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Daser
09-04-17, 09:55
Breve nota wikipediana per iniziare..

Benjamin Ricketson Tucker (South Dartmouth, 17 aprile 1854 – Principato di Monaco, 22 giugno 1939) è stato un filosofo statunitense, tra i più importanti anarco-individualisti del XIX secolo.

SommarioModifica

Nato a South Dartmouth, nel Massachusetts, è stato uno dei più importanti anarco-individualisti della storia, fu il primo a tradurre in inglese la summa del pensiero stirneriano, L'unico e la sua proprietà. Tucker pubblicò attraverso la sua casa editrice il periodico anarcoindividualista Liberty, che ebbe importanti scrittori, tra i quali troviamo il giurista e filosofo del diritto Lysander Spooner, Stephen Pearl Andrews e i più importanti anarcoindividualisti del tempo. Benjamin R. Tucker ebbe tra i suoi maestri di libertà Josiah Warren, pioniere del prezzo di costo contro lo sfruttamento capitalistico ai danni dei consumatori.

In Liberty Tucker espose le teorie del filosofo britannico Herbert Spencer e scrisse a sostegno del libero pensiero e del libero amore, e in contrapposizione alla legislazione religiosa e contro il proibizionismo. Tucker lottava per una rivoluzione libertaria, ma che escludesse totalmente l'uso della violenza (neither bullet, nor ballot, né pallottole, né voti).

La femminista Victoria Woodhull, forse la prima candidata donna alla carica di Presidente degli USA, ebbe una relazione con Benjamin Tucker. Una delle disobbedienze civili di Tucker fu quella di distribuire con la massima pubblicità il libro proibito di Walt Withman, Foglie d'erba, censurato dalle pittoresche e sessuofobe Leggi Comstock: nessuno osò arrestarlo, poi le leggi furono abrogate.

I quattro monopoliModifica

Tucker sosteneva che le povere condizioni dei lavoratori americani e del mondo derivassero dai cosiddetti quattro monopoli legali principali, ossia lo Stato monopolista o "monopolifero" illegittimamente stabilisce tutti i privilegi monopolistici, li concede alle aziende sfruttatrici, e li difende con l'uso illegittimo della forza:

Il monopolio di emissione della monetaIl monopolio dei terreniLe tariffe, cioè gli alti prezzi, anche internazionali, imposti dagli StatiI brevetti sulle invenzioni

Per esempio, con l'imposizione di prezzi alti (relativamente agli stipendi), lo Stato induce le aziende a sfruttare tutti i consumatori (non solo i lavoratori). Così il protezionismo esprime lo sfruttamento. Lo Stato però induce lo sfruttamento dei consumatori soprattutto attraverso il complesso e più potente sistema bancario: La Banca Centrale ha il suddetto monopolio di emissione, ed esige un tasso di interesse dalle banche ordinarie, le banche esigono più alti interessi dalle aziende (manifatturiere, servizi e distribuzione al dettaglio), le quali, per coprire almeno i costi del sistema finanziario, devono ottenere ancora più alti tassi di redditività, e ciascuna azienda ricarica i prezzi all'altra, e tutte sfruttano i consumatori. L'uso dell'unità monetaria monopolistica è assicurato dall'esazione di tasse in moneta monopolistica in ogni scambio. Solo un libero mercato del prezzo di costo generalizzato può dare equità senza forzature.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Benjamin_Tucker

Josef Scveik
09-04-17, 10:00
Di conseguenza tutti gli anarchici sono anticapitalisti ("Se i lavoratori possedessero la ricchezza che producono, non ci sarebbe il capitalismo" [Alexander Berkman, What is Communist Anarchism?, p. 37]). Benjamin Tucker, per esempio -- l'anarchico più influenzato dal liberalismo (cosa di cui discuteremo successivamente) -- denominava le sue idee "Socialismo Anarchico" ed denunciava il capitalismo come un sistema basato "sull'usura, sull'interesse, sull'affitto e sul profitto". Sosteneva che in una società del libero-mercato anarchica e non capitalista, i capitalisti diventerebbero inutili e lo sfruttamento del Capitale sul Lavoro cesserebbe, poiché "i lavoratori...si assicurerebbero una paga naturale, l'intero prodotto." [The Individualist Anarchists, p. 82 and p. 85] Una tal economia si baserà sui banchi di mutuo soccorso e sul libero scambio di prodotti fra cooperative, artigiani e contadini. Per Tucker e gli altri anarchici individualisti, il capitalismo non è un vero libero mercato, essendo basato sulle varie leggi e monopolii che i capitalisti creano per mettersi in una posizione di vantaggio sui lavoratori, che essi sfruttano per mezzo del profitto, dell'interesse e dell'affitto (vedi la Sezione G per una discussione più argomentata). Max Stirner, l'arci egoista, non dice nulla al proposito ma disprezza la società capitalista ed i suoi vari "spettri", che per lui sono le idee trattate come sacre quale la proprietà privata, la concorrenza, la divisione del lavoro, e così via.

Quindi gli anarchici si considerano socialisti, ma socialisti di un tipo specifico -- socialisti libertari. L‘anarchico individualista Joseph A. Labadie disse (sostenuto anche da Tucker e Bakunin):

“si dice che l’Anarchismo non è socialismo. Questo è un errore. L’anarchismo è Socialismo volontario. Ci sono due tipi di socialismo, archico o anarchico, autoritario o libertario, statale o libero. Infatti vi sono proposte di miglioramento sociale che sono per aumentare o per diminuire il potere delle volontà e delle forze esterne, sull’individuo. Se lo aumentano sono archici; se lo diminuiscono sono anarchici.” [Anarchism: What It Is and What It Is Not]
https://www.inventati.org/anarchyco/SezA1.html#a14