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Visualizza Versione Completa : Grecia, lo Stato vende 4 licenze tv per 250 milioni



LupoSciolto°
15-10-16, 11:28
Grecia, lo Stato vende 4 licenze tv per 250 milioni. Agli stessi oligarchi che il premier Tsipras prometteva di combattere
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2016/10/Tsipras-675.jpgMondo


Le frequenze sono andate a Skai (il cui proprietario Aristides Alafouzos possiede 6 compagnie di navigazione, una grande flotta mercantile e una società di costruzioni), Antenna, Yiannis Kalogritsas (cui la Attika Bank ha corrisposto nei 2 anni della grande crisi ben 127 milioni a tassi di interesse super agevolati e subito escluso) e Vangelis Marinakis, pluriaccusato di contrabbando: all'interno di una delle sue petroliere è stato rinvenuto il più grande quantitativo di eroina mai sequestrato nel Paese

di Francesco De Palo (http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/fdepalo/ptype/articoli/) | 15 ottobre 2016




Dopo 27 anni di assegnazione discrezionale e clientelare da parte del Parlamento a pochi oligarchi, la Grecia si è dotata di una legge che stabilisce con un’asta chi acquista le frequenze televisive private. Ma se da un lato lo Stato incassa poco meno di 250 milioni di euro, una goccia nel mare di debiti ellenici, dall’altro il governo Tsipras, di fatto come un gioco dell’oca, fa tornare in partita gli stessi oligarchi che hanno fatto per quarant’anni il bello e il cattivo tempo in Grecia. La differenza sta nel fatto che fino a ieri decidevano i partiti nel chiuso del Parlamento a chi dare le frequenze e quanto corrispondere allo Stato (in alcuni casi anche un canone annuo irrisorio da 16mila euro). Ora c’è stata un’asta formale, ma i vincitori come sono praticamente gli stessi.
Per 246 milioni di euro lo Stato greco ha ceduto un totale diquattro licenze televisive, aggiudicate in un primo momento daSkai, Antenna, Yiannis Kalogritsas (subito escluso) eVangelis Marinakis. Un prezzo inaspettatamente elevato, hanno detto dal governo, che ha superato tutte le aspettative e migliorato i ricavi per le esangui casse dello Stato, a completo digiuno diconcorrenza e libero mercato. Nel dettaglio Skai ha pagato 43,6 milioni di euro; Ant1 75,9; Marinakis 73,9 milioni e Kalogritsas 52,6.
Quest’ultimo però è stato escluso pur essendo vicinissimo al premier greco, perché le autorità fiscali hanno messo sotto il microscopio il suo impero e hanno scoperto che la Attika Bank gli ha corrisposto nei due anni della grande crisi economica ellenica ben 127 milioni a tassi di interesse super agevolati. Tanto che l’attuale governatore della Banca di Grecia, Iannis Stournaras, ha dichiarato ieri sulla stampa greca che Kalogritsas “era trattato come il signor Microsoft” per dipingere il quadro clientelare a suo favore praticato dall’istituto. Ora le frequenze che si era accaparrato sono sotto la lente d’ingrandimento della Consulta, che deciderà se lasciarle vacanti o meno. E l’incasso dello Stato si assottiglia a 193,4 milioni.
E così mentre Tsipras in occasione della sua vittoria elettorale aveva annunciato una crociata contro armatori ed editori, colpevoli di aver zavorrato la Grecia, oggi all’indomani della riforma tv assiste alla vittoria dei soliti colossi. Skai rientra nel gruppo appartenente aAristides Alafouzos, armatore e vero principe del paese da sessant’anni. E’stato il primo ad usare il business degli olii combustibili per diversificare i guadagni. Ha sei compagnie di navigazione (sotto l’egida della società Argonautis che opera con le controllate Shell Sea, Sea Pearl Enterprises, Zenith Maritime, Corporation Bigael, Kyklades Marittime) una grande flotta mercantile, una società di costruzioni.
Il primo affare diverso dal petrolio lo fa appunto inglobando l’emittente televisiva Skai, che ha in pancia un canale all news, una radio, una casa editrice, oltre a quotidiani e periodici. Alafouzos è anche anche il quotidiano Kathimerinì, il primo in Grecia a dotarsi di una versione online in lingua inglese, oltre ad una piattaforma radiofonica con le stazioni Melody e RED 96,3. Nel 2009 ha ottenuto un’onorificenza molto rara per un cittadino occidentale: l’imperatore del Giappone Akihito lo ha insignito della Medaglia dell’Ordine del Sol Levante. Ma nel suo curriculum ecco la discutibile partnership con l’imprenditore Vangelis Marinakis, proprietario della squadra di calcio dell’Olympiacos Pireo, per via del business delle scommesse sportive Bwin.
L’altro vincitore delle frequenze è appunto la nuova società di trasmissione Alter Ego, che altro non è che il vestito nuovo del magnate e armatore Marinakis. E’ stato il principale sponsor di Tsipras nella regione dell’Attica, dove ha fatto eleggere sindaco al Pireo il vicepresidente dell’Olympiakos, Vaghelis Moralis, e fatto vincere la governatrice Rena Dourou, fedelissima del premier. Tra l’altro Marinakis è pluriaccusato di contrabbando di carburante e lo scorso anno in Grecia. Il processo però non può proseguire: capitano della nave ed equipaggio, principali testimoni, sono stati trovati morti.


