PDA

Visualizza Versione Completa : Fini guarda alla Perfida Albione: li ora si fa il Futuro



hayekfilos
20-08-10, 11:16
Uk, come fare la rivoluzione liberale (in 100 giorni) e vivere felici
(http://www.libertiamo.it/2010/08/20/uk-come-fare-la-rivoluzione-liberale-in-100-giorni-e-vivere-felici/)


in Libertiamo.it*|*Idee per una politica liberale, liberista e libertaria (http://www.libertiamo.it/)


Cento giorni fa si insediava il governo Cameron-Clegg, un pacs più che un’alleanza tra soggetti politici, i liberaldemocratici e i conservatori, di cui sino allora non si sospettava nemmeno l’affinità. Ed invece tra il leader tory ed il collega libdem sboccia un’intesa sorprendentemente profonda. Si forma una coalizione – una bizzarria nel bipartitismo britannico – e si definisce un programma di governo che promette di tagliare il deficit, decentralizzare il potere, pensionare lo stato-erogatore e porre le basi di un patto tutto nuovo tra stato e società.

Cento giorni dopo, quel progetto è ampiamente tracciato. Esecutivi i tagli (fino ad un quarto) ai budget dei ministeri (tutti, salvo – a ben donde – Istruzione e Difesa).
Avviato il piano di smantellamento degli organismi governativi di controllo e indirizzo delle policy pubbliche, tracciato il percorso di empowering e decentralizzazione che punta a sottrarre allo stato il monopolio nella gestione dei servizi, primo fra tutti l’onerosissima sanità, quindi la scuola e persino la polizia che il governo progetta di rendere accountable attraverso un sistema di selezione elettiva (come per i procuratori negli States). Silenziata poi – e definitivamente – la retorica liberticida gonfiata sulle istanze securitarie e ricalibrato il focus sulle libertà civili – niente più ID (la carta d’identità introdotta da Blair), e meno carcere per una pluralità di reati ritenuti più efficacemente punibili con pene alternative.

Il governo lib-con punta poi a ridisegnare, con i servizi, anche il sistema di welfare individuando nei privati e nelle associazioni i soggetti adatti ad occuparsi, oltre che di istruzione ed ospedali anche d funzioni eminentemente sociali, come ad esempio il ri-collocamento dei disoccupati ed il recupero dello svantaggio sociale.
Si è quindi cominciato a lavorare anche per conseguire l’obiettivo politicamente più complesso del programma di governo: ridefinire gli assetti del potere democratico – con più sindaci eletti direttamente dai cittadini (con i poteri, dunque, oggi conferiti al solo mayor di Londra), meno parlamentari e più attori sociali nei ruoli primari (indirizzo, gestione e controllo delle risorse pubbliche) e – pure – per il cambiamento del sistema di voto, oltre alle misure, in parte già attive, per la trasparenza del potere pubblico mediante l’accesso ai dati delle amministrazioni.

Nel paese più stato-centrico del mondo sviluppato, tutto questo non è affatto poco.
Nelle intenzioni del governo non si tratta solo di arrivare ad erogare meno servizi. Si tratta – osserva Economist – di ridurne la domanda, arginando il bisogno di uno stato-fornitore del quale il cittadino non è attualmente in grado di fare a meno. Si tratta in definitiva di sovvertire l’approccio culturale rispetto all’idea che debba essere lo stato – e solo lui – a soddisfare bisogni cui in molti casi si è invece in grado di provveder da sé.

Tutto questo, si dirà, è in linea con il più tradizionale sentire tory. Vero, ma – come osserva Tony Travers sul Financial Times – oltre a contenere lo stato e limitare gli interventi top-down, la coalizione di governo ha chiaramente indicato anche la volontà di sperimentare idee eterodosse, sentieri inesplorati di cui non è affatto scontato prevedere l’esito. Una strada perigliosa, certo, ancor più quando nulla può ancora dirsi in merito agli effetti sull’economia reale della manovra dell’austerità. Questa volontà sperimentatrice tuttavia appare quanto mai appropriata ai tempi: la complessità della crisi (economica, sociale) e la sostanziale aleatorietà delle soluzioni proposte (in Europa come negli Usa), suggerisce di ritenere tutt’altro che velleitari i tentativi britannici di formulare un approccio sistemico tutto nuovo.

