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Josef Scveik
17-11-17, 19:06
Giusto per chiarire le cose a qualche ignaro lettore che capita casualmente in questa cloaca....

Lord Attilio
17-11-17, 19:43
Giusto per chiarire le cose a qualche ignaro lettore che capita casualmente in questa cloaca....Quelli che pensi tu sono troppo impegnati a devastare le proprietà pubbliche e stare parcheggiati all'Università coi soldi del papi. Quelli veri invece vivono nelle foreste lontano dalla società rispettosamente senza dare fastidio a nessuno.


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Josef Scveik
17-11-17, 22:22
Quelli che pensi tu sono troppo impegnati a devastare le proprietà pubbliche e stare parcheggiati all'Università coi soldi del papi. Quelli veri invece vivono nelle foreste lontano dalla società rispettosamente senza dare fastidio a nessuno.


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Come volevasi dimostrare, nè anarchici né conoscitori dell' anarchia.

Jerome
17-11-17, 22:32
Giusto per chiarire le cose a qualche ignaro lettore che capita casualmente in questa cloaca....

Ci sei tu in compenso :D perché non ti occupi del forum invece che farti bannare in Cronaca?

Lord Attilio
17-11-17, 23:28
Come volevasi dimostrare, nè anarchici né conoscitori dell' anarchia.Essendo un movimento con scarso rispetto per la gerarchia e l'autorità è molto diversificato.

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LupoSciolto°
18-11-17, 17:00
:44::44::44:

Kavalerists
18-11-17, 17:56
Questo forum non è frequentato.........punto.

Josef Scveik
18-11-17, 21:23
Essendo un movimento con scarso rispetto per la gerarchia e l'autorità è molto diversificato.

Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalkscarso rispetto come i bambini monelli? Visto amico lettore? Non sanno di cosa parlano...

Lord Attilio
18-11-17, 21:34
scarso rispetto come i bambini monelli? Visto amico lettore? Non sanno di cosa parlano...Ci sono i libertari, Chomsky, i bakuniani, gli anarco-liberali, i proudhoniani... direi che non è un unico programma, anche perché viene rifiutato il modello marxista del centralismo democratico.

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Josef Scveik
19-11-17, 11:56
Ci sono i libertari, Chomsky, i bakuniani, gli anarco-liberali, i proudhoniani... direi che non è un unico programma, anche perché viene rifiutato il modello marxista del centralismo democratico.

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Ma parla delle cose che conosci.....

Gian_Maria
19-11-17, 13:08
Ci sono i libertari, Chomsky, i bakuniani, gli anarco-liberali, i proudhoniani... direi che non è un unico programma, anche perché viene rifiutato il modello marxista del centralismo democratico.
Il centralismo democratico, che di democratico non ha niente, è leninista, Marx non c'entra nulla.

Ucci Do
19-11-17, 15:54
Giusto per chiarire le cose a qualche ignaro lettore che capita casualmente in questa cloaca....

Gli anarchici sono solo le tessere del partito antifascista e dei diritti di genere: solo per chiarire la cloaca che si arroga il diritto di dirsi anarchia.

I peggio servi.

Lord Attilio
19-11-17, 16:03
Il centralismo democratico, che di democratico non ha niente, è leninista, Marx non c'entra nulla.Prendere le decisioni a maggioranza non è democratico? Comunque a casa mia quello di Lenin è marxismo - leninismo, se vuoi negare questo fatto allora semplicemente neghi che possa esistere un marxismo (a parte che a me il termine marxista non piace, in quanto non ritengo Marx un Gesù depositario di ogni verità).

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Lord Attilio
19-11-17, 16:05
Ma parla delle cose che conosci.....Scusami, evidentemente sei tu il depositario del concetto di anarchia e ti ritieni troppo superiore per rivelarlo a noi mortali.

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Gian_Maria
19-11-17, 19:40
Prendere le decisioni a maggioranza non è democratico?
La maggioranza di chi?

Josef Scveik
19-11-17, 22:48
Scusami, evidentemente sei tu il depositario del concetto di anarchia e ti ritieni troppo superiore per rivelarlo a noi mortali.

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I depositari sono testi e storia, che evidentemente sono a voi entrambi sconosciuti.

GILANICO
20-11-17, 03:29
Non vuole in nessunissima maniera essere una provocazione la mia!

Scritto da Josef:

"per me anarchismo dovrebbe essere una sottosezione del forum comunista (le sottosezioni potrebbero essere marxismo, socialismo libertario e anarchismo)."

Se per "anarchismo" intendi il tuo sinistrosso comunismo allora hai ragione, io sono il primo a non esserlo, dal momento che prendo totalmente le distanza sia dal comunismo che dal nazifascismo.

Jerome
20-11-17, 09:52
Non vuole in nessunissima maniera essere una provocazione la mia!

Scritto da Josef:

"per me anarchismo dovrebbe essere una sottosezione del forum comunista (le sottosezioni potrebbero essere marxismo, socialismo libertario e anarchismo)."

Se per "anarchismo" intendi il tuo sinistrosso comunismo allora hai ragione, io sono il primo a non esserlo, dal momento che prendo totalmente le distanza sia dal comunismo che dal nazifascismo.
L'anarchismo con l'imprimatur

Jerome
20-11-17, 09:53
.

Lord Attilio
20-11-17, 11:07
Non vuole in nessunissima maniera essere una provocazione la mia!

Scritto da Josef:

"per me anarchismo dovrebbe essere una sottosezione del forum comunista (le sottosezioni potrebbero essere marxismo, socialismo libertario e anarchismo)."

Se per "anarchismo" intendi il tuo sinistrosso comunismo allora hai ragione, io sono il primo a non esserlo, dal momento che prendo totalmente le distanza sia dal comunismo che dal nazifascismo.

Ma io attendo ancora la definizione di anarchismo di Josef, che mi dà dell'ignorante ma non mi dice la sua visione sulla storia dell'anarchismo. Evidentemente per lui Chomsky, Bakunin e quelli che vivono al di fuori della civiltà oppure quelli che vivono nelle comuni non sono anarchici.

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Lord Attilio
20-11-17, 11:09
I depositari sono testi e storia, che evidentemente sono a voi entrambi sconosciuti.Ma perché non mi dici qualcosa su questa tua definizione di anarchismo invece di svicolare?

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Josef Scveik
20-11-17, 11:31
Non vuole in nessunissima maniera essere una provocazione la mia!

Scritto da Josef:

"per me anarchismo dovrebbe essere una sottosezione del forum comunista (le sottosezioni potrebbero essere marxismo, socialismo libertario e anarchismo)."

Se per "anarchismo" intendi il tuo sinistrosso comunismo allora hai ragione, io sono il primo a non esserlo, dal momento che prendo totalmente le distanza sia dal comunismo che dal nazifascismo.

E quindi?


Ma io attendo ancora la definizione di anarchismo di Josef, che mi dà dell'ignorante ma non mi dice la sua visione sulla storia dell'anarchismo. Evidentemente per lui Chomsky, Bakunin e quelli che vivono al di fuori della civiltà oppure quelli che vivono nelle comuni non sono anarchici.

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Anarchia non è farsi i cazzi propri come pensi tu. Va benissimo la definizione che trovi su internet, ovvero: Dottrina sociale e politica che propugna l'abolizione dell'autorità costituita e accentrata, nonché di ogni forma di costrizione esterna.

Lord Attilio
20-11-17, 12:38
E quindi?


Anarchia non è farsi i cazzi propri come pensi tu. Va benissimo la definizione che trovi su internet, ovvero: Dottrina sociale e politica che propugna l'abolizione dell'autorità costituita e accentrata, nonché di ogni forma di costrizione esterna.

Appunto, come ho detto io rifiuto della gerarchia e dell'autorità, non ho mai detto che essere anarchici voglia dire farsi i cazzi propri: però gli anarco-libertarian, come i provocatori sorosiani, sono più verso questa mia definizione. Poi non puoi negare che una componente individualista sia presente in molto anarchismo.