di Francesco De Palo (http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/fdepalo/ptype/articoli/) | 15 ottobre 2016





L'IDOLO DELLE SINISTRE!!

Kavalerists
15-10-16, 14:28
Tsipras...:facepalmi:
Ma c'è ancora qualcuno che crede in questo verme?

LupoSciolto°
15-10-16, 15:29
Tsipras...:facepalmi:
Ma c'è ancora qualcuno che crede in questo verme?

In Italia penso di sì.

Kavalerists
23-10-16, 15:07
Brinda agli accordi con le banche, si piega all’Europa, vende le reti pubbliche agli armatori greci. Che fine ha fatto Tsipras il rivoluzionario? Sparito anche lui nell’abisso dell’austerity, mentre esegue fedelmente le direttive di Bruxelles.
di Lorenzo Vita - 18 ottobre 2016 http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/facebook.svg (http://www.facebook.com/share.php?u=http%3A%2F%2Fwww.lintellettualedisside nte.it%2Festeri-3%2Fil-tradimento-di-tsipras%2F&title=Il%20tradimento%20di%20Tsipras) http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/twitter.svg (http://twitter.com/intent/tweet?status=Il%20tradimento%20di%20Tsipras+http%3 A%2F%2Fwww.lintellettualedissidente.it%2Fai2ux+@In tDissidente) http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/themes/ID/images/google+.svg (https://plus.google.com/share?url=http%3A%2F%2Fwww.lintellettualedissident e.it%2Festeri-3%2Fil-tradimento-di-tsipras%2F)
La crisi greca non è finita per niente. Il messaggio risuona forte e chiaro nelle cancellerie di tutta Europa, tra gli istituti bancari del mondo e soprattutto tra le segrete stanza di Bruxelles, sempre attenti a quello che succede dalle parti di Piazza Syntagma. Anzi, la Grecia è tutt’ora lo Stato più pericoloso di tutta l’Europa: pensionati e dipendenti pubblici continuano le proteste di piazza, e gli scontri tra manifestanti e polizia per le strade di Atene continuano a cadenza periodica. Nessuno in Grecia sembra essere sicuro di continuare in questo stato. C’è da dire però che in questi mesi l’Europa si è decisamente tranquillizzata con le politiche greche: Alexis Tsipras infatti si è dimostrato un esecutore fallimentare perfetto.
I media non ne parlano ma in Grecia le manifestazioni non si sono mai interrotte.
Amico della sinistra benpensante (http://www.lintellettualedissidente.it/rassegna-stampa/lestrema-sinistra-imperialista/), cultore della democrazia fin quando fa comodo, asservito alle logiche bancarie, Alexis Tsipras si è dimostrato l’alunno ideale della maestra UE, ed ha fatto i compiti nel miglior modo possibile. Sembrava poterci essere un governo di grande cambiamento, che portasse non tanto prosperità, ma quantomeno un senso di liberazione nei confronti del giogo asfissiante dell’austerity di matrice tedesca (http://www.lintellettualedissidente.it/economia/ora-ci-vuole-meno-germania/), ma purtroppo, duole ammetterlo, non è stato così. Al contrario, Tsipras può essere considerato il volto dolce dell’austerity più feroce. È riuscito in poco tempo a far dimenticare il referendum contrario alle direttive europee, gli scontri di piazza, il protettorato imposto dalla Troika, i tagli sanguinari nei confronti di un Paese disastrato. E continua ogni giorno in questo processo perfetto di finta opposizione e di esecuzione immediata delle logiche di Bruxelles. Ultima trovata, in ordine di tempo, la vendita all’asta di quattro frequenze televisive, che hanno visto