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Visualizza Versione Completa : Destinazione futuro, destinazione libertà



Templares
08-08-10, 09:43
di Salvatore Impusino via Falcodestro.it (http://www.falcodestro.it/2010/08/destinazione-futuro-destinazione-liberta/)

condividi l'articolo su facebook (http://www.facebook.com/share.php?v=4&src=bm&u=http://www.falcodestro.it/2010/08/destinazione-futuro-destinazione-liberta/&t=Destinazione+futuro%2C+destinazione+libert%C3%A0 .)


Eccomi a parlarvi della fine di un sogno, iniziato due anni fa (nel 2008) con la nascita di un progetto unitario di libertà e terminato questo luglio, nel peggiore dei modi, con un atto di inaudita tracotanza e illiberalità.
Mi riferisco, lo avrete capito, alle vicende interne al PDL e alla “cacciata” dal partito di Gianfranco Fini, reo niente pò pò di meno che di aver osato contraddire il “presidentissimo” Silvio Berlusconi, colui che non intende ascoltare risposta diversa dal “SI”.
Il primo, proprio come il suo mentore, Giorgio Almirante, ha la dote, innata, di immaginare e precorrere il futuro; il secondo ha la stringente necessità di badare al presente (il proprio presente), nel timore di un domani dai presagi poco rassicuranti.
Lo scontro esplode nei giorni più torridi di Luglio e mette di fronte profeti di filosofie politiche che, negli anni, sono divenute inconciliabili: da un lato il Presidente della Camera e la prospettiva di un centrodestra europeo, moderno, sensibile ai bisogni della gente, scevro da rigide ideologie e pertanto capace di parlare, senza pregiudizi, ad ogni cittadino. Dall’altro il pensiero forte del premier, icona di un centrodestra improvvisato che vive giorno per giorno, incapace di darsi degli obiettivi e sordo rispetto ad ogni richiesta di organizzazione e strutturazione. Un mix di autoritarismo e populismo, mero riflesso del “Berlusconi pensiero”, che si regge in piedi – badate al paradosso – grazie al lavoro di gerarchi solitamente dediti alla genuflessione e in molti casi propensi al malcostume.
La battaglia, durissima, per mesi si gioca sul piano dei valori, dentro le mura del PDL: al centro l’idea di un Paese coeso e più solidale, i temi della giustizia, del lavoro e della libertà individuale. Un esempio lampante e ammirevole di dialettica interna che riesce a rianimare un partito “nato offeso” e fa riflettere sulla necessità di una svolta democratica e veramente liberale.
Ciò sino a quel maledetto 30 Luglio, il giorno della vergogna, dell’epurazione ma anche del risveglio delle coscienze.
Inizia a scriversi in quel momento la nostra nuova storia, ed il giorno dopo siamo già in viaggio verso l’avvenire. Destinazione futuro, destinazione libertà, ed il bene comune come unica meta.

Florian
08-08-10, 12:40
Condivido tutto quanto hai scritto, Salvatore, e in particolar modo questa frase: un partito "nato offeso", il Pdl... Un partito nato per acclamazione, su un "predellino"...

Ada De Santis
08-08-10, 13:06
Ognuno ha le sue idee,com'è giusto che sia, ma in questo articolo c'è una dissonanza GRANDE, il paragone fra Fini ed ALMIRANTE, Fini ha ripudiato anche ALMIRANTE, non voglio andare oltre, ma certi paragoni sarebbe bene non farli, suonano male, non sono veritieri, altrimenti Fini non si sarebbe rimangiato tutto,, compreso ALMIRANTE. Fini è tutto meno che la destra intesa come la intendeva ALMIRANTE, non so che cosa sia FINI politicamente, ma non certamente ALMIRANTIANO.

SALUTI

apibroker
08-08-10, 13:22
Ognuno ha le sue idee,com'è giusto che sia, ma in questo articolo c'è una dissonanza GRANDE, il paragone fra Fini ed ALMIRANTE, Fini ha ripudiato anche ALMIRANTE, non voglio andare oltre, ma certi paragoni sarebbe bene non farli, suonano male, non sono veritieri, altrimenti Fini non si sarebbe rimangiato tutto,, compreso ALMIRANTE. Fini è tutto meno che la destra intesa come la intendeva ALMIRANTE, non so che cosa sia FINI politicamente, ma non certamente ALMIRANTIANO.