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Josef Scveik
20-11-17, 12:52
Appunto, come ho detto io rifiuto della gerarchia e dell'autorità, non ho mai detto che essere anarchici voglia dire farsi i cazzi propri: però gli anarco-libertarian, come i provocatori sorosiani, sono più verso questa mia definizione. Poi non puoi negare che una componente individualista sia presente in molto anarchismo.

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Appunto un cazzo! il tuo primo post in questo 3D è stata questa bestialità:

Quelli che pensi tu sono troppo impegnati a devastare le proprietà pubbliche e stare parcheggiati all'Università coi soldi del papi. Quelli veri invece vivono nelle foreste lontano dalla società rispettosamente senza dare fastidio a nessuno.


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In secondo luogo tu hai parlato di scarso rispetto dell'autorità e non di rifiuto....
In terzo luogo non vedo cosa centrino i sorosiani o questi fantomatici anarco-libertarian di cui parli...
L'individualismo anarchico è una corrente dell'anarchismo, ma non ha nulla a che vedere con i tuoi deliri.

Lord Attilio
20-11-17, 13:03
Appunto un cazzo! il tuo primo post in questo 3D è stata questa bestialità:

In secondo luogo tu hai parlato di scarso rispetto dell'autorità e non di rifiuto....
In terzo luogo non vedo cosa centrino i sorosiani o questi fantomatici anarco-libertarian di cui parli...
L'individualismo anarchico è una corrente dell'anarchismo, ma non ha nulla a che vedere con i tuoi deliri.Sei in grado di distinguere una provocazione da un reale pensiero? Scarso rispetto per l'autorità non è mica un insulto, se ritieni lo stato il problema allora sicuramente gli porterai poco rispetto.

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Gian_Maria
20-11-17, 20:36
La grande maggioranza degli anarchici era a favore della proprietà comune (n.b. non proprietà statale) dei mezzi di produzione e di distribuzione della ricchezza, come i socialisti/comunisti.

Jerome
20-11-17, 20:40
L'unico vero anarchico in questo forum è Gilanico

Lèon Kochnitzky
20-11-17, 20:45
Non vuole in nessunissima maniera essere una provocazione la mia!

Scritto da Josef:

"per me anarchismo dovrebbe essere una sottosezione del forum comunista (le sottosezioni potrebbero essere marxismo, socialismo libertario e anarchismo)."

Se per "anarchismo" intendi il tuo sinistrosso comunismo allora hai ragione, io sono il primo a non esserlo, dal momento che prendo totalmente le distanza sia dal comunismo che dal nazifascismo.

eh, ma sei estraneo a mesi di discussioni e cozzate che ci son state. Siccome da molti l'anarchismo è considerato una costola del socialismo (marxista?), e per tanto di sinistra, non si può mettere in dubbio questo dogma. E' anche vero che la maggioranza dei pensatori anarchici più importanti (Bakunin, Malatesta, Kropotkin, Proudhon ecc.) certamente erano anche socialisti o comunisti, questo non significa che ogni anarchico o libertario che sia, debba riconoscersi in questa corrente. Altrimenti è dogma. E poi basta citare uno che viene considerato anarchico o libertario, e tutto era fuorche' comunista, come Stirner. Fossero andati da alui a dire che per essere contro la gerarchia e la repressione, e per una società libera, bisogna essere anche per forza progressisti e di sinistra

Lèon Kochnitzky
20-11-17, 20:47
E quindi?


Anarchia non è farsi i cazzi propri come pensi tu. Va benissimo la definizione che trovi su internet, ovvero: Dottrina sociale e politica che propugna l'abolizione dell'autorità costituita e accentrata, nonché di ogni forma di costrizione esterna.

Appunto, propugna l'abolizione di ogni forma di costrizione esterna e gerarchia, ma non m'impone che devo volere bene per forza a tutto il mondo o che devo rinunciare ad amare la terra in cui sono nato, come invece vorrebbero gli anarchici sinistrorsi

GILANICO
20-11-17, 22:39
eh, ma sei estraneo a mesi di discussioni e cozzate che ci son state. Siccome da molti l'anarchismo è considerato una costola del socialismo (marxista?), e per tanto di sinistra, non si può mettere in dubbio questo dogma. E' anche vero che la maggioranza dei pensatori anarchici più importanti (Bakunin, Malatesta, Kropotkin, Proudhon ecc.) certamente erano anche socialisti o comunisti, questo non significa che ogni anarchico o libertario che sia, debba riconoscersi in questa corrente. Altrimenti è dogma. E poi basta citare uno che viene considerato anarchico o libertario, e tutto era fuorche' comunista, come Stirner. Fossero andati da alui a dire che per essere contro la gerarchia e la repressione, e per una società libera, bisogna essere anche per forza progressisti e di sinistra

Se per quello io prendo le distanze anche da Bakunin, visto che lui si riteneva un anarchico, ma di famiglia benestante (che in parte sosteneva l'esistenza di una o più nazioni).

stato_non_patria (http://www.bibliotecamarxista.org/bakunin/stato_non_patria.htm)

La contraddizione di Bakunin, se cosi si può chiamare, nasce dal fatto che lui difendeva la nazionalità (l'esistenza stessa della nazione), che può essere differente dal nazionalismo. Ma l'autoritarismo, prima ancora di essere nazionalistico è nazionale, nel senso che nasce all'interno di una o più nazioni o di una o più patrie..

Lui era un teorico dell'anarchismo di famiglia benestante, all'interno di società fortemente capitalizzate - dispotiche - gerarchiche e autoritarie, ma le società anarchiche già esistevano in epoca paleo-neolitica, di sicuro prima ancora del capitalismo delle società agrarie primitive.

Jerome
20-11-17, 22:41
eh, ma sei estraneo a mesi di discussioni e cozzate che ci son state. Siccome da molti l'anarchismo è considerato una costola del socialismo (marxista?), e per tanto di sinistra, non si può mettere in dubbio questo dogma. E' anche vero che la maggioranza dei pensatori anarchici più importanti (Bakunin, Malatesta, Kropotkin, Proudhon ecc.) certamente erano anche socialisti o comunisti, questo non significa che ogni anarchico o libertario che sia, debba riconoscersi in questa corrente. Altrimenti è dogma. E poi basta citare uno che viene considerato anarchico o libertario, e tutto era fuorche' comunista, come Stirner. Fossero andati da alui a dire che per essere contro la gerarchia e la repressione, e per una società libera, bisogna essere anche per forza progressisti e di sinistra

Per Stirner l'anarchia significa infatti "faccio quello che voglio" ergo secondo Scveik non sarebbe un vero anarchico ma un solipsista qualunquista

Lèon Kochnitzky
20-11-17, 23:15
Per Stirner l'anarchia significa infatti "faccio quello che voglio" ergo secondo Scveik non sarebbe un vero anarchico ma un solipsista qualunquista

Sbagliato: Stirner non diceva "faccio ciò che voglio", ma "ripongo la mia causa sul nulla", ovvero sia, non credo in niente, non c'è niente (ne' Dio, ne' lo Stato, ne' l'Economia, ne' la Famiglia, ne' la Razza, ne' il Lavoro ecc.) che possa impedirmi di realizzare pienamente la mia essenza, se non la mia proprietà. Ossia, l'unica cosa che riconosco. A partire da questo, ciò che intendevo dire, è che quando tu leggi un pensatore, è la tua mente che lo sta leggendo e metabolizzando, non quella di un altro. Tu hai le tue propensioni, i tuoi gusti, la tua idea del mondo ecc. E quindi, quando assimili una lettura, anche se in un certo grado dogmatica, la fai tua.
Per cui, che l'anarchismo sia contro il concetto di patria è tutto da dimostrare, datosi che il pensiero libertario critica la Patria come sovrastruttura (capace di allearsi al capitalismo e diventare mezzo di sfruttamento o di colonialismo e giustificare la guerra), ma non può impedire agli individui che intendono sentire un legame con la terra natia, di farlo

GILANICO
21-11-17, 00:06
Essere legati alla propria terra d'origine è una cosa, tutt'altro invece è parlare di patria, oppure scindere il concetto di patria con ciò che ti lega sentimentalmente alla terra dove sei nato e cresciuto.

Tenendo presente che la terra dovrebbe essere di tutti, quando invece non è cosi.

