta l'analisi che si fà? in attesa che crolli l'imperialismo a livello planetario, che è causa di ogni male, continuiamo ad "importare" clandestini da ogni dove e continuiamo a far sì che vengano tolti gli ultimi diritti ai lavoratori autoctoni e che i loro salari si abbassino sempre di più?
Non vedo in questa scelta nè pragmatismo nè logica.
e che cosa vorreste fare? hai posto una bella domanda, ma non c'è una risposta facile. Camerati, compagni, e quant'altro, ti diranno che occorre muoversi sul terreno della politica per mutare l'esistente. Ma per me è un fatto di romantico idealismo, perche' sappiamo bene che il sistema mondialista è molto più forte di qualunque spinta sociale o populistica che sia, e lo abbiamo visto con le elezioni austriache e il referendum inglese.
Se sperate ancora di invertire la rotta culturale e politica attraverso l'elettoralismo, siete dei romantici sognatori. Io sto nell'apolitia, ovvero sia nella distanza libera da tutto e tutti.
Che altro si può fare?

Avanguardia
26-09-16, 20:38
Il problema è che i tempi sono LUNGHI, non larghi.
Come ha detto Ribelle: fatta l'analisi che si fà? in attesa che crolli l'imperialismo a livello planetario, che è causa di ogni male, continuiamo ad "importare" clandestini da ogni dove e continuiamo a far sì che vengano tolti gli ultimi diritti ai lavoratori autoctoni e che i loro salari si abbassino sempre di più?
Non vedo in questa scelta nè pragmatismo nè logica.
Se fosse per me, costruzione di aree cuscinetto in Libia in cui fermare le persone e successivamente organizzare un rimpatrio, poi campagna pubblicitaria di dissuasione con spot da trasmettersi nelle emittenti televisive, radiofoniche e nei giornali delle nazioni africane ed asiatiche, coinvolgimento dell' Unione Europea in queste operazioni, lavoro dei servizi segreti per contrastare le organizzazioni mafiose implicate nell' immigrazione; infine politiche di cooperazione con il terzo mondo mirate a promuovere il redditto di cittadinanza in quei paesi, trattati commerciali vantaggiosi per entrambe le parti coinvolte. Orientamento verso reciproci moderati scambi migratori per turismo/lavoro/studio, perché il movimento di persone fino a che avviene entro certi limiti aiuta a non restare ignoranti.
Però torniamo al fatto che bisognerebbe impossessarsi delle centrali di commando Italiane ed Europee, dove invece si cerca di sfruttare il fenomeno migratorio per realizzare giochi molto sporchi. Capisci?

Avanguardia
26-09-16, 20:46
e che cosa vorreste fare? hai posto una bella domanda, ma non c'è una risposta facile. Camerati, compagni, e quant'altro, ti diranno che occorre muoversi sul terreno della politica per mutare l'esistente. Ma per me è un fatto di romantico idealismo, perche' sappiamo bene che il sistema mondialista è molto più forte di qualunque spinta sociale o populistica che sia, e lo abbiamo visto con le elezioni austriache e il referendum inglese.
Se sperate ancora di invertire la rotta culturale e politica attraverso l'elettoralismo, siete dei romantici sognatori. Io sto nell'apolitia, ovvero sia nella distanza libera da tutto e tutti.
Che altro si può fare?
Niente. Oggi le classi dirigenti mondiali sono molto più forti e la vita è soggetta a potenti forze impersonali superiori anche ai padroni del mondo.
E' realistico sperare che riescano a prevalere oligarchi e tecnocrati più illuminati, moderati e saggi. Altrimenti si spera nella fine della civiltà occidentale, solo che finita tale civiltà si riparte da zero, vivremo dal vivo il contesto descritto in "Ken il Guerriero" e non credo siamo tutti adatti.

RibelleInEsilio
27-09-16, 02:19
e che cosa vorreste fare? hai posto una bella domanda, ma non c'è una risposta facile. Camerati, compagni, e quant'altro, ti diranno che occorre muoversi sul terreno della politica per mutare l'esistente. Ma per me è un fatto di romantico idealismo, perche' sappiamo bene che il sistema mondialista è molto più forte di qualunque spinta sociale o populistica che sia, e lo abbiamo visto con le elezioni austriache e il referendum inglese.
Se sperate ancora di invertire la rotta culturale e politica attraverso l'elettoralismo, siete dei romantici sognatori. Io sto nell'apolitia, ovvero sia nella distanza libera da tutto e tutti.
Che altro si può fare?

Ma guarda che la tua opinione conta tanto quanto la nostra appunto, ciò che ho sottolineato è che tanti partiti sono più centri studi/scuole che partiti, non è una questione di "eh ma non hanno i numeri" semplicemente tanti argomenti vengono trattati in modo superficiale.

E riprendendo l'esperienza di Stato & Potenza, lì gli argomenti proprio non c'erano.
È chiaro che Rizzo ha ragione da vendere ma sai che novità, di che cosa stiamo parlando?

Lèon Kochnitzky
27-09-16, 02:38
se si parla di partiti e movimenti è una roba. se si parla di filosofia è un altro.

