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Visualizza Versione Completa : Plebiscito in Colombia



Adriano
28-09-16, 11:57
il 2 ottobre si terrà in Colombia un plebiscito in cui il popolo sarà chiamato ad approvare o meno gli accordi di pace tra il governo e le forze armate rivoluzionarie.
cosa ne pensate voi di questa questione (piuttosto complessa in realtà)?
perché il risultato sia valido si dovrà raggiungere il 13% dei consensi (4 milioni abbondanti di voti). nel caso in cui il SI superasse il 13% il presidente Santos avrebbe la facoltà di attuare gli accordi di pace; ovviamente se sarà il NO a superare il 13% gli accordi non si potranno tradurre in prassi.
tuttavia, se vincesse il SI senza raggiungere la soglia, il plebiscito si riterrebbe consultivo e non vincolante (e il presidente facendo leva sui suoi poteri costituzionali potrebbe ratificare gli accordi); se vincesse il NO senza raggiungere la soglia, sarebbe comunque consultivo, ma in seguito il presidente potrebbe presentare un progetto di legge al Congresso.
bisogna ricordare che esistono delle differenze con il referendum, questo infatti sottopone alla volontà popolare l'approvazione o l'abrogazione di una determinata legge, articolo per articolo; il plebiscito invece approva o meno l'appoggio a una decisione presa dal presidente.
in rete leggo molti pareri discordanti..
al presidente Santos poco importerebbe di ottenere un 13% dei consensi (anche perché in generale sto tizio governa con un 10% del consenso elettorale), mirerebbe in realtà a reggere nelle sue mani un buon 80% del Congresso. l'accordo, unito a innumerevoli leggi e riforme costituzionali getterebbe il paese in una sorta di "permanente colpo di stato".
come per ogni circostanza socio politica inerente il sud america di chiaro c'è poco, per non dire nulla.. mi sembra di poter affermare (e perdonate l'arroganza) che il sistema elettorale si conferma di nuovo essere nient'altro che un instrumentum per fottere una popolazione dormiente (o ritenuta tale?!).
se sono in vostro possesso maggiori informazioni vi prego di condividerle, e in ogni caso discutiamone insieme. purtroppo i siti e i giornali di informazione sud americani che leggo non sono considerabili "contro-informazione"...e comunque sia "lei crede ancora a quello che dicono i giornali?"(Cit.)

LupoSciolto°
28-09-16, 16:38
Credo che sia una fregatura bella e buona. Santos farà di testa sua (o meglio: seguirà gli ordini di USA e borghesia compradora) e ogni tentativo verso trattative di pace andrà a farsi benedire. Triste eppure vero. Se hai altre notizie, postale pure!

Adriano
03-10-16, 17:35
con un'astensione circa al 63%, e con il 50,21% delle preferenze ha prevalso il NO.
appena ho un po'di tempo traduco qualche articolo, per provare a capire meglio come evolverà la situazione colombiana alla luce di questo risultato.

Logomaco
03-10-16, 18:58
Mah, questo tipo di consultazioni spesso sono confusionarie o pleonastiche. Il governo continuerà a fare ciò che ritiene opportuno per i suoi interessi.

Kavalerists
03-10-16, 19:17
Mah, questo tipo di consultazioni spesso sono confusionarie o pleonastiche. Il governo continuerà a fare ciò che ritiene opportuno per i suoi interessi.
Lo penso anch'io: se sarà nell'interesse del governo colombiano arrivare ad un accordo con le FARC l'accordo si farà, piaccia o non piaccia alla maggioranza della popolazione. E' sempre stato così da che mondo è mondo: si cerca una legittimazione formale, ma poi se non c'è si procede comunque secondo interesse.

Avanguardia
03-10-16, 19:26
-Caligola-, ma sei in Colombia per caso?

Kavalerists
03-10-16, 19:30
-Caligola-, ma sei in Colombia per caso?
Sul profilo ha scritto "in mona"! :D:D:D
A parte lo scherzo, anche io ho avuto l'impressione come se fosse in loco o comunque nelle vicinanze.
Mò abbiamo pure i corrispondenti esteri del forum, dalla Cina e dal Sudamerica!:)

LupoSciolto°
03-10-16, 19:54
Mò abbiamo pure i corrispondenti esteri del forum, dalla Cina e dal Sudamerica!:)

Un punto di forza per il forum!