Io penso sia sbagliato parlare di "patria" per un anarchico, preferisco di gran lunga la comunità (pacifica - libera e senza alcuna forma di gerarchia o di autoritarismo, cosi come di dogmi).
Oppure l'ideale sarebbe quello di paragonare la propria patria all'intero pianeta Terra, visto che penso che dovrebbe essere la patria di tutti la Terra.

Jerome
21-11-17, 14:33
Sbagliato: Stirner non diceva "faccio ciò che voglio", ma "ripongo la mia causa sul nulla", ovvero sia, non credo in niente, non c'è niente (ne' Dio, ne' lo Stato, ne' l'Economia, ne' la Famiglia, ne' la Razza, ne' il Lavoro ecc.) che possa impedirmi di realizzare pienamente la mia essenza, se non la mia proprietà. Ossia, l'unica cosa che riconosco. A partire da questo, ciò che intendevo dire, è che quando tu leggi un pensatore, è la tua mente che lo sta leggendo e metabolizzando, non quella di un altro. Tu hai le tue propensioni, i tuoi gusti, la tua idea del mondo ecc. E quindi, quando assimili una lettura, anche se in un certo grado dogmatica, la fai tua.
Per cui, che l'anarchismo sia contro il concetto di patria è tutto da dimostrare, datosi che il pensiero libertario critica la Patria come sovrastruttura (capace di allearsi al capitalismo e diventare mezzo di sfruttamento o di colonialismo e giustificare la guerra), ma non può impedire agli individui che intendono sentire un legame con la terra natia, di farlo

Nel senso che lui ripone la verità solo nell'individuo, che tuttavia è un nulla.

"Se vi prendete il godimento, esso è un vostro diritto; ma se lo agognate soltanto, senza prendervelo, esso resterà quel che era prima: un "diritto meritatamente acquisito" di chi ha il provilegio di godere. Resterà un suo diritto, così come diventerebbe vostro se ve lo prendeste."

LupoSciolto°
21-11-17, 16:06
Molti anarchici individualisti non sono mai stati socialisti o comunisti. Tucker e Spooner , per esempio, erano dei liberali "estremi". Molti anarchici europei, di formazione bakuniniana-malatestiana, criticarono aspramente le loro teorie liberali e talvolta liberiste. Gente come Stirner, Palante e Novatore, invece, pensava solo alla propria libertà . Non venitemi a dire che l'unione degli unici era un paradigma di società organizzata (pur non gerarchicamente)!

E non dimentichiamo gli anarchici primitivisti. Molti di loro non si riconoscono in nessuna forma di pensiero figlio della modernità.

Josef Scveik
21-11-17, 16:18
La grande maggioranza degli anarchici era a favore della proprietà comune (n.b. non proprietà statale) dei mezzi di produzione e di distribuzione della ricchezza, come i socialisti/comunisti.
Tutti, non la maggioranza. O a favore della collettivizzazione o dell'usufrutto.


eh, ma sei estraneo a mesi di discussioni e cozzate che ci son state. Siccome da molti l'anarchismo è considerato una costola del socialismo (marxista?), e per tanto di sinistra, non si può mettere in dubbio questo dogma. E' anche vero che la maggioranza dei pensatori anarchici più importanti (Bakunin, Malatesta, Kropotkin, Proudhon ecc.) certamente erano anche socialisti o comunisti, questo non significa che ogni anarchico o libertario che sia, debba riconoscersi in questa corrente. Altrimenti è dogma. E poi basta citare uno che viene considerato anarchico o libertario, e tutto era fuorche' comunista, come Stirner. Fossero andati da alui a dire che per essere contro la gerarchia e la repressione, e per una società libera, bisogna essere anche per forza progressisti e di sinistra
Stando a questo ragionamento tutti quelli che credono che la terra non sia piatta sono dei dogmatici.
La verità è una, ovvero che gli anarchici, individualisti e comunisti, sono a favore dell'abolizione della proprietà privata dei mezzi di roduzione. In questo senso anarchici e comunisti marxisti sono fratelli, non a caso storicamente li ritroviamo sempre assieme quantunque altrettanto frequentemente li troviamo anche farsi la guerra.

Appunto, propugna l'abolizione di ogni forma di costrizione esterna e gerarchia, ma non m'impone che devo volere bene per forza a tutto il mondo o che devo rinunciare ad amare la terra in cui sono nato, come invece vorrebbero gli anarchici sinistrorsi
Caro dean, se il tuo amore per la patria genera una nuova gerarchia o una forma di dominio (tipo noi siam meglio di loro...) non sei anarchico. Ah, non esistono anarchici sinistrosi o non sinistrosi.

Josef Scveik
21-11-17, 16:19
Molti anarchici individualisti non sono mai stati socialisti o comunisti. Tucker e Spooner , per esempio, erano dei liberali "estremi". Molti anarchici europei, di formazione bakuniniana-malatestiana, criticarono aspramente le loro teorie liberali e talvolta liberiste. Gente come Stirner, Palante e Novatore, invece, pensava solo alla propria libertà . Non venitemi a dire che l'unione degli unici era un paradigma di società organizzata (pur non gerarchicamente)!

E non dimentichiamo gli anarchici primitivisti. Molti di loro non si riconoscono in nessuna forma di pensiero figlio della modernità.

Che bravo, hai letto tutto l'articolo di wikipedia...:p

LupoSciolto°
21-11-17, 16:21
Che bravo, hai letto tutto l'articolo di wikipedia...:p

Eccolo, già è in difficoltà.

LupoSciolto°
21-11-17, 16:22
La verità è una, ovvero che gli anarchici, individualisti e comunisti, sono a favore dell'abolizione della proprietà privata dei mezzi di roduzione.

Vallo dire agli stirneriani o ai libertari statunitensi

Josef Scveik
21-11-17, 17:01
Vallo dire agli stirneriani o ai libertari statunitensi

Stirner è a favore della proprietà privata dei mezzi di produzione?

Lèon Kochnitzky
21-11-17, 17:06
Stando a questo ragionamento tutti quelli che credono che la terra non sia piatta sono dei dogmatici.
La verità è una, ovvero che gli anarchici, individualisti e comunisti, sono a favore dell'abolizione della proprietà privata dei mezzi di roduzione. In questo senso anarchici e comunisti marxisti sono fratelli, non a caso storicamente li ritroviamo sempre assieme quantunque altrettanto frequentemente li troviamo anche farsi la guerra.
E chi ha detto il contrario? Non abbiamo mai detto che gli anarchici non siano per l'abolizione dei mezzi di produzione ecc. Io facevo un discorso ben più antropologico: ossia, se io fossi anarchico non potresti impedirmi anche di amare la mia nazione (che questa sia la sardegna, il lazio o l'Italia lo stabilirò io, in base al mio legame emotivo) adducendo che l'anarchia è contro il concetto di identità nazionale.


Caro dean, se il tuo amore per la patria genera una nuova gerarchia o una forma di dominio (tipo noi siam meglio di loro...) non sei anarchico. ma questa è una para vostra, caro josef. se uno è libertario, come tale, non può sostenere nessuna forma di gerarchia, ne' politica ne' culturale e tantomeno etnica. cosa che per altro avevo già specificato molto tempo fa; un anarchico "patriottico" non sarà mai comunque ascrivibile al fascista tout court, perche' se non c'è gerarchia non c'è dominio, al limite c'è differenza (culturale), che l'anarchico di questo tipo potrebber voler prendere in considerazione. Che è ancora un'altra cosa rispetto al populismo razzista, che non mette in discussione ne' la gerarchia e tantomeno il dominio (intra ed extra nazionale). Ad esempio Fiume (tema del topic) non fu un laboratorio "nazional-anarchico", come si dice qui, ma patriottico e libertario sì. Internazionalista nel senso dei rapporti di mutualismo fra popoli, ma radicato nell'idea che ogni identità vada difesa da tutte le forme di globalismo.

LupoSciolto°
21-11-17, 17:48
Stirner è a favore della proprietà privata dei mezzi di produzione?