Italicvs
18-10-16, 18:15
Dopo un po' di ricerche sono riuscito a trovare il simbolo recente che socialismo patriottico usava su facebook, spero si veda: http://i1.wp.com/www.quotidianoapuano.net/wp-content/uploads/2016/03/soc.png

Italicvs
18-10-16, 18:17
Notare come lo sfondo ricordi in maniera impressionante la bandiera di forza italia. :rolleyes:

LupoSciolto°
18-10-16, 20:17
Notare come lo sfondo ricordi in maniera impressionante la bandiera di forza italia. :rolleyes:

Ormai non ripongo più nessuna fiducia in progetti social-tricoloruti. Rimango sempre anti-capitalista e patriota, ma di seghe mentali geopolitiche, esotismi più o meno "rossi" e di solidarietà alla polizia...ne faccio a meno! :encouragement:

Kavalerists
18-10-16, 21:24
Ormai non ripongo più nessuna fiducia in progetti social-tricoloruti. Rimango sempre anti-capitalista e patriota, ma di seghe mentali geopolitiche, esotismi più o meno "rossi" e di solidarietà alla polizia...ne faccio a meno! :encouragement:
Ti capisco, ma io spero sempre che possa nascere qualcosa che riesca a "sorpenderci", ma in positivo!

LupoSciolto°
19-10-16, 12:12
Ti capisco, ma io spero sempre che possa nascere qualcosa che riesca a "sorpenderci", ma in positivo!

Se l'alternativa ai partiti di regime è rappresentata da piccoli movimenti che sostengono il socialismo di mercato o , peggio ancora, il craxiano "socialismo tricolore"...preferisco darmi all'ippica. Questo non è disfattismo: spero anch'io nella nascita di un soggetto capace di coniugare, in maniera intelligente, anticapitalismo e spinte per la sovranità nazionale. Però mi auguro vivamente che non vengano reiterati i soliti e ben noti errori.

Italicvs
20-10-16, 11:33
Se l'alternativa ai partiti di regime è rappresentata da piccoli movimenti che sostengono il socialismo di mercato o , peggio ancora, il craxiano "socialismo tricolore"...preferisco darmi all'ippica. Questo non è disfattismo: spero anch'io nella nascita di un soggetto capace di coniugare, in maniera intelligente, anticapitalismo e spinte per la sovranità nazionale. Però mi auguro vivamente che non vengano reiterati i soliti e ben noti errori.Si era cercato di fare qualcosa in tal senso con Socialismo Nazionalitario però abbiamo visto come è andata a finire. :rolleyes: Secondo me finchè non c'è unità di intenti e di visioni (ideologiche, politiche, geopolitiche) non si andrà da nessuna parte e soprattutto ricordiamoci di una cosa importante che ci portiamo dal dopoguerra: chi prova e proverà a portare avanti un discorso sovranista e nazionalpatriottico qui in Italia sarà considerato da molti (da troppi!) sempre e solo un fascista.

LupoSciolto°
20-10-16, 16:08
Si era cercato di fare qualcosa in tal senso con Socialismo Nazionalitario però abbiamo visto come è andata a finire. :rolleyes:

Esatto. Socialismo Nazionalitario era partito col piede giusto. Il problema è stato quello di non essere riusciti a scrivere , di nostro pugno, un programma con dei punti chiari e condivisi da tutti i simpatizzanti. Altro aspetto importantissimo: non ci si doveva limitare all'attività online. Ci si doveva incontrare, si doveva discutere dal vivo e ognuno, in seguito, avrebbe dovuto fare propaganda nella propria zona di residenza. Scegliere un simbolo, delle parole guida e "partire". Ma il progetto,nonostante la nostra buona volontà, mostrava elementi di ambiguità già sul nascere. Chi era l'admin del forum? Io credo che, gratta gratta, era proprio il verme Nazkol.


Secondo me finchè non c'è unità di intenti e di visioni (ideologiche, politiche, geopolitiche) non si andrà da nessuna parte

Esatto.


E soprattutto ricordiamoci di una cosa importante che ci portiamo dal dopoguerra: chi prova e proverà a portare avanti un discorso sovranista e nazionalpatriottico qui in Italia sarà considerato da molti (da troppi!) sempre e solo un fascista.


Questo l'hanno capito pure quelli di SP. Comunque non dobbiamo scoraggiarci.Io credo che qualche milionata di italiani , inconsciamente, è socialista e patriota. Basta accendere la "scintilla":encouragement:

Kavalerists
20-10-16, 16:24
Si era cercato di fare qualcosa in tal senso con Socialismo Nazionalitario però abbiamo visto come è andata a finire. :rolleyes: Secondo me finchè non c'è unità di intenti e di visioni (ideologiche, politiche, geopolitiche) non si andrà da nessuna parte e soprattutto ricordiamoci di una cosa importante che ci portiamo dal dopoguerra: chi prova e proverà a portare avanti un discorso sovranista e nazionalpatriottico qui in Italia sarà considerato da molti (da troppi!) sempre e solo un fascista.
Socialismo Nazionalitario era un progetto interessante ed io pur da non iscritto vi ho seguito per qualche anno... però dove si voleva andare se 20 utenti minimo su 52 erano cloni di NazKol? Non è mai stato preso un provvedimento serio contro cloni e troll, da qui anche il sospetto di LupoSciolto sull'admin del forum, tutt'altro che infondato...
Sulla seconda parte del tuo post sono daccordo, ma cosa si può fare se non infischiarsene? Ci saranno sempre i dementi che si passano il tempo a vigggggilare come unico misero motivo della loro squallidissima esistenza da cannati e decerebrati da cessosociale, che si atteggiano a "nuovi partigiani" di una eterna resistenza, ma sicuramente ci sono tanti come dice Lupo, socialisti e patrioti, che non hanno paura di parole come patria, nazione, sovranità, socialismo, lavoro, e che sono solo in attesa che scoppi la scintilla della nascita di una formazione politica che faccia proprie ed in maniera seria e vitale queste "parole d'ordine".