protagonisti società di armatori, banchieri, presidenti di società di calcio. Tutti i presunti nemici di Tsipras. Tutti presunti e forse reali nemici del popolo. Ma eccoli là, tutti acquirenti delle reti televisive pubbliche. Che fine ha fatto il programma di Tsipras di lotta senza tregua allo strapotere degli armatori greci e di quei pochissimi miliardari che si arricchivano alle spalle di un popolo inerme? La domanda ha già una sua risposta immediata: è finito nella spazzatura. Va detto che chiunque abbia tentato un programma sociale in Europa, è stato fatto tacere. E certamente non poteva non succedere con Tsipras, rappresentante di un popolo orgoglioso e scomodo ma con uno Stato che ha il potere decisionale pari allo zero. Ci voleva qualcosa di più, e si pensava di averlo trovato in lui. Qualcuno che lottasse ferocemente, a costo di tutto, per il bene del popolo, qualcuno che, in teoria, rappresentasse il popolo degli emarginati, della sinistra di lotta, degli euroscettici, dei “kompagni” di tutta Europa. E invece eccolo, a brindare all’accordo sulle reti televisive vendute ai soliti quattro e che frutteranno alle casse dello Stato la miseria di 200 milioni di euro in un buco di bilancio che non conosce fondo. Ma del resto è questo il sistema creato ad hoc per la Grecia (http://www.lintellettualedissidente.it/rassegna-video/diceva-mario-monti-nel-2011-la-grecia-e-il-successo-delleuro/)di questi tempi: fumo negli occhi, politiche di falsa uguaglianza sociale, spot elettorali, per colpire poi nel profondo ogni politica sociale. Tagli alle pensioni, vendite di beni pubblici, ospedali chiusi, povertà in aumento, tutto quanto per quel misero mezzo punto in più di PIL e per quei titoli di Stato, ormai carta straccia.
http://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2016/10/varou-1024x656.jpgVaroufakis è stato crocifisso dai media eppure era l’unico che aveva un progetto economico credibile. Invece di calarsi i pantaloni e tradire i suoi elettori ha preferito lasciare il suo incarico. Con la troika è vietato trattare.

È la logica perversa del capitalismo selvaggio che l’Europa, cinta di austerity, si permette il lusso di imporre a tutti i popoli. Ed è la logica perversa che nonostante tutto, nonostante milioni di voti, nonostante gli scontri di piazza più terribili degli ultimi decenni in Europa, nonostante un Paese alla fame, Tsipras ha accettato. Si dice che non abbia potuto competere contro la Merkel. Si dice che giunto a Bruxelles abbia dovuto ritrattare tutto per il bene della Grecia. C’è chi giura che quel voto contro l’Europa lui non l’abbia voluto per niente. Sta di fatto che oggi è cambiato tutto, ma la situazione in Grecia è esattamente la stessa di prima. Con l’unica differenza che, dopo anche questo sogno anti-asuterity infranto, nessuno sembra in grado di poter credere ancora all’idea di un’Europa dove i popoli facciano ancora la differenza.

LupoSciolto°
23-10-16, 18:50
Sì, tirando le somme, Varoufakis è stato il soggetto più dignitoso di quella "sinistra" combricola.

Kavalerists
23-10-16, 18:57
Sì, tirando le somme, Varoufakis è stato il soggetto più dignitoso di quella "sinistra" combricola.
Infatti è stato quello più martirizzato dai media asserviti ai diktat di Berlino e BCE; Varoufakis era il "cattivo", quello che non voleva trattare e recedere dai suoi propositi.