Stirner era contrario al feticcio della proprietà privata, ma non ha mai detto che gli operai non dovevano essere sfruttati o che dovevano organizzarsi per far saltare lo stato, abolire il capitale e proclamare l'eguaglianza sostanziale. Ne "L'Unico E La Sua Proprietà" (che manco hai letto), i social-comunisti vengono definiti "preti" o "straccioni". Lo stesso disprezzo di marca individualista che , anni dopo, si manifesterà negli scritti di Nietzsche. Ti dirò di più: Stirner non ha proprio parlato di anarchia! La sua, fondamentalmente, era una critica inesorabile e spietata all'hegelismo di destra come a quello di sinistra. Pensare, anche per scherzo, che egli teorizzasse un consorzio sociale fondato sull'autogoverno, sull'eguaglianza ecc... è roba da matti. Chi oggi si autodefinisce "stirneriano" non può che essere un egoista. Stop.

Josef Scveik
21-11-17, 18:25
E chi ha detto il contrario? Non abbiamo mai detto che gli anarchici non siano per l'abolizione dei mezzi di produzione ecc. Io facevo un discorso ben più antropologico: ossia, se io fossi anarchico non potresti impedirmi anche di amare la mia nazione (che questa sia la sardegna, il lazio o l'Italia lo stabilirò io, in base al mio legame emotivo) adducendo che l'anarchia è contro il concetto di identità nazionale.

ma questa è una para vostra, caro josef. se uno è libertario, come tale, non può sostenere nessuna forma di gerarchia, ne' politica ne' culturale e tantomeno etnica. cosa che per altro avevo già specificato molto tempo fa; un anarchico "patriottico" non sarà mai comunque ascrivibile al fascista tout court, perche' se non c'è gerarchia non c'è dominio, al limite c'è differenza (culturale), che l'anarchico di questo tipo potrebber voler prendere in considerazione. Che è ancora un'altra cosa rispetto al populismo razzista, che non mette in discussione ne' la gerarchia e tantomeno il dominio (intra ed extra nazionale). Ad esempio Fiume (tema del topic) non fu un laboratorio "nazional-anarchico", come si dice qui, ma patriottico e libertario sì. Internazionalista nel senso dei rapporti di mutualismo fra popoli, ma radicato nell'idea che ogni identità vada difesa da tutte le forme di globalismo.

La Patria, la nazionalità, come l’individualità è un fatto naturale e sociale, fisiologico e storico al tempo stesso; non è un principio. Non si può definire principio umano che quello che è universale, comune a tutti gli uomini; ma la nazionalità li separa: non è, dunque, un principio. Principo è, invece, il rispetto che ognuno deve avere pei fatti naturali, reali o sociali. E la nazionalità, come l’individualità, è uno di questi fatti. Dobbiamo, dunque rispettarla. Violarla è un misfatto e, per parlare il linguaggio di Mazzini, diviene un sacro principio ogni volta che è minacciata e violata. Ed è per questo ch’io mi sento sempre e francamente il patriota di tutte le patrie oppresse.....Non c’è niente di più assurdo e al tempo stesso più dannoso e mortifero per il popolo che erigere il principio fittizio della nazionalità come ideale di tutte le aspirazioni popolari....Ognuno di noi dovrebbe elevarsi sopra questo patriottismo piccolo e meschino, per il quale, il proprio paese è il centro del mondo, e che considera grande una nazione quando è temuta dai suoi vicini. Dobbiamo porre la giustizia umana universale sopra tutti gli interessi nazionali e abbandonare una volta per tutte il falso principio della nazionalità, inventato recentemente dai despoti della Francia, Prussia e Russia per schiacciare il supremo principio della libertà. La nazionalità non è un principio, è un diritto legittimo come l’individualità. Ogni nazione, grande o piccola ha l’indiscutibile e medesimo diritto ad esistere, a vivere in accordo con la propria natura. Questo diritto è semplicemente il corollario del principio generale della libertà. Tutti quelli che desiderano sinceramente la pace e la giustizia internazionale devono rinunciare una volta per sempre a quello che si chiama la gloria, il potere la grandezza della Patria, a tutti gli interessi egoisti e vani del patriottismo....(Bakunin)

Josef Scveik
21-11-17, 19:31
Stirner era contrario al feticcio della proprietà privata, ma non ha mai detto che gli operai non dovevano essere sfruttati o che dovevano organizzarsi per far saltare lo stato, abolire il capitale e proclamare l'eguaglianza sostanziale. Ne "L'Unico E La Sua Proprietà" (che manco hai letto), i social-comunisti vengono definiti "preti" o "straccioni". Lo stesso disprezzo di marca individualista che , anni dopo, si manifesterà negli scritti di Nietzsche. Ti dirò di più: Stirner non ha proprio parlato di anarchia! La sua, fondamentalmente, era una critica inesorabile e spietata all'hegelismo di destra come a quello di sinistra. Pensare, anche per scherzo, che egli teorizzasse un consorzio sociale fondato sull'autogoverno, sull'eguaglianza ecc... è roba da matti. Chi oggi si autodefinisce "stirneriano" non può che essere un egoista. Stop.

Probabilmente L'Unico non l'hai letto tu, visto che sino all'altro ieri ti riunivi in piazzetta con i tuoi amichetti camerati.
Non è contro capitale e stato?non auspica la lotta degli sfruttati?
Lo Stato si fonda sulla – schiavitù del lavoro. Se il lavoro diventerà libero, lo Stato sarà
perduto

La proprietà com’è concepita dai liberali borghesi merita gli
attacchi dei comunisti e di Proudhon: è insostenibile; tutti i lavoratori, <<noi>>, devono
possedere; <<che essi si approprino di tutti i prodotti, quei prodotti del loro lavoro che si
accorgeranno appartenere a loro visto che vengono da loro

Si chiederà: “Ma che succederà quando i nullatenenti diventeranno forti? A che tipo di
eguaglianza si arriverà?”. Allo stesso modo si potrebbe pretendere di predire l’ora esatta in cui
un bambino nascerà! Che farà uno schiavo quando avrà spezzato le sue catene? Non si può far
altro che – stare a vedere.

Gli operai hanno in mano il potere più enorme: se ne diventassero davvero consapevoli e
l’adoperassero, niente potrebbe resistere loro: basterebbe che essi sospendessero il lavoro,
considerassero come proprio il prodotto del lavoro compiuto fino a quel momento e se lo
godessero. Questo è il significato delle rivolte operaie che affiorano qua e là...
3

Ennesima figuraccia di sciolta.....

LupoSciolto°
21-11-17, 19:45
Probabilmente L'Unico non l'hai letto tu, visto che sino all'altro ieri ti riunivi in piazzetta con i tuoi amichetti camerati.
Non è contro capitale e stato?non auspica la lotta degli sfruttati?
Lo Stato si fonda sulla – schiavitù del lavoro. Se il lavoro diventerà libero, lo Stato sarà
perduto

La proprietà com’è concepita dai liberali borghesi merita gli
attacchi dei comunisti e di Proudhon: è insostenibile; tutti i lavoratori, <<noi>>, devono
possedere; <<che essi si approprino di tutti i prodotti, quei prodotti del loro lavoro che si
accorgeranno appartenere a loro visto che vengono da loro

Si chiederà: “Ma che succederà quando i nullatenenti diventeranno forti? A che tipo di
eguaglianza si arriverà?”. Allo stesso modo si potrebbe pretendere di predire l’ora esatta in cui
un bambino nascerà! Che farà uno schiavo quando avrà spezzato le sue catene? Non si può far
altro che – stare a vedere.

Gli operai hanno in mano il potere più enorme: se ne diventassero davvero consapevoli e
l’adoperassero, niente potrebbe resistere loro: basterebbe che essi sospendessero il lavoro,
considerassero come proprio il prodotto del lavoro compiuto fino a quel momento e se lo
godessero. Questo è il significato delle rivolte operaie che affiorano qua e là...
3

Ennesima figuraccia di sciolta.....

Povero raymondino. Posta solo le frasi che gli fanno comodo.


"Aboliamo quindi la proprietà personale. Nessuno deve possedere più nulla, tutti devono essere – straccioni. La proprietà sarà – impersonale, apparterrà alla – società."

