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MaIn
27-01-17, 14:41
Il giorno della memoria spiegato ai bambini - ilSole24ORE (http://www.alleyoop.ilsole24ore.com/2017/01/26/il-giorno-della-memoria-spiegato-ai-bambini/)


“Maestra,cos’è il giorno della memoria?”, mi chiede Nicola, cinque anni. Ne ha sentito parlare da suo fratello, che frequenta la scuola secondaria e ha raccontato a casa che leggerà un testo sulla Shoah, insieme ai suoi professori. Come posso spiegare a Nicola loro di cosa è stato capace l’uomo nei confronti di un altro uomo?
A 71 anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz, il 27 gennaio appunto, resta ancora difficile guardare indietro e raccontare. Soprattutto ai bambini. Le domande restano molte, anche per noi adulti. Domande che secondo Gabriel Levi, psichiatra dell’età evolutiva e professore emerito dell’Università di Roma “La Sapienza”, devono restare tali e mostrarsi “tanto inquietanti quanto fiduciose”. «Una persona senza memoria non è una persona. E questo vale già nei primi anni di vita del bambino, dove si forma la struttura della memoria e i ricordi che daranno il “la” e costituiranno il refrain di tutti quelli successivi. Nel discorso della Shoah, bisogna tener presente anche la memoria collettiva, che è fondante di un gruppo o di una nazione: dal confronto con gli altri ognuno di noi può ravvivarsi, riappacificarsi e diventare creativo per il futuro. Anche nel caso di esperienze differenti, è interessante notare come l’essere umano reagisca al trauma nella stessa identica maniera: da una parte cercando di riprodurlo sempre e dall’altra provando a uscirne fuori e a fare una scommessa sul futuro».
Quindi, è possibile parlare degli stermini, partendo da riflessioni su cosa sia giusto e cosa sbagliato. Alcune cose possono essere spiegate ai bambini molto presto, già intorno ai 5-6 anni. Raccontando ad esempio che ci sono state grosse cattiverie, senza entrare nei dettagli. E poi facendo riflettere il bambino sulle ingiustizie più grandi che ha osservato intorno a sé, sui fatti cattivi che sono successi e su quelli che stanno accadendo oggi, per evitare che il bambino possa avere paura quando accende la tv e guarda il telegiornale. Un discorso critico sulla Shoah può essere affrontato, invece, nell’età dell’adolescenza ma non deve rimanere in un contesto isolato, è necessario confrontarlo con i fenomeni di gruppo e delle bande di oggi. Di certo, a tutte le età non è il dolore che va comunicato, piuttosto l’indignazione e la capacità di coinvolgimento del bambino e del ragazzo: non bisogna stare inerti di fronte alle ingiustizie ma si può ed è giusto indignarsi, ognuno per quello che può.
In aiuto di insegnanti, genitori e educatori esistono siti strutturati per ogni fascia d’età e libri con spunti interessanti per riflettere.
http://www.alleyoop.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/106/2017/01/olocausto-300x300.jpg (http://www.alleyoop.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/106/2017/01/olocausto.jpg)Nel sito “Il Paese dei Bambini che Sorridono” (http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/olocausto.htm), ad esempio, è presente una sezione interamente dedicata al racconto della Shoah, con la testimonianza di sopravvissuti, fra cui Liliana Segre, che a 14 anni fu deportata ad Auschwitz e per buona parte della sua vita non ha più voluto parlare di quella esperienza.
Da visitare, anche il sito ufficiale di Anne Frank
Sito ufficiale della Casa di Anne Frank (http://www.annefrank.org/it/)
Anche la letteratura è ricca di spunti, già dall’età di cinque anni:
http://www.alleyoop.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/106/2017/01/copertina_lilli_ok-300x226.jpg (http://www.alleyoop.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/106/2017/01/copertina_lilli_ok.jpg)IL SOGNO DI LILLI
Vaifra “Lilli” Pesaro e Sara Magnoli, illustrazioni di Giada Ricci, prefazione di Marco Travaglio, edizioni Acco
dai 5 anni
Un racconto che parte da una storia vera, quella di Lilli, coautrice del libro, bambina italiana di mamma cattolica e papà ebreo, che ha vissuto la sua infanzia nel buio periodo delle leggi razziali.
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http://www.alleyoop.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/106/2017/01/copertina-antisemitismo-210x300.jpg (http://www.alleyoop.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/106/2017/01/copertina-antisemitismo.jpg)CHE COS’E’ L’ANTISEMITISMO
Lia Levi, edizione Battello a Vapore
da 9 anni
Durante i suoi incontri con i ragazzi, Lia Levi si è sentita rivolgere tante domande sugli ebrei, l’ebraismo e l’antisemitismo. In questo libro ne ha scelte venti tra le più significative, alle quali risponde con chiarezza e semplicità.

Hatshepsut
27-01-17, 15:52
E' difficile spiegare certe cose ai bambini, anche per il timore di spaventarli troppo rispetto alla vita quotidiana (qui a Roma abbiamo l'esercito nelle stazioni della metro, per esempio). Io però trovo più difficile poi spiegare perchè, nonostante tutto ciò che è stato e quello che -teoricamente- ne abbiamo imparato, continuino ad esserci guerre e cattiverie. Ho iniziato a far guardare il telegiornale a mia figlia e a volte, quando sono proprio in difficoltà, le racconto una versione molto edulcorata se non falsata.

FRUGALE
26-02-17, 09:06
A me ha dato fastidio che abbiano parlato di queste cose a mia figlia. Anche delle foibe.