“Risparmi, riforme, abbandono della politica dei target governativi: questo – osserva su Ft l’analista della London School of Economics – rimanda ad un sostrato filosofico coerentemente orientato al doppio obiettivo di ridurre la dimensione del governo e decretare uno shift sostanziale dal potere centrale.”
L’accento posto in particolare sul ruolo della society (in luogo dello stato) rimanda ad esperienze analoghe già verificate altrove – negli States, in Canada – dove al settore pubblico si è via via affiancato, fino a sostituirlo in circostanze operative concrete, il mondo del volontariato e delle associazioni di imprese a vocazione sociale.

A spingere in questa direzione contribuisce certo l’urgenza di porre un freno alla insostenibilità finanziaria dello stato-prendi-e-dai-tutto: quante tasse si è infatti disposti a pagare per continuare a mantenere il pacchetto full option del provider di stato?

Economist sostiene che per quanto ardimentosa possa apparire, la scommessa sulla quale il governo lib-con ha imbarcato il paese – dare spazio alla società di farsi protagonista in luogo di uno stato irrimediabilmente saturo - si rivelerà presto la strada obbligata per “many other rich-world countries”.

Curioso: prima di Cameron e Clegg ci aveva già pensato Berlusconi a fare la rivoluzione della libertà (dallo stato): il lungimirante Berlusconi del 1994 che si prefiggeva di vincere in Italia la partita che oggi la Gran Bretagna ha invece deciso di giocare davvero.
Vogliamo chiedere lumi sul perché in Italia non se ne sia fatto nulla?
Berlusconi, come noto, sostiene di avere avuto le mani legate dalla sostanziale limitazione di potere cui lo costringe la vecchia Carta. Ma neppure in Gran Bretagna per realizzare le riforme bastano le prerogative costituzionali assegnate al potentissimo primo ministro, se poi quelle riforme non si ha la volontà politica e la capacità dirigente di condurle in porto.

Il progetto lib-con è troppo radicale e tocca troppi interessi per immaginare che possa esser realizzato senza incontrare resistenze. La base elettorale dei libdem, per dire, è costituita da dipendenti pubblici, medici, insegnanti: le categorie più selvaggiamente colpite dai tagli, le categorie più direttamente investite dalla rivoluzione copernicana che si vuol realizzare nei servizi pubblici. Ciò non toglie che sul piano di governo il liberal-democratico Nick Clegg ci ha messo la firma e non esita a metterci la faccia, a costo di andar contro una parte del suo stesso partito.

E la ragione di tale ostinazione è maledettamente razionale: le riforme provocano sempre l’opposizione delle categorie che se ne sentono in qualche modo bersaglio, minacciando così chi se ne fa carico di vedersi politicamente implodere per deficit di consenso. Se si vuole riformare, allora, tanto vale riformare radicalmente. Incidere in senso sistemico: non limitarsi a sforbiciare le spese ma spingersi a cambiare gli stessi meccanismi che le determinano. Cioè l’intero assetto pubblico.

È certamente presto per dire se la coalizione lib-con reggerà. Se avrà la determinazione e l’accortezza per resistere alle pressioni politiche (le elezioni locali di ‘mid term’ saranno un primo ‘test’) ed alle pressioni economiche (i mercati hanno reagito bene al primo budget del neo Cancelliere, ma la disoccupazione è ancora alle stelle e i segnali di ripresa tardano ad arrivare).
Una cosa tuttavia sembra potersi dare per acclarata.

La Gran Bretagna ha imboccato una strada che, con meno clamore ma più efficacia di altri paesi a leadership carismatica (Obama, Sarkozy, Berlusconi), punta alla radicalità riformatrice non solo per traghettare il paese, in attesa della ripresa globale, dalla crisi al rilancio ma per farlo trovare pronto a giocare un ruolo attivo nel mondo nuovo. Per immaginare il quale a David Cameron e Nick Clegg non è affatto occorsa una sfera di cristallo e neppure l’incursione nella dimensione della profezia. Né paura né speranza: solo buon senso e la lucidità di registrare la rotta verso la quale si muove il mondo. Per esempio, ad est.




autrice

Simona Bonfante - che ha inserito 26 articoli in Libertiamo.it.

