PDA

Visualizza Versione Completa : Conflitto di interessi l'arma finale di Futuro e Libertà



apibroker
11-08-10, 06:55
Conflitto di interessi, l'arma finale di Futuro e Libertà - LASTAMPA.it (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201008articoli/57492girata.asp)

Conflitto di interessi, l'arma
finale di Futuro e Libertà

Il presidente della Camera ai suoi: non è tempo di colombe,
ma non rispondere colpo su colpo

AMEDEO LA MATTINA
Per raffreddare i bollori politici d’agosto, Gianfranco Fini ieri ha fatto un’immersione al largo dell’Argentario. E una volta tornato a galla aveva le idee chiare su come affrontare il nemico di Arcore. Futuro e Libertà è pronto a sganciare la bomba atomica; un ordigno nucleare con su scritto «conflitto di interessi», quello che da anni da sinistra viene rinfacciato a Silvio Berlusconi. E’ la mossa dirompente che verrà fatta se dovesse continuare la «massacrante e ossessiva campagna mediatica» del Giornale e delle televisioni che sono di proprietà del premier. Una campagna di «delegittimazione personale» che ha portato il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, a chiedere le dimissioni del presidente della Camera. Capezzone non è stato smentito dal Cavaliere e nemmeno dal vertice del partito: quindi per Fini siamo di fronte a un’ulteriore frattura che rischia di essere insanabile, di chiudere ogni confronto programmatico. Apre anzi un vero e proprio conflitto istituzionale che vede il presidente del Consiglio attaccare la terza carica dello Stato con tutti i mezzi a sua disposizione, quelli che controlla sia direttamente per vincolo familiare e proprietario sia indirettamente attraverso la politica.

Ecco perché in Parlamento a settembre potrebbe essere sollevato il conflitto di interessi. Fini ha fatto sapere alle truppe parlamentari che non intende arretrare di un millimetro, che non ha alcuna intenzione di dimettersi. E’ il momento di andare all’attacco, di non farsi intimidire. «E a Berlusconi che chiede la mobilitazione contro i personalismi e i disfattisti - osserva Italo Bocchino - vorrei ricordare che il vero disfattista è lui: ha sfasciato un partito per antipatia personale». Quando il gioco si fa duro, le risposte devono essere durissime. A Fini non sono piaciute alcune dichiarazioni dei cosiddetti moderati come Silvano Moffa che ha parlato di «eterogeneità di posizioni» attorno a Fini, aggiungendo che sono controproducenti le posizioni dei falchi di entrambi gli schieramenti: «La spaccatura - sostiene Moffa, coordinatore dei gruppi parlamentari di Futuro e Libertà - è un fatto personale, i personalismi da tutte e due le parti hanno preso il sopravvento sulle analisi politiche. La vicenda Tulliani? Non mi interessano i fatti personali. Ci sono ben altre priorità nel Paese». Per l’altra colomba Roberto Menia ha ragione Moffa, «bisogna recuperare il galateo istituzionale»: «Tacciano una volta per tutte i cosiddetti falchetti di seconda scelta con i loro urli striduli, tacciano i guitti e mettiamoci a lavorare seriamente per completare il programma di governo». Per l’ex leader di An questo non è il momento delle colombe, ma di rispondere colpo su colpo. Così Carmelo Briguglio sul sito Generazione Italia pone «dubbi legittimi».

Si sono mossi «pezzi di servizi deviati» sulla vicenda della casa a Montecarlo? Briguglio, che fa parte della commissione di controllo sui servizi, scrive che «è legittimo avanzare non diciamo dei sospetti ma almeno dei dubbi» su uno dei due giornalisti del Giornale che ha seguito l’inchiesta giornalistica sulla casa di Montecarlo. Ha a che fare con «un notissimo direttore dei servizi segreti al tempo coinvolto nell’affaire-Sisde e poi condannato da un Tribunale della Repubblica? E’ una coincidenza? E un’omonimia? O una parentela? C’è qualche dossier confezionato da pezzi deviati dei Servizi? Qualcuno ha pensato, a prescindere dalla consapevolezza dell’utilizzatore finale, di fare un favore al Capo?». I finiani si chiedono come sia possibile che in un Paese occidentale possa accadere che l’«aggressione giornalistica» sia condotta da quei media così direttamente legati al premier proprio quando uno dei protagonisti della vicenda politica decide di dar vita un soggetto politico autonomo in dissenso dal leader del Pdl. E se le parole di Capezzone sono quelle di uno «stipendiato dal Pdl come portavoce», afferma Fabio Granata, quelle degli «ex colonnelli An, che a Fini devono tutto, sono semplicemente indegne».

Iannis
11-08-10, 13:51
Qui tutti ancora a pensare che FLI siano Bocchino, Granata e Briguglio, dare per scontato che i peones che hanno dato l'adesione politica poi voteranno come loro, contro il governo e come Di Pietro. Non darei tutto così per scontato.

Cabraizinho
11-08-10, 20:10
Arma finale. Mah.
A parte che non tutta FLI voterebbe la legge, sottolineo come dalle opposizioni (UdC e parte del PD) non ci si possa aspettare nulla se non il solito collaborazionismo.

hayekfilos
11-08-10, 21:26
Qui tutti ancora a pensare che FLI siano Bocchino, Granata e Briguglio, dare per scontato che i peones che hanno dato l'adesione politica poi voteranno come loro, contro il governo e come Di Pietro. Non darei tutto così per scontato.

no certo ma forse si otterrà di piu che far cadere il governo e il paese nella confusione

apibroker
11-08-10, 22:00
Arma finale. Mah.
A parte che non tutta FLI voterebbe la legge, sottolineo come dalle opposizioni (UdC e parte del PD) non ci si possa aspettare nulla se non il solito collaborazionismo.

Intanto è bastato tirare fuori questo argomento e la storia della Villa ad Arcore, che subito Berlusconi parla di riconciliazione. Ma guarda un po'.

famedoro
12-08-10, 11:35
Berlusconi vuole attaccare Fini e farlo politicamente fuori ma per ora sta sbagliando tutte le mosse politiche... vero e proprio tafazzismo...

alexeievic
12-08-10, 14:20
berlusconi ha lanciato l'anatema contro fini, dopo aver visto i sondaggi (mi pare del 20 luglio) che davano il governo e la fiducia nel premier in forte calo, nel punto piu' basso da quando al potere..

Ovviamente i suoi consiglieri, veri e propri yes-man, si sono ben guardati dal dirgli che forse aveva sbagliato qualcosa, e devono averlo convinto che il problema fosse il "controcanto" di FINI.. ma di fatto, credo che tale calo di fiducia sia minimamente dovuto all'effetto "FINi" ma bensi' ai risultati, scarni, di due anni di governo e di bugie... mentre tutti i parlamenti europei, dal 2008 discutevano di crisi economica, noi eravamo impegnati con i LODI ALFANO, e con LE LEGGI BAVAGLIO.. tranne poi uscire fuori all'improvviso con una manovra da 24 miliardi presentata da TREMONTI (in quanto lui non aveva neanche il coraggio di annunciarla..)...