[...] Con la rivoluzione la borghesia diventò onnipotente ed abolí ogni disuguaglianza, innalzando o abbassando ognuno alla dignità di semplice cittadino (ossia di borghese): innalzando l’uomo comune, abbassando il nobile; il terzo stato diventò l’unico stato, l’unica condizione sociale: quella di cittadini dello Stato. Ora, l’obiezione del comunismo è questa: la nostra dignità e la nostra essenza non consistono nel fatto che noi tutti siamo ugualmente figli dello Stato, nostra madre, al cui amore e alla cui protezione tutti noi abbiamo diritto a partire dal momento della nostra nascita, ma piuttosto nel fatto che noi esistiamo gli uni per gli altri. Questa è la nostra eguaglianza, ossia noi siamo uguali per il fatto che ognuno di noi (io come te e voi tutti) è attivo o “lavora” per gli altri, cioè per il fatto che ognuno di noi è un lavoratore. Non c’interessa quello che siamo per lo Stato, cioè cittadini, non c’interessa insomma la nostra cittadinanza borghese, ma invece quello che siamo gli uni per gli altri, il fatto, insomma, che ognuno di noi esiste solo grazie all’altro, il quale, mentre ha cura delle mie esigenze, vede al tempo stesso soddisfatte le sue, grazie a me. Lui lavora, per esempio, per vestirmi (sarto), io per le sue esigenze di svago (commediografo, funambolo, ecc.), lui per il mio vitto (oste, ecc.), io per la sua istruzione (dotto, ecc.). La nostra dignità e la nostra – eguaglianza consistono dunque nell’essere lavoratori.


l fatto che il comunista veda in te l’uomo, il fratello, è solo l’aspetto domenicale del comunismo. Secondo l’aspetto feriale del comunismo, invece, egli non ti considera affatto soltanto come uomo, ma come lavoratore umano o come uomo lavoratore. La prima concezione esprime il principio liberale, nella seconda si nasconde una reazione antiliberale. Se tu fossi un “fannullone”, il comunismo non disconoscerebbe certo l’uomo in te, ma tenterebbe di purificare l’“uomo pigro” che è in te, di levargli la pigrizia e di convertirti alla fede secondo cui il lavoro è la “vocazione” e la “missione” dell’uomo.

Tutti i tentativi di legiferare in modo razionale sulla proprietà partono dal golfo dell’amore e arrivano in un mare tempestoso di determinazioni diverse. Anche il socialismo e il comunismo non fanno eccezione. Ognuno deve venir provvisto di mezzi sufficienti e fa poca differenza che trovi questi mezzi ancora in una proprietà personale, come avviene nel socialismo, oppure che li attinga dalla comunità dei beni, come avviene nel comunismo. Il senso dei singoli rimane lo stesso, cioè senso di dipendenza

E potrei postare tante altre perle anti-comuniste. Tu ora dirai che era semplicemente nemico del marxismo (con il quale, però, auspichi un'unità di intenti) ma , a ben vedere, Stirner avrebbe spernacchiato senza troppe cerimonie altri tuoi idoli come Bakunin, Malatesta e Machno.

Lèon Kochnitzky
21-11-17, 20:40
La Patria, la nazionalità, come l’individualità è un fatto naturale e sociale, fisiologico e storico al tempo stesso; non è un principio. Non si può definire principio umano che quello che è universale, comune a tutti gli uomini; ma la nazionalità li separa: non è, dunque, un principio. Principo è, invece, il rispetto che ognuno deve avere pei fatti naturali, reali o sociali. E la nazionalità, come l’individualità, è uno di questi fatti. Dobbiamo, dunque rispettarla. Violarla è un misfatto e, per parlare il linguaggio di Mazzini, diviene un sacro principio ogni volta che è minacciata e violata. Ed è per questo ch’io mi sento sempre e francamente il patriota di tutte le patrie oppresse.....Non c’è niente di più assurdo e al tempo stesso più dannoso e mortifero per il popolo che erigere il principio fittizio della nazionalità come ideale di tutte le aspirazioni popolari....Ognuno di noi dovrebbe elevarsi sopra questo patriottismo piccolo e meschino, per il quale, il proprio paese è il centro del mondo, e che considera grande una nazione quando è temuta dai suoi vicini. Dobbiamo porre la giustizia umana universale sopra tutti gli interessi nazionali e abbandonare una volta per tutte il falso principio della nazionalità, inventato recentemente dai despoti della Francia, Prussia e Russia per schiacciare il supremo principio della libertà. La nazionalità non è un principio, è un diritto legittimo come l’individualità. Ogni nazione, grande o piccola ha l’indiscutibile e medesimo diritto ad esistere, a vivere in accordo con la propria natura. Questo diritto è semplicemente il corollario del principio generale della libertà. Tutti quelli che desiderano sinceramente la pace e la giustizia internazionale devono rinunciare una volta per sempre a quello che si chiama la gloria, il potere la grandezza della Patria, a tutti gli interessi egoisti e vani del patriottismo....(Bakunin)

Ma che dici? La Patria non è un'astrazione, come pensano i marxisti o più generalmente i progressisti (per identificare chi è di "sinistra" in senso storico, non in senso renziano) , ma è un fatto storico. come è un fatto storico l'individualità, il genere ed altri fattori che una certa corrente oggi considera sovrastrutture, ovvero fardelli da cui liberarsi. Il problema è che non puoi liberarti di qualcosa che ti identifica secondo principi antropologici.
Non è vero che la nazionalità divide; sarebbe come dire che essere maschi o femmine divide, in realtà dovrebbe unire secondo dei principi naturali. I popoli potrebbero tranquillamente collaborare, senza per questo perdere la propria particolarità. E, naturalmente, senza invadersi o farsi del male reciprocamente.
Per fare questo occorrerebbe prima superare il capitalismo, che le differenze e gli odi li crea, e dopo si puo' ragionare di popoli diversi ma uniti.
Quello che un anarcoidentitario o qualsiasi altro non conforme al pensiero globalista di sinistra non capisce, e' perche debba disprezzare me stesso, quindi la mia individualità che si caratterizza anche per la mia nazionalita' , e ritenere bello e carino solo quello che viene da fuori.

Gian_Maria
21-11-17, 20:40
Oppure l'ideale sarebbe quello di paragonare la propria patria all'intero pianeta Terra, visto che penso che dovrebbe essere la patria di tutti la Terra.
Pure io. :)

Josef Scveik
21-11-17, 21:20
Senti lupa sciolta, tu hai detto che stiner non si oppone a stato e capitale e io ti ho dimostrato che non sai di cosa parli. Stirner non è contro il socialismo ma contro il socialismo sacro, ovvero contro la sua astrazione ideologica. Se l'ideologia si eleva al di sopra dell'individuo, ecco che stirner vi si scaglia contro...ma non è poi così distante da quello che diceva che l'emancipazione operai o sarà opera degli operai o non sarà.

LupoSciolto°
21-11-17, 22:05
Senti lupa sciolta, tu hai detto che stiner non si oppone a stato e capitale e io ti ho dimostrato che non sai di cosa parli. Stirner non è contro il socialismo ma contro il socialismo sacro, ovvero contro la sua astrazione ideologica. Se l'ideologia si eleva al di sopra dell'individuo, ecco che stirner vi si scaglia contro...ma non è poi così distante da quello che diceva che l'emancipazione operai o sarà opera degli operai o non sarà.

Stirner dice all'individuo, qualsiasi individuo, "allunga le mani e prendi ciò che vuoi". Indi per cui rimane un individualista , cioè un soggetto che ignora i concetti di bene comune, solidarietà sociale ed eguaglianza. Punto.

Josef Scveik
22-11-17, 15:35
Stirner dice all'individuo, qualsiasi individuo, "allunga le mani e prendi ciò che vuoi". Indi per cui rimane un individualista , cioè un soggetto che ignora i concetti di bene comune, solidarietà sociale ed eguaglianza. Punto.
Toh, è arrivato me ne vado.....che sia un individualista lo sappiamo tutti, ma che l'indiviualista ignori il concetto di bene comune, solidarietà sociale ed eguaglianza è la classica stronzata degli ignoranti che si arrogano il diritto a parlare di argomenti chenon conoscono. Punto.