37 anni, siciliana, giornalista e blogger, si è fatta le ossa di analista politico nei circoli neolaburisti durante gli anni di Tony Blair. Dopo un periodo in Francia alla scoperta della rupture sarkozienne, è recentemente rientrata a Milano dove, oltre a scrivere per varie testate online, si occupa anche di comunicazione politica, per lo più come ghostwriter.

Juv
20-08-10, 11:34
Cameron taglerà 60 miliardi di euro dalla spesa pubblica, devolverà numerosi poteri agli enti locali, (scozzesi compresi) e sta chiudendo le porte all'immigrazione.

+ o - l'esatto contrario di quello che predicano Fini e Granata in italia. :mmm:

Florian
20-08-10, 12:24
Cameron taglerà 60 miliardi di euro dalla spesa pubblica, devolverà numerosi poteri agli enti locali, (scozzesi compresi) e sta chiudendo le porte all'immigrazione.

+ o - l'esatto contrario di quello che predicano Fini e Granata in italia. :mmm:

Ormai mi sono rotto di leggere queste patetiche difese di Cameron da parte di quanti se ne sono bellamente fregati della sua elezione in Gran Bretagna. Se non ricordo male, su "Conservatorismo", me ne sono occupato in perfetta solitudine e perfino irriso perchè davo credito a quella che veniva dai berluscones e leghisti vari definita una "pseudodestra finiana". Poichè nulla è cambiato da tre mesi a questa parte, Cameron se permetti resta con noi. :chefico:

Juv
20-08-10, 12:34
Ormai mi sono rotto di leggere queste patetiche difese di Cameron da parte di quanti se ne sono bellamente fregati della sua elezione in Gran Bretagna. Se non ricordo male, su "Conservatorismo", me ne sono occupato in perfetta solitudine e perfino irriso perchè davo credito a quella che veniva dai berluscones e leghisti vari definita una "pseudodestra finiana". Poichè nulla è cambiato da tre mesi a questa parte, Cameron se permetti resta con noi. :chefico:

Veramente non mi sembra di aver scritto alcunchè contro Cameron. Se non ho postato quasi nulla, era perchè su PIR non ci stavo. Punto Anzi. Il poco che ho scirtto erano di commenti favorevoli. Rileggiti i vechci 3d su conservatorismo.

Detto questo, mi sembra un po' un ragionamento del tipo "Cameron è mio e ci faccio ciò che mi pare". Ma forse sono io che sono un po' troppo pragmatico, e chiedo conto di "programmi" e non "etichette".

Florian
20-08-10, 12:38
Veramente non mi sembra di aver scritto alcunchè contro Cameron. Se non ho postato quasi nulla, era perchè su PIR non ci stavo. Punto Anzi. Il poco che ho scirtto erano di commenti favorevoli. Rileggiti i vechci 3d su conservatorismo.

Detto questo, mi sembra un po' un ragionamento del tipo "Cameron è mio e ci faccio ciò che mi pare". Ma forse sono io che sono un po' troppo pragmatico, e chiedo conto di "programmi" e non "etichette".

Programma? Ok, parliamo allora di ciò che pensa Cameron riguardo immigrazione, coppie gay e Turchia in Europa... :)

Juv
20-08-10, 12:46
Programma? Ok, parliamo allora di ciò che pensa Cameron riguardo immigrazione, coppie gay e Turchia in Europa... :)

Bè Cameron ha convinto Cleig a rinunciare alla sanatoria per i clandestini. (altro che le regolarizzazioni che Fini continua a proporre) e ha ridotto mi pare a 24000 ingressi la quota di immigrati che potranno entrare quest'anno. Giro di vite su riconginugimenti familiari. Non mi pare che FF sia favorevole a tutto ciò.

Dei gay mi importa poco.

In quanto alal Turchia è sulle stesse posizioni di Silvio.

Florian
20-08-10, 12:58
Bè Cameron ha convinto Cleig a rinunciare alla sanatoria per i clandestini. (altro che le regolarizzazioni che Fini continua a proporre) e ha ridotto mi pare a 24000 ingressi la quota di immigrati che potranno entrare quest'anno. Giro di vite su riconginugimenti familiari. Non mi pare che FF sia favorevole a tutto ciò.