RibelleInEsilio
04-10-16, 05:38
Sta cosa delle Farc ha dell'oscuro, sembravano a un passo dall'accordo fino all'altro ieri.

Su ANSA ho letto che i rappresentanti delle Farc comunque hanno ribadito che si continuerà a lavorare per il processo di pace e che, ad ogni modo, la cessazione di ogni attività armata è stata e rimane una scelta e punto fisso irrevocabili.

Pare chiaro comunque che dietro agli avvenimenti ci sia chi non vuole avere mezze vittorie sulle milizie popolari marxiste colombiane, mi sembra l'unica cosa chiara fin'ora.

Adriano
06-10-16, 11:37
contro ogni pronostico, il NO ha vinto il plebiscito sull'accordo di pace. tuttavia ha ottenuto questo risultato per un soffio, senza dimenticare l'astensione quantificata al 63% circa. la differenza tra le due opzioni è di circa 54000 voti. statisticamente un pareggio tecnico. quindi non ha senso l'affermazione che "la colombia ha votato per la guerra", non lasciamoci ingannare dalle trappole del sentire comune "democratico" imposto dalla classe dominante e relativo apparato di propaganda. conosciuti i risultati del plebiscito tanto il presidente Santos quanto il comandante Tomochenko, leader delle FARC, hanno confermato la loro volontà di rispettare l'accordo, segnale inequivocabile che la volontà di pace è incrollabile.
il magnifico processo di trasformazione sociale, culturale e politica della colombia individuato a l'Avana nel corso di sei anni di duro lavoro, concessioni reciproche e l'umana voglia di riconciliazione ispirata dalla presenza di numerose vittime in ambo gli schieramenti, non può essere gettata alle ortiche. solamente per il rispetto dovuto a queste vittime dovrebbe essere imperativo perseverare nella lotta, affinché i fucili che ora tacciono, tacciano per sempre.
inoltre il documento mantiene tutto il valore giuridico nazionale e internazionale che aveva intrinsecamente anche prima del plebiscito. in più la corte costituzionale della colombia, in una recente sentenza, afferma che la consulta plebiscitaria non ha alcun valore giuridico e che la pace è un valore "contromaggioritario" essendo connaturato alla dignità umana. ovviamente l'incertezza creata da tutto ciò mette in serio pericolo la pace.
le FARC hanno espresso la loro volontà di esser pronte a rinegoziare l'accordo. è naturale che l'organizzazione guerrigliera non accetterà modifiche che prevedano una pace indegna, priva di giustizia sociale, e che non riconosca lo status di soggetti politici dei propri membri; d'altro canto hanno dimostrato più volte di essere disponibili a smussare le proprie posizioni, ad ascoltare le ragioni altrui, e hanno chiesto onestamente perdono per le vittime causate.
il grande pericolo è ora che Uribe (l'ex presidente e tra i maggiori sostenitori del NO) voglia utilizzare questa vittoria di pirro per mettere in ginocchio le FARC con richieste assurde, come mettere dietro le sbarre i loro principali esponenti o negargli il diritto di partecipazione alla vita politica. nemico giurato della rivoluzione bolivariana, l'attuale senatore è uno degli esponenti più corrotti, fanatici e reazionari della destra imperialista, un uomo intimamente collegato - come tutta la sua cerchia - all'ambiente paramilitare e ai pingui traffici che lucrano sulla guerra. è animato da un odio viscerale e convinto che ogni opinione contraria debba essere totalmente annichilita, come lo ha descritto l'ex candidata alla presidenza e tra i promotori del si alla pace ingrid betancort, che è stata per sei anni prigioniera delle FARC.
Uribe si è servito di una potente campagna d'odio e terrore, a cui si sono uniti molti media conservatori, con in testa la CNN.
mercoledì ci sono state manifestazioni a favore del SI in tutta la nazione, ed è da sottolineare una manifestazione studentesca (la prima di una tale portata dopo molti anni) che ha coinvolto migliaia di studenti (circa 15 università), i quali si sono riversati per le strade di bogotà chiedendo a gran voce che in colombia non vi sia più un solo altro giorno di guerra.

tradotto liberamente (si dai, qualche mia aggiuntina ce la metto sempre, ma non vi riporto falsità eh :D) da un articolo di Angel Guerra:
Clamor en Colombia: ni un día más de guerra | Blog | teleSUR (http://www.telesurtv.net/bloggers/Clamor-en-Colombia-ni-un-dia-mas-de-guerra-20161005-0008.html#comsup)

Adriano
06-10-16, 11:39
-Caligola-, ma sei in Colombia per caso?