SALUTI

Fini ha evoluto la politica Almirantiana su mandato dello stesso Almirante che non poteva mica morire fascista tra bombaroli e vecchi nostalgici. Per questo ha tovato un segretario giovane nuovo, che trasformasse l'MSI in una destra europea e che abiurasse le malefatte del fascismo a cominciare dalle leggi razziali. Tutta la politica di Fini è stata tracciata all'interno di questo solco che rappresenta il testamento politico di Giorgio Almirante.

Ada De Santis
08-08-10, 13:38
Fini ha evoluto la politica Almirantiana su mandato dello stesso Almirante che non poteva mica morire fascista tra bombaroli e vecchi nostalgici. Per questo ha tovato un segretario giovane nuovo, che trasformasse l'MSI in una destra europea e che abiurasse le malefatte del fascismo a cominciare dalle leggi razziali. Tutta la politica di Fini è stata tracciata all'interno di questo solco che rappresenta il testamento politico di Giorgio Almirante.

Ciao API ci si rincontra,mi fa piacere, ma purtroppo come sempre non siamo d'accordo, questa barzelletta che ALMIRANTE , non voleva morire da fascista, è vecchia, fa solo comodo agli avversari politici, poi che ALMIRANTE abbia puntato, come era logico, a fare del partito un partito più moderno in linea con i tempi, questo si, ma non ha mai rinnegato niente, se non le leggi razziali, più che giusto, lo abbiamo fato tutti. ALMIRAnTE già aveva formato una destra più moderna il MSI_DN, Fini doveva andare avanti il percorso era segnato già da ALMIRANTE, ( MAI RINNEGARE ;, MAI RESTAURARE). FINI ha rinnegato tutto, ora tira fuori la figura di ALMIRANTE, dopo averlo ripudiato, solo perchè gli fa comodo, politicamente, si deve rifare la faccia.
Che tristezza.
Ciao API
Stammi bene
ADA

Templares
08-08-10, 13:43
di Salvatore Impusino via Falcodestro.it (http://www.falcodestro.it/2010/08/destinazione-futuro-destinazione-liberta/)

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Eccomi a parlarvi della fine di un sogno, iniziato due anni fa (nel 2008) con la nascita di un progetto unitario di libertà e terminato questo luglio, nel peggiore dei modi, con un atto di inaudita tracotanza e illiberalità.
Mi riferisco, lo avrete capito, alle vicende interne al PDL e alla “cacciata” dal partito di Gianfranco Fini, reo niente pò pò di meno che di aver osato contraddire il “presidentissimo” Silvio Berlusconi, colui che non intende ascoltare risposta diversa dal “SI”.
Il primo, proprio come il suo mentore, Giorgio Almirante, ha la dote, innata, di immaginare e precorrere il futuro; il secondo ha la stringente necessità di badare al presente (il proprio presente), nel timore di un domani dai presagi poco rassicuranti.
Lo scontro esplode nei giorni più torridi di Luglio e mette di fronte profeti di filosofie politiche che, negli anni, sono divenute inconciliabili: da un lato il Presidente della Camera e la prospettiva di un centrodestra europeo, moderno, sensibile ai bisogni della gente, scevro da rigide ideologie e pertanto capace di parlare, senza pregiudizi, ad ogni cittadino. Dall’altro il pensiero forte del premier, icona di un centrodestra improvvisato che vive giorno per giorno, incapace di darsi degli obiettivi e sordo rispetto ad ogni richiesta di organizzazione e strutturazione. Un mix di autoritarismo e populismo, mero riflesso del “Berlusconi pensiero”, che si regge in piedi – badate al paradosso – grazie al lavoro di gerarchi solitamente dediti alla genuflessione e in molti casi propensi al malcostume.
La battaglia, durissima, per mesi si gioca sul piano dei valori, dentro le mura del PDL: al centro l’idea di un Paese coeso e più solidale, i temi della giustizia, del lavoro e della libertà individuale. Un esempio lampante e ammirevole di dialettica interna che riesce a rianimare un partito “nato offeso” e fa riflettere sulla necessità di una svolta democratica e veramente liberale.
Ciò sino a quel maledetto 30 Luglio, il giorno della vergogna, dell’epurazione ma anche del risveglio delle coscienze.
Inizia a scriversi in quel momento la nostra nuova storia, ed il giorno dopo siamo già in viaggio verso l’avvenire. Destinazione futuro, destinazione libertà, ed il bene comune come unica meta.