Dei gay mi importa poco.

In quanto alal Turchia è sulle stesse posizioni di Silvio.

Guarda, non mi pare valga granchè soppesare col bilancino quello che fa Cameron e quello che farebbe Fini. Primo, perchè Fini al governo non ci sta, se secondo, perchè la realtà britannica è molto diversa da quella italiana.

Tuttavia, mi sembra piuttosto evidente che gli unici a studiare il modello Cameron e a portarlo in Italia, stampandoci pure dei libri, siano stati quelli della destra finiana. Ripeto, i berluscones nemmeno si sono interessati della sua elezione.

PS: Brunetta tifava apertamente per Brown. Io non l'ho dimenticato.

Azel
20-08-10, 13:01
Bè Cameron ha convinto Cleig a rinunciare alla sanatoria per i clandestini. (altro che le regolarizzazioni che Fini continua a proporre) e ha ridotto mi pare a 24000 ingressi la quota di immigrati che potranno entrare quest'anno. Giro di vite su riconginugimenti familiari. Non mi pare che FF sia favorevole a tutto ciò.

A me pare un pelo ridicolo paragonare la situazione immigrazione in Gran Bretagna con quella italiana.

In Italia arrivano immigrati per aria, terra e mare da zone assai disagiate, come tutta la fascia costiera dell'Africa settentrionale, la Grecia e l'ex-Yugoslavia, tutti territori con poteri centrali assai deboli o disinteressati al problema.

Per andare in GB, da dove passano? Vogliamo paragonare le coste francesi, spagnole e scandinave a quelle libiche, turche e greche? :sofico:

Secondo me l'immigrazione in GB è assai più gestibile che in Italia, e questo gioca a tutto favore delle destre inglesi.

Juv
20-08-10, 13:05
Guarda, non mi pare valga granchè soppesare col bilancino quello che fa Cameron e quello che farebbe Fini. Primo, perchè Fini al governo non ci sta, se secondo, perchè la realtà britannica è molto diversa da quella italiana.

Tuttavia, mi sembra piuttosto evidente che gli unici a studiare il modello Cameron e a portarlo in Italia, stampandoci pure dei libri, siano stati quelli della destra finiana. Ripeto, i berluscones nemmeno si sono interessati della sua elezione.

PS: Brunetta tifava apertamente per Brown. Io non l'ho dimenticato.

Va bè. A me interessa vedere come le controparti europee della destra, affrontano i problemi del nostro tempo. Non ho alcuna intenzione di alzare totem a cui inchinarmi.

FF si ispira a Cameron? Benissimo: su economia, immigrazione e architettura dello stato, c'ha solo da guadagnare. Certo Cameron fa un po' il contrario di quello che Granata ogni volta ci racconta, ma potrei essermi sbagliato nel capirlo, o potrebbe essersi ricreduto lui imporvvisamente.

Tu invece mi pare che adoperi la tua notevole preparazione intelletuale, per continuare a parlare di simboli e non di azioni e progetti.

Juv
20-08-10, 13:08
A me pare un pelo ridicolo paragonare la situazione immigrazione in Gran Bretagna con quella italiana.

In Italia arrivano immigrati per aria, terra e mare da zone assai disagiate, come tutta la fascia costiera dell'Africa settentrionale, la Grecia e l'ex-Yugoslavia, tutti territori con poteri centrali assai deboli o disinteressati al problema.

Per andare in GB, da dove passano? Vogliamo paragonare le coste francesi, spagnole e scandinave a quelle libiche, turche e greche? :sofico:

Secondo me l'immigrazione in GB è assai più gestibile che in Italia, e questo gioca a tutto favore delle destre inglesi.

Guarda che anche la GB è piena di clandestini ed irregolari. La maggioranza, come in italia del resto, è gente entrata in maniera regolare, a cui è scaduto il visto o il permesso di soggiorno.