Sul profilo ha scritto "in mona"! :D:D:D
A parte lo scherzo, anche io ho avuto l'impressione come se fosse in loco o comunque nelle vicinanze.
Mò abbiamo pure i corrispondenti esteri del forum, dalla Cina e dal Sudamerica!:)

ammetto di avere un debole per le donne latine, ma no, non sono in Colombia :D
prossimamente però, appena mi organizzo per bene, sarò a Cuba. vi porterò notizie!
e mona, se a qualcuno fa piacere...sapete, di questi tempi.... :D

LupoSciolto°
07-10-16, 11:55
Premio Nobel per la Pace 2016 assegnato al presidente della Colombia Juan Manuel Santos
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2016/10/santos-colombia-675.jpg


Il riconoscimento assegnato per lo storico accordo con le Farc firmato il 25 agosto scorso. L'annuncio della fine della guerra era arrivato su Twitter dai negoziatori delle due parti, riuniti per concludere le trattative nella capitale cubana de L’Avana. Lo scorso 4 ottobre però con il referendum l'accordo era stato bocciato dai votanti

di F. Q. (http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/collaboratoregenerico/ptype/articoli/) | 7 ottobre 2016

È stato assegnato al presidente della Colombia Juan Manuel Santos il premio Nobel per la Pace 2016 per lo storico accordo con le Farc firmato il 25 agosto scorso. (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/25/colombia-firmato-laccordo-di-pace-tra-le-farc-e-il-governo-la-guerra-e-finita/2995054/) L’annuncio della fine della guerra era arrivato su Twitter dai negoziatori delle due parti, riuniti per concludere le trattative nella capitale cubana de L’Avana.
“Il Comitato norvegese ha deciso di assegnare il premio al presidente colombiano per i suoi sforzi risoluti nel portare a termine la guerra civile lunga 50 anni e che è costata la vita ad almeno 220mila colombiani, oltre ai sei milioni di sfollati – si legge nel comunicato reso noto dal Comitato – Il premio deve essere visto come un omaggio al popolo colombiano che, nonostante grandi difficoltà e abusi, non ha mai perso la speranza di una pace giusta, e a tutte le parti che hanno contribuito al processo di pace. Questo tributo è stato pagato, non da ultimo, ai rappresentanti delle innumerevoli vittime della guerra civile”.

Dopo oltre mezzo secolo di un sanguinoso scontro militare e politico la prospettiva di un nuovo capitolo. Secondo le intese firmate dai rappresentanti delle due parti, raggiunte dopo quasi quattro anni di colloqui in territorio cubano, le Farcrinunceranno alle armi e reintegreranno migliaia di suoiguerriglieri nella vita civile del Paese sudamericano. A Bogotà, la popolazione aveva festeggiato nei parchi e nelle strade. Ma con il referendum indetto lo scorso 4 ottobre l’accordo di pace era stato bocciato. (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/04/colombia-il-no-al-referendum-sulla-pace-rischia-di-essere-la-brexit-di-bogota/3073862/) Nei giorni scorsi però era stato dichiarato che il cessate il fuoco con le Farc in vigore dallo scorso 29 agosto, sarebbe stato mantenuto fino al 31 ottobre nella speranza che si raggiunga un consenso più esteso nel Paese dopo l’esito della consultazione popolare.
“Il fatto che la maggioranza abbia votato no al referendum, non significa che il processo di pace sia morto: il referendum non ha bocciato il desiderio di pace, ma uno specifico accordo – scrivono nella motivazione il Comitato di Oslo (il Nobel per la Pace viene assegnato dal comitato norvegese e non da quello svedese ndr) – Noi speriamo che il premio gli dia la forza per continuare i i suoi sforzi” per arrivare ad un accordo, continua la motivazione, in cui si ricorda come il presidente abbia già incoraggiato tutte le parti a partecipare a nuovi negoziati. “Il Comitato auspica che tutte le parti partecipino in modo costruttivo ai negoziati”.
Le parti avevano concordato una tregua bilaterale e definitiva ma con la nuova situazione creata dopo la consultazione referendaria, che lascia aperto l’accordo, il governo si è visto obbligato a prorogarla con una misura speciale. “Spero che si possa avanzare negli accordi e nei colloqui in modo da poter concretizzare gli accordi e le convenzioni che ci permettano trovare una soluzione a questo conflitto in corso” aveva spiegato il presidente.
“Anche le Farc meritano il premio Nobel della Pace? “Sì, credo di sì” risponde Ingrid Betancourt, l’ex ostaggio franco-colombiano delle Farc. Intervistata in diretta telefonica su I-Télé, Betancourt non ha saputo trattenere le lacrime e ha espresso grande soddisfazione per la decisione di Oslo. “Sono ottimista per il futuro”.
“Congratulazioni al popolo e al presidente della Colombia. A loro i nostri sinceri auguri di pace” si legge in un tweet della Syria Civil Defence, gli elmetti bianchì o caschi bianchi, i volontari sirianiche ogni giorno cercano superstiti tra le macerie dei bombardamenti nel Paese arabo. I caschi bianchi erano tra i favoriti al Premio Nobel per la pace (http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/06/premio-nobel-per-la-pace-376-i-candidati-favoriti-gli-isolani-greci-e-papa-francesco-ma-in-lista-anche-trump-e-pitt-jolie/3079793/).