Jerome
22-11-17, 16:31
Raymond Callemin era stirneriano?

Josef Scveik
22-11-17, 16:38
Raymond Callemin era stirneriano?

era un individualista.

LupoSciolto°
22-11-17, 17:03
Toh, è arrivato me ne vado.....che sia un individualista lo sappiamo tutti, ma che l'indiviualista ignori il concetto di bene comune, solidarietà sociale ed eguaglianza è la classica stronzata degli ignoranti che si arrogano il diritto a parlare di argomenti chenon conoscono. Punto.

Cambia linguaggio con me, sottospecie di rambo da tastiera. Tu di Stirner non hai letto una mazza, quindi le tue panzane (basate, per l'appunto, sul nulla) lasciano solo il tempo che trovano.

Ho postato più passaggi dove Stirner inveisce contro il socialismo e il comunismo. E questo mi basta per ritenerlo lontano dagli ideali di giustizia sociale.

Jerome
22-11-17, 18:14
Per Stirner lo Stato è un padrone come gli altri, quindi non può esistere un buon padrone come diceva anche Cicerone, non è libertà avere un padrone giusto, ma lo è non averne nessuno.
Lavoriamo per lo Stato proprio come lavoriamo per un industriale, insomma, ma non dobbiamo amare né l'uno né l'altro. L'Unico ama sé stesso, solo da sé può liberarsi.

«Io non sono affatto contro il socialismo, ma contro il socialismo consacrato; il mio egoismo non si oppone all'amore...; né è nemico del sacrificio, né dell'abnegazione...; e meno che mai del socialismo, - insomma, non è nemico dei veri interessi; esso si ribella non contro l'amore, ma contro l'amore sacro, non contro il pensiero, ma contro il pensiero sacro, non contro i socialisti, ma contro il socialismo sacro.» (Max Stirner, Lettera a Moses Hess) ; riportato in: Victor Roudine, La lotta operaia secondo Max Stirner, p. 12.

"Io aggiro l'ostacolo di una roccia finché non ho abbastanza polvere per farla saltare in aria e aggiro l'ostacolo delle leggi di un popolo finché non ho raccolto l'energia sufficiente per rovesciarle". (da L'Unico e la sua proprietà)

LupoSciolto°
22-11-17, 19:35
Per Stirner lo Stato è un padrone come gli altri, quindi non può esistere un buon padrone come diceva anche Cicerone, non è libertà avere un padrone giusto, ma lo è non averne nessuno.
Lavoriamo per lo Stato proprio come lavoriamo per un industriale, insomma, ma non dobbiamo amare né l'uno né l'altro. L'Unico ama sé stesso, solo da sé può liberarsi.

«Io non sono affatto contro il socialismo, ma contro il socialismo consacrato; il mio egoismo non si oppone all'amore...; né è nemico del sacrificio, né dell'abnegazione...; e meno che mai del socialismo, - insomma, non è nemico dei veri interessi; esso si ribella non contro l'amore, ma contro l'amore sacro, non contro il pensiero, ma contro il pensiero sacro, non contro i socialisti, ma contro il socialismo sacro.» (Max Stirner, Lettera a Moses Hess) ; riportato in: Victor Roudine, La lotta operaia secondo Max Stirner, p. 12.

"Io aggiro l'ostacolo di una roccia finché non ho abbastanza polvere per farla saltare in aria e aggiro l'ostacolo delle leggi di un popolo finché non ho raccolto l'energia sufficiente per rovesciarle". (da L'Unico e la sua proprietà)

Privilegiando l'individuo , Stirner s'è dimostrato nemico di socialisti e comunisti (che amava definire "straccioni"). Inoltre: Stirner, nonostante una breve frequentazione presso i circoli della sinistra hegeliana, non ha MAI fatto parte di alcun movimento, partito o sindacato socialista.

Jerome
22-11-17, 19:39
Privilegiando l'individuo , Stirner s'è dimostrato nemico di socialisti e comunisti (che amava definire "straccioni"). Inoltre: Stirner, nonostante una breve frequentazione presso i circoli della sinistra hegeliana, non ha MAI fatto parte di alcun movimento, partito o sindacato socialista.

perché era un individualista ma non era comunque un antisocialista a prescindere. Al massimo anticomunista (per me nulla di male, anzi, il problema sta per Scveik che si definisce anarcocomunista nei fatti)

Lèon Kochnitzky
22-11-17, 19:39
certamente Stirner non era a favore di una società organica e comunitaria, come invece è stata quella socialista/comunista (forse organica no, ma comunitaria si), ma il suo modello si avvicinava molto di più all'America libertaria (più che liberale), dove l'individuo, sia dal punto di vista economico che etico, non si dava vincoli, qualora fosse necessario entrare in competizione con gli altri per ottenere il meglio.

Detto questo, il suo pensiero ha subito (come quello nietzscheano) numerose interpretazioni e, secondo me, circoscriverlo esclusivamente a ispiratore del liberismo etico è comunque sbagliato.

Jerome
22-11-17, 19:41
certamente Stirner non era a favore di una società organica e comunitaria, come invece è stata quella socialista/comunista (forse organica no, ma comunitaria si), ma il suo modello si avvicinava molto di più all'America libertaria (più che liberale), dove l'individuo, sia dal punto di vista economico che etico, non si dava vincoli, qualora fosse necessario entrare in competizione con gli altri per ottenere il meglio.

Detto questo, il suo pensiero ha subito (come quello nietzscheano) numerose interpretazioni e, secondo me, circoscriverlo esclusivamente a ispiratore del liberismo etico è comunque sbagliato.

Non avendo alcun rispetto per la proprietà privata Stirner senza dubbio non è liberista né anarcocapitalista, e da essi è rifiutato come precursore

Jerome
22-11-17, 19:43
Questo Piombini, evidentemente un anarcocapitalista rothbardiano, parla di Stirner come un avversario
Articoli LDP - STIRNER, NEMICO DELL'INDIVIDUO E DELLA SUA PROPRIETA' (http://www.libreriadelponte.com/det-articolo.asp?ID=51)

GILANICO
22-11-17, 19:57
Mi chiedo se citare a memoria (o quasi), quello che scrissero dei pensatori benestanti (o agiati economicamente) "anarchici", faccia di voi dei veri anarchici, mi spiego?

Il vero anarchico lo si dovrebbe riconoscere per queste cose?

Questi non sapranno nemmeno chi fosse stato Bakunin (o altri pensatori e teorici dell'anarchismo) ma di sicuro sono più liberi e felici di noi, ma anche anti capitalizzati.


https://www.youtube.com/watch?v=1B_6J96rl40

GILANICO
22-11-17, 20:02
Peccato solo che vedono in Filippo un ""Dio""..

Lèon Kochnitzky
22-11-17, 20:09
Non avendo alcun rispetto per la proprietà privata Stirner senza dubbio non è liberista né anarcocapitalista, e da essi è rifiutato come precursore

Invece Stirner ha gran rispetto della proprietà privata (anche se la mia conta di più), e nella sua "associazione di egoisti" teorizza proprio l'idea per cui ogni proprietà va difesa nel proprio spazio e nel proprio interesse, esattamente come la cultura antropologica americana ha sempre sostenuto (a differenza della nostra, dove, come ben si sa, la proprietà privata è tutelata purche' abbia una funzione sociale, ovvero sia sei proprietario fino a un certo punto)

Jerome
22-11-17, 20:12
Invece Stirner ha gran rispetto della proprietà privata (anche se la mia conta di più), e nella sua "associazione di egoisti" teorizza proprio l'idea per cui ogni proprietà va difesa nel proprio spazio e nel proprio interesse, esattamente come la cultura antropologica americana ha sempre sostenuto (a differenza della nostra, dove, come ben si sa, la proprietà privata è tutelata purche' abbia una funzione sociale, ovvero sia sei proprietario fino a un certo punto)

Della proprietà dei ricchi no. Dice che l'egoista deve appropriarsene, se ci riesce

Jerome
22-11-17, 20:12
Mi chiedo se citare a memoria (o quasi), quello che scrissero dei pensatori benestanti (o agiati economicamente) "anarchici", faccia di voi dei veri anarchici, mi spiego?