Ma poi cosa dovremmo fare? Poichè la gestione del problema è complicata, rinunicare a gestirli?

apibroker
20-08-10, 13:36
Bè Cameron ha convinto Cleig a rinunciare alla sanatoria per i clandestini. (altro che le regolarizzazioni che Fini continua a proporre) e ha ridotto mi pare a 24000 ingressi la quota di immigrati che potranno entrare quest'anno. Giro di vite su riconginugimenti familiari. Non mi pare che FF sia favorevole a tutto ciò.

Dei gay mi importa poco.

In quanto alal Turchia è sulle stesse posizioni di Silvio.

Ma quando mai Fini ha parlato di regolarizzazioni? Giocare con le parole e creare appositamente confusione tra il concetto di INTEGRAZIONE destinato a chi è in Italia regolarmente e REGOLARIZZAZIONE destinato a chi è clandestinamente in Italia è veramente sporco.

Juv
20-08-10, 13:39
Ma quando mai Fini ha parlato di regolarizzazioni? Giocare con le parole e creare appositamente confusione tra il concetto di INTEGRAZIONE destinato a chi è in Italia regolarmente e REGOLARIZZAZIONE destinato a chi è clandestinamente in Italia è veramente sporco.

No guarda. Hai la memoria cortissima. Fini, Granata e sodali hanno più volte chiesto di regolarizzare tutti i clandestini che lavorano in italia. Non solo colf e badanti.

Azel
20-08-10, 16:33
Ma poi cosa dovremmo fare? Poichè la gestione del problema è complicata, rinunicare a gestirli?

No: dovremmo solo prendere atto che certe opzioni sono molto più praticabili di altre, e che non basta dire "Fora de ball" per chiudere l'argomento.

Juv
20-08-10, 17:33
No: dovremmo solo prendere atto che certe opzioni sono molto più praticabili di altre, e che non basta dire "Fora de ball" per chiudere l'argomento.

Ecco appunto. lasciate lavorare Maroni che al ministero sta facendo molto bene.

hayekfilos
20-08-10, 19:03
Ecco appunto. lasciate lavorare Maroni che al ministero sta facendo molto bene.

da cosa deduci che stia facendo molto bene? sta facendo qualche riforma o è l'ennesimo che fa benissimo limitandosi a gestire l'esistente senza scontentare nessuno?

nella seconda ipotesi fa bene perchè è un misero gestore burocratico non credi?

hayekfilos
20-08-10, 19:08
lo dico perchè anche dell'altro ministro leghista Zaia ministro dell'agricoltura il coro dei beoti diceva facesse molto bene e fosse un gran ministro.

Poi oggi per le scelte di Zaia ci trova in contrasto con l'europa, essendo palesemente dalla parte del torto, sulla questione e delle quote latte, e sugli OGM, anche li scelta quanto meno miope e piccina, trovo il governatore della regione veneto che fa apologia di reato su una questione successa in Friuli, ovvero fuori della sua competenza regionale (senza contare che i risultati delle analisi scientifiche stanno smentendo l'ex ministro sul blocco degli ogm).

Davvero grandi ministri....per un popolo di capre

Ricky86
20-08-10, 19:14
(senza contare che i risultati delle analisi scientifiche stanno smentendo l'ex ministro sul blocco degli ogm).


Questa è una cosa che dovrebbe essere gridata su tutti i tg dalla mattina alla sera. Gli OGM potrebbero essere la soluzione a moltissimi problemi.

Juv
20-08-10, 19:37
da cosa deduci che stia facendo molto bene? sta facendo qualche riforma o è l'ennesimo che fa benissimo limitandosi a gestire l'esistente senza scontentare nessuno?

nella seconda ipotesi fa bene perchè è un misero gestore burocratico non credi?

Maroni è stipendiato per fare il min dell'Interno.
Gli strali di Famiglia Cristiana sono una prova che sul fronte dell'immigrazione si muove bene.
Sul fronte della mafia sono stati presi una valanga di mafiosi e 26 su 30 latitanti. Approvate importanti leggi sul sequestro dei beni e il carcere. Perfino Saviano l'ha definito il miglior ministro dell'interno sul fronte antimafia.

Se poi facciamo il confronto con i predecessori, Amato, Pisanu, Scajola, Napolitano... li straccia tutti.

In un governo di mediocri, per quanto mi riguarda è uno die pochi che si salva.