L'articolo è stato pubblicato sul sito di Generazione Italia.
Destinazione futuro, destinazione libertà - Generazione Italia (http://www.generazioneitalia.it/2010/08/08/destinazione-futuro-destinazione-liberta/)

Ada De Santis
08-08-10, 13:51
Che è successo ? Ci sono dei doppioni, attenti qualche cosa non va,, tecnicamente intendo.l computer lo fa anche a me questo shcerzo, mi manda dei post doppi. volevo solo avvertirvi.
ADA:ciaociao::ciaociao:

Rasputin
08-08-10, 14:06
Montanelli aveva capito subito che il "sogno berlusconiano" era il peggiore degli incubi

Ada De Santis
08-08-10, 14:13
Montanelli aveva capito subito che il "sogno berlusconiano" era il peggiore degli incubi

IO Rasputin , io palavo di FINI, non di Berlusconi, mi interessa molto poco Berlusconi, a me interessa che fine ha fatto il mio partito. Perchè si è scolo nel PdL ?Non mi venite a dire che FINI, non conosceva il signor Berllusconi? Io è un pezzo che non credo più alle favole.
ADA

agaragar
08-08-10, 14:23
Ognuno ha le sue idee,com'è giusto che sia, ma in questo articolo c'è una dissonanza GRANDE, il paragone fra Fini ed ALMIRANTE, Fini ha ripudiato anche ALMIRANTE, non voglio andare oltre, ma certi paragoni sarebbe bene non farli, suonano male, non sono veritieri, altrimenti Fini non si sarebbe rimangiato tutto,, compreso ALMIRANTE. Fini è tutto meno che la destra intesa come la intendeva ALMIRANTE, non so che cosa sia FINI politicamente, ma non certamente ALMIRANTIANO.

SALUTI
Anche perchè Almirante era un neofascista, fini dice di no.

Poi vorrei sapere, a parte fini, dove sono gli almirantiani?

Ada De Santis
08-08-10, 14:34
Anche perchè Almirante era un neofascista, fini dice di no

Senti io a te i conosco, non travisare quello che ho detto , per mettere zizzania in questo forum, che invece dovresti rispettare, ALMRRANTE non rinnegava il passato, ma non lo voleva restaurare, voleva vivere in questa democrazia con ideali di destra, non certamente dittatoriali, pensava che i principi di destra si sposavano benissimo con la democrazia.Perciò quando leggi cerca di capire, e no di rigirare le frittate a tuo piacimento, io ho molto rispetto , anche se no condivido le idee , per TEMPLARES, cercate di on venirgli a sporcare con le vostre scemenze il forum.
ADA

agaragar
08-08-10, 15:04
Senti io a te i conosco, non travisare quello che ho detto , per mettere zizzania in questo forum, che invece dovresti rispettare, ALMRRANTE non rinnegava il passato, ma non lo voleva restaurare, voleva vivere in questa democrazia con ideali di destra, non certamente dittatoriali, pensava che i principi di destra si sposavano benissimo con la democrazia.Perciò quando leggi cerca di capire, e no di rigirare le frittate a tuo piacimento, io ho molto rispetto , anche se no condivido le idee , per TEMPLARES, cercate di on venirgli a sporcare con le vostre scemenze il forum.
ADA
Prima di tutto questo non è il tuo forum, e non parlare al posto degli altri,

Se Almirante era democratico perchè era escluso dall'arco costituzionale e subì la scissione di Democrazia Nazionale?

Che fini sia sempre stato il pupillo di A. lo sappiamo tutti, io non so se per cambiare completamente o altro.

E questo disprezzo di sedicenti almirantiani per fini e il suo allontanamento da b., non so dove possa trovare posto, a che scopo e con quali prospettive.

agaragar
08-08-10, 15:19
Anche perchè Almirante era un neofascista....


*...Segretario di un partito neofascista, Volente o nolente.


precisiamo.

Ada De Santis
08-08-10, 16:07
*...Segretario di un partito neofascista, Volente o nolente.


precisiamo.

Non discuto con persone faziose.
ADA

Florian
08-08-10, 16:36
*...Segretario di un partito neofascista, Volente o nolente.


precisiamo.

Mbé?