Il vero anarchico lo si dovrebbe riconoscere per queste cose?

Questi non sapranno nemmeno chi fosse stato Bakunin (o altri pensatori e teorici dell'anarchismo) ma di sicuro sono più liberi e felici di noi, ma anche anti capitalizzati.


https://www.youtube.com/watch?v=1B_6J96rl40

Stirner era povero

GILANICO
22-11-17, 20:22
Cosa intendi per povero? per me un vero povero è colui che vive ai margini della società, senza dimora e senza un quattrino e che magari dorme in strada.

LupoSciolto°
22-11-17, 20:25
Il principio dell’autovalorizzazione dell’io si pone contro lo Stato e contro la società e si realizza solo attraverso l’egoismo.

M. Stirner, L’unico e la sua proprietà

Nel caso singolo, sí; ma il caso singolo è qualcosa di piú, è una questione di principio. Qui si tratta del nucleo stesso dell’autovalorizzazione dell’io e quindi anche dello sviluppo della sua consapevolezza di sé contro lo Stato. Fin qui i comunisti sono d’accordo; ma la realizzazione del proprio valore si rivolge necessariamente, come contro lo Stato, anche contro la società, e cosí oltrepassa i princípi comunitari e il comunismo: li oltrepassa – per egoismo.

M. Stirner, L’unico e la sua proprietà, Adelphi, Milano, 1979, pag. 285

Un vero socialista! Non c'è che dire!

PS: io non l'ho definito "liberista". Ho solo detto che con il pensiero anticapitalista c'entra ben poco.

Jerome
22-11-17, 20:30
Cosa intendi per povero? per me un vero povero è colui che vive ai margini della società, senza dimora e senza un quattrino e che magari dorme in strada.

uno che è morto in miseria, nato piccolo borghese ma decaduto. Non era un "padrone patrista"

Jerome
22-11-17, 20:32
Il principio dell’autovalorizzazione dell’io si pone contro lo Stato e contro la società e si realizza solo attraverso l’egoismo.

M. Stirner, L’unico e la sua proprietà

Nel caso singolo, sí; ma il caso singolo è qualcosa di piú, è una questione di principio. Qui si tratta del nucleo stesso dell’autovalorizzazione dell’io e quindi anche dello sviluppo della sua consapevolezza di sé contro lo Stato. Fin qui i comunisti sono d’accordo; ma la realizzazione del proprio valore si rivolge necessariamente, come contro lo Stato, anche contro la società, e cosí oltrepassa i princípi comunitari e il comunismo: li oltrepassa – per egoismo.

M. Stirner, L’unico e la sua proprietà, Adelphi, Milano, 1979, pag. 285

Un vero socialista! Non c'è che dire!

PS: io non l'ho definito "liberista". Ho solo detto che con il pensiero anticapitalista c'entra ben poco.
a me piace lo stesso, normale che ai comunisti comunitari e socialisti non piaccia per nulla un individualista. Socialista non lo è, ma non nega che degli Unici possano invece associarsi per fare un socialismo fra loro, se lo vogliono

Jerome
22-11-17, 20:48
Peccato solo che vedono in Filippo un ""Dio""..

chi è Filippo?

GILANICO
22-11-17, 20:56
chi è Filippo?

https://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_del_Principe_Filippo

Guarda Josef, ho usato Wikipedia..:applause:

Mettetemi alla gogna, non merito più di vivere!!

Jerome
22-11-17, 22:18
https://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_del_Principe_Filippo

Guarda Josef, ho usato Wikipedia..:applause:

Mettetemi alla gogna, non merito più di vivere!!

Ah già. Fantastico movimento, divertente :D

Lèon Kochnitzky
22-11-17, 22:34
Della proprietà dei ricchi no. Dice che l'egoista deve appropriarsene, se ci riesce

Ma parla per metafore... metafora poi della società liberale/liberista: se sei povero, fai il possibile per prenderti ciò che vuoi e diventare ricco.

Lèon Kochnitzky
22-11-17, 22:36
a me piace lo stesso, normale che ai comunisti comunitari e socialisti non piaccia per nulla un individualista. Socialista non lo è, ma non nega che degli Unici possano invece associarsi per fare un socialismo fra loro, se lo vogliono

attenzione, però, che gli unici sono la forma sostanziale che ha preso la società liberale, anche in virtù del fatto che Stirner ne fece più volte l'elogio. anch'io attingo a stirner, ma nella concezione "vitalista", che è la stessa dell'individualismo nietzscheano, non certo nelle conclusioni egoistico-liberali a cui giunge la sua ideale società. motivo per cui non si può ritenerlo un anarchico

Josef Scveik
22-11-17, 22:46
Cambia linguaggio con me, sottospecie di rambo da tastiera. Tu di Stirner non hai letto una mazza, quindi le tue panzane (basate, per l'appunto, sul nulla) lasciano solo il tempo che trovano.

Ho postato più passaggi dove Stirner inveisce contro il socialismo e il comunismo. E questo mi basta per ritenerlo lontano dagli ideali di giustizia sociale.

Per quanto mi riguarda tu puoi pure credere che la luna sia fatta di formaggio, la tua opinione non conta nulla.


Privilegiando l'individuo , Stirner s'è dimostrato nemico di socialisti e comunisti (che amava definire "straccioni"). Inoltre: Stirner, nonostante una breve frequentazione presso i circoli della sinistra hegeliana, non ha MAI fatto parte di alcun movimento, partito o sindacato socialista.
Falso, è nemico di qualsiasi ideologia che diventando sacra si pone al di sopra dell'individuo.
Non hai letto Marx figuriamoci se hai letto stirner. Torna in piazzeta a giocare con gli amichetti.


perché era un individualista ma non era comunque un antisocialista a prescindere. Al massimo anticomunista (per me nulla di male, anzi, il problema sta per Scveik che si definisce anarcocomunista nei fatti)

Era nemic di qualsiasi -ismo, compreso l'anarchismo immagino.



certamente Stirner non era a favore di una società organica e comunitaria, come invece è stata quella socialista/comunista (forse organica no, ma comunitaria si), ma il suo modello si avvicinava molto di più all'America libertaria (più che liberale), dove l'individuo, sia dal punto di vista economico che etico, non si dava vincoli, qualora fosse necessario entrare in competizione con gli altri per ottenere il meglio.

Detto questo, il suo pensiero ha subito (come quello nietzscheano) numerose interpretazioni e, secondo me, circoscriverlo esclusivamente a ispiratore del liberismo etico è comunque sbagliato.

Non dire stronzate, non ha alcun modello di società ideale. Spezzate le catene e poi si vedrà-dice lui.
E' la riprova che manco i provocatori sapete fare.:D

Lèon Kochnitzky
22-11-17, 23:11
Per quanto mi riguarda tu puoi pure credere che la luna sia fatta di formaggio, la tua opinione non conta nulla.


Falso, è nemico di qualsiasi ideologia che diventando sacra si pone al di sopra dell'individuo.
Non hai letto Marx figuriamoci se hai letto stirner. Torna in piazzeta a giocare con gli amichetti.



Era nemic di qualsiasi -ismo, compreso l'anarchismo immagino.




Non dire stronzate, non ha alcun modello di società ideale. Spezzate le catene e poi si vedrà-dice lui.
E' la riprova che manco i provocatori sapete fare.:D

Certamente mi fido più di Veneziani e del suo ultimo libro (con un capitolo dedicato a stirner) che di te e delle tue idee

Josef Scveik
23-11-17, 11:04
Certamente mi fido più di Veneziani e del suo ultimo libro (con un capitolo dedicato a stirner) che di te e delle tue idee

A dimostrazione che di stirner non hai mai letto nulla, preferisci attenerti alle considerazioni degli altri .....
stirner è contro tutti i modelli sociali, la sua è un'eterna lotta contro ogni -ismo e contro ogni società..stirner trova soddisfazione in se stesso proprio nell'eterna ribellione più che nella rivoluzione, a cui evidentemente non è in alcun modo interessato...