di F. Q. (http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/collaboratoregenerico/ptype/articoli/) | 7 ottobre 2016


http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/07/premio-nobel-per-la-pace-2016-assegnato-al-presidente-della-colombia-juan-manuel-santos/3081403/

LupoSciolto°
07-10-16, 11:59
Premi Nobel per la Pace che volano ovunque. Mah...

LupoSciolto°
07-10-16, 12:01
prossimamente però, appena mi organizzo per bene, sarò a Cuba. vi porterò notizie!
e mona, se a qualcuno fa piacere...sapete, di questi tempi.... :D

Se non sono invadente, posso sapere per quale motivo andrai a Cuba? Sarebbe il massimo avere un nostro collaboratore in uno degli ultimi paesi socialisti:encouragement:

LupoSciolto°
11-10-16, 12:12
Colombia: il Nobel Santos rilancia il negoziato anche con l'ELN

Nonostante la sconfitta nel referendum, il presidente si incontrerà a Quito coi rappresentanti del secondo gruppo guerrigliero del Paese

11 ottobre 2016


Colombia: il Nobel Santos rilancia il negoziato anche con l'ELN
http://static.panorama.it/wp-content/uploads/2016/10/GettyImages-518266030-620x372.jpg?be4fbfIl capo della delegazione guerrigliera Antonio Garcia e il membro dell'ELN Pablo Beltran durante una conferenza stampa a Caracas dopo il primo incontro coi rappresentanti del governo avvenuta nel 2016 a Caracas – Credits: FEDERICO PARRA/AFP/Getty Images

Il presidente Juan Manuel Santos, insignito la settimana scorsa del Nobel per la Pace, rilancia il processo negoziale in Colombia e chiede anche all'Esercito di Liberazione Nazionale, il secondo gruppo guerrigliero colombiano, di sedersi al tavolo delle trattative il 27 ottobre prossimo a Quito, in Ecuador, dove sono stati invitati come Paesi garanti il Cile, la Norvegia, Brasile, Cuba e Venezuela.
Obiettivo: giungere a un cessate il fuoco bilaterale e costruire le premesse della smobilitazione della fazione armata colombiana.

La trattativa con i vertici dell'ELN, un gruppo guerrigliero che tra le sue fila conta circa 3000 effettivi, era in realtà in corso da mesi e aveva come condizione preliminare posta dal governo la liberazione degli ostaggi ancora in mano all'ELN. Il rilascio di tre prigionieri, tra cui due giornalisti e l'ex sindaco di Charalá (Santander), Fabio León Ardila, è avvenuta nei giorni scorsi, dopo settimane e in alcuni casi mesi di prigionia nella selva.
Benché rimangano ancora altri ostaggi nelle mani della guerriglia, tra cui il parlamentare Odín Sánchez Montes de Oca, la liberazione dei primi prigionieri è stata interpretata dal governo Santos come un atto di buona volontà in vista dell'apertura del tavolo negoziale in Ecuador.

Colombia: il Nobel Santos rilancia il negoziato anche con l'ELN - Panorama (http://www.panorama.it/news/esteri/colombia-il-nobel-santos-rilancia-il-negoziato-anche-con-leln/)