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Visualizza Versione Completa : Compiti a casa: si riapre la polemica



Hatshepsut
18-10-16, 11:00
E se lo dicono gli insegnanti...


Compiti a casa/1. Si riapre una polemica antica ? Formazione Docenti (http://www.formazionedocenti.it/compiti-a-casa1-si-riapre-una-polemica-antica/)

Da TuttoScuola.com – 10/10/2016 – Nel mondo della scuola ci sono tematiche evergreen, destinate periodicamente ad essere al centro di dibattiti tra sostenitori di opposti punti di vista. Una di queste riguarda la misura e la stessa opportunità dei compiti a casa, da assegnare o meno agli studenti.
“Io penso che i compiti non si possano cancellare per legge e che la libertà d’insegnamento sia sacra”, ha detto pochi giorni fa la ministra Stefania Giannini intervenendo nella polemica, da lei stessa definita “un po’ stagionale”, sui compiti a casa, messi sul banco degli accusati da alcuni genitori.
La polemica sui compiti, ha aggiunto però il ministro, diventa “comprensibile quando il carico supera certi limiti, così come sono comprensibili le perplessità di molti genitori”. Tuttavia, “grazie alla Buona Scuola sta partendo un cambiamento culturale nella scuola con modalità innovative e interattive di lavoro in classe e fuori dalla classe. Il carico di compiti va ovviamente dosato a seconda dell’età degli alunni ma proprio con le nuove modalità previste dalla 107 sia i ragazzi che i docenti saranno maggiormente responsabilizzati”.
Ma che cosa dice la 107 in proposito? Niente di specifico, nel rispetto della libertà di insegnamento, che è principio affermato dalla Costituzione nella sua Parte Prima. Però sono numerosi i riferimenti alle finalità che la scuola è chiamata a realizzare utilizzando in maniera compiuta e autosufficiente le sue autonome competenze in materia di progettazione e organizzazione dell’offerta formativa.
La norma lascia intendere che tali finalità dovrebbero essere perseguite dalla scuola come istituzione, quindi essenzialmente con mezzi propri, senza l’apporto, o comunque senza l’apporto determinante, dei compiti a casa.

Qassim
11-11-16, 20:08
Mah mi sa che ha ragione Luca Ricolfi, stanno smantellando la scuola eliminando le cose difficili e il lavoro per trasformarla in luna park. Poi non ci lamentiamo che i giovani sono disoccupati, non sanno un kazzo come fanno a trovare un posto? Come fa un paese a crescere o ad essere consapevole con del materiale umano così scadente?

A Taiwan studiano 10k ideogrammi, vanno a scuola fino alla notte perché alle ore normali ci aggiungono il doposcuola (dove studiano non giocano a calcio) ma in 30 anni (1960-1990) sono passati dal reddito somalo a quello europeo. Non dico di arrivare a questi livelli, che poi la gente si suicida per lo stress, ma nemmeno smantellare l'apprendimento per scemenze sulla crescita interiore o altre amenità che ti lasciano semplicemente ignorante.

Hatshepsut
15-11-16, 12:26
Mah mi sa che ha ragione Luca Ricolfi, stanno smantellando la scuola eliminando le cose difficili e il lavoro per trasformarla in luna park. Poi non ci lamentiamo che i giovani sono disoccupati, non sanno un kazzo come fanno a trovare un posto? Come fa un paese a crescere o ad essere consapevole con del materiale umano così scadente?

A Taiwan studiano 10k ideogrammi, vanno a scuola fino alla notte perché alle ore normali ci aggiungono il doposcuola (dove studiano non giocano a calcio) ma in 30 anni (1960-1990) sono passati dal reddito somalo a quello europeo. Non dico di arrivare a questi livelli, che poi la gente si suicida per lo stress, ma nemmeno smantellare l'apprendimento per scemenze sulla crescita interiore o altre amenità che ti lasciano semplicemente ignorante.

Ma non so, forse questo tipo di paragone può essere fuorviante. Taiwan partiva da condizioni molto povere e cmq lo stesso discorso può valere anche per l'Italia, spostando indietro la fascia dei 30 anni, cioè ogni paesi ha una storia di sviluppo diversa e non necessariamente concomitante.
Invece mi sembra che la necessità di alleggerire e velocizzare la scuola segua la velocità della nostra epoca. Per non rimanere indietro bisogna per forza rinunciare all'approfondimento (?)