Si chiederà: “Ma che succederà quando i nullatenenti diventeranno forti? A che tipo di
eguaglianza si arriverà?”. Allo stesso modo si potrebbe pretendere di predire l’ora esatta in cui
un bambino nascerà! Che farà uno schiavo quando avrà spezzato le sue catene? Non si può far
altro che – stare a vedere

Jerome
23-11-17, 12:03
stirner è contro tutti i modelli sociali, la sua è un'eterna lotta contro ogni -ismo e contro ogni società..stirner trova soddisfazione in se stesso proprio nell'eterna ribellione più che nella rivoluzione, a cui evidentemente non è in alcun modo interessato...


Si chiederà: “Ma che succederà quando i nullatenenti diventeranno forti? A che tipo di
eguaglianza si arriverà?”. Allo stesso modo si potrebbe pretendere di predire l’ora esatta in cui
un bambino nascerà! Che farà uno schiavo quando avrà spezzato le sue catene? Non si può far
altro che – stare a vedere

e qua sono d'accordo

Lèon Kochnitzky
23-11-17, 15:09
A dimostrazione che di stirner non hai mai letto nulla, preferisci attenerti alle considerazioni degli altri .....
stirner è contro tutti i modelli sociali, la sua è un'eterna lotta contro ogni -ismo e contro ogni società..stirner trova soddisfazione in se stesso proprio nell'eterna ribellione più che nella rivoluzione, a cui evidentemente non è in alcun modo interessato...


Si chiederà: “Ma che succederà quando i nullatenenti diventeranno forti? A che tipo di
eguaglianza si arriverà?”. Allo stesso modo si potrebbe pretendere di predire l’ora esatta in cui
un bambino nascerà! Che farà uno schiavo quando avrà spezzato le sue catene? Non si può far
altro che – stare a vedere
Sei te che non hai capito. Leggilo meglio l'Unico e capirai molte cose e troverai delle assonanze con quel che ho detto

Jerome
23-11-17, 15:31
Comunque mi trova d'accordo, l'analisi di Stirner è razionale e documentata

LupoSciolto°
23-11-17, 16:27
Certamente mi fido più di Veneziani e del suo ultimo libro (con un capitolo dedicato a stirner) che di te e delle tue idee

Cosa vuoi farci con un idiota del genere? Non ha mai letto Stirner e posta stralci de "L'Unico..." pescati in qualche sito anarcoide. Non sa nulla del botta - risposta tra Stirner e Marx (ne fa un piccolo accenno, ma si guarda bene dall'esporsi troppo) e glissa, volutamente o meno, sull'influenza che Johann Caspar Schmidt ha esercitato non tanto sul movimento operaio , quanto invece su quello libertario americano o su qualche esteta europeo con manie superomiste (Palante, Novatore ecc....). Ma d'altronde cosa puoi aspettarti da un babbazzo che spara puttanate dal 6 ottobre del 2011?

Lèon Kochnitzky
23-11-17, 16:37
http://www.archiviostorico.info/libri-e-riviste/6363-la-societa-degli-straccioni

ah stirner era tutto sommato filo socialista e comunista

Lord Attilio
23-11-17, 16:39
Cosa vuoi farci con un idiota del genere? Non ha mai letto Stirner e posta stralci de "L'Unico..." pescati in qualche sito anarcoide. Non sa nulla del botta - risposta tra Stirner e Marx (ne fa un piccolo accenno, ma si guarda bene dall'esporsi troppo) e glissa, volutamente o meno, sull'influenza che Johann Caspar Schmidt ha esercitato non tanto sul movimento operaio , quanto invece su quello libertario americano o su qualche esteta europeo con manie superomiste (Palante, Novatore ecc....). Ma d'altronde cosa puoi aspettarti da un babbazzo che spara puttanate dal 6 ottobre del 2011?Tra l'altro l'opinione di Marx e Engels su Stirner si può leggere chiara e tonda sull'Ideologia Tedesca e di certo non è lusinghiera (lo chiamano San Max).

Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk

LupoSciolto°
23-11-17, 16:40
Tra l'altro l'opinione di Marx e Engels su Stirner si può leggere chiara e tonda sull'Ideologia Tedesca e di certo non è lusinghiera (lo chiamano San Max).

Inviato dal mio SM-G355HN utilizzando Tapatalk

Opera che raymmondino neanche conosce.

Josef Scveik
23-11-17, 17:36
Opera che raymmondino neanche conosce.sul mein kampf mi dai lezioni, sul resto no.

Josef Scveik
23-11-17, 17:39
Cosa vuoi farci con un idiota del genere? Non ha mai letto Stirner e posta s tralci de "L'Unico..." pescati in qualche sito anarcoide. Non sa nulla del botta - risposta tra Stirner e Marx (ne fa un piccolo accenno, ma si guarda bene dall'esporsi troppo) e glissa, volutamente o meno, sull'influenza che Johann Caspar Schmidt ha esercitato non tanto sul movimento operaio , quanto invece su quello libertario americano o su qualche esteta europeo con manie superomiste (Palante, Novatore ecc....). Ma d'altronde cosa puoi aspettarti da un babbazzo che spara puttanate dal 6 ottobre del 2011?
Torna a quel coglione di veneziani che è meglio...

LupoSciolto°
23-11-17, 18:24
sul mein kampf mi dai lezioni, sul resto no.

Per quanto concerne spirito discriminatorio e pregiudiziali di vario tipo, quel libro potrebbe essere frutto della tua penna. Comunque quando sei a corto di argomenti (cioè quasi sempre) inizi con gli insulti. Bravo! Ora, però, ti lascio nel "tuo" forum. Anche perché, diciamolo chiaramente, questa discussione l'hai aperta col solo intento di ravvivare lo spazio ormai morente.

Josef Scveik
23-11-17, 19:05
Per quanto concerne spirito discriminatorio e pregiudiziali di vario tipo, quel libro potrebbe essere frutto della tua penna. Comunque quando sei a corto di argomenti (cioè quasi sempre) inizi con gli insulti. Bravo! Ora, però, ti lascio nel "tuo" forum. Anche perché, diciamolo chiaramente, questa discussione l'hai aperta col solo intento di ravvivare lo spazio ormai morente.
Fai bene ad andar via...d'altronde stirner non l'hai mai letto e non hai nulla da dire. Torna ai tuoi fusaro e losurdo...

Jerome
23-11-17, 20:57
"Io aggiro l'ostacolo di una roccia finché non ho abbastanza polvere per farla saltare in aria e aggiro l'ostacolo delle leggi di un popolo finché non ho raccolto l'energia sufficiente per rovesciarle". (da L'Unico e la sua proprietà)
Un vero ribelle.

Lui dice solo che se volete qualcosa dovete avere la forza di prenderlo, da soli o in gruppo. Nessuno ve lo darà se non lottate. Il padrone è padrone perché ha la forza, diventate forti e sarete padroni di voi stessi. SECONDO ME è questo il succo profondo del messaggio stirneriano.

Josef Scveik
23-11-17, 22:01
Un vero ribelle.

Lui dice solo che se volete qualcosa dovete avere la forza di prenderlo, da soli o in gruppo. Nessuno ve lo darà se non lottate. Il padrone è padrone perché ha la forza, diventate forti e sarete padroni di voi stessi. SECONDO ME è questo il succo profondo del messaggio stirneriano.
Bravo qualcosa hai finalmente imparato.

Jerome
23-11-17, 22:07
Bravo qualcosa hai finalmente imparato.

L'Unico l'ho letto

Ucci Do
24-11-17, 01:14
L’importante e l’odio...da qui nasce tutto.

Josef Scveik
24-11-17, 10:52
L’importante e l’odio...da qui nasce tutto.

Odia la bandiera!:D

Jerome
02-11-18, 22:31
Voglio diventare anarchico, come faccio?

Lèon Kochnitzky
03-11-18, 18:13
val al concerto reggae, lì funziona bene!

GILANICO
08-11-18, 20:33
val al concerto reggae, lì funziona bene!

Andare a vedere gli Africa di un tempo, quando Bunna cantava Ruggine - Il partigiano John e Salmodia - non era male :-)
Mi ricordo anche i Raggae national ticket alla festa dell'Unità di Bergamo, più di vent'anni fa..